scheda Pillole 8 di educazione sanitaria per cittadini-consumatori La sinusite acuta ito re grafia dei seni paranasali non è comunque in grado di fare meglio e di regola non è raccomandata. Poiché ● nella pratica, il medico di famiglia non può identificare con certezza una sinusite batterica ● fare a meno degli antibiotici in questi Seno frontale pazienti sembra sicuro Setto nasale ● l’abuso di antibiotici presenta rischi Cavità nasale certi per gli individui e per la società, Seno mascellare la sinusite dovrebbe essere trattata senza antibiotici, almeno finché il decorso clinico (dolore facciale e ritardo nella guarigione) non faccia pensare a un’infezione batterica che li richieda. Fatta una diagnosi clinica di sinusite acuta batterica, gli antibiotici risolvono i sintomi ed evitano le complicazioni? Gli antibiotici guariscono qualche paziente in più e in un tempo leggermente più breve, ma anche la maggior parte dei pazienti che ricevono un placebo guarisce senza antibiotici. In particolare, gli studi effettuati nell’ambito della medicina generale non Le posizioni più adatte mostrano differenze per instillare medicamenti significative nelle guanei seni nasali rigioni o nella riduzione dei sintomi e non c’è prova che gli antibiotici riducano le ricadute, la sinusite No cronica o le complicazioni; le complicazioni serie sono comunque molto rare. Sì In compenso, molti studi hanno mostrato più effetti collaterali nei soggetti trattati con antibiotici: più Sì diarrea (sia a 1 sia a 2 settimane dall’inizio), più dolori addominali, secrezione o prurito vaginale. CI S I seni nasali sono cavità nelle ossa facciali tappezzate di mucosa, che comunicano con le cavità nasali attraverso stretti canali. La sinusite è l’infiammazione di uno o più seni nasali, di solito accompagnata dall’infiammazione delle cavità nasali che si verifica nel raffreddore o rinite: per questo molti trovano più appropriato chiamarla rinosinusite. Più di rado l’infezione può partire da un dente. Il rigonfiamento della mucosa infiammata può ostruire i canali di drenaggio e le secrezioni si accumulano nei seni, con proliferazione di germi, pressione e dolore. La sinusite acuta è causata da infezioni da virus (più spesso) o da batteri o, a volte, da allergie o da irritazione dovuta al fumo. È una delle infezioni più comuni a tutte le età; solo in una parte dei casi arriva all’attenzione del medico. Ed Cos’è la sinusite e cosa la provoca? Quante sinusiti acute sono causate da batteri? 05 Solo una minoranza dei pazienti con sintomi di sinusite ha un'infezione batterica. Negli ambulatori degli otorinolaringoiatri, però, dove in genere arrivano i casi più seri, le sinusiti batteriche sono più del 50%. Si può riconoscere una sinusite acuta batterica dai sintomi o con una radiografia? © 20 Criteri clinici orientativi sono la presenza di 3 o 4 dei seguenti sintomi: ● scolo purulento (non solo giallo o verde) dal naso con prevalenza da un lato ● dolore locale (mascellare/facciale o dentario) con prevalenza da un lato ● scolo purulento da entrambi i lati ● presenza di pus nella cavità nasale. Anche questi sintomi, però, non riescono a distinguere con sicurezza le forme batteriche (dove gli antibiotici possono avere un senso) da quelle virali (dove gli antibiotici sono inutili o dannosi). La radio- @ 2006 CIS Editore S.r.l. Via San Siro 1 – 20149 Milano – Tel. 02 4694542 – Fax 02 48193584 – www.ciseditore.it. DIRETTORE RESPONSABILE: Franco Berrino. PROGETTO GRAFICO: Barbara Capozzi, Yvonne Cosi. STAMPA: Romagna grafica, Cusano Milanino (MI). REGISTRAZIONE: Tribunale di Milano n. 110 del 21/02/2006. Sped in abb. post. DL 24/12/2003 n. 353 convertito in legge 27/02/2004 n. 46, art. 1, comma 1 - DCB Milano - Pubblicazione mensile - ISSN 1828-0374 - Abbonamento annuo € 6,90 - Una copia € 1,20. C I S EDITORE Qual è l’efficacia degli antibiotici rispetto ad altri tipi di trattamento? re Rispetto agli adulti, i bambini hanno più infezioni respiratorie, comprese le sinusiti, ma anche nei bambini non ci sono criteri pratici sicuri per distinguere le sinusiti da virus (comunque più frequenti) da quelle batteriche. Per forme non complicate le radiografie dei seni nasali non sono raccomandate. In qualche studio gli antibiotici hanno accorciato la durata di 2-3 giorni rispetto al placebo, in altri non si sono trovate differenze. Comunque il decorso di una sinusite, anche virale, è meno breve di quanto di solito si pensa. Anche nella sinusite pediatrica i diversi antibiotici hanno efficacia simile e, rispetto all’adulto, possono dare più frequentemente dolore addominale. Raccomandazione finale Per pazienti con sinto- S Qualora ci fossero criteri sicuri e pratici per fare diagnosi di sinusite batterica, in questi soggetti gli antibiotici potrebbero essere utili. Ma poiché le forme batteriche in medicina generale sono una minoranza delle sinusiti acute, allo stato attuale delle conoscenze la terapia antibiotica sembra dare più problemi che vantaggi. Dopo la diagnosi di sinusite acuta, sembra ragionevole una vigile osservazione di 10 giorni prima di pensare agli antibiotici, dato che in questo intervallo di tempo nella maggior parte dei pazienti i sintomi sono già sostanzialmente migliorati (se non risolti). Non ci sono prove convincenti neppure a favore di altri trattamenti, come antistaminici o decongestionanti nasali, e ben poche prove sull’uso di cortisonici. Invece diversi studi di ottima qualità, nella sinusite sia acuta sia cronica, anche allergica, hanno mostrato notevoli benefici con irrigazioni delle cavità nasali con soluzione salina isotonica (detta “fisiologica”) o meglio ipertonica. La prima è reperibile in farmacia, la seconda si prepara sciogliendo 40-50 g (2-3 cucchiai da tavola rasi) di sale marino in un litro d’acqua tiepida. Frequenti suffumigi e bevande calde possono aiutare a stare meglio e rendono il muco più fluido. Sui termosifoni vanno col- Rinosinusite acuta non complicata nei bambini ito L’amoxicillina (che si trova in farmacia come farmaco generico/equivalente, benché questa opportunità sia purtroppo poco utilizzata) o il cotrimossazolo sono efficaci come gli antibiotici più nuovi e costosi. Circa il 4% dei pazienti con amoxicillina interrompe la terapia come conseguenza di effetti collaterali, ma questi effetti sono comuni anche con altri antibiotici (benché cefacloro, disponibile anche come generico, dia meno sintomi gastrointestinali). Per forme resistenti o complicate è oggi eventualmente disponibile come farmaco generico/equivalente anche amoxicillina + acido clavulanico. Le prove scientifiche non giustificano l’uso degli antibiotici più recenti per trattare una rinosinusite batterica non complicata, acquisita fuori dall’ospedale, perché ciò aumenta i costi e i rischi di diffondere resistenze batteriche, senza garantire benefici maggiori. locate vaschette d’acqua ad ampia superficie di evaporazione per umidificare gli ambienti. Contro il dolore si può usare paracetamolo (generico). Comunque non fumare ed evitare il fumo passivo. Ed Ci sono differenze di efficacia o di effetti collaterali tra i vari antibiotici? © 20 05 CI mi lievi o moderati gli antibiotici non sono raccomandati; ci si può limitare a trattamenti sintomatici, in base alle necessità. Secondo autorevoli linee guida un trattamento antibiotico è giustificato dalla persistenza dei sintomi per più di 10-14 giorni senza sostanziale miglioramento o dalla concomitanza per 3-4 giorni consecutivi sia di febbre ad almeno 39° C sia di secrezione nasale purulenta. Dunque non sollecitate il medico a prescrivere antibiotici! Lasciategli stabilire senza pressioni se e quando è necessario iniziare o se è meglio non prenderli affatto. E in questo caso, non vi mostrate delusi! Dr. Alberto Donzelli e Dr.ssa Alessandra Pepe esperti di sanità pubblica e di educazione sanitaria Dato il carattere divulgativo e sintetico, questa pubblicazione non è appesantita con riferimenti bibliografici, in gran parte in inglese, che potranno però essere forniti su specifiche richieste ([email protected]). Per saperne di più, chiedere al proprio medico di famiglia o consultare il sito www.ahrq.gov/clinic/epcsums/sinussum.htm e la Pillola di buona pratica clinica n° 11. aprile 2005 ristampa aggiornata, dicembre 2006