JACQUES OFFENBACH E ORFEO ALL’INFERNO
Francesco Pasti
OFFENBACH ( Colonia 1819 – Parigi 1880)
Compositore e virtuoso del violoncello
Vivacità musicale
Padre dell’operetta
Aspetto coreografico
Danze che suscitano interesse
negli spettatori
Riprende il mito in chiave comico-satirica
Alcuni critici sotto la farsa avvertirono una satira
corrosiva nei confronti del Secondo Impero
L’operetta è caratterizzata da un’alternanza tra
monologhi-dialoghi e musica
L’opinione pubblica svolge un ruolo molto
importante
Interviene per dare una risoluzione alla trama
ormai irrisolvibile
Rappresenta un particolare
deus ex machina
TRAMA
Offenbach rielabora il mito
Orfeo tradisce con le sue
studentesse
Orfeo ed Euridice sono stanchi l’uno dell’altra
Euridice tradisce con Aristeo
L’opinione pubblica obbliga Orfeo ad andare a
recuperare Euridice
Orfeo si reca da Zeus chiedendo aiuto
Aristeo è in realtà Ade
travestito
Ade uccide Euridice con un
serpente per portarla all’inferno
Zeus obbliga tutti gli dei a recarsi negli inferi, in realtà vuole salvare Euridice
per poi tenerla per sé
Zeus consente che Euridice torni con Orfeo imponendo la
condizione che il musicista non si volti
Il re degli dei scaglia però un fulmine che fa voltare Orfeo
Zeus lascia Euridice al dio Bacco
La protagonista finalmente contenta intona la melodia del
«Galoppo Infernale» sulle cui note si conclude il finale
festante dell’operetta
«GALOPPO INFERNALE»
Chiude l’operetta
Divenne molto famoso
Le sue note ispirarono un ballo, il «can can»
Le donne sollevavano le gambe che così si
scoprivano parzialmente alla vista degli spettatori
entusiasti