di lavoro - Scuola di Formazione Ipsoa

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GRUPPO TELECOM ITALIA
NORMA CEI EN 50110 e NORMA CEI 11-27 - Corsi di formazione 1A + 2A
SVOLGIMENTO DI LAVORI ELETTRICI
IN BASSA TENSIONE
SOTTO TENSIONE, FUORI TENSIONE
E IN PROSSIMITA' IN BASSA TENSIONE
LAVORI FUORI TENSIONE E IN
PROSSIMITÁ IN ALTA TENSIONE
Obiettivo e struttura del corso
Gli interessati
L’obiettivo è di
fornire le principali
conoscenze su:
– Operatori già impegnati nell’attività dei lavori
elettrici
– In possesso di esperienza pratica e
formazione generica in elettrotecnica ed
impianti elettrici
– Legislazione e normativa vigenti in
materia di sicurezza dei lavori elettrici
– Modalità di organizzazione e conduzione
in sicurezza dei lavori elettrici, in
particolare dei lavori sotto tensione in BT
– Effetti della corrente elettrica attraverso il
corpo umano e nozioni di primo soccorso
Principi di elettrotecnica
Sono previste dimostrazioni
reali con l’utilizzo di appositi
pannelli di prova
E’ prevista una prova
finale di apprendimento e
verrà rilasciato un
attestato di frequenza
I Datori di lavoro potranno tenere conto anche dell’esito del corso per l’attestazione
del personale come PES o PAV ed eventualmente conferire l’idoneità ad eseguire
lavori elettrici sotto tensione
Tensione e voltmetro
Voltmetro
DDP e V
Il voltmetro è uno strumento per la misura
della differenza di potenziale elettrico tra
due punti di un circuito, la cui unità di
misura è il volt con simbolo V.
Il volt (simbolo: V) è l'unità di misura nel Sistema
Internazionale (SI) della differenza di potenziale.
In fisica, la differenza di potenziale elettrico o tensione
elettrica, spesso abbreviata in d.d.p., è definita come la
differenza tra il potenziale elettrico di due punti dello
spazio. Si tratta della differenza tra l'energia potenziale
elettrica posseduta da una carica nei due punti a causa
della presenza di un campo elettrico, divisa per il valore
della carica stessa. Tipicamente la differenza di
potenziale elettrico si misura con un voltmetro.
Nell'ambito del Sistema internazionale di unità di misura
l'unità di misura della differenza di potenziale elettrico è il
volt (V).
Intensità e amperometro
Amperometro
L'amperometro è uno strumento per la
misura dell'intensità della corrente elettrica
che percorre una sezione di un conduttore.
Il suo nome deriva dall'unità di misura della
corrente, l'ampere, il cui simbolo è A.
L'ampere (simbolo: A) è l'unità base nel SI usata per
misurare l'intensità della corrente elettrica. E’ una delle
sette unità fondamentali del SI, tutte le altre unità
elettromagnetiche sono derivate da essa. Per definizione:
A
Un ampere è l'intensità di corrente elettrica che, se
mantenuta in due conduttori lineari paralleli, di lunghezza
infinita e sezione trasversale trascurabile, posti a un
metro di distanza l'uno dall'altro nel vuoto, produce tra
questi una forza pari a 2 × 10−7 newton per metro di
lunghezza.
Resistenza e ohmmetro
Ohmmetro
Ω ohm
L'ohmmetro è uno strumento per la misura
della resistenza elettrica esistente di un
circuito la cui unità di misura è l'ohm (Ω).
Si tratta quindi di resistenza degli strumenti
elettrici, resistenza di campioni di resistori,
resistenza di isolamento (di impianti elettrici e di
macchine elettriche), ecc.
La misura della resistenza di terra è a sé stante.
L'ohm (simbolo Ω) è l'unità di misura della resistenza
elettrica nel Sistema Internazionale.
Un resistore ha resistenza pari ad 1 ohm quando una
differenza di potenziale ai suoi capi pari ad un volt genera
una corrente di intensità pari ad un ampere.
Energia e potenza
Energia
Potenza
Si dice energia di un componente il prodotto della
sua potenza per il tempo considerato; il tempo, di
solito, si misura in ore. L'energia la indichiamo
con la lettera W. La formula è la seguente:
E=Pxt
Unità di misura dell'energia (non SI) è il
chilowattora, che si abbrevia in kWh.
In elettrotecnica, la potenza elettrica (o semplicemente
potenza) è in particolare il lavoro elettrico svolto su una
carica elettrica da un campo elettrico nell'unità di tempo,
Generalmente la potenza propriamente detta viene
chiamata istantanea per distinguerla dalle medie sul
periodo più utilizzate nei sistemi periodici.
La potenza di un componente elettrico è il prodotto della
sua tensione per la sua corrente. La formula è la
seguente: P = V x I
Unità di misura della potenza è il Watt (W).
Bassissima tensione; SELV-PELV-FELV
La bassissima tensione o ELV (extra-low voltage) ha valori di
tensione tali che generalmente non possono danneggiare
persone e cose. Circuiti elettrici con bassissime tensioni,
alimentati mediante tensioni ≤ 50 V in corrente alternata o ≤ 120
V in corrente continua. I sistemi elettrici in bassissima
tensione, possono essere classificati in SELV, PELV e FELV
Bassissima tensione; SELV-PELV-FELV
SELV (safety extra-low voltage)
La bassissima tensione di sicurezza (SELV) è un sistema
elettrico, in cui la tensione non supera i valori limite per la
bassissima tensione (ELV) in condizioni normali e in condizioni
di guasto singolo, anche in presenza di guasto a terra in altri
circuiti di corrente.
Bassissima tensione; SELV-PELV-FELV
PELV (protection by extra-low voltage)
La bassissima tensione di protezione (PELV) è un sistema
elettrico in cui la tensione non supera i valori limite per la
bassissima tensione (ELV) in condizioni normali e in condizioni
di guasto singolo esclusi i guasti a terra in altri circuiti di
corrente.
Bassissima tensione; SELV-PELV-FELV
FELV (functional extra-low voltage)
La bassissima tensione funzionale è un sistema elettrico nel
quale può esistere un collegamento conduttivo con reti con
tensioni di dimensionamento maggiore. Sebbene siano
presenti tensioni nominali rientranti nella definizione
bassissima tensione, in questi sistemi non è garantito
l'isolamento di sicurezza poiché il circuito di corrente è senza
separazione sicura.
Gradi di protezione
La norma CEI EN 60529 classifica i gradi di protezione degli
involucri per apparecchiature elettriche.
Il grado IP è indicato con due cifre caratteristiche più eventuali
due lettere addizionali.
Gradi di protezione
La prima cifra indica il grado di protezione contro la
penetrazione di corpi solidi estranei.
Gradi di protezione
La seconda cifra indica il grado di protezione contro la
penetrazione di liquidi.
Gradi di protezione
La lettera aggiuntiva indica il grado di protezione contro
l'accesso a parti pericolose.
Gradi di protezione
La lettera supplementare fornisce informazioni relative alla
protezione del materiale.
Tester
Il “tester”
Un multimetro (conosciuto anche come
multitester o semplicemente tester) è uno
strumento di misura elettronico che integra
diverse funzioni, cioè "campi di misura", in
un'unica unità. Viene prodotto per misurare
almeno:
Tensione elettrica continua
Tensione elettrica alternata sinusoidale
Corrente elettrica continua
Corrente elettrica alternata sinusoidale
Resistenza elettrica
Principali disposizioni legislative in materia di
sicurezza elettrica con particolare riguardo al Decreto
Legislativo 81/08
Norme
tecniche
Leggi
CEI EN 50110-1: 2014 (CEI 11- 48)
Nuova CEI 11-27:2014
D. LGS. 09/04/2008, n. 81 TESTO UNICO
Norme
tecniche
La nuova norma europea CEI EN 50110 (CEI 1148) si basa sugli stessi principi del ex D.Lgs.
626/94 e del T.U. 81/08 (analisi del rischio,
formazione, organizzazione, ecc.)
Tutti i tipi di lavori elettrici hanno pari dignità e
stesso livello di sicurezza accettabile
Norme
tecniche
PERSONE COMUNI: la sicurezza nell’uso
dell’impianto elettrico è garantita dalla
costruzione dell’impianto a regola d’arte
PERSONE ADDESTRATE: la sicurezza nei lavori
elettrici si ottiene con l’osservanza delle
procedure che garantiscono un rischio
accettabile.
RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE EUROPEE
D. LGS. 09/04/2008, n. 81L. 03/08/2007, n. 123
Anni ‘2000
Anni ‘50
– D.LGS. 14/8/1996 N. 494 (abrogato dal D. Lgs. 81/2008)
– D.LGS. 14/8/1996 N. 493 (abrogato dal D. Lgs. 81/2008)
– DPR 24/7/1996 N. 459 (abrogato dal D. Lgs 17/2010)
– D.LGS. 19/9/1994 N. 626 (abrogato dal D. Lgs. 81/2008)
– D.LGS. 4/12/1992 N. 475
– D.P.R. 19/3/1956, N. 303 [abrogato (no art. 64) dal D. Lgs. 81/2008]
Anni ‘40
– D.P.R. 19/3/1956, N. 302 (abrogato dal D. Lgs. 81/2008)
– D.P.R. 07/1/1956, N. 164 (abrogato dal D. Lgs. 81/2008)
– D.P.R. 27/4/1955, N. 547 (abrogato dal D. Lgs. 81/2008)
Anni ‘90
Anni ‘30
Prima degli anni
‘30
COSTITUZIONE (Artt. 32, 35 e 41)
CODICE CIVILE (Art. 2087)
Riforma del Codice Penale (Artt. 437, 451 e 43)
Legge sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni (1898)
IL DECRETO LEGISLATIVO (TESTO UNICO)
81/2008
LEGISLAZIONE SULLA SICUREZZA
Per testo unico s’intende una raccolta di norme che disciplinano una
determinata materia.
Tale raccolta normativa si sostituisce e si coordina una moltitudine di
provvedimenti legislativi.
Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, ha sostituito il vecchio
D.Lgs. 626/94 ed il D.lgs 494/96, rappresentando, ora, il
principale riferimento normativo in Italia sulla sicurezza in ambito
lavorativo. Nel Decreto sono individuate le figure dei processi
che riguardano la sicurezza sul lavoro
LEGISLAZIONE SULLA SICUREZZA
DEFINIZIONI
• «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale,
svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di
lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di
apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai
servizi domestici e familiari……
OBBLIGHI DEI LAVORATORI
1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella
delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue
azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi
forniti dal datore di lavoro.
2. I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti,
all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi
di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai
dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati
pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro
disposizione;
OBBLIGHI DEI LAVORATORI
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le
deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi
eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza,……;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di
segnalazione o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro
competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri
lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal
datore di lavoro;
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente Decreto Legislativo o
comunque disposti dal medico competente.
DEFINIZIONI
•
«datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione
nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità
dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri
decisionali e di spesa.
•
«responsabile del servizio di prevenzione e protezione»: persona in
possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32
designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di
prevenzione e protezione dai rischi.
•
«preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei
limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico
conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle
direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei
lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;
Sovraintendere
all’attività
lavorativa
RUOLO DEL
PREPOSTO
Garantire
l’attuazione delle
direttive ricevute,
controllandone la
corretta
esecuzione da
parte dei
lavoratori
il Preposto supervisiona
coordina altri lavoratori
esegue egli stesso le attività
Il Preposto assicura che coloro
di cui è supervisore,
coordinatore, si attengano alle
direttive, procedure, regole
controllando e/o verificando e/o
supervisionando che le
eseguano come indicato dal
Preposto stesso.
IL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 PER I
LAVORI ELETTRICI
CAPO III - IMPIANTI E APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
Il Decreto Legislativo 81/2008 – capo III
Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro
• 1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano
salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica ……..ed, in particolare, da
quelli derivanti da:
a) contatti elettrici diretti;
b) contatti elettrici indiretti;
c) innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature
pericolose, archi elettrici e radiazioni;
d) innesco di esplosioni;
e) fulminazione diretta ed indiretta;
f) sovratensioni;
g) altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.
Il Decreto Legislativo 81/2008 – capo III
Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro
2. A tale fine il datore di lavoro esegue una valutazione dei rischi di cui al
precedente comma 1, tenendo in considerazione:
a) le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese
eventuali interferenze;
b) i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
c) tutte le condizioni di esercizio prevedibili.
3. A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro adotta
le misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al
minimo i rischi presenti, ad individuare i dispositivi di protezione collettivi
ed individuali necessari alla conduzione in sicurezza del lavoro ed a
predisporre le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo
la permanenza del livello di sicurezza raggiunto con l’adozione delle
misure di cui al comma 1.
Il Decreto Legislativo 81/2008 – capo III
Articolo 81 - requisiti di sicurezza
1. Tutti i materiali, i macchinari e le apparecchiature, nonché le installazioni
e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere progettati, realizzati e
costruiti a regola d’arte.
2. Ferme restando le disposizioni legislative e regolamentari di
recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, i materiali, i
macchinari, le apparecchiature, le installazioni e gli impianti di cui al
comma precedente, si considerano costruiti a regola d’arte se sono
realizzati secondo le pertinenti norme tecniche.
Articolo 82 - Lavori sotto tensione
1. E’ vietato eseguire lavori sotto tensione. Tali lavori sono tuttavia consentiti nei
casi in cui le tensioni su cui si opera sono di sicurezza, secondo quanto
previsto dallo stato della tecnica o quando i lavori sono eseguiti nel rispetto
delle seguenti condizioni:
a) le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono conformi ai criteri
definiti nelle norme tecniche.
b) per sistemi di categoria 0 e I purché l'esecuzione di lavori su parti in tensione
sia affidata a lavoratori riconosciuti dal datore di lavoro come idonei per tale
attività secondo le indicazioni della pertinente normativa tecnica;
c) per sistemi di II e III categoria purchè:
1) i lavori su parti in tensione siano effettuati da aziende autorizzate…. ;
2) l'esecuzione di lavori su parti in tensione sia affidata a lavoratori abilitati
dal datore di lavoro ai sensi della pertinente normativa tecnica riconosciuti
idonei per tale attività..
2. Con Decreto del Ministro del lavoro, della salute e de di entrata in vigore del
presente Decreto Legislativo, sono definiti i criteri per il rilascio delle
autorizzazioni di cui al comma 1, lettera c), numero 1).
Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive
1.Non possono essere eseguiti lavori non elettrici in vicinanza di linee elettriche
o di impianti elettrici con parti attive non protette, o che per circostanze
particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e comunque a
distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1 dell’ALLEGATO IX, salvo che
vengano adottate disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere
i lavoratori dai conseguenti rischi.
2. Si considerano idonee ai fini di cui al comma 1 le disposizioni contenute nelle
pertinenti norme tecniche.
Articolo 86 – Verifiche e controlli
1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 22
ottobre 2001, n. 462, in materia di verifiche periodiche, il datore di lavoro
provvede affinché gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini
siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme
di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di
conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.
2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro
del lavoro, della salute e delle politiche sociali, adottato sentita la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di
Trento e di Bolzano, sono stabilite le modalità ed i criteri per l’effettuazione
delle verifiche e dei controlli di cui al comma 1.
3. L’esito dei controlli di cui al comma 1 è verbalizzato e tenuto a disposizione
dell’autorità di vigilanza.
Articolo 117 - Lavori in prossimità di parti attive
1. Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 83, quando occorre effettuare
lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non
protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non
sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve
rispettare almeno una delle seguenti precauzioni:
a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei
lavori;
b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive;
c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di
sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza.
2. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti
diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro,
delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di
sicurezza non deve essere inferiore ai limiti di cui all’allegato IX o a quelli
risultanti dall’applicazione delle pertinenti norme tecniche.
Normativa tecnica
IEC
International Electrotechnical
Commission
Raccoglie tutti i paesi
industrializzati del mondo
CENELEC
Comitato Europeo per la
Normalizzazione
Elettrotecnica
CEI
Comitato Elettrotecnico
Italiano
37
Normativa tecnica
NORME
(hanno carattere
prescrittivo)
CEI
GUIDE
(costituiscono
raccomandazioni
ed indicazioni
di carattere esemplificativo)
es. Norma CEI 11 - 1 ( numero del Comitato - numero progressivo )
38
Normativa della sicurezza per i lavori elettrici
NORMATIVA DI SICUREZZA
ELETTRICA
LEGGI
NORME CEI
Sono riconosciute “REGOLA
D’ARTE”
secondo la legge 186/68
39
Normativa della sicurezza per i lavori elettrici
LE NORME CEI E LA REGOLA D’ARTE
(RICONOSCIMENTO APRIORISTICO)
ALLE NORME EMANATE DAL CEI, IN BASE ALLA LEGGE N. 186/68, VIENE
RICONOSCIUTA (OSSIA SENZA NECESSITÀ DI PROVA) LA PRESUNZIONE
DELLA REGOLA D’ARTE.
IN TERMINI PRATICI QUINDI LIBERANO I PROGETTISTI ED I COSTRUTTORI
DI MACCHINA E GLI OPERATORI DALL’ONERE DI PROVARE CHE,
APPLICANDO UNA NORMA CEI, HANNO OSSERVATO LA REGOLA D’ARTE.
Riconoscimento da parte del D.M. 37/2008 e
D.Lgs. 81/2008 art. 81 e allegato IX
40
Normativa della sicurezza per i lavori elettrici
LE NORME CEI E LA REGOLA D’ARTE
(RICONOSCIMENTO APRIORISTICO)
Cos’è la regola d’arte di cui all’ art. 1
della Legge 186/68
?
È LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO (INTESO COME L’INSIEME DELLE
ATTIVITÀ OPERATIVE RIGUARDANTI MATERIALI, APPARECCHIATURE,
MACCHINARI, INSTALLAZIIONI ED IMPIANTI ELETTRICI) CONDOTTI CON
PERIZIA, DILIGENZA E PRUDENZA CHE ALL’ATTO PRATICO SIGNIFICANO,
IN PRIMO LUOGO, L’OBBLIGO DI APPLICARE
TUTTE LE PRESCRIZIONI DI SICUREZZA VIGENTI
41
Normativa della sicurezza per i lavori elettrici
NORME
DI
ATTIVITA’
NORMA CEI 11-15
(D.M. 4/2/2011)
NORMA CEI 11-27
NORMA CEI EN 50110
ATTREZZATURE
NORME CEI
NORME
DI
PRODOTTO(°)
DPI
EQUIPAGGIAMENTI
PROTTETTORI
MEZZI OPERATIVI
NORME
IMPIANTI
NORMA CEI 64-8
(°) Per le norme di prodotto vi sono anche altre norme
nazionali ed internazionali (es. norme UNI)
42
Normativa della sicurezza per i lavori elettrici
NORMA EUROPEA CHE TUTTI I PAESI ADERENTI AL CENELEC DEVONO ADOTTARE COME
NORMA NAZIONALE
SI PROPONE DI ALLINEARE I VARI LIVELLI DI SICUREZZA
FORMATA DA DUE PARTI: UNA CONTIENE LE PRESCRIZIONI MINIME VALIDE PER TUTTI I
PAESI, L’ALTRA CONTIENE LE VARIE PRESCRIZIONI NAZIONALI CHE COMUNQUE SONO
RICONOSCIUTE VALIDE
43
Normativa della sicurezza per i lavori elettrici
I RUOLI E LE COMPETENZE NELLA
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
I CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE
LA NORMA CEI
11-27 RIFACENDOSI ALLA
NORMA
CEI EN 50110 DEFINISCE
DELLE QUALIFICHE AL
PERSONALE
L’IDONEITA’ AI LAVORI SOTTO
TENSIONE IN BT
I REQUISITI MINIMI FORMATIVI
DELLE PERSONE
Normativa della sicurezza per i lavori elettrici
NORMA CEI EN 50110-1, 50110-2 (NORMA CEI 11- 48, 11-49)
“ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI”
Norma CEI 11-27
“LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI”
NUOVO
APPROCCIO
L’EFFICACIA DELLA
SICUREZZA È
CONSEGUITA
DALLA
FORMAZIONE DEGLI
OPERATORI
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
45
Normativa di sicurezza per i lavori elettrici
Cat. 0 – Cat. I
NORME
GENERALI
NORME
SPECIFICHE
(ATTUATTIVE)
CEI EN 50110
D. Lgs.
81/2008
CEI 11-27
Cat. III
A
B
C
A
B
C
A
B
C
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
CEI 11-15
DM 4/2/2011
A
LAVORO FUORI TENSIONE
B
LAVORO IN PROSSIMITÀ
C
LAVORO SOTTO TENSIONE
CEI EN 50110 Esercizio degli
impianti elettrici
CEI 11-15 Esecuzione di
lavori sotto tensione su
impianti elettrici di Categoria
II e III in corrente alternata
CEI 11-27 Lavori su impianti
elettrici
Cat. II
•
•
•
•
•
È stata pubblicata la seconda edizione della CEI EN 50110-1
È stata pubblicata la quarta edizione della Norma CEI 11-27
46
Normativa di sicurezza per i lavori elettrici
Nuova Norma CEI 11-27
PERSONA ESPERTA (PES)
Persona formata in possesso di specifica
istruzione ed esperienza tali da consentirle
IN BASE ALLA:
di evitare i pericoli che l’elettricità può
creare
ISTRUZIONE
ESPERIENZA
AFFIDABILITA’
PERSONA AVVERTITA (PAV)
Persona formata, adeguatamente istruita
in relazione alle circostanze contingenti,
LE PERSONE SONO
SUDDIVISE IN:
da Persone Esperte, per metterla in grado
di evitare i pericoli che l’elettricità può creare
PERSONA COMUNE (PEC)
Persona non Esperta e non Avvertita
nel campo delle attività elettriche
Norma CEI 11-27 - Caratteristiche del personale - Profili
professionali
PERSONA AVVERTITA (PAV)
In particolare, è una persona che, con adeguata formazione, ha acquisito
quanto segue:
conoscenza dell’antinfortunistica elettrica relativa a precise tipologie di lavoro;
capacità di comprendere le istruzioni fornite da una PES per una precisa tipologia di
lavori;
capacità di organizzare ed eseguire in sicurezza un lavoro di una precisa tipologia, dopo
aver ricevuto istruzioni da una PES;
capacità di affrontare i pericoli e le difficoltà previste;
capacità di riconoscere i pericoli originati da imprevisti anche se potrebbe non essere in
grado di affrontarli correttamente in autonomia.
48
Norma CEI 11-27 - Caratteristiche del personale - Profili
professionali
PERSONA ESPERTA (PES)
In particolare, è una persona che, con adeguata attività e/o percorso formativo e
maturata esperienza, ha acquisito quanto segue:
conoscenze generali dell’antinfortunistica elettrica;
approfondita conoscenza della problematica infortunistica per almeno una precisa
tipologia di lavori;
capacità di affrontare in autonomia l’organizzazione in sicurezza di qualsiasi lavoro di
precisa tipologia;
capacità di individuare e prevenire i rischi elettrici connessi con il lavoro e di mettere in
atto le misure idonee a ridurli o a eliminarli;
capacità di affrontare gli imprevisti che possono accadere in occasione di lavori elettrici;
capacità di sovrintendere e coordinare altri lavoratori;
capacità di informare e istruire correttamente una PAV affinché esegua un lavoro in
sicurezza.
49
Norma CEI 11-27 - Caratteristiche del personale - Profili
professionali
Una persona può essere esperta (PES) in una tipologia
di lavori e avvertita (PAV) o addirittura comune (PEC) in
un’altra.
La condizione di PES o PAV deve essere
attribuita solo a chi svolge professionalmente
lavori elettrici.
50
Norma CEI 11-27 - Caratteristiche del personale - Profili
professionali
PERSONA COMUNE (PEC)
Persona che, dal punto di vista elettrico, non rientra nelle categorie
PES o di PAV e può operare solo sotto la sorveglianza di PES o PAV,
se i rischi elettrici residui non sono stati eliminati, e sotto la
supervisione di PES o PAV in caso contrario.
L’esecuzione di piccoli interventi volti alla sostituzione di lampade, tubi
fluorescenti e fusibili, possono essere eseguiti in autonomia da
persone comuni purché siano rispettate entrambe le seguenti
condizioni:
il materiale utilizzato sia conforme alle relative
norme di prodotto;
la PEC sia stata preventivamente istruita del
corretto comportamento da tenere
nell’esecuzione dell’intervento.
51
Norma CEI 11-27
Caratteristiche generali del personale addetto ai lavori
elettrici
PERSONA COMUNE
(PEC)
FIGURA DA
FORMARE
PERSONA AVVERTITA
(PAV)
FIGURA IN
EVOLUZIONE
istruzione
esperienza
capacità
PERSONA ESPERTA
(PES)
52
Sicurezza nei lavori elettrici
In base alla norma CEI 11 -27
LAVORI SOTTO TENSIONE
possono essere eseguiti solo da:
PERSONA a cui sono riconosciute le capacità tecniche adeguate ad
eseguire specifici lavori sotto tensione.
PES o PAV + conoscenze teorico - pratiche relative ai lavori sotto
tensione
IL DATORE DI LAVORO DEVE ATTRIBUIRE AI SUOI DIPENDENTI
(per iscritto) LE CONDIZIONI DI PES - PAV
Norma CEI 11-27
IDONEITA’ AI LAVORATORI SUBORDINATI PER LAVORI SOTTO TENSIONE IN
BT
(Tutti o parte di quelli previsti nello specifico campo di attività dell’Azienda)
DATORE
DI
LAVORO
DEVE
Verificare
l’esistenza di processi formativi
rappresentativi dei lavori per i quali gli
conferisce l’idoneità che abbiano previsto
anche esercitazioni teorico - pratiche, la
documentazione dei corsi di formazione, gli
argomenti trattati e le valutazioni finali
Accertare:
– l’idoneità psico-fisica
– il curriculum professionale
– i comportamenti seguiti nell’attività
lavorativa svolta, con riferimento alla
sicurezza
54
Norma CEI 11-27
IDONEITA’ AI LAVORATORI SUBORDINATI PER LAVORI SOTTO TENSIONE IN
BT
(Tutti o parte di quelli previsti nello specifico campo di attività dell’Azienda)
Il datore di lavoro è responsabile del mantenimento
o della revoca dell’idoneità
È comunque buona norma riesaminare l’idoneità con cadenza
annuale
55
Definizioni di Responsabile dell’impianto e di Preposto
ai lavori
La persona preposta alla conduzione dell’impianto elettrico, ovvero il
Responsabile dell’impianto (RI) è la persona designata alla più alta
responsabilità della conduzione dell’impianto elettrico.
All’occorrenza, parte di tali compiti può essere delegata ad altri.
La persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa, ovvero il
Preposto ai lavori (PL) è la persona designata alla più alta
responsabilità della conduzione del lavoro.
All’occorrenza, parte di tali compiti può essere delegata ad altri.
56
Norma CEI 11-27
Ruoli, competenze e responsabilità nell’organizzazione del lavoro elettrico
ALCUNI COMPITI DELLA PERSONA
PREPOSTA ALLA CONDUZIONE
DELL’IMPIANTO
(RESPONSABILE DELL’IMPIANTO - RI)
PIANIFICAZ. DELLE MISURE DI
SICUREZZA
pianificazione e programmazione lavori
eventuale redazione del piano di lavoro
modifiche gestionali (p. es. ritarature
delle protezioni, esclusione richiusure,
inibizione controalimentazionei) e
manovre
sezionamenti e loro blocco
individuazione dell’impianto o sua parte
interessata ai lavori
informazioni al Preposto ai lavori (PL)
consegna dell’impianto al PL
ALCUNI COMPITI DELLA PERSONA
PREPOSTA ALLA CONDUZIONE
DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA
(PREPOSTO AI LAVORI - PL)
ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA
preparazione dei lavori
pianificazione delle attività
eventuale redazione Piano di intervento
presa in carico dal RI dell’impianto o sua
parte e successiva riconsegna
verifica assenza tensione e messe a terra di
lavoro
protezioni contro le parti attive adiacenti
verifica situazioni ambientali
informazioni al personale
57
Effetti dell’elettricità (compreso l’arco elettrico) sul corpo
umano e nozioni di primo intervento di soccorso
TETANIZZAZIONE
Perdita del controllo
volontario del muscolo
colpito
ARRESTO DELLA
RESPIRAZIONE
Asfissia
FIBRILLAZIONE
VENTRICOLARE
Dopo circa tre minuti,
lesioni definitive al
tessuto celebrale ed al
muscolo cardiaco
SHOCK ELETTRICO
Azione
diretta
USTIONI
Azione indiretta
(calore prodotto e
radiazioni ultraviolette)
ARCO ELETTRICO
58
Azione della corrente elettrica attraverso il corpo umano
Lo shock elettrico - Gli effetti patofisiologici
Curva di pericolosità tempo corrente nel percorso mano
sinistra – piedi (fina alla curva C2: rischio di fibrillazione
ventricolare 5%)
ZONA DI SHOCK
ELETTRICO
ZONA DI SCOSSA
ELETTRICA
Soglia di
percezione
59
Azione della corrente elettrica attraverso il corpo umano
Lo shock elettrico - Gli effetti patofisiologici
IMPEDENZA DEL CORPO
UMANO [ZB]
Mano-Mano
2Z
Mano-Piede
Mano-Piedi
Z+Z/2 =3/2 Z
Mani-Piedi
Z
MS
Contatto convenzionale in
BT
MD
Z
IMPEDENZA DEL CORPO UMANO [ZB]
Z
Z
Z
IB
PS
PD
ZB
U
Z (50%)
[V]
[Ω]
75
125
220
700
1100
812
675
550
ZB (50%)
[Ω]
(ManoPiedi)
1650
1218
1012
825
Z (5%)
[Ω]
625
562
500
375
ZB (5%)
[Ω]
(ManiPiedi)
625
562
500
375
60
Azione della corrente elettrica attraverso il corpo umano
Lo shock elettrico - Gli effetti patofisiologici
COSTRUZIONE DELLE CURVE DI SICUREZZA: UTP= f (tF)
TENSIONE DI CONTATTO DI CUI SI VUOL
CONOSCERE LA DURATA AMMISSIBILE (utp)
VALORE DELL’IMPEDENZA DEL CORPO
ZB = f(V)
CALCOLO DELLA CORRENTE ATTRAVERSO IL
CORPO
IB = V/(ZB + EVENTUALE RESISTENZA VERSO
TERRA DELLA PERSONA)
CURVA DI PERICOLOSITA’
DURATA AMMISSIBILE DELLA
TENSIONE DI CONTATTO UTP
VALORE DI tF CORRELATO
IB = f(t)
61
Azione della corrente elettrica attraverso il corpo umano
Lo shock elettrico - Gli effetti patofisiologici
Z
Z
U (V)
1000
Z
IB
Z
500
AT
ZBE
200
CURVE DI SICUREZZA
TENSIONE DI CONTATTO - TEMPO
UTP
volt
75
100
150
230
300
Alta
Tensione
( > 1 kV )
>30
1
0,64
0,48
0,39
Bassa Tensione ( ≤ 1 kV)
Ambienti
Ambienti
ordinari
particolari
ZBE = 1000Ω
ZBE = 200Ω
secondi
0,60
0,30
0,40
0,22
0,28
0,12
0,17
0,05
0,12
0,025
100
50
25
0.05
0.1
0.2
0.5
1
2
5
10
t (s)
BT - ambienti particolari
BT - ambienti ordinari
62
Azione della corrente elettrica attraverso il corpo umano
Lo shock elettrico - Gli effetti patofisiologici
GLI EFFETTI PRODOTTI DAL PASSAGGIO DELLA CORRENTE ELETTRICA
ATTRAVERSO IL CORPO UMANO RAPPRESENTANO GLI ELEMENTI
FONDAMENTALI PER DEFINIRE LA SICUREZZA E LE CONDIZIONI
OPERATIVE DI CHI VOLONTARIAMENTE O MENO VIENE A CONTATTO CON
PARTI SOTTO TENSIONE
LA PUBBLICAZIONE CEI “ EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA
ATTRAVERSO IL CORPO UMANO”, CHE COSTITUISCE UN TESTO A
CARATTERE INFORMATIVO E NON UNA NORMA, FORNISCE UNA SERIE DI
PARAMETRI STATISTICI DESUNTI DA ESPERIENZE CONDOTTE SU ANIMALI,
SU PERSONE DEFUNTE E TALVOLTA ANCHE VIVENTI
63
Soccorso ai colpiti da corrente elettrica
Normativa
Artt. 15, 36, 37, 45 D. Lgs. 81/2008
NORMA CEI 11 - 1
NORMA CEI EN 50110
SUI LUOGHI DI LAVORO DEVONO ESSERE RICHIAMATE LE
ISTRUZIONI, MEDIANTE QUADRI O TABELLE ESPOSTI O SPECIFICI
DOCUMENTI IN POSSESSO DEL PERSONALE, PER IL PRIMO
SOCCORSO DA PRESTARE AI COLPITI DA CORRENTE ELETTRICA
I LAVORATORI DEVONO ESSERE ADDESTRATI (ANCHE CON
ESERCITAZIONI PERIODICHE) E INFORMATI SULLE MODALITA’ DA
ADOTTARE PER SOCCORRERE IN CASO D’URGENZA I COLPITI DA
CORRENTE ELETTRICA
64
Soccorso ai colpiti da corrente elettrica
RIATTIVAZIONE DELLA RESPIRAZIONE E DELLA
CIRCOLAZIONE
Se l’infortunato tocca ancora parti attive, occorre cercare di mettere subito fuori tensione
l’impianto. Se l’impianto non può essere messo fuori tensione e in sicurezza, occorre
cercare di distaccare l’infortunato utilizzando i DPI oppure aste isolanti idonee alla
tensione nominale dell’impianto, evitando assolutamente il rischio del contatto diretto con
il corpo dell’infortunato o, tantomeno, con parti attive.
Per liberare o assicurarsi che le vie respiratorie siano libere, ed in certi casi per attivare
la respirazione spontanea, è necessario:
asportare dalla bocca eventuali materiali estranei (a seguito della contrazione
muscolare la lingua può essere “inghiottita”
impedendo la respirazione)
reclinare il capo all’indietro per impedire che la lingua cadendo
all’indietro
determini soffocamento
La mancanza del battito cardiaco si riscontra ponendo i polpastrelli sull’arteria a lato della
trachea non rilevando pulsazioni
65
Soccorso ai colpiti da corrente elettrica
PERSONA ADDESTRATA AL PRIMO SOCCORSO
POSIZIONE
LATERALE
DI
SICUREZZA
PRONTO
SOCCORSO
(118)
ASSICURARSI
CHE LE VIE
RESPIRATORI
E
SIANO LIBERE
SI
INTERVENTO
SULLE
USTIONI
SI
L’INFORTUNATO
E’ COSCIENTE
(PARLA ?)
NO
RESPIRA ?
NO
BATTITO
CARDIACO
?
SI
RESPIRAZIONE
ARTIFICIALE
NO
RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
MASSAGGIO CARDIACO
( a cura dell’ eventuale seconda persona presente sul posto di lavoro )
66
Soccorso ai colpiti da corrente elettrica
RIATTIVAZIONE DELLA RESPIRAZIONE
…….mani sotto il collo e sulla fronte
NO !
la lingua chiude le
vie respiratorie
SI !
le vie respiratorie sono
libere
IL SOCCORRITORE DEVE PROTEGGERSI LE MANI CON GUANTI E
LA BOCCA CON FAZZOLETTO O APPOSITA MASCHERINA ORO NASALE
67
Soccorso ai colpiti da corrente elettrica
RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
…da iniziare entro tre/quattro minuti dall’avvenuto incidente
Inspirare profondamente
Far aderire completamente la propria bocca ben
aperta alle labbra dell’infortunato e chiudere il naso
dello stesso
Espirare l’aria per 1-2 secondi nella bocca
dell’infortunato fino alla completa espansione del
torace
Sollevare la bocca e lasciare espirare
completamente l’infortunato mantenendogli aperta la
bocca e verificando l’abbassamento del torace
IL SOCCORRITORE DEVE PROTEGGERSI LE MANI CON GUANTI E LA
BOCCA CON FAZZOLETTO O APPOSITA MASCHERINA ORO - NASALE
68
Soccorso ai colpiti da corrente elettrica
MASSAGGIO CARDIACO
…da iniziare entro tre/quattro minuti dall’avvenuto incidente
Distendere l’infortunato a terra
Individuare lo sterno
Appoggiare la parte iniziale del palmo della
mano sullo sterno
Appoggiare la parte iniziale del palmo
dell’altra mano sul dorso della prima
Mantenendo le braccia ben distese
comprimere verticalmente lo sterno
Rilasciare rapidamente in modo da
permettere il ritorno del sangue al cuore
69
Soccorso ai colpiti da corrente elettrica
USTIONI
COSA FARE
Soffocare le fiamme con una coperta se
gli indumenti hanno preso fuoco
Lavare abbondantemente e a lungo con
acqua pulita, fresca, la parte lesa
COSA NON FARE
NON togliere gli indumenti
bruciati rimasti attaccati
all’epidermide
NON usare cotone idrofilo
Coprire le ustioni con garze sterili (o teli
puliti )
NON ungere con oli o pomate
In caso di ustioni estese, distendere
l’infortunato con le gambe sollevate e
coprire con la coperta isotermica
NON applicare impacchi di
ghiaccio
NON bucare le vesciche
NON coprire le ustioni al viso
70
Caratteristiche, impiego, verifica e conservazione di
attrezzatura e DPI
Cause che possono originare il rischio elettrico nei lavori
sotto tensione in Bassa Tensione
CORTOCIRCUITO TRA PARTI VICINE PER ACCIDENTALE
INTERPOSIZIONE DI ATTREZZI E MATERIALI METALLICI (ARCO
ELETTRICO)
INTERRUZIONE DI CARICHI CONSISTENTI SENZA L’USO DI ORGANI DI
MANOVRA (ARCO ELETTRICO)
MANCATO USO O INADEGUATEZZA DI DPI E ATTREZZATURE DI
PROTEZIONE
MANCATO RISPETTO DELLE DISTANZE DI SICUREZZA O DI
PROTEZIONI DALLE PARTI ADIACENTI IN TENSIONE SU CUI NON SI
OPERA
ANDATA IN TENSIONE DI MASSE DELL’IMPIANTO PER GUASTO O
CEDIMENTO DELL’ISOLAMENTO
71
DPI e attrezzature per lavori elettrici
Cause che possono originare il rischio elettrico nei lavori
fuori tensione
MANCATO SEZIONAMENTO DI TUTTE LE FONTI DI POSSIBILE
ALIMENTAZIONE, PER ERRORE DI MANOVRA OVVERO PER MANCATA
INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE
CONTATTO ACCIDENTALE CON PARTI IN TENSIONE ADIACENTI DI UN
ALTRO IMPIANTO NON A DISTANZA DI SICUREZZA O NON
ADEGUATAMENTE PROTETTE
TENSIONI TRASFERITE IN CONSEGUENZA DI UN GUASTO A TERRA
TENSIONI INDOTTE DA PARALLELISMI CON ALTRI IMPIANTI
TENSIONI INDOTTE DA SCARICHE ATMOSFERICHE
72
DPI e attrezzature per lavori elettrici
Lavori sotto tensione in Bassa Tensione
Dispositivi di protezione
individuali (uso personale)
Elmetto dielettrico cat o e I (1)
Occhiali di protezione
Visiera
Guanti
Calzature (tronchetti isolanti)
Abito di protezione dalle
conseguenze dell’esposizione
agli archi elettrici (2)
(1) Secondo la Norma CEI EN 50365
(2) secondo la Norma CEI EN 61482-1-2
(3) Secondo la Norma CEI EN 60743
Attrezzature
(uso collettivo)
Attrezzi isolati (3)
Attrezzi isolanti (3)
Rivelatore di presenza
tensione
Misuratore di grandezze
elettriche
Tappeti / teli, cappucci, mastice
e nastri isolanti
Pedane isolanti
Protettori / Schermi isolanti
Aste (fioretti) isolati
Segnaletica di informazione e
divieto
73
DPI e attrezzature per lavori elettrici
Lavori fuori tensione
Dispositivi di protezione
individuali (uso personale)
Elmetto
Ove necessario, devono essere
usati gli stessi dispositivi previsti per
i lavori sotto tensione sulla bassa
tensione per la verifica di
presenza/assenza di tensione e per
la messa in sicurezza degli impianti.
Può essere necessario l’utilizzo di
guanti e di calzature isolanti per
lavori su impianti di II categoria allo
scopo di contenere le tensioni
trasferite
Attrezzature
(uso collettivo)
Rivelatore di presenza tensione
Tappeti e teli isolanti
Protettori / Schermi isolanti
Fioretti isolanti
Dispositivi portatili di messa a
terra e in cortocircuito di
continuità ed equipotenzialità
Dispositivi per l’individuazione
dei cavi
Segnaletica di informazione e
divieto
74
DPI e attrezzature per lavori elettrici
Gestione DPI
D. Lgs. 81/2008 art. 18 comma 1 lettera d)
DATORE DI
LAVORO
♦ fornitura
♦ scelgono i dispositivi
DIRIGENTI
(su delega del ♦ individuano le caratteristiche in relazione ai rischi
dell’attività
D.L.)
♦ effettuano la formazione sull’impiego e sui metodi
lavoro
♦ aggiornano le valutazioni e le scelte dei dispositivi
♦ vigilano l’utilizzo sul lavoro (art. 19 comma 1 lettera a)
♦ si sottopongono ai programmi di formazione
♦ li utilizzano in modo conforme ed appropriato,
senza apportarvi modifiche
LAVORATORI
♦ si attengono alla nota informativa fornita dal
costruttore
♦ ne chiedono la sostituzione in caso di usura e in
tutti casi previsti dalla nota informativa
Disposizioni
aziendali
♦ predispongono schede
metodo di lavoro per le
attività tipiche
♦ predispongono
schede impiego
attrezzi e DPI
♦ documentano la
formazione e la
fornitura (scheda
lavoratore)
PREPOSTI
♦ li controllano prima e
dopo l’uso
♦ ne curano la custodia
♦ ne eseguono le
verifiche e le prove
periodiche stabilite dal
costruttore e dal D.L.
75
DPI e attrezzature per lavori elettrici
Impiego tipico dei DPI per lavori sotto tensione in bassa
tensione
TIPO DI DPI
ATTIVITA’
Quadri e scatole di derivazione
Installazione protettori e schermi
provvisori
Gruppi di misura energia elettrica
Interruzione di circuiti senza organi
di manovra
Misure di grandezze elettriche
Attacco di derivazioni temporanee a
distanza
Sostituzione fusibili senza rischio di
corto circuito
Rilevazione presenza/assenza di
tensione
Installazione di dispositivi di messa
in corto circuito e a terra
Occhiali
Vestiario
Ignifugo
Guanto 00
Guanto 0
Visiera
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
76
DPI e attrezzature per lavori elettrici
DPI per lavori sotto tensione in bassa tensione
GUANTI ISOLANTI
Classe
S
Vp
(mm)
(kV)
Impiego su
impianti
Vt
con
(kV) tensione
fino a:
Norme
Dati
Marcature
Doppio
triangolo
00
0,5
2,5
5
Marcatura CE
500 V
D. Lgs.
475/92
CEI EN
60903
0
1
5
10
1000 V
Nome del
costruttore
Taglia e
classe
Data
Nota
informativa
77
DPI e attrezzature per lavori elettrici
DPI per lavori sotto tensione in bassa tensione
VISIERA - OCCHIALI
Impiego
OCCHIALI
VISIERA
Protezione
contro i raggi
ultravioletti
associati ad
archi elettrici
sprigionati a
distanza
Protezione
contro le azioni
dirette e
indirette da
arco elettrico
durante i lavori
sotto tensione
in bassa
tensione a
contatto a
distanza
ravvicinata
Norme
Dati
Marcature
Marcatura CE
D. Lgs.
475/92
UNI EN
166/
168/
170
Nome del costruttore
Sigla del DPI
Data
Nota informativa
78
DPI e attrezzature per lavori elettrici
DPI per lavori sotto tensione in bassa tensione
ELMETTO DIELETTRICO - VESTIARIO DI PROTEZIONE DALLE
CONSEGUENZE DELL’ESPOSIZIONE AGLI ARCHI ELETTRICI
Impiego
ELMETTO
DIELETTRICO
Protezione
meccanica del
capo e dai contatti
diretti accidentali
con parti in
tensione dei
sistemi di
distribuzione
normalizzati in BT
Norme
Dati
Marcature
D. Lgs.
475/92
Marcatura CE
CEI EN 50365
Nome del
costruttore
Sigla del DPI
VESTIARIO
Protezione contro
le azioni dirette e
indirette da arco
UNI EN 340
elettrico durante i
UNI EN ISO 11612
lavori sotto
tensione in bassa
CEI EN 61482-1-2
tensione a contatto
e a distanza
ravvicinata
Data
Nota informativa
79
DPI e attrezzature per lavori elettrici
DPI per lavori sotto tensione in bassa tensione
TRONCHETTI ISOLANTI
Impiego
Norme
Dati
Marcature
Marcatura CE
Protezione
contro i
rischi da
shock
TRONCHETTO elettrico nei
ISOLANTE
lavori sotto
tensione a
contatto e a
distanza
D. Lgs.
475/92
UNI EN ISO
20344
UNI EN ISO
20347
CEI EN 50321
Nome del
costruttore
Sigla del DPI
Data
Nota
informativa
80
Procedure di lavoro generali e/o aziendali; le responsabilità
ed i compiti del RI e del PL
D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 TITOLO I
Capo III “GESTIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO”
OBBLIGA AD ISTITUIRE E MANTENERE PRESSO OGNI AZIENDA UN SISTEMA DI
GESTIONE DELLA SICUREZZA BASATO SULLA VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI
PRESENTI NELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE E A INDIVIDUARE LE MISURE DI
PREVENZIONE E PROTEZIONE NECESSARIE A GARANTIRE UN COSTANTE
MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEI LAVORATORI
IN GENERALE UNA MAGGIORE RERPOSSABILIZZAZIONE DEI DATORI DI LAVORO
E MAGGIORI COMPETENZE PER I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA
SICUREZZA (RLS)
Segue
81
IN PARTICOLARE STABILISCE:
le misure di tutela e definisce le funzioni e gli obblighi di tutti i soggetti;
l’oggetto della valutazione dei rischi ed i modelli di organizzazione e di gestione;
i compiti del Servizio Prevenzione e Protezione, le capacità ed i requisiti professionali degli
addetti e responsabili;
la formazione, informazione ed addestramento;
la sorveglianza sanitaria;
la gestione delle emergenze;
la consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori.
82
Soggetti attori della sicurezza
Come definiti dall’art. 2 comma 1 del D. Lgs. 81/2008
• Datore di Lavoro
• Dirigente
• Lavoratore
• Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza (RLS)
In precedenza
regolamentati
dal DPR 547/55
• Servizio di Prevenzione e
Protezione (SPP)
• Medico competente (quando necessario)
Segue
83
Soggetti attori della sicurezza
DATORE
DI LAVORO
DIRIGENTE
Soggetto titolare del rapporto di lavoro con il
lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il
tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il
lavoratore presta la propria attività,
…………omissis……………
Persona che, in ragione delle competenze
professionali e di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le
direttive del datore di lavoro organizzando l'attività
lavorativa e vigilando su di essa
Segue
84
Soggetti attori della sicurezza
PREPOSTO
Persona che, in ragione delle competenze
professionali e nei limiti di poteri gerarchici
…omissis…… sovrintende alla attività lavorativa e
garantisce l'attuazione delle direttive ricevute
…….omissis….
Fra i principali obblighi del preposto
Titolo I Capo III Art. 19 D. Lgs. 81/2008
Frequentare appositi corsi di formazione secondo
quanto previsto dall'articolo 37.
Segue
85
Soggetti attori della sicurezza
Persona che, indipendentemente dalla tipologia
contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito
dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o
privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di
apprendere un mestiere, un'arte o una professione,
esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
Al lavoratore così definito è equiparato: il socio
lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto,
che presta la sua attività per conto delle società e
dell'ente stesso
Segue
86
Soggetti attori della sicurezza
Le leggi in passato prevedevano che il lavoratore fosse un soggetto
tutelato, ma non partecipe, ed il sistema di protezione era basato
principalmente sulla osservanza delle prescrizioni, ad esempio
D.P.R. 27 Aprile 1955 n. 547, (“Vecchio approccio”).
“Nuovo approccio”
Il D. Lgs. N° 81/08 prevede il lavoratore come soggetto attivo nel
processo della sicurezza, e quindi anche responsabile.
87
Legislazione della sicurezza per i lavori elettrici
Valutazione rischi
PREVEDE LA
VALUTAZIONE DEI
RISCHI Art. 28 a carico
del datore di lavoro
Macchine
RISCHI D’AMBIENTE
(SEDI DI LAVORO)
Impianti
Gestione emergenze
………...
Valutazione rischi
Art.17
RISCHI D’ATTIVITÀ
Metodi di lavoro
Attrezzature
DPI
Formazione
………..
88
Applicazione del D.Lgs. 81/2008
Principi fondamentali per l’esecuzione di un lavoro elettrico
VALUTAZIONE DEI RISCHI
PREPARAZIONE TECNICA DEL LAVORO
ISTRUZIONE DEL PERSONALE
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE
CONDIZIONI/POSTO DI LAVORO
ATTREZZATURE, UTENSILI E DISPOSITIVI
SCHEMI E DOCUMENTAZIONE
SEGNALI (divieto, avvertimento, prescrizione)
89
Lavoro sotto tensione (3.4.4 CEI 11-27:2014)
Ogni attività in cui un operatore entra deliberatamente nella zona di lavoro sotto tensione con
qualsiasi parte del corpo o con attrezzi/utensili, apparecchi o dispositivi da lui maneggiati.
Impianto in sicurezza
Situazione in cui si trova un impianto o una parte d’impianto e tutte le sue parti attive dopo che
siano state adottate tutte le misure previste per il lavoro fuori tensione. (3.7.4 CEI 11-27:2014)
Persona esperta (PES)
Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle di analizzare i
rischi e di evitare i pericoli che l’elettricità può creare. (3.2.5 CEI 11-27:2014)
Persona avvertita (PAV)
Persona adeguatamente avvisata da persone esperte per metterla in grado di evitare i pericoli
che l’elettricità può creare. (3.2.6 CEI 11-27:2014)
Persona comune (PEC)
Persona che non è esperta e non è avvertita. (3.2.7 CEI 11-27:2014)
La Norma CEI
11-27
Fornisce una
traduzione
applicativa adattata
alla realtà italiana
dei dettati della
norma europea CEI
EN 50110
Definisce il tipo di formazione
e profili professionali (criteri
attribuzione, PES, PAV PC)
Definisce i Ruoli operativi
(URI, RI, URL, PL)
Pianificazione del lavoro
(PDL, PI)
Lavori: fuori tensione, sotto
tensione, in prossimità e non
elettrici
3.2.2 Persona preposta alla conduzione dell’impianto elettrico (Resp.impianto - RI)
Persona designata alla più alta responsabilità della conduzione dell’impianto elettrico.
3.2.4 Persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa (Preposto ai lavori - PL)
Persona designata alla più alta responsabilità della conduzione del lavoro.
3.7.5 Terra di sezionamento
Collegamento di tutti i conduttori attivi dell’impianto a terra ed in cortocircuito nel punto di
sezionamento. L’opportunità di installare la terra di sezionamento è da valutarsi di volta in
volta in base alla situazione impiantistica. Se previste, le terre di sezionamento devono essere
evidenziate nell'eventuale Piano di lavoro e ciò ricade sotto la responsabilità del RI.
3.7.6 Terra di lavoro
Collegamento di tutti i conduttori attivi dell’impianto a terra ed in cortocircuito nel punto in cui si
esegue il lavoro. Le terre di lavoro possono essere più di una.
Segue
3.7.9 Piano di lavoro (PdL)
Il Piano di lavoro deve essere compilato quando il lavoro è complesso.
Esso è un documento su cui sono riportate le modifiche da apportare all’impianto per poter
eseguire i lavori e le altre informazioni riguardo all’assetto che deve essere mantenuto durante
i lavori. A titolo di esempio: i punti di sezionamento; i punti di messa a terra di sezionamento;
l’inserzione o l’esclusione di protezioni o automatismi; i punti di apposizione di cartelli monitori;
la modifica di tarature; l’adozione di schemi d’impianto particolari.
3.7.10 Piano d’intervento
Il piano di intervento è richiesto per i lavori definiti complessi .
Esso è un documento su cui sono riportate tutte le informazioni circa le misure di sicurezza e
le modalità d’intervento. A titolo di esempio: numero e posizione delle terre di lavoro;
installazione di barriere e protettori; adozione di DPI; valutazione delle distanze; compiti
particolari degli addetti ai lavori.
PIANO DI LAVORO
PIANO D’INTERVENTO
Documento che riporta le modifiche da apportarsi
PIANO DI
LAVORO (PdL)
PIANO
D’INTERVENTO
(PI)
agli impianti e le informazioni sull’assetto impianto
durante i lavori;
la redazione di tale documento è a carico dell’RI
Documento che riporta tutte le informazioni sulle
misure di sicurezza e le modalità d’intervento;
la redazione di tale documento è a carico del PL
3.7.11 Consegna dell’impianto
Azione con cui il RI comunica al PL che l’impianto (o parte d’impianto) interessato ai lavori è
nella condizione prevista, eventualmente dal Piano di lavoro, ed i lavori possono iniziare
Dopo la consegna, la parte d’impianto che è in grado di modificare le condizioni elettriche
all’interno della zona di lavoro deve restare nelle condizioni previste (ne è responsabile il RI).
La consegna dell’impianto può essere una comunicazione orale purché documentata.
3.7.12 Restituzione dell’impianto
Azione con cui il PL comunica al RI che i lavori sono terminati, le misure di sicurezza rimosse,
il personale allontanato ed è possibile riprendere il normale esercizio dell’impianto. Può essere
una comunicazione orale purché documentata.
3.7.13 Supervisione
Complesso di attività svolte da PES finalizzate a predisporre ambienti, misure di prevenzione e
protezione, modalità d’intervento, istruzioni, organizzazione complessiva in modo tale da
minimizzare i rischi.
La supervisione è un'attività svolta prima di eseguire un lavoro, durante un lavoro o dopo
l'esecuzione di un lavoro ai fini di sovrintendere a dette attività ed allo scopo di controllare che
vengano rispettate, in particolare, le prescrizioni generali di sicurezza aziendali.
Segue
3.7.14 Sorveglianza
La sorveglianza oltre ad una possibile supervisione, specialmente richiesta per i lavori
complessi, è un'attività di controllo continuativo svolta da PES o PAV nei confronti di altre PAV,
generalmente con minore esperienza delle prime, o in particolare di PEC, atta a prevenire
azioni pericolose che queste ultime potrebbero compiere ignorandone il grado di rischio.
5.3.1 Misure
Sono misure le operazioni compiute per conoscere il valore di dati fisici inerenti gli impianti
elettrici.
Possono essere semplici e senza rischi, come leggere uno strumento da quadro, o complesse
e richiedere azioni per contenere o eliminare il rischio.
5.3.2 Prove
Le prove sono le attività destinate a controllare il funzionamento e lo stato di un impianto
elettrico. Possono comprendere delle misure.
Ricerca guasti
La ricerca guasti è un’attività che richiede, di solito, la combinazione di prove e misure per
individuare la causa di malfunzionamenti.
Criteri per la preparazione del lavoro e
dell’allestimento del cantiere
Allegato XXV
Uso di segnali di avvertimento e di sicurezza
DIVIETO DI ACCESSO
ALLE PERSONE
NON AUTORIZZATE
97
Zona di lavoro (3.3 CEI 11-27:2014)
Zona all’interno della quale devono essere compresi tutti i lavori elettrici di tipo
operativo. All’interno della zona di lavoro devono essere garantite le misure di
prevenzione.
SE SI OPERERA’ FUORI TENSIONE
Si può avere un lavoro fuori tensione o
fuori tensione ed in prossimità rispetto ad
altre parti attive
SE SI OPERERA’ SOTTO TENSIONE
Si può avere un lavoro sotto tensione o
sotto tensione ed in prossimità rispetto
ad un’altra parte attiva
Per le parti in prossimità occorrerà prendere le opportune misure di sicurezza
Nella zona di lavoro sono ammessi unicamente il Preposto ai lavori (che deve
essere sempre presente anche se delegato) e persone da lui autorizzate
98
Zona di lavoro per lavori elettrici
La zona di lavoro è lo spazio entro il
quale si possono muovere gli addetti al
lavoro e le attrezzature utilizzate
DIVIETO DI ACCESSO
ALLE PERSONE
NON AUTORIZZATE
Zona di lavoro
delimitata
99
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali (4.10 CER 11-27:2014)
Generalità sulla formazione
Nessun lavoro elettrico deve essere eseguito da persone prive di adeguata
formazione. Per formazione si intende l’insieme di iniziative che conducono il
soggetto a possedere conoscenze, capacità e abilità sufficienti a permettergli di
compiere in piena sicurezza le attività che gli sono affidate.
L’iter formativo dovrà prevedere:
conoscenze teoriche;
capacità organizzative (valutazioni, decisioni, interpretazioni)
abilità esecutive.
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
Profili professionali: riconoscimento formazione delle persone (PES, PAV e
idoneità ai lavori sotto tensione in BT):
il Datore di lavoro, per il personale già di fatto impiegato nei lavori elettrici ma che
non possiede sufficienti conoscenze teoriche, sottopone i lavoratori a percorsi
formativi ed in particolare a corsi tipo 1A + 2A previsti dalla Norma CEI 11-27.
Al termine della formazione, e a seguito di esito positivo della partecipazione
(teorica e pratica), il Datore di Lavoro attesta/riconosce le condizioni di PES o PAV e
di idoneità ai lavori sotto tensione BT ( che deve essere verificata nel tempo)
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
Persona esperta (PES riferito esclusivamente ai lavori elettrici)
Persona che, con adeguata attività e/o percorso formativo e maturata esperienza, ha acquisito
quanto segue:
conoscenze dell’antinfortunistica elettrica;
capacità di affrontare in autonomia l’organizzazione e l’esecuzione in sicurezza di
lavori;
capacità di individuare, prevenire, ridurre o eliminare i rischi elettrici connessi con il
lavoro;
capacità di affrontare gli imprevisti che possono accadere in occasione di lavori
elettrici;
capacità di sovrintendere e coordinare altri lavoratori;
La caratteristica fondamentale della PES è individuabile nell’affidabilità nell’affrontare, in
autonomia, qualunque situazione presenti la specifica attività.
La definizione di PES deve essere accompagnata dall’indicazione della tipologia o delle
tipologie di lavori cui si riferisce: una persona può essere esperta in una tipologia di lavori e
avvertita o addirittura comune in un’altra.
Segue
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
Persona avvertita (PAV)
E’ una persona che, con adeguata formazione, ha acquisito quanto segue:
conoscenze dell’antinfortunistica elettrica;
capacità di affrontare in autonomia l’organizzazione e l’esecuzione in sicurezza di lavori;
capacità di individuare, prevenire, ridurre o eliminare i rischi elettrici connessi con il lavoro;
capacità di affrontare gli imprevisti che possono accadere in occasione di lavori elettrici;
capacità di sovrintendere e coordinare altri lavoratori;
PAV si distingue da PES per la insufficiente capacità di affrontare in autonomia l’impostazione
del lavoro e gli imprevisti. La situazione di PAV può essere evolutiva, cioè evolversi in PES con
l’esperienza.
Anche per la PAV la definizione deve essere accompagnata dall’indicazione della tipologia o
delle tipologie di lavori cui si riferisce.
La condizione di PAV deve essere attribuita solo a chi svolge professionalmente lavori elettrici.
La PAV può comunque lavorare da sola (monoperatore) dopo le istruzioni ricevute da una
PES; ma dovrà fermarsi e chiedere assistenza nel caso in cui insorgano delle difficoltà
impreviste.
Segue
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
Persona comune (PEC)
Persona che, dal punto di vista elettrico, non rientra nelle categorie di PES o di PAV
e può operare solo sotto la SORVEGLIANZA di PES o PAV, se i rischi elettrici
residui non sono stati eliminati, e sotto la SUPERVISIONE di PES o PAV in caso
contrario.
L’esecuzione di piccoli interventi volti alla sostituzione di lampade, tubi fluorescenti e
fusibili possono essere eseguiti in autonomia da persone comuni purché siano
rispettate entrambe le seguenti condizioni:
il materiale utilizzato sia conforme alle relative norme di prodotto;
la PEC sia stata preventivamente istruita del corretto comportamento da tenere
nell’esecuzione dell’intervento.
Segue
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
4.15 Criteri di attribuzione dei profili professionali
Generalità
La valutazione del profilo professionale (PES, PAV o PEC) deve riferirsi a tre requisiti:
istruzione; conoscenza impiantistica elettrica, pericoli connessi e normativa di sicurezza;
esperienza di lavoro maturata per poter avere confidenza della conoscenza o meno delle situazioni
caratterizzanti una o più tipologie di lavori e della maggior parte delle situazioni anche non ricorrenti;
caratteristiche personali, quelle maggiormente significative dal punto di vista professionale, quali le doti
di equilibrio, attenzione, precisione e ogni altra caratteristica che concorra a far ritenere l’operatore
affidabile.
Una Persona per poter essere definita PES deve possedere tutti i requisiti sopra indicati.
L’operatore è definito PAV, per contro, se non possiede completamente tutti i requisiti sopra indicati, ma li
soddisfa comunque almeno in parte, seppure solamente ad un livello di base ed è una figura in evoluzione
all’interno della cui definizione trovano posto diversi livelli: essa si trova in situazioni intermedie che
comportano una possibile evoluzione verso la condizione di PES.
Per una data tipologia di lavoro elettrico, un operatore è invece da considerarsi PEC se non soddisfa i
requisiti sopra indicati. Tale profilo non prevede per contro alcuna attribuzione formale.
In considerazione dei requisiti personali richiesti agli operatori per l’attribuzione dei profili professionali, le
condizioni di PES o PAV attribuite possono anche venir meno nel tempo qualora, per una data tipologia di
lavoro elettrico, un operatore non dovesse più soddisfare i requisiti richiesti.
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
Percorso evolutivo tra le figure di PC, PAV e PES
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
4.15.2 Lavoratori dipendenti
L’attribuzione della condizione di PES e PAV per lavoratori dipendenti è di esclusiva
pertinenza del Datore di Lavoro (DdL).
Detta attribuzione, accompagnata dall’indicazione della tipologia o delle tipologie di
lavori cui si riferisce, deve essere formalizzata per iscritto nell’ambito aziendale.
Nel caso di lavoratori dipendenti che a giudizio del DdL risultino senza la prevista
formazione teorica, si potrà attribuire loro la condizione di PES o PAV dopo la
partecipazione ad una formazione teorica che preveda l’acquisizione delle
conoscenze necessarie.
Il DdL, con riferimento al comma precedente, deve valutare se l’attribuzione di PAV
può essere conferita a un lavoratore dipendente in virtù di una pregressa
"formazione per affiancamento" ad una Persona cui sia stata attribuita la condizione
di PES.
Il DdL può revocare la condizione di PES o PAV qualora vengano a mancare al
lavoratore i requisiti per l’attribuzione di tali qualifiche.
Segue
Aspetti normativi per i lavori sotto tensione
Formazione e profili professionali
4.15.5 Requisiti formativi minimi per PES e PAV
La formazione minima per l’esecuzione di lavori elettrici necessaria ad una PES o PAV,
seppure a diversi livelli di conoscenza, può essere sintetizzata strutturandola nei livelli di
seguito illustrati.
Livello 1A – Conoscenze teoriche
Oltre alle conoscenze di elettrotecnica generale e a quelle specifiche per la tipologia di lavoro,
la formazione teorica deve riguardare almeno i seguenti aspetti:
conoscenza delle principali disposizioni legislative in materia di sicurezza elettrica;
conoscenza della normativa tecnica che evidenzi:
‒ la Norma CEI EN 50110-1 e la Norma CEI 11-27 per gli aspetti comportamentali;
‒ almeno le Norme CEI 11-1 e 64-8 per gli aspetti costruttivi dell’impianto;
‒ eventuali altre norme pertinenti alla tipologia impiantistica su cui si dovrà operare;
nozioni circa gli effetti dell’elettricità sul corpo umano e cenni di primo intervento di
soccorso;
attrezzatura e DPI: impiego, verifica e conservazione;
le procedure di lavoro generali ed aziendali; le responsabilità ed i compiti del Responsabile
degli impianti e del Preposto ai lavori; la preparazione del lavoro; la documentazione; le
sequenze operative di sicurezza; le comunicazioni; il cantiere.
I RUOLI OPERATIVI : “RI” E “PL”
Livello 1B – Conoscenze e capacità per l’operatività
Oltre alle metodologie di lavoro specifiche richieste per l’attività, la formazione pratica,
deve riguardare almeno i seguenti aspetti:
predisposizione e corretta comprensione di: Piano di lavoro e Piano d’intervento;
definizione, individuazione, delimitazione della zona di lavoro;
apposizione di barriere, protezioni, di blocchi ad apparecchiature o macchinari;
messa a terra ed in cortocircuito;
verifica dell’assenza di tensione;
valutazione delle distanze;
uso e verifica dei DPI;
Apposizione di barriere e protezioni;
valutazione delle condizioni ambientali;
modalità di scambio delle informazioni;
verifica del corretto intervento di primo soccorso agli infortunati.
Per l’esecuzione di lavori sotto tensione BT è richiesta una formazione specifica.
I RUOLI OPERATIVI : “RI” E “PL”
Prima di poter eseguire qualsiasi lavoro elettrico, è indispensabile nominare due figure
caratterizzate in relazione ai ruoli ed alle responsabilità loro assegnati.
Queste figure sono:
Persona preposta alla conduzione dell'impianto elettrico (Il Responsabile
dell'Impianto - RI);
Persona preposta alla conduzione dell'attività lavorativa (Il Preposto ai lavori - PL).
I RUOLI OPERATIVI : “RI” E “PL”
Responsabile dell’Impianto (RI)
E’ responsabile:
della pianificazione, della programmazione dei lavori e della redazione del Piano di
lavoro;
della consegna dell'impianto elettrico, oggetto dei lavori, al Preposto ai lavori.
In caso di lavori sull’impianto elettrico possono darsi due casi.
Il responsabile dell’uso normale è competente di lavori elettrici. Potrà quindi
correttamente ricoprire il ruolo di RI durante le procedure per i lavori.
Il responsabile dell’uso normale non è competente di lavori elettrici. In tal caso potrà,
per la durata dei lavori, delegare il ruolo di RI o ad un terzo o allo stesso Preposto ai
lavori. Tale delega è implicita verso il Preposto ai lavori per lavori su impianti civili BT,
deve essere scritta per tutti gli altri casi.
La sostituzione del RI, durante il lavoro, deve essere riportato sull'eventuale Piano di lavoro e
sul documento di consegna dell’impianto. Il RI uscente deve illustrare al subentrante le
condizioni dell’impianto e le misure di sicurezza adottate; deve inoltre trasferirgli l’eventuale
documentazione.
I RUOLI OPERATIVI : “RI” E “PL”
Preposto ai Lavori (PL)
Persona designata alla più alta responsabilità della conduzione del lavoro. All’occorrenza parte di tali
compiti può essere delegata ad altri.
Incaricato e responsabile della esecuzione del lavoro, è responsabile della:
preparazione dei lavori e recepimento del Piano d’intervento (se necessario);
presa in carico dell'impianto elettrico dal RI e successiva riconsegna al termine dei lavori;
applicazione delle misure di sicurezza in cantiere;
adozione delle procedure previste per i lavori in prossimità;
informazione al personale a lui subordinato per il lavoro e la sicurezza;
messa in opera di ulteriori misure di protezione a fronte dell'insorgenza di rischi non valutati
preventivamente, o sospensione dei lavori nel caso non sia in grado di farvi fronte.
Se nel ruolo di PL si avvicendano persone fisiche diverse, il trasferimento delle responsabilità deve
essere riportato sul documento di consegna dell’impianto. Il PL uscente deve illustrare al subentrante
le condizioni dell’impianto, lo stato di avanzamento dei lavori e le misure di sicurezza adottate; deve
inoltre trasferirgli l’eventuale documentazione.
L’autorizzazione all’inizio dei lavori deve essere data agli operatori solo dal Preposto ai Lavori
.
Definizione di parte attiva: essenziale per la
comprensione della normativa CEI
3.7.2 Parte attiva di un impianto
Conduttore o parte conduttrice destinata ad essere in tensione durante il normale
servizio incluso il neutro, ma non, per convenzione, il neutro usato come conduttore
di protezione (PEN).
Durante i lavori una parte attiva può essere in tensione o meno
Le parti attive devono essere considerate in tensione se ad esse non sono state
applicate tutte le misure di prevenzione previste, relative alla messa fuori tensione e
in sicurezza della parte di impianto su cui intervenire.
In altre parole, se si parla di parte attiva, senza specificare altro, si deve intendere
una parte in tensione a tutti gli effetti.
113
Definizione di lavoro elettrico
CEI 50110-1
Lavori sugli impianti elettrici, ad essi connessi e vicino ad essi quali prove e misure,
riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti, montaggi ed ispezioni
3.4.2 CEI 11-27-2014
Intervento su impianti o apparecchi elettrici con accesso alle parti attive (sotto tensione
o fuori tensione) nell’ambito dei quali, se non si adottano misure di sicurezza, si è in
presenza di rischio elettrico. E’ un lavoro svolto a distanza minore o uguale a Dv da
parti attive accessibili
Esempi sono prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti,
montaggi ed ispezioni.
114
Definizione di lavoro elettrico
CEI 11-27 3.4.3 Lavoro non elettrico: lavoro svolto a distanza minore
di DA9 ma maggiore di Dv da parti attive accessibili.
Un nuovo impianto in corso di realizzazione non costituisce una fonte di
rischio elettrico fino alla sua potenziale messa in tensione
115
Definizione di lavoro elettrico
In generale i lavori elettrici, come abbiamo visto, implicano la volontarietà, di PES o
PAV, di intervenire sulle parti attive di un impianto elettrico.
Per contro, la norma, prevede che una Persona comune (PEC), possa eseguire in
autonomia piccoli interventi quali la sostituzione di lampade, tubi fluorescenti e fusibili
purché siano rispettate due condizioni:
il materiale sia conforme alle relative norme di prodotto (e correttamente
mantenuti);
la PEC sia stata preventivamente istruita sul corretto comportamento da tenere
nell’esecuzione dell’intervento.
116
Sistemi di Categoria 0 e I - BASSA TENSIONE
Lavori sotto tensione
si intende un’attività svolta entrando con una parte del corpo e/o con attrezzi,
equipaggiamenti o dispositivi, sia conduttori sia isolati e/o isolanti ad una distanza
inferiore a Dv da una parte attiva
I lavori sotto tensione possono essere eseguiti utilizzando generalmente tre metodi
di lavoro (a contatto, a distanza, a potenziale – 6.3.4.2 / 3 / 4) che dipendono dalla
posizione dell’operatore in relazione alle parti attive e dai mezzi usati per prevenire
il rischio elettrico (shock elettrico ed effetti dell’arco elettrico)
117
Lavoro in zona prossima – Allegato A Tabella A.1
Parte attiva
DL = Zona di lavoro
sotto tensione
DV = Zona prossima
Esempio di lavoro in zona prossima
118
Lavoro in zona prossima
Dv = Zona prossima
DL
Se questo operatore non entra nella zona
delimitata da DL (ma entra nella zona Dv), egli
esegue lavoro elettrico e, quindi, sono
necessari provvedimenti per zona prossima
DV
Parte attiva
119
Lavoro elettrico a contatto e lavoro in prossimità
Zona prossima di
un parte attiva vicina
Parte attiva su
cui si sta operando
QUESTO OPERATORE STA ESEGUENDO UN LAVORO SOTTO TENSIONE SU UN
IMPIANTO ED ANCHE UN LAVORO IN PROSSIMITÀ DELL’IMPIANTO VICINO
120
Lavoro elettrico a contatto e lavoro in prossimità
121
Modifica delle zone sotto tensione e prossime
La presenza di una barriera, di uno schermo o di un involucro isolante (o metallico
collegato a terra) modifica la zona di lavoro sotto tensione o la zona prossima
Barriera di protezione
Se l’involucro o lo
schermo è presente in
condizioni ordinarie,
l’operatore non compie
lavoro elettrico
Se lo schermo, o la
barriera, viene utilizzata
in occasione di lavori,
rappresenta una misura
di protezione, ad
esempio, per lavori
elettrici su altri impianti
DV
DL
122
DPI e attrezzature per lavori elettrici
attrezzature per lavori sotto tensione in bassa tensione
ATTREZZI
Gli attrezzi per lavori sotto tensione
devono riportare il simbolo del doppio
triangolo, la tensione nominale e
l’anno di costruzione
1000 V 01
Giravite isolato
Cesoia isolata
Pinza isolante
123
DPI e attrezzature per lavori elettrici
attrezzature per lavori sotto tensione in bassa tensione
ATTREZZI
Impiego
Definizioni
CESOIA
PINZA
ISOLATO
ISOLATA
ISOLANTE
Lavori sotto tensione su impianti fino a 1000 volt
Attrezzi costituiti da materiale conduttore
ricoperti in tutto o in parte da materiale isolante
(CEI EN 60743)
Attrezzo costituito
principalmente o totalmente
da materiale isolante
CEI EN 60900
Norme
Marcature
GIRAVITE
(CEI EN 60743)
CEI EN 60900
D. Lgs. 81/2008 artt. 70 e 71
•
•
•
•
•
Doppio triangolo
Tensione nominale
Nome del costruttore
Anno di costruzione
Eventuali istruzioni per l’uso
1000 V 01
124
DPI e attrezzature per lavori elettrici
attrezzature per lavori sotto tensione in bassa tensione
RILEVATORE DI PRESENZA / ASSENZA DI TENSIONE
NORMA CEI EN 61243-3
Lavori sotto tensione - Rivelatori di
tensione Parte 3: Rivelatori bipolari a
bassa tensione
La presenza/assenza di
tensione può essere, a determinate
condizioni, rivelata anche con un adatto
voltmetro
125
DPI e attrezzature per lavori elettrici
Attrezzature per lavori fuori tensione negli impianti di II e III
CAT.
RILEVATORE DI PRESENZA / ASSENZA DI TENSIONE
Puntale
Asta isolante
Segnalazione luminosa e/o acustica
che indica la presenza di tensione
126
DPI e attrezzature per lavori elettrici
lavori su impianti
elettrici
rischio
elettrico
guanti isolanti
I guanti isolanti costituiscono il primo livello di isolamento nei lavori BT sotto tensione.
Uso previsto quando l’operatore potrebbe essere esposto al rischio
elettrico derivante da:
contatto diretto (accidentale) con parti attive BT
contatto con parti a potenziale differente per tensioni trasferite sul posto di lavoro
DPI e attrezzature
lavori su impianti
elettrici
rischio
elettrico
visiera su
elmetto
Uso previsto quando operatore esposto al rischio elettrico derivante da:
Arco elettrico
DPI e attrezzature
lavori su impianti
elettrici
rischio
elettrico
vestiario
resistente
arco elettrico
Uso previsto quando operatore esposto al rischio elettrico derivante da:
Arco elettrico
Il vestiario resistente all’arco elettrico è costituito da:
–
vestito da lavoro (giubbetto + pantalone) resistente
all’arco elettrico, di tipo leggero o pesante;
–
sovragiaccone resistente all’arco elettrico deve essere
indossato, completamente abbottonato, sopra ad altro
vestiario non resistente all’arco elettrico e ricoprirlo
completamente, secondo le modalità definite dalle
specifiche Istruzioni di Lavoro per la Sicurezza
DPI e attrezzature
lavori su impianti
elettrici
rischio
elettrico
tronchetti
elettricamente
isolanti
Uso previsto quando operatore esposto al rischio elettrico
derivante da:
Tensioni pericolose verso terra
Differenze di potenziale pericolose tra punti diversi del terreno
DPI e attrezzature
DPI e attrezzature
TITOLO III - CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
Articolo 69 - Definizioni
1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per:
a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso
come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di
un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro;
Articolo 70 - Requisiti di sicurezza
1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei
lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di
recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto.
2. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari di
cui al comma 1, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente
all’emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive
comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di
cui all’ALLEGATO V. 31
DPI e attrezzature
Gli attrezzi utilizzati per i lavori elettrici devono rispondere alle rispettive norme di buona tecnica
e devono essere conservati nel rispetto delle disposizioni del costruttore. La norma di riferimento
è la CEI EN 60900.
DPI e attrezzature
DPI e attrezzature
DPI e attrezzature
RIVELATORE DI PRESENZA TENSIONE BT (NORMA CEI EN 61243-3)
NORME GENERALI
Effettuare gli adempimenti preliminari previsti dalle Norme CEI 11-27.
Lo strumento deve essere utilizzato in conformità alle prescrizioni fornite dal costruttore.
Il rivelatore deve essere controllato prima e dopo l’uso mediante l’autotest incorporato.
VERIFICA DI ASSENZA TENSIONE
Indossare guanti isolanti e la visiera.
Impugnare lo strumento a valle del paramano, avvolgendo lo stesso il più possibile al fine di avere il migliore
accoppiamento capacitivo verso terra;
Appoggiare l’elettrodo di contatto su eventuali masse presenti e successivamente sulle parti attiva (fasi – neutro)
da verificare, facendo attenzione a non entrare in contatto, con parti del corpo, ad altre parti attive poste in vicinanza.
DPI e attrezzature
NORME GENERALI
Effettuare gli adempimenti preliminari previsti dalle Norme CEI 11-27.
Lo strumento deve essere utilizzato in conformità alle prescrizioni fornite dal costruttore.
Il rivelatore deve essere controllato prima e dopo l’uso mediante l’autotest incorporato.
VERIFICA DI ASSENZA TENSIONE
Indossare guanti isolanti e la visiera.
Impugnare il fioretto al di sotto del paramano e appoggiare l’elettrodo di contatto sul conduttore/sbarra più
vicina mantenendo le distanze di rispetto della zona di prossimità.
Se il rivelatore indica :
– Stesse segnalazioni di pronto all’uso = ASSENZA DI TENSIONE(*)
– Lampeggio led rosso intermittente e segnale acustico = PRESENZA DI TENSIONE (*).
Procedere alla verifica di presenza –assenza tensione sulle restanti fasi.
DPI e attrezzature
FIORETTI DI SEZIONAMENTO E MANOVRA CONFORMI A
NORME, CEI EN 61235, CEI EN 60855, CEI EN 50508
NORME GENERALI
L’esecuzione delle manovre va eseguita in modo rapido e deciso e nel campo di impiego delle correnti nominali
che l’apparecchio è destinato ad interrompere
Durante l’uso, il fioretto deve essere sollecitato solo in senso assiale e non a flessione.
VERIFICA DI ASSENZA TENSIONE
Indossare guanti isolanti e la visiera.
Nell’impugnare il dispositivo avere cura di non superare con le mani
o con altre parti del corpo il paramano posto sull’elemento di base.
Mantenere le distanze di sicurezza tra il corpo dell’operatore e le parti
in tensione e quelle non visivamente collegate in corto circuito ed a terra.
Evitare che il dispositivo venga a contatto, nell’uso, con elementi in
tensione al di sotto dell’anello isolante rosso presente nell’elemento di
testa (gli altri elementi del fioretto sono semplici “allunghi meccanici”).
Nell’impiego sottopioggia il dispositivo va usato per il tempo strettamente
necessario alla operazione da eseguire(1).
Note:(1) Anche la custodia del fioretto deve essere il più possibile
protetta dalla pioggia.
DPI e attrezzature
Tipi di lavori elettrici
In funzione dello stato delle parti attive (fuori tensione o in tensione),
si possono avere:
Parti attive
fuori tensione e
messe in sicurezza
Lavoro elettrico
FUORI TENSIONE
Parte attive in
tensione
Lavoro elettrico
SOTTO TENSIONE:
‒ A CONTATTO oppure
‒ A DISTANZA
oppure
‒ A POTENZIALE
contemporaneamente a
questi si può dover fare un
lavoro
IN PROSSIMITÀ di altri
impianti
140
Lavori non elettrici
Si premette che i lavori non elettrici vengono, in genere, eseguiti da persone comuni
(PEC), per queste persone si raccomanda che la distanza dalle parti attive sia
maggiorata rispetto a DV tenendo conto del valore di tensione nominale, del tipo di
lavoro, delle attrezzature da impiegare
Il D. Lgs. 81/2008 Allegato IX tabella 1
prescrive le distanze dalle linee elettriche esterne
141
Parti attive pericolose – 6.3.9 CEI 11-27:2014
Le precauzioni contro i contatti diretti nell’esecuzione dei lavori elettrici vanno adottate nei
confronti delle parti attive pericolose
Valore della tensione
SELV
Bassissima FELV
tensione
PELV
Bassa, media, alta
tensione
≤ 25 VCA (60 VCC)
> 25 VCA (60 VCC)
Qualsiasi valore
≤ 12 VCA (30 VCC)
senza EQP
≤ 25 VCA (60 VCC)
all’interno di edifici con EQP
Negli altri casi
Qualsiasi valore
Pericolosità
delle parti
attive
Non
pericolose
Pericolose
Pericolose
Non
pericolose
Pericolose
Pericolose
Le precauzioni contro i cortocircuiti per le parti attive (attrezzi isolati, visiera, ecc.) vanno
comunque adottate in relazione alla potenza del trasformatore di sicurezza o altra sorgente
autonoma che alimenta il circuito
142
Scelta del tipo di lavoro elettrico
La scelta della modalità di esecuzione del lavoro elettrico:
fuori tensione
sotto tensione
è di competenza del Datore di lavoro o del Preposto ai lavori, in accordo con il
Responsabile dell’impianto, in base alle caratteristiche dell’impianto, alla natura
dell’intervento, ecc.
Nell’esecuzione di un lavoro possono ricorrere contemporaneamente più tipologie
di lavori elettrici, ad esempio:
lavoro fuori tensione + lavoro in prossimità
lavoro sotto tensione + lavoro in prossimità
in questi casi occorre applicare entrambe le procedure di sicurezza previste per i
due tipi di lavoro
143
Concetti generali di Sicurezza
L’INFORTUNIO
dipende da:
Evento
imprevisto
Operatore
impreparato
Adottare misure di protezione
derivanti da:
– Specifica esperienza
– Miglioramento tecnologico
– Normative tecniche e di legge
Intervenire sul comportamento
umano attraverso:
– Formazione
– Addestramento
– Qualificazione
Concetti generali di Sicurezza
La sicurezza assoluta, ossia a rischio zero non esiste!
Livello di rischio
Rischio naturale
(non accettabile)
Rischio
accettabile
Zona a maggior rischio
non applicando la norma
Zona a rischio residuo
applicando la norma
Rischio minimo
Rischio zero
(impossibile)
Zona sicura
Investimenti sostenuti
Concetti generali di Sicurezza
Nessuna norma, per quanto accuratamente studiata, può
garantire in maniera assoluta l’immunità delle persone o delle
cose dai pericoli dell’elettricità
Concetti generali di Sicurezza
COSTO DELLA SICUREZZA
La sicurezza assoluta, ossia a rischio zero non esiste!
Ne deriva che il livello della sicurezza accettato dalla collettività rappresenta
l’equilibrio fra costi e benefici (generali ed individuali).
Costo per prevenire
un infortunio
Costo per sopportare
un infortunio
Costi
Spinte morali
ed attese sociali
Concetti generali di Sicurezza
COSTO DELLA SICUREZZA
La sicurezza assoluta, ossia a rischio zero non esiste!
Se prevenire un infortunio non è solo un onere economico, diventa anche
morale e sociale sopportarne le conseguenze. Il costo comprende tutti gli
apprestamenti necessari all’abbattimento del rischio ai livelli accettati.
Ambito di applicabilità della norma CEI EN 50110
nel campo dell’installazione elettrica
Anno 1999
Grandi
(20 addetti)
2%
35387
Medie
13%
(6÷19 addetti)
Piccole
20%
(3÷5 addetti)
Piccolissime 65%
(1÷2 addetti)
Totale
917
6303
61180
9645
35472
31337
41169
100%
N° Imprese per classe di addetti
Totale 48202
N° Addetti
Totale 174408
149
Tappe dell’evoluzione culturale della concezione della
sicurezza
IV
Sicurezza come benessere e come valore
III
Sicurezza come diritto/dovere
II
I
Sicurezza come dovere
Infortunio come
fatalità (*)
(*) dal latino infortŭniúm : in - negazione e fortuna (sfortuna)
ed anche in fŏrs: avversa sorte o caso avverso
150
Legislazione della sicurezza per i lavori elettrici
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
DEFINISCE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALI (DPI) COME I PRODOTTI CHE
HANNO LA FUNZIONE DI SALVAGUARDARE LA
SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
RESPONSABILIZZA I COSTRUTTORI A
GARANTIRNE LE PRESTAZIONI DICHIARATE
CLASSIFICA I DPI IN CATEGORIE IN
RELAZIONE AL LIVELLO DI PROTEZIONE
OFFERTO
IMPONE L’OBBLIGO DELL’APPOSIZIONE
“DELLA MARCATURA” E DELLA NOTA
INFORMATIVA SULLE MODALITA’ DI UTILIZZO
151
Legislazione della sicurezza per i lavori elettrici
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
DEFINISCE COSA SI INTENDE PER DPI E COSA
NON COSTITUISCE DPI E DISPONE:
L’OBBLIGO DELL’USO
I REQUISITI CHE DEVONO POSSEDERE OLTRE
ALLA CONFORMITÀ AL DECRETO
LEGISLATIVO 4 DICEMBRE 1992, N. 475
GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
GLI OBBLIGHI DEI NOLEGGIATORI E DEI
CONCEDENTI IN USO
L’ ISTRUZIONE, L’INFORMAZIONE E
FORMAZIONE ADEGUATA
152
Legislazione della sicurezza per i lavori elettrici
D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 TITOLO IV
CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI
NELLA PRIMA STESURA QUESTA , IN ATTUAZIONE DEL Decreto legislativo
14 Agosto 1996, N. 494, ABROGATO DAL D. Lgs. 81/2008, LA NORMATIVA SI
APPLICAVA ANCHE AGLI IMPIANTI ELETTRICI ( VEDASI ALLEGATO I); CONSIDERA
IL LAVORO IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE IN TENSIONE “RISCHIO
PARTICOLARE”
CON L’ENTRATA IN VIGORE DEL D. LGS. 19 NOVEMBRE 1999, N. 528, CHE NE HA
MODIFICATO ED INTEGRATO IL TESTO, SI APPLICA ALLE SOLE OPERE DI
INGEGNERIA CIVILE, PERTANTO, PER QUANTO ATTIENE AGLI IMPIANTI
ELETTRICI, SI APPLICA UNICAMENTE ALLE PARTI STRUTTURALI (PER ESEMPIO:
SOSTEGNI, FONDAZIONI, STRUTTURE PORTANTI, CHE PER LA LORO
REALIZZAZIONE NECESSITANO DI OPERE DI INGEGNERIA CIVILE)
153
Valutazione dei rischi
1° livello
Datore di lavoro
Deve contenere le misure di prevenzione da attuare in
relazione ai rischi individuati, indicando le attrezzature
ed i DPI che devono essere usati per eseguire il lavoro
2° livello
Responsabile
dell’impianto e
Preposto ai lavori
Al Preposto ai lavori compete la valutazione dei rischi
relativi allo specifico lavoro elettrico che ci si appresta
ad eseguire e dispone le misure atte a controllare i
possibili rischi eventualmente non valutati dal Datore di
lavoro. L’esistenza di questi rischi deve essere
comunicata al Responsabile dell’impianto per
l’aggiornamento delle misure di sicurezza generale
aziendali.
154
Valutazione dei rischi
Per i lavori tipici e ripetitivi, la valutazione dei rischi può essere fatta
una tantum e tradotta in schede operative che indichino le modalità di
esecuzione dei lavori, le attrezzature ed i DPI da utilizzare
Per i lavori più complessi e non ripetitivi la valutazione dei rischi va
fatta di volta in volta
Comunicazioni – 4.4 CEI 11-27:2014
Trasmissione di informazioni
Le comunicazioni tra le varie figure interessate ai lavori elettrici possono avvenire per
mezzo di comunicazioni verbali (ad es. telefono, radio, passaparola) oppure scritte
(fax, moduli, ecc.)
Per evitare errori, se le informazioni vengono trasmesse verbalmente, chi le riceve
deve ripeterle al mittente; quest’ultimo deve confermare che esse siano state ricevute
e capite correttamente
Tutte le notifiche devono riportare il nome e, se necessario, l’ubicazione della persona
che fornisce l’informazione
Sono vietate comunicazioni regolate da segnali o da accordi preventivi allo scadere di
un intervallo di tempo concordato (ad esempio: “alle ore 11 si ridà tensione”)
156
Organizzazione
Gli impianti elettrici devono essere affidati alla responsabilità della PERSONA
PREPOSTA ALLA CONDUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO (Responsabile
dell’impianto) e l’accesso ai luoghi in cui sono presenti rischi elettrici per le Persone
comuni deve essere autorizzato e controllato a cura del Responsabile dell’impianto e
del Preposto ai lavori
Si ricorda che il Preposto ai lavori ed il Responsabile dell’impianto possono coincidere
Quando l’attività lavorativa è complessa, la documentazione per la sua
programmazione deve essere effettuata per iscritto
Devono essere addestrate e informate un numero sufficiente di persone in grado di
prestare un adeguato primo soccorso in caso di shock elettrico e/o ustioni, nel caso in
cui siano presenti più persone
Devono essere disponibili schemi e documentazioni aggiornati degli impianti elettrici
157
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Individuare la zona di lavoro
Si devono
eseguire le
seguenti SEI
operazioni
Sezionare completamente la parte di impianto interessata dal
lavoro - separarla cioè da tutte le possibili fonti di
alimentazione mediante apertura di apparecchi di
sezionamento o la rimozione di parti del circuito
Prendere provvedimenti contro le richiusure
Verificare che l’impianto sia fuori tensione
Eseguire l’eventuale messa a terra ed in cortocircuito
Realizzare le misure di protezione verso eventuali altre parti
attive adiacenti
158
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Individuazione della zona di lavoro
Delimitazione materiale mediante apposizione di ostacoli, barriere, difese, setti
isolanti,distanza sicura, atti ad impedire alle persone ed agli oggetti mobili non isolati ad essi
collegati la penetrazione accidentale nella zona prossima (DV).
Nei confronti delle parti attive (a distanza superiore a DV dal limite della zona di lavoro), cui
non si deve accedere, è sufficiente utilizzare una segnalazione monitoria, costituita ad
esempio da nastri e catenelle integrata da apposita segnaletica che ne vieti il superamento.
159
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Individuazione della zona di lavoro
La zona di lavoro deve essere individuata e, se necessario, delimitata, prendendo in
considerazione tutte le possibili posizioni che gli operatori possono assumere, anche
accidentalmente, nel corso del lavoro e il tipo e le dimensioni degli attrezzi e del materiale
utilizzato
Prima dell’inizio dei lavori, il Preposto ai lavori deve comunicare agli
addetti le informazioni circa il lavoro da svolgere e le modalità di
esecuzione, le misure di sicurezza prese e le precauzioni che
debbono essere adottate nel corso dei lavori stessi
Nei lavori elettrici fuori tensione è necessario utilizzare i DPI per lavori generici (non è in
pratica necessario indossare guanti isolanti e visiera, né utilizzare attrezzi isolati)
160
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Sezionamento delle parti attive
Le parti attive pericolose ai fini del lavoro che si deve eseguire, devono essere sezionate,
con dispositivi idonei, da tutti i punti di possibile alimentazione
Il sezionamento deve essere effettuato su tutti i conduttori attivi
Per il sezionamento del neutro, si ricorda che:
nei sistemi TN-C il conduttore PEN non deve mai essere sezionato;
nei sistemi TN-S non è richiesto il sezionamento del neutro, salvo nei circuiti a due
conduttori fase-neutro, quando tali circuiti abbiano a monte un dispositivo di interruzione
unipolare sul neutro, per esempio un fusibile;
nei sistemi TT e IT il conduttore di neutro deve essere sempre sezionato
161
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Dispositivi idonei di sezionamento
In bassa tensione sono idonei al sezionamento i seguenti dispositivi:
cartucce per fusibili
interruttori per sezionamento
interruttori di manovra - sezionatori
sezionatori
prese a spina, barrette, ecc.
In mancanza dei dispositivi sopra elencati,
si può effettuare una sconnessione fisica dei conduttori.
162
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Provvedimenti contro la messa in tensione intempestiva –
6.2.3 CEI 11-27:2014
APPOSIZIONE DI
CARTELLI
MONITORI
INACCESSIBILITA’
DEI DISPOSITIVI DI
SEZIONAMENTO
In corrispondenza di tutti i dispositivi di sezionamento
manovrati devono essere apposti cartelli monitori
“LAVORI IN CORSO NON EFFETTUARE MANOVRE”
Quando i dispositivi di sezionamento manovrati non sono
sotto il diretto controllo di chi esegue il lavoro è necessario
chiudere a chiave:
– il dispositivo di sezionamento (ad es. con lucchetto)
– il quadro elettrico o il locale in cui è installato il
dispositivo di sezionamento
In alternativa il quadro o il locale può essere presidiato da
personale addestrato
163
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Verifica dell’assenza di tensione
Su tutte le parti attive sezionate, neutro compreso, deve essere verificata l’assenza di
tensione verso terra con un apposito strumento (ad es. con un voltmetro idoneo)
Tale verifica va eseguita nella zona di lavoro o, nel caso di linee o connessioni in cavo, nel
punto accessibile più vicino.
Segue
164
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Verifica dell’assenza di tensione
La rilevazione di tensione può non essere considerata un lavoro elettrico sotto
tensione, a meno che non si entri nella zona di lavoro sotto tensione di altre parti
attive in tensione
165
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Messa a terra e in cortocircuito – 6.2.5 CEI 11-27:2014
In bassa tensione, la messa a terra e in cortocircuito, con
idonei dispositivi, deve essere eseguita nei seguenti casi:
Rischio di folgorazione per tensioni indotte
Incertezza sull’individuazione di tutti i punti di possibile alimentazione delle parti
attive (presenza di UPS, generatori, altri punti di alimentazione, ecc.)
166
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Ultimazione dei lavori
A lavori ultimati vanno rimossi gli attrezzi, le apparecchiature utilizzate e
l’eventuale collegamento in cortocircuito e di messa a terra
Gli addetti ai lavori devono essere avvertiti che le parti attive su cui si è
operato vanno considerate in tensione e devono essere allontanati
Solo successivamente si possono rimettere in tensione le parti attive
interessate dai lavori
167
Lavori elettrici fuori tensione in BT
Schema dell’impianto e manovre a cui si riferisce il piano di
lavoro
Sbarra 15 kV
MANOVRE
Interruttore
Stato iniziale
Ap.
TR1
QB2
QB3
Linea Estrusori
QB1
Linea Officina 1
QA3
Linea Servizi
QA2
Linea Pressa 2
Linea Pressa 1
QA1
Q2
Sbarra B
Q3
Sbarra A
Linea Officina 2
Q1
TR2
Q1
Q2
Q3
QA1
QA2
QA3
QB1
QB2
QB3
Ch.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Stato
modificato
Ap.
Ch.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
168
Lavori sotto tensione in BT
Aspetti generali
D. Lgs. 81/2008, art. 82
E' vietato eseguire lavori sotto tensione. Tali lavori sono tuttavia consentiti nei casi in cui
le tensioni su cui si opera sono di sicurezza, secondo quanto previsto dallo stato della
tecnica secondo la migliore scienza ed esperienza, nonché quando i lavori sono eseguiti
nel rispetto delle seguenti condizioni:
- le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono conformi ai criteri definiti nelle
norme di buona tecnica;
- per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente
continua:
1) l'esecuzione di lavori su parti in tensione deve essere
affidata a lavoratori riconosciuti dal datore di lavoro come
idonei per tale attività secondo le indicazioni della
pertinente normativa tecnica;
2) le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono
conformi ai criteri definiti nelle norme di buona tecnica;
169
Lavori sotto tensione in BT
Aspetti generali
LAVORO COMPLESSO
Un lavoro si intende complesso se viene svolto su un impianto complesso, ad esso
connesso o vicino ad esso 3.7.7 / 8 CEI 11-27:2014
Per impianto complesso, si intende un impianto o parti di impianto, ove si esegue l’attività, i
cui circuiti risultino fisicamente alquanto articolati o poco controllabili visivamente per la
particolare disposizione dei componenti e dei circuiti in occasione dei lavori o per il numero
delle possibili alimentazioni (devono essere considerate fonti di ogni natura come, ad
esempio, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, ecc.) o per la presenza di impianti di Alta o
Media tensione (AT o MT).
Definire la complessità del lavoro è compito del Datore di lavoro
170
Lavori sotto tensione in BT
Aspetti generali
Secondo la normativa tecnica vigente, i lavori sotto tensione possono essere eseguiti
solo da persone con adeguata preparazione, idonee e specificamente autorizzate dal
datore di lavoro
E’ vietato a chiunque accedere a parti attive senza aver ricevuto ordine dal Preposto ai
lavori
Per i lavori “complessi” può essere necessaria la presenza, oltre all’operatore, di una
seconda persona
Nessuna disposizione legislativa impone una seconda persona nei lavori elettrici sotto
tensione, in relazione al rischio elettrico (viene imposta ad esempio per l’uso di
determinate scale)
Prima di iniziare un lavoro elettrico sotto tensione è necessario allontanare dalla zona di
lavoro eventuali sostanze combustibili
Nei luoghi con pericolo di esplosione occorre verificare l’assenza di atmosfera esplosiva
(fare riferimento al responsabile dell’impianto)
171
Lavori sotto tensione in BT
Condizioni ambientali
Sono vietati lavori sotto tensione nelle seguenti
condizioni
sotto pioggia, neve o grandine
in ambienti bagnati
in presenza di ripetute scariche atmosferiche (a meno che l’installazione non sia
alimentata da una rete totalmente in cavo interrato e il lavoro si svolga all’interno)
scarsa visibilità
Se le condizioni atmosferiche si manifestano quando il lavoro è già in corso, è
lasciata al Preposto ai lavori la valutazione di quando e se sospendere il lavoro
172
Lavori sotto tensione in BT
Disposizioni per il Preposto ai lavori
Prima di dare inizio all’esecuzione dei lavori sotto
tensione in BT, il Preposto ai lavori deve avere:
individuato e delimitato la zona di lavoro
verificato che i lavori siano eseguibili nel rispetto della normativa vigente;
verificato che le attrezzature collettive da utilizzare, ad un controllo a vista, risultino
efficienti;
verificato che le parti metalliche non protette contro i contatti indiretti, e con cui si
possa venire a contatto durante i lavori, non siano in tensione;
verificato che chi esegue il lavoro impieghi i mezzi di protezione e le attrezzature
previsti;
Segue
173
Lavori sotto tensione in BT
Disposizioni per il Preposto ai lavori (seguito)
Prima di dare inizio all’esecuzione dei lavori sotto tensione
in BT, il Preposto ai lavori deve avere:
verificato che chi esegue il lavoro possa operare in modo agevole (posizione ben
salda, entrambe le mani libere, ecc.);
individuato le parti su cui intervenire ed aver verificato che non siano presenti parti
attive in tensione con cui esista pericolo di contatto accidentale al di fuori della zona di
intervento;
comunicato agli addetti ai lavori le informazioni circa il lavoro da svolgere, le modalità
di esecuzione e le misure di sicurezza adottate;
controllato a vista l’efficienza delle proprie attrezzature in dotazione personale.
174
Lavori sotto tensione in BT
Disposizioni per l’addetto ai lavori
Prima di dare inizio ai lavori, e durante la loro
esecuzione, l’addetto ai lavori deve:
controllare a vista l’efficienza delle attrezzature e dei DPI in propria dotazione;
attenersi alle prescrizioni generali relative alla modalità di esecuzione dei lavori elettrici;
attenersi alle prescrizioni specifiche impartite dal Preposto ai lavori;
segnalare al Preposto ai lavori eventuali imprevisti che dovessero sopravvenire nel corso
dei lavori;
segnalare al Preposto eventuali obiezioni relative alle misure di sicurezza adottate per
l’esecuzione dei lavori (CEI EN 50110).
175
Lavori sotto tensione in BT
Zona di lavoro
Prima di iniziare il lavoro si deve individuare la zona di lavoro che deve
essere, in genere, delimitata e devono essere apposti cartelli “DIVIETO
DI ACCESSO ALLE PERSONE NON AUTORIZZATE”
Nei lavori fuori tensione la zona di lavoro è una zona sicura, a meno
che non si eseguano anche lavori in prossimità
Nei lavori sotto tensione, invece, la zona di lavoro comprende anche le
parti attive in tensione su cui si deve operare
DIVIETO DI ACCESSO
ALLE PERSONE
NON AUTORIZZATE
176
Lavori sotto tensione in BT
Zona di intervento
Le parti attive su cui si esegue il lavoro e le relative
zone di lavoro sotto tensione, devono essere
ristrette ad una zona, definita “zona di intervento”
L’estensione della zona di intervento deve essere
ragionevolmente contenuta, ad es. 50 cm x 50 cm,
cioè con un campo visivo che permetta
all’operatore di avere sotto controllo le parti attive in
tensione su cui deve eseguire il lavoro
La zona di intervento deve essere posta di fronte
all’operatore
177
Lavori sotto tensione in BT
Zona di intervento
Zona di intervento
Spazio entro il quale sono contenute
le parti attive sulle quali l’operatore
interviene per eseguire un lavoro a
contatto
Zona di lavoro sotto tensione
Zona di intervento
La zona di intervento deve essere posta di fronte all’operatore
178
Lavori in prossimità 6.4 CEI 11-27:2014
La prossimità è riferita alle parti d’impianto su
cui sto lavorando o ad altre parti d’impianto che
restano in tensione ?
Di norma la parte d’impianto su cui lavoro deve essere fuori tensione
In alcuni casi previsti dalla norma CEI, è possibile effettuare lavori sotto tensione .
Se vicino ad un posto di lavoro vi sono parti d’impianto che non possono essere
fuori tensione, sono necessarie specifiche precauzioni aggiuntive, da attuare prima
di iniziare il lavoro. Si tratta della prescrizioni per il “lavoro in prossimità di parti
attive”.
Ad esempio: lavoro fuori tensione (o sotto tensione) su una parte di impianto
accanto ad un'altra parte che deve rimanere in servizio posta ad una distanza
inferiore alla distanza di prossimità.
Per la prima parte adotto misure previste per il lavoro fuori tensione (o sotto
a
tensione);
per l’altra parte che rimane in servizio si adottano le misure previste per il lavoro in
prossimità .
Lavori in prossimità
La prossimità è riferita alle parti d’impianto su
cui sto lavorando o ad altre parti d’impianto che
restano in tensione ?
Ho capito
Intorno (o dentro) la zona di lavoro possono esserci delle
parti attive, non oggetto del lavoro.
Verso queste parti attive devo applicare le misure per la
prossimità se durante il lavoro posso invadere la loro DV.
a
Lavori in prossimità
per le distanze dalle linee elettriche aeree in conduttori nudi cambia qualcosa ?
La prossimità si applica alla distanza dalle linee
elettriche aeree in conduttori nudi?
Lavori in prossimità
La prossimità si applica alla distanza dalle
linee elettriche aeree in conduttori nudi?
È vietato eseguire lavori in prossimità di linee elettriche aeree in conduttori nudi
in tensione.
L’Addetto, non deve comunque mai potere invadere la Zona Prossima né con
parti del proprio corpo, né con gli attrezzi o altri oggetti da lui utilizzati.
Se non è possibile quanto sopra indicato: occorre mettere in sicurezza tali linee
con le modalità previste per le attività lavorative fuori tensione.
a
Lavori in prossimità
La prossimità si applica alla distanza dalle
linee elettriche aeree in conduttori nudi?
Ho capito
Non posso lavorare in prossimità di una linea elettrica aerea in
conduttori nudi in tensione.
Lavori in prossimità
Cosa è “l’impedimento fisico”
nel lavoro in prossimità ?
1) protezione mediante
impedimento fisico
lato
“posto
di lavoro”
barriera,
interrompe e
modifica DV
realizzata installando, prima dell’inizio dei lavori,
appositi dispositivi di protezione (schermi o protettori isolanti,
barriere, blocchi meccanici o sistemi equivalenti) che fisicamente
impediscono la penetrazione nella DL (zona di lavoro sotto
tensione)
lato
“posto
di lavoro”
protettore isolante
(SOLO BT),
interrompe e
modifica DL e DV
Lavori in prossimità
Cosa è “l’impedimento fisico”
nel lavoro in prossimità ?
Ho capito
L’impedimento fisico serve a prevenire (impedire) azioni
involontarie o inconsapevoli compiute da qualsiasi
operatore.
185/59
Lavori in prossimità
Approfondiamo il concetto di “protezione”, ovvero
“impedimento fisico” oppure “distanza sicura”
Cosa è la “distanza sicura”
nel lavoro in prossimità ?
Lavori in prossimità
Cosa è la “distanza sicura”
nel lavoro in prossimità ?
metodo della “distanza
sicura”
se non è possibile adottare “impedimento fisico” occorre adottare la “distanza sicura”.
Oltre i 1000 V le caratteristiche degli impianti rendono spesso impossibile l'installazione
di barriere, soprattutto alle tensioni più elevate.
La scelta di adottare la distanza sicura è quasi sempre obbligata.
In casi in cui fosse possibile, soprattutto quando
dovesse rimanere in opera per periodi ragguardevoli,
l'installazione di una barriera (oppure di un protettore,
quando la tecnologia lo consente per il livello di
tensione interessato), rappresenta la soluzione più
conveniente
Lavori in prossimità
Cosa è la “distanza sicura”
nel lavoro in prossimità ?
L'operatore deve essere posto a distanze tali dalle parti attive prossime
che diano la garanzia che non sia fisicamente possibile raggiungere mai, né con
il corpo, né con attrezzi od oggetti maneggiati, né con macchine operatrici da lui
manovrate, ecc., per quanti movimenti possa fare e per quanto improbabili essi
siano, il limite esterno della “Zona di lavoro sotto tensione” (DL)
Meno male che non può
volare…però se dovesse
usare attrezzi lunghi
Lavori in prossimità
Cosa è la “distanza sicura”
nel lavoro in prossimità ?
non sia fisicamente possibile …..
… significa che sono arrivato in un punto
da cui non posso andare oltre,
ad esempio in cima al trabattello
o sull’ultimo gradino dello scaleo.
Ad esempio:
verticalmente
ho un limite fisico (la forza di gravità);
orizzontalmente
sono addossato ad un ostacolo
(parapetto del trabattello)
Lavori in prossimità
Cosa è la “distanza sicura”
nel lavoro in prossimità ?
ho capito..
però …
La distanza sicura è il massimo avvicinamento consentito, e considera gli atti involontari,
per quanto improbabili siano.
Rappresenta un limite “fisico”, uno spazio che non si può riempire con una caduta, uno
scivolone,
un gesto improvviso (tipo per scacciare una mosca).
Devo tener conto delle dimensione degli oggetti/attrezzi che vengono usati.
Quindi non è una distanza prefissata o sempre uguale.
Lavori in prossimità
Per la BT si deve applicare
la distanza sicura?
Se c’è prossimità BT si deve attuare la protezione, realizzata mediante l’installazione
di un idoneo “impedimento fisico”.
Le dimensioni ridotte della zona di prossimità BT rendono difficile attuare la “distanza
sicura”.
L’impedimento, costituito da un telo isolante o da barriere rigide isolanti,
va fissato da persona idonea e autorizzata ai lavori BT sotto tensione,
in modo idoneo in punti stabili della struttura.
La sua rimozione deve poter avvenire solo con azione volontaria.
in alternativa si possono usare i guanti isolanti per proteggere le mani
che potrebbero entrare nella zona di lavoro sotto tensione,
unitamente agli altri DPI previsti pera l’esecuzione di lavori sotto tensione BT,
(l’operatore deve essere persona idonea e autorizzata ai lavori BT sotto tensione)
Se uso schermi o barriere non isolanti il posizionamento va effettuato
con la parte attiva interessata posta fuori tensione;
il posizionamento deve essere esterno alla zona di lavoro sotto tensione
Lavori in prossimità
Per la BT si deve applicare
la distanza sicura?
Per la prossimità BT:
– non posso usare la distanza sicura
– posso usare “l’impedimento fisico” tramite telo isolante o barriere
rigide, da fissare in modo stabile ad una struttura.
In alternativa, se possibile, uso guanti isolanti più altri DPI per i lavori BT
sotto tensione.
Lavori elettrici sotto tensione
Rischi e misure di sicurezza
Nell’esecuzione di lavori sotto tensione gli operatori sono soggetti a rischi elettrici:
shock elettrico (folgorazione) dovuto al contatto con tensioni pericolose;
effetti dannosi dovuti all’arco elettrico.
Le procedure di lavoro definiscono misure di sicurezza:
organizzazione del lavoro, che può esplicitarsi in un documento scritto:
‒ rispetto delle normative e delle relative procedure di lavoro;
‒ utilizzo dei DPI;
‒ utilizzo degli attrezzi isolanti e/o isolati
‒ interazione di altri rischi con il rischio elettrico;
‒ adeguata preparazione del lavoro da eseguire;
‒ adeguata informazione agli operatori sul lavoro da eseguire e misure di sicurezza
formazione e esperienza del personale.
Sul posto di lavoro può essere necessaria la presenza, oltre all’operatore, di una seconda persona nei
casi di maggior complessità del lavoro.
Stabilire la complessità del lavoro è compito del Datore di lavoro.
L’operatore che lavora da solo (monoperatore) deve essere in grado di tener conto e di controllare tutti i
rischi che può incontrare.
Si deve aver cura di assicurare all’operatore che esegue lavori sotto tensione, una posizione stabile che
permetta di operare con entrambe le mani libere.
Lavori elettrici sotto tensione
ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE SOLO
LAVORI FINO A 1 kVac E 1,5 kVcc
BT
ATTIVITA’ ESEGUIBILI SOLO DAL
PERSONALE QUALIFICATO PES O PAV
AL QUALE E’ STATA RICONOSCIUTA DAL
DATORE DI LAVORO L’IDONEITA’ PER TALI
ATTIVITA’
PES o PAV
PERSONA
IDONEA
Lavori elettrici sotto tensione
È VIETATO
ESEGUIRE LAVORI SOTTO TENSIONE SUGLI IMPIANTI
ELETTRICI IN BT NON PROTETTI DA INTERRUTTORE:
PER ESEMPIO:
– NEL TRATTO COMPRESO TRA IL TRASFORMATORE MT/BT ED
IL QUADRO BT IN CABINA SECONDARIA;
– TRA IL TRASFORMATORE DEI S.A. ED IL QUADRO GENERALE
BT IN CABINA AT;
ECCETTO CHE PER LA MISURA DI CORRENTE CON METODO
INDUTTIVO (pinza amperometrica)
LA MISURA DELLA TENSIONE DEVE ESSERE DI NORMA
EFFETTUATA A VALLE DEGLI INTERRUTTORI BT.
Lavori elettrici sotto tensione
È VIETATO
EFFETTUARE INTERRUZIONI SOTTO
CARICO DI CIRCUITI SENZA ADEGUATI
ORGANI DI MANOVRA;
IN ASSENZA DI TALI ORGANI POSSONO
TOLLERARSI INTERRUZIONI DI PICCOLI
CARICHI SU CONDUTTORI DI SEZ <= 6
mm2 .
NON E’ INOLTRE CONSENTITO TAGLIARE CONDUTTORI SOTTOPOSTI A
SOLLECITAZIONE MECCANICA SE PRIMA NON SI ELIMINA CON
OPPORTUNI MEZZI TALE SOLLECITAZIONE
Lavori elettrici sotto tensione
L’AUTORIZZAZIONE ALL’INIZIO DEI
LAVORI DEVE ESSERE DATA SOLO
DAL PREPOSTO CONDUZIONE
LAVORI “PL” .
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI IL
PL DEVE VERIFICARE CHE I LAVORI
SIANO ESEGUIBILI NEL RISPETTO
DELLE NORME E DELLE
DISPOSIZIONI AZIENDALI VIGENTI.
Lavori elettrici sotto tensione
tensione nominale fino a 1 kV in
corrente alternata e 1,5 kV in
corrente continua
PL
INTERRUZIONI
L’ORDINE DI ESECUZIONE DELLE
ATTIVITA’ DEVE ESSERE DATO DAL PL
DOPO CHE NE HA VALUTATO SUL POSTO
L’ESEGUIBILITA’
ATTIVITA’ A
CONTATTO
ATTIVITA’ A
DISTANZA
Lavori elettrici sotto tensione
È VIETATO EFFETTUARE LAVORI SOTTO TENSIONE QUANDO LE
ATTIVITÀ SI SVOLGONO:
SOTTO FORTE PIOGGIA
IN AMBIENTI BAGNATI
NEVE, GRANDINE
Lavori elettrici sotto tensione
IN AMBIENTI PERICOLOSI (PER
SCINTILLE)
DI RIPETUTE SCARICHE
ATMOSFERICHE
CON SCARSA VISIBILITÀ …
A LAVORI SOTTO TENSIONE IN CORSO, AL MANIFESTARSI DI UNA DI
DETTE CONDIZIONI, IL PL DEVE VALUTARE SE SOSPENDERE I
LAVORI.
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITA’ SU IMPIANTI BT
SOTTO TENSIONE
e‘ vietato eseguire attività lavorative sotto tensione
nel tratto compreso tra il trasformatore
MT/BT, di potenza e/o dei servizi
ausiliari, e gli interruttori BT
sostituzione di fusibili negli
interruttori di manovrasezionatore BT
ECCEZIONI
sugli impianti BT non protetti contro il
cortocircuito
misura di corrente con
metodo induttivo
Lavori elettrici sotto tensione
Riassumendo :
è vietato eseguire lavori sotto tensione
se da eseguire all’interno di
intercapedini
in presenza precipitazioni
atmosferiche
temperature molto basse
in ambienti con pericolo
d’incendio o esplosioni
in presenza di temporali con
scariche atmosferiche
in ambienti bagnati
in presenza di vento forte
in presenza di scarsa
visibilità
Se il lavoro è in corso mentre si manifestano condizioni ambientali avverse il Preposto
deve valutare l’eventualità di sospendere il lavoro
Lavori elettrici sotto tensione
il Preposto ai Lavori prima di disporre l’accesso
agli impianti per l’inizio delle attività deve:
verificare assenza rischi d’incendio o
esplosione
PES
dichiarata
Persona idonea
ai lavori sotto
tensione
verificare qualifiche degli addetti
verificare attività previste sotto
tensione
RI ≡ PL
PAV
Lavori elettrici sotto tensione
il Preposto ai Lavori prima di disporre l’accesso
agli impianti per l’inizio delle attività deve:
RI ≡ PL
accertare sul posto di lavoro attività eseguibili
secondo Procedure Aziendali
individuare le parti su cui intervenire
verificare, a vista, efficienza delle
attrezzature collettive
Assenza di parti
attive fuori dalla
zona di
intervento
Lavori elettrici sotto tensione
il Preposto ai Lavori prima di disporre l’accesso
agli impianti per l’inizio delle attività deve:
verificare, a vista, efficienza delle
attrezzature in dotazione personale
verificare assenza di tensione su
masse e masse estranee
esaminare lo stato dei componenti su
cui si opera
Per escludere
RI ≡ PL
rottura o spostamento
parti metalliche in
tensione
rottura o spostamento
parti isolanti
evitare il pericolo di cortocircuito
Lavori elettrici sotto tensione
il Preposto ai Lavori prima di disporre l’accesso
agli impianti per l’inizio delle attività deve:
sulle attività da
svolgere
verificare operatività agevole
verificare attività compatibili
con le condizioni ambientali
sui ruoli individuali
sulle modalità di
esecuzione
comunicare agli addetti informazioni
sulle misure di
sicurezza attuate
sulle precauzioni da
adottare
RI ≡ PL
Lavori elettrici sotto tensione
il Preposto ai Lavori prima di disporre l’accesso
agli impianti per l’inizio delle attività deve:
verificare utilizzo mezzi di protezione e attrezzature adeguate da
parte degli Addetti
autorizzare gli Addetti all’inizio delle attività
esigere il rispetto delle istruzioni fornite durante le attività
RI ≡ PL
Lavori elettrici sotto tensione
L‘ADDETTO, ricevuto dal Preposto ai Lavori
l'ordine di eseguire le attività, deve:
Addetto
controllare efficienza attrezzature in dotazione personale e DPI
rispettare le norme di sicurezza e le disposizioni impartite dal Datore di Lavoro
attenersi alle prescrizioni impartite dal PL
segnalare al PL imprevisti nel corso delle attività
Lavori elettrici sotto tensione
A CONTATTO
Applicazione della doppia
protezione isolante verso le parti in
tensione
prescrizioni durante le
attività
utilizzo di guanti isolanti,
elmetto dielettrico, visiera di
protezione
indossare il vestiario di
dotazione non propagante la
fiamma
protezione dalle parti nude in
tensione al di fuori della Zona di
intervento ma all'interno di quella di
prossimità
Lavori elettrici sotto tensione
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI
IL PREPOSTO LAVORI
DEVE VERIFICARE CHE :
:
CHI ESEGUE IL LAVORO SOTTO
TENSIONE POSSA OPERARE IN
POSIZIONE BEN SALDA (AL SUOLO
O
SU
IDONEO
PIANO
DI
CALPESTIO)
ED ENTRAMBE LE
MANI LIBERE
Lavori elettrici sotto tensione
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI
IL PREPOSTO LAVORI
DEVE VERIFICARE CHE :
CHI ESEGUE IL LAVORO USI I DPI E
LE ATTREZZATURE PREVISTI;
(Vedi Specifiche Tecniche)
Lavori elettrici sotto tensione
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI
IL PREPOSTO LAVORI
DEVE VERIFICARE CHE :
LE MASSE METALLICHE CON CUI SI
PUO’ VENIRE ACCIDENTALMENTE
IN CONTATTO NON SIANO IN
TENSIONE;
Lavori elettrici sotto tensione
No !
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI
IL PREPOSTO LAVORI
DEVE VERIFICARE CHE :
DELIMITARE, SE NECESSARIO, L’AREA
DI LAVORO (CON BARRIERE, NASTRI
:SEGNALETICI, …);
VERIFICARE CHE L’AREA DI LAVORO
SIA SGOMBRA DA OSTACOLI,
No !
No !
Lavori elettrici sotto tensione
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI IL PREPOSTO LAVORI DEVE
COMUNICARE AGLI ADDETTI AI LAVORI INFORMAZIONI CIRCA:
IL LAVORO DA SVOLGERE,
LE MODALITÀ DI ESECUZIONE,
LE MISURE DI SICUREZZA PRESE,
LE PRECAUZIONI CHE DEVONO ESSERE ADOTTATE NEL
CORSO DEI LAVORI.
Lavori elettrici sotto tensione
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI E DURANTE L’ESECUZIONE,
L’ADDETTO AI LAVORI DEVE VERIFICARE L’INTEGRITÀ:
DEGLI UTENSILI,
DELLE ATTREZZATURE E
DEGLI STRUMENTI
DEI DPI
DI DOTAZIONE INDIVIDUALE, NECESSARI
PER L’ESECUZIONE DELLA SPECIFICA ATTIVITÀ
Lavori elettrici sotto tensione
PRIMA DI DARE INIZIO AI LAVORI E DURANTE L’ESECUZIONE,
L’ADDETTO AI LAVORI DEVE:
ATTENERSI ALLE PRESCRIZIONI AZIENDALI E NORMATIVE
APPLICABILI;
OPERARE IN CONFORMITÀ AI METODI DESCRITTI NELLE
SPECIFICHE SCHEDE OPERATIVE;
ATTENERSI ALLE ISTRUZIONI DEL PL;
SEGNALARE AL PL EVENTUALI IMPREVISTI CHE SOPRAVVENISSERO
DURANTE I LAVORI.
Lavori elettrici sotto tensione
NELLE ATTIVITA’ SOTTO TENSIONE A CONTATTO (CIOE’ QUELLE IN CUI
L’OPERATORE INVADE LA ZONA DI LAVORO SOTTO TENSIONE (DL)) E’
NECESSARIO CHE SIANO PRESENTI DETERMINATI REQUISITI DELLE
INSTALLAZIONI, NEL SEGUITO ELENCATI :
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITÁ A CONTATTO
LE PARTI ATTIVE IN TENSIONE DEVONO STARE
NELLA:
‒ ZONA DI INTERVENTO;
‒ DI FRONTE ALL’OPERATORE.
LA ZONA DI INTERVENTO DEVE AVERE DIMENSIONI
RAGIONEVOLMENTE CONTENUTE (50X50X30 circa).
ZONA DI INTERVENTO
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITÀ A CONTATTO
DEVE ESSERE RIGOROSAMENTE MANTENUTA LA DISTANZA (DL) TRA LE PARTI DEL
CORPO NON PROTETTE DA ISOLANTE E LE PARTI ATTIVE SITUATE NELLA ZONA DI
INTERVENTO.
TALE DISTANZA DEVE ESSERE OSSERVATA ANCHE TRA ATTREZZI NON ISOLATI E
LE PARTI ATTIVE SITUATE NELLA ZONA DI INTERVENTO .
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITÀ A CONTATTO
LE PARTI A POTENZIALE DIVERSO (FASI,
NEUTRO, MASSE) NELLA ZONA DI
INTERVENTO DEVONO ESSERE
SEPARATE DA SCHERMI ISOLANTI.
LO STATO DEI COMPONENTI DEVE
ESSERE TALE DA ESCLUDERE IL
PERICOLO DI:
– ROTTURE;
– SPOSTAMENTI DELLE PARTI
METALLICHE IN TENSIONE;
– CORTOCIRCUITI.
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITÀ A CONTATTO
LE PARTI MOBILI DI PARTI
ATTIVE
NON
SIANO
ABBANDONATE FINO A
CHE
NON
VENGONO
ISOLATE O FISSATE
IN ALTERNATIVA
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITÀ A CONTATTO:
NON SIANO PRESENTI PARTI ATTIVE IN
TENSIONE CON CUI ESISTA PERICOLO
DI CONTATTO ACCIDENTALE AL DI
FUORI DELLA ZONA DI INTERVENTO O,
IN CASO CONTRARIO, ADOTTARE LE
MISURE PREVENTIVE NECESSARIE;
EVENTUALI ALTRE INSTALLAZIONI BT
IN TENSIONE NON ISOLATE PRESENTI
ALL’ESTERNO DELLA ZONA DI
INTERVENTO, TUTTE LE PARTI ATTIVE
CONTENUTE DEVONO ESSERE
PROTETTE.
No !
Lavori elettrici sotto tensione
QUANDO E’ NECESSARIA LA PRESENZA DI UN SECONDO ADDETTO?
presenza di un secondo Addetto sul posto dove
deve essere eseguita l'attività sotto tensione
locale molto stretto con
movimenti disagevoli delle
braccia
lavoro su parte attiva
di un circuito
complesso
accesso a un locale
con superamento di
ostacoli particolari
difficoltà nel chiedere
aiuto
condizioni atmosferiche
critiche
installazioni
danneggiate da eventi
Lavori elettrici sotto tensione
Attività sotto tensione eseguite da monoperatore
eseguite da una
Persona Esperta
eseguite al suolo o su un piano di
calpestio che permetta il comodo
appoggio di entrambi i piedi e che
entrambe le mani siano libere
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITÀ A CONTATTO
REALIZZARE LA CONDIZIONE DI DOPPIA PROTEZIONE
ISOLANTE VERSO LE PARTI IN TENSIONE SU CUI SI INTERVIENE
ATTREZZO ISOLATO
GUANTI ISOLANTI
+
IDONEO ISOLAMENTO DA
TERRA
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITÀ A DISTANZA
L’OPERATORE, PER INTERVENIRE, DEVE FARE USO DI ASTE ISOLANTI E DEVE
MANTENERE DALLE PARTI ATTIVE UNA DISTANZA TALE CHE NON POSSA
ENTRARE CON IL PROPRIO CORPO O CON ALTRI OGGETTI CONDUTTORI DA LUI
MANEGGIATI NELLA ZONA DI LAVORO SOTTO TENSIONE(DL).
GUANTI ISOLANTI
+
ASTA ISOLANTE
Lavori elettrici sotto tensione
USO DPI
CHI ESEGUE ATTIVITA’ OPERATIVE SUI CANTIERI DEVE INDOSSARE TUTTI I DPI
PREVISTI PER IL RISCHIO GENERICO:
ELMETTO
VESTIARIO DA LAVORO
GUANTI DI LAVORO
CALZATURE DA LAVORO
Lavori elettrici sotto tensione
USO DPI
CHI ESEGUE LAVORI SOTTO TENSIONE A CONTATTO DEVE INOLTRE INDOSSARE
I DPI SPECIFICI:
ELMETTO
VISIERA
GUANTI ISOLANTI
VESTIARIO DA LAVORO RESISTENTE ALL’ARCO ELETTRICO
TRONCHETTI ISOLANTI (eventualmente)
Lavori elettrici sotto tensione
VISIERA
E’ destinata alla protezione del viso
e degli occhi dell’operatore in caso
di arco elettrico accidentale a
distanza ravvicinata
TRONCHETTI ISOLANTI
Sono destinati a proteggere
l’operatore dal rischio elettrico
Lavori elettrici sotto tensione
GUANTI ISOLANTI
Sono destinati a proteggere
l’operatore dal rischio
elettrico
Disponibili in due classi :
Classe 00 per attività in BT (spessore = 0,5 mm – Vprova = 0, 5 kV)
Classe 0 per attività MT e AT (spessore = 1 mm – Vprova = 1 kV)
Devono essere controllati prima e dopo l’uso
In caso di rischio meccanico devono essere
indossati sotto guanti da lavoro
Marcatura
classe
guanto
Lavori elettrici sotto tensione
VESTIARIO RESISTENTE ALL’ARCO
ELETTRICO
E’ destinato a proteggere l’operatore dagli
effetti dell’arco elettrico accidentale, al fine di
proteggerlo da fiamme di limitata entità, dal
calore convettivo e radiante
Il vestiario che ha queste caratteristiche è:
Giubbino (estivo – invernale)
Pantalone (estivo – invernale)
Sovragiaccone
Nei Lavori Sotto Tensione deve essere
indossato completamente abbottonato (tasche
e polsini) e colletto alzato
Lavori elettrici sotto tensione
USO DPI
IN CASO DI LAVORO ESEGUITO IN ELEVAZIONE DOVRANNO
ESSERE INDOSSATI I DPI PREVISTI:
IMBRACATURA
DI SICUREZZA
CINTURA DI
POSIZIONAMENTO
Lavori elettrici sotto tensione
ATTIVITA’ SU IMPIANTI A BASSISSIMA TENSIONE
(SELV – FELV- PELV)
Lavori elettrici sotto tensione
I sistemi elettrici che hanno una tensione nominale verso terra ≤ 50Vac e ≤ 120Vcc
sono sistemi a categoria 0 cioè
SISTEMI A BASSISSIMA TENSIONE DI ISOLAMENTO
SELV:
– alimentato da sorgente
autonoma o di sicurezza
– ha una separazione di
protezione verso gli altri
sistemi elettrici
– non ha punti a terra
PELV:
– alimentato da sorgente
autonoma o di sicurezza
– ha una separazione di
protezione verso gli altri sistemi
elettrici
– ha un punto collegato a terra
FELV:
È un sistema che rientra
nei limiti caratteristici della
bassissima tensione ma
nel quale non sono
rispettate tutte le altre
condizioni per i sistemi
SELV e PELV
Lavori elettrici sotto tensione
SELV
FELV
PELV
Lavori sotto tensione in BT
Rischio di cortocircuiti accidentali
Le parti a potenziale diverso (fasi, neutro, masse) nella zona di intervento,
devono essere separate da schermi isolanti (setti separatori, nastri e mastici
isolanti, ecc.)
Tali schermi possono essere omessi quando la parte metallica dell’attrezzo isolato
o dei materiali utilizzati è inferiore alle distanze esistenti tra le parti a potenziale diverso
Lo stato dei componenti su cui si opera deve essere tale da escludere il pericolo di
rotture e di spostamenti delle parti attive con conseguente pericolo di cortocircuito
Le parti attive mobili (come ad es. un cavo con una terminazione scoperta) devono
essere isolate o fissate ai corrispondenti morsetti prima di essere rilasciate dall’addetto
ai lavori (anche se non sono più in tensione) per evitare che possano provocare un
cortocircuito (effetto molla)
236
Lavori sotto tensione in BT
Sicurezza dell’operatore
indossare guanti isolanti, elmetto dielettrico con
visiera di protezione
Durante i lavori sotto
tensione a contatto
l’operatore deve:
indossare un idoneo vestiario che non lasci
scoperte parti del tronco o degli arti
realizzare la doppia
protezione isolante
verso le parti attive in
tensione
Guanti isolanti
+ attrezzi isolati
Guanti isolanti
+ tappetino, oppure
+ tronchetti isolanti
Mantenere la distanza minima (distanza DL) tra le parti attive in tensione e le
parti del suo corpo non coperte da protezioni in materiale isolante
237
Lavori sotto tensione in BT a contatto
Sicurezza dell’operatore
Elmetto con visiera
Attrezzo isolato
Vestiario idoneo che non lasci scoperto
parti del tronco o degli arti
Guanti isolanti
(devono essere sempre verificati
a vista prima dell’uso e devono essere
gonfiati per accertarsi che non vi
siano delle lacerature)
Parti attive
238
Lavori sotto tensione in BT a contatto
Sicurezza dell’operatore
Non si può operare se non è assicurata
UNA DOPPIA PROTEZIONE ISOLANTE
I guanti isolanti, prima del loro impiego, devono essere verificati a vista e gonfiati
per accertarsi che non vi siano lacerature
Lavori sotto tensione in BT a contatto
Sicurezza dell’operatore
Guanti isolati
Nei lavori elettrici a contatto è sempre richiesta
la doppia protezione, ottenuta mediante:
A- guanti isolanti + attrezzi isolati
B- guanti isolanti + tappeto isolante
C- guanti isolanti + tronchetti isolanti
Attrezzo isolato
A
)
Guanti isolati
Guanti isolati
B)
Tappeto isolante
Tronchetti isolanti
C)
240
ELEMENTI DI SICUREZZA ELETTRICA
Criteri per la preparazione di interventi su parti in tensione
Contatto di una persona con una parte attiva che
durante il funzionamento si trova sotto tensione
Contatti diretti
Contatti indiretti
Arco elettrico
Contatto di una persona con parti metalliche
normalmente non in tensione che, a causa di un
guasto o della perdita di isolamento di alcuni
componenti, risultano inaspettatamente in
tensione.
Sorgente di calore intensa e concentrata, con
emissione di gas e di vapori surriscaldati e
tossici, proiezione di particelle incandescenti,
irraggiamento termico e raggi ultravioletti che si
manifesta in caso di guasto o di manovre su
apparecchiature elettriche, ed esempio durante i
corto circuiti.
Concetti generali di Sicurezza: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
PERICOLO
proprietà o qualità
intrinseca di un
determinato fattore
avente il potenziale di
causare danni
RISCHIO
probabilità di raggiungimento del livello
potenziale di danno nelle condizioni di impiego
o di esposizione ad un determinato
fattore o agente oppure alla loro combinazione
VALUTAZIONE DEI RISCHI
valutazione globale e documentata di
tutti i rischi … finalizzata ad individuare le adeguate misure di
prevenzione e di protezione …
RISCHIO
PROBABILITÀ
= CHE SI VERIFICHI L’EVENTO X
CONTRO LA SICUREZZA
GRAVITÀ
DEL DANNO
CONSEGUENTE
I locali batterie stazionarie
I rischi da considerare sono legati alle atmosfere potenzialmente
esplosive (ATEX), allo sversamento di acido, agli archi elettrici
(elevato amperaggio)
I locali batterie stazionarie
I rischi da considerare sono legati alle atmosfere potenzialmente
esplosive (ATEX), allo sversamento di acido, agli archi elettrici
(elevato amperaggio)
I locali batterie stazionarie
I rischi da considerare sono legati alle atmosfere potenzialmente
esplosive (ATEX), allo sversamento di acido, agli archi elettrici
(elevato amperaggio)
Impianti contro le fulminazioni
Si possono rendere necessari a seguito di valutazione del rischio fulminazioni
(dirette ed indirette). Vengono verificati ogni 2 o 5 anni ai sensi del D.P.R.
462/2001
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