DNA ... La scoperta 1665 il matematico, fisico, astronomo e naturalista inglese Robert Hooke (1635-1702), usando un microscopio di sua invenzione, notò che il sughero e altri tessuti vegetali erano formati da piccole cavità separate da pareti; egli chiamò queste cavità «celle», cioè «piccole stanze». Il termine «cellula» ha assunto il suo attuale significato, cioè «unità di base della materia vivente», soltanto 150 anni dopo la scoperta di Hooke. 1838-1839 1838, Matthias J. Schleiden (18041881), un botanico tedesco, giunse alla conclusione che tutti i tessuti vegetali sono costituiti da insiemi organizzati di cellule. 1839, lo zoologo tedesco Theodor Schwann (1810-1882) estese le osservazioni di Schleiden ai tessuti animali e propose una base cellulare comune a tutti gli organismi viventi. Che noia…… La mancanza di figure rende la lezione molto noiosa, proviamo ad aggiungere figure 1869 La scoperta del DNA è attribuita al ricercatore svizzero Friedrich Miescher già nel 1869. La storia racconta che Miescher lavorava in un laboratorio dove si cercava di comprendere la struttura delle cellule. Per avere a disposizione tanto materiale, raccolse le bende chirurgiche con il pus (formato di cellule) e osservò una sostanza Ancora non ci siamo… i microscopica a cui diede il nome di bambini devono poter nucleina. Questa sostanza era immaginare ciò di cui associata con proteine e derivava dal nucleo delle cellule. stiamo parlando, Miescher scoprì che la nucleina era quindi servono più composta di idrogeno, ossigeno figure… azoto e fosforo ed è stato il primo ad identificare il DNA come una molecola distinta. http://www.dnaftb.org/15/animation.html E allora….. DNA ... La scoperta 1665 il matematico, fisico, astronomo e naturalista inglese Robert Hooke (1635-1702), usando un microscopio di sua invenzione, notò che il sughero e altri tessuti vegetali erano formati da piccole cavità separate da pareti; egli chiamò queste cavità «celle», cioè «piccole stanze». Il termine «cellula» ha assunto il suo attuale significato, cioè «unità di base della materia vivente», soltanto 150 anni dopo la scoperta di Hooke. 1838-1839 1838, Matthias J. Schleiden (18041881), un botanico tedesco, giunse alla conclusione che tutti i tessuti vegetali sono costituiti da insiemi organizzati di cellule. 1839, lo zoologo tedesco Theodor Schwann (1810-1882) estese le osservazioni di Schleiden ai tessuti animali e propose una base cellulare comune a tutti gli organismi viventi. 1858 l’idea che tutti gli organismi fossero formati da una o più cellule assunse un significato ancora più ampio quando l’anatomopatologo tedesco Rudolf Virchow (1821-1902) affermò che le cellule possono essere originate solo da altre cellule preesistenti: «Quando una cellula esiste, ci dev’essere stata una cellula preesistente, proprio come un animale si origina solo da un animale e una pianta si origina solo da una pianta». Il suo studio 1869 La scoperta del DNA è attribuita al ricercatore svizzero Friedrich Miescher già nel 1869. La storia racconta che Miescher lavorava in un laboratorio dove si cercava di comprendere la struttura delle cellule. Per avere a disposizione tanto materiale, raccolse le bende chirurgiche con il pus (formato di cellule) e osservò una sostanza microscopica a cui diede il nome di nucleina. Questa sostanza era associata con proteine e derivava dal nucleo delle cellule. Miescher scoprì che la nucleina era composta di idrogeno, ossigeno azoto e fosforo ed è stato il primo ad identificare il DNA come una molecola distinta. http://www.dnaftb.org/15/animation.html 1919 Phoebus Levene nel 1919 scoprì la struttura dei nucleotidi, formati da base azotata, fosfato e zuccheri. Levene sostenne per la prima volta che il DNA è un filamento di nucleotidi legati tra loro tramite fosfati la cui ripetitività era costante. Levene maturò anche la convinzione che tale filamento fosse corto e che le proteine con la loro struttura più complessa fossero le giuste candidate ad essere le molecole dell’eredità. 160,000 combinazioni 1928 L'esperimento di Frederick Griffith del 1928 ? Questo fu il primo esperimento a suggerire che i batteri possono trasferire informazioni genetiche attraverso un processo noto come trasformazione. Il materiale genetico di un batterio si traferisce ad un altro. L’esperimento aprì la strada alla determinazione di quale fosse la natura del materiale genetico. 1937 Trascorrono quasi venti anni prima che William Astbury, nel 1937, possa presentare alla comunità scientifica i primi risultati dei suoi studi sulla diffrazione a raggi X, i quali dimostrano che il DNA ha una struttura molto regolare. Questa è una delle prime cristallografie pubblicate da Astbury, è un capello di Mozart! 1943 L'esperimento di Oswald Theodore Avery e dei suoi colleghi Colin MacLeod e Maclyn McCarty, rappresenta una delle esperienze fondamentali per l'avanzamento delle conoscenze nel campo della genetica e della biologia molecolare. Tramite l'esperimento riuscirono a dimostrare che il cosiddetto principio trasformante (ovvero il portatore di informazioni geniche scoperto nel 1928 da Griffith in seguito al suo famoso esperimento) era il DNA. 1952 L'esperimento di Alfred D. Hershey e Martha Chase prova definitivamente nel 1952 che il materiale genetico è costituito da DNA e non da proteine. In seguito a questi risultati incontrovertibili anche gli scienziati che avevano criticato esperimenti precedenti, si convincono dell'importantissimo ruolo biologico del DNA. 1951-52 Erwin Chargaff formula due regole: 1) Esiste un rapporto 1:1 tra le basi puriniche (A+G) e le basi pirimidiniche (T+C) contenute nel DNA di una cellula. Il rapporto è costante in tutte le specie. 2) in una molecola di DNA a doppio filamento la concentrazione di adenina eguaglia quella di timina e la concentrazione di citosina quella di guanina (%A = %T; %C = %G). Questa ultima semplice regola è stata uno degli elementi essenziali che hanno permesso la formulazione del modello di DNA da parte di James Watson e Francis Crick. Grazie anche a questa regola si sono dedotte le corrette forme di appaiamento delle basi tra i due filamenti del DNA. Watson e Crick costruirono diversi modelli di DNA, con cartone e fil di ferro, cercando di far combaciare tutte le informazioni che avevano a disposizione. Costruirono il modello basandosi su un bozzetto di Odile Speed, moglie di Crick, che lo aveva disegnato seguendo le istruzioni del marito: il bozzetto compare sulla rivista scientifica Nature il 25 aprile del 1953 quando la struttura a doppia elica viene presentata per la prima volta. 1953 Nel 1953 i due scienziati ipotizzano che il DNA si componga di due catene di nucleotidi disposte a formare una doppia elica. Ciascuna purina, composta da due anelli, si trova di fronte ad una pirimidina, composta da un singolo anello. L'adenina (A) si lega alla timina (T) mentre la citosina (C) si lega alla guanina (G), in accordo con i risultati di Chargaff. I legami tra le basi puriniche e pirimidiniche avvengono tramite ponti idrogeno.