Allergie e Intolleranze Alimentari

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Novembre 2007
Allergie e Intolleranze
Alimentari
Fleming Srl - Laboratorio Analisi Cliniche - Belluno
Testi informativi a cura della
dott.ssa Ana Efrimov . Medico
Chirurgo e omeopata.
Bibliografia:
Binslev-Jensen—The ABC of allergies: Food Allergies. BMJ 1998;
316 1299Atkinson et Al—IGG Antibodies in
IBS—Gut 2004; 53; 1459-1464
M. Mandatori - Manuale delle
Allergie e Intolleranze Alimentari. Tecniche Nuove 2002.
Allergia e Intolleranza
Un italiano su 5 pensa di
essere allergico a questo
o quel cibo, in realtà i veri
allergici non sono molti:
stando a una ricerca inglese che ha testato 20 mila
persone, sono pari al 2%.
Il più delle volte il termine
allergia alimentare viene
usato genericamente per
indicare qualsiasi reazione
sgradevole che sia legata
all'assunzione di alimenti.
In realtà si può parlare di
allergia alimentare solo
quando c’è una reazione
immediata, o quasi, al cibo ingerito, dipendente
dagli anticorpi IgE: ad
esempio l’orticaria dopo
aver mangiato le fragole
così come l’angioedema
dopo aver mangiato crostacei. Si parla di intolleranze alimentari, invece,
quando non vi è la produzione di anticorpi IgE,
quando le reazioni non
sono immediate, ma croniche: i disturbi, infatti, non
sono in diretta relazione
all’assunzione, ma si possono verificare a distanza
di tempo, fino a 72 ore, e i
sintomi e le malattie si
possono sviluppare a carico di qualsiasi organo —
apparato — sistema.
Test diagnostici per le allergie alimentari
Sommario:
Allergia e Intolleranza
1
Test diagnostici per le allergie
1
Test non convenzionali per le
intolleranze
2
Test eseguibili presso il Laborato- 2
rio Fleming
Rast Test: Mix di diversi alimenti
3
Rast Test: Singoli Allergeni
3
FoodIn test per l’intolleranza
alimentare
4
Higea Test per l’intolleranza alimentare
4
Consulenza medica
4
La diagnosi di allergia alimentare è semplice ed
immediata solo quando
compaiono sintomi caratteristici, piuttosto severi,
tanto da portare a visite
urgenti subito dopo l'assunzione di un determinato alimento. Molto più frequentemente le cose non
sono così lineari: se la reazione è ritardata, i sintomi sono variabili o incostanti, la diagnosi è più
difficile.
Se il medico ritiene che i
disturbi possano essere
verosimilmente legati all'assunzione di qualche
alimento, le procedure
diagnostiche più ampia-
mente utilizzate per valutare la possibilità di una
allergia alimentare sono
rappresentate da test cutanei (Prick test) e da esami di laboratorio (es. Rast
Test). Il Prick test viene
eseguito ponendo alcune
gocce di allergene sulla
pelle che poi viene leggermente graffiata. La comparsa, entro 20 minuti, di
gonfiore e arrossamento
localizzato indica che vi è
stata una reazione in risposta all'allergene alimentare testato; questo
tipo di test viene eseguito
nei centri specializzati in
allergologia. Il test di laboratorio sul sangue,
invece, ricerca un tipo
specifico di anticorpi, le
immunoglobuline E (IgE),
utilizzando un metodo radioimmunologico (RAST
test) oppure immunoenzimatico.
Per alcuni alimenti le prove allergologiche devono
essere ripetute periodicamente per verificare se la
reazione immunologica
dell'organismo si stia attenuando.
Fra i test diagnostici meritano di essere menzionate
anche le diete di eliminazione di cui sempre più
spesso si sente parlare
quando si affronta il problema delle allergie ali-
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Allergie e Intolleranze Alimentari
mentari. La dieta di eliminazione si attua principalmente quando sono presenti patologie croniche,
come eczema, orticaria o
problemi gastroenterici.
Tali diete consistono nell'eliminare per un certo
periodo di tempo tutti gli
alimenti sospetti e tutti
quelli più comunemente
responsabili di reazioni
allergiche. La carne che
provoca reazioni allergiche con minor frequenza
è la carne di agnello, fra i
cereali il riso, fra le verdure le patate, le carote e la
lattuga, fra i frutti le pere,
fra i grassi l'olio di girasole. In genere sono questi
gli alimenti che costituiscono la dieta base. Se i
sintomi migliorano, si procede alla reintroduzione
graduale degli altri alimen-
ti uno alla volta. Le diete
di eliminazione comportano, se protratte a lungo, il
rischio di carenze nutritive
e pertanto devono sempre
essere condotte con la
supervisione di un medico.
Test non convenzionali per le intolleranze
Food In Test:
esame citotossico e
Higea:
esame delle
Immunoglobuline
di tipo G
In questi ultimi anni hanno
preso piede alcuni test per
scoprire intolleranze alimentari che si fondano su
principi non ancora avallati da riscontri scientifici ufficiali.
Rientra fra questo tipo di
test il Test citotossico
(FoodIn Test) che si basa
sul principio che i globuli
bianchi del paziente quando posti a contatto con gli
alimenti che causano intolleranza subiscono una
modificazione della forma
più o meno grave fino ad
arrivare alla rottura. Perciò
il sangue prelevato dai pazienti viene messo a contatto con una serie di alimenti e tramite un microscopio si osserva il comportamento dei globuli
bianchi.
Un ulteriore test non con-
venzionale recentemente
introdotto è il test HIGea
che determina, attraverso
un semplice prelievo di
sangue, la presenza di
particolari anticorpi, le immunoglobuline G (IgG),
prodotte nei confronti di
più diversi alimenti. Secondo questo test la presenza di IgG è indicativo
di intolleranza alimentare.
Test eseguibili presso il laboratorio Fleming
Presso il Laboratorio Fleming è possibile eseguire
sia i test diagnostici tradizionali, che alcuni test non
convenzionali. Per quanto
riguarda il Rast Test, volendo verificare l’allergia
ad uno specifico alimento,
è possibile richiedere direttamente l’esecuzione
del test IGE specifico scegliendo fra circa 100 alimenti diversi (RAST test)
Per agevolare, invece, la
ricerca di eventuali aller-
gie non ben identificate è
possibile richiedere
l’esecuzione del test che
determina la reazione allergica su un MIX di diversi alimenti, e, solo in caso
di positività del test, procedere alla ricerca dello
specifico alimento sullo
stesso campione di sangue, senza dover effettuare ulteriori prelievi. In questo modo si può verificare
l’eventuale allergia ad un
costo contenuto.
Per le intolleranze è possibile richiedere i test non
convenzionali Food-in
Test e Higea test
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RAST TEST: MIX DI DIVERSI ALIMENTI
FM1 - MIX ALIMENTI per l’infanzia
FM3 MIX ALIMENTI FARINACEI
FM2 MIX ALIMENTI PESCE
F1
F2
F3
F4
F6
F7
F8
F3
MERLUZZO
F23 GRANCHIO
F24 GAMBERO
F304 ARAGOSTA
(ASTICE)
F4
F14
F25
F75
ALBUME D’UOVO
LATTE
PESCE
(MERLUZZO)
GRANO
SEMI DI SOIA
POMODORO
TUORLO D’UOVO
F9
GRANO
ORZO
AVENA
MAIS
(GRANOTURCO)
RISO
Ogni Mix viene
conteggiato come
una singola
determinazione
RAST TEST: SINGOLI ALLERGENI
F1
F2
F3
ALBUME D’UOVO
LATTE
PESCE
(merluzzo)
F4 GRANO
F5 SEGALE
F6 ORZO
F7 AVENA
F8 MAIS (granoturco)
F9 RISO
F10 SEMI DI SESAMO
F12 PISELLO
F13 ARACHIDE
F14 SEMI DI SOIA
F15 FAGIOLO
F17 NOCCIOLA
F18 NOCE BRASILIANA
F20 MANDORLA
F204 TROTA
F23 GRANCHIO
F24 GAMBERO
F25 POMODORO
F26 CARNE DI MAIALE
F27 CARNE DI BUE
F31 CAROTA
F33 ARANCIA
F35 PATATA
F36 NOCE DI COCCO
F37 MITILI
F40 TONNO
F41 SALMONE
F44 FRAGOLA
F45 LIEVITO ACIDO
NATURALE
F47 AGLIO
F49 MELA
F59
F61
F75
F76
POLPO
SARDINA
TUORLO
ALFA LATTOALBUMINA
F77 ALFA LATTO GLOBULINA
F78 CASEINA
F79 GLUTINE
F81 FORMAGGIO MOLLE
F82 FORMAGGIO FERMENTATO
F83 CARNE DI POLLO
F84 KIWI
F85 SEDANO
F86 PREZZEMOLO
F87 MELONE
F88 CARNE AGNELLO
F89 SENAPE
F90 MALTO
F91 MANGO
F92 BANANA
F93 CACAO
F94 PERA
F95 PESCA
F129 PEPERONE
F203 PISTACCHIO
F204 TROTA
F205 ARINGA
F206 SGOMBRO
F208 LIMONE
F210 ANANAS
F212 FUNGHI CHAMPIGNON
F213 CARNE CONIGLIO
F214 SPINACIO
F215 LATTUGA
F216 CAVOLO
F221 CAFFE’
F222 THE
F234 VANIGLIA
F237 ALBICOCCA
F242 CILIEGIA
F244 CETRIOLO
F246 GOMMA DI GUAR
F254 PLATESSA
F256 NOCE
F258 CALAMARO
F259 UVA
F261 ASPARAGO
F262 ASPARAGO
F263 PEPE VERDE
F269 BASILICO
F276 FINOCCHIO
F280 PEPE NERO
F282 NOCE MOSCATA
F283 ORIGANO
F284 CARNE DI TACCHINO
F291 CAVOLFIORE
F293 PAPAIA
F299 CASTAGNA
F304 ARAGOSTA
(ASTICE)
F239 ANGURIA
F322 MENTA
Ogni
determinazione
viene conteggiata
singolarmente
Food-in Test per l’intolleranza alimentare
Su un unico campione di
sangue vengono osservate al microscopio le reazioni dei leucociti, messi a
contatto con estratti dei 60
alimenti sotto indicati:
Lievito, Carota, Latte, Banana, Funghi, Cavolfiore,
Uova albume, Ananas,
Aceto di vino, Sedano,
Uova tuorlo, Carciofi, Grano, Finocchio, Uva, Sal-
mone, Mais, Spinaci, Miele, Tonno, Orzo, Lattuga,
Zucchero, Trota, Riso, Patate, Arancia, Gambero,
Soia, Pomodori, Limone,
Frutti di mare, Pepe, Peperoni, Kiwi, Maiale, Fagioli, Mandorla, Ciliegia,
Manzo, Piselli, Oliva, Mela, Pollo, Noci, Arachidi,
Pere, Tacchino, Aglio,
Caffè, Fragola, Agnello,
Cipolla, Thè, Pesca, Cavallo, Prezzemolo, Cacao,
Prugna, Coniglio.
A seconda del grado di
reazione dei leucociti è
possibile verificare quali
alimenti provocano intolleranza.
E’ anche possibile effettuare il Food-in Test per
l’intolleranza agli additivi
alimentari.
Higea Test per l’intolleranza alimentare
Su un singolo campione di
sangue viene determinato
lo sviluppo degli anticorpi
IgG per i seguenti alimenti :
CEREALI: mais, avena,
riso, frumento, segale.
LATTE: latte mucca.
UOVA: albume, tuorlo.
CARNE: pollo/tacchino,
maiale.
PESCE: Mix pesce bianco
(merluzzo, passera di mare), Mix di crostacei
(granchio,aragosta,
gambero).
VERDURA: Mix di legumi
(fagiolo,borlotto,soia,
piselli), Mix cavoli
(broccoli,cavolfiore,verza),
patata, carota.
FRUTTA: mela/pera, Mix
frutti bosco (lampone,
fragola,mora), Mix di agru-
mi (arancia,limone,
pompelmo).
NOCI: Mix di noci
(mandorla,anacardio,
nocciola,arachide).
ALTRI: lievito.
Lo sviluppo di immunoglobuline IgG indica un grado
di intolleranza a
quell’alimento.
durre l’alimento responsabile; se l’organismo è
completamente disintossicato e non riconoscerà più
quegli alimenti come estranei e dannosi li accetterà senza problemi. La
dott.ssa Ana Efrimov, medico chirurgo e omeopata
presta consulenza medica
nella fase di scelta delle
indagini diagnostiche da
effettuare, al momento
della lettura del referto ed
anche nel periodo successivo, se necessario.
Consulenza medica
Guarire dalle intolleranze
alimentari non è difficile:
una volta individuati con
precisione i cibi responsabili del fenomeno è sufficiente eliminarli completamente dall’alimentazione
per un periodo da 3 a 6
mesi per poter poi reintro-
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