Tecnologia Sistemi di regolazione della luce e grandi assi viari Gestire il risparmio energetico nell’illuminazione in galleria Il Passante Di Mestre e l’Autostrada Siracusa-Catania sono due importanti nodi Giorgio Pasotti strategici italiani, con problematiche peculiari che è stato possibile risolvere anche grazie ad una differente gestione dei sistemi di illuminazione le forme del progetto Le reti stradali ed autostradali italiane devono sempre più sostenere condizioni di traffico crescente, code e cantieri, dovuti alla elevata domanda di mobilità, specialmente negli orari di punta. Di conseguenza, le infrastrutture di trasporto sono sollecitate in maniera significativa, e sorge la necessità di creare alternative ai tratti esistenti. In quest’ottica devono essere letti ad esempio due nodi strategici del sistema autostradale italiano: il Passante di Mestre e la tratta Siracusa – Catania dell’Autostrada siciliana A18. Il Passante di Mestre rappresenta un’alternativa alla tangenziale di Mestre, a rischio quotidiano di collasso per l’alto volume di traffico, la cui necessità è stata rilevata fin dai primi anni Ottanta. La grande arteria stradale, che interessa 12 comuni con una lunghezza totale di 32,3 km, svolge funzione di collegamento autostradale tra l’A4 (Padova-Venezia), la A27 (Venezia-Pian di Vedova) e, ancora, fra l’A4 (Venezia-Trieste) e da by-pass dell’area metropolitana potenziando la capacità infrastrutturale dell’entroterra di Venezia, al fine di svolgere un ruolo crescente nelle relazioni con l’Est europeo. Una parte rilevante dell’opera, a causa della elevata urbanizzazione dell’area, avviene in galleria. 80 n.1/2011 Passante di Mestre. L’imbocco di una delle gallerie La tratta Siracusa-Catania, nell’ambito dell’autostrada siciliana A18, in parte operativa ed in parte ancora in costruzione, collegherà Messina a Rosolini. L’Autostrada è gestita dal Consorzio per le Autostrade Siciliane, nato nel 1997 dalla unificazione dei tre distinti Consorzi Concessionari ANAS per la costruzione e la gestione delle Autostrade Messina-Catania, Messina- Palermo e Siracusa-Gela, con lo scopo di permettere un flusso più ordinato verso i centri abitati attraversati ed accelerare ed agevolare lo sviluppo turistico della zona sud della provincia di Siracusa e Ragusa. Significativa è la presenza di gallerie in una regione, come la Sicilia, dal profilo prevalentemente collinare o montuoso. In snodi viari così importanti e critici, gioca un ruolo di primo piano l’illuminazione, che deve essere in grado di garantire la massima sicurezza degli utenti, ma anche di ottimizzare e ridurre i consumi energetici. Per questo motivo, la scelta è ricaduta su regolatori di flusso luminoso (tipo SEC STP, di Reverberi Enetec), che hanno permesso l’ottenimento di un considerevole risparmio energetico, garantendo anche una buona durata ed affidabilità nel tempo delle apparecchiature installate. Se equipaggiati con i moduli SDL TC e la relativa sonda di luminanza di velo, questi sistemi permettono inoltre una regolazione ottimale della luminanza di ingresso, fondamentale per la sicurezza in particolar modo all’imbocco delle gallerie. I NUMERI DEGLI IMPIANTI Per il Passante di Mestre Reverberi Enetec ha fornito a Gemmo Spa, che ha curato tutta l’impiantistica elettrica, 28 regolatori e 14 sonde Lv al servizio di 7 gallerie. Per l’Autostrada Siracusa Catania Reverberi Enetec ha fornito alla Pizzarotti Spa di Parma 26 regolatori e 16 sonde Lv, in questo caso al servizio di 8 gallerie Una fase dei lavori per la realizzazione del Passante di Mestre) La regolazione del flusso luminoso in galleria Il regolatore di flusso luminoso SEC STP è uno stabilizzatore di tensione centralizzato che consente una regolazione della potenza erogata a circuiti di lampade mediante un’azione di riduzione lineare della tensione di alimentazione secondo cicli programmabili in valore ed in tempo in funzione dei flussi di traffico stimati. Il regolatore SEC STP stabilizza le tensioni di lavoro con un sistema completamente digitale, privo di contatti mobili, con una precisione al +/- 1% e senza sovratensioni. Il controllo della tensione avviene con l’iniezione di una tensione variabile in serie al carico, generata da un trasformatore boo- Un modulo regolatore di flusso luminoso SEC STP ster, a sua volta alimentato da una corrente pilota generata dalle schede elettroniche. Perciò la corrente al carico non viene mai interrotta. La macchina è controllata da un potente microprocessore, che supervisiona tutti i processi di regolazione e comunicazione. L’esclusiva tecnologia è protetta da un brevetto nazionale, statunitense ed europeo. Le lampade alimentate dal regolatore devono essere dotate di alimentatore magnetico. L’adozione di un regolatore di flusso luminoso permette di ottenere un considerevole risparmio - sia per il minore consumo di energia, sia per l’allungamento della durata delle lampade - che determina di conseguenza una flessione dei costi di manutenzione. La stabilizzazione della tensione ai valori programmati durante il funzionamento a regime normale e la riduzione nelle ore notturne, quando la diminuzione del flusso del traffico lo consente, determinano infatti una contrazione nei consumi di energia elettrica. La riduzione di potenza assorbita, in funzione del tipo di lampada e delle condizioni dell’impianto, può variare dal 20% al 50%. La stabilizzazione della tensione attuata dal regolatore evita alle le forme del progetto Passante di Mestre. Dettaglio di uno degli accessi alle gallerie 81 n.1/2011 Il sistema di controllo della luminanza di velo SDL TC prevede il monitoraggio costante delle luminanze Una sonda per la misurazione della luminanza di velo le forme del progetto lampade lo stress dovuto alle sovratensioni, soprattutto negli impianti ubicati vicino alle cabine di trasformazione dove, nelle ore notturne, la tensione di alimentazione può raggiungere valori ben superiori a quelli nominali. Insieme a ciò, la riduzione della tensione, quando il regolatore funziona a regime normale, determina una sensibile diminuzione di calore: è così possibile aumentare la durata delle lampade. Equipaggiati con i moduli SDL TC, i riduttori di potenza SEC STP consentono anche una regolazione ottimale della luminanza all’ingresso della galleria, che è il luogo più insidioso per un conducente che approccia il fornice stradale. La norma infatti prescrive che l’automobilista possa individuare un piccolo ostacolo (cubo di 30 cm di lato ), posto immediatamente all’imbocco. Affinchè possa arrestare il veicolo, il conducente deve poter scorgere l’ostacolo dalla distanza di arresto, la quale dipende dalla velocità di approccio. Se questo compito non è arduo nelle ore notturne, e luminanze di meno di 5 cd/m2 sono normalmente sufficienti, di giorno, in pieno sole, con cielo sereno e con neve la luminanza deve risultare molto elevata, nell’ordine di diverse centinaia di cd/m2: occorre perciò un sistema di controllo che adatti la luminanza all’imbocco in funzione della luminanza esterna. Il sensore Lv per la determinazione della luminanza di velo tiene conto anche della 82 n.1/2011 diffusione della luce dovuta all’atmosfera (interposta tra il fornice e l’osservatore), al parabrezza e all’umor acqueo presente all’interno dell’occhio. Maggiore è la luminanza di velo, maggiore deve essere l’illuminazione all’interno della galleria e in base a queste considerazioni sono state sviluppate nuove formule per calcolare questo effetto di diffusione della luce. Il sensore Lv abbinato alla centralina di controllo SDL TC, permette di convertire una grandezza fotometrica (luminanza di velo), misurata da un rilevatore, in informazioni di livello e di comandare quattro uscite digitali a relè in corrispondenza di quattro valori differenti di luminanza. L’abbinamento del sistema SDL TC ai regolatori di potenza della gamma Reverberi consente quindi di gestire al meglio - in accordo alla norma UNI 11095 ‘Illuminazione delle gallerie’ - la zona di transizione del tunnel, semplicemente collegando il segnale di controllo al regolatore e le uscite digitali ai contattori di inserzione dei circuiti di rinforzo. Ad ogni sistema SDL TC si possono collegare fino a 4 regolatori, che possono gestire i circuiti di rinforzo, regolando uniformemente il livello di luminanza in modo continuo dal 100% a circa il 50%. L’utilizzo delle quattro uscite a relè permette inoltre di gestire l’accensione e lo spegnimento dei circuiti di rinforzo . Questo sistema consente la totale programmabilità da remoto, ad esempio tramite BUS o modem GSM, e può interagire con i moduli LIT e DAC. Tramite il telecontrollo è possibile scaricare le misure, i parametri e gli allarmi registrati nella memoria, è possibile visualizzare in tempo reale le misure effettuate dalle sonde, e lo stato delle uscite digitali; in caso di malfunzionamenti o presenza di allarmi funzionali può effettuare automaticamente la chiamata ed effettuare la segnalazione delle anomalie a uno o due centri di controllo. Il modulo di controllo è in grado di supportare e gestire in modo completo due sonde, ad esempio una interna ed una esterna, con elaborazione dei valori misurati e controllo del rapporto tra interno ed esterno della galleria, tramite una costante K impostabile dall’utente, per verificare l’influenza del decadimento del flusso luminoso e lo stato di pulizia degli apparecchi. Inoltre, il modulo è in grado di controllare il corretto funzionamento della sonda esterna e - se questa non funziona o se il cavo di collegamento si è interrotto - la gestione del segnale di controllo e delle 4 uscite digitali a relè passa interamente a cicli orari liberamente impostabili che vanno a comandare singolarmente le 4 uscite digitali. In caso di completa avaria del sistema SDL TC è disponibile un’uscita a relè utilizzabile per la segnalazione di avaria e la commutazione della gestione delle uscite relè a un orologio astronomico (presente sul nostro modulo LIT quando l’installazione ne prevede l’utilizzo) o altro orologio commerciale, in modo da poter gestire lo spegnimento dei rinforzi, dal tramonto all’alba, anche in assetto degradato. © RIPRODUZIONE RISERVATA