Storia e sviluppi del counseling
La psicologia umanistica, la
terapia centrata sul cliente e
l’arte di aiutare - 1
Psicologia umanistica
• 1940 Convegno del Minnesota e manifesto
della psicologia umanistica
• 1962 Associazione di psicologia umanistica
Psicologia umanistica
• “Psicologia della terza forza” = Apertura di
una terza “via” rispetto alle concezioni
della psiche, alle teorie generali della
natura umana e alle pratiche cliniche
dominanti nella prima metà del ‘900:
– quella sperimentale-positivisticocomportamentistica
– quella psicoanalitica
Comportamentismo
• Essere umano = una sorta di macchina,
•
•
•
•
funzionante secondo il modello stimolo-risposta
possono essere osservate e studiate le
manifestazioni oggettive,
ma non le dimensioni soggettive, interiori.
L’uomo, osservato in una situazione astorica, già
data e immodificabile (quella sperimentale)
perde ogni dimensione di soggettività
Escluse la profonda complessità della personalità
umana ed il suo sviluppo.
Psicoanalisi
• Visione deterministica e biologistica:
• l’essere umano appare determinato da
potenti forze pulsionali inconsce, talora
distruttive, che lo plasmano e lo dominano
a loro piacimento.
Comportamentismo e psicoanalisi
• Entrambe le scuole di pensiero, quindi,
escludono:
– i valori,
– l’intenzionalità,
– il senso ed il significato della vita
– gli elementi fondamentali di una personalità
sana e consapevole.
Cognitivismo
• Nel paradigma critico della psicologia
umanistica il cognitivismo viene assimilato
al comportamentismo:
• ha solo aggiunto dei processi intermedi tra
lo stimolo e la risposta,
• ma il paradigma è sempre quello
comportamentista.
Cognitivismo
• Studia il funzionamento della mente come
•
•
elemento intermedio tra
il comportamento e
l'attività cerebrale prettamente neurofisiologica:
– Il modello di funzionamento è assimilato
(metaforicamente) a quello di un software che
– elabora informazioni provenienti dall'esterno (input),
– restituendo a sua volta informazioni (output) sotto
forma di rappresentazione della conoscenza,
– organizzata in reti semantiche e cognitive.
Psicologia umanistica
• Nucleo centrale della Psicologia Umanistica
è la concezione dell’essere umano
• inteso come una totalità strutturata e
relazionale,
• che ne fa un “essere nel mondo” orientato
verso un fine.
Psicologia umanistica
• Fonti di ispirazione filosofica:
– Fenomenologia
– Esistenzialismo e psicoanalisi esistenziale
– Pragmatismo americano (James, Dewey)
Psicologia umanistica
• Dà inizio ad una “psicologia della salute”, intesa come
•
sviluppo e accrescimento delle potenzialità della
persona;
oltre che alla psicopatologia, volge il suo interesse a temi
e dimensioni dell’esistenza trascurati dalla psicologia
tradizionale:
–
–
–
–
–
–
la creatività
i valori
l’amore
la libertà
la trascendenza del proprio Io
l’esperienza trascendentale
Psicologia umanistica
• Concezione positiva ed ottimistica dell’essere
•
•
•
umano:
fiducia nello sviluppo dell’individuo verso il
meglio e
l’attuazione piena delle proprie potenzialità:
l’essere umano “reca in sé una spinta verso
l’unità della personalità, l’espressività spontanea,
l’individualità e l’identità piena”.
Psicoterapia umanistica
• La concezione integrata della persona, come unità biopsico-spirituale, cambia il senso della psicoterapia:
– non solo recupero ed eliminazione del sintomo,
– ma soprattutto opportunità di crescita psicologica ed umana.
• Cambia anche il ruolo del terapeuta:
– non più il tecnico-riparatore di una disfunzione,
– ma, piuttosto, una sorta di “terapeuta-filosofo” che guida il
processo di riorganizzazione dell’intera esistenza:
• attraverso l’individuazione di un senso e significato nuovi della vita e
• attraverso la costruzione di un progetto di vita più autentico.
Psicoterapia umanistica
• Metodo olistico e dinamico:
• obiettivo = la “comprensione” del soggetto nella sua
totalità individuale, funzionante e piena:
– individuo = agente attivo in un complesso sistema di relazioni
con il mondo
– non è cieco: seleziona gli stimoli esterni e li riorganizza
finalizzandoli
• Non si può comprendere un singolo comportamento
dell’uomo se non si conoscono le sue relazioni con
–
–
–
–
–
il mondo,
la sua storia personale,
le sue aspirazioni,
le sue speranze,
il suo stile di vita
• e se non si colgono
– la sua visione del mondo e
– la sua “struttura esistenziale”.
Psicoterapia umanistica: punti
caratterizzanti
• Importanza attribuita all’individuo, percepito
•
•
come essere globale, unico ed irripetibile;
Funzione centrale della consapevolezza, in
quanto qualità non esclusivamente intellettuale,
ma anche radicata nell’esperienza emotiva;
Concetto di esperienza = processo attivo e
continuo in cui l’organismo è coinvolto
– rispetto al quale la proiezione verso il futuro appare
più importante
– di quanto non sia la registrazione del passato;
Psicoterapia umanistica: punti
caratterizzanti
• Il carattere dinamico e interattivo della vita
psichica implica che
– il comportamento non è determinato in modo
meccanicistico né biologicamente
– né socialmente;
• La fiducia nella democrazia come schema di vita
•
comune, aperta alla realizzazione di forme
sempre più umane di esistenza;
L’aspirazione all’armonizzazione con l’Universo,
inteso come totalità dei rapporti possibili
– con la natura e
– con gli altri uomini.
Abraham Maslow
(1/4/1908 - 8/6/1970)
Maslow: la piramide dei bisogni
Maslow: l’autorealizzazione
• Ciascun essere umano ha la possibilità, se non vi sono interferenze negative
•
•
•
da parte dell’ambiente, di sviluppare le sue potenzialità, di realizzare cioè il
senso e il significato della propria individualità
La tendenza alla autorealizzazione è il “desiderio di divenire sempre più ciò
che idiosincraticamente si è, di divenire tutto ciò che si è capaci di divenire”.
autorealizzarsi non significa raggiungere posizioni di prestigio o successo
manifesto
ma, piuttosto, svilupparsi secondo la propria intrinseca natura:
– la persona autorealizzata ha una serena accettazione di sé, delle sue sue
potenzialità e dei suoi limiti;
– sa godere e partecipare intensamente alla vita
– sa anche apprezzare il valore della solitudine come luogo della interiorità ed
occasione di autoriflessione;
– è capace di relazioni interpersonali profonde ed autentiche;
– ha una naturale propensione e preoccupazione per le sorti degli altri e del
mondo;
– ha capacità di adattamento ma critico e non conformistico;
– ha la capacità di vivere esperienze “culminanti”, di perdita o trascendimento del
Sé
Maslow: la creatività
• Caratteristica dominante della persona
autorealizzata è la creatività:
– non è quella comunemente intesa, cioè “quella
dovuta ad un talento speciale, come nel caso di
Mozart”, o quella legata ad alcune categorie
professionali (pittori, scrittori, …)
– ma piuttosto una qualità particolare del carattere
(freschezza, spontaneità, efficienza della percezione),
cioè:
• capacità di mettersi in rapporto con la realtà e con il mondo
in modo pieno ed aperto (essere aperti all’esperienza) e
• che si esprime in tutte le attività intraprese: è uno stile di vita
(Verso una psicologia dell’essere, 1968)