SCHEDA PER L'INSERIMENTO DEI PROGRAMMI SUL SITO NOME COGNOME: CLAUDIA BOTTA QUALIFICA: I Fascia INSEGNAMENTI: COSTUME PER LO SPETTACOLO STORIA DELLA MODA TECNICHE PERFORMATIVE PER LE ARTI VISIVE CURRICULUM BREVE: Claudia Botta, diplomata attrice presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano e come Scenografa presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, da venticinque anni lavora come autrice, attrice, regista, scenografa e costumista, in Italia e all'estero, in produzioni di stampo classico (Piccolo Teatro di Milano, Teatro alla Scala), nel settore della ricerca (C.R.T di Milano, F.I.A.T Teatro Settimo di Torino, Ohio Theatre di New York, 450 Geary Studio Theatre di San Francisco, Teatro Sergio Cardoso di San Paolo, Teatro Ermolova di Mosca) e in produzioni televisivocinematografiche. Oltre a insegnare Costume per lo spettacolo e Regia è stata docente di Storia dello spettacolo e ha insegnato per anni recitazione in teatri, agenzia di moda e scuole specializzate. ______________________________________________ PRIMO INSEGNAMENTO: COSTUME PER LO SPETTACOLO SEMESTRE: SECONDO PROGRAMMA: A.A. 2011-2012 Il Corso di Costume per lo Spettacolo non è rivolto solo agli studenti di Scenografia, ma anche a quelli delle scuole di scultura, pittura e decorazione, in quanto oltre ad affrontare le tematiche proprie della figura professionale del costumista, intende indagare l’abito inteso anche come primo spazio abitabile dal corpo, o come oggetto di istallazioni e azioni performative. 1. Fase teorica frontale Analisi storico-iconografica, letteraria e filmica del tema e del periodo storico stabiliti all’inizio del corso (diverso per ogni anno accademico); esame degli aspetti tecnici e stilistici del costume, ponendo attenzione alla resa dei materiali, al rapporto tra abito e corpo dell’attore, tra stoffa e luce di scena, in relazione alla leggibilità ed efficacia delle scelte espressive nello spazio scenico teatrale e in tutte le altre forme di rappresentazione; studio di alcuni aspetti della professione del costumista quali: la relazione con il regista, lo scenografo, il produttore, gli attori, il budget, i sarti, le cameriniste, i noleggiatori, ecc…; presa in esame di artisti contemporanei che utilizzano il vestiario come elemento espressivo o di “contaminazione corporea”; presentazione dei fashion designer più innovativi ed interessanti; approfondimenti sui materiali di ultima generazione, tessuti ecologici, interattivi, intelligenti; panoramica sulle sperimentazioni contemporanee nella techno e cyborg couture. 2. Percorso progettuale Il personaggio: carattere, coerenza di stile con regia e scenografia; il bozzetto: presentazione, impaginazione, scelte di stile, colori, indicazioni tecniche per le sartorie; i riferimenti: realizzazione di “tavole di tendenza”, con fonti di ispirazione e indicazioni utili per chiarire al regista o ai tecnici i risultati desiderati; il confronto: discussione e presentazione dei progetti individuali alla presenza di tutti i compagni di corso, per valutare i procedimenti e le scelte formali intraprese, al fine di far emergere ulteriori elementi e spunti attraverso un confronto di gruppo. 3. Fase realizzativa e laboratoriale Ricerca, campionatura e test dei materiali, in relazione alla vestibilità e alla necessità di movimento dei personaggi, ai costi, alla gestione e conservazione dei costumi ideati; studio di sistemi e tecniche di confezione ed elaborazione; indagine sul territorio di laboratori, grossisti e fornitori adatti alla realizzazione dei progetti; creazione di un database personale, utile nella professione. 4. Presentazione finale dei costumi Ideazione globale di un evento di fine corso per la presentazione dei progetti e dei manufatti realizzati. BIBLIOGRAFIA INDICATIVA: Durante il corso verranno distribuite dispense, proiettati video e slide, saranno inoltre consigliati i seguenti testi: Alda Gigli Marchetti - “Dalla crinolina alla minigonna” Cristina Giorgetti - “Manuale di storia del costume e della moda”- Cantini “Mascheramenti” a cura di Paola Bignami – Bulzoni ed Daniela Calanca - “ Storia sociale della moda” - Bruno Mondatori Silvana Sinisi - “Cambi di scena - teatro e arti visive nelle poetiche del novecento” - Bulzoni ed. Guido Giorgetti - “Il gioiello nei secoli” - Arnoldo Mondadori Editore Bernard Rudofsky - ”Il corpo incompiuto” - Arnoldo Mondadori Editore - 1975 Kinda o ‘Keffe - “Scarpe” - Koneman Colin McDowell - “Scarpe” - Rizzoli Samuele Mazza – “Scarperentola” Giorgio Mirandola e Giorgio Bisello -“Gli occhiali” - Edicart Nicola Pafundi - “Cappelli e bastoni” - Pafpo editore Le collezioni Bompiani - “Bastoni” - 1993 “Hats”- A pepin press design book Lia Luzzato Pampas - “I colori del vestire” - Hoepli Giovanni Nuvoletti - “Elogio della cravatta” - Idealibri Alessandra Mattola Molfino – “La moda e il revival” - De Agostini D’amato Gabriella - “Moda e design, stili ed accessori del novecento” - Bruno Mondadori “Fashion now, un secolo di moda e miti del xx secolo” - Federico Motta editore Teresa Macrì - “Il corpo post organico” - Costa & Noland Catalogo mostra Mart di Rovereto “La danza delle avanguardie” – Ed. Skira Amelia Bottero – “Il potere della moda” - Il pungolo edizioni Francesca Alfano Miglietti – “Virus Moda, chic and choc rivestimenti:moda modelli e mutazioni” – Skira - 2005 Bradley Quinn – “Tecno Fashion” - Berg Andrew Bolton – “The super modern wardarobe” - Victoria & Albert Museum Terry Jones & Susie Rushton – “Moda oggi” - Taschen Florence Muller - “Art & fashion” - Thames & Hudson “Art Fashion” - Catalogo Biennale di Firenze - Ed.Skira ORARI RICEVIMENTO: (da definire) MODALITA' ESAME: Per sostenere l’esame, l’allievo dovrà concordare un argomento e la bibliografia con il docente, presentando inoltre i bozzetti, le tavole di tendenza e una ricerca scritta, relativi al costume realizzato. CORSI IN CUI E' PRESENTE L'INSEGNAMENTO: SCENOGRAFIA DECORAZIONE FASHION SECONDO INSEGNAMENTO: STORIA DELLA MODA SEMESTRE: PRIMO PROGRAMMA: A.A. 2011-2012 Il corso percorrerà, attraverso l’attenta analisi di dipinti importanti, la storia dell’abbigliamento fino ai giorni nostri e le ragioni socio-culturali che hanno generato i vari stili. Tra le opere scelte si privilegeranno quelle degli artisti che maggiormente sono stati rappresentativi del connubio artemoda quali per esempio: Crivelli, Carpaccio, Watteau, Hogart, Klimt, Balla, Dalì, Campigli, Fontana, ecc…. Ricercheremo le eco della loro innegabile influenza anche negli attuali redazionali di moda e nelle collezioni più interessanti degli stilisti contemporanei. Nello studiare la storia degli abiti e l’importanza del vestirsi per l’umanità, si porrà anche l’accento sulle forme più estreme di travestitismo, modificazione ed estensione corporea, che la corsa perenne verso il “rinnovamento” ci impone fin dall’antichità. Cercando un fil rouge che vada dalle lunghissime maniche del medioevo alle altissime chopines veneziane, dalle enormi parrucche a soffietto settecentesche alle creste dei punk, arriveremo fino alle contemporanee mutazioni cibernetiche del corpo, e agli indumenti intelligenti pensati per il futuro dai fashion designer più innovativi e sperimentali. Non tralasceremo di considerare anche alcuni artisti che usano il capo di abbigliamento come oggetto intorno al quale costruire un’opera d’arte o un’attività performativa e impiegano il travestimento come linguaggio espressivo d’elezione. BIBLIOGRAFIA INDICATIVA: Durante il corso verranno distribuite dispense, fotocopie, proiettati video e slide, saranno inoltre consigliati i seguenti testi: Daniela Calanca - “Storia sociale della moda” - Bruno Mondadori Bradley Quinn - “Tecno fashion” - Berg Andrew Bolton – “The super modern wardarobe” - Victoria & Albert Museum Francesca Alfano Miglietti - “Virus Moda. Chic and choc, rivestimenti: moda modelli e mutazioni” - Skira Florence Muller - “Art & fashion” - Thames & Hudson Catalogo biennale di Firenze – “Art/fashion” – Ed. Skira Alda Gigli Marchetti - “Dalla crinolina alla minigonna” Cristina Giorgetti - “Manuale di storia del costume e della moda” – Cantini Editore Alessandra Mattola Molfino – “La moda e il revival” - De Agostini D’amato Gabriella – “ Moda e design, stili ed accessori del novecento” - Bruno Mondadori Fashion now, un secolo di moda e miti del xx secolo - Federico Motta editore Terry Jones & Susie Rushton – “ Moda oggi” - Taschen Terry Jones - “Fashion now” - Taschen Teresa Macrì - “Il corpo post-organico” - Costa & Noland editore Catalogo mostra “La danza delle avanguardie” - “Mart”, Rovereto – Ed. Skira Amelia Bottero – “Il potere della moda” - Il pungolo edizioni Paola Bignami - ”Mascheramenti” - Bulzoni editore Graziella Butazzi - “La moda e il revival” - De Agostini editore ORARI RICEVIMENTO: (da definire) MODALITA' ESAME: (da concordare con gli allievi) CORSI IN CUI E' PRESENTE L'INSEGNAMENTO: DECORAZIONE FASHION TERZO INSEGNAMENTO: TECNICHE PERFORMATIVE PER LE ARTI VISIVE SEMESTRE: SECONDO PROGRAMMA: A.A. 2011-2012 Il corso ha come finalità quella di indagare gli aspetti della messa in scena affrontando le problematiche di concertazione tra tempo, spazio, corpo recintante, relazione tra l’artista e pubblico, sia che si tratti di allestire una performance o uno spettacolo. A tal fine si tratteranno i seguenti argomenti: 1. definizione della figura del regista attraverso una panoramica storica, ponendo particolare attenzione ai personaggi di spicco del teatro contemporaneo e ai gruppi di ricerca più interessanti e sperimentali tramite la visione e l’analisi tecnica di supporti audiovisivi; 2. approfondimenti su alcuni noti performer e sui loro esperimenti di “live art”, “action art”, “happening”, ecc….; 3. relazione e confronti tra alcune regie “esemplari” ed altri linguaggi espressivi, esaminando collaborazioni famose tra registi e scenografi, registi e pittori, registi e scultori, registi e musicisti, registi e drammaturghi; 4. analisi di allestimenti teatrali e cinematografici, ricercando elementi che forniscano una conoscenza propedeutica della regia, quali ad esempio: la necessità di una grammatica della messa in scena, il valore dei ritmi, l‘importanza “dei fuochi di attenzione”, lo svolgersi degli snodi drammatici, la relazione tra personaggio e oggetti scenici, i rapporti spaziali e fisici tra gli attori, la funzione di luce e musica quali strumenti di evocazione espressiva; 5. letture “a tavolino” di testi con relativa scomposizione in blocchi, analisi della scrittura, andamento dei dialoghi, individuazione delle battute psicologiche o di quelle necessarie, ricerca dei significati nascosti e dei sottotesti, al fine di meglio comprenderne le possibili trasposizioni in teatro, nel cinema e nei video d’arte o musicali; Laboratorio pratico: lo scopo finale di quest’ultima parte del corso è quello di ideare e realizzare alcuni brevi progetti individuali, coinvolgendo un gruppo di lavoro composto da compagni di corso, scelti per affinità elettiva e per competenza. Le esercitazioni saranno volte alla costruzione di situazioni sceniche (teatrali, filmiche, corti, video, performance, ecc…), anche se con attrezzature ridotte al minimo, nelle quali l’allievo rivestirà volta per volta differenti ruoli produttivi, che normalmente si incontrano nella produzione di uno spettacolo o sul set di un film, al fine di imparare a relazionarsi con le figure centrali di questa professione. I componenti dei team, dovranno necessariamente instaurare un linguaggio comune per far emergere le proprie peculiarità nel rispetto armonico della produzione e dell’idea creativa globale, con l’intento di realizzare un’opera che sia interessante e originale, nella quale l’idea di regia viva in perfetto equilibrio con tutti gli elementi di scena. BIBLIOGRAFIA INDICATIVA: Pandolfi - “La regia nel teatro moderno” - Universale Cappelli, 1973 P.Szondi - “Teoria del dramma moderno – 1880-1950” - Piccola biblioteca Einaudi - 1962 B.Oscar Brockett - “Storia del teatro” - Saggi Marsilio – 1998 Thomas Burrows - “Fare la televisione oggi. Tecniche e produzione” – Lupetti - 1998 Massimo Moscati – “Breve storia del cinema” – Bompiani - 1999 Angelo Moscariello – “Come si gira un film” – Ed.Riuniti Nadia Fusini - “Beckett & Bacon” – Garzanti - 1994 Matti Megged - “Dialogo nel vuoto, Beckett e Giacometti” – Hestia - 1993 E.Balmas - “Modernità e tradizione nell’avanguardia teatrale contemporanea” - Patron editore - 1977 Francesca Alfano Miglietti – “Virus art” – Skira Teresa Macrì - “Il corpo post organico” - Costa & Noland Sabrina Galasso - “Il teatro di Remondi e Caporossi” - Bulzoni Editore - 1998 Jane Martineau e Maria Grazia Messina - “Shakespeare nell’arte” - Ferrara Arte - 2004 “Hamlet dal testo alla scena” - A cura di Mariangela Tempera - Clueb Bologna - 1990 Peter Brook, Carlo Cecchi, E.Nekrosius, Peter Stein, J.Svoboda, P.Zadek - “I miei Shakespeare” – Ubulibri 2002 Marco Salotti - “Orson Welles” Le Mani - 1995 James Naremore ”Welles e la magia del cinema” – Marsilio – 1993 Peter Bogdanovich – “Io, Orson Welles” – Ed.Baldini & Castoldi - 1993 Jonatan Hacker – “Il cinema secondo Greenaway” - Pratiche editrice – 1996 - Milano S.Martini “Ombre che camminano. Shakespeare nel cinema” – Ed.Lindau – 1998 AA.VV. – “Tenno , l’imperatore, il cinema di Akira Kurosawa” – Ed.Socrates Max Tessier – “Breve storia del cinema giapponese” - Ed.Lindau – 1997 Stefano Rulli – “Roman Polanski” – Ed.Il Castoro Elisa Grando - “Roman Polanski” – Ed.Mondadori ORARI RICEVIMENTO: (da definire) MODALITA' ESAME: (da concordare con gli allievi) CORSI IN CUI E' PRESENTE L'INSEGNAMENTO: PITTURA COMUNICAZIONE E DIDATTICA DELL’ARTE SCENOGRAFIA