SCHEDA DIDATTICA / INTERVISTA A MAURO GIACCA
Ora tocca a te
DOMANDE E ATTIVITÀ
1. Il cuore umano è una sofisticata “macchina” che pompa
sangue nell’apparato circolatorio. La sua efficienza è data dalla
netta separazione in due parti: il “cuore sinistro” spinge il sangue
ossigenato proveniente dai polmoni all’aorta e, da qui, verso
tutte le arterie di distribuzione agli organi, mentre nel “cuore
destro” affluisce attraverso le vene il sangue deossigenato
rientrante da tutti gli organi, che viene spinto nuovamente ai
polmoni.
a. Realizza un disegno della funzione cardiovascolare, indicando
atri e ventricoli, circolazioni sistemica e polmonare con arterie
e vene (attenzione alla circolazione polmonare!).
b. Fai una rapida ricerca in rete per scoprire che cosa sono le
vene linfatiche e come sono connesse con la circolazione
generale.
2. Nel corso dell’evoluzione il cuore ha subito rilevanti
modificazioni: utilizzando lo schema proposto all’indirizzo link.
pearson.it/E2D91EB7, individua quali sono i limiti della
circolazione dei vertebrati la cui origine è più antica e quali
miglioramenti si sono successivamente sviluppati (Figura 1).
4. Il cuore è formato da cellule muscolari la cui contrazione è
generata dal nodo seno-atriale nell’atrio destro: esso stimola
direttamente il tessuto muscolare degli atri, i quali si
contraggono spingendo il sangue nei ventricoli; attraverso il
nodo atrio-ventricolare, invece, fa contrarre i ventricoli con un
leggero ritardo e così il sangue è spinto verso le arterie. Il nodo
seno-atriale è chiamato pacemaker e la sua attività è autonoma,
anche se può essere condizionata da stimolazioni nervose e
fattori chimici.
Ricercando le informazioni sul tuo manuale scolastico, rispondi
alle seguenti domande:
a. Nel corso dello sviluppo embrionale, quando si attiva la
funzione cardiaca?
b. Quali compartimenti del sistema nervoso innervano e
modulano l’attività del cuore? E quali ormoni lo condizionano?
5. Ora prova tu: ponendo l’orecchio sul cuore di un tuo
compagno distingui un doppio battito, corrispondente alla
chiusura in successione delle “porte” (valvole) di ingresso e
uscita dai ventricoli. Se invece, con il dito, intercetti il battito
lungo l’arteria del tuo collo (la carotide) avverti un segnale
singolo, dovuto alla sola pressione ritmata in uscita dal
ventricolo sinistro.
3. Ricordando che con il termine omeotermia si intende la
capacità di un organismo di regolare la propria temperatura
corporea (i cosiddetti animali a “sangue caldo”), ricostruisci in un
brano sintetico il nesso tra l’evoluzione del cuore nei vertebrati e
l’opportunità di alcuni mammiferi e uccelli di vivere nei climi
rigidi di latitudini e quote elevate.
Lo sai che già i più grandi dinosauri carnivori erano parzialmente
omeotermi poiché dotati di un cuore a quattro camere? Conosci
qualche rettile odierno che ha conservato la stessa virtù?
6. Le cellule contrattili del cuore ricevono il loro nutrimento
(ossigeno e zuccheri) non attraverso la circolazione interna
atrio-ventricolare ma da una ramificata rete di arterie – le
coronarie – che avvolgono il cuore ramificandosi in profondità
nel tessuto.
Se il flusso coronarico di un settore è impedito (ischemia), le
cellule cardiache a valle vengono irrimediabilmente danneggiate
e, infine, muoiono (necrosi); si riduce così la funzionalità del
cuore, che manifesta incapacità (insufficienza) anche grave
(scompenso) a far circolare nel corpo in modo
adeguato il sangue.
Fai una ricerca in rete su quali
fattori predispongano all’infarto
e su quali strategie
preventive, sia individuali
capillari polmonari
sia collettive, debbano
capillari polmonari
e cutanei
essere sostenute.
Figura 1
capillari branchiali
circolazione
pneumo-cutanea
ventricolo (v)
a
atrio (a)
circolazione
polmonare
a
a
v
v
destra
sinistra
circolazione
sistemica
capillari sistemici
destra
capillari sistemici
a
v
sinistra
circolazione
sistemica
capillari sistemici