L'EUROPA NELL'ETÀ DI NAPOLEONE 01. Napoleone: ordine, giustizia, moderazione 02. Successi militari e consolidamento della dittatura 03. Dal Consolato all'Impero 04. L'Impero è la guerra 05. Apogeo di Napoleone 06. Napoleone: potenza e precarietà 07. Dall'altare alla polvere 08. La fine dl Napoleone e la restaurazione impossibile Dopo il colpo di stato del novembre 17 Napoleone - Primo console a vita dal 1802 e imperatore dal 1804 - governa la Francia con metodi dispotici e polizieschi, ma nello stesso tempo si procura una sufficiente base di consenso, ristabilendo l'ordine, riconciliando lo Stato con la Santa Sede, promulgando un Codice Civile adeguato alle esigenze della nuova società borghese: ponendo insomma le premesse perché la Francia, dopo tante lacerazioni, trovi un minimo di pace sociale (sotto il netto dominio delle classi abbienti). Abilissimo condottiero, egli ristabilisce inoltre con la forza delle armi l'egemonia francese in Italia e in gran parte d'Europa, incontrando peraltro la tenace ostilità dell'Inghilterra, animatrice di tutte le coalizioni militari che si formano contro di lui. Motivo determinante di questa ostilità è appunto la pretesa di Napoleone di estendere il proprio dominio sull'intera Europa continentale facendo e disfacendo ad arbitrio regni e sovrani. Egli infatti assume personalmente la corona del Regno d'Italia (1805), strappa a Ferdinando IV di Borbone il Napoletano e lo assegna al fratello Giuseppe (1806), assegna al fratello Luigi il Regno d'Olanda (1806), occupa il Portogallo (1807), la Spagna e lo Stato Pontificio (1808), richiama da Napoli Giuseppe e lo fa re di Spagna, sostituendolo nel Napoletano col cognato Gioacchino Murat (1808), e da ultimo, quando gli sembra che il proprio dominio sul continente sia insidiato dallo zar Alessandro I, muove guerra anche alla Russia (1812), convinto di poterla annientare in poche battaglie campali. La campagna di Russia ha invece un esito disastroso, e i paesi dominati da Napoleone ne approfittano per ribellarsi. Sconfitto duramente a Lipsia (1813), l'imperatore è finalmente respinto entro gli stessi confini della Francia e deve cedere di fronte alle soverchianti forze prussiane, russe, austriache e britanniche. Dopo la sua abdicazione (aprile 1814) gli viene quindi assegnata l'isola d'Elba, mentre in Francia ritornano i Borboni, e precisamente Luigi XVIII, fratello di Luigi XVI. Nel febbraio del 1815 Napoleone fugge dall' Elba, approda in Francia e viene ancora una volta acclamato imperatore. Contro di lui si forma però una nuova coalizione che gli infligge la sconfitta definitiva sui campi di Waterloo (giugno 1815). Consegnatosi agli Inglesi, l'ex imperatore viene quindi confinato nell'isola di Sant'Elena, dove muore il 5 maggio 1821. Nel Congresso di Vienna, convocato per risistemare l'Europa dopo più di vent'anni di guerre quasi ininterrotte, s'affaccia intanto il proposito di restaurare in una certa misura l'ancien régime; si tratta però di un progetto inattuabile, perché gli eventi occorsi fra il 1789 e il 1815 hanno cambiato in modo irreversibile le strutture e lo spirito della società europea, e hanno reso impossibile un ritorno al passato.