PIANO DI TUTELA DELL’AMBIENTE MARINO E COSTIERO AMBITO COSTIERO 15 Unità fisiografiche Golfo del Tigullio, Baia del Silenzio e Riva Trigoso ART. 41 LEGGE REGIONALE N° 20/2006 Relazione Paraggio Paraggio Foce Entella – dal porto di Chiavari al porto di Lavagna Settembre 2011 _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 1 Indice 1. Inquadramento generale 3 1.1. Inquadramento geografico 3 1.2. Evoluzione storica del litorale 3 2. Analisi della propagazione del moto ondoso ed effetti lungo costa 5 2.1. Esposizione del paraggio 5 2.2. Analisi meteo marine sottocosta 5 2.3. Frangimento 8 2.4. Bacini versanti 8 3. Aspetti geomorfologici e sedimentologici 9 3.1. Costa bassa 9 3.2. Morfologia ed evoluzione della spiaggia emersa 9 3.3. Morfologia ed evoluzione della spiaggia sommersa 10 3.4. Aspetti sedimentologici 11 3.5. Bilancio sedimentario 12 4. Aspetti naturalistici ambientali (stato-pressioni-impatti) 13 4.1. Qualità delle acque 13 4.2. Habitat marini 14 4.3. Habitat costieri 14 5. Sintesi dei processi costieri 16 5.1. Tendenza evolutiva del litorale 16 5.2. Tendenza evolutiva degli aspetti ambientali 16 6. Pericolosità costiera e impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera 17 6.1. Pericolosità costiera 17 6.2. Impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera 19 7. Rischio costiero 20 7.1. Rischio da eventi meteomarini sulla spiaggia 20 7.2. Rischio relativo al degrado della qualità delle acque e degli habitat marino costieri 20 8. Delimitazione delle aree da assoggettare alle Norme di Piano 21 9. Misure di intervento 22 _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 2 1. Inquadramento generale 1.1. Inquadramento geografico Il tratto di costa racchiuso tra i porti turistici di Chiavari e Lavagna, comprendente la foce del torrente Entella, è difficilmente inquadrabile nell’ambito dell’unità fisiografica del Tigullio, costituendo un unicum sia dal punto di vista della dinamica costiera sia da quello degli aspetti ambientali. Si è pertanto scelto di trattarlo come paraggio costiero a se stante in ragione del suo parziale isolamento dai tratti costieri limitrofi e delle sue specificità. I limiti sono stati arbitrariamente posti alle testate dei due moli foranei dei porti turistici. Il tratto di costa è lungo circa 2300 m, la maggior parte dei quali, 1900 m, sono occupati dalla strutture foranee dei porti di Chiavari e Lavagna o da scogliere ad essi connessi (Piazzale del Mare). Dei rimanenti 400 m la metà di levante è occupata dall’apparato focivo dell’Entella e la metà di ponente, in sponda destra della foce, da un’ampia spiaggia che può di fatto essere considerata una spiaggia a tasca, seppur anomala. Il paraggio è diviso equamente tra i comuni di Chiavari e Lavagna dall’asta terminale dell’Entella che fa da confine comunale. 1.2. Evoluzione storica del litorale Prima della costruzione dei due porti turistici il paraggio costiero come oggi ovviamente non esisteva e questo segmento di costa faceva parte del più ampio tratto di spiaggia continua che si estendeva dalla punta delle Grazie a Sestri Levante. Per l’evoluzione generale si faccia riferimento ai paragrafi relativi a Chiavari e Lavagna, mentre in questa sede verranno esposti solo gli eventi che fanno riferimento al paraggio attuale. Dopo la progradazione continua della foce dell’Entella avvenuta tra il 1500 e il 1800 circa, l’apporto solido del torrente comincia a diminuire intorno a metà dell’800. Secondo Ascari et al. (1937) la progradazione massima della foce dell’Entella è databile al 1809 mentre i primi segni di arretramento sono fatti risalire al 1821. La spiaggia era comunque molto ampia e nel secolo successivo, fino al 1934, l’arretramento viene calcolato in circa 100 m con un tasso di erosione di circa 1 m/anno. Già la carta batimetrica del 1879 evidenzia questo fenomeno, che non si è ancora propagato ai paraggi adiacenti. La spiaggia emersa alla foce dell’Entella ha ancora una notevole estensione ma scompare del tutto già alla fine dell’800. Ai primi del ‘900 alcune mareggiate provocano danni soprattutto al centro abitato di Lavagna e si comincia a provvedere alla costruzione di muri frangionde longitudinali a difesa delle proprietà. Anche queste opere contribuiscono all’irrigidimento della costa e accentuano i fenomeni erosivi. La costruzione del porto di Chiavari inizia nel 1963 e sconvolge completamente la dinamica costiera del paraggio costituendo un primo ostacolo importante alla movimentazione dei sedimenti e, al contempo, difendendo stabilmente l’abitato di Chiavari. La costruzione del porto turistico di Lavagna, avvenuta negli anni 1973-1976, stabilizza circa 1 km di litorale in forte crisi tra la foce dell’Entella e la stazione ferroviaria e stabilisce definitivamente i limiti del paraggio, all’interno del quale rimangono confinati la maggior parte dei materiali da allora trasportati dall’Entella, che comincia a costruire l’apparato deltizio sommerso recente. L’evoluzione del piccolo tratto di costa rimasto tra i due porti viene trattata nel paragrafo 3.2. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 3 Figura 1.1 La zona fociva dell’Entella intorno al 1900 Figura 1.2 Il litorale di Chiavari nel 1903, dove ora sorge il porto _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 4 2. Analisi della propagazione del moto ondoso ed effetti lungo costa 2.1. Esposizione del paraggio Il paraggio della foce del Torrente Entella è esposto ai mari prevalenti di Libeccio, essendo orientato secondo tale direzione, e risulta comunque influenzato, nell’idrodinamica costiera, anche dai mari provenienti da Mezzogiorno e da Scirocco. I valori caratteristici degli eventi ondosi, considerati nell’analisi della propagazione del moto ondoso incidente, sono riferiti alla stazione situata a 15 m di profondità, in posizione dove il moto ondoso non ha ancora raggiunto le condizioni di frangimento. 2.2. Analisi meteo marine sottocosta L’analisi della propagazione del moto ondoso sotto costa è stata condotta secondo il codice di calcolo NEMOS, mediante l’utilizzo del modello STWAVE, simulando la propagazione degli spettri in frequenza a partire dalla sezione di output del modello di propagazione su larga scala dell’intero Ambito. La griglia di calcolo utilizzata per la propagazione del moto ondoso dalla profondità di 15 m a riva, fa riferimento ai rilievi di dettaglio del 2008, ed è stata suddivisa in celle di maglia 10 m x 10 m, come schematizzato nella fig.2.1. Figura 2.1 Griglia a maglia 10mx10m utilizzata dal codice di calcolo per la propagazione nel paraggio foce Entella. Le coordinate della sezione e i valori di altezza, periodo e direzione delle onde di input al modello di propagazione del moto ondoso sono indicati nella tabella 2.1, relativamente ai periodi di ritorno di 1 e _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 5 50 anni. In questo tratto la disposizione dei fronti d’onda non ha subito effetti di rifrazione significativi, data la conformazione del fondale e la posizione centrale dell’intera unità fisiografica, lontana da capi e promontori che influiscono sulla disposizione delle batimetriche e dei fronti d’onda. Tr Stazione n° Coordinate Stazione x 1 anno 50 anni Chiavari Porto Chiavari Porto y z [m] Direzione al largo 160°N H [m] T [s] Dir [°N] Direzione al largo 180°N H [m] T [s] Dir [°N] Direzione al largo 220°N H T [s] Dir [m] [°N] 9 1525341 4905975 -15 2.7 7.9 169 2.5 7.2 182 4.1 9.7 210 9 1525341 4905975 -15 6.0 12 174 5.2 11 185 6.5 12.2 207 Tabella 2.1 Valori di altezza, periodo e direzione dell’onda nella stazione di input per la propagazione ondosa nel paraggio- periodi di ritorno 1 e 50 anni. Tramite la rappresentazione mediante ortogonali d’onda sovrapposte alla suddivisione in classi di altezza d’onda all’interno del paraggio in esame associate ad eventi con periodo di ritorno 50-ennale, riportate nelle figure seguenti, è possibile evidenziare la disposizione delle ortogonali d’onda e le zone con maggiore e minore concentrazione di energia. Figura 2.2 Direzioni dei fronti d’onda e variazione altezze d’onda per evento al largo con periodo di ritorno 50-ennale e direzione 220°N (in rosso isobatimetriche). _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 6 Figura 2.3 Direzioni dei fronti d’onda e variazione altezze d’onda per evento al largo con periodo di ritorno 50-ennale e direzione 180°N (in rosso isobatimetriche). Figura 2.4 Direzioni dei fronti d’onda e variazione altezze d’onda per evento al largo con periodo di ritorno 50-ennale e direzione 160°N (in rosso isobatimetriche). Le simulazioni non tengono conto dell’apporto fluviale né in termini di corrente di magra costante in ingresso nell’area di foce, né in occasione di piene fluviali. La modellazione matematica utilizzata considera la zona di foce a quota superiore o pari a 0 metri, come il resto della costa. Data la _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 7 presenza della barra di foce e trascurando la corrente fluida in uscita dal torrente l’approssimazione ai fini dell’analisi della dinamica del moto ondoso è comunque accettabile. La presenza dei due moli foranei, del porto di Lavagna a levante e del porto di Chiavari a ponente, induce, data la conformazione ad “imbuto” e la presenza di accumulo di sedimenti alla foce, una convergenza delle ortogonali d’onda verso la foce del torrente, come si evince dalle figure precedenti, con concentrazione dell’energia ondosa in corrispondenza della foce e del pennello guardiano in sponda destra. La spiaggia a ponente della foce risente per la parte più prossima al pennello di questa condizione. Tuttavia proprio per le caratteristiche dei fondali le altezze d’onda risultano smorzate e con valori intorno ai 2 metri di altezza in corrispondenza della spiaggia (associate ad eventi con periodo di ritorno pari a 50 anni). 2.3. Frangimento L’individuazione della zona dei frangenti è stata condotta, per le tre direzioni di propagazione del moto ondoso, in base alle risultanze del modello matematico, di cui sopra, applicato a scala di dettaglio (scala paraggio). In particolare si analizzano le zone dei frangenti associate, per i periodi di ritorno pari a 1 e 50 anni, alle tre direzioni di provenienza del moto ondoso. Il frangimento, per eventi con periodo di ritorno annuale, avviene al piede delle opere foranee in corrispondenza delle stesse e per la parte di spiaggia si verifica a profondità tra 7 e 8 metri per i mari da libeccio e a profondità comprese tra i 4 e 5 metri per i mari da Scirocco e Mezzogiorno. Per gli eventi con periodo di ritorno cinquantennale la surf zone si amplia verso mare con inizio sui 12 metri di profondità per i mari da Libeccio e Scirocco, e di circa 9 metri per mari da mezzogiorno. 2.4. Bacini versanti Il fiume Entella drena una superficie di circa 370 km2 ed è originato dalla confluenza di due bacini principali, il torrente Lavagna ed il torrente Sturla a cui si aggiunge poco più a valle un altro importante tributario, il torrente Graveglia. Il bacino del torrente Lavagna ha un’area di circa 160 km2, è disposto in direzione Est-Ovest ed ha una forma asimmetrica decisamente sbilanciata sul versante sinistro nettamente più ramificato del destro. Il bacino del torrente Graveglia ha un'estensione di circa 64 Km2 ed ha uno sviluppo areale che segue una direttrice circa SW-NE distante 5 -10 Km dal litorale. Il torrente Sturla ha una superficie di circa 140 Km2 ed un bacino allungato in direzione N-S; esso ha la sua naturale prosecuzione verso Sud nel Fiume Entella, in cui confluiscono anche il Torrente Lavagna (da destra) ed il Torrente Graveglia (da sinistra). Il corso dell’Entella è inizialmente meandriforme cn direzione media Est-Ovest e in corrispondenza della confluenza con il Graveglia vira in direzione NE-SW che mantiene sino alla foce, compresa fra gli abitati di Chiavari e Lavagna. Dal punto di vista geologico il torrente Lavagna è prevalentemente impostato sui terreni flyschoidi della “Formazione dell’Antola” e sulle “argilliti della val Lavagna”, il torrente Sturla prevalentemente sulle “Arenarie del Gottero” e sulla formazione della “Argille a Palombini” mentre il torrente Graveglia, è più eterogeneo dal punto di vista geologico con forte presenza di rocce ofiolitiche, diaspri e calcari. La franosità totale è maggiore per il torrente Lavagna, dove la superficie di aree franose è circa l’ 11% del bacino e minore per i bacini di Sturla e Graveglia con circa il 9%. Anche il trasporto solido da parte dell’Entella è dunque eterogeneo per litologia e dimensioni medie dei sedimenti. Un studio dell’ENEA (Bonatti et al., 2003) riporta un trasporto solido medio di circa 200 t/anno per km2 per il bacino dell’Entella, che significa un carico solido alla foce di circa 35.000 m3/anno. Tale valore, calcolato su basi teoriche, non discerne la frazione fine (pelitica-argillosa) da quella più grossolana, utile per il ripascimanto naturale delle spiagge. Tenendo conto che le amministrazioni comunali di Chiavari e Lavagna prelevano annualmente dalla barra di foce dell’Entella circa 20.000 m3 per la manutenzione annuale delle spiagge, il valore sopra indicato appare verosimile. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 8 3. Aspetti geomorfologici e sedimentologici 3.1. Costa bassa Per la sua peculiarità, di cui si è già parlato precedentemente, il paraggio costiero di foce Entella è inserito in un tratto di costa bassa, quasi completamente occupato da strutture portuali. 3.2. Morfologia ed evoluzione della spiaggia emersa A partire dal 1944 le fotografie aeree zenitali permettono di tracciare le linea di riva degli ultimi 60 anni evidenziando i cambiamenti già descritti nel capitolo introduttivo. Nella foto del 1944 non esistono i due porti e non esiste nemmeno la spiaggia, salvo alla foce dell’Entella, essendo la linea di riva costituita dalle strutture a protezione dell’abitato di Chiavari e Lavagna. Nei paragrafi che seguono viene descritta brevemente l’evoluzione della spiaggia basata sul confronto delle fotografie indicate 1944 - 1973 Nel 1973 il porto di Chiavari è appena stato ultimato, mentre è in corso di costruzione la colmata che costituirà il Piazzale del Mare. La spiaggia alla foce dell’Entella rimane all’incirca sulle stesse posizioni del 1944 per effetto dei pennelli costruiti in sponda destra negli anni ’30. Davanti all’abitato di Lavagna compaiono altre due scogliere parallele a difesa dell’abitato. 1973-1983 Nel 1983 la configurazione delle opere marittime è ormai quella odierna. L’unica variazione di rilievo nel decennio è la abnorme progradazione della spiaggia, che avanza di una settantina di metri, e parallelamente del pennello in sponda destra dell’Entella. 1983-1993 e 1993-2003 Il sistema ha ormai raggiunto un suo equilibrio. L’unica differenza rilevante, nel ventennio, è l’estensione di una trentina di metri del Piazzale del mare, dove viene rinforzata la scogliera di protezione. Attualmente la spiaggia del Lido di Chiavari è una spiaggia totalmente dissipativa di ampiezza assai elevata, tanto che la zona di retrospiaggia non viene più raggiunta dalle mareggiate e non può più essere considerata spiaggia nel senso morfodinamico del termine. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 9 Figura 3.1 Il Lido di Chiavari, in sponda destra della foce dell’Entella (foto prospettiche R.L. - 2008) 3.3. Morfologia ed evoluzione della spiaggia sommersa La spiaggia sommersa, come si può vedere dalla carta batimetrica, è costituita dall’apparato focivo del torrente Entella che costituisce una sorta di delta sommerso di forma convessa che si appoggia su entrambi i lati alle dighe foranee dei porti turistici. La convessità è marcata fino a –10/-12 m poi le isobate diventano più parallele ed il fondale si irripidisce passando da pendenze 1/70 tra –5 m e –10 m a 1/35 tra –25m e –30 m. Il profilo è dunque convesso, contrariamente a quello delle spiagge dei paraggi adiacenti, creato dall’accumulo sedimentario focivo dell’Entella. L’apparato deltizio non è simmetrico ma la convessità è più marcata a ponente, verso il porto di Chiavari. Questo è probabilmente dovuto alla diversa conformazione delle opere marittime che, a ponente, lasciano più “spazio” per il deposito dei sedimenti, mentre a levante il porto di Lavagna è radicato direttamente alla foce dell’Entella. Alla testata dei due moli sono evidenti i fenomeni di riflessione indotti dalle opere stesse, tanto che si nota una convergenza delle isobate che, a Chiavari raggiungono i –11 m e a Lavagna i –9 m. Non sono presenti altre evidenti discontinuità come canali o incisioni che spesso si possono rinvenire negli apparati deltizi sommersi. Dall’andamento dei profili di spiaggia sommersa si deduce che la profondità di chiusura morfologica media si situa intorno a 8-9 metri di profondità e quella massima intorno a 11-12 m, dove sono le due principali discontinuità nella pendenza del profilo. L’evoluzione della spiaggia basata sui confronti batimetrici storici ed attuali è evidenziata nei paragrafi che seguono. Nella tabella seguente sono riportati i risultati del confronto batimetrico tra i rilievi del 1879, del 1981 e del 2007, ottenuti con la metodologia descritta nella Relazione Generale (par. 2.6). I commenti alle cifre espresse in tabella sono riportati nei paragrafi successivi. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 10 Periodo 1879-1981 1981-2007 1879-2007 5_10 -166 -275 -441 10_15 -1110 -45 -1155 15_20 -574 -25 -599 20_30 -495 -148 -605 Totale media cm -2307 -91 -493 -18 -2800 -110 Mm3/a -22.6 -19.0 -21.9 m3/a/ml -15.1 -12.6 -14.6 Confronto 1879-1981 Il confronto mostra una tendenza erosiva diffusa tra le profondità di 5 m e 10 m con valori di abbassamento del fondale che si mantengono entro 1 metro. Due fasce di accumulo sono presenti in adiacenza alle dighe foranee, evidenziando la presenza del materiale depositato dall’Entella e trasportato dalle correnti lungo le opere portuali. La fascia tra –10 m e –15 m è quella che più risente della tendenza erosiva dovuta alla diminuzione di apporti dell’Entella, evidenziano un abbassamento medio del fondale tra 1 m e 2 m ed un arretramento dell’isobata dei –10 m di un centinaio di metri. Oltre i 15 m di profondità la situazione è differenziata; di fronte allo sbocco dell’Entella si è verificato il riempimento del canale presente nel 1879, con tendenza all’accumulo, seppur non eclatante. Ai lati del canale si conferma il trend erosivo generale con valori anche elevati soprattutto nel settore di ponente, verso Chiavari. Il calcolo totale dei volumi, con i limiti del paraggio fissati sulle testate dei moli foranei, indica un deficit di circa 2.300.000 m3 nell’arco del secolo, quindi 23.000 m3 all’anno. A questo valore andrebbero sottratti i prelievi effettuati dalla barra di foce, che però sono difficilmente quantificabili, mancando soprattutto i dati più antichi. Confronto 1981 – 2007 L’evoluzione delle spiaggia sommersa nell’ultimo trentennio fornisce importanti indicazioni sull’attuale tendenza evolutiva del paraggio e permette di ipotizzare modelli di gestione di questo tratto costiero che saranno illustrati nei prossimi paragrafi. Rimanendo ai dati, si nota l’accumulo dei sedimenti depositati dall’Entella che ha provocato l’avanzamento dell’isobata dei –5 m di oltre 150 m a ridosso della diga del porto di Lavagna, con innalzamento del fondale di circa 1 metro. L’accumulo prosegue, con valori decrescenti, verso fondali maggiori fino a –20 m e verso levante, evidenziando il verso della deriva litoranea netta nel trentennio. Verso ponente invece il trend del trentennio è ancora erosivo. In adiacenza alle dighe foranee non vi è accumulo di materiale, anche se il confronto potrebbe non essere completamente affidabile in relazione alla scarsa accuratezza del rilievo del 1981 in vicinanza delle opere marittime. Il volume di accumulo totale è dell’ordine di qualche centinaio di migliaia di m3 a cui andrebbero sommati i prelievi effettuati periodicamente dalla barra di foce per ripascimenti stagionali, almeno 100.000 m3 negli ultimi 20 anni. Confronto 1879 – 2007 Il confronto totale degli ultimi 130 anni, sintetizza efficacemente la tendenza evolutiva del paraggio costiero di Foce Entella che si può ricostruire in una prima fase fortemente erosiva, fino alla costruzione dei porti turistici, ed una seconda fase che dura tutt’ora di lento ripristino dei volumi della spiaggia sommersa per opera dei sedimenti trasportati dall’Entella che rimangono intrappolati tra le due strutture portuali. Il confronto generale evidenzia questo fenomeno che si esplica nella forte erosione dei fondali più distali ed una progradazione dei fondali più prossimi alla foce del torrente, fino a 6-7 m di profondità. 3.4. Aspetti sedimentologici La granulometria delle spiaggia sommersa dipende in maniera diretta dai due fattori che la determinano, l’input sedimentario da parte dell’Entella ed il suo modellamento da parte del moto ondoso. I sedimenti situati immediatamente davanti allo sbocco a mare del torrente hanno dimensione media intorno a 0.3 mm, collocandosi nella categoria della sabbia media. Sono moderatamente classati, con curva granulomerica piuttosto simmetrica e percentale di pelite molto bassa. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 11 Spostandosi verso profondità più elevate la dimensione media decresce fino a passare a sabbie fini, distribuite uniformemente intorno a 7-8 m di fondale e in tutta la zona antistante la diga foranea del porto di Lavagna. La classe granulometrica inferiore, sabbie molto fini, è presente in maniera preponderante solamente nella zona antistante la diga del porto di Chiavari. In ogni caso i sedimenti sono sempre moderatamente classati e con percentuali di pelite basse. L’andamento dei parametri e la distribuzione delle classi granulometriche indica che il sedimento trasportato dall’Entella viene ripreso dalle correnti generate dal moto ondoso e distribuito a seconda della direzione di provenienza di questo. Il libeccio ha maggiore energia e quindi una maggiore capacità di trasporto verso levante di sedimenti più grossolani; lo scirocco ha una capacità di trasporto minore e distribuisce i sedimenti più grossolani verso Chiavari solo su batimetrie relativamente basse, mentre alle profondità presenti davanti alla diga foranea di Chiavari (fino a 11 m) è in grado di muovere solo sabbie molto fini. campi one X Y z >1 % >64 >32 >16 > 8 > 4 > 2 > 1 mm > 500 > 250 > 125 > 63 fon Ms D50 mm mm mm mm mm mm mm cum μm μm μm μm do (mm) (mm) (phi) Sk1 (phi) 250 1526450 4906261 5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.2 0.2 0.9 1.2 5.8 46.2 44.5 1.9 0.3 0.27 0.27 0.72 -0.17 249 1526489 4906095 5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.2 0.2 6.3 51.3 40.5 1.4 0.3 0.29 0.28 0.69 -0.05 248 1526322 4906184 5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.2 0.1 0.3 0.6 1.7 18.9 53.0 21.3 4.6 0.18 0.18 0.86 0.00 247 1526104 4906338 5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.3 0.4 1.8 2.6 7.5 31.4 48.5 -0.22 231 1527347 4905548 8.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.1 0.1 6.1 65.2 27.3 1.3 0.17 0.15 0.63 0.14 230 1527081 4905702 8.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.5 10.8 63.0 23.3 2.3 0.17 0.16 0.70 0.08 229 1526792 4905832 8.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.7 14.3 60.5 21.7 2.8 0.18 0.16 0.72 0.08 228 1526509 4905932 8.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.1 0.4 0.5 46.8 48.6 3.7 0.12 0.13 0.64 -0.12 227 1526237 4906026 8.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 3.8 58.4 34.3 3.5 0.15 0.14 0.64 0.14 226 1525996 4906139 8.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.2 11.6 63.1 23.0 2.3 0.17 0.16 0.69 0.09 225 1525712 4906345 8.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.1 0.2 0.3 1.8 43.5 49.0 5.2 0.12 0.12 0.67 -0.12 207 1525128 4906367 13.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.2 3.3 45.8 47.3 3.3 0.12 0.13 0.65 -0.12 206 1525357 4906214 13.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.1 0.3 2.4 35.9 55.6 5.7 0.11 0.12 0.69 -0.16 205 1525604 4906052 12 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.2 0.2 0.6 3.7 40.2 49.2 6.1 0.12 0.12 0.72 -0.10 204 1525876 4905916 12 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.1 0.2 0.8 38.9 57.7 2.2 0.11 0.12 0.63 -0.22 203 1526139 4905797 12 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.1 0.1 1.3 47.8 48.5 2.2 0.12 0.13 0.63 -0.12 202 1526429 4905678 12.5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 2.5 57.9 36.4 3.1 0.15 0.14 0.63 0.11 201 1526667 4905559 13 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 2.5 58.1 35.6 3.6 0.15 0.14 0.64 0.12 200 1526930 4905432 13 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 2.1 43.8 51.3 2.8 0.12 0.13 0.64 -0.16 8.7 1.3 0.23 0.24 0.91 Tabella 3.1 Tabella delle granulometrie (le granulometrie sono espresse in percentuale) 3.5. Bilancio sedimentario Con la configurazione attuale delle opere marittime che racchiudono il paraggio il bilancio sedimentario è determinato dalla differenza tra il materiale immesso nel sistema dal torrente Entella e quello in grado di superare i porti turistici di Chiavari e Lavagna. I dati esposti nei paragrafi precedenti permettono una stima piuttosto grossolana ma ragionevole dei volumi in gioco. Allo stato attuale il torrente Entella immette annualmente nel paraggio un volume stimato tra 30.000 m3 e 50.000 m3 di sedimento prevalentemente sabbioso. Giova ricordare che si tratta di un valore medio stimato sull’ultimo trentennio in base a tutte le informazioni in nostro possesso. Essendo il trasporto fluviale legato essenzialmente ad episodi di piena non è detto che tutti gli anni si verifichi tale disponibilità di materiale. Il volume di materiale in uscita dal sistema, allo stato attuale, si può considerare trascurabile o almeno di un’ordine di grandezza inferiore a quello in entrata. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 12 4. Aspetti naturalistici ambientali (statopressioni-impatti) 4.1. Qualità delle acque 4.1.1. Stato Per le acque del largo i dati del monitoraggio effettuato ai sensi del Testo Unico sulle Acque denotano situazioni buone per quanto riguarda lo stato trofico e l’ossigenazione delle acque con un livello dello stato ambientale buono in prossimità della foce ed ottimo più al largo. Dall’esame dei dati relativi ai controlli sulla balneazione la situazione risulta non ottimale per le acque prossime alla foce: pur nel mantenimento delle condizioni di balneabilità ai sensi della vigente normativa, l’indice IQB mostra una qualità di stato “mediocre”, presso la spiaggia in sponda destra dell’Entella, dovuto probabilmente ad apporti di acque fluviali contaminate da scarichi civili. La qualità delle acque risulta inoltre frequentemente abbassata da episodi di “mare sporco” dovuto alla presenza di schiume e macrorifiuti galleggianti. 4.1.2. Pressioni e impatti Nel paraggio in questione non sono presenti condotte di scarico a mare dei reflui urbani. L’elemento che principalmente può condizionare la qualità delle acque costiere è l’apporto delle acque del torrente Entella; mentre non si riscontra alcun impatto su vasta scala nelle acque marine, che mantengono un buono stato in termini di carico trofico e ossigenazione, lungo costa sono possibili episodi di scadimento delle acque di balneazione, imputabili alla presenza di scarichi di natura fognaria lungo l’asta del corso d’acqua. Anche gli episodi di “mare sporco” dovuti alla presenza di rifiuti galleggianti sono direttamente correlati con le acque fluviali, come mostra la grandissima quantità di oggetti spiaggiati presso la spiaggia in sponda destra ad ogni evento di piena. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 13 Figura 4.1 Rifiuti spiaggiati nel paraggio nel febbraio 2009 4.2. Habitat marini 4.2.1. Stato Costa Il paraggio racchiuso tra i moli dei porti di Lavagna e Chiavari non presenta tratti di costa da segnalare per l’interesse naturalistico. Fondali Nel paraggio non si ravvisano cambiamenti nella distribuzione degli habitat rispetto a quanto riportato in letteratura; i fondali risultano uniformemente occupati dalla biocenosi delle Sabbie Fini Ben Calibrate, spesso colonizzate dalla pianta Cymodocea nodosa, che forma una estesa prateria tra i 7 e i 16 m di profondità; L’assenza di praterie di Posidonia oceanica, più che imputabile a trasformazioni di origine antropica, sembra coerente con le condizioni sedimentologiche messe in evidenza dagli studi della dinamica litoranea: l’area è fortemente condizionata dal trasporto solido dei materiali provenienti dalla foce del torrente Entella e tale dinamica è probabilmente incompatibile con la presenza di posidonieti. SIC marini Non sono presenti SIC. 4.3. Habitat costieri 4.3.1. Stato Nel paraggio la presenza della vegetazione psammofila costiera è del tutto frammentaria e relittuale. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 14 Un’area con buone potenzialità per la vegetazione psammofila è rappresentata dalla spiaggia adiacente alla sponda destra della foce dell’Entella. Essa presenta una profondità considerevole ed una costante tendenza all’accrescimento, ben evidenziata dall’analisi delle linee di riva storiche; in questo caso è possibile individuare una fascia litoranea attualmente non più raggiunta dall’azione morfodinamica delle onde che presenta potenzialità per una vegetazione di piante stabilizzatrici ed edificatrici delle dune litoranee; inoltre la contiguità del sito con l’argine alla foce del torrente Entella accresce l’interesse ecologico dell’area e rende l’area particolarmente interessante per un intervento di ripristino naturalistico. Figura 4.2 Aspetto invernale della spiaggia ad ovest della foce dell’Entella E’ in parte presente l’habitat tipico delle foci fluviali, che risulta tuttavia estremamente impoverito, probabilmente a causa delle periodiche operazioni di pulizia idraulica della foce; l’alveo a monte del ponte ferroviario è compreso nel SIC IT1332717 “Foce e medio corso del Fiume Entella” che nell’area di interesse comprende gli habitat 1210 “Vegetazione delle linee di deposito marine” e 1130 “Estuari”. 4.3.2. Pressioni e impatti Non risultano realizzate nell’ultimo quinquennio attività di ripascimento, che non sono peraltro necessarie in ragione delle condizioni sedimentologiche del paraggio. Le attività di movimentazione delle sabbie e di pulizia della spiaggia emersa, frequenti e generalizzate a pressoché tutta la superficie di spiaggia disponibile, costituiscono una perturbazione incompatibile con lo stato di conservazione della flora delle spiagge. I Comuni di Lavagna e di Chiavari hanno in passato utilizzato annualmente ai fini di ripascimento stagionale delle spiagge il materiale prelevato alla foce del torrente Entella per motivi di ordine idraulico e tale attività ha fortemente impoverito le comunità vegetali tipici dell’’ambiente di estuario. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 15 5. Sintesi dei processi costieri A causa della configurazione artificiale del paraggio, dovuta alla presenza dei due porti turistici i processi di trasporto sedimentario ad opera del moto ondoso sono confinati al tratto compreso tra i due porti, che costituisce di fatto una baia con annessa spiaggia di fondo baia, ma con la particolarità di avere un corso d’acqua importante, con trasporto solido non trascurabile, che sfocia all’interno di essa. Al momento, quindi, i sedimenti immessi nel sistema tendono a colmare lo spazio ancora presente tra i due porti e sono sottoposti a dinamica quasi esclusivamente trasversale. 5.1. Tendenza evolutiva del litorale Con l’attuale trend evolutivo ed in assenza di prelievi dalla zona fociva il paraggio è in grado di ricevere ancora molto sedimento prima che il fondale possa ritornare ai livelli del secolo scorso. Il volume necessario si può grossolanamente stimare nell’ordine del milione di m3, che vuol dire almeno 20-30 anni. In questo lasso di tempo i volumi in uscita, verso i paraggi adiacenti, aumenterebbero gradualmente ma non arriverebbero comunque, nemmeno a regime, a riprendere in maniera sufficiente I’alimentazione naturale delle spiagge di Chiavari e Lavagna, stante le profondità in gioco e la conformazione dei bacini che fungerebbero da trappola per i sedimenti stessi. La spiaggia emersa in sponda destra della foce continuerà ad avanzare lentamente per riequilibrare il suo profilo con quella sommersa. E’ evidente che, stante la presenza dei due porti, una gestione ottimale dei sedimenti deve prevedere di intervenire artificialmente sul bilancio sedimentario globale, riequilibrando, per quanto possibile, l’intera unità fisiografica. 5.2. Tendenza evolutiva degli aspetti ambientali La qualità delle acque costiere appare nel complesso buona ma gli episodi di scadimento delle acque di balneazione presso la spiaggia in sponda destra, come anche gli episodi di “mare sporco”, sono destinati a ripetersi in assenza di interventi di risanamento fluviale sugli scarichi e sulla pulizia dai rifiuti dell’alveo. Per quanto riguarda lo stato di conservazione della flora psammofila essa risulta eccessivamente impoverita dalle operazioni di manutenzione e gestione della spiaggia emersa e la tendenza evolutiva non mostra trend positivi. L’habitat tipico delle foci fluviali risulta particolarmente impoverito a causa delle periodiche operazioni di pulizia idraulica della foce del torrente Entella; lo status quo non permette sviluppi positivi. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 16 6. Pericolosità costiera e impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera 6.1. Pericolosità costiera 6.1.1. Stima del run-up e fascia dinamica della spiaggia La stima del run-up lungo la spiaggia a ponente della foce del Torrente Entella, secondo l’approccio metodologico indicato nella relazione generale, è stata effettuata nell’intorno della sezione trasversale di spiaggia rappresentativa, i cui valori caratteristici di pendenza emersa e sommersa sono stati ricavati da rilievi di sopralluogo e dal rilievo di dettaglio del fondale e il cui profilo è schematizzato nella figura seguente. 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 -2 -4 -6 -8 -10 -12 -14 -16 Figura 6.1: profilo della sezione di spiaggia considerata (303) Dall’estrapolazione dei dati al frangimento si è valutato, per ciascuna delle tre direzioni di propagazione del moto ondoso, il valore massimo di run-up significativo sulla spiaggia. Si riportano nella tabella 6.1 seguente i valori delle pendenze, delle profondità di chiusura e dei massimi valori di run-up in corrispondenza della sezione rappresentativa della spiaggia, per i periodi di ritorno pari a 1 e 50 anni. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 17 TR = 1 anno sezione pendenza media 0.022 TR = 50 anni profondità run up chiusura [m] massimo [m] -8 0.8 pendenza profondità chiusura [m] 0.02 -12 run up massimo [m] 1.2 Tabella 6.1 Valori della pendenza della spiaggia emersa e sommersa, della profondità di chiusura e del run-up massimo in corrispondenza della sezione di spiaggia. Per i valori della profondità di chiusura si evidenzia una buona corrispondenza tra i valori determinati dall’analisi morfodinamica e quelli relativi all’inizio della zona di primo frangente in uscita dal modello matematico di propagazione del moto ondoso. Il valore del run-up utilizzato è quello massimo tra i valori relativi alle tre direzioni di propagazione del moto ondoso incidente. Nel caso specifico per la spiaggia in oggetto tale valore corrisponde ad eventi con direzione al largo 220°N, rappresentativo dell’esposizione del paraggio e del fatto che si hanno per tale direzione i massimi valori di altezza d’onda al frangimento. Al valore massimo di run-up ricavato per ciascuna sezione è stato aggiunto, ai fini della individuazione della quota di massima risalita del moto ondoso sul litorale sabbioso (e conseguentemente per la definizione della fascia dinamica della spiaggia emersa), il valore rappresentativo della variazione del livello idrometrico (dovuto a maree e sovralzi) relativo ai periodi di ritorno considerati. sezione media Tabella 6.2 TR = 1 anno run up massimo [m] 1.1 TR = 50 anni run up massimo [m] 1.7 Valori del run-up massimo tenendo conto della variazione massima del livello idrometrico Tali valori, riportati nella tab.6.2, sono indicativi della quota raggiunta dalla risalita dell’onda. Da un primo confronto con la conformazione della spiaggia emersa e della presenza delle berme di tempesta (individuabili grazie all’ampiezza di spiaggia e all’assenza di opere sull’arenile in prossimità della battigia) tali valori sono stati opportunamente corretti per la definizione della fascia dinamica della spiaggia. Fascia dinamica della spiaggia La definizione delle fasce dinamiche della spiaggia è stata condotta basandosi sui valori di massima risalita dell’onda, ricavati dalle formule empiriche, e dalle condizioni morfologiche della spiaggia emersa. La spiaggia emersa, infatti in questo caso, risulta essere abbondantemente più ampia di quanto necessario a dissipare totalmente l’energia del moto ondoso e l’individuazione delle berme di tempesta ha consentito di valutare in modo più consono l’ampiezza reale delle fasce dinamiche della spiaggia stessa. L’ampiezza della fascia dinamica A, associata ad eventi con periodo di ritorno pari ad 1 anno, sulla spiaggia emersa è di circa 24 m e l’ampiezza della fascia B, relativa ad eventi con periodo di ritorno 50-ennale, è stata valutata corrispondere a circa 36 metri. A tergo della fascia B, sempre sulla spiaggia emersa è stata inoltre individuata una fascia C, di aree allagabili a seguito di eventi meteomarini intensi. Tali fasce non interessano strutture a tergo. Nella tabella 6.3 vengono riportati i valori caratterizzanti la delimitazione delle fasce dinamiche (di spiaggia emersa e sommersa): il limite lato mare è definito dalla profondità di chiusura della spiaggia sommersa; il limite lato terra, definito in base alla risalita del moto ondoso sulla spiaggia emersa, è rappresentato dalla distanza dalla linea di riva. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 18 Caposaldo sezione di spiaggia sezione FASCIA DINAMICA A Limite verso Limite verso mare – terra – batimetrica distanza dalla (m) linea di riva (m) FASCIA DINAMICA B Limite verso Limite verso mare – terra – batimetrica distanza dalla (m) linea di riva (m) -9 -12 24 36 Tabella 6.3 Sintesi delle fasce dinamiche della spiaggia Tali fasce sono raffigurate nella carta C 06 Carta delle fasce dinamiche e della costa alta in scala 1:5000. 6.2. Impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera La qualità delle acque risulta frequentemente abbassata dalla presenza di macrorifiuti galleggianti e da episodi di contaminazione fognaria. La presenza di vegetazione delle spiagge e l’habitat tipico delle foci fluviali risultano eccessivamente impoveriti. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 19 7. Rischio costiero 7.1. Rischio da eventi meteomarini sulla spiaggia La valutazione dei tratti a diverso rischio deriva dall’esame della presenza o meno di elementi a rischio ricadenti all’interno della perimetrazione delle fasce dinamiche, o lambiti dalle fasce stesse. In questo caso non ricadendo elementi a rischio all’interno della perimetrazione delle fasce dinamiche, l’unica classe a rischio che caratterizza il paraggio è quella a rischio moderato. 7.2. Rischio relativo al degrado della qualità delle acque e degli habitat marino costieri Si rimanda a quanto già espresso al paragrafo 6.2. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 20 8. Delimitazione delle aree da assoggettare alle Norme di Piano La carta normativa del paraggio è stata redatta in base alle fasce dinamiche della spiaggia, alle fasce della costa alta e ai tratti di costa e fondale sensibile da tutelare. Le norme per il paraggio in esame, indicate nella carta dei regimi normativi, in scala 1:5000, riguardano gli aspetti di seguito elencati: La spiaggia ricade in zone di fascia dinamica FDA, FDB e FDC. Nel paraggio è presente un’area di spiaggia di ripristino ambientale, in corrispondenza della cella litoranea presso la foce del torrente Entella. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 21 9. Misure di intervento La situazione particolare del paraggio richiede una programmazione degli interventi che esulano dalla scala del paraggio e si estendono all’intera unità fisiografica. Per quanto riguarda il paraggio in oggetto gli interventi dovranno essere volti al mantenimento della configurazione morfologica attuale ed all’utilizzo del surplus di sedimenti immessi dall’Entella come materiale da destinare alle spiagge dell’unità fisiografica: 1. Dragaggio della spiaggia sommersa a profondità comprese tra 0 e 6 m, per un volume stimabile in almeno 300.000 m3, da utilizzare per il ripascimento artificiale dei paraggi confinanti (Lavagna e Chiavari) 2. Prelievi annuali dalla barra di foce dell’Entella, quando presente, per attività di manutenzione delle spiagge dei paraggi limitrofi. I volumi sono da stabilire in base alle esigenze di manutenzione delle spiagge dell’intera unità fisiografica ed all’entità annua della barra di foce. Il sistema dovrebbe essere in grado di sopportare tranquillamente un prelievo annuo dell’ordine di 20.000 m3. Occorre rimarcare che tali interventi, oltre a ripristinare artificialmente un equilibrio rotto dalla costruzione dei porti turistici, sono anche utili a mantenere l’officiosità idraulica della foce dell’Entella, che altrimenti andrebbe a diminuire nel tempo per effetto del graduale spostamento verso mare della barra di foce dovuto al deposito dei sedimenti. Al fine di contemperare le esigenze della dinamica delle spiagge e della officiosità idraulica con quelle di salvaguardia e ripristino degli habitat di estuario tutelato dal SIC fluviale occorre tuttavia individuare una strategia di prelievo che preservi il più possibile i tratti di alveo a monte della spiaggia sommersa e della barra di foce: pur tenendo conto che tali elementi costituiscono realtà dinamiche e che i prelievi avranno sicuramente conseguenze sulla morfologia dell’alveo a monte, occorre tendere, nel tempo, ad una situazione di equilibrio dinamico; tale strategia di intervento dovrà essere individuata attraverso l’applicazione di quanto previsto dalle norme per le aree di foce di ripristino ambientale. Interventi di compensazione degli interventi necessari per la gestione del rischio idraulico potranno essere diretti alla ricostruzione degli habitat costieri caratterizzati dalla vegetazione pioniera delle spiagge e delle dune, per i quali esistono siti potenzialmente idonei in sponda destra. La pulizia da macrorifiuti dell’asta del torrente Entella assume un significato strategico per la lotta al fenomeno dei rifiuti galleggianti non solo a scala di paraggio ma per tutta l’unità fisiografica. Il miglioramento della qualità delle acque di balneazione necessita il risanamento delle acque fluviali dagli scarichi civili ancora non collettati alla rete fognaria. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio Foce Entella 22