La protezione fitosanitaria delle piante da fiore in autunno

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In una stagione particolarmente favorevole alle malattie
La protezione fitosanitaria delle piante
da fiore in autunno
a cura di: V. Boccardo, I. Massone - S. Pini, G. Stancanelli
Osservatorio per le Malattie delle Piante di Sanremo
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La stagione autunnale, date le condizioni meteorologiche che la caratterizzano, risulta particoìarmente
favorevole alle malattie. Infatti l'elevata umidità e il mitigarsi delle temperature sono condizioni
ottimali per la diffusione delle crittogame (funghi, batteri) e dei parassiti (insetti, acari ...).
Pertanto l'agricoltore deve rivolgere particolare attenzione ai seguenti problemi:
Parassiti
ACARI (Ragnetti)
È molto importante
controllare rigorosamente
le colture per poter
intervenire sugli acari
quando le popolazioni
sono ancora limitate. Gli
acaricidi vanno utilizzati
con razionalità alternando
quelli con
diverso meccanismo
d'azione (vedi tabella 1) e
avendo cura che la
distribuzione avvenga in
maniera ottimale
Aleurodidi (mosca bianca) su foglia di gerbera.
(funzionalità delle
macchine, uniformità di
distribuzione ...). A tal proposito si ricorda che la maggior parte degli acaricidi ha una azione di
contatto, quindi sarà utile realizzare una buona copertura delle foglie soprattutto sulla pagina inferiore,
là dove si annidano questi parassiti.
AFIDI (Pidocchi)
La stagione maggiormente favorevole agli afidi è la primavera; tuttavia anche in questo periodo si
possono subire attacchi seri. Generalmente i prodotti utilizzati contro i (ripidi (vedere oltre) riescono a
controllare anche gli afidi; nel caso si debba intervenire specificatamente bisogna farlo precocemente,
magari con trattamenti localizzati. In quest'ultimo caso i principi attivi utilizzabili saranno pirimcarb,
eptenofos, deltametrina, lamdacialotrina, alfametrina, fluvalinate, metomil etc..
ALEURODIDI
La mosca bianca delle serre vive molto bene su
Danni da tripidi su rosa
numerose colture floricole (es. gerbera, stella di
natale, rosa ...). Forti attacchi possono provocare
gravi danni. Se l'infestazione vi è sfuggita dovete
cercare di ristabilire una buona situazione sanitaria,
anche integrando diversi sistemi di lotta.
Innanzitutto sarà utile effettuare un buon diserbo
della serra e dei suoi dintorni, in quanto gli
aleurodidi sono estremamente polifagi e possono
svilupparsi anche sulle erbe infestanti. Altre
operazioni necessarie saranno tutte quelle
compatibili con la vostra coltura (eliminazione di
piante e/o foglie vecchie, potatura ...) che
permettono di eliminare fisicamente il maggior
numero di individui di mosca bianca (giovani, adulti,
uova) e garantire così una buona pulizia della serra.
Le foglie o le piante infestate da aleurodidi così
raccolte vanno portate fuori dalle serre e bruciate o
chiuse in sacchi oppure ricoperte all'esterno con un
grande telo di plastica (l'aumento della temperatura
sotto il telo provocato dai raggi solari sterilizzerà i
vostri residui colturali). Soltanto dopo aver preso queste precauzioni si ricorrerà alla lotta chimica. Gli
insetticidi più efficaci sono buprofezine (regolatore di crescita, contro gli stadi giovanili), bifentrin,
metidation, metomil, deltametrina etc.. Come per il trattamento acaricida, bisognerà posizionare gli
insetticidi di contatto sulla pagina inferiore delle foglie perché è qui che si sviluppano le uova, i giovani
e gli adulti di mosca bianca. In caso di un forte attacco occorrerà ripetere le applicazioni (da 3 a 4
trattamenti a qualche giorno di intervallo).
TRIPIDI
A inizio autunno ci si può trovare di fronte a due situazioni:
- la popolazione dei tripidi è relativamente bassa. Bisognerà sorvegliare attentamente la coltura e
praticare una protezione insetticida abbastanza leggera (trattare ogni 15 giorni utilizzando dei prodotti
polivalenti);
- la popolazione di tripidi è alta e la coltura è fortemente infestata: in questo caso si interverrà
energicamente a cadenze ravvicinate e con prodotti specifici (metamidofos, metiocarb).
In questo periodo è molto utile controllare la presenza di tripidi nelle serre con le trappole collanti
azzurre, su cui i tripidi adulti rimangono invischiati perché molto attratti da questo colore. Si potrà
verificare così l'efficacia dei trattamenti insetticidi o coll'abbassarsi delle temperature a inizio inverno
decidere la sospensione degli stessi.
OZIORRINCHI
A partire da inizio autunno le giovani larve biancastre degli oziorrinchi cominciano a danneggiare le
radici del ruscus o dei ciclamini in vaso. La seconda metà di settembre è il momento per il trattamento
al terreno anche con prodotti «biologici» a base di nematodi. I trattamenti con nematodi andranno fatti
alla sera su terreno già umido utilizzando una vasca priva di residui di antiparassitari.
Le malattie crittogamiche
OIDIO (Mal Bianco)
Il rischio oidio in questa stagione tende a diminuire date le
condizioni climatiche che ne ostacolano lo sviluppo e
l'infezione.
Attacco di Botrytis (muffa grigia)
su tulipano.
PERONOSPORA e BOTRYTIS:
Queste due malattie sono frequenti in autunno perché
favorite da elevata umidità. Se la peronospora si combatte
bene chimicamente (antiperonosporici specifici sono
propamocarb, metalaxil, benalaxil, fosetil-Al), i risultati non
sono sempre buoni per la Botrytis.
Soprattutto per questa malattia sono da segnalare alcune
misure profilattiche abbastanza efficaci: arieggiamento e/o
riscaldamento della serra per diminuire l'umidità, densità
d'impianto non troppo alta, non irrigare in giornate nuvolose o
alla sera, non effettuare trattamenti alla sera, eliminare le parti
di piante colpite dalla muffa grigia.
Gli antibotritici più efficaci sono i dicarbossimidici
(iprodione, vinclozolin, procimidone), il procloraz, la
diclofluanide e i benzimidazolici (benomyl, carbendazim
etc.). È utile ricordare che la Botrytis sviluppa con facilità
resistenza ai benzimidazolici e ai dicarbossimidici: pertanto
tale prodotti andranno alternati o usati in miscela con
fungicidi tradizionali (ditiocarbammati, rame etc.).
RUGGINI
Le ruggini, in condizioni di bagnature fogliare o alta
umidità ambientale possono colpire numerose colture
floricole (garofano, slatice, rosa, crisantemo, etc.). Ai primi sintomi bisognerà intervenire con prodotti
a base di chiortalonil, mancozeb, bitertanolo, triforine, ossicarbossina, propiconazolo etc..
MARCIUMI BASALI E RADICALI
In questo periodo le colture possono essere soggette a forti attacchi di funghi agenti di marciumi delle
radici e del colletto, tra cui i principali sono Rhizoctonia, Sclerotinia, Phytophtora e Pythium. In questo
caso sarà uts le fare eseguire presso un laboratorio attrezzato una diagnosi precisa per individuare con
esattezza l'agente responsabile ed effettuare così il trattamento più adatto.
Virosi
Su molte piante da fiore (gerbera, crisantemo, bellis, dimorfoteca, anemone, ranuncolo, calia
calendula, statici a foglia larga, lisianthus, cineraria, ciclamino, aralia, ligularia) è forte ad inizio
autunno il rischio delle virosi trasmesse dai tripidi.
Generalmente queste virosi si manifestano con piccoli ingiallimenti o addirittura anelli sulle foglie,
distorsioni dei germogli i a volte annerimento degli steli (.di piccioli. Occorrerà estirpare con attenzione
le eventuali piante ammalate degli orti o delle coltivazioni vicine per evitare l'espandersi dell'infezione.
Anche all'interno della coltivazione occorrerà durante le normali operazioni colturali fare attenzione
alla presenza di pianti ammalate e, se ci sono, estirparle accuratamente, senza scuoterle, e quindi
metterle in un sacchetto, portarle fuori dalla coltivazione e bruciarle.
In caso di dubbi sui sintomi mandare un campione di un; pianta ammalata (non completa mente
secca) accompagnata da una o due foglie di pianta sana all'Osservatorio Malattie Piante per la diagnosi.
NOTA: In tabella 2 sono riporta ti i marchi di fabbrica degli insetticidi e dei fungicidi citati nel testo.
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