AC Jobim - Accademia di Musica di Pinerolo

Gabriele Mirabassi
clarinetto
Roberto Taufic
chitarra
Cristina Renzetti
voce
O grande amor
(A. C. Jobim - V. De Moraes)
Falando de amor
(A. C. Jobim)
Por toda minha vida
(A. C. Jobim)
Correnteza
(A. C. Jobim - L. Bonfà)
Chovendo na roseira
(A. C. Jobim)
Sabià
(A. C. Jobim - C. Buarque)
Canta canta mais
(A. C. Jobim - V. De Moraes)
Desafinado
(A. C. Jobim - N. Mendonça)
Io so che ti amerò
(A. C. Jobim - V. De Moraes
- S. Bardotti)
Se todos fossem iguais a
você
(A. C. Jobim - V. De Moraes)
Retrato em branco e
preto
(A. C. Jobim - C. Buarque)
O morro não tem vez
(A. C. Jobim - V. De Moraes)
Chega de saudade
(A. C. Jobim - V. De Moraes)
Gabriele Mirabassi, clarinettista italiano di fama
internazionale, si muove con uguale disinvoltura sia
nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni ha
svolto una ricerca approfondita sulla musica
strumentale popolare brasiliana collaborando con
alcuni grandi artisti come Guinga, André Mehmari,
Monica Salmaso, Sergio Assad. Della sua vastissima
attività live e discografica ricordiamo le collaborazioni
con Richard Galliano, Enrico Rava, John Taylor, Steve
Swallow, Erri De Luca, Ivano Fossati.
Roberto Taufic, chitarrista e compositore, nato in
Honduras da genitori di origini arabe ma cresciuto in
Brasile, da circa vent’anni divide la sua vita tra il Brasile
e l’Italia collaborando con numerosi artisti di fama
internazionale. Della sua ampia discografia citiamo il
suo primo album di violão solo, “Eles & Eu”,
interpretazioni di vari autori “Eles” e composizioni
originali “Eu” espresse da sei magiche corde attraverso
le quali emerge una grande maturità artistica.
Cristina Renzetti, dopo la lunga esperienza musicale e
lavorativa a Rio de Janeiro, è considerata oggi una delle
più esperte interpreti del repertorio brasiliano in Italia.
Dopo i due album con la sua band Jacaré, nel 2011 ha
pubblicato il suo primo disco da solista “Origem é giro”
per l’etichetta carioca Delira Musica.
Antonio Carlos Jobim conquista l’America di Stan Getz e
Frank Sinatra già giovanissimo, diventando l’emblema
della bossa nova, racconto poetico musicale della zona
sud di Rio de Janeiro a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60 e
della sua leggiadra e sensuale spensieratezza.
L’enorme successo internazionale però ha come
contropartita quello di imprigionare la sua immagine
nello stereotipo estetico bossanovista.
Da Jobim ci si aspetta sempre e solo che ci faccia
sognare Ipanema col suo corredo di leggendarie belle
ragazze. Ma il Maestro sente prestissimo l’angustia di
questo confine, esce dal rifugio dorato di Rio e delle
sue mitiche spiagge e diventa stilizzatore e
amplificatore del gigantismo musicale del suo paese.
Il suo sguardo si estende allo sconfinato sertão, il
Brasile rurale lontano dal mare, con le sue leggende
che parlano di santoni e banditi, colonnelli e poeti di
strada, delle siccità devastanti, dell’epica lotta per la
sopravvivenza di gente umile e coriacea legata a doppio
filo all’allevamento del bestiame.
E poi racconta la natura selvaggia, la selva con i suoi
uccelli variopinti e i suoi abitanti originari, gli indios
e le loro leggende misteriose.
È a questo punto che la sua statura diventa
monumentale, e che al tempo stesso il pubblico
straniero diventa distratto, restio ad allontanarsi dal
rassicurante sogno del paradisiaco esotismo carioca.
“Correnteza”, in portoghese la corrente del fiume, è il titolo
di un bellissimo brano di Tom Jobim, il musicista
brasiliano più famoso di tutti i tempi, emblema della bossa
nova, racconto poetico musicale della zona sud di Rio de
Janeiro a cavallo tra gli anni ‘50 e ’60. È successo per caso
che sulle note di questo brano sia avvenuto il primo
incontro musicale di Gabriele Mirabassi (clarinetto),
Roberto Taufic (chitarra) e Cristina Renzetti (voce), amanti
e profondi conoscitori dell’universo musicale brasiliano.
Lasciamoci trasportare, come la corrente del fiume, dalla
grazia e dalla bellezza delle loro note che, oltre a qualche
interpretazione di alcuni classici della bossa nova, per i
quali Jobim è conosciuto in tutto il mondo, daranno ampio
spazio a riarrangiamenti di brani meno noti, ma
altrettanto caratteristici e intensi. Ad accompagnare
l’imperdibile clarinetto di Gabriele Mirabassi sono Cristina
Renzetti, cantante e autrice, nonché una delle più esperte
interpreti italiane del repertorio brasiliano, e
l’inconfondibile chitarra di Roberto Taufic.
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Stagione concertistica 2016-2017
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martedì 25 ottobre 2016
Prossimo concerto
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2 novembre 2016 - ore 21.00
ore 21.00
concerto n. 1023
Anna Bulkina pianoforte
Musiche di Schumann, Gubajdulina, Skrjabin,
Prokof’ev
Con il sostegno di:
Correnteza
La musica di Tom Jobim
e dintorni
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