LE SVISTE DI WINDOWS
Venerdì 22 Giugno 2007 14:31
di Alessandro Iacuelli
E' oramai qualche mese che Windows Vista è arrivato sul mercato. Prima di arrivarci si è fatto
attendere molto, oltre 5 anni. In questo primo periodo di lancio, si sono sprecate le prove e
recensioni del nuovo sistema operativo, con un ventaglio di conclusioni molto eterogenee.
L'unico punto sul quale tutti sembrano concordare, è che Vista rappresenta più un'evoluzione
che una rivoluzione. Infatti, non c'è alcun aspetto del nuovo sistema operativo che non sia una
rivisitazione di quanto già apparso in passato, o di quanto già perfettamente funzionante sui
sistemi operativi della concorrenza. Ovviamente, basta questo a rendere Vista un qualcosa di
assolutamente non innovativo. Gli effetti sul mercato si vedono: la "concorrenza" è attualmente
formata proprio da Windows XP, che tra update e service pack è arrivato ad una situazione di
stabilità accettabile per la maggior parte degli utenti, e dai concorrenti storici, Mac OS e Linux,
che rispetto a cinque anni fa hanno compiuto un vero e proprio balzo evolutivo, certamente
superiore ad ogni saltino in avanti fatto dai sistemi Microsoft.Questo non significa che Vista non
si diffonda sempre più a macchia d'olio: le alternative, per gli utenti "casalinghi", non sono poi
molte: la prima è rimanere con XP, a patto di accettarne la rapida obsolescenza e l'impossibilità
di far funzionare il software futuro, che sarà prodotto per Vista e non certo per XP, la seconda è
passare ad una piattaforma completamente diversa, come Linux e Mac, purché si sia ben
consapevoli delle diversità connesse a questa scelta.
In questo momento, per l'utente non molto informatizzato, e magari non in grado di passare a
sistemi della famiglia Linux, Windows XP offre almeno due benefici: una maggiore maturità e
una piena compatibilità con pressoché tutto il software e l'hardware prodotto negli ultimi 10
anni. Non si può dire la stessa cosa per Vista, che ha una compatibilità con le applicazioni, e
spesso anche con l'hardware, che molto spesso lascia a desiderare.
Vista include anche un sistema di digital rights management secondo le specifiche TCG
(Trusted Computing Group), di cui in passato ci siamo già interessati su Altrenotizie, che
consentirà di proteggere file multimediali e applicazioni coperte da copyright che sfruttano tale
tecnologia. Questo schema di protezione, sostiene Microsoft, impedirà la registrazione di
contenuti protetti trasmessi via etere.
Stando a sentire chi ha fatto molte prove sul nuovo sistema operativo, l'impressione è che la
tecnologia di trusted computing implementata in Vista sia ancora piuttosto debole, con molti
sospetti: il timore di molti è che Microsoft possa attivarne all'occorrenza delle parti oggi inattive.
Comunque, la parte già attiva impedisce di installare copie senza licenza di altre applicazioni
Microsoft, come ad esempio la suite Office. Pertanto occorre pagare separatamente la licenza
Office, se si vuole migrare a Office 2007.
Windows Vista arriva sul mercato in cinque differenti edizioni, con un ventaglio di prezzi che
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LE SVISTE DI WINDOWS
Venerdì 22 Giugno 2007 14:31
vanno dai 150 ai 600 euro.Per chi già oggi usa sistemi Windows, sorge subito qualche
perplessità: Microsoft applica delle restrizioni alle versioni di aggiornamento di Windows Vista.
Queste ultime possono infatti essere installate solo in un sistema su cui si trovi già Windows
2000 o XP: in altre parole, non è possibile fare un'installazione "da zero" di una versione
upgrade di Vista. Questa limitazione non era presente nelle precedenti versioni di Windows: con
XP Upgrade, ad esempio, era sufficiente inserire un CD contenente Windows 98/Me o 2000 per
avviare l'installazione del nuovo sistema operativo.
Inutile dire che già molti utenti hanno incontrato sgradevoli sorprese. Molti hanno deciso di
passare a Vista per avere la nuova interfaccia grafica Aero, che però non è inclusa nella
versione più economica del sistema operativo. Altri hanno toccato con mano, una volta fatto
l'upgrade da XP a Vista, quanto il nuovo sistema assorba più risorse hardware del PC,
rallentando notevolmente la macchina.
Probabilmente, non è il caso di aggiornare a Vista il proprio PC. La soluzione che il buon
senso indica come migliore è quella di valutare Vista quando si deve acquistare un computer
nuovo. Ma anche in questo caso, vale la pena di prendere in considerazione l'ipotesi di passare
al Mac o a Linux, che hanno già da tempo tutte le principali caratteristiche grafiche e tecniche
che Vista addirittura propone come "nuove". Con il vantaggio che sistemi Linux e Mac non
subiscono la pressione di migliaia di virus. Certo, per passare a Linux occorre imparare molte
cose, ma anche per usare Vista bisogna comunque reimparare parecchie cose, per cui tanto
vale investire lo sforzo verso qualcosa di meno costoso. E soprattutto di meno restrittivo.
E' proprio questo delle restrizioni, il vero problema di Vista, un sistema operativo che è pieno
di lucchetti digitali: se non c'è il monitor giusto, l'hardware giusto, le licenze (pagate) giuste e
tutti i componenti multimediali (a pagamento, diritti delle case discografiche e cinematografiche
compresi), Vista impedirà di vedere e ascoltare certi prodotti legittimamente acquistati. Uno
stream video in alta definizione, per esempio, verrà degradato e mostrato a bassa risoluzione,
se Vista (e l'emittente) decide che non si fida dell'hardware dell'utente, anche si è un utente
legittimo dello stream, che ha pagato l'abbonamento. Questo è il trusted computing tanto
preannunciato: non "informatica fidata", ma informatica dove i produttori di contenuti non si
fidano dell'utente. Un'informatica dove l'utente, dopo avere acquistato PC, sistema operativo, e
software, non ha il controllo totale della propria macchina, che rimane nelle mani delle case
produttrici.
Gli utenti che intenderanno rimanere fedeli a XP, potranno rimanerci fino al 2014, data in cui
Microsoft cesserà totalmente il supporto a XP.L'ultima fregatura è che se abbiamo un computer
nuovo sul quale è stato preinstallato Vista ma vogliamo mettere XP, che girerà velocissimo sui
nuovi computer capaci di far girare Vista, potremo fare un downgrade legale, ma soltanto a
patto di avere una licenza Open o Select, cioè versioni costose, non certo la più economica, di
Vista. In pratica, occorre pagare per tornare indietro.
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