CANTE I F I D I AC AZIONE AD NTE TURA AFFIA E N N A I N IN OGN TIRRIGAZIO R E F E STABILITÀ DEGLI AGROFARMACI RISPETTO AL pH DELLA SOLUZIONE STABILITÀ 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 5 6 7 pH 8 9 Com Composizione – Acidi carbossilici e loro sali potassici 20%. Premessa – Composte d’acqua per più dell’80%, per tutte le piante Prem l’acqua è un elemento vitale. Ma, da sola, la disponibilità idrica l’ac non basta: le piante, soprattutto quelle in vaso, costrette a vivere in uun substrato molto ridotto e quindi soggetto a rapido esaurimento, to, o sonoo molto sensibili alla qualità dell’acqua e, in particolare, alla sua “durezza”” ((contenuto di salili mol di ccalcio e magnesio). Non a caso, quando possibile, si consiglia l’impiego di acqua piovana, caratterizzata da una “durezza” praticamente nulla. sali di calcio e magnesio (calcare) sono considerati “duri” perché non si sciolgono I sa nell’acqua e quindi inevitabilmente si accumulano. Evidentemente, l’accumulo non nell interessa soltanto il bordo dei vasi (sui quali si possono spesso osservare antiestetiche inte biancastre) ma, fatto gravissimo, anche il terriccio, che in breve tempo efflorescenze o perde la sua naturale sofficità, si impoverisce e diventa asfittico, rallentando la crescita perd delle piante. dell Caratteristiche – Acquolina è un prodotto appositamente studiato per solubilizzare Cara “catturare” il calcare, sia quello presente nell’acqua che quello già accumulato e “c nel terreno. Particolarmente raccomandato per le piante in vaso, il suo impiego regolare nelle annaffiature e nelle fertirrigazioni conserva più a lungo la vitalità chimico-fisica nell dei terricci e, migliorando l’assimilabilità degli elementi nutritivi, aumenta l’efficienza delle concimazioni. Fissando il pH nel valore di massima stabilità degli agrofarmaci (pH 5-5,5), con Acquolina aumenta l’efficacia dei trattamenti (si veda approfondimento piè pagina). Acq Totalmente compatibile con i concimi liquidi e idrosolubili, Acquolina può essere vantagTota giosamente impiegata anche per rimuovere le incrostazioni calcaree dai vasi, dai condotti gios dagli ugelli d’irrigazione. e da Modalità e dosi d’impiego Mod Annaffiature di piante non acidofile – ad ogni annaffiatura, diluire 1 tappo misurino ogni • An 3 llitri d’acqua. Attenzione: se la pianta non è stata rinvasata di recente, si consiglia di raddoppiare At la dose nelle prime 3/4 annaffiature; Annaffiature di piante acidofile – ad ogni annaffiatura, diluire 2 tappi misurini ogni 3 litri • An d’acqua. d’a Fertirrigazioni e nebulizzazioni fogliari – diluire 1 tappo misurino ogni 3 litri d’acqua, • Fe lasciare agire il prodotto per qualche minuto, quindi aggiungere la dose prevista las di concime (liquido o idrosolubile) o di agrofarmaco; dei vasi: per rimuovere le incrostazioni calcaree, diluire 5 misurini ogni 10 litri • Pulizia Pu d’acqua e quindi lasciare immersi i vasi per qualche ora; d’a Disincrostazione dei condotti e degli ugelli d’irrigazione – all’interno del serbatoio • Di d’irrigazione diluire 10 misurini ogni 10 litri d’acqua (soluzione 1,5%). d’i CHELA Formato C Codice Codice EAN Pezzi x cartone 1000 ml 8025 8014815002052 12 La maggior parte dei principi attivi reagisce con l’acqua, decomponendosi a seguito di una vera e propria reazione chimica denominata “idrolisi alcalina”, tanto più veloce quanto più elevato è il pH. Mediando il comportamento t di numerosissimi principi attivi, in particolare quelli ad azione insetticida, il fenomeno è visualizzato nel diagramma a fianco riportato. Come si può osservare, a valori di pH superiori a 8 la stabilità del principio attivo è molto bassa (cioè il principio attivo si degrada molto velocemente), mentre la stabilità è ottimale intorno a pH 5-5,5 (cioè il principio attivo si degrada più lentamente, garantendo la costanza dell’efficacia del trattamento). Ad ogni diluizione di un agrofarmaco, un tappo di Acquolina in 3 litri d’acqua fissa il pH della soluzione nel range ottimale di stabilità del principio attivo. Attenzione: non acidificare le soluzioni di fungicidi a base di rame (in tutte le sue forme: poltiglia bordolese, ossicloruro, idrossido, solfato tribasico, ecc.) e di alluminio (es. fosetyl-alluminio). 36