Il contesto sociosocio-economico di riferimento per la nuova programmazione dei POR PAT FESR e FSE 20142014-2020 Trento, 28 aprile 2014 Realizzato da RTI Cles – LaSER AT PO FSE FESR PAT 2007-2013 Presentazione dell dell’’analisi di contesto L’analisi di contesto socio-economico sviluppata nelle presenti slide rappresenta una sintesi del lavoro di analisi condotto dai referenti provinciali ed ha lo scopo di descrivere la situazione territoriale della PAT, in relazione e raccordo con le finalità degli obiettivi tematici sui quali si basa il processo di programmazione dei Fondi SIE (Fondi Strutturali e di Investimento Europeo) per il periodo 2014-2020. Essa non pretende di fornire un quadro esaustivo delle caratteristiche socio-economiche del territorio, ma piuttosto ha lo scopo di coadiuvare la presentazione dei lavori programmatori in corso, individuando alcune limitate ma rappresentative peculiarità sulle quali, in riferimento agli obiettivi tematici prestabiliti, è opportuno prevedere interventi finanziati dalle risorse dei Fondi SIE. Nella presentazione, l’individuazione delle specificità (positive o negative) registrate nel territorio della PAT deriva anche dal confronto con i dati delle regioni più sviluppate (coincidenti con le regioni del Centro-Nord, alle quali la PAT stessa appartiene), per l’Italia e per i Paesi dell’Unione Europea. Gli obiettivi tematici di riferimento I dati di seguito illustrati si collocano nella presente cornice programmatica generale, in base a quanto previsto dal Reg 1303/2013 gli obiettivi tematici all’interno dei quali si andranno a configurare le strategie di intervento della programmazione 2014-2020 nel caso del FSE e del FSER sono: OT 1: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione OT 2: migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e la qualità delle medesime; FESR OT 3: accrescere la competitività delle PMI; OT 4: sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori; OT 8: promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; OT 9: promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà; FSE OT 10: investire in istruzione, competenze e apprendimento permanente; 0T 11: migliorare la capacità istituzionale e un’efficiente amministrazione pubblica La struttura dell’ dell’analisi di contesto della PAT e 2014-2020 il suo contributo alla programmazione FSE e FESR 2014 Analisi di contesto prende in conto batterie di indicatori in grado di rappresentare le condizioni socioeconomiche per ciascuno degli OT di riferimento per i Fondi SIE (Dati Istat/Eurostat su anno disponibile più recente) L’analisi di contesto effettua un Benchmark tra PAT, regioni del Nord (cosiddette «più sviluppate»), Italia e Paesi dell’UE Le indicazioni provenienti dall'analisi di contesto costituiranno un input ai fini della valutazione del fabbisogno finalizzata a fornire elementi di supporto al processo decisionale nell’individuazione di priorità e obiettivi della programmazione 2014-2020 della PAT Premessa generale La nuova programmazione del POR FSE FESR 2014-2020 s’inserisce in un contesto macroeconomico nazionale ed internazionale caratterizzato da evidenti segnali di criticità e di incertezza. Si parte da una condizione non certo positiva, tra il 2007 e il 2012 nella provincia di Trento si registra un decremento del livello del PIL del 5,6. La performance provinciale risulta comunque migliore sia rispetto a quella evidenziata dal dato medio nazionale (-6,9%) sia rispetto a quella delle regioni più sviluppate in Italia (-6%). In questo quadro generale di profonda crisi, la provincia di Trento ha mostrato una evoluzione che sembrerebbe in parte svincolarla dalla dinamica nazionale e ha consentito alla struttura produttiva provinciale di contenere le ripercussioni negative prodotte dalla recessione sul mercato del lavoro. OT1: RICERCA E INNOVAZIONE Fonte: Istat, La ricerca e sviluppo in Italia Fonte: Istat – Noi Italia OT 2: ACCESSO ALLE TIC Fonte: Istat – Noi Italia NOTA: Dato UE27 aggiornato al 2012 OT 3: COMPETITIVITA’ COMPETITIVITA’ DELLE PMI Fonte: Istat, Statistiche del commercio estero OT4: TRANSIZIONE VERSO UN ECONOMIA A BASSA EMISSIONE DI CARBONIO NOTA: Anno di riferimento: FER-E: 2009; FER-C: 2005 OT 8: OCCUPAZIONE Andamento nel tempo della performance dei principali indicatori del MDL Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Eurostat “Regional statistics” … dettaglio degli indicatori relativi alla componente giovanile Fonte: Eurostat “Regional statistics” Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Istat – Database I.Stat …. l’ l’occupazione dei meno istruiti Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Istat – Database I.Stat … il Gender Gap Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Istat – Database I.Stat Fonte: Coesione Sociale.STAT Imprenditorialità Imprenditorialità e adattabilità adattabilità dei lavoratori Imprese registrate al 31.12.2011 Provincia di Trento Imprese Tasso di Tasso di Tasso di Iscritte Cancellate natalità mortalità crescita 52.330 2.670 3.108 5,06 5,89 -0,81 Nord-Est 1.200.883 72.800 74.296 6,06 6,18 -0,08 Italia 6.110.074 391.310 393.463 6,41 6,44 0,01 Fonte: Movimprese Fonte: Istat, Statistiche del commercio estero Fonte: Eurostat “Regional statistics” OT 9: INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA CONTRO LA POVERTA’ POVERTA’ seppure in aumento rispetto al passato, la popolazione a rischio di povertà ed esclusione sociale si mantiene contenuta rispetto alle medie IT e UE Fonte: Eurostat “Regional statistics” Principali indicatori che concorrono alla descrizione dello svantaggio svantaggio PA Trento Italia 9,2% 9,9 (Nord) Persone con disabilità di 6 anni e più che vivono in famiglia (2004-2005) 2,9 4,8 Tasso totale utenti assistiti dai Ser.T. x 1.000 residenti (2012) 2,2 4,2 Persone che consumano alcol a rischio (di 14 anni e più - per 100 persone con le stesse caratteristiche) (2012) 18,9 14,1 Detenuti presenti negli Istituti di prevenzione e di pena per adulti (per 100 mila ab. - 2012) 40 110,1 Indice di criminalità minorile (2012) 1,5 1,5 Popolazione straniera residente (al 1/01/2013) Fonti: Demo Istat; Disabilità in cifre; Relazione Annuale sul fenomeno delle dipendenze del Dipartimento Politiche Antidroga; Alcolisti-Noi Italia; Istat-Noi Italia; I.Stat OT 10: ISTRUZIONE Si conferma, anche per l’OT10, una complessiva migliore performance della PA di Trento rispetto all’Italia e alla media UE su gran parte degli indicatori considerati. Fonte: DPS-Istat, Banca dati indicatori regionali di contesto Fonte: Istat – Noi Italia l’istruzione superiore e le competenze della popolazione studentesca Fonte: Istat – Noi Italia Fonte: DPS-Istat, Banca dati indicatori regionali di contesto l’istruzione terziaria Fonte: Istat – Noi Italia l’istruzione degli adulti e la formazione continua Fonte: Istat – Noi Italia Fonte: Banca dati ISTAT-DPS "Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo"; Eurostat “Regional statistics” CONCLUSIONI Dall’analisi del contesto provinciale è possibile sottolineare alcuni aspetti che dovranno essere tenuti in considerazione durante la successiva fase di individuazione delle priorità di intervento dei nuovi PO FSE FESR 2014-2020. Il sistema provinciale ha potuto contare su diversi elementi di forza: una dimensione media delle imprese relativamente più consistente rispetto al dato nazionale; una struttura settoriale della produzione manifatturiera caratterizzata da diversi ambiti di specializzazione, tanto da potersi applicare ad essa la definizione di manifattura polispecializzata; una capacità di orientarsi sui mercati esteri in evidente rafforzamento, che ha consentito alle imprese locali di compensare con le esportazioni il calo della domanda interna. … con riferimento agli indicatori che afferiscono all’OT 1 E’ necessario fornire un indirizzo alla ricerca e all’innovazione verso la valorizzazione delle competenze e delle eccellenze territoriali (vocazioni territoriali e competenze presenti, vedi centri di ricerca di eccellenza). Coordinare le iniziative di innovazione con le scelte programmatiche della PAT, anche in funzione delle potenziali ricadute sulla crescita, occupazione e internazionalizzazione. Una prospettiva, questa, che ha bisogno di uno straordinario sforzo di innovazione che deve interessare a un tempo il sistema pubblico e quello privato. Se tra questi due mondi non c’è coerenza e allineamento, è il “sistema Trentino”, nel suo insieme, a pagarne il prezzo. CONCLUSIONI … con riferimento agli indicatori che afferiscono all’OT 3 Criticità: la domanda interna resta piuttosto debole e le previsioni per il periodo di programmazione 2014-2020 sembrano confermare questa tendenza. Anche l’accesso al credito continuerà a manifestare le difficoltà evidenziate nel corso degli ultimi anni, non facilitando la ripresa economica soprattutto per le PMI, che hanno maggiori difficoltà nel reperire risorse finanziarie. Opportunità: ln tale contesto economico globale lo sviluppo delle esportazioni rappresenta il motore principale della crescita economica, sul quale sarà necessario puntare nei prossimi anni dato il perdurare della debolezza della domanda interna; in particolare, sarà opportuno concentrarsi su specifiche nicchie di mercato sulle quali competere dal punto di vista dell’innovazione. Sarà quindi importante migliorare notevolmente la capacità di innovazione del tessuto imprenditoriale per poter cogliere le opportunità di crescita offerte dai mercati internazionali, in particolar modo nei settori di specializzazione del tessuto produttivo locale. … con riferimento agli indicatori che afferiscono all’OT 4 l'efficienza energetica, al centro della strategia energetica dell'Unione per il 2020, illustra la necessità di una nuova strategia per l'efficienza energetica che consentirà a tutti gli Stati membri di svincolare l'uso dell'energia dalla crescita economica. CONCLUSIONI … con riferimento agli indicatori che afferiscono all’OT 8 per quanto riguarda più specificatamente il mercato del lavoro, la situazione rimane comparativamente positiva sia nei confronti dell’UE sia rispetto al contesto nazionale. Tuttavia, emergono situazione di relativa criticità in merito: •al livello di inserimento nel mercato del lavoro delle componenti più giovani della forza lavoro, le quali hanno mostrato tassi di disoccupazione in forte crescita negli ultimi anni; •Sarà necessario agire nei confronti della forza lavoro meno istruita che appare come la categorie che più di tutte ha subito gli effetti negativi della crisi ed ha mostrato una crescita del tasso di disoccupazione; •considerato il rilievo del divario tra la condizione occupazione del componente femminile rispetto alla componente maschile, pur in un contesto ampiamente molto più favorevole che nella media nazionale, i dati suggeriscono di intervenire nei confronti del Gender gap che si manifesta in modo marcato, soprattutto, per quanto riguarda i livelli medi retributivi delle lavoratrici dipendenti, che peraltro nel corso degli ultimi anni non segnala elementi di chiara inversione. •attenzione al fenomeno dei cosiddetti NEET (Not in Employment, Education and Training), che risulta in crescita sia tra i maschi (il dato è raddoppiato in 4 anni), sia tra le femmine (il dato 2011 risulta perfino superiore alla media UE27); si tratta di un fenomeno di scoraggiamento rispetto al peggiorare delle condizioni di ingresso nel mercato del lavoro e che come tale rischia di acuirsi ancora di più in vista di un possibile peggioramento della congiuntura economica nel corso della seconda metà del 2012. CONCLUSIONI … con riferimento agli indicatori che afferiscono all’OT 9 Altre tematiche di sicuro interesse per la prossima programmazione FSE, pur in considerazione di un contesto di riferimento che delinea un quadro abbastanza positivo per la realità trentina se rapportato ai livelli medi nazionali, riguardano le politiche contro il fenomeno della povertà e le politiche di sostegno dell’inclusione sociale, sia con riferimento alla popolazione immigrata che delle diverse categorie di soggetti svantaggiati … con riferimento agli indicatori che afferiscono all’OT 10 per quanto riguarda l’istruzione, in un contesto provinciale sicuramente comparativamente positivo, si segnala come possibili aree di attenzione: necessità di incrementare la quota di popolazione compresa tra i 30 e 34 anni con istruzione terziaria, che pur risultando in netta crescita, presenta tuttavia un persistente divario rispetto alle medie europee. approfondire la formazione per gli adulti (i dati relativi all’istruzione degli adulti evidenziano valori complessivi inferiori alle medie nazionali, anche se la situazione varia a seconda del tipo di competenze indagate). diminuzione, per effetto del progressivo peggioramento delle condizioni economiche, del numero di occupati raggiunti da attività di formazione, in particolare tra le donne, anche se l’area trentina si mantiene su livelli medi molto prossimi a quelli della UE, nettamente superiori a quelli nazionali ma anche a quelli del solo Nord Italia CONCLUSIONI la quota di laureati sul totale della popolazione di età compresa tra i 30 e i 34 anni è ancora ben lontana dal target europeo. Risulta fondamentale pertanto che gli interventi promossi nell’ambito del nuovo POR FSE tengano conto di tale caratteristica del tessuto produttivo provinciale, prestando particolare attenzione sia alle politiche volte a favorire, attraverso specifiche azioni formative, l’incremento delle competenze della forza lavoro, sia soprattutto politiche volte a favorire la crescita della domanda di innovazioni da parte del tessuto produttivo locale. Senza un’opportuna crescita della domanda per R&S da parte di soggetti locali, la sola crescita dell’offerta formativa potrebbe favorire il formarsi di fenomeni di mismatch e/o di overeducation sul mercato del lavoro provinciale di forza lavoro altamente qualificata.