Domanda e Offerta - Giuseppe Pignataro

Domanda e Offerta
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Domanda e Offerta
Il meccanismo di mercato
Variazioni dell’equilibrio di mercato
Elasticità della domanda e dell’offerta
Elasticità di breve e di lungo periodo
G. Pignataro
Microeconomia SPOSI
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La curva di domanda
Relazione tra la quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad
acquistare e il prezzo del bene.
La curva di domanda, indicata con D,
mostra come la quantità di un bene
domandata dai consumatori dipende
dal prezzo.
QD = QD(P)
Questa curva è inclinata negativamente:
mantenendo costanti gli altri fattori, i
consumatori saranno disposti ad
acquistare maggiori quantità di un bene
quando il prezzo di quest’ultimo
diminuisce.
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ALTRI MOTIVI CHE DETERMINANO LO SPOSTAMENTO DELLA DOMANDA
Se il prezzo di mercato si mantiene costante in P1, ci aspettiamo che la quantità
domandata aumenti, diciamo da Q1 a Q2, per effetto dei maggiori redditi dei
consumatori. Dato che questo incremento avviene indipendentemente dal
prezzo di mercato, il risultato è uno spostamento verso destra dell’intera curva di
domanda.
BENI SOSTITUTI E BENI COMPLEMENTI
● Beni sostituti Due beni per cui l’aumento del prezzo dell’uno conduce
all’aumento della quantità domandata dell’altro.
● Beni complementi Due beni per cui l’aumento del prezzo dell’uno
determina la diminuzione della quantità domandata dell’altro.
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Una curva di domanda lineare
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Variazioni di una curva di domanda lineare
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CAMBIAMENTI DELLE PREFERENZE E LA DOMANDA DI SIGARETTE
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La curva di offerta
Relazione tra la quantità di un bene che i produttori sono disposti a vendere
e il prezzo del bene.
QO = QO(P)
La curva di offerta,
indicata con O nella
figura, mostra come
varia la quantità di un
bene offerta sul mercato
al variare del prezzo del
bene.
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ALTRE VARIABILI CHE INFLUISCONO SULL’OFFERTA
La quantità che i produttori sono disposti a vendere dipende non solo
dal prezzo, ma anche dai costi di produzione, che comprendono i
salari, gli interessi passivi e il costo delle materie prime o da shock
esogeni alternativi.
Quando i costi di produzione diminuiscono, la produzione aumenta
indipendentemente dal prezzo di mercato. L’intera curva di offerta si
sposta quindi verso destra.
Gli economisti spesso parlano di variazione della quantità di offerta in
riferimento ai movimenti lungo la curva di offerta, mentre parlano di
variazione dell’offerta per riferirsi agli spostamenti della curva di
offerta.
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Una curva di offerta lineare
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Variazioni di una curva di offerta lineare
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Il meccanismo di mercato
Il mercato è in equilibrio al
prezzo P0 e alla quantità Q0.
Al prezzo più alto P1 si
sviluppa un’eccedenza, che
fa diminuire il prezzo.
Al prezzo più basso P2 si
determina una scarsità, che
fa aumentare il prezzo.
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EQUILIBRIO
● Prezzo di equilibrio Prezzo al quale la quantità domandata e la quantità
offerta si equivalgono.
● Meccanismo di mercato Nei mercati liberi, la tendenza del prezzo è di
variare fino a quando quantità domandata e quantità offerta si equivalgono.
● Eccedenza
domandata.
Situazione in cui la quantità offerta supera la quantità
● Scarsità Situazione in cui la quantità domandata supera la quantità
offerta.
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Eccedenze di mercato
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Variazioni dell’equilibrio di mercato
NUOVO EQUILIBRIO
DETERMINATO
DALLO SPOSTAMENTO
DELL’OFFERTA.
Quando la curva di
offerta si sposta
verso destra, il
mercato raggiunge
l’equilibrio
in
corrispondenza di
un prezzo minore
P3 e di una quantità
maggiore Q3.
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NUOVO EQUILIBRIO
DETERMINATO
DALLO SPOSTAMENTO
DELLA DOMANDA.
Quando la curva di
domanda
si
sposta
verso destra, il mercato
raggiunge l’equilibrio in
corrispondenza di un
prezzo maggiore P3 e di
una quantità maggiore
Q3.
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Motivazioni reali 1
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Motivazioni reali 2
Il prezzo della fama?
Un caso studio sul presidente Obama ed i Paparazzi
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NUOVO EQUILIBRIO
DETERMINATO
DALLO SPOSTAMENTO
DELLA DOMANDA
E DELL’OFFERTA
Le curve di domanda e di
offerta si spostano nel tempo
al mutare delle condizioni del
mercato. In questo esempio,
gli spostamenti verso destra
delle curve di domanda e di
offerta conducono a un prezzo
leggermente maggiore e a una
quantità molto maggiore. In
generale, le variazioni di
prezzo e quantità dipendono
dall’entità dello spostamento
e dalla forma di ciascuna
curva.
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Potenziali risultati delle variazioni
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IN QUALI CASI SI PUÒ UTILIZZARE IL MODELLO DOMANDA-OFFERTA?
Assumiamo che a ogni dato prezzo venga prodotta e venduta una
determinata quantità.
Questa ipotesi ha senso solo quando
approssimativamente concorrenziale.
un
mercato
è
almeno
Con ciò si intende che tanto i venditori quanto gli acquirenti hanno scarso
potere di mercato, ovvero hanno individualmente scarse possibilità di
influire sul prezzo di mercato.
Supponiamo, invece, che l’offerta sia controllata da un singolo produttore,
un monopolista.
Se la curva di domanda si sposta in una determinata direzione, può essere
interesse del monopolista mantenere fissa la quantità variando il prezzo,
oppure mantenere fisso il prezzo variando la quantità.
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Esperimento di Vernon Smith
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I prezzi delle uova e degli studi universitari negli Stati Uniti:
riesame dell’esempio della prima lezione
(a) MERCATO DELLE UOVA
(b) MERCATO DELL’ISTRUZIONE UNIVERSITARIA
La curva di offerta delle uova si è spostata
verso il basso a causa dei ridotti costi di
produzione; la curva di domanda si è spostata
verso sinistra per il cambiamento delle
preferenze dei consumatori. Gli effetti sono la
netta diminuzione del prezzo reale delle uova
e l’aumento del consumo.
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La curva di offerta dell’istruzione universitaria si è spostata
verso l’alto con l’incremento dei costi delle attrezzature,
della manutenzione e del personale, riportati nel prezzo
dell’istruzione. La curva di domanda si è spostata verso
destra poiché un numero sempre maggiore di diplomati
delle scuole superiori ha scelto di proseguire gli studi. Il
risultato è il netto aumento sia del prezzo degli studi, sia
del numero delle iscrizioni.
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Spostamenti e pendenza di una curva
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Domanda rigida: Lotta al tabagismo?
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Offerta rigida: prezzi delle abitazioni
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Elasticità della domanda e dell’offerta
Elasticità Variazione percentuale di una variabile prodotta dall’incremento
di un punto percentuale di un’altra variabile.
Elasticità della domanda rispetto al prezzo Variazione percentuale della
quantità domandata di un bene prodotta da un aumento dell’1 per cento del
prezzo
Q / Q Q P
Ep 

P / P P Q
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Le ZTL a Bologna
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DOMANDA LINEARE
Q  a  bP
L’elasticità della domanda rispetto al
prezzo dipende non solo dalla
pendenza costante della curva di
domanda, ma anche dal prezzo e dalla
quantità.
In prossimità dell’intercetta verticale,
dove il prezzo è alto e la quantità
bassa, l’elasticità è grande in valore
assoluto, mentre si riduce a mano a
mano che ci si sposta verso il basso
lungo la curva.
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Esempio di domanda lineare
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Q  15  2 P
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DOMANDA INFINITAMENTE
ELASTICA
Per una curva di domanda
orizzontale, ∆Q/∆P è infinito.
Dato che una piccola variazione
del prezzo comporta un’enorme
variazione
della
domanda,
l’elasticità della domanda è
infinita.
Situazione in cui i consumatori acquistano la maggior quantità possibile di
un bene a un determinato prezzo, ma per ogni prezzo superiore la domanda
scende a zero e per ogni prezzo inferiore la quantità domandata cresce senza
limite.
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DOMANDA
COMPLETAMENTE
ANELASTICA
Per una curva di domanda
verticale, ∆Q/ ∆P è zero.
Dato che la quantità
domandata è sempre la
stessa indipendentemente
dal prezzo, l’elasticità della
domanda è zero.
Situazione in cui i consumatori acquistano una quantità fissa di un bene
indipendentemente dal prezzo.
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ALTRI TIPI DI ELASTICITÀ DELLA DOMANDA
● Elasticità della domanda rispetto al reddito
Variazione percentuale
della quantità domandata prodotta da un incremento di un punto percentuale
del reddito.
● Elasticità incrociata della domanda
Variazione percentuale della
quantità domandata di un bene prodotta dall’aumento di un punto
percentuale del prezzo di un altro bene.
ELASTICITÀ DELL’OFFERTA
● Elasticità dell’offerta rispetto al prezzo Variazione percentuale della
quantità offerta prodotta da un incremento di un punto percentuale del
prezzo.
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Elasticità puntuale ed elasticità d’arco
Elasticità puntuale della Domanda
Elasticità rispetto al prezzo in un particolare punto della curva di domanda.
Elasticità d’arco della domanda
Elasticità rispetto al prezzo calcolata su un intervallo di prezzi.
Elasticità d'arco : E p  (Q / P)(P / Q)
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Elasticità di breve e di lungo periodo
(a) BENZINA: CURVE DI DOMANDA DI BREVE E DI LUNGO PERIODO
Nel breve periodo, un aumento del
prezzo ha effetti modesti sulla
quantità di benzina domandata. Gli
automobilisti guidano meno, ma
non cambiano rapidamente tipo di
auto.
Nel lungo periodo, invece,
passeranno ad auto più piccole
ed
efficienti,
e
l’effetto
dell’aumento del prezzo sarà
maggiore. La domanda, quindi, è
più elastica nel lungo periodo che
nel breve periodo.
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DOMANDA E DURABILITÀ
(b) AUTOMOBILI: CURVE DI DOMANDA DI BREVE E DI LUNGO PERIODO
Per la domanda di automobili vale
l’opposto: se il prezzo aumenta, i
consumatori inizialmente rimandano
l’acquisto di nuove auto e la quantità
annua
domandata
diminuisce
nettamente.
Nel lungo periodo, invece, le vecchie
auto si usurano e devono essere
sostituite:
la
quantità
annua
domandata di auto risale. La domanda,
quindi, è meno elastica nel lungo
periodo che nel breve periodo.
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ELASTICITÀ RISPETTO AL REDDITO
Anche l’elasticità rispetto al reddito è diversa nel lungo e nel breve
periodo.
Per la maggior parte dei beni e dei servizi (alimentari, bevande,
carburante, intrattenimento e così via), l’elasticità di lungo periodo
della domanda rispetto al reddito è maggiore di quella di breve
periodo.
Per i beni durevoli vale l’opposto. L’elasticità di breve periodo della
domanda rispetto al reddito è molto maggiore di quella di lungo
periodo.
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INDUSTRIE CICLICHE
Industrie nelle quali l’andamento delle vendite tende ad amplificare le
variazioni cicliche del prodotto interno lordo e del reddito nazionale.
Confronto tra i tassi di crescita
annui del PIL e degli investimenti
in beni strumentali durevoli.
Dato che l’elasticità di breve
periodo della domanda rispetto al
PIL è maggiore dell’elasticità di
lungo periodo degli investimenti
in beni strumentali durevoli, le
variazioni
degli
investimenti
riproducono in modo amplificato
le variazioni del PIL.
Perciò, i settori che producono
beni strumentali durevoli sono
considerati ciclici.
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CONSUMO DI BENI DUREVOLI E
DI BENI NON DUREVOLI
Sono posti a confronto i tassi di
crescita annui del PIL, della spesa
dei consumatori in beni durevoli
(automobili,
elettrodomestici,
arredamento e così via) e della
spesa in beni non durevoli
(alimentari, abbigliamento, servizi e
così via). Dato che lo stock di beni
durevoli è ampio rispetto alla
domanda annua, le elasticità di
breve periodo della domanda sono
maggiori di quelle di lungo periodo.
Come il settore dei beni strumentali,
quelli in cui si producono beni di
consumo durevoli sono settori ciclici
(ovvero, le fluttuazioni del PIL
vengono amplificate). Ciò non vale
per i produttori di beni non
durevoli.
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La domanda di benzina e di automobili
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Elasticità dell’offerta nel breve e nel lungo periodo
RAME: CURVE DI OFFERTA
DI BREVE E DI LUNGO PERIODO
Come per la maggior parte dei
beni, l’offerta primaria di rame
mostrata nella parte (a), è più
elastica nel lungo periodo.
Se il prezzo aumenta, le imprese
preferiscono produrre di più, ma
nel breve periodo sono vincolate
da limiti di capacità produttiva.
Considerando periodi più lunghi,
sono in grado di ampliare la
capacità e produrre di più.
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RAME: CURVE DI OFFERTA
DI BREVE E DI LUNGO PERIODO
La parte (b) mostra le curve di
offerta relative al rame riciclato.
Se il prezzo aumenta, esiste un
maggiore
incentivo
alla
conversione dei rottami di rame
in nuova offerta.
Inizialmente,
quindi,
l’offerta
secondaria (il rame riciclato)
aumenta rapidamente. In seguito,
quando lo stock di rottami di rame
diminuisce, l’offerta secondaria si
contrae.
L’offerta secondaria, quindi, è meno
elastica nel lungo periodo che nel
breve periodo.
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