STEFANO BRONDI: THAT’S BROADWAY! Partendo dall’analisi di alcune scene degli spettacoli più famosi della storia del Musical Anglosassone, verrà presa in esame la parte musicale con particolare attenzione all’estetica di composizione, alle scelte stilistiche in relazione al periodo di messa in scena e alle particolari tecniche di canto usate nello specifico. Partendo dallo studio vocale del personaggio, analizzeremo come le diverse tipologie vocali possono rispondere a codici stilistici precedenti (come il Melodramma) o rispecchiare caratterialmente i diversi ruoli scenici. Verrà anche dato spazio alla preparazione per i provini in teatro sotto forma di Mock Auditions (simulazione di audizioni) con consigli relativi alla scelta dei brani da interpretare e l’individuazione dei tagli più efficaci. Agli allievi iscritti saranno consegnate le partiture all’inizio del ciclo di Masterclass per lo studio preliminare dei brani singoli, duetti e brani corali oggetto dei vari incontri. Ciclo di 7 incontri da sei ore circa. INCONTRO 1: LA ROCK OPERA E LE SUE EVOLUZIONI A partire dalle prime opere della fine degli anni ’60 (“Tommy”, “Hair”, “Jesus Christ Superstar”, “Godspell” e altri) fino all’incrocio con gli stili più attuali del rock (“Rent”, “Aida”, “Spring Awakening”), analizzeremo la forma e l’evoluzione della Rock Opera e la scelta degli stili vocali all’interno di questa tipologia di spettacolo. INCONTRO 2: I MUSICAL DELLA GOLDEN AGE Dai prodromi di “Showboat” del 1927 fino all’inizio di quella che è considerata la “Golden Age” del Teatro Musicale Anglosassone, dal 1943 (debutto di “Oklahoma” di Rodgers & Hammerstein) fino alla crisi degli anni ’60, quest’epoca vede il massimo sviluppo delle produzioni musicali teatrali e l’introduzione del concetto di “Musical integrato” con codici stilistici vocali che prendono largamente spunto dall’Operetta. Questi spettacoli costituiscono ancora oggi parte attiva del repertorio, e la loro conoscenza rappresenta un requisito essenziale per ogni performer. INCONTRO 3: I “POPSICALS” Gli anni ’80 vedono la nascita dei “Megamusical”, produzioni milionarie che integrano l’uso massicio di effetti speciali, scenografie gigantesche e stili vocali e musicali prevalentemente mainstream. “Cats”, “Miss Saigon”, “The Phantom of the Opera”, “Les Miserables” e “Sunset Boulevard” sono solo alcuni tra I titoli più conosciuti, simbolo di una rinascita dell’interesse verso il Teatro Musicale Americano. INCONTRO 4: BROADWAY E TIN PAN ALLEY L’incontro con il linguaggio del Jazz negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso e il contributo fondamentale di compositori geniali come Irving Berlin, Cole Porter e George Gershwin danno al Teatro Musicale anglosassone la spinta verso la trasformazione degli spettacoli da semplice evoluzione del Vaudeville a veri e propri spettacoli strutturati intorno a trame narrative complesse. “Anything Goes” di Porter, “Porgy and Bess” di Gershwin fino ad arrivare ad “Annie Get your Gun” di un Berlin ormai maturo che fa sopravvivere questa tipologia di spettacoli ben oltre la sua collocazione storica. INCONTRO 5: IL XXI SECOLO I Musical che compaiono a Broadway vedono il mescolarsi dei vari linguaggi moderni al servizio di sceneggiature sempre più variegate e complesse, perdendo spesso la connotazione di genere specifico. Esperimenti scenici portano marionette in scena (“Avenue Q”), punti di vista alternativi di narrazioni consolidate (“Wicked”) e temi sempre più fantastici e borderline (“Urinetown” o “The Book of Mormon”), il tutto circondato dalla presenza contemporanea di molteplici stili musicali e vocali che variano dal Pop più sofisticato ai ritmi Fusion, Latin e Rock INCONTRO 6: SONDHEIM VS. MAINSTREAM Sondheim rappresenta un unicum nel panorama del teatro musicale per la sua particolare formazione artistica (allievo di Oscar Hammerstein II, liricista di “West Side Story” di Leonard Bernstein e “Gypsy” di Jule Styne nei suoi esordi) e per lo sviluppo di un proprio linguaggio narrativo musicale frutto di esperimenti complessi in opere dove scrive autonomamente musica e liriche (il Concept Musical “Company” o l’utilizzo di una scrittura musicale definita puntinista in “Sunday in the Park with George”). INCONTRO 7: PREPARAZIONE ALLE AUDIZIONI Sfruttando il bagaglio di repertorio acquisito nei precedenti incontri metteremo in pratica il processo di preparazione del performer verso le audizioni per gli spettacoli del teatro musicale. Scelta del repertorio e dei tagli più efficaci, presentazione efficace del materiale musicale, conoscenza del contesto narrativo e sviluppo del personaggio e dell’interpretazione saranno solo alcuni degli argomenti oggetto di questa lezione conclusiva che vedrà la messa in scene di vere e proprie simulazioni di provino per preparare psicologicamente il performer ad affrontare questa fase critica del proprio lavoro. 31/10/2014 Mussida Music Publishing srl pag. 2/2 Oggetto: Vox Pro - Stefano Brondi Le informazioni qui contenute sono da considerarsi strettamente riservate in quanto di proprietà della Mussida Music Publishing