Formazione Specifica Rischio Elettrico FORMAZIONE SPECIFICA RISCHIO ELETTRICO Indice 1. PREMESSA ............................................................................................. 2 2. FONTI DEL CONTATTO ELETTRICO ..................................................... 2 3. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO .................................................... 2 4. MISURE DI PREVENZIONE ..................................................................... 2 5. MANUTENZIONE .................................................................................... 3 6. SPINE E PRESE ...................................................................................... 3 7. PROLUNGHE .......................................................................................... 3 8. EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO .............................. 4 Pagina 1 di 4 www.eclogaitalia.it Formazione Specifica Rischio Elettrico 1. PREMESSA Il rischio elettrico si concretizza nella possibilità di rimanere coinvolti da scariche derivanti dall’impianto elettrico e/o dalle apparecchiature ad esso collegate a causa di un difetto di isolamento nell’impianto elettrico od all’interno di una attrezzatura da esso messa sotto tensione. Il rischio di elettrocuzione comporta la possibilità di alcuni danni caratteristici al corpo umano sintetizzati all’interno della tabella di cui alla presente pagina. Per poter essere esposti al rischio elettrico bisogna essere sicuramente informati e formati relativamente al corretto sistema di gestione dello stesso. Invece per quanto riguarda le lavorazioni a contatto con corpi in tensione od in prossimità di tensione è necessaria anche un’opera di addestramento che deve essere in prima battuta fornita e successivamente verificata dal datore di lavoro nei confronti del lavoratore subordinato esposto a tale livello superiore di rischio. 2. FONTI DEL CONTATTO ELETTRICO Il contatto elettrico può derivare da un contatto diretto con le parti in tensione dell’impianto, oppure per contatto indiretto, quest'ultimo può accadere a seguito di un'avaria ad un'apparecchiatura elettrica, in particolare quando le parti elettriche interne, vengono direttamente a contatto con l'utilizzatore. 3. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Provvedere affinché sia eseguita una periodica verifica dell’impianto elettrico da parte di tecnico abilitato (elettricista). Verificare il buono stato di tutti i conduttori compresi quelli flessibili e delle parti dell’impianto elettrico Eliminare o far eliminare tutti i conduttori flessibili (prolunghe) in cui l’isolamento è stato danneggiato per schiacciamenti, scottature, tagli ecc... fornire apparecchiature rispondenti alle caratteristiche previste dalle norme CE 4. MISURE DI PREVENZIONE Non staccare le alimentazioni tirandole dal filo invece che dalla spina (vedi figura 1); MAI operare su parti dell’impianto elettrico per provvedere ad eseguire una manutenzione (figura 2); Informare subito il proprio superiore qualora si verificano o si presentano deficienze dell'impianto elettrico; Non lasciare le prolunghe dove possono essere pestate, nelle zone di passaggio o in zone ricche di trucioli o elementi taglienti. x Figura 1 NO x Figura 2 Pagina 2 di 4 www.eclogaitalia.it Formazione Specifica Rischio Elettrico 5. MANUTENZIONE La manutenzione sugli impianti elettrici è di esclusiva pertinenza di personale “competente e qualificato” (elettricista), la manutenzione elettrica su tutti gli apparecchi non facenti parte dell’impianto elettrico è riservata a personale “competente”. Non bisogna però dimenticare il termine corretto di manutenzione intesa quale ripristino delle condizioni di partenza dell’impianto. La sostituzione di elementi elettrici funzionali all’impianto risulta comunque concessa ad una persona comune quali ad esempio la sostituzione di una lampadina od un fusibile a patto che venga eseguita con garanzia della totale assenza di tensione. Tale garanzia è ottenibile solamente col sezionamento dell’interruttore onnipolare (dunque non è sufficiente aprire il contatto nell’interruttore di accensione o spegnimento della lampada che seziona solamente la fase e non il neutro, è necessario intervenire sull’interruttore che aziona sia la fase che in neutro almeno sempre presente al contatore). Durante la manutenzione dell'impianto provvedere sempre a togliere la corrente alla macchina o attrezzatura su cui si opera mediante distacco della spina o altra forma di sezionamento. 6. SPINE E PRESE Le spine indicate in figura 3 possono essere utilizzate solo in ambienti civili e non in quelli industriali; Le spine triple (figura 4) non sono vietati (ma sconsigliati), non devono essere mai utilizzati in sequenza come indicato in figura 5; Le spine industriali multiple invece possono essere utilizzate senza limitazioni di cui sopra; Ogni spina multipla deve indicare il suo carico massimo ammissibile. Figura 3 Figura 4 Figura 5 7. PROLUNGHE Cavi e le prolunghe utilizzati in ambiente industriale devono essere protetti contro l’usura meccanica e devono essere marcati H 07 RN - F (Figura 6); Le prolunghe con complesso presa e spina devono presentare una sezione adeguata alla massima corrente a cui saranno sottoposte; Anche in questo caso se la prolunga sarà utilizzata in ambito industriale deve presentare le spine a norma CEI 23-12 (blu e rosse a seconda della tensione). Pagina 3 di 4 Figura 6 www.eclogaitalia.it Formazione Specifica Rischio Elettrico 8. EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO Gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano possono essere: tetanizzazione si ha quando i muscoli rimangono contratti fino a quando il passaggio di corrente elettrica non cessa: il soggetto può sembrare attaccato alla parte in tensione, in quanto incapace di eseguire movimenti arresto respiratorio alte correnti possono provocare arresto della respirazione e del battito cardiaco (fibrillazione); in tal caso è importante intervenire entro i primi 3/4 minuti mediante respirazione artificiale e massaggio cardiaco. fibrillazione ventricolare consiste in un' aritmia cardiaca reversibile, molto più grave se ventricolare (generalmente fatale) ustioni (nei punti di entrata e uscita della corrente) Pagina 4 di 4 www.eclogaitalia.it