Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Capitolato Impianto Elettrico Capitolato impiant i elettrici Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Indice 1 Requisit i di r ispondenza a norme, Leggi e regolament i..................... 3 2 Qualità dei materiali utilizzati ........................................................ 3 3 Modo di esecuzione delle opere ..................................................... 4 4 Posa in opera delle conduttur e ...................................................... 4 5 Tubi protettivi e canalette ........................................................... 10 6 Scatole e pozzett i di derivazione ................................................. 14 7 Derivazioni ................................................................................ 16 8 Appar ecchiatur a di servizio (prese a spina e f rutti) ........................ 17 9 Zona di rispetto nei locali contenenti bagni e docce ....................... 18 10 Coordinamento dell’ impianto di messa a terra con i dispositivi di protezione ................................................................................. 20 11 Protezione contro i contatti indiretti ............................................. 20 12 Protezione mediante doppio isolament o ........................................ 21 13 Protezione dei conduttori ............................................................ 21 14 Protezione da sovr at ensioni per f ulminazione indiretta e di manovra .................................................................................... 22 15 Cadut a di tensione ..................................................................... 22 16 Quadri elettrici da appartamento, parti condom iniali o sim ilari ........ 22 17 Appar ecchiatur e modulari ........................................................... 25 18 Quadri elettrici in lamiera ............................................................ 26 19 Distr ibuzione circuiti illum inazione e f orza motrice ........................ 27 20 Impiant i monof asi ....................................................................... 28 21 Impiant i trif asi ........................................................................... 28 22 Appar ecchi di illuminazione per inter ni ed esterni .......................... 29 23 Illuminazione di sicurezza ........................................................... 34 24 Impianto antenna per la ricezione del segnale televisione .............. 35 25 Impianto video - citof onico .......................................................... 37 26 Impianto telef onico ..................................................................... 38 27 Dispersor i per la messa a terra.................................................... 38 28 Impianto di alimentazione ascensor i ............................................. 40 29 Impianto nell’ autor imessa .......................................................... 41 30 Impianto centrale ter mica ............................................................ 42 31 Verif ica iniziale, consegna e norme per il collaudo degli impianti .... 43 Capitolato impiant i elettrici 2 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP 1 Requisiti di rispondenza a norme, Leggi e regolamenti Gli impianti e i component i devono essere realizzat i a regola d'arte. Sono da considerar e eseguit i a regola d'arte gli impiant i r ealizzati sulla base delle norme CEI, secondo l'Art icolo 2 della Legge 1 marzo 1968, n. 186, della Legge 5 marzo 1990, n. 46 come integrata dal Testo Unico per l’edilizia (DPR 6 giugno 2001 n. 380) e del regolamento di attuazione appr ovato con D.P. R. 6 dicembre 1991, n. 447. Le caratteristiche tecniche degli impiant i previst i, nonché dei lor o componenti, devono corrisponder e alle norme di legg e e di regolamento vigenti alla dat a di presentazione del pr ogetto-off erta e in particolare essere conf ormi: - alle prescrizioni delle norme CEI; - alle prescr izioni e indicazioni dell'ENEL o dell' Azienda locale distr ibutr ice dell'energia elettr ica; - alle prescrizioni e indicazioni della TELECO M; - alle prescrizioni delle Autor ità locali e in particolare dei Vigili del f uoco. 2 Qualità dei materiali utilizzati I materiali, gli appar ecchi e la messa in opera degli impiant i elettr ici saranno conf ormi al progetto, alla normativa vigente ed a quanto disposto dal presente capitolato; in tal senso si ricorda, in part icolare, che la posizione dei terminali (interr uttori, pulsant i, prese, centralini, etc.) dovr à rispettar e quanto stabilito dal punto 8.1.5 del decr eto minister iale 14 giugno 1989, n. 286 emanato in att uazione dell’art. 1 della legge 9 gennaio 1989, n. 13 recante prescrizioni tecniche necessarie a garantir e l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilit à degli edif ici pr ivat i e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata. Prima dell’inizio lavori relat ivi all’installazione dell’impianto, l’appaltator e è tenuto a presentare un’adeguata campionatura, tutte le informazioni, note tecniche ed int egrazioni al progetto event ualmente richieste. Il collaudo degli impiant i avverrà sia in corso d’opera che a lavori ultimat i ed interesserà parte degli impianti o tutta la rete installata Capitolato impiant i elettrici 3 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP 3 Modo di esecuzione delle opere Gli impiant i sono di regola, a vista o da incasso con condut tori del tipo non propagante l’incendio, a norma CEI 20-22 II , ricambiabili, posati in t ubi o in canalette isolate o metalliche in conf ormità alle norme CEI , nonché alle prescrizioni del disciplinar e tecnico e della direzione lavor i. 4 Posa in opera delle condutture Le condutture dovr anno essere messe in opera in modo che sia possibile il controllo del lor o isolamento, la localizzazione di eventuali guasti e la realizzazione di operazioni di manutenzione, in particolare quindi è vietato annegarle direttamente sotto intonaco e/o nelle strutture, salvo esplicita autorizzazione della Direzione Lavori, in questo caso dovrà essere eseguito un rilievo della posa della conduttura in modo che si possa f acilmente risalire con precisione al punto di posa. Questa prescrizione vale anche per i conduttori di terr a, con la sola esclusione dei collegamenti di equipotenzialit à delle strutture. Cavi appartenenti a sistem i diversi devono essere posati in modo da r isultare f acilmente dist inguibili, inoltre le pose dovranno essere separ ate. In particolare essi non dovranno essere collocati negli stessi tubi, ne f ar capo alle stesse cassette a meno che non siano isolat i per la tensione nominale del sistema più elevata e che le singole cassette siano inter namente munite di diaf rammii inam ovibili f ra i morsetti destinati a ser rare conduttor i appartenent i a sistemi diversi. Le condutture installate in cunicoli com uni a canalizzazioni di altri impianti tecnologici, devono essere disposte in modo da non essere soggette ad inf luenze dannose in r elazione a sovrar iscaldamenti, sgocciolament i, f ormazioni di condensa. I cavi dovr anno essere opportunamente siglat i. Ogni anima dei singoli cavi dovr à esser e contrassegnato in modo leggibile e permanent e come sopra detto in corr ispondenza della t erminazione dei cavi stessi. Il raggio di cur vatura dei cavi r igidi e semirigidi non deve mai essere inf eriore a dieci volte la loro massima dimensione trasversale, detto raggio di cur vatura è opportuno venga rispettato anche per i cavi f lessibili. Capitolato impiant i elettrici 4 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Le giunzioni dei conduttori devono esser e eff ettuate solo mediante morsett ire alloggiate entro cassette , non sono mai ammesse giunzioni lungo le dorsali di posa , le stesse potranno essere consent ite solamente nel caso di pose che superino la lunghezza massima delle pezzature dei cavi normalment e reperibili in commercio , comunque la conducibilita’, l’isolamento e la sicur ezza dell’impianto, non devono venire alterate da tali giunzioni, che dovranno essere riportate sui disegni esecutivi. Per la posa in cunicoli, tubi int errati e passerelle e t ubazioni metalliche si dovranno utilizzare cavi con grado di isolamento non inf eriore 0,6/1 Kv cavo unipolare , o m ult ipolar e , isolato in gomma di qualità G7 con guaina in doppio isolamento. tensione nominale uo/u : 0,6/1kv tensione massima um : 1200v temperatura massim a di esercizio: +90°c per sezioni f ino a 240mm²: temperatura massim a di corto circuito: + 250°c per sezioni olt re 240mm²: Per la posa in canalette e tubazioni in pvc (r igidi o f lessibili) si dovranno utilizzare cavi con grado di isolamento non inf eriore 450/ 750V ( es.FROR o N07V/K) per circuiti a tensione 230/ 400V. e non inf eriore a 300/500V (es.H05) per circuit i di categor ia 0 o seg nalazioni. o tensione nominale uo/u: 450/750 v o temperatura massim a di esercizio: +70°c o temperatura massim a di corto circuito: + 160°c o tensione nominale uo/u: 300/500 v o temperatura massim a di esercizio: +70°c o temperatura massim a di corto circuito: + 160°c Per il conduttor e di neutro si dovr anno utilizzare solo conduttori di colore blu chiaro; per i condutt ori di protezione si dovranno utilizzare solo conduttor i di colore giallo- verde( CEI 64/8 paragraf o514.3) Dovranno esser e r ispettate le sezioni dei conduttor i come indicato sugli schemi elettrici, comunque le sezioni minime per i conduttori saranno le seguenti : o 0,75 mmq per i conduttor i ausiliar i o di segnalazione o 1,5 mmq per i punti luce e le prese da 10A Capitolato impiant i elettrici 5 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP o 2,5 mmq per le pr ese da 16A ed utenza di For za Motrice Date le piccole potenze in gioco, per i conduttor i di neutro e protezione (PE) si dovranno utilizzar e sezioni uguali al conduttore di f ase; e solo per sezione dei conduttori di f ase maggiore di 16 m mq si potranno ut ilizzar e conduttor i di neutro e di protezione di sezione par i alla metà del conduttore di f ase, approssimando per eccesso alla sezione commerciale immediatamente super iore. Per i conduttori di t erra, usando condut tori di rame, si dovranno utilizzare sezioni minime di 16 mmq se isolat i e posat i in tubo, 35m mq se corde nude posate direttamente nel terreno con diametro minimo del f ilo elementare costituente la corda pari a 1. 8mm. Ove tale per icolo sussista, occorre f are ricorso all' impiego di cavi avent i la caratterist ica di non sviluppare gas tossici o corrosivi ad alte temperatur e, secondo le norme CEI EN 50267 ( varie parti), CEI 20- 38 (var ie parti).La sezione del condut tore di terra non deve essere inf eriore a quella del conduttor e di prot ezione suddetta con i minimi indicati nel pr ospetto seguente: propagazione del f uoco lungo i cavi: i cavi in aria, installati individualm ente, cioè distanziat i tra loro di almeno 250 mm, devono r ispondere alla prova di non propagazione del f uoco di cui alle norme CEI EN 50265 (var ie part i). Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di propagazione di un eventuale incendio, essi devono rispondere ai requisit i di cui alla norma CEI 20-22/1; provvedimenti contro il f umo: allorché i cavi siano installat i, in notevole quant ità, in ambient i chiusi f requentati dal pubblico e di diff icile e lenta evacuazione, si devono adottare sistem i di posa in grado di impedire il dilagare de l f umo negli ambient i stessi o, in alter nativa, si deve ricorrere all' im piego di cavi di bassa emissione di f umo secondo le nor me CEI EN 50267 ( varie parti), CEI 20-38 (var ie parti). problemi connessi allo sviluppo di gas t ossici e corrosivi: qualora i cavi, in quantità r ilevanti, siano inst allat i in ambient i chiusi f requentati dal pubblico, oppure si trovino a coesistere in am biente chiuso, con apparecchiature particolarmente vulnerabili da agenti corr osivi, deve essere tenuto pr esent e il pericolo che i cavi stessi, bruciando, sviluppino gas tossici o corrosivi. Per l' interramento dei cavi elettrici, si dovrà procedere nel modo seguente: Capitolato impiant i elettrici 6 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP sul f ondo dello scavo, suff iciente per la prof ondit à di posa prevista in progetto e privo di qualsiasi sporgenza o spigolo di roccia o di sassi, si dovrà costituire, in primo luogo, un letto di sabbia di f iume, vagliata e lavata, o di cava, vagliata dello spessor e di almeno 10 cm, sul quale si dovrà distendere successivamente il cavo (o i cavi), senza pr emere e senza f arlo aff ondare artif icialment e nella sabbia; si dovrà, quindi, stendere un altro strato di sabbia come sopra, dello spessor e di almeno 5 cm, in corr ispondenza della generatrice superior e del cavo (o dei cavi); pertanto, lo spessore f inale complessivo della sabbia dovr à risultare di almeno 15 cm più il diametr o del cavo (quello maggiore, avendo più cavi);sulla sabbia così post a in oper a, si dovrà, inf ine, disporre una f ila continua di mattoni pieni, bene accost ati f ra lor o e con il lato maggiore disposto secondo l'andamento del cavo (o dei cavi), se questo avrà il diametro ( o questi comporranno una st riscia) non super ior e a 5 cm o, al contrario, in senso tr asversale (generalm ente con più cavi); sistemat i i mattoni, si dovrà pr ocedere al rint erro dello scavo, pigiando sino al limit e del possibile e trasportando a rif iuto il mater iale eccedente dall' iniziale scavo. Ovviamente, l' asse del cavo (o quello centrale di più cavi) dovrà, trovarsi in uno stesso piano ver ticale con l'asse della f ila di mattoni. Per la prof ondità di posa sarà seguito il concetto di aver e il cavo (o i cavi) posti suf f icientemente al sicuro da possibili scavi di superf icie per riparazioni ai manti stradali o cunette event ualmente sopr astant i, o moviment i di terra nei tratti a prato o giardino. La prof ondità di posa dovrà essere almeno 0,5 m, ai sensi della norma CEI 11-17. Tutta la sabbia ed i mattoni occor renti saranno f orniti dall'Impresa aggiudicat aria. I cavi saranno posat i: entro scanalature esistent i sui piedritt i dei cunicoli (appoggio continuo), f atte predisporre a tale scopo dall'Amministrazione appalt ante; entro canalette di materiale idoneo, come cemento, ecc. (appoggio egualmente cont inuo), tenute in sito da m ensoline di calcestruzzo armato; direttament e sui ganci, grappe, staf f e, o mensoline (appoggio discontinuo) in piatto o prof ilato di acciaio zincato, ovvero di materiali plast ici resistent i all'umidità, ovvero ancora su mensoline di calcestruzzo armato. Capitolato impiant i elettrici 7 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Dovendo disporre i cavi in più strat i, si assicurerà un distanziamento f ra strato e strato par i ad almeno 1,5 volt e il diametro del cavo maggiore nello strato sottostante, con un m inimo di 3 cm, onde assicurare la libera circolazione dell'ar ia. A questo riguardo l'I mpresa aggiudicatar ia dovrà tempest ivam ente indicare le caratterist iche secondo cui dovranno essere dimensionate e conf ormate le eventuali canalette di cui sopra, e sarà altresì di competenza dell'Impresa soddisf are a tutto il f abbisogno di mensole, staf f e, grappe e ganci di ogni altro tipo, che potranno anche f ormare rastrelliere di conveniente altezza. Per il dim ensionamento e mezzi di f issaggio in opera (grappe murate, chiodi sparati, ecc.) dovr à essere tenuto cont o del peso dei cavi da sostenere in rapporto al dist anziamento dei suppor ti, che dovrà essere stabilito, di massima, intorno a 70 cm. In particolar e, le parti in acciaio dovranno essere zincate a caldo. Ogni 150÷200 m di percorso, i cavi dovr anno essere provvist i di f ascetta dist int iva in materiale inossidabile. Per la posa in oper a delle tubazioni a parete od a sof f itto, ecc., in cunicoli, intercapedini, sotterr anei, ecc., valgono le prescr izioni precedenti per la posa dei cavi in cunicoli praticabili, con i dovut i adattamenti. Per la posa int errata delle tubazioni non idonee a proteggere meccanicamente i cavi, valgono le prescr izioni prec edent i circa l'int erramento dei cavi elettrici, le modalità di scavo, la prepar azione del f ondo di posa (naturalmente senza la sabbia ed i mattoni), il r einterro, ecc. Per le tubazion i adatte a f ornir e prot ezione meccanica ai cavi, non è prescritt a una prof ondit à minima di posa. Le tubazioni dovranno r isultare coi singoli tratt i unit i tra loro o stretti da collar i o f lange, onde evitar e discont inuit à nella loro superf icie interna. Il diametro interno della tubazione dovr à essere in rapporto non inf eriore ad 1,3 rispetto al diametro del cavo o del cerchio circoscr ivente i cavi, sistemat i a f ascia. Per l' inf ilaggio dei cavi, si dovr anno avere adeguat i pozzet ti sulle tubazioni interrate e apposit e cassette sulle tubazioni non interrate. Il distanziamento f ra tali pozzetti e cassette sarà da st abilirsi in rapporto alla natura ed alla grandezza dei cavi da inf ilare. Tuttavia, per cavi in condizioni medie di scorr imento e grandezza, il distanziamento resta stabilito di massima: Capitolato impiant i elettrici 8 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP - ogni 30 m circa, se in rettilineo; - ogni 15 m circa, se è interposta una cur va. I cavi non dovr anno subire cur vatur e di raggio inf eriore a 15 volte il lor o diametro. In sede di aggiudicazione dell'appalto verrà precisato se spett i all'Amministrazione appaltant e la costituzione dei pozzetti o delle cassette. In tal caso, per il loro dimensionamento, f ormazione, raccordi, ecc. l'Impresa aggiudicat aria dovrà f ornire tutte le indicazioni necessar ie. Analogamente avver rà per l'eventuale posa aerea di cavi elettr ici, isolati, che, se previst a, dovrà essere eseguita conf ormemente alle norme CEI 11- 4 e CEI EN 61284 NUMERO M ASSIMO DI C AVI D A I NTRO DURRE IN TUBI PRO TETTI VI FLESSIBI LI C AVI SEZIONE (mm 2 ) TI PO NUM. 1,5 2,5 4 6 10 1 16 16 16 16 16 2 16 20 20 25 32 3 16 20 25 32 32 Cavo 4 20 20 25 32 32 unipolar e PVC (senza guaina) 5 20 25 25 32 40 6 20 25 32 32 40 7 20 25 32 32 40 8 25 32 32 40 50 Capitolato impiant i elettrici 9 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP 9 1 2 3 1 2 25 20 32 40 20 40 32 25 40 50 25 40 32 25 50 50 25 50 40 32 50 63 32 63 50 40 63 --40 63 3 1 quadripo 2 lare 3 40 25 40 50 25 50 50 32 50 63 32 63 --50 --- 40 50 50 --- --- bipolare Cavo multipolare PVC tripolare NUMERO M ASSIMO DI C AVI D A I NTRO DURRE IN TUBI PRO TETTI VI RIGIDI C AVI SEZIONE (mm 2 ) TI PO NUM. 1,5 2,5 4 6 10 1 16 16 16 16 16 2 16 16 16 20 25 3 16 16 20 25 32 4 Cavo 16 20 20 25 32 unipolar e PVC (senza guaina) 5 20 20 20 32 32 6 20 20 25 32 40 7 20 20 25 32 40 8 25 25 32 40 50 9 25 25 32 40 50 1 16 20 20 25 32 bipolare 2 32 40 40 50 --3 40 40 50 50 --1 16 20 20 25 32 Cavo tripolare 2 32 40 40 50 --multipolare PVC 3 40 50 50 ----1 20 20 25 32 40 quadripo 2 40 40 50 50 --lare 3 40 50 50 ----- 5 Tubi protettivi e canalette I tubi per il cont enimento e la pr otezione dei conduttor i dovr anno essere opportunamente m arcati ed essere o in materiale plast ico pvc autoest inguente o in acciaio zincato della serie leggera. Per la posa incassata nei paviment i e/o nelle paret i le tubazioni dovranno essere in materiale plastico del tipo pesante ad elevata resistenza meccanica e autoest inguent i. Capitolato impiant i elettrici 10 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Nelle pose a vista essi dovr anno esser e f issati alle strutture od alle par eti con sostegni costit uti da prof ilat i in acciaio o con f ascette , collari, staf f e , ecc… Non è ammesso il f issaggio dei tubi metallici mediante saldatura. Dovranno essere pr esi opportuni pr ovvediment i per impedir e che dalle parti terminali delle tubazioni sia convogliat a acqua alle cassette od ai quadri contenenti morsettiere od apparecchiatur e. Le tubazioni metalliche dovr anno essere posate in opera in modo da realizzare la cont inuità elettrica per l’int ero percorso I tubi sia nel caso di posa a vista come nel caso di posa sot totraccia, con la sola esclusione delle pose sottopavim ento, dovranno avere un percorso vert icale od orizzont ale, dovranno essere escluse le pose oblique. Il tracciato dei tubi prot ettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima pendenza per f avorire lo scar ico di eventuale condensa) o vert icale. Le cur ve devono essere eff ettuate con raccor di o con piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sf ilabilità dei cavi. Il diametro dei tubi non dovr à essere inf eriore ad 1,3 volte il diametro del cerchio circoscr itto al f ascio di cavi in esso cont enut i, con un minimo di 11 mm e con un coef f iciente di riempimento uguale a 0,4. Le canalette o le passerelle portacavi, se sono di plast ica, dovranno esser e di t ipo pesante (pvc autoestinguente o resina car icata a vetro), oppure saranno metalliche(zincate, verniciate od in acciaio inox) complete di collegamento a t erra; la messa in opera dovrà garantire la continuità elettrica lungo tutto il per corso.. Si dovrà ut ilizzare un coef f iciente di riempimento non superiore al 70% . laddove si pr esent i r ischi di abrasione delle condutture dovranno essere presi provvedimenti tramit e opportuni r ipar i, per evitate dei rischi. Per il grado di prot ezione contro i cont atti diretti, si applica quanto richiesto dalle norme CEI 64- 8 (var ie part i), utilizzando i necessar i accessor i (angoli, derivazioni, ecc.); opportune barriere che devono separare cavi a tensioni nominali dif f erenti. I cavi vanno ut ilizzat i secondo le indicazioni della norma CEI 20-21. Per i canali metallici devono essere previsti i necessar i collegamenti di terra ed equipotenziali, secondo quanto previst o dalle norme CEI 64-8 (varie parti). Capitolato impiant i elettrici 11 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Nei passaggi di parete devono essere previste opportune barrier e tagliaf iamma che non degradino i livelli di segregazione assicur ati dalle pareti. I materiali ut ilizzati devono avere car atteristiche di resistenza al calore anormale e al f uoco che soddisf ino quanto richiest o dalle norme CEI 64- 8 (var ie parti) Prodott i tipo della Ditta Gewiss o equivalenti. Tubazione f lessibile in PVC aut oest inguente ser ie pesante con marchio I MQ da incassare sotto traccia, sotto pavim ento, all’int erno di intercapedini e porre in opera con tutti gli inter venti murari di scasso e ripr istino delle parti interessate, complet a dei collegamenti alle scatole di derivazione e con diametro esterno di 16-20-25-32-40-50 mm. EN 50267- 2-2 Classif icazione: 3422 Colore: bianco natur ale, nero, verde, azzurro, marrone, lilla Mater iale: PVC Lunghezza di f ornitura: in base al diamet ro Normativa: EN 50086-1 (CEI 23- 39), EN 50086-2-2 (CEI 23-55) e IEC EN 61386-1; IEC EN 61386-22 Classif icazione: 3321 Resistenza alla com pressione: 750 N Resistenza all’urto: 2 kg da 100 mm (2 J) Temperatura di applicazione permanente e installazione: -5°C/+60°C Resistenza di isolamento: > 100 M. a 500 V per 1 minuto Rigidità dielettrica: > 2000 V a 50 Hz per 15 minut i Resistenza alla propagazione della f iamma: autoestinguente in meno di 30 secondi Campo di impiego: impiant i elettrici e/o t rasmissione dat i in ambient i ordinari e particolari Tipo di posa: pr evalentemente incassat i a pavimento, par ete e soff itto. Idonei nelle applicazioni all’inter no di controsoff itti e paviment i f lottanti. Tubo rigido pesante in PVC piegabile a f reddo da installare all’inter no di controsof f itti, intercapedini o a vista e porre in oper a completo di tutti i Capitolato impiant i elettrici 12 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP manicotti, giunzioni, cur ve, cavallotti di f issaggio e collegamenti alle scatole di der ivazione e con diametro esterno di 16-20-25-32-40-50 mm. Tubo rigido f ilettat o in PVC autoest inguente da installare all’interno di controsof f itti, intercapedini o a vista e porre in oper a completo di tutti i f issaggi, giunzioni, cur ve e collegamenti alle scatole di derivazione e con diametro esterno di 16-20-25-32-40-50 mm. Colore: grigio RAL 7035 Mater iale: PVC Lunghezza di f ornitura: verghe da 2 e 3 metri (± 0,5%) Normativa: EN 50086-1 (CEI 23- 39), EN 50086-2-1 (CEI 23-54) e IEC EN 61386-1; IEC EN 61386-21 Classif icazione: medio - 3321 Resistenza alla com pressione: 750N Resistenza all’urto: 2 kg da 100 mm (2 J) Temperatura di applicazione permanente e installazione: -5°C/+60°C Resistenza di isolamento: > 100 M. a 500 V per 1 minuto Rigidità dielettrica: > 2000 V a 50 Hz per 15 minut i Resistenza alla propagazione della f iamma: autoest inguente in m eno di 30 secondi Campo di impiego: impiant i elettrici e/o t rasmissione dat i in ambient i ordinari e particolari Tipo di posa: pr evalentemente in vista a parete e sof f itto. Idonei nelle applicazioni all’inter no di controsoff itti e paviment i f lottanti. Incassat i a pavimento, parete e/o sof f itto Guaina f lessibile in PVC con raccordi ad alta resistenza chim ica e meccanica da installare a vista e porre in opera completa di tutt i i f issaggi, giunzioni, cur ve f ilettate e collegament i alle scatole di derivazione con un grado complessivo di protezione IP55 e con diametro interno di 12-16-22-28 mm. Colore: grigio RAL 7035 Mater iale: PVC Rigido per la spir ale int erna - Plastif icato per la copertura Lunghezza di f ornitura: rotoli da 30 metr i Normativa: EN 50086-1 (CEI 23- 39), EN 50086-2-3 (CEI 23-56) e IEC EN 61386-1; I EC EN 61386-23 (per quanto applicabile) Classif icazione: 1311 Resistenza alla com pressione: 125 N Capitolato impiant i elettrici 13 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Canale a sezione r ettangolare in PVC ( con o senza separazioni interne) da installare all’interno di controsoff itti, intercapedini o a vista e porre in opera completo di tutti i fissaggi, giunzioni, curve e collegament i alle scatole di derivazione e con dimensioni mm 150×75-150× 50-200×75- 200×50- 300x75300x50 (con un divisorio). IP 40 per installazione a paret e IP 20 per installazione a sospensione Rispondenza Normat iva: CEI 23-32 Mater iale: PVC Caratter istiche: Coperchio rimovibile solo con l’uso di un attr ezzo Temperatura d’inst allazione: da –5 a +60 °C Resistenza d’isolam canali mult if unzionali portacavi e portapparecchi in pvc entro: 100 MΩ Autoest inguenza: in meno di 30 secondi Resistenza agli urti: 6 J Campo d’impiego: Nel ter ziar io per la distribuzione dell’energ ia elettr ica e dei segnali (telef oni, ret i LAN) . Tipo di posa: a paret e e a sospensione Tubazione metallica rigida t ipo elios zincato, f ilettabile da porre in opera completa di tutti i fissaggi, giunzioni, curve e collegament i alle scatole di derivazione e con diametro esterno di 16-22-28-32- 38-50 mm . Guaina metallica f lessibile r icoperta in PVC autoestinguente da porre in opera completa di tutti i f issaggi, giunti non girevoli, cur ve, e collegamenti alle scatole di derivazione e con diametro interno di 12-15-20- 25 mm 6 Scatole e pozzetti di derivazione Le scatole e le cassette di der ivazione dovr anno essere impiegate ogni volta che verr à eseguita una der ivazione od uno smistamento di conduttor i e t utte le volte che lo richiedano le dimensioni , la f orma, e la lunghezza del tratto di tubazione , questo aff inché sia garant ita la sf ilabilità dei conduttori. Nelle scatole e cassette i conduttor i verr anno raggruppati cir cuito per circuit o avr anno una lunghezza tale da permett ere eventuali controlli ogni scatola Capitolato impiant i elettrici 14 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP dovrà essere opport unamente contrassegnata in modo da identif icare il t ipo di circuito elettrico che in esso transita. Negli impiant i incassati, le altezze di dette scatole da pavimento dovranno avere i seguent i valori: -30cm per le scatole di der ivazione -30cm per la scatole porta prese -110cm per le scatole porta interruttori in locali normali -90cm per le scatole porta interruttor i posizionate in locali accessibili a persone disabili (art. 16 D.P. R. 384 del 27/04/78) Per le scatole di derivazione poste in alto, la distanza da soff itto dovrà essere di 30 cm. Prodott i tipo della Ditta Gewiss o equivalenti. Scatola di derivazione in plast ica di incasso da porre in opera completa di opere murar ie per il f issaggio su f orati o mattoni, coper chio a vista e collegament i delle dimensioni di mm 92×92×45-118×96×50-118×96×70- 152×98× 70-160×130×70-196× 152×70-294×152×70-392× 152× 70. Cassette di derivazione e connessione Normativa: IEC 60670-1; IEC 60670- 22; CEI 23-48 Grado di pr otezione: IP 40 Protezione contro i contatti indiretti: doppio isolamento ( •) Temperatura di installazione: Max +60°C; Min -15°C Resistenza al calore anormale al f uoco: t ermopressione con biglia 70° C Mater iale: PLAST Resistenza agli urti: IK 07 (coperchio standard, alto e per pareti in cartongesso) IK 10 (coperchio ant iurto) Glow wire test 650° C (coperchio standar d, alto e antiurto) 850°C (per scatole per pareti in cartongesso) Cassette di derivazione e connessione di grande capacità Normativa: IEC 60670-1; IEC 60670- 22; CEI 23-48 Grado IP: IP 40; IP 44 Protezione contro i contatti indiretti: Doppio isolamento (•) Temperatura di installazione: Max +60° Min -25° Capitolato impiant i elettrici 15 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Mater iale: PLAST Resistenza agli urti: IK 07 (cassetta IP 40) IK 10 (coperchio IP 44) Resistenza al calore anormale al f uoco:Termopressione con biglia 70° C Glow wire test 650° C Scatola di der ivazione stagna IP55 in pvc autoest inguent e con paret i lisce o passacavi completa di r accor di installati in modo idoneo a garantir e il grado di protezione da porr e in opera in vista con f issaggi, collegamenti e giunzioni. Cassette da par ete caratterist iche tecniche normativa: iec 60670-1; iec 60670- 22; cei 23-48 grado ip: ip 44; ip 55; ip 56 protezione contro i contatti indiretti: doppio isolamento - (•) temperatura di installazione: max +60° min -25° materiale: plast 75 resistenza agli urti: ik 07 (cassetta ip 44) ik 08 (cassetta ip 55 e ip 56) resistenza al calore anormale al f uoco:termopressione con biglia 85° c glow wire test 650°c Per i tratt i sotto pavimento in luogo delle cassette dovranno esser e ut ilizzat i pozzett i pref abbr icat i in cls di opportune dimensioni complet i di coperchio atti a resistere alle sollecitazioni meccaniche cui possono essere sottopost i in tratti carrabili o pedonali. I pozzetti di norma dovranno essere utilizzat i solamente per il transito e lo smistamento dei conduttori, non dovranno salvo casi eccezionali esser e eff ettuate derivazioni. 7 Derivazioni All’ interno delle scatole di der ivazione le morsettiere dovranno avere i morsetti per i conduttori di neutro e per i conduttori di terra chiaramente contraddist int i da quelli di f ase; le derivazioni dovranno esser e realizzate con morsetti isolati e con serraggio a vite. Nel caso si dovessero realizzar e delle der ivazioni all’inter no dei pozzetti interrat i , le stesse dovr anno essere r ealizzate con morsetti a pressione (pinzatura) opportunamente nastrat i con nastro vulcanizzante e con ricopertura est erna mediante termorestr ingente, il t utto dovrà assicurare il Capitolato impiant i elettrici 16 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP ripristino delle originarie condizioni di isolamento e di tenuta del cavo nei conf ronti nei conf ronti dell’acqua. 8 Apparecchiatura di servizio (prese a spina e frutti) Sono da impiegarsi apparecchi da incasso modular i e componibili tipo della Ditta Gewiss modello Chorus o equivalente. Gli interruttor i devono avere portata 16 A; è ammesso negli edif ici residenziali, l’uso di interruttor i con port ata 10 A; le prese devono esser e di sicur ezza, con alveoli schermati e f ar parte di una serie complet a di apparecchi att i a realizzare impiant i di segnalazione, impianti di distr ibuzione sonora negli ambient i ecc. La ser ie deve consentire l’inst allazione di almeno 3 apparecchi nella scatola rettangolare normalizzata, ove r ichiesto, possono essere installate torrette a pavimento. I comandi e le prese devono essere installat i sopra scatole da parete con un grado di protezione I P 40 e/o IP 55. Le prese a spina per uso domestico devono essere scelte in relazione all’ambiente e all’uso per evitare premat ure rotture o danneggiamenti. Le prese a spina più dif f use sono le seguenti: 2P+T 10A a poli allineat i con alveoli schermati 2P+T 16A a poli allineat i con alveoli schermati 2P+T 10/16A a poli allineat i con alveoli schermati ( presa a ricettivita’ multipla ,detta ripasso) 2P+T 10/16A P30 con terra laterale e centrale ed alveoli schermati 2P+T 16A con terra laterale schuko Le di prese corr ente che aliment ano utilizzat ori elet trici con f orte assorbimento (lavatr ice, lavastoviglie, cucina ecc.) devono avere un propr io dispositivo di pr otezione di sovracorrent e, interruttore bipolare con f usibile sulla f ase o interruttore magnetotermico. Nel caso si utilizzino prese a tensione diversa si dorrà f are in modo che le spine dei due circuit i non risult ino intercambiabili. La corrente nominale dell’ apparecchiatura di pr ote zione del circuito dal quale sono alimentate le prese dovrà essere uguale alla corrente nom inale delle pr ese alimentat e. Capitolato impiant i elettrici 17 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Nel caso in l’appar ecchiatura di protezione avesse una corrente nom inale super iore a quella delle pr ese alimentate, queste dovr anno essere protette localmente con inter ruttore magnetotermico o f usibile. I var i f rutti da inst allar e (interruttor i,deviator i,prese,ecc) negli dovranno impianti essere di sottotraccia tipo modulare componibile di elevata qualità mentre t utti i locali che r ichiedono impiant i stagni dovranno essere da est erno con grado di prot ezione non inf eriore a IP55. Le prese uso indust riale dovranno essere della seria CEE e idonee al tipo tensione di alimentazione. 9 Zona di rispetto nei locali contenenti bagni e docce Nei locali contenent i bagni e docce nessun elemento dell’impianto elettrico (lampade, apparecchiature, di manovr a ,conduttor i,ecc) deve essere installato in posizione tale da poter essere toccato da chi sia nella vasca o sotto la doccia ( vedi zone zer o,uno e due def inite nella norm a CEI 64-8 parte 7). E’ ammesso in ogni caso portare l’organo di comando degli interruttori entro la zona di r ispetto, purché ciò sia f atto a mezzo di elementi (cordoni e t irant i) di mater iale isolante. L’esecuzione degli impiant i zone 3, stante l’esistenza in questi locali sarà quindi realizzata solo nella di una protezione diff erenziale con soglia d’inter vento < 30mA. Nel locale destinat o a bagno dovranno essere ef f ettuati i collegamenti equipotenziali f ra tutte le tubazioni metalliche nel punto di entrata del locale , utilizzando il condutt ore di pr otezione. Per evitare tensioni particolari provenienti dall’esterno del locale da bagno, è richiesto un condutt ore equipotenziale, che colleghi f ra lor o tutte le masse estranee alle zone 1-2-3 con il conduttore di protezione; in particolare, per le tubazioni metalliche, è suff iciente che le stesse s iano collegate con il conduttor e di pr otezione all’ingresso dei locali da bagno. Le giunzioni devono essere realizzate conf ormemente a quanto prescr itto dalle norme CEI 64- 8; in part icolare, devono esser e prot ette contro eventuali allentamenti o corrosioni. Devono essere impiegate f ascette che stringano il metallo vivo. Il collegamento non va eseguito su tubazioni di scarico in PVC. Capitolato impiant i elettrici 18 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Il collegamento equipotenziale deve raggiungere il più vicino conduttore di protezione, ad esempio, nella scatola dove è installata la presa a spina protetta dell’interrutt ore dif f erenziale. È viet ata l’inser zione di interruttor i o di fusibili sui conduttori di protezione. Per i conduttor i, si devono r ispettare le seguenti sezioni minime: • -2,5 mm2 (rame) per collegament i protetti meccanicamente, cioè posati entro tubi o sotto int onaco; • -4 mm2 (rame) per collegamenti non protetti meccanicamente e f issati direttament e a paret e. Alimentazione nei locali da bagno può essere ef f ettuata come per il rest o dell’appartamento (o dell’edif icio, per i bagni in edif ici non residenziali). Se esist ono 2 circuiti distinti per i centri luce e le prese, entrambi quest i circuiti si devono est endere ai locali da bagno. La protezione delle prese del bagno con interruttore dif f erenziale può essere aff idata all’interruttore generale (con In 30 mA) o a un dif ferenziale locale che può ser vire anche per diversi bagni attigui. Condutture elettriche nei locali da bagno debbono esser e usati cavi isolat i in classe II nelle zone 1 e 2 in tubo di plast ica incassato a parete o nel pavimento, a meno che la prof ondità di incasso non sia superiore a 5 cm. -Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di t ipo f lessibile, deve essere prolungato per copr ire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (f ase + neutro + conduttore di prot ezione) per tutto il tratto dall’interruttor e allo scaldabagno, uscendo, senza m orsetti, da una scatoletta passacor done. Protezioni contro i contatti dir etti in ambient i pericolosi negli ambient i come per esempio: cant ine, garage, portici, giardini ecc., in cui il per icolo di elettroconduzione è maggiore, sia per condizioni ambientali ( umidità), sia per particolari utilizzat ori elettrici usati (apparecchi portatili, tag liaerba ecc.), le prese a spina devono essere alimentat e come prescritto per la zona 3 dei bagni. Coordinamento dell’impianto di t erra con dispositivi di interr uzione una volta attuato l’im pianto di messa a terra, la protezione contro i contatti diretti può essere realizzata con uno dei seguenti sistemi. Capitolato impiant i elettrici 19 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP 10 Coordinamento dell’ impianto di messa a terra con i dispositivi di protezione Questo tipo di pr otezione r ichiede l’installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè dif f erenziale, che assicur i l’apertur a dei circuit i da prot eggere non appena eventuali cor renti di guasto cr eino situazioni di pericolo. Aff inché detto coordinamento sia ef f iciente, deve esser e osser vata la seguente relazione: Rt < 50/Is (sistemi TT) Dove Rt = -il valore in Ohm della r esistenza dell’im pianto di terra, nelle condizioni più sf avorevoli Is= -il valore, in Ampèr e, della corrente di inter vento del disposit ivo di protezione; 11 Protezione contro i contatti indiretti Devono essere prot ette contro i contat ti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell’impianto elettrico e degli apparecchi ut ilizzatori, normalment e non in tensione, ma che, per cediment o dell’isolamento pr incipale o per altre cause accident ali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse) . Per la protezione contro i contatti indiret ti, ogni impianto elet trico utilizzator e, o raggruppamento di impiant i contenut i in uno stess o edif icio o nelle sue dipendenze deve avere un proprio impianto di terra. A tale impianto di t erra devono essere collegat i tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili di acqua, gas e altre tubazioni entr anti nell’edif icio, nonché tutte le masse metalliche accessibili, di not evole estensione, esistent i nell’area dell’impiant o elettr ico ut ilizzator e stesso. Capitolato impiant i elettrici 20 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP 12 Protezione mediante doppio isolamento In alt ernat iva al coordinamento f ra impianto di messa a t erra e dispositivi di protezione attiva, la protezione contro i contatti dirett i può essere realizzata adottando apparecchi di classe II. In uno stesso impianto, la protezione con apparecchi di classe II può coesistere con la protezione mediant e messa a terra; tuttavia è vietato collegare intenzionalmente a terra le part i metalliche degli apparecchi e delle altre part i dell’impianto di classe II. 13 Protezione dei conduttori Tutte le linee dovranno r isultare prot ette dagli ef f etti dei cortocircuit i e dei sovraccarichi con idoneo interruttore magnetotermico. Pertanto dovr anno essere tassativament e rispettate le sezioni dei conduttor i indicate negli schemi elettrici di progetto. Nella verif ica delle protezioni si è tenuto conto e, a seguito di event uali modif iche, si dovr à t ener conto delle sezioni minime componenti la linea delle sezioni minime com ponenti la linea, se queste non dispong ono di un propr io dispositivo di protezione. In particolare, i conduttori devono essere scelt i in modo che la loro portata (Iz) sia super iore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in f unzione della m assima pot enza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetoterm ici, da installare a loro prot ezione, devono aver e una corrente nom inale (In) compresa f ra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (I z) e una corrente di f unzionamento (If ) minore o uguale a 1,45 volte la portata (I z). In tutti i casi devono essere soddisf atte le seguenti relazioni: Ib < I n <I z If = 1,45 Iz La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente soddisf atta nel caso di impiego di interr uttori automat ici conf ormi alle norme CEI EN 60898, 60947-2 e 60947-2/A1. Gli int erruttori automatici magnetotermici devono int errompere le corrent i di corto circuito che possono ver if icarsi nell'impianto, in modo tale da garant ire che, nel conduttore protetto, non si r aggiungano temper ature per icolose secondo la relazione: Iq = I Ks 2 Capitolato impiant i elettrici 21 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP conf orme alle norme CEI 64-8 ( var ie parti). 14 Protezione da sovratensioni per fulminazione indiretta e di manovra Protezione d'impianto Al f ine di proteggere l'impianto e le apparecchiature elettriche ed elettroniche ad esso collegate contro le sovr atensioni di origine atmosf erica (f ulminazione indiretta) e le sovr atensioni transitorie di manovra e per limitar e scatti intempestivi degli interruttori dif f erenziali, all' inizio dell' impianto deve essere installato un lim itatore di sovratensioni, che garantisca la separazione galvanica tra condut tori attivi e terra. Tale lim itatore deve essere modulare e componibile e aver e il dispositivo di f issaggio a scatto incorporato per prof ilato unif icato. Protezione d'utenza Per la protezione di particolari ut enze m olto sensibili alle sovratensioni, quali ad esempio, computer, videoterminali, registratori di cassa, centraline elettroniche in genere e disposit ivi elett ronici a memoria pr ogrammabile, le prese di corrent e dedicate alla loro inserzione nell' impiant o devono essere alimentate attraverso un disposit ivo limit atore di sovratensione, in aggiunta al dispositivo di cui al punto a). Tale dispositivo deve essere componibile con le prese, e montabile a scatto sulla stessa armatur a; esso deve poter essere installato nelle normali scatole di incasso. 15 Caduta di tensione In presenza di massimo car ico ai capi di ogni utenza si dovranno avere cadute di tensione inf eriori al 4%. 16 Quadri elettrici da appartamento, parti condominiali o similari Capitolato impiant i elettrici 22 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP I quadri a seconda del tipo di esecuzione dovranno aver e le seguent i caratterist iche: Quadri elettrici t ipici per impiant i di t ipo civile Dovranno essere del t ipo per impianti civili in esecuzione da incasso in materiale t ermoplast ico autoestinguente munito di telai porta apparecchi con guida Din per il f issaggio degli interruttori. Tutti i centralini dovranno essere di t ipo modulare con portella ambrat a e pannelli di chiusur a per evitare il contatt o con le apparecchiature in tensione senza l’uso di attrezzo. Le varie apparecchiature devono essere disposte ordinatamente all’interno dei centralini a f acilmente accessibili per agevolare le operazioni di manutenzione. I collegamenti di potenza a monte dei dispositivi di sezionamento e protezione dovranno essere realizzat i m ediante conduttor i unipolari f lessibili di tipo NO7V-K con sezione non inf erior e a 4mmq. I conduttori saranno opportunament e contrassegnati in modo da consent ire una f acile individuazione dei cir cuiti. La f ornitura dovrà comprendere tutti gli accessori necessar i al buon f unzionamento del centralino, come f ilett erie, morsettiere e quant’altro, anche se non esplicitament e detto nella present e relazione., in modo da consegnare i centralini completi e f unzionant i in ogni loro parte e rispondenti alle norme CEI ed antinf ortunist iche attualmente in vigore. Da installare all’inter no degli alloggi; Mater iale tipo della Ditta Gewiss o equivalente. Centralini e quadri di distribuzione da incasso componibili protetti Normativa: IEC 60670-1; CEI 23- 48; CEI 23-49 Grado di pr otezione: IP 40 Protezione contro i contatti indiretti: doppio isolamento - (•) Temperatura di installazione: Max +60°C; Min -15°C Mater iale: PLAST Resistenza agli urti: IK 08 Resistenza al calore anormale al f uoco:t ermopressione con biglia 70° C Glow wire test 650° C Mater iale tipo della Ditta Gewiss o equivalente. Da installare negli edif ici residenziali nelle part i comuni; Capitolato impiant i elettrici 23 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Centralini e quadri di distribuzione a par ete componibili stagni Normativa: IEC 60670-1; CEI 23- 48; CEI 23-49 Grado di pr otezione: IP 65 Protezione contro i contatti indiretti: doppio isolamento - (•) Temperatura di installazione: Max +60°C; Min -25°C Mater iale: PLAST Resistenza agli urti: IK 09 Resistenza al calore anormale al f uoco:t ermopressione con biglia 70° C Glow wire test 650° C Mater iale tipo della Ditta Gewiss o equivalente. Da installare negli edif ici residenziali nelle part i comuni; Quadri in poliester e Normativa: CEI EN 60439-1; CEI EN 62208; CEI 23-48; CEI 23-49 Grado di pr otezione: IP 65 Protezione contro i contatti indiretti: doppio isolamento - (•) Temperatura di installazione: Max +60°C; Min -25°C Tensione nom inale massima di impiego: 690V Mater iale: Poliester e rinf orzato con f ibra di vetro, Halogen Fr ee secondo CEI EN 50267 - 2 - 2 Resistenza agli urti: IK 10 Resistenza al calore anormale al f uoco: Termopressione con biglia 200°C Glow wire test 960° C versioni porta cieca Glow wire test 650° C versioni porta trasparente Mater iale tipo della Ditta Gewiss o equivalente. Da installare negli edif ici residenziali nelle part i comuni; Quadri in metallo Normativa: CEI EN 60439-1; CEI EN 62208; CEI 23-48; CEI 23-49. Grado di pr otezione: IP 55. Protezione contro i contatti indiretti: involucro metallico predisposto con morsetto di terra. Tensione nom inale massima di impiego: 690V. Mater iale: lamier a con verniciatura a polver e epossi – poliest ere. Resistenza agli urti: IK 10. Temperatura di installazione: Max +60°C; Min -25°C. Capitolato impiant i elettrici 24 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP 17 Apparecchiature modulari Mater iale tipo della Ditta Mer lin Gerin o equivalent e. Le apparecchiature installate nei quadr i di comando e negli armadi devono essere del t ipo modular e e componibile, con f issaggio a scatto sul prof ilato, pref eribilmente normalizzat o EN 50022 (norme CEI 17–18). In particolar e: gli interruttor i autom atici magnetoterm ici f ino a 100 A devono essere modular i e componibili con potere di interruzione f ino a 6.000 A, salvo casi particolari; tutte le appar ecchiature necessar ie per render e ef f iciente e f unzionale l’impiant o (ad esempio trasf ormatori, suonerie, portaf usibili, lampade di segnalazione, interr uttori programmatori, prese di corrent e CEE ecc.) devono essere modular i e accoppiabili nello stesso quadro con gli int erruttori automatici sopra ripotati). gli interruttori con r elè dif f erenziali f ino a 63 A devono essere modular i e appartenere alla stessa serie di cui ai punti precedenti, devono essere del tipo ad azione dir etta; Gli interruttori magnetotermici dif f erenziali tetrapolar i, con 3 poli protetti f ino a 63 A devono essere modular i dotati di un dispositivo che consenta la visualizzazione dell’avvenuto inter vento e permetta, pr ef eribilmente, di dist inguere se detto int er vento è provocato dalla protezione dif f erenziale; è ammesso l’impiego di interruttor i dif f erenziali puri, perché abbiano un poter e di interruzione con disposit ivo associato di almeno 4.500 A; Il potere di interruzione degli int erruttori automatici deve essere garantito sia in caso di alimentazione dai morsetti superior i (alimentazione dall’alto), sia in caso di alimentazione dai morsetti inf eriori (alimentazione dal basso). Interruttore dif f erenziale puro spr ovvist o di protezione magnetotermica per correnti nom inali, diff erenziali, pulsant i e component i cont inue, da porre in opera perf ettamente f unzionante com presa la quota di cablaggio, gli accessori da inser ire all’inter no del quadr o. Capitolato impiant i elettrici 25 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Interruttore dif f erenziale magnetoterm ico bipolare, tripolare, tetrapolare, caratterist ica C, pot ere di interruzione 6kA compresa la quota di cablaggio, gli accessor i da inserire all’inter no del quadro, da porre in opera perf ettamente f unzionante. Interruttore dif f erenziale magnetoterm ico bipolare, tripolare, tetrapolare, caratterist ica C, pot ere di interruzione 10kA compresa la quota di cablaggio, gli accessor i da inserire all’inter no del quadro, da porre in opera perf ettamente f unzionante. Interruttore dif f erenziale magnetotermico bipolare, tetrapolare, caratterist ica C, poter e di interruzione 10kA per correnti pulsant i e cont inue compr esa la quota di cablaggio, gli accessor i da inserire all’interno del quadro, da porre in opera perf ettamente f unzionante. 18 Quadri elettrici in lamiera Carpenteria o box metallico per quadro elettrico in lamiera metallica ver niciata a f uoco min. 12/10, cost ituit a da elementi componibili pref orati o chiusi, barratur e di sostegno per le apparecchiature, sportello in vetro o in lamiera pr ovvisto di serratura con chiave, pannelli, zoccolo e tutte le opere murarie necessarie alla completa installazione. Carpenteria o box metallico per quadro elettrico in lamiera metallica ver niciata a f uoco min. 12/10, prof ondità 400 mm, con grado di protezione IP55, cost ituita da elementi componibili pref orati o chiusi, barrature di sostegno per le apparecchiature, sportello in vetro o in lamiera provvist o di serratura con chiave, pannelli, guarnizioni di tenuta, zoccolo e tutte le opere murarie necessarie alla completa installazione. Centralino in resina da parete con grado di protezione IP55 completo di sportello, realizzato in doppio isolamento per tensioni f ino a 415 Volt da porre in opera con tutti i collegamenti necessar i al perf etto f unzionamento e l’ancoraggio ai supporti predisposti. Quadro elettrico da esterno a struttura modular e con grado di prot ezione minimo IP 30 o a struttura monoblocco con grado di protezione minimo IP44, in lam iera, di spessore m inimo 20/ 10, elettrosaldata e pressopiegata, ver niciata a f uoco con polvere epossidica o con vernice nitromartellata, Capitolato impiant i elettrici 26 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP previo ciclo di sgrassatura e decapaggio. Il quadro dovrà essere corredato da un pannello di manovr a asolato, da uno sportello in strutt ura metallica con una lastra in mater iale traspar ente, incernierato e munito di serratura a chiave e, all’interno, dovranno essere installate tutte le carpenter ie atte a contenere le apparecchiature e quanto altro occorre, nel pieno r ispetto delle normative CEI, al perf etto f unzionament o comprese le targhette pantograf ate da porre sotto ogni asola porta interruttor i e lo schema unif ilar e di dotazione. 19 Distribuzione circuiti illuminazione e forza motrice Punto luce e punto di comando da predisporre sottotraccia da porre in opera con linea dorsale di alimentazione (realizzata sottot raccia), tutti i collegament i elettrici necessar i al f unzionamento, comprese le scatole di derivazione e morsetti a mantello, conduttori del t ipo N07V-K 450/750 o FROR 450/750 con sezione minima sia per la f ase che per la terra non inf eriore a mmq 1,5, scatola portaf rutto incassat a a muro, f rutto, tubazione in pvc autoestinguente incassata sotto l’intonaco. Punto presa FM (pr esa di f orza motrice) sottotraccia da porre in oper a con la linea dorsale completo di scatola di derivazione incassat a a muro, tutti i collegament i elettrici necessar i al f unzionamento, morsetti di der ivazione a mantello, conduttori del t ipo N07V- K 450/750 o FRO R 450/750 di sezione minima di f ase e di t erra di mmq 2,5 (per prese f ino a 16A), 6 mmq (per prese f ino a 32A), scatola portaf rutto, f rutto, tubazione in pvc autoestinguente incassata sotto l’intonaco. Punto presa CEE trif ase da 63A da realizzare con conduttore N07V-K 450/750 o FROR 450/750 di sezione non inf erior e a 16 mmq per la f ase e la terra da installare in tubazione in pvc f ilettata raccordabile su scat ole in pvc o in tubazione in f erro zincata f ilettat a r accordabile su scatole di f erro inclusi i collegamenti r ichiesti; tutti i componenti dovranno avere un grado di protezione I P44 o IP55. Scatola di der ivazione per allaccio torret te a pavimento da inserire al di sotto di un pavimento ispezionabile da inst allar e con almeno due linee dor sali, con conduttor i tipo HO7V-K 450/750 o FRO R 450/750, di sezione non inf eriore a mmq. 4, comprese le tubazioni e le scatole di derivazione che dovr anno essere una per la linea FM or dinaria ed una per la linea FM pref erenziale; la scatola dovr à esser e predisposta con le tubazioni e le uscite per una linea di ser vizi telef onici ed una per i terminali EDP che dovranno essere separate tra Capitolato impiant i elettrici 27 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP loro e da quelle per l’alimentazione elettrica anche nelle scatole di derivazione. Torretta attrezzata con base da pavimento completa di ser vizi elettrici costituiti da almeno due prese 2×10A per FM ordinaria e 2 prese tipo UNEL per FM pref erenziale, una presa telef onica ed una presa per terminale EDP, completa di supporti, cavi e canalizzazioni di collegamento alla scatola di derivazione, da porre in oper a su un pavimento ispezionabile; i conduttor i di alimentazione elettrica dovranno essere del t ipo HO7V- K 450/750 o FRO R 450/750 ed avere una sezione non inf eriore a 2,5 mmq. Punto di pr esa di servizio in traccia a partire dal punt o di smistamento di piano o di zona da utilizzare per telef ono, punto di chiamata di segnalazione, amplif icazione sonor a, allarme, collegam ento terminale EDP, etc. compresi i conduttor i, le canalizzazioni e le scatole di derivazione e terminali, il posizionamento sott opavimento oppure a controsoff itto in t ubazioni di pvc autoest inguent i. 20 Impianti monofasi In mancanza di indicazioni, per gli impianti elettrici monof ase si f a rif erimento al car ico convenzionale dell’impianto. Detto carico verrà calcolato sommando tutti i valori ottenuti applicando alla potenza nominale degli apparecchi utilizzator i f issi e a quella corrispondente alla corrente nom inale della presa a spina, i coeff icienti che si deducono dalle tabelle CEI riport ate nei paragraf i seguenti. 21 Impianti trifasi Negli impianti tr if asi (per i quali non è prevista una limit azione della potenza contrattuale da part e del Distributore) non è possibile applicare il cr iterio di dimensionamento dell’impiant o di cui all’art icolo “Potenza impegnata e dimensionamento degli impiant i”; tale dimensionamento dell’impiant o sarà determinato, di volta in volta, secondo i criteri della buona t ecnica, tenendo conto delle norme CEI. In part icolare, le condutture devono essere calcolate in f unzione della potenza impegnata, che si ricava nel seguente modo: -potenza assorbita da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3- ecc.), intesa come la potenza di ogni singolo ut ilizzatore ( Pu), moltiplicata per un coef f iciente di utilizzazione (Cu): Capitolato impiant i elettrici 28 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP P1 = Pu × Cu -potenza totale per la quale devono essere pr opor zionati gli impiant i (Pt), intesa come la som ma delle potenze assorbite da ogni singolo utilizzat ore (P1-P2- P3- ecc.), molt iplicata per il coef f iciente di contempor aneità (Cc): Pt = (P1 + P2 + P3 + P4 + … + Pn) × Cc Le condutture e le relat ive prot ezioni, che alimentano i motor i per ascensor i e montacar ichi, devono essere dimensionate per una corr ent e pari a 3 volte quella nom inale del ser vizio cont inuat ivo; se i motori sono più di uno (alimentat i dalla stessa conduttura), i coeff icient i sono 1 per il successivo ascensore e 0,7 per tutti gli altri. La sezione dei conduttori sarà, quindi, scelta in relazione alla potenza da trasportare, tenuto conto del f attore di potenza, e alla distanza da copr ire. Si def inisce corrent e d’impiego di un circuito (Ib) il valore della corrente da prender e in considerazione per la det erminazione de lle car atteristiche degli elementi di un circuito. Essa si calcola in base alla potenza totale ricavata dalle pr ecedent i Tabelle, alla tensione nominale e al f attore di potenza. Si def inisce portata a regime di un conduttore (I z) il massimo valore della corrente che, in regime permanent e e in condizioni specif icate, il conduttore può trasmettere senza che la sua temperatura superi un valor e predef inito. Essa dipende dal tipo di cavo e dalle condizioni di posa ed è indicata nella Tabella UNEL 35024-70. Il pot ere d’interruzione degli interruttor i automatici deve essere di almeno 4.500 A, salvo diversa comunicazione dell’Ente distr ibut ore dell’ener gia elettr ica. Gli interruttori automatici devono esser e tripolar i o quadripolar i, con 3 poli protetti. 22 Apparecchi di illuminazione per interni ed esterni Assegnazioni dei valori di illuminazione I valor i medi di illuminazione, da conseguire e da misurar e, entro 60 giorni dall'ultimazione dei lavor i, su un piano orizzont ale post o a 0,85 m dal pavimento, in condizioni di alimentazione normali, saranno desunti dai Capitolato impiant i elettrici 29 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP prospett i della norm a UNI 10380. Se non altrimenti indicat o, dei tre valori indicati dovrà esser e preso quello centr ale. A titolo or ient ativo, si r iportano i valori raccomandati nel pr ospetto I per gli uff ici. TI PO DI LOC ALE Aree di passaggio corridoio Scale e ascensori Magazzini e depositi Ser vizi igienici ( illum inazione generale) ILLUMIN AZIONE DI ESERCIZIO (lux) 50-110- 150 100-150-200 100-150-200 50-100- 200 Nella progettazione dovranno essere assunti valor i di illuminazione pari a 1,25 volte quelli di esercizio richiesti per tener e cont o del f attore di deprezzamento or dinario ( vedere il prospetto II della norma UNI 10380). Tipo di illuminazione (o natura delle sorgenti) A seconda degli ambient i, il tipo di illum inazione, potrà essere scelto dall'Amministrazione appaltante f ra i sistemi più idonei; tra questi, a t itolo esemplif icat ivo, si citano i seguenti: o a f luorescenza; o a LED; Le Imprese concorrenti potranno, in variante, proporre qualche altro t ipo che ritenessero più adat to. In ogni caso, i circuiti r elativi ad og ni accensione o gruppo di accensioni simultanee, non dovranno aver e un f attore di potenza a regime inf eriore a 0,9; tale valore sarà ottenibile, eventualmente, mediant e rif asamento. Opport una attenzione andr à rivolt a al f ine di evitare l'eff etto stroboscopico. Appar ecchi di illuminazione Gli apparecchi saranno dotat i di scher mi che possono avere compito di protezione e chiusura e/o controllo ott ico del f lusso lum inoso emesso dalla lampada. Gli apparecchi saranno, in genere, a f lusso lum inos o diretto, per un migliore sf ruttamento della luce emessa dalle lampade; per installazioni part icolar i, potranno essere adottati anche apparecchi a f lusso luminoso diretto- indiretto o totalment e indir etto. Capitolato impiant i elettrici 30 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Ubicazione e disposizioni delle sorgenti Particolare cura si dovrà porre all'altezza ed al posizionamento di installazione, nonché alla schermatura delle sorgent i lum inose, per eliminare qualsiasi per icolo di abbagliament o, diretto o indiretto, secondo quanto indicato nella norma UNI 12464-1. In mancanza di indicazioni, gli appar ecchi di illum inazione si intendono ubicati a sof f itto, con disposizione simmetrica, e distanziat i in modo da soddisf are il coef f iciente di disunif ormità consent ito. In locali di abitazione è tuttavia consentita la disposizione di apparecchi a parete (applique), per esempio, nelle seguenti circostanze: sopra i lavabi, a circa 1,80 m dal pavimento, e sopra la porta, in disimpegni di piccole e medie dimensioni. Flusso luminoso em esso Con tutte le condizioni imposte, per ogni ambient e sarà calcolato il f lusso totale emesso, in lumen, delle sorgent i luminose, necessario per ottenere i valori di illuminazione, in lux, prescr itti; per ottenere ciò, si utilizzeranno le Tabelle dei coef f icienti di ut ilizzazione dell'appar ecchio di illum inazione previsto. In base al f lusso tot ale emesso, si ricaverà il numero e il t ipo delle sorgenti luminose; quindi, il numero degli apparecchi di illum inazione. Da installare nelle scale; Plaf oniera tipo della Ditta Pr isma modello EKO25 o equivalente, a f orma circolare con corpo e anello in mater iale termoplast ico , parabola rif lettente in alluminio, schermo in vetro lavorato e satinato internamente completa di lampada incandescente o f luorescent e a basso consumo con attacco E27, vit i di bloccaggio in acciaio inox, classe II ed eventuale gabbia di protezione, da porre in oper a con grado di prot ezione IP44 completa di tut ti i collegament i all’impiant o elettrico e le operazioni di f issaggio sul supporto def init ivo. Le lampade di illum inazione devono essere comandate a mezzo di un relè temporizzatore modular e e componibile con le apparecchiature da incasso per montaggio in scatole rettangolar i standard. Il comando deve avvenire con pulsant i, lum inosi, installat i all'ingresso, nei corridoi e sui pianer ottoli del vano scala. Il relè tempor izzat ore deve consent ire la regolazione del tempo di spegniment o. Capitolato impiant i elettrici 31 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Da installare nei locali comuni; Plaf oniera tipo della Ditta 3 Filippi modello Linda o equivalente, con le seguenti caratterist iche: Illuminotecniche; Gli apparecchi, per lampade T5, T8 e compatte, f orniscono una distr ibuzione dif f usa simmetrica. Con l’ut ilizzo dei recuperator i di f lusso ( vedi accessor i), si possono aver e distr ibuzioni da ampie a concentrate e asimmetriche per soddisf are tutte le esigenze conseguenti l’installazione. Meccaniche; Corpo in policarbonato aut oest inguente V2, st ampato ad iniezione in color e grigio RAL Guarnizione Schermo in di tenuta policarbonat o iniettata 7035. ecologica autoest inguente V2, antinvecc hiamento. stabilizzato agli UV, trasparente stampato ad iniezione, con superf icie esterna liscia e interna con prismat izzazione dif f erenziata. Rif lettore portacablaggio in acciaio zincato a caldo, verniciato a base poliestere bianco, fissato al corpo mediante disposit ivi rapidi in acciaio, apertura a cerniera. Recuperat ore di f lusso concentrato, in alluminio a specchio con trattamento superf iciale al titanio e magnesio, assenza di iridescenza, ad alto rendimento, in dotazione montato nella versione 1x80 T5 HF cod. 5720, per ambienti di elevate alt ezze, cors ie di magazzini o per illum inamenti elevati localizzat i. Scrocchi a scomparsa f ilo corpo in policarbonato (in acciaio inox per 3F Linda Inox) per f issaggio schermo, apertura antivandalica. Staff e di f issaggio in acciaio inox, escluso 11W . Elettr iche; Cablaggio elettronico EEI A2, 230V- 50/60Hz, f attore di potenza >0,95, f usibile, accensione a caldo della lampada. Cablaggio a starter bassissime per dite EEI B1, 230V-50Hz, rif asato, f usibile, cavo da 0,75 mm² termoresist ent e HT 90° C. Cablaggio a starter basse perdite EEI B2, 230V-50Hz, r if asato, f usibile, cavo da 0,5 mm² termoresist ente HT 90°C. Linee per collegamento in cascata. Capitolato impiant i elettrici 32 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Plaf oniera compatte protette stagne tipo della Ditta Gewiss modello Bolla o equivalent e per lampade f luorescent i costituite da, cor po illum inante in policarbonato autoestinguente con un'elevat a resistenza agli urti color e grigio ral 7035 rif lettore in policarbonato opale, dif f usore in policarbonato autoest inguente, trasparente, alimentatore con cablaggio a norme CEI, grado di prot ezione I P55, completa di tutti i collegament i all’impianto elettrico e le operazioni di f issaggio sul supporto def initivo. L'impianto elettr ico deve essere realizzato con l'impiego di componenti con grado di protezione minimo I P 44. L'impianto elettr ico deve essere realizzato con l'impiego di componenti con grado di protezione minimo I P 44. L'impianto deve essere der ivato dal q uadro ser vizi gener ali, se l'energia consumata da tali ut enze viene misur ata dai contator i dei ser vizi comuni. Da installare esternamente; Plaf oniera stagna tipo della Ditta Pr ism a modello Super Delta o equivalente per lampade f luorescenti costituite da, corpo illuminante in tecnopolimero autoest inguente con un'elevata resistenza agli urt i colore grigio rif lettore alluminio, par abola in tecnopolimer o, diffusore in vetro sat inato, trasparent e, alimentatore con cablaggio a norme CEI , grado di prot ezione IP54, completa di tutti i collegamenti all’impianto elettrico e le operazioni di f issaggio sul supporto def init ivo. Gli apparecchi di illuminazione per zone esterne ai f abbricati devono essere alimentat i dal quadr o ser vizi generali. I component i apparecchi di impiegati nella illuminazione, realizzazione devono essere dell' impiant o, protetti contro compresi la gli pioggia, l'umidità e la polvere. L'accensione delle lampade deve esser e ef f ettuata a mezzo di interruttore programmatore (orario), con quadrant e giornaliero modulare e componibile con gli apparecchi montati nel quadro elettr ico di appartamento, o con relè crepuscolare. Da installare nel cor ridoio cantina; Plaf oniera compatte protette stagne tipo della Ditta Gewiss modello Bolla o equivalent e per lampade f luorescent i costituite da, cor po illum inante in Capitolato impiant i elettrici 33 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP policarbonato autoestinguente con un'elevat a resistenza agli urti color e grigio ral 7035 rif lettore in policarbonato opale, dif f usore in policarbonato autoest inguente, trasparente, alimentatore con cablaggio a norme CEI, grado di prot ezione I P55, completa di tutti i collegament i all’impianto elettrico e le operazioni di f issaggio sul supporto def initivo. L'impianto elettr ico deve essere realizzato con l'impiego di componenti con grado di protezione minimo I P 54. L'impianto deve essere der ivato dal q uadro ser vizi gener ali, se l'energia consumata da tali ut enze viene misur ata dai contator i dei ser vizi comuni. Da installare nelle parti comuni(emergenza); Plaf oniera t ipo della Ditta Ova modello Cee / Domino o equivalente f luorescente per illuminazione, non per manente, di emergenza, in materiale plastico aut oest inguente per installazione complete di batterie tensione di conduttor i ermetiche r icar icabili, rete, e di compreso accessori a di parete LED o soff itto da esterno rosso di presenza pr edisposizione eventuale comando di inibizione montaggio, com prensivo di allaccio elettr ico, tubo e e tutto quanto necessar io per l' installazione a r egola d'arte, per un grado di protezione IP 40 autonomia minima 1h: lampada 18 W , completa di tutti i collegamenti all’impianto elettrico e le operazioni di f issaggio sul supporto def init ivo. 23 Illuminazione di sicurezza L’impianto per l’illuminazione di sicurezza dovrà g arant ire la completa illum inazione di tutte le vie di uscit a, i luoghi di transito e di raccordo nel caso di interruzione dell’energia elettrica in modo da consent ire un veloce e sicur o def lusso delle persone presenti negli ambienti o edif ici interessat i dalla disf unzione. Tutti i component i dovranno rispondere ai seguent i requisit i: Punto luce per l’illuminazione di sicur ezza per pianerottoli e vani scale eseguito con condutt ori di rame di adeguata sezione, post i a sf ilamento entro tubi prot ettivi di materiale isolante già previst i per l’impianto di illuminazione generale e derivati da proprio interruttore automat ico con sola protezione magnetica, da inserire nel quadr o elettrico dei ser vizi comuni; Appar ecchio per l’illuminazione di sicur ezza per posa a paret e mediant e slitta per attacco rapido in materiale plast ico autoestinguente CEI 34-21/22 con Capitolato impiant i elettrici 34 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP circuito elettronico di controllo, batterie ermetiche al Pb, classe isolament o III, spia rete/ricar ica, grado di pr otezione IP40, alimentazione ordinaria 220V, autonom ia non inf eriore a 120' con lampada f luorescente da 8, 18, 22W ; Appar ecchi di illuminazione di sicurezza per edif ici residenziali CEI 64-50 del tipo a incasso su scatola r ettangolar e, serie componibile, complet i di placca con diff usore opalino, lampada f luorescente da 4W , batterie al NiCd 2×1,2V1,2Ah, aut onom ia 60'. 24 Impianto antenna per la ricezione del segnale televisione L’impianto e i relat ivi component i devono essere realizzati in conf ormità alle norme CEI 12–14 e CEI 100–7. I requisiti f ondamentali ai quali dovranno unif ormarsi la pr ogettazione e la realizzazione di un impianto di antenna sono: o massimo rendimento; o ricezione esente da rif lessioni e disturbi; o separazione tra le utilizzazioni, che non dovranno inf luenzarsi e disturbarsi a vicenda. Onde i sopra citat i requisiti siano soddisf atti, occorrer à prevedere un adeguato amplif icat ore del segnale, in relazione al numero delle derivazioni di ut ilizzazione che sarà stato precisato dall’Appaltatore. Nella scelta e installazione dell’ant enna, si dovr à tener cont o che l’eff icienza della st essa è deter minata dalla r igorosa valutazione di f attori che variano per ogni singolo caso e di cui si esemplif icano i pr incipali: o intensità dei segnali di arr ivo; o lunghezza d’onda (gamma di f requenza); o altezza del f abbricato sulla cui sommità dovrà esser e installata l’antenna; o inf luenza dei f abbricati vicini; o estensione dell’impianto; o numero delle utenze; o presunta direzione di provenienza dei disturbi. Capitolato impiant i elettrici 35 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Inoltre, per una valutazione più appropriata, si dovrà, tener conto delle caratterist iche propr ie dell’antenna e cioè: guadag no, angolo di apertura e rapporto tra sensibilità nella direzione di ricezio ne e quella opposta. Il guadagno dovrà pertanto essere elevato, pur con angoli di apertura orizzontale e vert icale ridotti al minimo per limitare l’azione dei campi disturbati, provenienti da direzioni diver se da quella del trasmettitore. Mater iale tipo della Ditta Fracarro o equivalente Cavi coassiali per uso interno adatt i alle singole inst allazioni (classe B), sia agli impianti multiutenza, condomini, ecc. (classe A). I modelli “con doppio schermo”, inoltre, consentono di raggiungere valor i di schermatura particolarmente elevat i (super iori a 90 dB), adatti alle applicazioni prof essionali, cavo PVC Ø 6, 8mm; 1,13/4,8 17 VAtC 40%, La rete di collegam ento con le prese di antenna sar à costituit a da cavo schermato bilanciato, o da cavo coassiale (in relazione al sistema adottato), posti entro canalizzazioni di mater ie plast iche. Il criter io da osser vare nella progettazione, perché l’impianto sia ef f iciente, sarà di disporre i montanti sulla verticale della posizione stabilita per la derivazione alle ut enze. I valori relativi all’im pedenza caratter istica e all’attuazione dei cavi impiegati dovranno essere compresi entro lim iti dipendenti dal t ipo di antenna prescelto. Le prese d’antenna per derivazione alle utenze dell’ impianto dovranno essere del tipo adatto al sistema di impianto adottat o e dovranno appartenere alla stessa ser ie di tutte le altre apparecchiature da incasso. L’impianto di ricezione televisiva dovrà essere predispost o contemporaneament e all’installazione dell’impiant o elettrico e dovr à essere dotato di tubazioni autonome per il passaggio dei c avi pr ovenienti dall’antenna di capt azione collocata sulle terrazze di copertura oppure su un altro punto idoneo alla ricezione televisiva. Le canalizzazioni di raccordo con le varie unità abitative dovr anno essere poste in punti (anche esterni) f acilmente ispezionabili in caso di necessità. Tutte le part i dell’impianto dovr anno esser e conf ormi alle prescr izioni dettagliate indicate di seguito: Capitolato impiant i elettrici 36 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP 25 Impianto video - citofonico L’impianto video citof ono del tipo prescelto dovrà essere un sistema digitale , salvo altre prescrizioni, avere un nucleo esterno di chiamata ai vari alloggi (con microf ono-ricevitore e pulsant iera) dove verr anno installat i gl i apparecchi con apri porta e comunicazione con la parte ester na. L'impianto deve essere composto da: - un post o esterno, con lampada inter na, costituito da 1 o più pulsanti (a seconda del numero dei posti interni), agent i su uno o più ronzator i; - gruppo f onico composto da m icrof ono e altoparlante, in comunicazione con i citof oni installati negli appartamenti; - un aliment atore con circuiti protetti contro le sovr acorrenti; - alimentazione della serratura elettrica sul cancello o sul portone azionata da pulsanti interni. - Cavo a 2 conduttori bus Appar ecchi I pulsanti e la tastiera esterni devono essere in materiale non igroscopico e costruit i in modo che non sia possibile lo smontaggio senza l' uso di attrezzi. Il gruppo f onico deve avere caratteristiche tali da consentire una buona ricezione e trasmissione anche in caso di inf iltrazioni di um idità od acqua. Citof oni I citof oni interni devono essere da paret e/incasso/tavolo ed essere completi di pulsante apr i porta e ronzatore per la chiamata. In caso di alloggi dispost i su più piani, deve essere possibile l'installazione di altr i citof oni in parallelo. Videocitof ono Il videocitof ono dovrà essere un sist ema digitale, in questo caso sarà composto da: - telecamera adeguatamente orientata sull'ingresso; - proiettore temporizzato per l' illuminazione dell' ingresso; - gruppo interno cost ituito dal monitor e da un apparecchio citof onico interno con caratteristiche uguali a quelle descr itte al paragraf o precedente. Caratter istiche tecniche tipo della ditta BTicino o equivalent e dei componenti dell’impianto; Capitolato impiant i elettrici 37 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Scatola da incasso + telaio in alluminio pressof uso per l' installazione ad incasso dei moduli f unzione – n°… moduli. Frontale modulo f onico modulare - colore Allmetal Frontale modulo n° … pulsanti - color e Allmetal Modulo telecamer a in bianco e nero per impianti ana logici/digitali video dotato di illuminazione IR per r iprese notturne. In f ase installativa è possibile regolare l'angolazione dell'obiett ivo sugli assi or izzontale e verticale di +/20°. Frontale telecamer a orientabile modulare - colore Allmetal Cavo a 2 conduttori bus Modulo f onico per sistem i digitali dotato di n°… pulsant i di chiamata e pulsante per il comando dell'attuator e luce scale(pr edisposto). Impianto telef onico Derivatore di piano video dotato di n°… uscite da collegare ai post i inter ni audio o video. Se usato in abbinamento ai moduli. 26 Impianto telefonico Dall’armadio centralizzato, post o in un locale idoneo, partiranno le distr ibuzioni verticali, con cavi protett i da tubazioni in materiale plast ico, f ino alle scatole di derivazione; da queste avranno inizio le ulteriori distribuzioni orizzontali con le diramazioni per le scatole dei s ingoli alloggi dalle quali partiranno le linee di distribuzione per le prese telef oniche. Tutti i cavi, i tubi e le parti dell’im pianto dovr anno avere distanze di protezione ed essere totalment e separati da qualsiasi altro impiant o realizzato nell’edif icio e, per quanto r iguarda i locali, essere in conf ormità con le caratter istiche di sicur ezza, accessibilit à ed aereazione richieste dalla normativa vigente. 27 Dispersori per la messa a terra Corda f lessibile o tondo in rame nudo per impianti di dispersione e di messa a terra della sezione di mmq 16-25-35-50, da porre in opera dentro uno scavo predispost o ad una prof ondità di ca. cm 50 compreso il rinterro e t utti i collegament i necessari alla chiusura dell’anello. Capitolato impiant i elettrici 38 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Tondino zincat o a f uoco per impiant i di dispersione e di messa a terra del diametro mm 8 (sezione mmq 50), mm 10 (sezione mmq 75), da porre in opera dentro uno scavo predisposto ad una prof ondità di ca. cm 50 compreso il r interro e tutt i i collegamenti necessar i alla chiusura dell’anello. Bandella di acciaio zincato a f uoco per impiant i di paraf ulmine delle dimensioni mm 25×3-30×2,5-30×3 da porre in opera su tetti praticabili, in buono stato di manutenzione, e su calate da inst allare lung o le par eti degli edif ici inter essat i compresi i supporti di sost egno, le giunzioni ed i collegament i agli apparecchi di captazione. Bandella in r ame per impianti di paraf ulmine delle dimensioni di mm 20× 220×3, da porre in opera su tetti prat icabili, in buono stato di manutenzione, e su calate da installare lungo le paret i degli edif ici interessati compresi i support i di sostegno, le giunzioni ed i collegamenti agli appar ecchi di captazione. Dispersor e per inf issione nel terreno della lunghezza di m 2 da porre in opera completo di collare per l’attacco del conduttore di t erra, inserito in apposito pozzetto ispezionabile nel quale dovrà conf luire il cavo dell’anello di messa a terra compresa la misurazione, ad installazione ef f ettuata, della ef f ettiva resistenza di terra, tutte le opere di scavo e riprist ino per la posa del pozzetto; tale dispersore potrà essere realizzat o in: o picchetto a tubo in acciaio zincato a caldo, del diametro ester no mm 40 e spessore della par ete mm 2; o picchetto massiccio in acciaio zincato a caldo, diametro esterno mm 20; o picchetto in prof ilat o in acciaio zincat o a caldo, spessor e mm 5 e dimensione trasversale mm 50; o picchetto massiccio in acciaio rivest ito di rame (rivestimento per deposito elettrolitico 100 micr on, rivestimento per traf ilatura 500 micron) di diametro mm 15; o picchetto a tubo di r ame di diametro esterno mm 30 e spessore mm 3; o picchetto massiccio in rame di diametro mm 15; o picchetto in prof ilato di rame di spessore mm 5 e dimensione trasversale mm 50. Dispersor e per posa nel terreno a quota minima m 0,50 al di sotto della sistemazione def initiva del t erreno, cost ituito da piastra delle dimensioni di m 1,00×1,00 (da realizzar e in acciaio zincato a caldo dello spessore di mm 3 oppure in rame dello spessor e di mm 3), completo di collar e per l’attaco del Capitolato impiant i elettrici 39 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP conduttor e di terra, inserito in apposit o pozzetto ispezionabile nel quale dovrà conf luire il cavo dell’anello di messa a terra compresa la misur azione, ad installazione eff ettuata, della eff ettiva resistenza di terra, tutte le opere di scavo e r ipr istino per la posa del pozzetto. Dispersor e per posa nel terreno per costituire un anello di dispersione da porre in opera ad una quota non inf eriore a 0,50 m al di sotto della sistemazione def init iva del terreno compresi i collegament i, la misurazione, ad installazione eff ettuata, della eff ettiva resistenza di terra, tutte le opere di scavo e r ipr istino; tale dispersore potrà essere realizzato in: o nastro di acciaio zincato a caldo di spessore mm 3 e sezione mmq 100; o nastro di rame di spessore mm 3 e sezione mmq 50; o tondino o conduttor e in acciaio zincato a caldo, sezione mmq 50; o tondino o conduttor e massiccio di rame di sezione mmq 35; o conduttor e cor dato in acciaio zincato a caldo, di sezione complessiva mmq 50 e diametro di ciascun f ilo mm 1,8; o conduttor e cordato in rame di sezione complessiva mmq 35 e diametro di ciascun f ilo mm 1,8. Canalina di protezione delle calate f ino a m 2,5 di altezza dalla massima quota praticabile esterna, per impianti di terra o dispersione scar iche atmosf eriche, da realizzare in lamier a bordata verniciata com presi gli oner i di f issaggio, giunti ed eventuali raccordi. Scar icator i di tensione da installare come apparecchi integ rati agli impiant i per la captazione delle scariche atmosf eriche per proteggere da eventuali sovratensioni di or igine atmosf erica o int erna gli impiant i elettrici alimentat i a 200/380 V. 28 Impianto di alimentazione ascensori Le linee di alimentazione degli impianti elettrici degli ascensor i e dei montacar ichi devono esser e indipendenti da quelle d egli altri ser vizi e devono partire dal quadr o servizi generali. Le conduttur e e le protezioni devono essere pr opor zionate per una corrent e pari a 3 volt e quella nominale del ser vizio continuat ivo. Se i motor i sono più di uno (alimentat i dalla stess a conduttura), si deve applicare un coef f iciente di riduzione. Capitolato impiant i elettrici 40 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Nel vano ascensore o montacarichi devono essere installat e solo condutture appartenent i a tale impianto. Nel caso di più ascensori, deve essere possibile individuare la cabina da cui è partito l'allarme. Nel locale macchina deve essere installato un quadro contenente gli interruttor i automat ici magnetotermici diff erenziali, nonché gli interruttor i e le lampade-spia relat ive, per l'illum inazione del vano ascensori, del locale, ecc. Gli interruttori automatici magnetotermici dif f erenziali possono essere installat i nel quadro di distribuzione o altrove, in modo da proteggere le conduttur e dedicate all'impianto. In conf ormità all'Articolo 6 del D.P. R. 29 maggio 1963, n. 1497, nei f abbricat i nei quali non vi sia personale di custodia, deve essere pr evisto l' interruttore generale o il comando dell' interruttor e, quest'ultimo installat o in una custodia sotto vetro f rangibile da dispor si al piano terreno in posizione f acilmente accessibile. L'interruttore può essere aut omatico, oppure senza alcuna protezione; in qualsiasi caso, la linea deve avere una protezione a monte. I l quadretto deve permettere il f issaggio a scatto di interrut tori magnetotermici e non automatici f ino a 63 A. L'impianto di messa a terra dell'ascensore o del montacarichi deve essere collegato all' impiant o di terra del f abbr icato, salvo diversa prescr izione in f ase di collaudo dell' ascensore o del montacarichi stesso. 29 Impianto nell’ autorimessa L'impianto deve essere der ivat o dal quadro ser vizi com uni, se l' energia consumata da tali ut enze viene misur ata dai contator i dei ser vizi comuni. In caso contrar io, da ciascun contator e partir à una linea, adeguatament e protetta, destinata all'alimentazione dei locali suddett i. Nelle autor imesse private con più di 9 autoveicoli e nelle aut orimesse pubbliche, l' impianto elettr ico deve essere realizzato in conf ormità alle norm e CEI 64-2, 64-2-A. Per quant o possibile, dovranno essere evitate le installazioni elettriche nelle f osse e nei cunicoli; diversament e, è necessar io attenersi alle prescr izioni contenute nell'appendice A della norma CEI 64-2. Capitolato impiant i elettrici 41 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Le prese f isse devono esser e ubicate in posizioni tali da evitare la necessit à di ricorrere a prolunghe e devono esser e installate ad un'alt ezza minima dal pavimento di 1,50 m. Le diverse parti dell'impianto elettrico devono ess ere prot ette dagli urti da parte dei veicoli. Il gruppo di misura e gli interruttori generali devono esser e installati in un vano pr ivo di tubazioni e contenitor i di f luidi inf iammabili. I componenti di cui sopra devono essere f acilmente e rapidam ente accessibili dall'ester no delle zone per icolose. 30 Impianto centrale termica L’impianto elettrico nella centrale di teler iscaldamento dovrà essere realizzato nel rispett o delle norme CEI 64-8 , CEI 31-33 e CEI 31-35. L'alimentazione elett rica della centrale di teler iscaldamento parte dal quadro ser vizi generali nel vano contatori f ino al quadro all' interno del locale Il quadro in lam ier a tipo realizzato all’int erno del locale dovrà essere dimensionato in relazione al numero di interruttori evidenziati nello schema elettr ico, tenendo conto di una maggiorazione del 30%. Sul quadro interno al locale si devono installare g li interrut tori modular i di protezioni della alimentazione linea delle di alimentazione pompe, di altri del eventuali bruciatore, utilizzator i della e di linea di tutte le apparecchiature che necessitano di un collegamento elettrico. I collegamenti con le apparecchiature idr iche, pompe di r iscaldamento,di ricircolo, bruciatore e altri utilizzator i, si realizzano mediante l’ut ilizzo di cavi tipo FROR 450/750 V posat i entro canali in metallo o tubo in pvc esterno comprensivo di accessori. Nel locale verrà installato un quadro in materiale tipo, per il contenimento delle appar ecchiatur e di regolazione dell’impianto di riscaldamento. Le appar ecchiature dell’impianto di r iscaldamento p osate nei cavedi dei pianerottoli verranno alimentat e con tensione 24V a.c. mediante conduttor i di tipo N07V- K 450/750 V, o cavi FROR 450/750 V posat i all’interno di tubazioni dedicate a vista o incassata . Capitolato impiant i elettrici 42 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP I punti luce verranno realizzat i a sof f itto sono di t ipo LINDA I NOX AR 2x36W della ditta 3FILIPPI. Il comando del punto luce deve esser e posizionato all’ingresso del locale e sarà realizzato mediante una tubazione rigida a vista compr ensiva di tutti gli accessori. Verrà realizzato anche un punto d’emergenza posto nella vicinanze del quadro elettrico. Gli apparecchi di comando prese a spina devono essere installat i a 1,50mt dal pavimento Nella centrale e stat o previsto un quadretto CEE contenente due prese di tipo industriale. Dovranno esser e realizzat e su tutte le masse e masse estr anee collegamenti equipotenziali mediante un collettore costituit o da barra in r ame. Il resto dell'impianto deve essere eseguito in modo da r ispettar e le disposizioni di legge, sia per quanto r iguarda i dispositivi di sicur ezza, sia per quanto riguar da i disposit ivi di regolazione, p er f are in modo che la temperatura nei locali non super i i 20° C. 31 Verifica iniziale, consegna e norme per il collaudo degli impianti Verif ica iniziale e consegna degli impiant i Dopo l'ultimazione dei lavori e il r ilascio del relat ivo cer tif icato da parte dell'Amministrazione appaltante, questa ha la f acoltà di prendere in consegna gli impianti, anche se il collaudo def initivo degli stessi non abbia ancora avuto luogo. In tal caso, però, la presa in consegna degli impianti da parte dell'Amministrazione appaltante dovrà essere preceduta da una verif ica provvisor ia degli stessi che abbia avuto esito f avorevole. Anche qualora l'Amministrazione appaltant e non intenda avvalersi della f acoltà di prendere in consegna gli impiant i ult imati pr ima del collaudo def init ivo, essa può disporre, aff inché dopo il r ilascio del certif icato di ult imazione dei lavor i, si proceda alla ver if ica provvisoria degli impianti. È pure f acolt à dell'Impresa di chiedere che, nelle medesim e circostanze, la ver if ica provvisoria degli impianti abbia luogo. Capitolato impiant i elettrici 43 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP La ver if ica provvisor ia accerterà che gli impiant i siano in condizione di poter f unzionare normalm ente, che siano state rispettate le vigenti norme di legge per la pr evenzione degli inf ortuni e in par ticolare dovrà controllare: o lo stato di isolament o dei circuit i; o la continuit à elettrica dei circuit i; o il grado di isolamento e le sezioni dei conduttori; o l'eff icienza dei com andi e delle prot ezioni nelle condizioni del massimo car ico previsto; o l'eff icienza delle pr otezioni contro i contatti indirett i. o La ver if ica provvisor ia ha lo scopo di consent ire, in caso di esito f avorevole, l'esito del f unzionamento degli im pianti ad uso degli utenti a cui sono destinat i. Ad ultimazione della verif ica provvisoria, l' Amministrazione appaltante prender à in consegna gli impianti con regolare verb ale. Collaudo def init ivo degli impianti Il collaudo def initivo deve iniziarsi entro il term ine stabilito di numero <...> giorni solar i dalla consegna degli impianti e, in d if etto, non oltre 6 mesi dalla data del cert if icato di ultimazione dei lavori. Il collaudo def initivo dovrà accertare che gli impiant i e i lavor i, per quanto riguarda i mater iali impiegati, l'esecuzione e la f unzionalit à, siano in tutto corrispondent i a quanto precisato nel Capitolato speciale d'appalto, tenuto conto di eventuali modif iche concordate in sede di aggiudicazione dell'appalto stesso. Ad impianto ultimato, si deve provvedere alle seguent i ver if iche di collaudo: o rispondenza alle disposizioni di legge; o rispondenza alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco o rispondenza a prescrizioni particolari concordate in sede di off erta; rispondenza alle nor me CEI relat ive al tipo di impianto, come o di seguito descritto. In particolare, nel collaudo def init ivo, dovranno eff ettuarsi le seguenti ver if iche: a) che siano st ate osservate le norme tecniche generali. b) che gli impianti e i lavori siano corrispondent i a tutte le r ichieste e le prevent ive indicazioni, dall'Amministrazione iner enti appaltante Capitolato impiant i elettrici allo nella specif ico lettera di app alto, invito alla precisat e gara o nel 44 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP disciplinar e tecnico a base della gar a, purché r isultino conf ermate nel progetto-off erta dell'Impresa aggiudicataria e purché non siano st ate concordate delle modif iche in sede di aggiudicazion e dell'appalto; c) che gli impianti e i lavori siano in tutto corrispondent i alle indicazioni contenute nel prog etto-off erta, purché non siano state concordate delle modif iche in sede di aggiudicazione dell'appalto; d) che gli impianti e i lavori corrispondano inoltre a t utte quelle eventuali modif iche concor dat e in sede di aggiudicazione dell'appalto. Anche del collaudo def initivo verrà redatto regolare ver bale. Esame a vista Deve essere eseguit a un'ispezione visiva per accertarsi che gli impiant i siano realizzati nel rispett o delle prescrizioni delle norme generali, delle norme degli impiant i di t erra e delle norme particolari r if erentesi all' impianto installato. Tale controllo deve accertare che il mat eriale elettrico, che costituisce l'impiant o f isso, sia conf orme alle relat ive norme, sia scelto correttamente e inst allato in modo conf orme alle prescr izioni normative e non present i danni visibili che possano compr omettere la sicur ezza. Tra i controlli a vista devono esser e eff ettuati i controlli relat ivi a: o protezioni e misura di distanze nel caso di pr otezione con barrier a, o presenza di adeguat i dispositivi di sezionamenti e int erruzioni di polarità, scelt a del tipo di apparecchi e misure di protezione adeguate alle inf luenze ester ne, ident if icazione de i conduttori di neutro e ammonitor i, di pr otezione, identif icazione f ornit ura di di com andi schemi, e cartelli protezioni, collegament i dei conduttori. Inoltre è opportuno che questi esami inizino durante il corso dei lavor i. Verif ica del tipo e dimensionament o dei component i dell' impianto e dell'apposizione dei contrassegni di ident if icazion e Si deve ver if icare che tutt i i component i dei circuit i messi in oper a nell' impianto utilizzatore siano del t ipo adatto alle condizioni di posa e alle caratterist iche dell' ambiente, nonché cor rettamente dimensionati in relazione ai car ichi reali di f unzionament o contem poraneo, o in mancanza di questi, in relazione a quelli convenzionali. Capitolato impiant i elettrici 45 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP Per cavi e conduttori si deve controllare che il dimensionam ento sia f atto in base alle portate indicate nelle tabelle CEI-UNEL; inoltre si deve verif icare che i component i siano dotat i dei dovut i contrassegni di identif icazione, ove prescritt i. Verif ica della sf ilabilità dei cavi Si devono estrarre uno o più cavi dal tratto di tubo o di condotto compreso tra due cassette o scat ole successive e controllar e che quest 'operazione non abbia provocato danneggiamento agli stessi. La ver if ica va eseguita su tratti di tubo o di condotto per una lunghezza par i complessivament e ad una percentuale tra l'1% e il 5% della lunghezza totale. A questa ver if ica si aggiungono, per gli impianti elettr ici negli edif ici pref abbricat i e costr uzioni modular i, anche quelle relat ive al rapporto tra il diametro interno del tubo o del condotto e quello del cerchio circoscr itto al f ascio di cavi in questi contenut o e al dimensionamento dei tubi o dei condott i. Quest'ult ima verif ica si deve ef f ettuare a mezzo di apposita sf era come descr itto nelle norm e CEI per gli impianti sopraddett i. Misura della resistenza di isolamento Si deve eseguire con l' impiego di un Ohmmetro, la cui tensione continua sia 250 V, nel caso di misura su parti di impianto di c ategoria 0 oppur e su parti di impianto alimentat e a bassissima tensione di sicurezza, oppure di 500 V, in caso di misur a su parti di impianto di pr ima categoria. La misura si deve ef f ettuare tra ogni conduttore attivo e il circuito di terra e f ra ogni coppia di conduttori tra loro. Durante la misura, gli apparecchi ut ilizzat ori devono esser e disinser iti; la misura è relat iva ad ogni circuit o, intendendosi per tale la parte di impianto elettr ico protetto dallo stesso dispositivo di protezione. I valor i minimi ammessi per costruzioni tradizionali sono: o 500.000 Ohm per sistemi a tensione nom inale > a 50 V; o 250.000 Ohm per sistemi a tensione nom inale = a 50 V. I valor i minimi ammessi per costruzioni pref abbricate sono: o 250.000 Ohm per sistemi a tensione nom inale > a 50 V; o 150.000 Ohm per sistemi a tensione nom inale = a 50 V. Misura delle cadute di tensione Capitolato impiant i elettrici 46 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP La misura delle cadute di tensione deve essere eseguita tra il punto di inizio dell' impianto e il punto scelto per la pr ova; si inseriscono un Voltmetro nel punto iniziale e un altro nel secondo punto (i due strument i devono avere la stessa classe di precisione). Devono essere f unzionare alimentati tutti gli contem poraneamente; apparecchi nel caso utilizzatori di che possono appar ecchiature con assorbimento istantaneo, di corrent e si f a rif erimento al car ico convenzionale scelto come base per la determ inazione della sezione delle condutture. Le letture dei due Voltmetr i si devono eseguire contemporaneament e e si deve procedere poi alla det erminazione della caduta di tensione percentuale. Verif ica delle protezioni contro i cortocircuit i e i sovr accar ichi Si deve controllar e che: o il potere di interruzione degli appar ecchi di pr otezione contro i cortocircuit i sia adeguato alle condizioni dell' impianto e della sua alimentazione; o la taratura degli apparecchi di protezione contro sovr accar ichi sia corr elata alla por tata dei conduttori pr otetti dagli stessi. Verif ica delle protezioni contro i contatti indir etti Devono essere eseguite le verif iche dell'impianto d i terra descritte nelle norme per gli impianti di messa a t erra ( vedere le norme CEI 64-8 ( var ie parti). Per gli impiant i soggetti alla disciplina del D.P.R. 27 april e 1955, n. 547 e successi ve modifi che, va ef f ettuata la denuncia degli stessi alle Unità Sanitar ie Locali (USL) a mezzo dell'apposito modulo, f ornendo gli element i richiest i e cioè i risultati delle misur e della resistenza di terra. Si devono eff ettuare le seguenti ver if iche: a) esame a vista dei conduttor i di terra e protezione. Si int ende che andranno controllate sezioni, materiali e modalità di posa, nonché lo stato di conser vazione, sia dei conduttor i stessi, sia delle giunzioni. Si devono, inoltre, controllare i conduttori di terra, il morsetto di terra degli ut ilizzatori f issi e il cont atto di t erra delle prese a spina; b) si deve eseguire la misura del valor e di r esistenza di terr a dell' impianto, ut ilizzando un disper sore ausiliar io e una sonda di tensione con apposit i strumenti di misura o con il metodo voltamperometr ico. La sonda di tensione e il disper sore ausiliario vanno posti ad una sufficiente distanza Capitolato impiant i elettrici 47 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP dall' impianto di terra e tra di loro; si possono ritenere ubicati in modo corretto quando siano sistemati ad una distanza dal loro contor no pari a 5 volte la dimensione massima dell'impiant o stesso; quest'ultima, nel caso di semplice dispersore a picchetto, può assumersi pari alla sua lung hezza. Una par i distanza va mantenuta tra la sonda di tensione e il dispersore ausiliar io; c) deve essere controllato in base ai valori m isurat i, il coor dinamento degli stessi con l' intervento nei tempi previst i dei dispositivi di massima corrente o dif f erenziali; per gli impianti con f ornitura in media tensione, tale valore va controllato in base a quello della corrente convenzionale di terra, da richiedersi all' ENEL; d) quando occorre, sono da eff ettuare le misure delle tensioni di contatt o e di passo. Queste sono di regola eseguite da prof essionist i, Imprese o enti specializzat i. Le nor me CEI 64-8 ( varie parti) f orniscono le istruzioni per le suddette m isure; e) nei locali da bagno deve essere eseguit a la ver if ica delle continuità del collegamento equipotenziale tra le tubazioni metalliche di adduzione e di scarico delle acque, tra le tubazioni e gli apparecchi sanitari, tra il collegamento equipotenziale e il conduttore di protezione. Tale controllo è da eseguirsi pr ima della muratura degli apparecchi san itar i. Norme generali comuni per le verif iche in corso d'oper a, per la verif ica iniziale e per il collaudo def initivo degli impiant i a) Prima di iniziar e le prove di f unzionamento e di rendim ento delle apparecchiature e degli impiant i, il collaudatore d ovrà verif icare che le caratterist iche della corrente di alimentazione, disponibile al punto di consegna (specialmente tensione, f requenza e potenza disponibile), siano conf ormi a quelle previste nel Capitolat o speciale d'appalt o e cioè quelle in base alle quali f urono progettati ed eseguit i gli impianti. Qualora le anzidette caratter istiche della corrente di alimentazione (se non prodotta da centrale f acente parte dell'appalto), all'atto delle ver if iche o del collaudo, non f osser o conf ormi a quelle contrattualmente pr eviste, le prove dovranno essere rinviate a quando sia possibile disporre di correnti di alimentazione delle caratterist iche contr attualmente previste, purché ciò non implichi una dilazione della verif ica pr ovvisoria o del collaudo def initivo super iore ad un massimo di 15 giorni. Nel caso vi sia al riguardo impossibilit à da parte dell'Azienda elettrica distr ibutr ice o qualora l' Amministrazione appaltante non intenda disporre per Capitolato impiant i elettrici 48 Comune di Reggio Emilia - Programma di manutenzione straordinaria ERP modif iche atte a garantire un normale f unzionamento degli impiant i con la corrente di alimentazione disponibile, le ver if iche in corso d' opera, la ver if ica provvisor ia ad ultim azione dei lavor i, nonché il collaudo def initivo potranno ugualmente aver luogo, ma il collaudator e dovr à tenere cont o, nelle verif iche di f unzionamento e nella determinazione dei rendime nti, delle variazioni delle caratterist iche della corrente disponibile per l' alimentazione che spetta a quelle contrattualmente previste e secondo le quali gli impiant i sono stati progettati ed eseguit i. b) Per le ver if iche in corso d'opera, per la verif ica provvisor ia e per il collaudo def initivo, l'Impresa è tenut a, a r ichiesta dell'Amministrazione appaltant e, a mettere a disposizione normali apparecchiat ure e strumenti adatti per le misur e necessar ie, munit i di apposito certif icato di taratura, senza poter perciò accampare dir itti a maggiori compensi. c) Se in tutto o in part e gli apparecchi utilizzatori e le sorgenti di energia non sono inclusi nelle f ornitur e comprese nell'Appa lto, spetterà all'Amministrazione appaltant e di provvedere a quelli di pr opria spettanza, qualora essa desideri che le ver if iche in corso d'opera, quella pr ovvisor ia e quella di collaudo def initivo, ne accertino la f unzionalità. garanzia degli impianti Se non diversament e dispost o nel Capit olato speciale di appalto, la garanzia è f issata entro 12 m esi dalla data di approvazione del certif icato di collaudo. Per garanzia degli impiant i entro il term ine precis ato, si intende, l'obbligo che incombe all'Impresa di riparare tempestivamente, a sue spese, comprese quelle di ver if ica, t utti i guasti e le imperf ezioni che si manif estino negli impiant i per eff etto della non buona qualità dei materiali o per dif etto di montaggio, escluse soltanto le riparazioni dei dann i che non possono attribuirsi all'ordinar io esercizio dell'im pianto, ma ad evidente imper izia o negligenza del personale dell'Amm inistrazione appaltante stessa che ne f a uso, oppure a normale usura. Capitolato impiant i elettrici 49