Il Modello Terapeutico e Riabilitativo per il trattamento Disturbi di Personalità: La Comunità “Villa Ratti” e il Reinserimento socio-lavorativo Bisanti R.*, Coden A.** *Comunità Riabilitativa “Villa Ratti”, Centro Studi “Carlo Perris”, Cooperativa Il Volo Onlus, Monticello B. (LC); Cooperativa Volando Service Onlus. ** Comunità Riabilitativa “Villa Ratti, Cooperativa Il Volo Onlus, Monticello B. (LC); Cooperativa Volando Service Onlus. La Personalità totalità dei tratti emozionali e comportamentali di una persona che la caratterizzano nella vita quotidiana e nelle condizioni ordinarie; essa è relativamente stabile e prevedibile quando sembra discostarsi dai limiti che si osservano nella maggior parte delle persone e i tratti della personalità diventano Inflessibili maladattativi causano alterazione funzionale significativa oppure un disagio soggettivo Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 2 I Disturbi di Personalità (Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders V) Esperienze soggettive e dei comportamenti persistenti che deviano dagli standard culturali sono rigidamente pervasivi esordiscono nell’adolescenza o nella prima età adulta sono stabili nel tempo conducono ad infelicità ed a compromissione funzionale Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 3 Storia del Disturbo di Personalità Borderline (DPB) Stern (1938) conia il termine bordeline Knight (1953): il termine inizia a identificare una categoria diagnostica Grinker (1968): differenzia sindrome borderline rispetto alle patologie dello spettro nevrotico/psicotico Kernberg (1967-75): definizione come organizzazione di personalità Gundersono Singer (1975): definizione del disturbo con “Intervista Diagnostica per Borderline” Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 CRITERI DIAGNOSTICI DBP (DSMV) Sforzi per evitare l’abbandono Relazioni interpersonali instabili Disturbo dell’identità Impulsività Comportamenti, gesti suicidari Instabilità affettiva Sentimenti cronici di vuoto Rabbia inappropriata e intensa Ideazione paranoide e sintomi dissociativi Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 EPIDEMIOLOGIA (Gunderson, 2008) Dati “deboli” di prevalenza, 2% percento della popolazione generale Alta proporzione dei pazienti psichiatrici ricoverati e dei pazienti ambulatoriali (20%) 33% di tutti i suicidi hanno diagnosi di DBP (Runeson, Beskow, 1991) Tentativi suicidari di pazienti al PS (dai 15 anni o più), 41% BPD 56% suicidi femminili, BPD (Persson et al., 1999) Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 Almeno il 50% dei pazienti con TS ricorrenti (4 o più visite in PS all’anno) avevano diagnosi BPD Il 12% del totale delle visite del PS di quell’anno (Bongar et al., 1990) Rischio di suicidio nell’arco della vita di pazienti con BPD: tra il 3% e il 10% (Paris, Zweig-Frank, 2001) Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 La situazione in Lombardia Rilevazione del numero totale di prestazioni annuali dei servizi psichiatrici (territoriali ed ospedalieri) effettuate tra gli anni 2000 e 2005 nella Regione Lombardia per persone con diagnosi di Disturbo di Personalità Dal confronto del numero totale di prestazioni annue emerge un aumento progressivo delle prestazioni per questo tipo di diagnosi dal 2000 al 2005 quantificato con un incremento del 118 % Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 Incremento delle prestazioni dei servizi psichiatrici per DP 2000 TOTALE REGIONE LOMBARDIA 2001 2002 2003 2004 2005 Incremento 108.018 151.201 191.778 210.575 225.341 236.370 % 118% TOTALE REGIONE LOMBARDIA 250.000 200.000 150.000 TOTALE REGIONE LOMBARDIA 100.000 50.000 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 I Disturbi di Personalità in Lombardia (Dati 2009-2011) Pazienti che hanno ricevuto diagnosi di DP 2009-2011 Anno Numero persone ricorse al CPS Diagnosi di Disturbo di personalità Incidenza % Disturbi di personalità 2009 1.017 78 7,67 2010 1.024 77 7,52 2011 851 66 7,76 Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 Complessivamente, nel corso del triennio 2009-2010-2011, le tipologie di disturbo di personalità maggiormente diagnosticate: Disturbo borderline di personalità Disturbo non specificato di personalità Disturbo paranoide di personalità Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 Principali Modelli di trattamento del Disturbo Borderline di Personalità TFP (Transfer Focused Psychotherapy, Kernberg e Clarkin; 1999) MBT (Mentalization Based Therapy, Bateman e Fonagy; 2004) DBT (Dialectical Behavior Therapy, Marsha Linehan; 1987) Terzo centro di Terapia Cognitiva (Semerari e Di Maggio; 2003) Terapia Cognitivo Evoluzionista (Liotti; 2004) Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 STUDI DI EFFICACIA Commissione Studio, Comune di Casateovo 26 maggio 2015 13 DALLE EVIDENZE SCIENTIFICHE : (Psychological therapies for people with borderline personality disorder (Review). The Cochrane Library (2006, 2009); Bateman, Fonagy, 2000, Journal of Psychiatry; Vi sono evidenze scientifiche riguardo l’efficacia della psicoterapia nel trattamento dei Disturbi della Personalità; Maggiori riscontri sono ad oggi a favore dei trattamenti a lungo termine di tipo cognitivo-comportamentale e ad orientamento psicodinamico (per i pz del Cluster B); I trattamenti necessitano di essere ben strutturati, centrati su obiettivi specifici, ed essere ben integrati con gli altri servizi che coinvolgono la cura del paziente; Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 DALLE EVIDENZE SCIENTIFICHE Trattamenti ambulatoriali, residenziali e in DH risultano utili; Trattamenti residenziali (es. Comunità terapeutica) dovrebbero essere riservati ai pazienti con: grave rischio suicidario pregressi antisociali, coloro che hanno avuto fallimenti in precedenti trattamenti e ambulatoriali o di brevi ricoveri difficoltà nell’esame di realtà problemi di abuso di sostanze Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 LA COMUNITÀ “VILLA RATTI” Avvio luglio 2005 con accreditamento per Comunità Protetta ad Alta Assistenza per 20 posti letto. Senza contratto. Riqualifica 2007 attuata dalla Regione Lombardia: Progetto Sperimentale - Comunità Riabilitativa a Media Assistenza e Alta Intensità Riabilitativa: Contratto biennale e sperimentale con la Regione Lombardia, gennaio 2008 al dicembre 2009 Contratto con la Regione Lombardia per 10 posti letto al 31 dicembre 2007 Ampliamento del contratto al 1° agosto 2008 a 15 posti Contratto definitivo con la Regione Lombardia, per 20 posti letto, dal 1 gennaio 2010 Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 Gli Ospiti della Comunità Età compresa tra i 18 e 35 anni, maschi e femmine, con grave disagio psico-sociale, riferibile all’area clinica dei Disturbi di Personalità, in particolare Borderline In alcuni casi vengono valutate anche richieste per persone al di sopra dei 35 anni. Durata massima 18 mesi (con eventuale proroga di altri 6 mesi) Dalla fine del 2008 la Comunità ospita 20 persone avendo saturato la struttura con la gestione di una lista d’attesa Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 Caratteristiche Ospiti Villa Ratti Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 18 Caratteristiche ospiti Villa Ratti Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 La Cornice della Comunità di “Villa Ratti” I modelli comunitari di Carlo Perris (1989, 1993) L’approccio cognitivo-costruttivista alla riabilitazione psichiatrica e ai DP (Rezzonico e Meier 1996;Rezzonico e Bisanti, 2005) Living-learning Situations (Maxwell Jones, 1968) Luogo di cura e terapeutico: i modelli di orientamento cognitivista per il trattamento dei disturbi di Personalità (Liotti 2001; DiMaggio e Semerari, 2003; Linehan, 2001; Rezzonico 1996) Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 LA COMUNITÀ COME “PALESTRA RELAZIONALE” Centralità della dimensione del gruppo Partecipazione alla gestione della Comunità Ruolo “terapeutico” di operatori e ospiti Coinvolgimento ospiti nel processo decisionale = affidare responsabilità reale agli ospiti nella vita comunitaria Nella Comunità Terapeutica il modello di “Palestra/Laboratorio relazionale” è utilizzato non solo per gli ospiti ma anche per gli operatori; Atmosfera Informale, Familiare (Perris, 1993),“Communalism” (Community as Doctor Rapoport 1960) Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 Il Percorso nella Comunità di Villa Ratti Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 22 L’ÉQUIPE DI “VILLA RATTI” Medici, psichiatri e psicologi clinici Psicologi-Psicoterapeuti Educatori Professionali Infermieri Professionali OSS Maestri di laboratorio Personale tecnico Attualmente il gruppo di lavoro è composto da 23 persone Il Percorso a Villa Ratti Pre-ingresso Contratto Il Percorso: regole comunitarie e relazione (operatori e gruppo ospiti) Dimissioni e Reinserimento Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 24 Il Pre-Inserimento: la co-costruzione degli obiettivi e la de-costruzione della narrativa di malattia Focus del pre-inserimento è la co-costruzione degli obiettivi del percorso: Come mai vuole entrare nella CT? A cosa pensa le possa servire? Cosa si aspetta? Cosa vuole raggiungere? È un metodo di lavoro basato su: Responsabilizzazione Condivisione Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 25 L’Assessment Durata media di 1 mese L’obiettivo è di iniziare a confrontarsi nel contesto comunitario con le proprie risorse e criticità rispetto agli obiettivi condivisi in pre-ingresso Valutazione sistematica attraverso la strutturazione di un assessment psicodiagnostico Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 26 La Comunità come Luogo di Cura: i Contesti della psicoterapia e della clinica •Psicoterapia individuale (1 v. settimana) •Psicoterapia di gruppo (1 v. settimana) •Gruppo psicoeducazionale (1 v. settimana) •Consultazione familiare •Gruppi multifamiliari (10 incontri, 1 v. mese) •Intervento farmacologico Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 27 La Comunità come il luogo del fare: i contesti riabilitativi (Living-Learning Situation) •Lab. Ortoflorovivaismo Maestro di laboratorio •Lab. Informatica •Lab. Attività espressive Educatore referente •Lab. Gruppi casa Educatore •Lab. Cucina Infermiere •Lab. Tempo libero •Lavoro (tirocinio, borse lavoro, inserimenti lavorativi) •Pg. Catering – Pg. Cura del verde – Ristorante Esterne/Interne alla Comunità Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 28 Il percorso riabilitativo Diversi referenti educativi per le differenti attività Responsabile unico per garantire l’integrazione degli interventi su obiettivi condivisi Verifiche trimestrali con l’ospite: Verifica in riunione équipe Verifica con l’ospite Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 29 Il Significato della RIABILITAZIONE in Comunità La riabilitazione è autonomia ed emancipazione E’ sempre un “portar fuori” e quindi per sua natura specifica si oppone ad un “portar dentro”. La riabilitazione è un insieme di “strategie abilitanti” che ha il fine di reintegrare la persona nella società. Essa ha lo scopo fondamentale di potenziare e consolidare: il riconoscimento delle risorse individuali e delle proprie competenze; l’autonomia; la fiducia in se stessi; l’autostima; il senso di responsabilità verso se stessi e gli altri; Acquisizione di strategie più funzionali per affrontare le difficoltà. L'agire riabilitativo deve pertanto pensare la persona come soggetto partecipe e presente alla propria cura in cui l'attenzione è focalizzata sulle risorse prima ancora che sulla malattia. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 30 Il Modello Riabilitativo di Villa Ratti Il percorso comunitario è “palestra” esperienziale, relazionale, formativa, espressiva che mira alla consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse. il modello educativo a cui facciamo riferimento è quello che presuppone la centralità della persona, del suo progetto riabilitativo, delle sue capacità e competenze (> risorse) e delle strategie funzionali che questo potenzialmente può mettere in gioco nel cambiamento. Obiettivo: reintegrare la persona nella società, aiutandola a riguadagnare ruoli e diritti perduti, puntando al conseguimento del massimo grado di autonomia possibile, quindi della massima qualità di vita auspicabile. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 31 La Rappresentazione dell’Ospite: Paziente vs Persona Parlare di “paziente” e non di persona assume una connotazione di chiusura, seppur temporanea, che stigmatizza, etichetta e rafforza quell’immagine di soggetto psichiatrico e porta con sé tutta una serie di significati e “maschere” che abitualmente vengono utilizzati per “evitare” o per “essere”. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 32 Il modello riabilitativo delle 4 fasi Il modello riabilitativo a cui facciamo riferimento nel pensare, sviluppare, incrementare le strategie riabilitative con i nostri ospiti, si basa su 4 fasi del percorso comunitario che hanno l’obiettivo di far lavorare in modo specifico su competenze e risorse proprie di ogni persona al fine di incrementare e consolidare queste, in un’ottica di reinserimento sociale e lavorativo. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 33 Fase 1 osservazione l’ospite all’ingresso in comunità viene inserito all’interno del progetto, in questa prima fase sperimenta le attività facendo emergere eventuali difficoltà e potenzialità da sviluppare. La partecipazione alle attività (cliniche e riabilitative) è obbligatoria. Il passaggio alla fase successiva richiede un’attivazione dell’ospite e una responsabilizzazione rispetto al proprio progetto individuale. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 34 Fase 2 raggiungimento e consolidamento abilità di base sveglia costanza puntualità tenuta comportamento adeguato rispetto all’operatore, al maestro di lavoro, al lavoro e agli strumenti igiene personale, pulizia propri spazi gestione terapia farmacologica, tab gestione tempo libero, uscite autonome mezz’ora utilizzo e gestione del cellulare Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 35 Fase 3 incremento e sviluppo delle competenze Sviluppo interessi e formazione specifica su alcuni aspetti da potenziare. Gli ospiti che non hanno particolare difficoltà possono gestirsi in autonomia il denaro. In questa fase è possibile iniziare a parlare di inserimento lavorativo. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 36 Fase 4 autonomia/responsabilità/reinserimento All’ospite vengo attribuiti compiti di responsabilità nella gestione del gruppo e/o del lavoro. Si sperimenta in autonomia nella: gestione economica lavoro spazi e tempi uscite/tempo libero Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 37 I laboratori Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 38 Concetto di Tempo e Spazio TEMPO: (tempo vissuto, tempo interiore) stati d'animo producono differente percezione del tempo. In riabilitazione il tempo è scandito dalla persona, dalla patologia, dai mezzi a disposizione, dal desiderio di raggiungere i propri obiettivi, dalle aspettative, dalla opportunità, dalle capacità e dalle possibilità di fare. Il progetto riabilitativo non prende in considerazione i mesi di permanenza in comunità, bensì gli obiettivi raggiunti. SPAZIO: riabilitazione significa anche ridare significato, liberare dalle angosce e reintegrare. SPAZIO INTESO COME REINSERIMENTO, INTEGRAZIONE, POSSIBILITA’. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 39 Il ruolo del RIABILITATORE nei laboratori definizione degli obiettivi specifici in rete con il case-manager, controlla, verifica, rimanda, sull’andamento del percorso specifico a quel laboratorio, definizione della fase della riabilitazione in cui l’ospite si trova, raccordo con altri operatori e case-manager sull’andamento generale del percorso riabilitativo dell’ospite, accompagnamento alla fase successiva con l’individuazione degli obiettivi specifici e degli strumenti per il raggiungimento di questi, È il responsabile dell’attività quindi, programma, sviluppa, pianifica, regolamenta; fa da filtro tra il maestro di laboratorio e gli ospiti, Aiuta il case-manager nella costruzione del progetto individualizzato dell’ospite, dando i rimandi necessari a capire competenze e abilità della persona. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 40 Il reinserimento sociale Progetto TEMPO LIBERO socializzazione, imparare a programmare e gestire il tempo libero individuale, autonomia, conoscenza del territorio, sviluppo nuovi interessi, creazione e fortificazione rete sociale, sperimentare strategie funzionali nei momenti di crisi, sperimentazione sull’esterno (palestra relazionale). REINSERIMENTO GRADUALE SECONDO LE 4 FASI OSSERVAZIONE, ACQUISIZIONE COMPETENZE, SVILUPPO COMPETENZE, AUTONOMIA Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 41 Il reinserimento sociale Reinserire la persona nel contesto d’appartenenza, favorendo integrazione ed aiutando le figure di riferimento a supportare e riaccogliere il familiare con “occhi differenti”. es. “a tavola mio padre beve il vino” Reinserimento nel contesto d’appartenenza aiutando la persona a sviluppare, fortificare o creare rete sociale di riferimento. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 42 Il reinserimento lavorativo Dal punto di vista dell’inquadramento giuridico, la giurisprudenza italiana non prevede leggi ad hoc che tutelino l’inserimento socio-lavorativo in modo specifico dei ragazzi affetti da Disturbo della Personalità. Fase 3 progetti pre-reinserimento lavorativo: Catering Cura del verde Impresa pulizia primo livello Giovanni pre e post catering (maschera) Fase 4 progetti reinserimento lavorativo: Ristorante (avvio maggio 2012) Impresa pulizia secondo livello Immagine di “uomo forte” Michele nell’asilo nido. Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 43 Il Catering del Volo 44 La Trattoria del Volo Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 45 L’attività Agricola: Il Giardino del Volo Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 46 Inserimenti lavorativi per tipologia di lavoro dal 2010 Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 47 GLI ESITI Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 L’ASSESSMENT PSICODIAGNOSTICO E RICERCA VALUTAZIONE ESITO SCID I (Intervista Semi Strutturata per la rilevazione di Disturbi Clinici, Asse I, secondo i criteri del DSM-IV-TR) SCID II (Intervista Semi Strutturata per la rilevazione di Disturbi della Personalità, Asse II, secondo i criteri del DSM-IVTR) MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personalità Inventory) BDI (Beck Depression Inventory) AQ (Aggression Questionnaire) BSI (Borderline Sindrome Index) DES (Dissociative Experiences Scale) POMS (Profile of Mood State) WHO QLI (World Health Organization Quality of Life) Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 49 PRE-POST COMUNITÀ Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 50 PRE-POST COMUNITÀ Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 51 Il Cambiamento Percepito dagli Ospiti Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 52 Il Cambiamento Percepito dagli Ospiti Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 53 Il Cambiamento Percepito dagli Ospiti Cambiamenti Attribuiti al percorso Molto importanti per la persona Impulsività 90 % 84 % Metacognizione 75 % 89 % Abilità Sociali 75 % 84 % Strategie di Coping 73 % 91 % Obiettivi del percorso comunitario 76 % 98 % Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 54 Il Cambiamento Percepito dagli Ospiti Commissione Studio, Comune di Casatenovo 26 maggio 2015 55