LA RICERCA NEL CAMPO DEGLI OGM Dr. LORENZA DARODA LE SCOPERTE SCIENTIFICHE DEL NOSTRO SECOLO NEL CAMPO DELLA GENETICA E DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE HANNO PERMESSO DI SVILUPPARE TECNOLOGIE IN GRADO DI MODIFICARE IL PATRIMONIO GENETICO DI ORGANISMI COME ANIMALI, PIANTE, BATTERI, VIRUS. ORGANISMI GENETICAMNETE MODIFICATI - OGM Identificazione di un gene Isolamento del gene Inserimento in un vettore Introduzione in un ospite PRODUZIONE IN ANIMALI TRANSGENICI La maggior parte delle proteine terapeutiche ricombinanti e’ stata prodotta in fluidi del corpo dei mammiferi come nel latte permettendo una raccolta periodica senza rendere necessario l’abbattimento del animale. Per usi commerciali si sta porgendo attenzione su conigli, mucche, maiali, pecore, capre che producono grandi quantità di latte. Altri fluidi come il siero del sangue, urina e fluido seminale sono in via di sperimentazione. UOVA DI POLLO: i polli producono 300 uova l’anno ogni uovo contiene 6g di proteine quindi una batteria di 5000 polli potrebbe produrre 150kg di proteina ricombinante / anno. PRODUZIONE IN INSETTI TRANSGENICI PROTEINE RICOMBINANTI POSSONO ESSERE PRODOTTE IN CELLULE D’INSETTO MEDIANTE TRASFORMAZIONE STABILE O TRAMITE INFEZIONE MEDIANTE VETTORI RICOMBINANTI DI BACULOVIRUS CHE PERMETTE L’ ESPRESSIONE TRANSIENTE CON RESA ELEVATA. I VANTAGGI SONO L’ABBATTIMENTO DEI COSTI RISPETTO ALLE CELLULE DI MAMMIFERO Appl Microbiol Biotechnol. 2003 Jul;62(1):1-20. Insect cell culture for industrial production of recombinant proteins. Ikonomou L, Schneider YJ, Agathos SN. RECENTEMENTE SI SONO SPERIMENTATE LA PRODUZIONE DI COLLAGENE UMANO IN LARVE DI BACO DA SETA. Nature Biotechnology 21, 34 - 35 (2003) Human therapeutic proteins from silkworms Florian M. Wurm Centro Ricerche Casaccia - Roma Unità Tecnico Scientifica Biotecnologie, Protezione della Salute e degli Ecosistemi Sezione Genetica e Genomica Vegetale •Produzione di piante resistenti a fitopatie virali/fungine •Produzione in pianta di molecole per uso biomedico •Studi di impatto ambientale di piante geneticamente modificate •Genomica e proteomica di specie vegetali di interesse •Genotipizzazione della biodiversità di specie vegetali e microbiche di interesse agrario •Citogenetica e citometria a Flusso Meccanismo naturale di trasferimento stabile di geni mediata da Agrobacterium tumefaciens DNA genomico cromosoma plasmide Ti Galle del colletto Cellula vegetale trasformata DNA genomico cromosoma plasmide Ti Galle colle Cellula vegetale trasformata Trasformazione mediata da Agrobacterium Trasformazione diretta per Trasformazione diretta elettroporazione o chimica tramite cannoncino biolistico percussore Il DNA esogeno penetra nella cellula privata della parete (protoplasto) proiettile di plastica che spinge le microparticelle ricoperte di DNA DNA esogeno adeso a microparticelle di tungsteno camera da vuoto Infezione e trasferimento del DNA esogeno Formazione di callo in coltura in vitro Rigenerazione di piantine in vitro Cellula vegetale che ha integrato il DNA esogeno nei propri cromosomi Pianta geneticamente trasformata Tratti agronomici Aumento della produttività Resistenza agli insetti, virus, funghi, nematodi. Resistenza a stress ambientali siccità, salinità. Tolleranza al alluminio (un fattore limitante di crescita nei suoli acidi) Modificazione dei componenti nutrizionali Aumento contenuto vitamine, ferro, proteine, Rimozione di composti allergenici Aumento contenuto amido nelle patate Aumento del contenuto in acido oleico e laurico Aumento del contenuto di antiossidanti (licopene e luteina pomodoro, isoflavoni soia) Biofabbrica di composti per uso biomedico ed industriale Produzione di vaccini, anticorpi, ormoni e composti terapeutici. Produzione di biopolimeri per industria (plastiche, detergenti), fonti di energia (bio-diesel) Le prime proteine ricombinanti derivanti da piante, venivano prodotte in tabacco ed estratte direttamente dalle foglie raccolte. Una pianta facilmente trasformabile, che si conosceva geneticamente affondo, che permetteva grosse rese in biomassa, ottimale per il molecular farming. Non appartiene alle specie commestibili, e quindi non presenta problemi di contaminazione con la catena alimentare. Molte società biotecnologiche hanno adottato il tabacco per la loro produzione come Mersistem Therapeutics (www.meristem-therapeutics.com) Planet biotechnology (www.planetbiotechnology.com) Unico grosso problema del tabacco, la presenza di alcaloidi che devono essere rimossi completamente durante la purificazione del composto. Proteine espresse nei semi dei cereali sono protette degradazione proteolitica possono restare stabili fino a 3 anni a temperatura ambiente, e più anni in frigorifero senza perdere la loro attività. Numerosi cereali riso, grano orzo, mais, sono in sperimentazione per la produzione di farmaceutici. Il mais scelto dalla Prodigene Inc. (www.prodigene.com) per la sua elevata biomassa, facilità di trasformazione, manipolazione in vitro, le culture facilmente estendibili. Prodigene sta sperimentando l’uso del mais per la produzione di: vaccini anticorpi ricombinanti enzimi industriali Per la produzione in larga scala di biofarmaceutici sono stati utilizzati organi di piante edibili, come per esempio i tuberi della patata, il primo importante sistema per la produzione di vaccini. Center for Infectious Diseases and Vaccinology ARIZONA STATE UNIVERSITY Tessuti di patata transgenica esprimente vaccini sono già stati somministrati in pazienti in 3 diversi trial clinici contro vari patogeni umani: •Batterio E.Coli enterotossico (tossina B del batterio) Nat Med. 1998 May;4(5):607-9. Immunogenicity in humans of a recombinant bacterial antigen delivered in a transgenic potato. Tacket CO, Mason HS, Losonsky G, Clements JD, Levine MM, Arntzen CJ. •Virus Norwalk (proteina del capside del virus NVCP) J.INF.DIS 2000, 182: 302-305 Human Immune Responses to a Novel Norwalk Virus Vaccine Delivered in Transgenic Potatoes Carol O.Tacket, Hugh S.Mason, Genevieve Losonsky, Mary K.Estes,Myron MLevine and Charles J.Arntzen •Virus Epatite B (antigene di superficie del virus HBV) Nat Biotechnol. 2000 Nov;18(11):1167-71. Production of hepatitis B surface antigen in transgenic plants for oral immunization. Richter LJ, Thanavala Y, Arntzen CJ, Mason HS. Tra le altre piante utilizzate come biofabbrica di molecole terapeutiche, soprattutto vaccini edibili, troviamo pomodoro, banane e carote. il pomodoro ha il vantaggio che può essere cresciuto in serra offrendo un contenimento adeguato; la banana ha il vantaggio di poter veicolare nei paesi africani vaccini che altrimenti non avrebbero modo di arrivare ed essere mantenuti in ambienti refrigerati; la carota puo’ stoccare naturalmente il composto nella radice che è anche la sua parte edibile. Già utilizzata per vaccini contro il Virus del morbillo Vaccine. 2005 Mar 18;23(17-18):2074-7. Induction of broadly neutralizing antibodies against measles virus mutants using a polyepitope vaccine strategy. Bouche FB, Steinmetz A, Yanagi Y, Muller CP. Nome Formato Specificità Pianta Proprietà Avicidin IgG Molecola epiteliale di adesione cellulare (EpCAM) correlata al colon rettale mais NeoRx e Monsanto CaroRx Iga/IgG chimerica secretoria tabacco St. George’s Hospital Medical School, Londra T84.66 Anti-HSV IgG ScFv ScFv + interleukin-2 IgG1 Principale proteina di adesione dello Streptococcus mutants agente della carie Carcinoembryonic antigen (CEA), marcatore di carcinomi epiteliali soia Anti-RSV IgG Glicoproteina B dell’herpes simplex (HSV)-2 Proteina R9 del virus respiratorio sinciziale (RSV) 38C13 scFv Idiotipo di linfociti B maligni (da cellule di linfoma linea 38C13) PIPP IgG Gonadotropina corionica umana (hCG) Per terapia e diagnosi di tumori che producono h CG, test di gravidanza e contraccezione. piante infettate con virus tabacco diverse Stato di sperimentazione Trial clinico fase II Trial clinico fase II Trial clinico fase II soia Epicyte Pharmaceuticals Epicyte Pharmaceuticals Trial clinico fase II Large Scale Biology Trial clinico fase I Trial clinico fase II Trial clinico fase I IN CLINICAL TRIALS Vaccini ricombinanti Epatite B Tipo di pianta tabacco foglie patata tubero lattuga Enterotossina E.Coli mais semi patata tubero Rabbia pomodoro Colera (subunità dellaTossina B) tabacco foglie patata tubero Tetano tabacco foglie Stafiloccocco aureus tabacco Twyman RM et al 2005 Misure di contenimento IL CONTENIMENTO Bisogna garantire un CONTENIMENTO a queste piante per ridurre al minimo il rischio di dispersione del transgene sugli organismi non-target e sull’ambiente in generale Il contenimento può essere un confinamento di tipo fisico oppure di tipo biologico. IL CONTENIMENTO DI TIPO FISICO LABORATORIO Le Good Laboratory Practices (GLP) sono le pratiche di laboratorio che garantiscono l’uso appropriato del materiale biologico all’interno dei laboratori e quindi assicurano una corretta gestione. ¾ Utilizzo dei reagenti ¾ Utilizzo degli strumenti ¾ Addestramento del personale Le piante transgeniche, sono numerate e monitorate durante tutte le fasi della loro produzione, dalla trasformazione alla rigenerazione. Le piante dopo la trasformazione vengono cresciute in vitro in appropriate camere di crescita in condizioni estremamente controllate. Durante il loro sviluppo, alcune piante vengono selezionate per delle specifiche caratteristiche, mentre gli scarti vengono invece trattati ed inattivati tramite i metodi tradizionali (autoclavatura, sterilizazione… etc) in modo che il materiale biologico non possa sopravvivere fuori dalle strutture del laboratorio. Serra a Contenimento L’obiettivo del contenimento è quello di prevenire il trasferimento del DNA ricombinante dagli organismi transgenici che sono collocati all’interno della serra alle popolazioni che si trovano all’esterno. Vi sono quattro livelli di contenimento, ed è il livello di contenimento adeguato a garantire la sicurezza della classe dell’impiego confinato. livello P1: esperimenti con piante transgeniche che non presentano evidenti rischi per l’ambiente e che non possono sopravvivere o diffondere nell’ambiente. livello P2: esperimenti con piante transgeniche ed organismi associati patogeni o microrganismi esogeni potenzialmente dannosi ma che correttamente gestiti non pongono grossi rischi per gli ecosistemi circostanti. livello P3: esperimenti con piante transgeniche e patogeni che di per sé sono considerati dannosi perché in grado di provocare seri problemi all’ambiente circostante. livello P4: esperimenti con piante transgeniche e patogeni che sono in grado di trasmettere malattie molto dannose alle coltivazioni dell’ambiente circostante, eseguiti in presenza dei vettori di trasmissione di questi patogeni. Il CONTENIMENTO DI TIPO BIOLOGICO Ridurre al minimo il rischio di dispersione del transgene e di limitare l’impatto delle proteine ricombinanti sugli organismi non-target e sull’ambiente in generale. Sviluppo di metodologie che prevedono l’isolamento riproduttivo, spaziale e temporale, controllo della fioritura e della fertilità della piante transgeniche : ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ Barriere per l’ibridazione Inibizione della fioritura Apomissia Maschio sterilità Cleistogamia Eliminazione manuale dell’infiorescenza Tempi di fioritura sfalsati Semi sterili Sviluppo di metodologie che prevedono la localizzazione dell’espressione della proteina d’interesse unicamente in specifici compartimenti cellulari, tessuti o organi : ¾Induzione controllata ¾Cloroplasto ¾Organi di riserva ¾Radici Il nostro interesse : Produrre molecole terapeutiche attraverso la RIZOSECREZIONE in ambiente controllato (culture idroponiche). Alte rese di espressione proteica, misure di contenimento fisico e biologico. Drake PM, Chargelegue DM, Vine ND, van Dolleweerd CJ, Obregon P, MaJK. Rhizosecretion of a monoclonal antibody protein complex from transgenic tobacco roots. Plant Mol Biol. 2003 May;52(1):233-41. Gaume A, Komarnytsky S, Borisjuk N, Raskin I. Rhizosecretion of recombinant proteins from plant hairy roots. Plant Cell Rep. 2003 Aug;21(12):1188-93. Epub 2003 Jun 18. Menkhaus TJ, Bai Y, Zhang C, Nikolov ZL, Glatz CE. Considerations for the recovery of recombinant proteins from plants. Biotechnol Prog. 2004 Jul-Aug;20(4):1001-14. Drake PM, Chargelegue D, Vine ND, Van Dolleweerd CJ, Obregon P, Ma Jk Transgenic plants expressing antibodies: a model for phytoremediation. FASEB J. 2002 Dec;16(14):1855-60. Borisjuk NV, Borisjuk LG, Logendra S, Petersen F, Gleba Y, Raskin I. Production of recombinant proteins in plant root exudates. Nat Biotechnol. 1999 May;17(5):466-9. Komarnytsky S, Gaume A, Garvey A, Borisjuk N, Raskin I. A quick and efficient system for antibiotic-free expression of heterologous genes in tobacco roots. Plant Cell Rep. 2004 May;22(10):765-73. Epub 2004 Feb 10. Medina-Bolivar F, Cramer C. Production of recombinant proteins by hairy roots cultured in plastic sleeve bioreactors. Methods Mol Biol. 2004;267:351-63. Christey MC, Braun RH. Production of hairy root cultures and transgenic plants by Agrobacterium rhizogenesmediated transformation. Methods Mol Biol. 2005;286:47-60. Finer JJ. Plant protein secretion on tap. Nat Biotechnol. 1999 May;17(5):427. No abstract available. Gleba D, Borisjuk NV, Borisjuk LG, Kneer R, Poulev A, Skarzhinskaya M, Dushenkov S, Logendra S, Gleba YY, Raskin Use of plant roots for phytoremediation and molecular farming. Proc Natl Acad Sci U S A. 1999 May 25;96(11):5973-7. Review. Rizosecrezione Strumenti internazionali di regolamentazione • Protocollo di Cartagena http://www.biodiv.org/biosafety Organizzazioni internazionali di sostegno ai paesi in via di sviluppo • FOOD AND AGRICULTURE ORGANIZATION OF THE UNITED NATIONS http://www.fao.org/ United Nations Environment Programme http://www.unep.org/ http://www.who.int/ UNITED NATIONS INDUSTRIAL DEVELOPMENT ORGANIZATION http://www.unido.org/ The International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology http://www.icgeb.trieste.it AUTORITA’ COMPETENTI U.S. Coordinated Framework http://usbiotechreg.nbii.gov/roles.asp Department of Agriculture USDA http://www.aphis.usda.gov/. Food and Drug Administration FDA http://www.cfsan.fda.gov/~lrd/biotechm.html Environmental Protection Agency EPA http://www.epa.gov/oppt/biotech/ Europa Italia European Food Safety Authority EFSA http://www.efsa.eu.int/ Joint Research Center JRC http://europa.eu.int/ Commissione Interministeriale di Valutazione CIV http://www.minambiente.it/ OGM immessi in commercio conformemente alla direttiva 2001/18/CE Decisione 2005/772/CE - granturco 1507 Decisione 2005/635/CE - colza GT73 Decisione 2005/608/CE - granturco MON 863 Decisione 2005/465/CE - colza GT73 Decisione 2004/643/CE - granturco NK 603 2001/18/CE http://europa.eu.int/ http://gmoinfo.jrc.it/ http://www.minambiente.it/ LABORATORI •Le nuove frontiere della genetica e della biologia molecolare. •Tecnologie in uso per la manipolazione genetica. •Biotecnologie per la cura delle malattie dell’uomo •Il limone geneticamente modificato può dare dei vantaggi all’agricoltura in Sicilia?