L’Universo Nel corso della storia gli uomini e in particolar modo gli astronomi si sono posti il problema dell'origine e dell'evoluzione dell'universo. E. Hubble nel 1924 propose la teoria di uno spazio immenso e sconfinato suddiviso a sua volta in diversi "universi-isola", le galassie, ognuna delle quali composta da centinaia di miliardi di stelle ed altri oggetti celesti. Nel 1929 pubblicò la legge che porta il suo nome (Legge di Hubble), secondo la quale tutte le galassie si allontanano fra loro con una velocità che è direttamente proporzionale alla loro distanza. Parecchi anni più tardi due ricercatori americani, A. Penzias ed R. W. Wilson, nel 1965 intercettarono l'eco di una remota esplosione, una sorta di rumore primordiale che proveniva in maniera uguale da ogni direzione dello spazio. Queste due importanti scoperte diedero origine alla teoria del Big Bang, secondo la quale l'universo non è sempre esistito, ma sembra sia nato all'incirca 15 miliardi di anni fa da quella gigantesca esplosione che diede inizio ad un viaggio della materia dall'infinitamente piccolo, come era subito dopo l'esplosione, all'infinitamente grande, come la vediamo oggi. Il Big Bang In origine tutto doveva essere concentrato in un minuscolo punto, dalla densità e gravità infinite, dove il tempo e lo spazio erano appunto pari a zero e la temperatura dell'ordine di miliardi di miliardi di gradi. Dopo una piccola frazione di secondo questa indescrivibile entità, da molti definita come una "palla di fuoco", iniziò a crescere, mentre diminuivano rapidamente la densità e la temperatura (qualche milione di gradi). I protoni ed i neutroni iniziarono ad aggregarsi fra loro creando le prime quantità di deuterio ed elio, e questo ne spiega la loro grande diffusione nell'universo. Dopo qualche milione di anni si erano già formati i primi agglomerati di materia, che iniziarono ad addensarsi in grandi nubi, le quali, a causa delle immense forze gravitazionali, cominciarono a contrarsi ed a ruotare attorno a se stesse dando vita alle "protogalassie". Più tardi, qualche miliardo di anni dopo, si formarono le galassie, le stelle e tutti gli altri corpi celesti. Le galassie Le galassie sono degli enormi contenitori di stelle, il cui diametro può essere di centinaia di migliaia di anni luce, che come delle vere e proprie isole nell'universo si trovano situate nello spazio a distanze enormi (miliardi di anni-luce) le une dalle altre. A separarle solo immense quantità di pulviscolo intergalattico e materiale interstellare estremamente rarefatto. Anno-luce: quantità di spazio percorso dalla luce in un anno. Da ricordare che la velocità della luce è di 300.000 Km al secondo! Le galassie possono avere forme diverse: Ellittiche: a forma di ellisse, con un nucleo molto intenso che si disperde verso l'esterno. Per la maggior parte sono composte da stelle di vecchia formazione A spirale: dello stesso tipo della nostra galassia, si caratterizzano per il nucleo centrale, di forma quasi sferica, che si trova circondato da un alone da cui si dipartono i bracci a forma di spirale. Irregolari: dalle forme prive di simmetria. La Via Lattea La nostra galassia fu denominata dagli antichi Via Lattea, a causa di quella striscia lattiginosa che taglia il cielo. Essa appartiene al gruppo delle galassie a spirale ed è composta da centinaia di miliardi di stelle, polveri e gas interstellari. Ha la forma di un disco appiattito, con un 6 diametro di 100 mila anni luce, al cui centro si trova il nucleo circondato da filamenti che prendono il nome di bracci di spirale. Anche la nostra galassia ruota: i bracci della spirale orbitano attorno al nucleo con velocità differenti l'uno dall'altro, più velocemente quelli interni e più lentamente quelli situati verso l'esterno. Tutte le stelle vengono trascinate da questo movimento, così come il Sole e tutto il sistema solare, che seguono praticamente una traiettoria ellittica attorno al centro galattico con un periodo che viene stimato in 250 milioni di anni e con una velocità di circa 250 km/sec. Le stelle e le costellazioni Osservando il cielo le stelle appaiono come migliaia di puntini luminosi, diversi per intensità, colore e dimensione, che si trovano stampati su di un'unica superficie a disegnare le più svariate forme. Sin dai tempi antichi infatti, le stelle più luminose sono state raggruppate in modo da formare quelle figure a cui si è dato il nome di costellazioni. Le costellazioni sono costituite da corpi che sembrano formare un unico disegno, ma che in realtà, nello spazio tridimensionale, sono situati a distanze di milioni di anni luce gli uni dagli altri. Le stelle In cielo le stelle visibili a occhio nudo sono circa 3000. Tra queste forse la più lontana è Dened (costellazione del Cigno), distante circa 3200 anni-luce. Le stelle sono corpi celesti che brillano di luce propria, fatti di un ammasso di gas a temperatura altissima, di forma sferica, che ruotano su se stessi. La loro dimensione può variare molto: il diametro può essere fino a 1000 volte superiore oppure 450 volte inferiore a quello del Sole. Attraverso il loro colore gli astronomi riescono a misurare, con strumenti chiamati spettroscopi,sia la loro temperatura, che la loro composizione e la loro età. Il Sole e le stelle si sono formate, e continuano a formarsi, a partire da materiale interstellare, ricco di polveri e gas: quando si raggiunge un’alta concentrazione di materia e si forma un nucleo denso e molto caldo (10-15 milioni di gradi) si innesca la fusione nucleare che trasforma idrogeno in elio. La vita di una stella può durare anche 10 miliardi di anni. Successivamente, quando il combustibile nucleare inizierà ad esaurirsi, ossia quando tutto l'idrogeno si sarà tramutato in elio, il nucleo centrale della stella non riuscirà più a produrre quella quantità di energia necessaria a contrastare le forze di gravità. I conseguenti aumenti di temperatura causeranno l'espansione degli strati gassosi esterni, che si estenderanno per centinaia di milioni di km (gigante rossa). Per le fasi successive il nucleo stellare continuerà a contrarsi e gli ultimi elementi fonderanno allora in altri sempre più pesanti (idrogeno, elio, carbonio, ecc...) e, a seconda delle dimensioni iniziali della stella, essa evolverà in differenti maniere: stelle di massa relativamente contenute, come il nostro Sole, diventeranno prima nane bianche, piccole e incapaci di irradiare energia, poi si raffredderanno definitivamente, sino a diventare nane nere. Stelle di massa molto più grande diventeranno stelle di neutroni, molto piccole (con un diametro di poche decine di km) e molto dense, ma destinate a generare una violenta esplosione che produrrà una straordinaria luminosità: nascerà così una supernova. 7 Tabella di alcune delle stelle più luminose Nome Costellazione Aldebaran Algol Alpha Centauri Altair Antares Arturo Betelgeuse Capella Castore Deneb Mizar Polare Polluce Procione Regolo Rigel Sirio Vega Toro Perseo Centauro Aquila Scorpione Bifolco Orione Auriga Gemelli Cigno Orsa maggiore Orsa minore Gemelli Cane maggiore Leone Orione Cane minore Lira Distanza (anni-luce) 65 93 4,3 17 600 37 430 42 52 3200 78 430 34 11 77 770 8,6 25 Magnitudine 0,8 2,1 1,2 0,7 0,9 -0,1 0,5 0,08 2 1,2 2,2 2 1,1 0,3 1,3 0,1 -1,4 0 Osservando il cielo La stella Polare è fondamentale per l’orientamento in cielo, poiché è situata nella volta stellata esattamente sul prolungamento dell’asse terrestre (Il punto P della figura). Un osservatore terrestre che si trova al polo Nord la vedrà proprio allo zenit (cioè perpendicolarmente sulla sua testa): per effetto della rotazione terrestre tutto il cielo ruoterà apparentemente in senso orario intorno alla stella Polare, unico punto fisso all’osservazione.Le stelle visibili non sorgono e non tramontano mai descrivendo delle traiettorie parallele all'orizzonte. Un osservatore che si trova invece all’equatore vedrà la Stella Polare esattamente all’orizzonte: tutte le stelle sorgono e tramontano descrivendo delle traiettorie perpendicolari all'orizzonte. L'altezza dei poli celesti è strettamente legata alla latitudine del luogo d'osservazione. 8