Nel libro Il segreto dell’uomo vitruviano di Leonardo che presentiamo ai lettori ho descritto e spiegato il codice geometrico armonico che sottende il disegno leonardiano . Si tratta di una geometria generatrice che sostiene l’idea di giungere a definire la quadratura geometrica del cerchio corrispondente al valore di π = 22/7. Valore proposto da Archimede nel suo libro “de mensura circuli” La figura che segue ne riporta la sintesi. 2 La geometria generatrice scoperta non è l’unica geometria capace di esprimere il quadrato di quadratura di Archimede o dei 22/7. Vi presento una interessantissima sequenza che ho chiamato “ Codice Davidico” Ne illustro l’eccezionale importanza. In questo caso viene evidenziato all’inizio del processo, che comincia sempre dal quadrato fondamentale denominato omphalos , il triangolo equilatero ( fase 2 ) e la stella di Davide ( fase 3 ). La configurazione n. 6) manifesta il quadrato di quadratura dei 22/7. Siamo così in grado di generare la corretta relazione cerchio-quadrato che caratterizza l’uomo vitruviano di Leonardo. I due modelli geometrici vengono a convergere sulla quadratura di Archimede e a connettersi tra loro. 3 Secondo Vitruvio lo spazio armonico-sacro si crea attraverso tre fasi costruttive : icnogramma, ortogramma e scenogramma equivalenti, all’incirca , nella notazione architettonica moderna, a: pianta, prospetto e sezione. Per creare il primo icnogramma abbiamo operato attraverso il codice trinitario 3-4-5.Questa procedura è illustrata nel libro “Il segreto dell’uomo vitruviano di Leonardo”. Per creare il secondo icnogramma abbiamo operato con il codice trinitario 1-1-1. Nel codice davidico ci siamo avvalsi dei centri energetici ( N ) che abbiamo chiamato punti di Nazareth. Il motivo verrà presto spiegato. Abbiamo tracciato una linea orizzontale passante per i punti ( N ) individuando i punti di intersezione con le semi diagonali esterne dell’omphalos. Questi nuovi punti permettono di tracciare il quadrato di quadratura di perimetro corrispondente al valore di π = 22/7 ( figura in alto). 4 Sovrapposizione : Codice davidico - Uomo di Leonardo 5 - La Santa Casa di Nazareth conservata a Loreto. La Congregazione Universale della Santa Casa ha promosso da sempre studi e ricerche sul manufatto conservato all’interno della Basilica di Loreto. Grazie alle ricerche archeologiche eseguite a Loreto e a Nazareth è stato possibile stimare le misure più attendibili del corpo di costruzione originario di Nazareth e della sistemazione definitiva a Loreto.Tra le domande poste ai ricercatori per noi è importante considerare, ciò che ci dicono sulla misura della lunghezza originaria delle pareti provenienti da Nazareth e la misura della lunghezza del corpo pareti aggiunto a Loreto, idealmente sostitutivo del vano-grotta di Nazareth. Sulla larghezza ci sono poche incertezze. Il manufatto è largo 9 cùbiti amma corrispondenti a 4,05 m circa. Riporto di seguito il rilievo del Prof. Dante Tassotti eseguito negli anni ’70 con la stima delle pareti lunghe messo a confronto con alla probabile situazione di Nazareth ai tempi dei genitori di Maria , Anna e Gioacchino. 6 Proviamo a sovrapporre l’icnogramma davidico al rilievo ufficiale della Santa Casa a Loreto ( Prof. D. Tassotti ). La corrispondenza è molto elevata anche per quanto riguarda la linea di partizione N-N tra le pareti venerate provenienti dalla Palestina e il corpo pareti aggiunte a Loreto nel 1294 . In Palestina ai tempi di Anna e Gioacchino era normale chiedere al Rabbi consigli . Gioacchino ha costruito la sua casa rispettando la tradizione di considerare nell’architettura della “ domus “ la geometria esagonale della stella di Davide. E’ una ipotesi condivisa anche da altri studiosi e ricercatori ( ing. arch. N. MonelliLa Santa Casa a loreto La Santa Casa a Nazareth Ed. C.U. dellaS.C.-loreto-1997 ) . La connessione del modello Santa Casa a Loreto con la quadratura geometrica del cerchio e con l’icnogramma dell’uomo vitruviano di Leonardo è nuova e inaspettata. 7 - Sacra Sindone Questa importante reliquia della cristianità all’esame del carbonio-14 ha rivelato una origine medioevale. La datazione oscilla tra il 1260 e il 1390. Se il dato è confermato non può trattarsi del lenzuolo in cui è stato avvolto il corpo di Gesù . Lasciamo da parte la verifica di autenticità come sudario di Gesù o come manufatto medioevale e rivolgiamo ,esclusivamente , la nostra attenzione alle proporzioni e dimensioni del telo sindonico conservato a Torino. Il telo di lino è stato misurato in varie occasioni con un diverso grado di distensione. Nella tavola che segue ne riportiamo le misure ufficiali nel tempo : ( foto Sindone © 2002 Arcivescovato –Torino ) 8 Prendiamo nuovamente in esame il codice davidico. Tracciamo due linee verticali passanti per i punti di Nazareth ( N ).Queste linee intersecano il cerchio fondamentale in 4 punti e definiscono un rettangolo. L’angolo diagonale del rettangolo tratteggiato così definito è pari a 14° 19’ 32,99”. Le misure del telo sindonico rilevate in vari periodi restituiscono la seguente tabella ordinata per valori crescenti degli angoli diagonali . Il rettangolo armonico con angolo diagonale di 14° 19’ 32,99”. si colloca all’ interno dello spettro dei valori reali misurati ed è , con elevata probabilità, compatibile con le misure originarie ( sconosciute ) del lenzuolo sindonico. 9 La relazione armonica La forma del rettangolo davidico e la forma del rettangolo sindonico sono generate dallo stesso icnogramma .Vi proponiamo una ulteriore semplicissima dinamica geometrica che mette in luce anche una relazione armonica tra le dimensioni. Secondo la dinamica geometrica proposta, se la misura della Santa Casa è 405 cm per 944 cm allora il telo sindonico misurerà 112,6 cm per 440,9 cm 10 Abbiamo lavorato con una dinamica geometrica interna alla Santa Casa, una dinamica contrattiva . Ora vi propongo una dinamica espansiva . Il confronto delle misure del modello Santa Casa/ Telo Sindonico con le misure architettoniche della Kaaba a La Mecca rivela differenze veramente minime. In sintesi possiamo dire che forma e dimensioni di Santa Casa/ Telo Sindonico trasmutano nella forma e dimensioni della Kaaba e viceversa. Forma e dimensioni della Kaaba trasmutano nella forma e dimensioni di Santa Casa/ Telo Sindonico. Le due architetture derivano strettamente dalla geometria essenziale del codice vitruviano di quadratura che probabilmente esprime aspetti importanti delle leggi cosmiche dell’armonia. Una silenziosa melodia-idea ,dal mondo delle cause scende verso il nostro mondo. Proviamo a sintonizzarci con essa e ascoltare il suo messaggio. 11 - Conclusioni Nell’articolo ho riportato il modello icnografico dell’uomo vitruviano di Leonardo e altri icnogrammi a volte senza che venga descritta la sequenza dinamica. Il mio scopo è quello di sollecitare il lettore a farsi disegnatore e a elaborare da sé i modelli presentati.Potrà così constatare che in tutti i casi si può entrare nel segreto di questi manufatti attraverso l’uomo vitruviano di Leonardo.Posso dire a buon titolo che il codice vitruviano è una chiave di volta sapienziale per accedere alle leggi dell’armonia geometrica come sono state pensate dagli Antichi per creare gli spazi armonici sacri. Per me è stato così. L’Uomo Vitruviano di Leonardo, ma non solo, comincia a rivelare i suoi segreti. Quanti ne nasconde ancora ? 12 BIBLIOGRAFIA - Sorgenti dei Modelli Icnografici e testo -Maragioglio e Rinaldi, L'architettura delle piramidi menfite, Roma 1965. -Francesco di Giorgio Martini,Trattati di Architettura e…Edizioni il Polifilo- Milano -Monelli Nanni - Santarelli Giuseppe, La basilica di Loreto e la sua reliquia, Congregazione Universale della Santa Casa -Loreto 2000. -Plutarco, Iside e Osiride, Adelphi 1998. -Schawaller de Lubicz, Il Tempio dell'uomo, Edizioni Mediterranee 2001. -Sendler Egon, L'icona-immagine dell'invisibile, Edizioni San Paolo 1983. -Boyer Cari B., Storia della matematica, Oscar Mondadori 1999. -Kemp Martin, Leonardo da Vinci, A. Mondadori 1982 -Wittkower Rudolf, Principi architettonici nell'età dell'umanesimo, Einaudi. -Giulio Fanti, La Sindone una sfida alla scienza moderna 2008 -Padova - Roberto Mosca & Alfonso Rubino, La triplice Cinta –Terranuova Edizioni Firenze 13