Centro di Economia Regionale, Trasporti e Turismo

L’impatto socioeconomico delle opere
di realizzazione del sistema viabilistico
pedemontano
Tatiana Cini, Alberto Milotti, Francesca Scaturro
[email protected]
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XI Riunione Scientifica SIET
Trieste, 16-20 giugno 2009
Indice della presentazione
• Obiettivi e scenario
• Cenni metodologici
• Ambito di riferimento
• Tipologia di impatti
• Input e potesi adottate
• Un confronto con i cantieri AV/AC
• Risultati
CERTeT – Centro di Economia Regionale, Trasporti e Turismo
Obiettivi e Scenario
Obiettivi
Scenario
• Individuare come l’infrastruttura impatta economicamente sul
territorio della Lombardia e del resto d’Italia
• Quantificare gli impatti in termini di valore aggiunto e
occupazione
• Valutare il contributo allo sviluppo territoriale locale
• Il progetto “Sistema Viabilistico Pedemontano” è nato negli
anni ‘60 per la soluzione dei problemi di congestione
dell’area a Nord di Milano per i traffici Est-Ovest.
• Interessa 78 comuni articolandosi in un "asse principale",
della lunghezza di 67 Km, e nei collegati "Sistema Varesino"
(11 Km) e "Sistema Comasco" (9 Km).
• L’importo complessivo dei costi del progetto ammonterà a
oltre 4.000 MEuro
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Obiettivi e Scenario
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Cenni metodologici (1) – ambito di riferimento
Il primo step nel processo di quantificazione dell’impatto prodotto
da un’infrastruttura è rappresentato dalla delimitazione della
regione di riferimento; l’estensione del territorio su cui focalizzare
l’attenzione può infatti diversificarsi ed assumere caratteri locali,
regionali o nazionali a seconda della tipologia di impatti indagati.
Ambito di analisi primario il territorio lombardo
attraversato dalla nuova direttrice autostradale con un
tentativo di suddivisione provinciale degli impatti
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Cenni metodologici (2) – tipologie di effetti
Lo studio si sofferma sull’analisi di quattro distinte categorie di
effetti socio-economici:
• impatto diretto (generato direttamente dalle le attività previste in
fase di cantiere );
• impatto indiretto (generato dalla catena di fornitura degli input merci e servizi - necessari alla produzione delle attività dirette);
• impatto indotto (inerente il fatturato e l’occupazione creati dal
meccanismo di spesa del reddito percepito dalle risorse umane
direttamente ed indirettamente coinvolte nelle attività di cantiere);
• impatto globale (coincidenti con la somma degli impatti
precedenti);
Alla luce degli obiettivi identificati e delle risorse
disponibili, l’analisi degli impatti generati dalla
realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano è
stata fondata sul modello delle interdipendenze settoriali.
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Cenni metodologici (3) – input e ipotesi adottate
1. Individuazione dei costi di investimento e la riconduzione degli stessi
alle diverse branche produttive previste dalla classificazione ATECO
Voci di investimento
Branche produttive
Costi di costruzione
F – Costruzioni
Somme a disposizione
72/73/74 – Informatica, Ricerca e Sviluppo,
Servizi alle Imprese
Opere di compensazione
F – Costruzioni
A – Agricoltura, Caccia e Silvicoltura
2. la ripartizione dei costi, nei diversi anni di realizzazione dell’opera, tra
Lombardia e resto d’Italia è stata svolta tenendo conto di due ipotesi
alternative, elaborate in funzione del livello di attivazione generato.
3. Stime del numero di addetti non residenti in Lombardia coinvolti nella
cantierizzazione dell’opera e quantificazione dei loro consumi.
Costi unitari
(Euro)
Acquisto birre, tabacchi…
Totale annuo
(Euro)
1.200,0
Uscita serale
Consumazioni in pubblici esercizi
Benzina (quota singolo)
10,0
1,0
500,0
50,0
Fine settimana
Consumazioni in pubblici esercizi
Benzina (quota singolo)
Altri mezzi di trasporto (bus, treno)
Altri acquisti
20,0
3,0
3,0
10,0
720,0
108,0
108,0
360,0
TOTALE
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3.046,0
Primi risultati
Gli impatti primari e secondari generano a livello nazionale una
produzione lorda di circa 7.000 Meuro, un valore aggiunto di
poco inferiore ai 4.000 Meuro e un’occupazione complessiva di
oltre 60.000 anni-uomo.
Produzione totale, valore aggiunto e occupazione attivata (Lombardia e resto
d’Italia) nelle due ipotesi di studio negli anni di cantiere (Meuro e anni-uomo)
HpMIN
Produzione
Valore
aggiunto
HpMAX
Occupazione
Produzione
Valore
aggiunto
Occupazione
7.462,0
3.857,7
65.198
7.174,6
3.699,0
62.459
2009
208,9
108,0
1.826
200,9
103,6
1.749
2010
940,2
486,1
8.215
904,0
466,1
7.870
2011
1.820,7
941,3
15.908
1.750,6
902,6
15.240
2012
1.522,3
787,0
13.300
1.463,6
754,6
12.742
2013
1.768,5
914,3
15.452
1.700,4
876,7
14.803
2014
1.014,8
524,6
8.867
975,7
503,1
8.494
2015
186,6
96,4
1.630
179,4
92,5
1.561
di cui, per anno di attività:
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Primi risultati – Focus Lombardia (1)
LOMBARDIA
HpMAX
Investimento
previsto1
(milioni di euro)
TOTALE
PRODUZIONE
ATTIVATA
(milioni di euro)
VALORE AGGIUNTO
ATTIVATO
(milioni di euro)
OCCUPAZIONE
ATTIVATA
(“anni-uomo”)
3.117
4.461
2.278
38.314
2009
87
125
64
1.073
2010
393
562
287
4.828
2011
761
1088
556
9.349
2012
636
910
465
7.816
2013
739
1057
540
9.080
2014
424
607
310
5.211
2015
78
112
57
958
per anno di attività
LOMBARDIA: ATTIVAZIONE TOTALE
(diretta, indiretta e indotta)
Produzione
COSTRUZIONI
INFORMATICA, RICERCA E
SVILUPPO, SERVIZI ALLE
IMPRESE
Totale
Valore
Occupazione
Aggiunto
1.948
901
20.285
755
466
5.466
4.460
2.278
38.314
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A livello regionale si genera
Valore valore aggiunto e
produzione,
Produzione
Occupazione
Aggiunto
(% sul totale)
(% sul totale)
(% sul totale) pari al 60% del
occupazione
43,7%
39,5%
52,9%
totale stimato. La branca
“Costruzioni”
ottiene
circa il
16,9%
20,5%
14,3%
50% di questi effetti.
100,0%
100,0%
100,0%
Primi risultati – Focus Lombardia (2)
Relativamente alla produzione e al valore aggiunto indotti in
regione, i settori maggiormente impattati dall’infrastruttura sono il
“Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazioni” e le “Attività
immobiliari, noleggio”.
LOMBARDIA: ATTIVAZIONE TOTALE INDOTTA
Produzione
COMMERCIO ALL'INGROSSO E
AL DETTAGLIO; RIPARAZIONI
COSTRUZIONI
Valore
Occupazione
Aggiunto
Produzione
(% sul totale)
Valore
Occupazione
Aggiunto
(% sul totale)
(% sul totale)
233
139
2.333
22,7%
23,7%
29,8%
150
124
546
14,6%
21,1%
7,0%
INFORMATICA, RICERCA E
SVILUPPO, SERVIZI ALLE
IMPRESE
93
57
673
9,1%
9,8%
8,6%
ALBERGHI E RISTORANTI
86
44
1.047
8,3%
7,6%
13,4%
1.026
586
7.820
100,0%
100,0%
100,0%
ATTIVITA' IMMOBILIARI,
NOLEGGIO
Totale
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Primi risultati – Focus occupazione
40.000 unità annue di forza
lavoro attivate in fase di
cantiere.
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Un confronto con un’analisi diretta
L’aumento dell’occupazione diretta riconducibile alla costruzione
dell’alta velocità, è stata stimata in circa 6.700 unità lavorative
(TAV - settembre 2005).
L’aumento dell’occupazione diretta riconducibile alla costruzione
del Sistema Viabilistico Pedemontano, è stata stimata in circa
5.000 unità lavorative nel 2011.
Per l’Alta Velocità si stimano tra i 15 e i 20 occupati per
km di infrastruttura
Per il Sistema Viabilistico Pedemontano si stimano circa
50 occupati per km di infrastruttura
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Considerazioni conclusive
Tale studio ha approfondito i potenziali effetti previsti a seguito
della realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano.
• L’impatto generato sul territorio è vasto e interessa molte variabili sia
economiche, sia sociali.
• La quantificazione e l’individuazione degli effetti è stimabile ex-ante,
ma richiede poi un monitoraggio costante e continuo nel tempo / una
valutazione ex post.
• L’intervento, che ha un costo di realizzazione di 3.000 Meuro genera
solo nella fase di cantiere 7.500 Meuro di produzione e 3.700 Meuro
di valore aggiunto.
• L’impatto diretto sul Pil regionale varia tra lo 0,6 e l’1,5 per cento, ma
con gli effetti diretti e indotti i fatturati generati complessivamente
possono raggiungere anche il 3,5 per cento negli anni di picco.
• Shock così elevati nell’offerta occupazionale necessitano di azioni e
politiche di accompagnamento per guidare e indirizzare al meglio lo
sviluppo generato dall’infrastruttura, soprattutto in una regione come
la Lombardia.
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