Il carattere glumette villose invece ha una distribuzione rara, fram

Il carattere glumette villose invece ha una distribuzione rara, frammentaria e assai caratteristica. S i ritrova infatti : a Parigi nel Campo
di St. Maur, a Gibilterra, nel Marocco a Marsa S a g u i r a ('), in Algeria a Orano e a Boghar, nell'interno algerino ad Aflou, a Marettimo,
a Majorca e sul litorale occidentale del Peloponneso nell'Argolide.
COLORE DFXLA PANNOCCHIA.
Il colore della pannocchia varia notevolmente. Seguendo la Cromotaxia del SACCARDO (1897) si possono così elencare i vari colori riscontrati :
bianco eburneo e argenteo, grigio cinereo, giallo canarino, giallo paglia, color crema, color miele, ferrugineo, fulvo, atroviolaceo, ametistino, sordido.
Questi colori possono essere accoppiati nella stessa pannocchia e la
resta presentare un colore più scuro rispetto al rimanente della pannocchia. Il colore delle glume risulta essere il colore fondamentale della
pannocchia stessa.
Ho riscontrato più frequenti le seguenti combinazioni di colori : pannocchia giallo paglia o bianco argenteo con resta atroviolacea o ametistina ; pannocchia ferruginea o fulva con resta atroviolacea o ametistina ; pannocchia giallo paglia con reste fulve o atroviolacee. In generale tutte le pannocchie di un individuo hanno lo stesso colore o le
stesse combinazioni di colori ; ma ho trovato anche campioni con talune spighe di una colorazione, altre di un'altra colorazione. H o potuto constatare io stessa che il calore ha influenza sulla colorazione
delle pannocchie di Lagurus, sebbene un'influenza non costante nè uniforme. Esponendo una pannocchia color giallo paglia al vapore di
acqua bollente ho osservato le glume e la rachide delle medesime assumere un nettissimo colore ametistino : al microscopio ho constatato
che tutte le cellule della rachide della gluma avevano cambiato colore
(1) Non è stato possibile, sotto nessuna dizione, precisare sull'atlante questa
località; essa tuttavia è stata riportata sulta cartina in un punto della costa
Marocchina, arguendo — dal nome Marsa che significa porto — la sua situazione costiera. Accanto alla segnalazione ho messo un punto interrogativo.
Trascrivo per intero qui l'etichetta d'Erbario che contrassegna questo campione: Dr. Font Quer. - Iter Maroccanum' 1927, n. j i . Lagurus ovatus L.,
Sfi. fi. ed. I, pag. Si, (1753) Hab. in declivibus kerbosis c. Marsa Saguira (littore
riphaeo) 50 m. alt., 16 Aprilis. (Herb. Delessert).
La stessa località compare nell'Erbario dell'Africa del Nord, dell'Univ. di
Algeri, con la dizione : Marsa Srira.