Grazia Tura
Settore Rischio Infettivo Ausl Rimini
OBIETTIVI
protezione degli utenti
sicurezza dei lavoratori
RISCHIO INFETTIVO
Prevenzione delle infezioni
Definizioni
Infezione
Penetrazione o moltiplicazione di un agente infettante in un organismo. Non sempre è sinonimo di malattia:
spesso, infatti, decorre senza evidenti segni o sintomi clinici.
Contaminazione
Presenza di un agente infettante a livello cutaneo/mucoso o ambientale (ad es. mani, camici, strumenti chirurgici,
superfici, ecc.)
Pulizia
Rimozione meccanica di tutto il materiale visibile su oggetti, superfici in genere e sul corpo, impiegando acqua,
detergente e sfregamento meccanico
Decontaminazione
Riduzione della carica microbica di superfici o oggetti non puliti mediante l’applicazione (per contatto o per
immersione) di un disinfettante
Sanificazione
Metodica che si avvale di detergenti o disinfettanti in basse concentrazioni per ridurre la contaminazione microbica
Disinfezione
Metodica capace di ridurre la contaminazione microbica su oggetti e superfici inanimate mediante l’applicazione di
idonei agenti fisici o chimici (ad es. calore, disinfettanti, ecc.)
Sterilizzazione
Metodica chimica o fisica che ha come obiettivo la sterilità, condizione nella quale la sopravvivenza di un
microrganismo è altamente improbabile
Antisepsi
Metodica capace di ridurre la contaminazione microbica su cute o mucose mediante l’applicazione di idonee
sostanze chimiche capaci di neutralizzare i microrganismi uccidendoli o bloccandone la moltiplicazione.
Generalmente riferita all’utilizzo di so- stanze chimiche su tessuti viventi
Asepsi
Metodica capace di prevenire la contaminazione microbica di tessuti, materiali, ambienti
Detergente
Sostanza atta a diminuire la tensione superficiale tra sporco e superficie da pulire, favorendone l’asportazione
Antisettico
Sostanza chimica atta a ridurre la contaminazione microbica su tessuti viventi mediante la distruzione dei
microrganismi o l’inibizione della loro moltiplicazione
Disinfettante
Sostanza chimica atta a ridurre la contaminazione microbica su oggetti e superfici inanimate mediante la
distruzione dei microrganismi o l’inibizione della loro moltiplicazione
Sterilizzante chimico o “a freddo”
Agente chimico utilizzato allo scopo di distruggere tutte le forme microbiche, comprese le spore batteriche e
fungine. Questo agente può essere utilizzato anche per una disinfezione ad alto livello se impiegato per periodi
di esposizione più brevi o in concentrazioni inferiori
Il suffisso -cida (ad es. battericida, virucida, ecc.) indica agenti capaci di uccidere i microrganismi indicati dal
prefisso
Il suffisso -statico (ad es. batteriostatico, ecc.) indica agenti capaci di inibire la crescita dei microrganismi
indicati dal prefisso
Azione residua
Capacità di una sostanza chimica di prolungare nel tempo la sua azione -cida o -statica
La prevenzione della trasmissione
degli agenti infettivi
le precauzioni standard
6
Precauzioni Standard
Procedure di comportamento di riconosciuta efficacia derivate da
evidenze scientifiche fornite sotto forma di raccomandazioni
pratiche
• Hanno la finalità di ridurre il
rischio di trasmissione di patogeni
dal sangue e dai liquidi organici.
Le
precauzioni
standard
si
applicano a tutti gli utenti senza
tener conto del sospetto o
diagnosi di infezione: si applicano
al sangue, e a tutti i liquidi
organici, secrezioni ed escrezioni,
cute non intatta e mucose.
“s
”
Raccomandazioni per l’applicazione delle
PRECAUZIONI STANDARD
Considerare ogni persona
potenzialmente infetta o
colonizzata con microrganismi
che possono essere trasmessi ed
applicare le misure di controllo
Il successo ottenuto con le precauzioni standard ha portato a
riaffermare tale approccio quale fondamento per la prevenzione
della trasmissione dei microrganismi in tutti gli ambiti;
Ad esse si aggiungono
l’igiene respiratoria
le pratiche iniettive sicure
l’uso della mascherina chirurgica quando si eseguono alcune
procedure ad alto rischio
Il continuo verificarsi di epidemie di epatite B e C in aree
ambulatoriali ha indicato la necessità di raccomandazioni
sulle pratiche iniettive quale parte delle PS;
I MICRORGANISMI EPIDEMIOLOGICAMENTE IMPORTANTI
la resistenza antimicrobica
(MRSA, VISA, VRSA, VRE,
ESBL)
difficoltà di trattamento per
resistenza innata o acquisita a
multiple classi di agenti
antimicrobici
l’associazione con malattie
severe, e con aumentata
morbilità e mortalità
patogeni riemergenti o di
nuova scoperta
Campaign to
Prevent
Antimicrobial
Resistance
Funded by the CDC Foundation with
support from Pharmacia, Inc., Premier,
Inc., the Sally S. Potter Endowment Fund
for the Prevention of Antimicrobial
Resistance, Ortho-McNeil Pharmaceutical,
Inc., and Pfizer Inc..
Endorsed by the American Society for
Microbiology, Infectious Diseases Society
of America, and National Foundation for
Infectious Diseases.
Link to: CDC Foundation
12 Steps to Prevent Antimicrobial Resistance: Hospitalized Adults
12 Steps to Prevent
Antimicrobial Resistance:
Take steps NOW to prevent antimicrobial resistance!
12 Break the chain
11 Isolate the pathogen
10 Stop treatment when cured
9 Know when to say “no” to vanco
8 Treat infection, not colonization
7 Treat infection, not contamination
6 Use local data
5 Practice antimicrobial control
4 Access the experts
3 Target the pathogen
2 Get the catheters out
1 Vaccinate
Prevent Transmission
Use Antimicrobials
Wisely
Diagnose & Treat
Effectively
Prevent Infections
Queste raccomandazioni si focalizzano
prioritariamente sulle interazioni fra
operatori e utenti
Il razionale su cui si basano le
precauzioni standard (PS) e le
precauzioni basate sulla trasmissione
sono:
la sorgente dell’agente infettivo,
l’ospite suscettibile con una porta di entrata
recettiva al microrganismo,
un modo di trasmissione dell’agente.
Un modello per capire e prevenire il
processo infettivo
Agente infettivo
Serbatoio/fonte
Ospite suscettibile
Catena dell’infezione
Porta di entrata
Porta di uscita
Modo di trasmissione
STRATEGIE per il controllo della trasmissione
individuare e rendere inattive la/le sorgenti
dei microrganismi
interrompere la catena di trasmissione,
modificando
i
fattori
comportamenti
persistenza
microrganismi
che
e
la
ambientali
favoriscono
diffusione
ed
i
la
dei
Trasmissione tramite le mani
Le
mani sono il veicolo
più frequentemente
implicato nella
trasmissione dei patogeni
La
trasmissione dei
patogeni dall’ambiente o
da un utente all’altro
tramite le mani
dell’operatore implica 5
tappe fondamentali
INFEZIONI Ruolo delle mani nella trasmissione
Le mani si infettano
dalla cute
dalle ferite infette
dalle secrezioni
Le mani trasferiscono
dalle lenzuola
dalla biancheria sporca
dagli asciugamani umidi
dai bagni….
da procedure scorrette di
raccolta e movimentazione
dei rifiuti
Le mani contaminano
pazienti operati
bambini
malati gravi
malati cronici
anziani
personale sanitario
Le mani infettano
le attrezzature sanitarie
biancheria pulita
bagni
piatti
posate
….
LAVAGGIO DELLE MANI
Dal momento che le mani del personale sono il veicolo principale nella trasmissione delle
infezioni in ospedale, il lavaggio delle mani rappresenta il primo intervento di prevenzione
della trasmissione delle infezioni. Esso ha lo scopo di eliminare o ridurre i microrganismi
presenti sulla cute delle mani, che schematicamente possono essere suddivisi in:
A. flora occasionale o transitoria - microrganismi provenienti dall’ambiente ed acquisiti
con il contatto, non sopravvivono per lunghi periodi; sono facilmente rimovibili con il
lavaggio delle mani. Sono frequentemente causa di infezioni crociate
B. flora abituale o residente o profonda - microrganismi propri di ciascun individuo,
normalmente presenti sulla cute a livello di anfrattuosità, pieghe cutanee, ghiandole e dotti
sebacei. Sono raramente responsabili di infezioni, a meno che non vengano introdotti
direttamente nell’organismo durante l’esecuzione di procedure invasive. Tale flora non è
facilmente rimovibile e l’utilizzo di prodotti antisettici può ridurne la carica, ma non è in
grado di eliminarla completamente
Esistono tre livelli di lavaggio delle mani:
1. lavaggio sociale
2. lavaggio antisettico/frizionamento alcolico
3. lavaggio chirurgico o preoperatorio
Igiene delle mani
Durante le varie pratiche evitare l’inutile
contatto
delle
superfici
in
prossimità
dell’utente per prevenire la contaminazione
delle mani pulite con le superfici contaminate
e viceversa. Cat. IB
Quando le mani sono visibilmente sporche o
contaminate con materiale proteico o
visibilmente sporche di sangue o altri fluidi
corporei lavare le mani con sapone e acqua
o con sapone antisettico e acqua. Cat. IA
Lavaggio delle mani
•
Accurato ed immediato se si
verifica un accidentale contatto
con sangue, fluidi corporei,
secreti,
escreti
e
articoli
contaminati, anche se l’operatore
ha indossato i guanti.
•
Usare un semplice detergente
per il lavaggio sociale delle mani;
l’antisettico
va
usato
successivamente, in specifiche
circostanze (es. controllo di
epidemie,
infezioni
permanentemente endemiche) e
prima di eseguire procedure
invasive.
Effettuare l’igiene delle mani:
Prima di avere un contatto diretto con gli utenti
Cat. IB
Dopo un contatto con sangue, fluidi corporei o
escrezioni, mucose, cute non integra o medicazione
di ferite Cat. IA
Dopo il contatto con la cute integra
Se le mani passano da una parte del corpo
contaminata ad una parte pulita
Cat. IB
Dopo il contatto con oggetti inanimati (incluse le
attrezzature medicali) nelle immediate vicinanze
dell’utente Cat. IB
Dopo la rimozione dei guanti Cat. IB
Pittet D et al, Lancet Infect Dis, Oct 2006
Se le mani non sono visibilmente sporche o
dopo la rimozione dello sporco con acqua e
sapone decontaminare le mani.
Il
metodo
preferito
per
la
decontaminazione delle mani è il
frizionamento con una soluzione a
base alcolica.
In alternativa lavarsi le mani con acqua e
sapone.
Non indossare unghie artificiali o
estensori quando si ha un contatto
diretto con persone a rischio di
infezione Cat. IA
POSTER
POSTER
Igiene delle mani e utilizzo dei
guanti
L’utilizzo dei guanti non è sostitutivo
dell’igiene delle mani, quando indicata!
Igiene delle mani e uso dei guanti
L’utilizzo dei guanti non sostituisce
l’igiene delle tue mani!
Tu dovresti togliere i guanti per effettuare
l’igiene delle mani, quando si verifica una
delle indicazioni mentre indossi i guanti
Tu dovresti indossare i guanti solo
quando indicato – diversamente i guanti
diventano un fattore di rischio per la
trasmissione dei germi
DOPO LAVAGGIO DELLE MANI CON ACQUA E SAPONE
DOPO L’UTILIZZO DEL GEL
ANTIBATTERICO
Per ulteriori approfondimenti:
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
I DPI fanno riferimento ad una varietà di
barriere e respiratori, usati singolarmente o
in combinazione, per proteggere le
membrane mucose, le vie aeree, la cute e
gli abiti dal contatto con agenti infettivi.
La selezione dei DPI si basa sulla natura
delle interazioni con l’utente ed il probabile
modo di trasmissione (contatto, droplet, via
aerea)
Dispositivi di Protezione Individuale
1. Osservare i seguenti principi per l’utilizzo:
Indossare dispositivi per la protezione personale
quando la natura dell’interazione con l’utente indica che
può esserci contatto con sangue o altri fluidi corporei
Cat.IB
Durante la pratica evitare di toccare le superfici in
stretta vicinanza con l’utente Cat. IB/IC
Prevenire la contaminazione di indumenti e cute durante
la rimozione dei DPI Cat. II
Prima di lasciare la stanza o il box rimuovere e smaltire i
DPI utilizzati. Cat. IB
Collocare specifici contenitori per i DPI usati, monouso o
pluriuso, in modo tale che siano utili nel punto di
rimozione al fine di contenere la dispersione di materiali
potenzialmente contaminati.
Guanti
•
Prima di venire a contatto con sangue, fluidi corporei,
secreti, escreti ed articoli contaminati.
•
Prima di toccare membrane mucose e cute non intatte.
•
Rimuovere i guanti prontamente dopo l'uso, prima di
toccare articoli non contaminati e superfici ambientali
e lavare le mani immediatamente per prevenire il
trasferimento di microrganismi ad un altro utente o
all'ambiente.
•
Il personale deve indossare guanti di tipo idoneo alla
prestazione da effettuare.
Guanti
Indossare guanti di misura e resistenza
appropriati
alla
pratica
assistenziale
da
effettuare. Cat. IB
Indossare guanti monouso per la pratica dirette
diretta sull’utente
Indossare guanti monouso o guanti pluriuso
(tipo domestico) per la pulizia ambientale o delle
attrezzature/presidi medici.
Camice
•
•
Per proteggere la cute e prevenire l'imbrattamento di
indumenti durante le procedure e le attività di
assistenza che producono probabili schizzi e spruzzi
di sangue, fluidi corporei, secreti ed escreti.
Il camice deve essere scelto in base al tipo di attività
e alla quantità di fluidi corporei che potrebbero
prodursi
accidentalmente;
dovrà
essere
idrorepellente se si prevedono grosse contaminazioni.
•
L’impiego del camice sterile è legato alla necessità di
effettuare procedure in asepsi.
•
Rimuovere subito il camice sporco e lavare le mani per
prevenire il trasferimento di microrganismi ad altri
utenti o all' ambiente.
Camici barriera
I camici barriera vanno usati per proteggere le braccia
e le aree esposte del corpo, per prevenire la
contaminazione degli abiti di lavoro con sangue, fluidi
corporei e altro materiale potenzialmente infetto. Gli
abiti da lavoro non devono essere considerati DPI.
Quando si applicano le precauzioni standard i camici
devono essere indossati solo se si prevedono contatti
con sangue o fluidi corporei. Tuttavia
quando si
applicano le precauzioni da contatto camici e guanti
vanno indossati prima di entrare a contatto con
l’utente per prevenire contatti non intenzionali con
superfici ambientali contaminate.
Il camice è solitamente il primo DPI ad essere
indossato
Camici barriera
Indossare un camice, appropriato alla pratica da
svolgere per proteggere la cute integra ed evitare che
si sporchino gli indumenti durante le procedure, quando
si prevede un contatto con sangue o altri fluidi corporei,
secrezioni o escrezioni. Cat. IB
Indossare il camice nel caso di contatto diretto con
l’utente, con secrezioni ed escrezioni. Cat. IB
Rimuovere camice ed altri DPI ed eseguire l’igiene delle
mani prima di lasciare lo spazio dove si svolgono le
procedure.
Cat. IB
Non riutilizzare il camice monouso, Cat. II
Mascherine, occhiali protettivi, visiere
facciali
•
Per proteggere le mucose di occhi, naso e bocca
durante le procedure e le attività di assistenza che
generano probabili schizzi o spruzzi di sangue, fluidi
corporei, secreti o escreti.
•
La scelta di questi dispositivi deve essere in funzione
dell’operatore e di tipo idoneo alla prestazione da
effettuare.
•
La mascherina chirurgica con o senza visiera è
monouso: pertanto deve essere utilizzata una sola volta
e poi gettata. Gli occhiali protettivi e le visiere facciali
sono riutilizzabili: dopo l’uso devono essere
adeguatamente trattati.
Occhiali - schermi facciali
Occhiali da vista e lenti a contatto sono da considerare protezioni
oculari non adeguate
Le protezioni degli occhi vanno scelte in base alle specifiche situazioni
lavorative ed alle necessità di visione personali, inoltre devono essere
compatibili con altri DPI. Devono proteggere da spruzzi, schizzi
provenienti da ogni possibile angolazione.
È importante che gli operatori ricordino che la protezione di occhi,
naso e bocca è necessaria tutte le volte che si prevedono schizzi,
spruzzi così come previsto nelle precauzioni standard
Prima di rimuoverli è necessario togliere i guanti e lavare le mani
Mascherine
sono usate per tre principali ragioni
Indossate dagli operatori per proteggerli dal contatto con materiali
infettivi provenienti dagli utenti (secrezioni respiratorie e schizzi di
sangue o fluidi corporei) in conformità alle precauzioni standard e per
droplet
Indossate dal personale coinvolto in procedure che richiedono tecniche
sterili per proteggere gli utenti dall’esposizione di agenti infettivi
trasportati dal naso e dalla bocca degli operatori
Fatte indossare all’utente con tosse per limitare la disseminazione
potenziale di secrezioni respiratorie infette agli altri (Igiene
respiratoria/Cough etiquette).
Le maschere possono essere usate in combinazione con gli occhiali
per proteggere bocca, naso e occhi. In alternativa può essere usato
uno schermo facciale per una protezione migliore del viso (al posto di
maschere e occhiali)
Le maschere non devono essere confuse con i respiratori i quali
devono essere usati per prevenire inalazioni di piccole particelle
trasmesse per via aerea
Igiene respiratoria/galateo respiratorio
Educarsi sull’importanza di adottare misure di
controllo della fonte per il contenimento delle
secrezioni respiratorie e per
prevenire la
trasmissione di patogeni respiratori attraverso i
droplet e i fomiti, specialmente durante i
periodi
epidemici di infezioni da virus
respiratori (es. influenza, RSV, adenovirus,
parainfluenza, SARS). Cat. IB
Come indossare in sicurezza i DPI
Camice. Copri totalmente il
tronco,
dal
collo
alle
ginocchia, le braccia fino al
polso; avvolgilo intorno alla
parte
posteriore,
fissalo
bene al collo e alla schiena.
Mascherina o respiratore.
Fissa le stringhe o gli elastici
alla testa e al collo. Adatta il
nasale e assicurati che sia
ben posizionata per coprire
naso e bocca fin sotto il
mento.
Posizionare attentamente i DPI prima di ogni contatto
per evitare successivi aggiustamenti e quindi la
possibile contaminazione del viso o di membrane
mucose durante l’attività
Come indossare in sicurezza i DPI
Occhiali
protettivi/visiere. Mettili
sul viso e adattali ad
esso
Guanti. Selezionali in
base alla tua misura.
Devono coprire il polsino
del camice
Le procedure di lavoro sicure
•Tieni le mani lontano dal viso.
•Lavora procedendo dalle parti pulite verso quelle contaminate.
•Limitati nel toccare le superfici
•Cambiali
quando
non sono più integri
o fortemente
contaminati.
•Effettua l’ igiene delle mani
Dispositivi di protezione della bocca,
naso e occhi
Usare i DPI per proteggere le mucose degli occhi,
naso e bocca durante le procedure e le attività
assistenziali che possono generare schizzi o spruzzi
di sangue, fluidi corporei, secrezioni ed escrezioni.
Maschera, occhiali, visiera, e la combinazione di
ognuno deve essere selezionata in base alla pratica
che deve essere eseguita Cat. IB
Come rimuovere in sicurezza i DPI
I DPI vanno rimossi immediatamente prima di uscire dalla stanza “
operativa”
Guanti. La parte esterna dei guanti è
contaminata! Afferra la parte esterna
di uno dei
guanti con la mano
opposta guantata; sfilalo; tieni il
guanto rimosso nella mano guantata.
Inserisci le dita della mano non
guantata sotto il polsino del guanto
rimasto.
Occhiali/Visiere. La parte esterna
degli occhiali o delle visiere è
contaminata! Per rimuoverli afferrali
nella parte pulita delle stanghe,
collocali nel contenitore previsto per il
reprocessing se pluriuso oppure
eliminali nel contenitore per i rifiuti
speciali
Igiene delle mani
Effettua l’igiene delle mani immediatamente
dopo la rimozione dei DPI
Come rimuovere in sicurezza i DPI
Camice: la parte anteriore del camice e le
maniche sono contaminati!
Slaccia prima le stringhe del collo poi quelle
dei fianchi
Rimuovi il camice sfilandolo lentamente da
ciascuna spalla verso la stessa mano.
Il camice si girerà
così verso la parte
interna
Tieni il camice rimosso lontano dal corpo,
arrotolalo su se stesso e gettalo nei rifiuti
speciali.
Mascherine/Respiratori la parte anteriore delle
mascherine/visiere è contaminata
Non toccarla! Afferrali solo dai lacci/elastici e
rimuovili. Eliminali nel contenitore dei rifiuti
Igiene delle mani
Effettua l’igiene delle mani immediatamente
dopo la rimozione dei DPI
Tessili e lavanderia
Manipolare, trasportare e trattare la
biancheria utilizzata con molta
attenzione e movimenti contenuti, per
evitare la dispersione di microrganismi
e la contaminazione di aria, superfici e
persone
Cat. IB
Attrezzature sanitarie riutilizzabili
•
Manipolare
le
attrezzature,
impiegate
per
l'assistenza, sporche di sangue, fluidi corporei,
secreti ed escreti in modo da prevenire
l'esposizione di cute e mucose, la contaminazione di
indumenti e il trasferimento di microrganismi ad
altri utenti o all' ambiente.
•
Assicurarsi che il materiale riutilizzabile non venga
impiegato per l' assistenza ad altri utenti finché non
sia stato decontaminato (D.M.28/9/90), pulito e
sterilizzato appropriatamente.
•
Assicurarsi che gli articoli monouso vengano smaltiti
correttamente negli appositi contenitori.
Attrezzature di assistenza
Stabilire disposizioni e procedure per contenere, trasportare e
manipolare i dispositivi utilizzati sull’utente che possono
essere contaminati con sangue o fluidi biologici.Cat. IB
Rimuovere il materiale organico da dispositivi critici e semicritici usando i detergenti consigliati prima delle procedure di
disinfezione e sterilizzazione, per ottenere risultati efficaci.
Cat. IA
Indossare
appropriati
DPI
quando
si
manipolano
dispositivi/attrezzature utilizzati sull’utente, che possono
essere stati in contatto o che sono visibilmente sporchi con
sangue o fluidi corporei. Cat. IB
Igiene ambientale
Stabilire disposizioni e procedure per la pulizia routinaria e
mirata delle superfici ambientali, adeguate per il livello di
contatti con l’utente ed il grado di contaminazione con liquidi
biologici. Cat. II
Pulire e disinfettare le superfici che sono nelle immediate
vicinanze e quelle che possono essere facilmente contaminate
con potenziali patogeni (maniglie delle porte, superfici del
bagno) con frequenza maggiore rispetto alle superfici poco
toccate e quindi a minor rischio (es. superfici orizzontali nelle
sale di attesa). Cat. IB
Utilizzare un disinfettante attivo sui patogeni che più
probabilmente contaminano l’ambiente.. Cat. IB
Controllo ambientale
• Assicurarsi
che
vengano
eseguite
correttamente le procedure di pulizia e
disinfezione delle superfici ambientali.
• La disinfezione deve essere effettuata in
presenza di superfici contaminate da
schizzi o residui di materiale organico o
solo in aree ad alto rischio.
• Non utilizzare la pratica di nebulizzazione
ambientale poiché è ritenuta un sistema
inefficace di decontaminazione dell’aria e
delle superfici.
Resistenza dei microrganismi ai disinfettanti
Le diverse specie di microrganismi presentano differenti sensibilità all’azione dei disinfettanti: come indicato
nella figura seguente, la tipologia più resistente è rappresentata dalle spore batteriche e quella meno
resistente dai virus lipofilici.
Piu’
VIRUS PICCOLI NON LIPOFILICI
(Poliovirus)
BATTERI IN FORMA VEGETATIVA
(Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus)
Meno
Resistenti
VIRUS DI DIMENSIONI INTERMEDIE O LIPOFILICI
(Herpes simplex virus, HBV, HIV)
Disinfettanti di
basso livello
Disinfettanti di livello
intermedio
FUNGHI
(Tricophyton spp.)
Disinfettanti ad alto livello
MICOBATTERI
(Mycobacterium tuberculosis)
Sterilizzanti chimici
Resistenti
SPORE BATTERICHE
(Bacillus subtilis)
La classificazione di Spaulding
Nel 1968 Spaulding propose una classificazione dei presidi e delle attrezzature in base al livello di rischio
di infezione connesso al loro uso, allo scopo di rendere più agevole la scelta del tipo di trattamento da
effettuare (Tabella I). Le tre categorie sono rappresentate da:
1. Articoli critici
2. Articoli semicritici
3. Articoli non critici
1. Gli articoli critici presentano un alto rischio di trasmettere infezioni qualora siano contaminati da
microrganismi o spore, perché entrano in contatto con tessuti sterili o con il sistema vascolare. Questa
categoria comprende strumenti chirurgici, cateteri cardiaci, protesi, aghi, ecc. Gli oggetti inclusi in
questa categoria dovrebbero essere acquistati come sterili, o sterilizzati, se possibile, mediante vapore
saturo. Se sono termolabili, dovrebbero essere sterilizzati ad Ossido di Etilene o con altri sistemi di
sterilizzazione a basse temperature.
2. Gli articoli semicritici sono quelli che entrano in contatto con le mucose o la cute non integra. In
questa categoria si trovano le attrezzature usate per la terapia respiratoria e l’anestesia, alcuni
endoscopi, ecc. che devono essere del tutto privi di microrganismi, con l’eccezione di un elevato numero
di spore batteriche. Per gli articoli semicritici è perciò sufficiente la disinfezione ad alto livello, anche se
sarebbe auspicabile la sterilizzazione.
3. Gli articoli non critici sono quelli che entrano in contatto con la cute integra, ma non con le
mucose. Alcuni esempi di articoli non critici sono bracciali degli sfigmomanometri, termometri ascellari,
arredi, ecc. Il rischio di trasmissione di agenti infettivi agli uetenti attraverso gli articoli non critici è
generalmente basso, anche se potrebbero contribuire ad una trasmissione secondaria contaminando le
mani degli operatori sanitari od attrezzature che successivamente vengono impiegate sull’utente. In
linea di massima, per gli articoli non critici è comunque sufficiente una disinfezione di livello mediobasso.
Tabella I
Trattamento di scelta degli strumenti secondo Spaulding
Classificazione
Strumenti
Trattamento
dello strumento
(esempi)
di scelta
(secondo Spaulding)
Critico
(penetra nel tessuto
sterile o nel sistema
vascolare)
Semicritico
(contatto con mucose o
con cute non integra)
Non critico
(contatto con cute integra)
Protesi, bisturi, aghi,
altri strumenti chirurgici, e per
medicazione, ecc.
Endoscopi flessibili, laringoscopi,
tonometri, ecc.
Stetoscopi, superfici di
tavoli, arredi, ecc
Sterilizzazione
Disinfezione di
alto livello
(auspicabile la
sterilizzazione)
Disinfezione di
livello medio-basso
SPECIE MICROBICA
E FASE CICLO VITALE
CONCENTRAZIONE
TEMPERATURA
pH
AZIONE
DISINFETTANTE
TEMPO E MODALITA'
DI CONTATTO
CONDIZIONI
DI PULIZIA
CARICA
MICROBICA
ETA' DEI
MICRORGANISMI
Indicazioni per un corretto utilizzo di antisettici e
disinfettanti
I disinfettanti non vanno utilizzati quando l’obiettivo da raggiungere è la sterilizzazione
I disinfettanti non vanno utilizzati quando l’obiettivo da raggiungere è la pulizia
Tutti gli antisettici ed i disinfettanti devono essere utilizzati rispettando le modalità d’uso riportate su ciascun prodotto
Fare sempre attenzione alla data di scadenza
Tutti i flaconi vanno conservati lontano da fonti di luce e di calore e vanno immediatamente chiusi dopo ciascun uso
Utilizzare gli appropriati dispositivi di protezione individuale se indicato nelle istruzioni d’uso o nel protocollo operativo
Non rabboccare mai i contenitori di antisettici e disinfettanti
Evitare, se possibile, le operazioni di travaso. Qualora fosse necessario travasare i prodotti in contenitori diversi da
quelli originali, utilizzare solo recipienti perfettamente puliti ed asciutti, contrassegnati all’esterno con etichette che
indichino almeno le informazioni essenziali (nome del prodotto, data del travaso, eventuale diluizione, scadenza, ecc.)
Anche sui flaconi originali annotare sempre sul flacone stesso la data di apertura ed utilizzare il disinfettante al
massimo entro un mese da tale data
Durante l’uso, evitare che la bocca del contenitore venga a contatto con le mani dell’operatore, con la cute dell’utente
o con qualsiasi altro materiale (ad es. batuffoli di cotone, ecc.)
In caso di contatto accidentale con soluzioni irritanti, lavare la parte con abbondante acqua corrente, consultare la
scheda di sicurezza del prodotto, avvertire il responsabile del reparto e, se necessario, consultare un medico
Abolire la pratica di tenere immerso in soluzioni disinfettanti lo strumentario per medicazioni o altri piccoli dispositivi
medici, poiché questa pratica non garantisce il mantenimento della sterilità degli stessi
Tutti gli strumenti ed i dispositivi da disinfettare devono essere puliti ed asciugati prima di essere immersi nella
soluzione disinfettante
Tutte le superfici da disinfettare, se si presentano visibilmente sporche, vanno accuratamente pulite ed asciugate, o
lasciate asciugare (ad es. pavimenti), prima di essere disinfettate. Questo al fine di: ridurre la carica microbica, evitare
la diluizione del disinfettante e l’inattivazione ad opera di sostanze organiche. Se le superfici da disinfettare appaiono
pulite, si può procedere direttamente con la disinfezione
Dopo la disinfezione, non risciacquare le superfici trattate, per consentire al prodotto di svolgere la sua azione residua;
solo i dispositivi medici da utilizzare sull’utente (ad es. endoscopi, termometri, ecc.) devono essere accuratamente
risciacquati dopo il trattamento
Disinfettanti e sicurezza
I disinfettanti sono prodotti chimici che, se utilizzati diversamente dalle indicazioni d’uso, in modo improprio o
eventualmente senza i necessari dispositivi di protezione individuale, possono provocare effetti indesiderati sugli utenti,
utilizzatori, materiali trattati ed ambiente. Per tale motivo, il fabbricante è tenuto ad indicare nell’etichetta del prodotto la
PRECAUZIONI
PERICOLO
SIMBOLO
classe di rischio. Nella tabella seguente vengono indicate tali categorie, la descrizione del rischio e le rispettive precauzioni.
Estremamente
infiammabile
Liquidi con punto di
infiammabilità inferiore a 0°C e con
punto di ebollizione non superiore a
35°C.
Conservare lontano
da qualsiasi fonte
di accensione.
Evitare la
formazione di
miscele aria-gas
infiammabili e
tenere lontano da
fonti di
accensione.
Molto Tossico (T+) e
Nocivo (Xn)
Facilmente
Tossico
(T)
Sostanze
Nocivo per
infiammabile
che
possono
anche
inalazione,
Sostanze o preparati
causare morte per
ingestione o
che, a contatto con
inalazione,
ingestione
o
contatto
con la
l’aria, sono facilmente
contatto
con
la
pelle.
pelle.
Possibilità
di
infiammabili o che, a
Possibilità
di
effetti
effetti
irreversibili
contatto con l’acqua,
irreversibili da
da esposizioni
formano rapidamente
esposizioni
occasionali,
occasionali,
ripetute
gas infiammabili
ripetute o prolungate
o prolungate.
Conservare lontano
da qualsiasi fonte
di accensione.
Evitare il contatto
con umidità o
acqua.
Tenere lontano da
fiamme libere,
sorgenti di calore e
scintille.
Evitare il
contatto, inclusa
l'inalazione di
vapori e, in caso
di malessere,
consultare il
medico.
Evitare il
contatto, inclusa
l'inalazione di
vapori e, in caso
di malessere,
consultare il
medico
Irritante (Xi)
Questo simbolo
indica sostanze
che possono
avere effetto
irritante per
pelle, occhi ed
apparato
respiratorio
Non respirare
i vapori ed
evitare il
contatto con
pelle.
Corrosivo (C)
Prodotti chimici
che per contatto
distruggono sia
tessuti viventi
che attrezzature.
Non respirare i
vapori ed
evitare il
contatto con la
pelle, occhi ed
indumenti.
LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI
Rimuove lo sporco ed elimina la maggior parte della flora microbica transitoria
(fino al 90%) senza però eliminare la flora microbica residente
Prodotti
detergente
Durata
1 minuto e mezzo
Modalità di esecuzione
- bagnare mani e polsi
- distribuire uniformemente il prodotto
- aggiungere acqua
- strofinare accuratamente, con particolare riguardo agli spazi interdigitali e
sottoungueali
- sciacquare con cura
- ripetere l’operazione, se occorre
- asciugare accuratamente con una salvietta di carta, utilizzandola
anche per chiudere il rubinetto, se a manopola
Indicazioni
- all’inizio ed alla fine del turno lavorativo
- dopo l’uso dei servizi igienici
- dopo aver mangiato o fumato
- dopo aver tossito, starnutito, soffiato il naso, toccato i capelli
LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI
Rimuove lo sporco, elimina la flora microbica transitoria e riduce la flora microbica residente
Prodotti
- clorexidina gluconato (soluzione saponosa)
- PVP iodio (soluzione saponosa)
- triclosan (soluzione saponosa) nei casi di endemia da MRSA oppure di
epidemia da virus lipofili, nonché nei casi di allergia agli altri prodotti
Durata
3 minuti
Modalità di esecuzione
-
Indicazioni
-
bagnare mani e polsi
distribuire uniformemente il prodotto
aggiungere acqua
strofinare accuratamente per circa 2 minuti con particolare riguardo
agli spazi interdigitali e sottoungueali
- sciacquare con cura
- ripetere l’operazione, se occorre
- asciugare accuratamente con una salvietta di carta, utilizzandola anche
per chiudere il rubinetto, se a manopola
prima e dopo l’esecuzione di procedure invasive
prima di assistere utenti particolarmente suscettibili alle infezioni
dopo il contatto con ferite, materiale biologico, oggetti contaminati
tra un utente e l’altro e, sullo stesso utente, tra una procedura e l’altra
NORME PER IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI
Durante l’orario di servizio, il personale non deve indossare anelli, bracciali ed altri monili
Le unghie devono essere tenute corte e prive di smalto
Per il lavaggio delle mani è consigliabile utilizzare detergenti liquidi negli appositi dispenser. L’uso di prodotti in forma
solida (sia comuni detergenti in saponette che antisettici) non è sconsigliato, a patto che le saponette vengano tenute su
griglia dopo l’uso
La salvietta di carta utilizzata per asciugarsi le mani deve essere impiegata per chiudere il rubinetto se è a manopola
PREVENZIONE DELLE DERMATITI
Scegliere i prodotti, tra quelli consigliati, in base alla sensibilità individuale
Poiché gli antisettici e molti detergenti possono avere una azione irritante sulla cute, quando è possibile, utilizzare i
detergenti da soli piuttosto che in combinazione con gli antisettici. Qualora questa precauzione non fosse sufficiente a
mantenere l’integrità della cute delle mani, al di fuori dell’orario di servizio è possibile ricorrere all’uso di creme
emollienti
Tra un intervento chirurgico e l’altro, non utilizzare lo spazzolino per il lavaggio delle unghie, a meno che queste non
siano visibilmente sporche
Ridurre a 2-3 minuti il tempo di lavaggio tra un intervento chirurgico e l’altro
Asciugare sempre le mani tamponando e non strofinando la cute
Non utilizzare acqua troppo fredda o troppo calda per il lavaggio delle mani
DECONTAMINAZIONE MATERIALE RIUTILIZZABILE
Prodotti
- soluzione polifenolica
- prodotti che liberano ossigeno attivo
Durata
almeno 30 minuti
Modalità di esecuzione
- indossare i dispositivi di protezione individuale
- preparare la soluzione nell’apposito contenitore, seguendo le indicazioni
d’uso per quanto riguarda le concentrazioni ed altre eventuali precauzioni
- se si utilizza il Sekusept, aspettare che il prodotto sia completamente
sciolto nell’acqua
- immergere gli strumenti dopo averli aperti, avendo cura che siano
completamente immersi
- coprire il contenitore con l’apposito coperchio
- lasciare i dispositivi immersi per il tempo stabilito
- estrarre gli strumenti e risciacquarli, se possibile, con acqua
demineralizzata
- asciugare per gocciolamento, con teli o con aria compressa medicale
- i contenitori, le griglie ed i coperchi vanno vuotati, puliti, disinfettati ed
asciugati almeno una volta al giorno
Indicazioni
tutto il materiale riutilizzabile contaminato da materiale biologico e
destinato alla sterilizzazione o ad un trattamento alternativo, prima della
pulizia manuale deve essere sottoposto alla procedura di decontaminazione
DECONTAMINAZIONE MATERIALE RIUTILIZZABILE
Prodotti
- soluzione polifenolica
- prodotti che liberano ossigeno attivo
Durata
almeno 30 minuti
Modalità di esecuzione
- indossare i dispositivi di protezione individuale
- preparare la soluzione nell’apposito contenitore, seguendo le indicazioni
d’uso per quanto riguarda le concentrazioni ed altre eventuali precauzioni
- se si utilizza il Sekusept, aspettare che il prodotto sia completamente
sciolto nell’acqua
- immergere gli strumenti dopo averli aperti, avendo cura che siano
completamente immersi
- coprire il contenitore con l’apposito coperchio
- lasciare i dispositivi immersi per il tempo stabilito
- estrarre gli strumenti e risciacquarli, se possibile, con acqua
demineralizzata
- asciugare per gocciolamento, con teli o con aria compressa medicale
- i contenitori, le griglie ed i coperchi vanno vuotati, puliti, disinfettati ed
asciugati almeno una volta al giorno
Indicazioni
tutto il materiale riutilizzabile contaminato da materiale biologico e
destinato alla sterilizzazione o ad un trattamento alternativo, prima della
pulizia manuale deve essere sottoposto alla procedura di decontaminazione
Disinfezione di pareti, pavimenti, superfici in genere
Prodotti
Durata
Modalità di esecuzione
ipoclorito di sodio
soluzioni polifenoliche detergenti
alcool etilico denaturato
clorexidina gluconato + cetrimide
tempo necessario per eseguire la procedura
superfici non contaminate da materiale organico
- dopo aver rimosso lo sporco con un sistema ad umido, lavare la superficie con
soluzione detergente
- far asciugare
- passare sulla superficie un panno imbevuto di disinfettante
- lasciar asciugare
superfici contaminate da materiale organico
- rimuovere lo sporco con un panno imbevuto di disinfettante e gettarlo nel sacco dei
rifiuti speciali
- lavare accuratamente la superficie con soluzione detergente
- risciacquare
- lasciar asciugare o asciugare
- passare sulla superficie un panno imbevuto di disinfettante
- lasciare asciugare
DISINFEZIONE DI APPARECCHIATURE
Il personale addetto alla pulizia/disinfezione dell’apparecchiatura deve indossare camice e guanti robusti (del tipo usato
per le pulizie domestiche)
Spegnere l’apparecchiatura, staccare la spina dalla presa elettrica, svuotarla di tutto il contenuto e, nel caso si tratti di
un termostato, attenderne il raffreddamento, quindi rimuovere le parti smontabili (ripiani, supporti, ecc.)
Lavare con acqua e detergente non abrasivo tutte le superfici (anche quelle già smontate), risciacquare e asciugare (o
lasciar asciugare)
Applicare il disinfettante sulle superfici già asciutte e, se possibile, lasciar asciugare per favorire lo svolgimento
dell’azione disinfettante residua
In linea di massima, i prodotti di scelta per la pulizia/disinfezione di superfici ed attrezzature, oltre ai comuni detergenti,
sono:
ipoclorito di sodio (comune candeggina) e derivati del cloro per tutte le superfici non metalliche ad una concentrazione
che va da 20 ml/litro di acqua (per superfici non contaminate da materiale organico) a 100 ml/litro di acqua (per le
superfici contaminate). Tale soluzione può essere utilizzata applicandola direttamente sulla superficie o immergendovi gli
oggetti per almeno 30 minuti
soluzioni di polifenoli detergenti per tutte le superfici, alle concentrazioni suggerite dal produttore
alcool etilico denaturato per tutte le superfici già pulite, ad esclusione di quelle in plexiglas
Nel caso che le superfici fossero contaminate da materiale biologico:
rimuovere lo sporco con uno straccio monouso imbevuto di disinfettante (ad es. ipoclorito di sodio 1:10 o polifenoli)
lavare l’area con detergente per pulizie ambientali
asciugare o far asciugare la superficie
disinfettare l’area con soluzione di ipoclorito di sodio 1:10 o polifenoli
N.B. Le apparecchiature di laboratorio dovrebbero essere sottoposte a procedure di pulizia/disinfezione
almeno una volta ogni sei mesi o in occasione delle pulizie straordinarie del reparto; ogniqualvolta siano
visibilmente contaminate da materiale biologico; quando devono essere riparate o trasportate al produttore
(ad es. per interventi di manutenzione, sostituzione dei filtri, ecc.)
Nelle procedure di pulizia e disinfezione includere le
apparecchiature usate per più utenti, soprattutto quelle
utilizzate dall’utente e quelle mobili, che vengono spostate da
una stanza all’altra (es. giornalmente). Cat. IB
Nessuna raccomandazione per l’uso di cover di protezione
rimovibili o tastiere lavabili. Tema irrisolto
Cultura e clima per la
sicurezza
Vanno considerate le seguenti
componenti organizzative
L’assenza di barriere sul luogo di lavoro
per rendere sicure le pratiche lavorative
La pulizia e l’ordine dei punti di lavoro
Assenza di conflitti e buona
comunicazione
Frequente addestramento
Disponibilità di DPI e controlli
TUTTI GLI UTENTI DEVONO ESSERE
CONSIDERATI “A RISCHIO”
La conoscenza dello stato sierologico dell’utente
non riduce la possibilità di infortunarsi
Le situazioni a rischio biologico sono molto diverse
a seconda delle attività svolte;
In ogni caso, anche riducendo le occasioni di
contagio, non si potrà mai eliminare completamente
il rischio (rischio residuo)
Lavorare in sicurezza
Liquidi biologici di provenienza
umana a rischio
Sangue
Sperma
Liquido peritoneale e pleurico
Liquido sinoviale, amniotico
Lavorare in sicurezza
Procedura
Trattamento della lesione;
Identificazione della fonte
L’infortunato si reca al P.S. esecuzione prelievo
venoso e compilazioni moduli;
Valutazione della sierologia della fonte: HIV/HBV;
Malattie infettive per iniziare eventuale PPE se HIV +
o utente con stato ignoto con procedura a rischio
maggiore;
Follow up e documentazione
CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE CON SANGUE E/O MATERIALE BIOLOGICO
POTENZIALMENTE INFETTO
Misure immediate
1) PER LESIONI PERCUTANEE:
PUNTURA CON AGHI O FERITA CON STRUMENTI
CONTAMINATI DA MATERIALE BIOLOGICO
•
Provocare il sanguinamento della lesione attraverso la spremitura
della stessa, evitare di portare la lesione alla bocca nel caso
• lavare la ferita per 10 minuti con acqua e detergente e/o
antisettico efficace verso l’HIV (es povidone iodio al 7,5-10%,
clorexidina al 4% o composti a base di clorossidante elettrolitico al
5%)
CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE CON SANGUE E/O MATERIALE
BIOLOGICO POTENZIALMENTE INFETTO
Misure immediate
2) CONTAMINAZIONE DELLA CUTE LESA:
•
lavare abbondantemente con acqua corrente e detergente
antisettico efficace verso l’HIV (es povidone iodio al 7,5-10%,
clorexidina al 4% o composti a base di clorossidante elettrolitico al
5%) la parte interessata.
CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE CON SANGUE E/O MATERIALE
BIOLOGICO POTENZIALMENTE INFETTO
Misure immediate
3) CONTAMINAZIONE DI MUCOSE:
•
sciacquare abbondantemente con acqua corrente, soluzione sterile
per 10-15 minuti, senza sfregare, evitando l’uso di detergenti o
antisettici
CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE CON SANGUE E/O MATERIALE
BIOLOGICO POTENZIALMENTE INFETTO
Misure immediate
3) CONTAMINAZIONE DI CUTE INTEGRA:
•
Lavare abbondantemente con acqua corrente e detergenti o
antisettici
CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE CON SANGUE E/O MATERIALE
BIOLOGICO POTENZIALMENTE INFETTO
Misure successive
Identificare la fonte di possibile contagio
Verificare lo stato sierologico dell’utente (eventuale
consenso informato)
SE LA FONTE E’ NOTA:
Si effettuerà il prelievo in urgenza per HIV-HBVHCV (dopo aver ottenuto il consenso informato)
ed inviare al LRR
Se c’è positività all’HIV si inizia la profilassi, in
assenza di documentazione entro 10 ore
dall’infortunio il medico attiva la procedura
d’urgenza per la profilassi HIV (start kit)
I principi nella gestione dei rifiuti
d.lgs 152/2006 art. 178, comma 2
I rifiuti devono essere recuperati o
smaltiti
senza pericolo per la salute dell'uomo
e
senza usare procedimenti o metodi che
potrebbero recare pregiudizio
all'ambiente
I principi nella gestione dei rifiuti
art. 178,d.lgs 152/2006, comma 3:
La gestione dei rifiuti è effettuata
conformemente ai principi di precauzione,
di prevenzione, di proporzionalità, di
responsabilizzazione e di cooperazione
di tutti i soggetti coinvolti … nel rispetto
dei principi dell'ordinamento nazionale e
comunitario, con particolare riferimento al
principio comunitario “chi inquina paga”.
A tal fine la gestione dei rifiuti è effettuata secondo criteri di
efficacia, efficienza, economicità e trasparenza.
Rifiuti a rischio infettivo
Taglienti e pungenti
Aghi, siringhe, lame, ecc.
Come smaltirli, in quali contenitori
Manipolazione di strumenti/oggetti taglienti
•
Tutti gli operatori devono adottare precauzioni per prevenire gli incidenti quando
impiegano aghi, bisturi ed altri strumenti o dispositivi appuntiti o taglienti;
quando manipolano strumenti contaminati dopo l’esecuzione delle manovre;
durante l’esecuzione delle procedure di pulizia degli strumenti impiegati e quando
eliminano aghi usati.
•
Non incappucciare gli aghi impiegati, non manipolarli usando entrambe le mani,
non impiegare ogni altra tecnica che comporti volgere la punta di un ago verso una
parte del corpo piuttosto impiegare o una tecnica "scoop", con una sola mano, o
uno strumento meccanico progettato per eliminare l'ago.
•
Non rimuovere con le mani gli aghi usati dalle siringhe monouso e non piegare, non
rompere o manipolare in altro modo con le mani gli aghi usati. Mettere le siringhe
e gli aghi usati monouso, le lame di bisturi ed altri oggetti appuntiti negli appositi
contenitori per rifiuti sanitari speciali resistenti alla foratura, che vanno
sistemati tanto vicino quanto in modo funzionale all'area nella quale gli articoli
vengono utilizzati; sistemare gli aghi e le siringhe riutilizzabili in un contenitore
resistente per il trasporto alla centrale di sterilizzazione.
Smaltimento rifiuti
•
•
•
•
•
Al fine di garantire la sicurezza degli operatori è necessario:
evitare, nel modo più assoluto, di prelevare materiale dal
contenitore per rifiuti;
utilizzare dispositivi per la protezione della cute e delle mucose
durante le fasi di raccolta dei rifiuti e trasporto dei
contenitori;
trasportare e manipolare solo contenitori correttamente chiusi
al fine di evitare accidentali fuoriuscite e spargimento di
rifiuti;
evitare di trascinare i contenitori dei rifiuti, di appoggiarli al
corpo e di effettuare qualsiasi altra manovra che possa
pregiudicare la propria e altrui sicurezza.
PRECAUZIONI STANDARD
MANIPOLAZIONE DI
STRUMENTI/OGGETTI
TAGLIENTI
Portare al luogo di utilizzo
dei taglienti il contenitore
rigido per ridurre il rischio
di infortunio
•Non indirizzare la punta degli
aghi o di altri oggetti taglienti
verso parti del corpo.
•Non raccogliere strumenti
taglienti o appuntiti se stanno
cadendo.
•Non portare strumenti taglienti
o appuntiti in tasca.
•Non piegare o rompere lame,
aghi e altri oggetti taglienti.
•Non reincappucciare gli aghi o
rimuoverli manualmente dalle
siringhe.
86
Caratteristiche
Sistema
sgancio aghi e
siringhe
(facoltativo)
Coperchio per
chiusura
provvisoria e
definitiva
inviolabile
Maniglia
integrata ed
ergonomica
Etichettatura a
norma di legge
Colorazione
che indica la
pericolosità del
rifiuto
…da non fare!
NON svitare l’ago dal
supporto con le mani
NON reincappucciare l’ago
NON buttare l’ago nel
contenitore dei rifiuti
speciali ma nel
contenitore dei
taglienti
…
NON GETTARE
ALL’INTERNO
DEI CONTENITORI PER RIFIUTI
SPECIALI
CARTA/RIVISTE
PLASTICA
VETRO
RIFIUTI URBANI
E ALTRO MATERIALE
RECUPERABILE
Esempi di imballaggi
Igiene dell’operatore
Le mani
Avere cura delle proprie mani
Lavare/igienizzare le mani
I monili e le unghie
Cosa fare in caso di cute non integra
Gli abiti da lavoro
Ambiente di lavoro
Il concetto di pulito
Diverso da ordinato
Diverso da apparentemente pulito
Il concetto di buone condizioni
igieniche
Realizzazione a cura di
Tura Grazia
[email protected]