PRODOTTI ENDOTERAPICI PER LE MALATTIE FUNGINE DELL

PRODOTTI ENDOTERAPICI
PER LE MALATTIE FUNGINE DELL’OLIVO
RAME - OSSICLORURO DI RAME
RAME - IDROSSIDO DI RAME
DODINA
Sostanza attiva che svolge azione di contatto e priva di proprietà
endoterapiche. E' dotata di attività fungicida pari a quella poltiglia
bordolese, avvalendosi di una penetrazione più rapida e non
necessitando dell'aggiunta di calce. L'ossicloruro di rame e calcio è
dotato di una pronta azione rispetto all'ossicloruro tetraramico che ha
efficienza e persistenza maggiore, ma una più lenta azione biologica.
Tra i diversi composti del rame, rappresenta la forma più attiva nei
confronti delle batteriosi. Come ione di rame agisce sulle crittogame
per contatto fogliare, penetrando nelle spore e nei conidi ed
impedendone la germinazione. Agisce quindi in maniera preventiva.
Sostanza attiva che svolge azione di contatto e priva di proprietà
endoterapiche. E' dotata di attività fungicida pari a quella poltiglia
bordolese, avvalendosi di una penetrazione più rapida e non
necessitando dell'aggiunta di calce. L'ossicloruro di rame e calcio è
dotato di una pronta azione rispetto all'ossicloruro tetraramico che ha
efficienza e persistenza maggiore, ma una più lenta azione biologica.
Tra i diversi composti del rame, rappresenta la forma più attiva nei
confronti delle batteriosi. Come ione di rame agisce sulle crittogame
per contatto fogliare, penetrando nelle spore e nei conidi ed
impedendone la germinazione. Agisce quindi in maniera preventiva.
Sostanza attiva REVOCATA. Fungicida citotropico che svolge una
azione preventiva, curativa ed eradicante. Se ne sconsiglia l'impiego
con temperature esterne prossime ai 0°C e con acqua fredda.
Percentuale di principio attivo (%): 32
Percentuale di principio attivo (%): 50
Prezzo indicativo per Kg di formulato commerciale: 4,50€
Prezzo indicativo per Kg di formulato commerciale: 4,50€
Dose indicativa per ettaro: 4Kg
Dose indicativa per ettaro: 4Kg
Costo colturale per ettaro: 18€
Costo colturale per ettaro: 18€
Formula Chimica:
Formula Chimica:
Percentuale di principio attivo (%): 65
Prezzo indicativo per Kg di formulato commerciale: 10,50€
Dose indicativa per ettaro: 1,5Kg
Costo colturale per ettaro: 15,75€
Formula Chimica:
Sinonimi:
Dodina, Dodine, Doguadine, Guanidine
Azione svolta:
Anticrittogamico, Geodisinfettante
Sinonimi:
Sinonimi:
Azione svolta:
Azione svolta:
Ossicloruro di rame, Rame (composti inorganici)
Anticrittogamico, Insetticida
Classificazione:
Anticrittogamici, Composti inorganici, Composti del rame
Situazione europea:
Autorizzata (Iscritta in Annex 1)
Classificazione:
Ossicloruro di rame, Rame (composti inorganici)
Anticrittogamici, Azotorganici, Azotorganici aromatici-alifatici,
Guanidine
Anticrittogamico, Insetticida
Revocata (esclusa dall'Annex 1)
Classificazione:
Anticrittogamici, Composti inorganici, Composti del rame
Situazione europea:
Autorizzata (Iscritta in Annex 1)
Situazione europea:
La concimazione fogliare dell’olivo: sistematica, di integrazione, di soccorso
Si sono diffusi molti miti e false credenze a proposito di
fertilizzazione fogliare dell’oliveto. Esistono varie possibilità
e proposte a seconda del modello gestionale aziendale.
L’olivo ha necessità di concimazioni costanti e adeguate per
produrre con costanza e abbondanza.
Tra i veri metodi e modelli di concimazione possibili vi è anche la
fertilizzazione fogliare.
Questa tecnica sfrutta la capacità delle foglie di assorbire
rapidamente i macro e micro elementi che vengono veicolati sulla
loro superficie in soluzione acquosa.
Il meccanismo mediante il quale gli elementi nutritivi sono
assorbiti dalle foglie è la penetrazione della cuticola prodotta dalle
cellule dell’epidermide fogliare. Il passaggio degli ioni avviene per
diffusione attraverso i pori cuticolari di diametro molto piccolo
(1nm), pertanto il passaggio è favorito per le molecole di
dimensioni limitate. Nonostante le cellule guardia degli stomi
costituiscano un’altra via di penetrazione, preferenziale per
molecole di maggiori dimensioni (per es. Fe-EDTA), si ritiene che
questa via di assorbimento sia trascurabile rispetto a quella
attraverso i pori cuticolari.
Nell’olivo in particolare l’assorbimento avviene particolarmente
dalla pagina inferiore, mentre è limitato dalla pagina superiore,
rivestita di una cuticola che la protegge ma che è anche un fattore
limitante.
In olivicoltura la concimazione fogliare si può applicare secondo
diversi modelli e visioni.
La concimazione sistematica
Spesso questo sistema prevede la fertilizzazione fogliare come
unico sistema di concimazione dell’olivo.
I sostenitori di tale tecnica sostengono che si aumenta l’efficacia
delle unità fertilizzanti, riducendo gli sprechi e di fatto annullando
l’azione di mediatore del suolo.
Di contrario, però, se non supportata da adeguata gestione del
terreno, volta a favorire l’accumulo di sostanza organica, tale
tecnica può portare, nel lungo periodo, a una perdita di fertilità del
suolo che, destrutturandosi, riterrà meno acqua e, più in generale,
sarà meno ospitale per le piante.
La concimazione fogliare viene normalmente operata in questo
caso con concimi multinutritivi (NPK + micronutrienti) a rapido
assorbimento e bassa concentrazione.
Le concentrazioni delle soluzioni da distribuire alla chioma non
possono essere molto elevate per evitare problemi di fitotossicità e
da sperimentazioni condotte su drupacee risulterebbe che non è
possibile soddisfare, con ogni somministrazione, più del 5-6% delle
richieste annuali di azoto e potassio.
Pertanto risultano necessari almeno 6-8 trattamenti fogliari per
garantire il soddisfacimento delle esigenze dell’olivo.
E’ necessario infine ricordare che alcuni elementi sono più mobili di
altri all’interno della pianta e che, quindi, si potrebbero creare le
condizioni per uno scarso accumulo di riserve nutritive nelle radici
che, specie al risveglio vegetativo, possono generare scompensi se
gli interventi di fertilizzazione fogliare non fossero sufficientemente
tempestivi.
La concimazione di integrazione
Rappresenta probabilmente il sistema più diffuso e consiste
nell’integrare la normale concimazione al suolo con quella fogliare,
che agisce come supporto in alcune particolari fasi fenologiche.
Un tipico esempio di concimazione fogliare di integrazione consiste
in un trattamento di urea (a basso contenuto di biureto) pre o
post-fioritura. Poco prima dell’indurimento del nocciolo può risultare
vantaggioso un trattamento nitro-fosfo-potassico ed durante la fase
di inolizione del frutto si può proseguire con un fosfo-potassico.
Il vantaggio di tale tecnica è evidente. Distribuendo infatti degli
elementi nutritivi “a pronto effetto” in fasi critiche dello sviluppo e
della produzione della pianta si possono evitare stress all’albero e
favorire il normale svolgimento dei processi metabolici.
Un corretto uso della concimazione fogliare di integrazione può
quindi incrementare le produzioni e minimizzare l’alternanza di
produzione, dovuta ad una minore competizione tra gli organi
vegetativi e riproduttivi della pianta per gli elementi nutritivi.
Concimazione di soccorso
Usualmente tale tecnica è utilizzata in caso di manifestarsi di una
carenza di nutrienti della pianta e in particolare di micronutrienti.
Tale pratica, anche in virtù del costo non irrisorio dei formulati di
micronutrienti, è consigliabile solo allorquando la carenza sia
manifesta e venga diagnosticata da un tecnico o attraverso un
sopralluogo in campo o, ancor meglio, da un’analisi fogliare.
Tra le concimazioni fogliari più in voga, specie in questo periodo
dell’anno, vi è la concimazione con boro che aumenterebbe
l’allegagione.
Se è vero che questo microelemento ha un effetto sul
metabolismo riproduttivo, è anche vero che normalmente i terreni
italiani sono ben dotati di questo elemento e solo raramente si
notano carenze. E’ anche bene sottolineare che un surplus di
boro in fase di piena fioritura, specie se effettuato a dosi
abbondanti, può rivelarsi controproducente, avendo l’elemento,
ad elevate concentrazioni, un effetto cascolante.
Un accenno meritano anche i biostimolanti, rappresentati
principalmente da estratti di alghe ed acidi umici. La loro funzione
sarebbe quella di sinergizzare il potenziale produttivo di una
pianta stimolando le difese nei confronti di fenomeni biotici ed
abiotici.
Essendo questi prodotti costituiti da aminoacidi, peptidi, acidi
umici ed altre molecole organiche, comunque già difficilmente
assorbibili per via fogliari a causa del loro elevato peso
molecolare, che possono avere molteplici effetti metabolici, il loro
impiego è consigliato o consigliabile solo dopo consulenza di
tecnici che conoscano approfonditamente la fisiologia della pianta
di olivo.
In generale possiamo affermare che i prodotti per la concimazione
fogliare di soccorso, essendo fertilizzanti ad elevato valore
aggiunto, sono anche quelli dove si concentra maggiormente la
comunicazione delle ditte commerciali anche attraverso messaggi
e spot non sempre trasparenti o facilmente leggibili, ragion per cui
occorre cautela nel loro utilizzo, non solo in virtù della spesa
necessaria ma anche dei possibili effetti, non necessariamente
positivi, sull’olivo.