S.R. Giannubilo Università Politecnica delle Marche Ancona IL VIRUS ZIKA • 1947 da una scimmia nel bosco Zika in Uganda durante uno studio sull’infezione da virus della Febbre Gialla • 2007-2008 focolai epidemici in diversi paesi africani (Senegal) e asiatici • 2013 Polinesia francese (Oltre 400 casi clinici dai tre arcipelaghi: Society, Tuamotu e Marquesas) • Marzo 2015 Registrati i primi casi in Brasile • Maggio 2015 Un’infezione con potenziale epidemico compare in una nuova parte del mondo – – – – – Assenza totale di immunità Diffusione rapida Comportamento imprevedibile Malattia lieve, senza ricovero ospedaliero Assenza di mortalità IL VIRUS ZIKA • Luglio 2015 Aumento in Brasile di: – Casi di Sindrome Guillain-Barré – Microcefalia fra i neonati • Ottobre 2015 Notifica alla WHO • Gennaio 2016 Il virus sta circolando in più di 20 Stati con una stima di 2-4 milioni di individui infettati (WHO) • Febbraio 2016 internazionale WHO: Emergenza di sanità pubblica di rilevanza EPIDEMIA Paese notificante Brasile Capo Verde Colombia Polinesia Francese Isole Marshall Martinica Panama Porto Rico Slovenia Spagna USA N. casi microcefalia e/o malformazioni SNC 1434 3 7 8 1 3 4 1 1 1 2 Paese di probabile infezione Brasile Capo Verde Colombia Polinesia Francese Isole Marshall Martinica Panama Porto Rico Brasile Colombia Brasile, Messico, Belize, Guatemala LA ROTTA DEL TEMPO TRASMISSIONE DA VETTORE • Flavivirus (neurotropico) • VETTORE: Aedes Aegypti e Aedes Albopticus • Solo le zanzare femmine pungono, in particolare la mattina presto e al tramonto • Non c’è rischio di trasmissione sopra i 2000 metri di altitudine • La Zanzara contrae il virus che impiega 14 giorni per replicarsi (Chicungunya 2-3 giorni) • La Zanzara infetta l’uomo dalle ghiandole salivari • Una Zanzara può infettare più volte Ioos S, et al. Med Mal Infect 2014 TRASMISSIONE UMANA • La trasmissione perinatale può verificarsi molto probabilmente per via transplacentare o durante il parto nel caso in cui la madre sia infetta • La trasmissione per via • • sessuale è stata segnalata in alcuni casi L’RNA del virus Zika può permanere nello sperma fino a 62 giorni e oltre dopo l’insorgenza dei sintomi di infezione da virus Zika L’intervallo più lungo trascorso fra l’insorgenza dei sintomi in un uomo e la successiva insorgenza dei sintomi in una donna per presunta trasmissione sessuale è di 44 giorni • • • Non è stata segnalata trasmissione per via sessuale del virus Zika da donne infette ai loro partner sessuali Esiste un rischio potenziale di trasmissione del virus Zika attraverso le trasfusioni di sangue, il trapianto di cellule staminali emopoietiche, la donazione di sperma ed il trapianto di organi (nessun caso segnalato) Attualmente non è stata documentata la trasmissione del virus Zika attraverso la saliva, l’urina o il latte materno The Subcommittee on Arbovirus Laboratory Safety. Am J Trop Med Hyg 1980 Besnard M,et al. Euro Surveill 2014;19:20751 European Centre for Disease Prevention and Control 2015 Oster AM, et al. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2016 CLASSIFICAZIONE DEI PAESI IN BASE AL RISCHIO DI TRASMISSIONE WHO 2016 IN EUROPA MODERATO BASSO MOLTO BASSO IN ITALIA IN ITALIA Ministero della Salute. Giugno 2016 LA CLINICA • Incubazione 2-14 gg • I sintomi si risolvono 2-7 gg • Il 20 % degli infettati sviluppa sintomi • Basso tasso letalita’ • SINTOMI – – – – – – – insorgenza acuta di febbre (37.8-38.5°C) esantema maculo papuloso dolori articolari (mani e piedi) Affaticamento Congiuntivite non purulenta/iperemia congiuntivale Mialgia e cefalea L’esantema maculo papuloso spesso inizia sul viso e successivamente si diffonde a tutto il corpo – Meno frequentemente, sono presenti dolore retro-orbitale e sintomi gastro-intestinali Rudolph KE, et al. Am J Trop Med Hyg 2014 Kwong JC, et al. Am J Trop Med Hyg 2013 CRITERI DIAGNOSTICI (WHO) CASO SOSPETTO Rash maculo-papulare e/o febbre con almeno uno dei seguenti sintomi non spiegati da altre condizioni mediche: artralgia, artrite o congiuntivite non purulenta CASO PROBABILE Caso sospetto con positività ad IgM contro Zika virus (senza evidenza di infezione da altri flavivirus) ed esposizione epidemiologica rilevante (residenza o viaggio in zona a rischio e/o contatto sessuale con persona infetta) CASO ACCERTATO Positività RNA virale o antigene nel siero (o in altri campioni biologici) INFEZIONE MATERNA • STEPS per giungere alla malformazione fetale: – Esposizione materna – Infezione materna (non è conosciuto quante donne esposte realmente si infettano) – Infezione fetale (non è conosciuto il tasso di trasmissione materno-fetale) – Malattia fetale (non è conosciuto il tasso di malattia sui feti infetti) Studio retrospettivo su 88 gravide brasiliane con rash cutaneo (5-38 sg) 72 donne (82%) test positivo per Zika virus 42 di queste donne sottoposte ad ecografia in 12 casi (29%) anomalie fetali rilevate ecograficamente 2 feti: morte fetale a 36 e 38 sg 5 feti: restrizione della crescita 5 feti: alterazioni SNC 7 feti: anomalie del volume di liquido amniotico o della flussimetria fetale Martines RB, et al. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2016 TEST DIAGNOSTICI • • • • L’identificazione dell’RNA virale da campioni clinici in pazienti nella fase acuta della malattia (RT-PCR) Il periodo viremico è di breve durata, permettendo l’identificazione diretta del virus in campioni di siero/sangue/plasma nei primi 5 giorni successivi all’insorgenza dei sintomi Dal 5° giorno successivo all’insorgenza della sintomatologia, possono essere effettuate indagini sierologiche per identificare gli anticorpi IgM e IgG specifici per Zika I risultati sierologici devono essere interpretati tenendo conto dello stato vaccinale e dell’eventuale pregressa esposizione ad altre infezioni causate da flavivirus • • Raccomanda di valutare la sieroconversione o l’ aumento di almeno 4 volte del titolo anticorpale di anticorpi specifici per Zika in coppie di campioni di siero raccolti a distanza di 2-3 settimane Raccomandata conferma con test di neutralizzazione su eventuali risultati positivi (PRNT) TEST DIAGNOSTICI ECDC 2016 DIAGNOSI IN GRAVIDANZA DONNA IN STATO DI GRAVIDANZA NON ESPOSIZIONE EPIDEMIOLOGICA RILEVANTE ESPOSIZIONE EPIDEMIOLOGICA RILEVANTE SINTOMATICA NON INDICATE PROVE DI LABORATORIO ASINTOMATICA INDICATE PROVE DI LABORATORIO DIAGNOSI DIFFERENZIALE • • • • • • • • • • Virus Dengue febbre alta, non congiuntivite Virus Chikungunya artralgie intense, difficoltà movimenti, non congiuntivite Parvovirus test sierologici Rosolia eruzione maculare in faccia, poi si diffonde al tronco Enterovirus, adenovirus, alphaviruses Morbillo macchie di Koplik Leptospirosi ittero Malaria visualizzazione dei parassiti su striscio di sangue periferico Rickettsiosi Streptococco gruppo A colture positive su sangue MALATTIA FETALE • LESIONI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE • MICROCEFALIA – Circonferenza cranica > 2 deviazioni standard al di sotto della media per età gestazionale o < 3° centile • CALCIFICAZIONI INTRACRANICHE Periventricolari, parenchimali, aree del talamo e dei gangli della base • • • • • VENTRICOLOMEGALIA Secondaria ad atrofia corticale/subcorticale LESIONI OCULARI anomalie del nervo ottico RESTRIZIONE DELLA CRESCITA FETALE INSUFFICIENZA PLACENTARE IDROPE/ MORTE FETALE GESTIONE IN GRAVIDANZA DONNE ASINTOMATICHE CON ESPOSIZIONE EPIDEMIOLOGICA RILEVANTE TEST DIAGNOSTICI NEGATIVI < 20 settimane Screening ecografico •20 sg (morfologia) •28 sg TEST DIAGNOSTICI POSITIVI > 20 settimane Screening ecografico •dopo 2 settimane •dopo 6 settimane Stretto monitoraggio ecografico ogni 2 settimane ECOGRAFIA OSTETRICA • L'esame di base dovrebbe includere biometria di routine per rilevare la microcefalia e valutazione per calcificazioni intracraniche • L'indagine anatomica dovrebbe anche cercare i segni che possono essere associati con l'infezione da virus Zika e che possono verificarsi in assenza di microcefalia e calcificazioni intracraniche, tra cui: – – – – – – margini ventricolari forma irregolare maggiore ecogenicità periventricolare lesioni cistiche disgenesesia corpo calloso e verme cerebellare piccolo diametro transcerebellare cisterna magna allargata • Se l'esame della linea di base è normale in queste donne, l’ISUOG raccomanda esami ecografici seriati ogni 4-6 settimane • Se l'esame di base è anormale, si consiglia anomalie non visibili agli ultrasuoni RMN perché può rilevare ISUOG. Ultrasound Obstet Gynecol 2016 AMNIOCENTESI INDICAZIONI • Segni ecografici di microcefalia, calcificazioni cerebrali, ventricolomegalia • Test diagnostici materni positivi o dubbi TIMING • 6-8 settimane dopo l’infezione materna SENSIBILITA’ • migliore > 21 sg ma è ragionevole proporla a 15-16 settimane per permettere eventuale interruzione di gravidanza • La durata della positività PCR nel liquido amniotico è sconosciuta TRATTAMENTO • • • • Non esiste alcun vaccino Non esiste un trattamento specifico Riposo Trattamento sintomatico (assunzione di liquidi per evitare la disidratazione) • Paracetamolo per alleviare febbre e dolore • Se NST patologico valutare induzione del parto (feti a rischio di morte intrauterina) VALUTAZIONE DEL NEONATO • RT-PCR per Zika virus su campioni di siero raccolti dal cordone ombelicale o dal neonato entro 2 giorni dalla nascita • E’ possibile effettuare il test anche su liquor (raccolto per altri motivi) o sulla placenta congelata e fissata al momento del parto • I neonati con risultati positivi o incerti per infezione da virus Zika, con o senza la microcefalia dovrebbero essere sottoposti a valutazione per possibili sequele a lungo termine • Screening uditivo neonatale alla nascita e a 6 mesi di vita • Valutazione della circonferenza cranica e tappe dello sviluppo per tutto il primo anno di vita PREVENZIONE PRE-CONCEZIONALE • Nell’eventualità di un caso di virus Zika confermato, o di un soggetto, anche asintomatico, di ritorno da un’area affetta, si raccomanda l'utilizzo del preservativo, durante i rapporti con partner che siano già in gravidanza (indipendentemente dalla settimana di gestazione) per tutta la durata della gravidanza • Per le donne, che stanno pianificando una gravidanza, che vivono o ritornano da aree dove è in corso la trasmissione del virus Zika, si raccomanda, se asintomatiche, di attendere almeno 3 mesi prima di provare a concepire per essere sicure che qualsiasi possibile infezione da virus Zika si sia risolta • Dovrebbero invece attendere 6 mesi se uno od entrambi i partner della coppia hanno sviluppato sintomatologia causata dal virus Zika • Le persone, uomini e donne, che ritornano da aree dove si verifica la trasmissione locale di virus Zika dovrebbero praticare sesso con dispositivi di barriera o astenersi dai rapporti sessuali per almeno 3 mesi dopo il loro ritorno, anche se non hanno alcuna sintomatologia • Gli uomini sintomatici possono, su base volontaria, effettuare un test del liquido seminale alla fine del periodo di 3 mesi dopo il loro ritorno da una zona infetta … Grazie !