CATULLO
Un esteta della vita
La sua biografia è incerta. Sugli stessi luoghi di nascita e di morte, oltre che sulle rispettive date, gli storici non sono
concordi. Nacque probabilmente a Verona, o più presumibilmente a Sirmione in Gallia Cisalpina da famiglia agiata
(Cesare fu ospite nella sua casa e la famiglia aveva possedimenti appunto a Sirmione e a Tivoli) attorno all'84/83
a.C.; sulla nascita del poeta incomberebbe l'infausto presagio dell'incendio del Campidoglio.
Verso l'anno 60 a.C. si trasferì a Roma per gli studi, dove trovò il luogo adatto dove sviluppare le sue doti di scrittore,
tanto che arrivò a considerare la capitale come la sua vera casa (cfr. il carme 68 "...quod Romae vivimus; illa domus,/ Illa
mihi sedes, illic mea carpitur aetas"). Entrò in contatto con personaggi di prestigio, come Quinto Ortensio Ortalo e
Cornelio Nepote. Qui conobbe e strinse amicizia con Licinio Calvo, Aurelio, Fabullo, Cornelio, Cornificio e Veranio,
letterati aventi suoi stessi ideali e gusti poetici. Con essi condivise esperienze poetiche e mondane.
Catullo non partecipò mai attivamente alla vita politica, anzi voleva fare della sua poesia un lusus fra amici, una poesia
leggera e lontana dagli ideali politici tanto osannati dai letterati del tempo. Tuttavia seguì la formazione del primo
triumvirato, i casi violenti della guerra condotta da Cesare in Gallia e Britannia (si vedano i Carmi 11 e 29: "Caesaris
visens monimenta magni,/ Gallicum Rhenum horribile aequor/ ultimosque Britannos...", "quod Comata Gallia/ habebat
uncti et ultima Britannia?"), i tumulti fomentati da Clodio, fratello dell'amante ed acerrimo nemico di Marco Tullio
Cicerone, che verrà da lui spedito in esilio ma poi richiamato, i patti di Lucca ed il secondo consolato di Pompeo. Una
nota da sottolineare è il Carme 52, dove, per usare le parole di Alfonso Traina, "il disprezzo della vita politica si fa
disprezzo per la vita stessa":
Odio e amo (Carme LXXXV)
Odio e amo.
Come sia non so dire.
Ma tu mi vedi qui crocifisso
al mio odio ed amore.
e amo.