INTRODUZIONE ALL’ECONOMIA POLITICA BISOGNO Stato di disagio, di insoddisfazione che una persona vuole eliminare. I BENI E I SERVIZI Come fa l’individuo a soddisfare il bisogno? Può utilizzare un bene o un servizio. BISOGNO BENE soddisfazione dei bisogni SERVIZIO CARATTERISTICHE DEI BISOGNI I bisogni sono: ILLIMITATI (i bisogni non finiscono mai; dopo aver soddisfatto il bisogno di mangiare, si presenta il bisogno di bere …) VARIABILI (i bisogni cambiano da persona a persona, da età ad età, a seconda del tempo, dell’ambiente) TEMPORANEAMENTE SAZIABILI O RISORGENTI (dopo aver soddisfatto i bisogni, questi si ripresentano: Ho mangiato? Il bisogno di mangiare “risorge” dopo qualche ora … Ho comprato un’automobile nuova? Il bisogno di avere un’automobile nuova si ripresenta dopo qualche anno …) CLASSIFICAZIONE DEI BISOGNI: a seconda dell’importanza: PRIMARI (bisogni che devono essere assolutamente soddisfatti per restare in vita: bisogno di dormire, bisogno di mangiare …) SECONDARI (bisogni che si possono anche non soddisfare; se si riescono a soddisfare, però, migliora la qualità della propria vita: bisogno di avere un’automobile) VOLUTTUARI (bisogni che è superfluo soddisfare: bisogno di avere una Ferrari) a seconda dei soggetti che sentono il bisogno: INDIVIDUALI (bisogni percepiti dal singolo individuo: bisogno di mangiare) COLLETTIVI (bisogni sentiti da una collettività di persone: bisogno di vivere in pace, bisogno di ospedali …) a seconda del tempo in cui sono avvertiti i bisogni: ATTUALI (bisogni che sento in questo momento: ora ho bisogno di mangiare) FUTURI (bisogni che non avverto adesso, ma che si presenteranno in futuro: anche se ho soddisfatto il mio bisogno di mangiare, so che si ripresenterà in futuro) - BENE Oggetto idoneo a soddisfare un bisogno (panino, automobile). CARATTERISTICHE DEL BENE UTILE (idoneo a soddisfare un bisogno) ACCESSIBILE (la persona che avverte il bisogno deve essere in grado di procurarsi il bene che soddisfa il bisogno; un minerale prezioso che si trova su Saturno non è un bene per l’economia) SCARSO (il bene deve essere scarso rispetto al bisogno, cioè deve essere in quantità limitata. L’aria, che è infinita, non viene venduta da nessuno. L’aria non è quindi un bene economico. Spesso più è scarso un bene, più diventa costoso, ad esempio i diamanti). CLASSIFICAZIONE DEI BENI DUREVOLI / NON DUREVOLI DUREVOLI (beni che durano nel tempo, che possono essere utilizzati più volte, anche se prima o poi si usurano: automobile, orologio ..) NON DUREVOLI (beni che possono essere utilizzati solo una volta: panino, benzina ..) DI CONSUMO / STRUMENTALI DI CONSUMO (beni destinati ad essere consumati: panino, carta …) STRUMENTALI (beni che servono da “strumento” per ottenere altri beni: l’aratro serve per ottenere il grano, il forno serve per ottenere il pane …) SUCCEDANEI / COMPLEMENTARI SUCCEDANEI (beni diversi che soddisfano lo stesso bisogno, che svolgono la stessa funzione: zucchero e dolcificante) COMPLEMENTARI (beni che devono essere utilizzati insieme per soddisfare un bisogno: sci, scarponi, attacchi e piumino; automobile e benzina). SERVIZIO E’ un’attività, un lavoro svolto da una persona, da un’impresa, idoneo a soddisfare un bisogno. CLASSIFICAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI (sono offerti dallo Stato o da altri enti pubblici: trasporti pubblici, ospedali pubblici, scuole pubbliche …); PRIVATI (sono offerti dai privati: banche private, assicurazioni private, agenzie di viaggio, agenzie immobiliari …). CHE COS’E’ L’ECONOMIA POLITICA? Prima definizione ECONOMIA: scienza che studia come soddisfare nel modo migliore possibile i BISOGNI, utilizzando delle risorse scarse (BENI E SERVIZI). MICROECONOMIA: è quella parte dell’economia che si occupa di studiare il comportamento del singolo operatore economico (consumatore, impresa). MACROECONOMIA: è quella parte dell’economia che si occupa di studiare il sistema economico nel suo complesso. E’ quindi quella parte dell’economia che studia l’intervento dello Stato nel sistema economico e i grandi temi economici (sviluppo economico, inflazione …). SISTEMA ECONOMICO: insieme dei SOGGETTI ECONOMICI (famiglie, imprese, banche, Stato, Resto del Mondo) e delle RELAZIONI che avvengono tra di loro. STATO BENI E SERVIZI TRIBUTI PUBBLICI INTERESSI BENI E SERVIZI TRIBUTI PUBBLICI BANCHE DEPOSITI FAMIGLIE INTERESSI PRESTITI PREZZO BENI E SERVIZI RETRIBUZIONE ESPORTAZIONI IMPRESE BENI E SERVIZI LAVORO PREZZO BENI E SERVIZI IMPORTAZIONI PREZZO RESTO DEL MONDO FLUSSI MONETARI: TRASFERIMENTI DI DENARO TRA DUE SOGGETTI ECONOMICI (es. retribuzione). FLUSSI REALI: TRASFERIMENTI DI BENI O SERVIZI TRA DUE SOGGETTI ECONOMICI (es. i beni o i servizi venduti alle famiglie dalle imprese). TIPI DI SISTEMI ECONOMICI SISTEMA LIBERISTA, SISTEMA AD ECONOMIA MISTA, SISTEMA COLLETTIVISTA SISTEMA LIBERISTA (A. SMITH (fine ‘700) SISTEMA AD ECONOMIA MISTA (J. M. KEYNES – inizi ‘900) SISTEMA COLLETTIVISTA (K. MARX – seconda metà ‘800) Lo Stato non interviene. Si limita a fornire i servizi essenziali (difesa, giustizia) Lo Stato interviene nell’economia a fianco dei privati Lo Stato pianifica interamente il sistema economico Proprietà privata dei mezzi di produzione (fabbriche, macchinari) Proprietà privata e pubblica dei mezzi di produzione (fabbriche, macchinari) Proprietà privata abolita – I mezzi di produzione appartengono allo Stato. Libertà di iniziativa economica Libertà di iniziativa economica e intervento dello Stato. Le decisioni sono prese dai privati e dallo Stato Libertà di iniziativa economica abolita Le decisioni sono prese dai privati Le decisioni sono prese solo dallo Stato Solo imprese private Imprese private e imprese pubbliche Solo imprese pubbliche Caratterizzava gli Stati nell’ ‘800 Caratterizza quasi tutti gli Stati contemporanei. Da Stato a Stato cambia la misura dell’intervento statale Caratterizzava l’Unione Sovietica. E’ tipico degli Stati comunisti (Cuba, Cina) IL MERCATO IL MERCATO: insieme delle contrattazioni che hanno per oggetto lo scambio di beni e servizi economici. LE FORME DI MERCATO SONO: LA CONCORRENZA PERFETTA, LA CONCORRENZA MONOPOLISTICA, L’OLIGOPOLIO E IL MONOPOLIO Forme di mercato Numero di imprese Caratteristiche dei beni prodotti dalle diverse imprese Influenza dell’imprenditore sul prezzo. Può stabilire il prezzo che vuole? Concorrenza perfetta Tante imprese che producono lo stesso bene I beni prodotti dalle diverse imprese sono uguali Il prezzo è determinato dal mercato Concorrenza monopolistica Oligopolio Monopolio Tante Poche Una Beni leggermente differenti Di solito, beni differenti Bene unico L’imprenditore può aumentare leggermente il prezzo L’imprenditore impone il prezzo Il monopolista fissa il prezzo che vuole (…) CHE COS’E’ L’ECONOMIA POLITICA? Seconda definizione ECONOMIA: scienza che studia la produzione e la distribuzione della ricchezza in un sistema sociale. LA PRODUZIONE DELLA RICCHEZZA L'analisi della produzione della ricchezza riguarda il tipo e le quantità di beni e servizi che debbono essere prodotti, ma anche le tecnologie che è più opportuno utilizzare per produrli e le condizioni e il numero dei lavoratori che sono impiegati in tali processi. LA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA La distribuzione della ricchezza riguarda il modo in cui l’insieme dei beni e dei servizi prodotti che costituiscono il reddito di uno Stato, viene suddiviso tra i membri della collettività. La distribuzione dipende dai prezzi e dalle remunerazioni che viene attribuita a coloro che hanno partecipato al processo produttivo (salari dei lavoratori, profitti degli imprenditori, rendite dei proprietari di risorse naturali ecc.). IL PROBLEMA ALLOCATIVO Ogni sistema economico risponde a tre domande fondamentali: Quali beni produrre? In quali condizioni produrli? Per chi produrli? IL PROBLEMA DELL’ALLOCAZIONE DELLE RISORSE Rispondere a queste tre domande significa affrontare il problema dell'allocazione delle risorse, ossia del modo in cui le risorse disponibili in una società possono essere utilizzate e distribuite. L'allocazione delle risorse può avvenire ad opera del mercato, come accade nelle economie capitalistiche (sistema liberista), ad opera di un'istituzione politica (Stato), come accade nelle economie pianificate (sistema collettivista), oppure ad opera di entrambi i soggetti (mercato e Stato), come avviene nei sistemi economici ad economia mista. IL PROBLEMA DELLA SCARSITA’ DELLE RISORSE Per decidere quali beni produrre, quali tecniche impiegare e come ripartire l'insieme dei beni prodotti è necessario affrontare un ulteriore problema: il problema della scarsità delle risorse. Le risorse sono limitate, è quindi necessario operare una scelta tra i diversi modi di impiego. Il problema economico di effettuare delle scelte si pone perché le risorse sono limitate. Ad esempio, ciascuno di noi è condizionato non solo dalla propria ricchezza, ma anche dai limiti di tempo a diposizione. Ogni decisione economica comporta una scelta tra due o più alternative praticabili e dunque implica una rinuncia. Tale rinuncia costituisce il costo dell'alternativa praticata. I MODELLI ECONOMICI L'economia politica non è una scienza naturale, come la chimica e la fisica. L’economia politica è una scienza sociale, ossia una scienza che studia i comportamenti umani. Poiché la realtà è sempre molto complessa, articolata e in continua evoluzione, gli economisti, per descriverla si servono di modelli. l modelli economici sono schemi interpretativi che semplificano la realtà, mettendo in luce i diversi nessi causali. Queste semplificazioni permettono di individuare le spiegazioni più significative del fenomeno in esame e di trarre alcune conclusioni utilizzabili per capire la realtà nel suo insieme, fornendo eventualmente suggerimenti per cambiarla. Un aspetto fondamentale di ogni modello è costituito dalle relazioni che legano tra loro le grandezze economiche considerate. In ogni modello si distinguono variabili dipendenti e variabili indipendenti. Le variabili dipendenti sono quelle che si vogliono spiegare; il loro andamento è influenzato dalle variabili indipendenti. Si pensi alla relazione tra reddito (considerato come la variabile indipendente) e i consumi. Si pensi anche alla relazione tra prezzo (considerato come variabile indipendente) e quantità domandata. L’USO DEI GRAFICI La relazione tra variabili dipendenti e indipendenti può essere rappresentata mediante un diagramma cartesiano che, di solito, misura la variabile indipendente sull'asse delle ascisse e la variabile dipendente su quello delle ordinate. l grafici sono utili perché permettono di capire la relazione che lega tra loro le variabili economiche considerate. Ogni punto del piano indica una e una sola combinazione tra le due grandezze e, una volta tracciato il grafico, è sempre possibile passare dal valore della variabile indipendente a quello della variabile dipendente. Il grafico del consumo, ad esempio, ci permette di individuare il livello dei consumi associato a qualsiasi livello del reddito. consumi reddito MICROECONOMIA E MACROECONOMIA La microeconomia é la parte dell’economia politica che studia il comportamento di singoli soggetti economici (consumatore, imprenditore ecc.) e il modo in cui le scelte individuali interagiscono su mercati particolari. La macroeconomia é la parte dell’economia politica che studia il funzionamento del sistema economico nel suo complesso. Si occupa di questioni che hanno carattere generale (es. livello di reddito o di consumi di uno Stato) INDIVIDUI RAZIONALI Nell'esaminare i comportamenti individuali e collettivi, gli economisti ipotizzano che gli individui siano sempre razionali, ovvero che essi comprendano bene le alternative a loro disposizione e che cerchino di ottenere il massimo risultato dalle loro azioni (si potrebbe obiettare che nella realtà le nostre azioni sono a volte impulsive o irrazionali). Ognuno di noi valuta i benefici e i costi di ogni alternativa e sceglie la soluzione migliore tra quelle disponibili. IL SISTEMA ECONOMICO TRA STATO E MERCATO SCAMBI E MERCATI Le economie moderne sono caratterizzate dalla divisione del lavoro. Le persone non soddisfano i loro bisogni producendo direttamente tutti i beni e i servizi desiderati, ma si specializzano nella produzione di un determinato bene o servizio, che poi scambiano con i beni e servizi realizzati da altri soggetti. La divisione del lavoro e la specializzazione produttiva permettono di aumentare la quantità prodotta di beni, e quindi di aumentare il benessere di tutta la collettività. Lo scambio è l’atto che permette ad ogni soggetto economico di procurarsi i beni e i servizi desiderati ed è la conseguenza di un’economia basata sulla divisione del lavoro. Lo scambio di solito avviene attraverso l’uso di un apposito istituto giuridico, che è il contratto. Il luogo economico dove avvengono gli scambi si chiama «mercato». Il mercato è l’insieme delle contrattazioni che riguardano un particolare bene o servizio. Il rapporto con cui si scambiano i prodotti sul mercato ne costituisce il prezzo. Gli scambi avvengono attraverso l’impiego di uno strumento di pagamento, cioè la moneta. Nelle economie di mercato dunque i prezzi si esprimono in moneta. Normalmente, noi utilizziamo i prezzi dei beni e dei servizi espressi in moneta, ossia i prezzi assoluti. Anche i rapporti di scambio tra i vari beni, ovvero i prezzi relativi, rivestono però un'importanza fondamentale. Infatti se da un lato gli stipendi sono pagati in moneta, dall'altro le persone sono interessate a ciò che con la moneta possono comprare. I prezzi assoluti sono i prezzi espressi in moneta. I prezzi relativi indicano i rapporti di scambio di un bene con gli altri beni (un litro di benzina vale quanto un litro di latte, oppure due caffè, oppure dieci caramelle). MERCATO ED EFFICIENZA Ogni atto di scambio instaura una relazione tra due soggetti, dei quali uno vende e l'altro acquista. Il mercato è costituito dall’insieme di queste relazioni tra compratori (domanda) e venditori (offerta). Chi compra SCAMBIO Chi vende Il mercato assicura un risultato efficiente? Domanda e offerta sono uguali (tutto quello che viene prodotto, viene acquistato: il panettiere produce 50 kg di pane e li vende, senza che ci siano altri clienti che rimangono insoddisfatti)? Oppure può capitare che la domanda sia eccessiva rispetto all’offerta o che l’offerta sia eccessiva rispetto alla domanda? LE CONDIZIONI DI EFFICIENZA DEL MERCATO Non è detto che i mercati siano sempre in grado di produrre situazioni efficienti e ottimali. Ciò è possibile infatti, solo se si realizzano alcune condizioni necessarie a garantire il loro corretto funzionamento. Alla base delle economie di mercato esistono due istituti giuridici fondamentali che costituiscono la premessa di ogni attività di scambio: la proprietà privata e la libertà di iniziativa economica. Per dare vita ad un sistema di scambi è necessario che tutti i contraenti siano proprietari di qualche cosa (proprietà privata) e che la concorrenza tra le imprese sia libera (libertà di iniziativa economica), ovvero che nessuno goda di posizioni di potere (oligopoli, monopoli ecc.). Se nessuna impresa occupa una posizione dominante, si instaura tra di loro una vivace competizione che le spinge a produrre i beni domandati dai consumatori al minimo costo e realizzare così il massimo profitto. In tal modo il sistema economico consegue una posizione finale efficiente e la società nel suo insieme raggiunge il massimo benessere. CONDIZIONI DI EFFICIENZA DEL MERCATO DOTAZIONI INIZIALI ASSENZA DI POSIZIONI DOMINANTI Le condizioni necessarie a raggiungere l'efficienza degli scambi non sempre però si realizzano. Le persone, per esempio, generalmente si procurano le dotazioni iniziali attraverso il lavoro. Non tutti però lavorano (disoccupazione). Non sempre vi sono situazioni di concorrenza tra le imprese (imprese in posizione dominante, oligopoli e monopoli). Per consentire un corretto funzionamento dei mercati è quindi indispensabile la presenza di un soggetto esterno ai contraenti che garantisca le condizioni ottimali dello scambio: la dotazione iniziale di risorse per tutti e l'assenza di posizioni dominanti. Tale soggetto è lo Stato, cui spetta il compito di creare le condizioni che rendono efficiente un'economia di mercato. Per guidare il sistema economico verso posizioni che garantiscano condizioni di benessere a tutta la collettività, lo Stato può intervenire con modalità differenti. Può infatti operare attraverso il sistema fiscale (politica fiscale), sostenendo con sussidi (aumentando la spesa pubblica) le iniziative economiche che ritiene più vantaggiose per i cittadini e tassando (attraverso i tributi) invece quelle che ritiene più dannose; oppure può operare attraverso la produzione di norme legislative che consentano a tutti di accostarsi al mercato e ostacolino la costituzione di posizioni dominanti (norme antitrust). Nelle economie di mercato, lo Stato deve svolgere un duplice compito: • garantire le condizioni che permettono l'efficienza dei mercati (dotazione iniziale delle risorse, assenza di posizioni dominanti); • garantire a tutti i cittadini il fondamentale diritto ad avere una vita dignitosa. Il primo obiettivo si raggiunge attraverso norme che garantiscono il diritto di proprietà e la libera iniziativa economica, e che impediscano la formazione di posizioni dominanti. Il secondo si raggiunge attraverso un sistema di prelievo fiscale e di erogazione di servizi pubblici che garantiscano a tutti condizioni di vita dignitose.