Gruppo 11 Rame Cu (5000 A.C.) Proprietà Z Numero di isotopi naturali Massa atomica Configurazione elettronica Aspetto Elettronegatività Stati di ossidazione# Raggio del metallo/pm p.f./°C p.e./°C Hvap(gas monoatomico)/kJ mol-1 E°M+/M Densità (25 °C)/ g cm-3 Abbondanza naturale (e relativa) Cu 29 2 Ag 47 2 Au 79 1 63.546 [Ar]3d104s1 107.8682 [Kr]4d105s1 196.9665 [Xe]4f145d106s1 Metallo lucente rosso 1.9 I, II, (III) 128 1083 2570 307 Metallo lucente argenteo 1.9 I, II, (III) 144 961 2155 258 Metallo lucente giallo 2.4 I, III 144 1064 2808 343 +0.521 8.95 68 ppm (25°) +0.799 10.49 0.08 ppm (66°) +1.691 19.32 0.004 ppm (73°) # I più importanti stati di ossidazione (generalmente i più abbondanti e stabili) sono riportati in grassetto. Altri stati ben caratterizzati, ma meno importanti, sono riportati in caratteri normali. Gli stati di ossidazione instabili o in dubbio, sono riportati in parentesi. RAME (ARGENTO E ORO) - Presenti in natura anche allo stato elementare o “nativo” (primi tre metalli scoperti dall’uomo) - Metalli nobili (non reattivi); - Conducono bene la corrente elettrica ed il calore; - Sono teneri e malleabili; - Configurazione (n-1)d10ns1; - Composti in stato di ossidazione +1 (configurazione (n-1)d10): diamagnetici e spesso incolori (eccezioni per trasferimento di carica legante-metallo) - Composti in SO +2 e +3: sottolivello d non riempito. - Il rame è abbastanza abbondante; - Argento e oro sono piuttosto rari. - Il rame e l’argento sono inerti agli acidi non ossidanti, si sciolgono invece in acidi ossidanti (HNO3, H2SO4 conc. a caldo). - L’oro ancora più inerte si scioglie solo in acqua regia (che scioglie metalli preziosi): 3Cu + 8H+ + 2NO3- → 3Cu2+ + 2NO + 4H2O Ag + 2H+ + NO3- → Ag+ + NO2 + H2O Au + NO3- + 4Cl- + 6H+ → [Au(Cl)4]- + 3NO2 + 3H2O In soluzione stato di ossidazione più stabile: Cu(II), Ag(I) e Au(III). IL RAME Minerali principali: - calcopirite CuFeS2 (in apparenza simile alla pirite FeS2) calcosina Cu2S; malachite verde CuCO3xCu(OH)2 (rame carbonato basico); cuprite Cu2O (rosso rubino). Industrialmente il rame si ottiene per riduzione con carbone dell’ossido che a sua volta si ottiene per calcinazione del carbonato CuCO3 → CuO + CO2 2CuO + C → 2Cu + CO2 Oppure dai solfuri per fusione del minerale in presenza di aria 2Cu2S + 3O2 → 2Cu2O + 2SO2 2Cu2O + Cu2S → 6Cu + SO2 Il rame così ottenuto viene purificato per via elettrochimica. - Cu usato nell’industria elettrica per la sua alta conducibilità; - per le condotte dell’acqua data la sua scarsa reattività; - nelle leghe quali ottone (Cu/Zn con il 20-50% di Zn), bronzo (Cu/Sn con il 15% di Sn) e monel (Cu/Ni con il ca. 41% di Ni): Nei paesi industrializzati il rame è riciclato ca. per il 30%. Il rame è ossidato dall’ossigeno dell’aria in presenza di altri agenti atmosferici come H2O e CO2 dando un carbonato basico non stechiometrico di Cu(II) (xCu(OH)2.yCuCO3) di colore verde (verderame) Fig. L’ossidazione atmosferica dei manufatti in rame (grondaie, tetti ecc.) produce uno strato superficiale di verderame (cupole della sinagoga di Firenze) L’ARGENTO Minerali principali: - argentite Ag2S; - associato ai minerali di rame. La maggior quantità si recupera dai fanghi anodici della raffinazione elettrolitica del rame. Si purifica per attacco con CN- e aria 4Ag + CN- + 2H2O + O2 → 4[Ag(CN)2]- + 4OHe per successiva riduzione con zinco 2[Ag(CN)2]- + Zn → 2Ag + [Zn(CN)4]2In soluzione è stabile Ag+ che dà luogo per alcalinizzazione ad Ag2O insolubile in acqua. PROPRIETA’ CHIMICHE DELL’ARGENTO - L’argento è il più attivo dei metalli nobili, ma è molto poco reattivo a confronto con gli altri elementi - non si ossida, ma reagisce con i solfuri o H2S annerendosi. Lo strato annerito può essere rimosso per abrasione (paste di argento che rimuovono uno strato di metallo) oppure chimicamente scaldando l’oggetto in una soluzione diluita di NaCl (sale da cucina) o NaHCO3 (bicarbonato). O ancora mettendo l’argento a contatto con un metallo più attivo (es: Al) che reagisce con lo zolfo. - Non reagisce con acidi non ossidanti diluiti o basi forti. - Si scioglie in acidi ossidanti (HNO3 H2SO4 conc.) a dare lo ione Ag+. (facilmente ridotto ad Ag). L’ORO - Spesso associato ai minerali di rame e di argento; - Allo stato nativo nelle rocce quarzifere; In passato (le pepite d’oro): grani di metallo disseminati nei filoni di quarzo vengono accumulati per erosione come sedimenti nei letti dei fiumi. I grani possono essere separati dalla silice trattando la miscela con acqua. L’oro è molto denso (19.3 g cm-3) e si deposita rapidamente sul fondo, SiO2 con una densità di 2.5 gcm-3, si deposita più lentamente ed è trascinata via dall’acqua. Attualmente questo metodo è poco usato (riserve esaurite). Ad oggi come l’argento si estrae con azione combinata di cianuri e aria: 4Au + 16CN- + 6H2O + 3O2 → 4 [Au(CN)4]- + 12OHE si riduce con zinco 2[Au(CN)4]- + 3Zn + 4 CN- → 2Au + 3[Zn(CN)4]2- In gioielleria (75% della produzione di Au): leghe con Ag e Cu (mantengono il colore dell’oro ma sono più dure). - Proporzione di oro nella lega espressa in carati: - oro puro è 24 carati. - leghe normalmente usate: 9, 18 e 22 carati e contengono 9/24, 18/24 (750/1000), 22/24 di oro puro rispettivamente. - Altri usi: applicazioni industriali (elettronica, 10-15%); applicazioni mediche, uso dentale, conio di monete e lingotti. PROPRIETA’ CHIMICHE DELL’ORO - Chimicamente molto inerte (non reagisce con soluzioni alcaline ne con tutti gli acidi puri eccetto il selenico. Si scioglie in acqua regia (3:1 HCl e HNO3 conc.) che mette insieme potere ossidante di HNO3 e complessate di Cl- GLI STATI DI OSSIDAZIONE DEL RAME IN SOLUZIONE ACQUOSA I soli ioni che esistono in soluzione acquosa (esclusi i complessi) sono di Cu2+. I potenziali normali di ossidoriduzione sono i seguenti Cu2+ (verde) 0.153 Cu+ 0.521 Cu (incolore) 0.337 nel mezzo acquoso si ha spontaneamente la reazione di disproporzione: 2Cu+(aq) → Cu2+(aq) + Cu(s) ΔE° = 0.521 – 0.153 = 0.37 V K = 1.6 x106 Lo stato di ossidazione Cu(I) esiste soltanto come complesso o come composto insolubile. Come complesso: - in presenza di ammoniaca i potenziali normali di ossidoriduzione sono i seguenti: [Cu(NH3)4]2+ (azzurro) 0.044 [Cu(NH3)4]+ -0.081 Cu (incolore) -0.019 In queste condizioni il rame(I) è stabile ed ha luogo la reazione di comproporzione: [Cu(NH3)4]2+ + Cu (azzurro d9) → 2[Cu(NH3)2]+ (incolore d10) ΔE° = 0.044 + 0.081 = 0.125 V In presenza di etilendiammina NH2CH2CH2NH2 (en) si ha l’effetto opposto: 2CuCl + 2en → Cu(en)2Cl2 + Cu ΔE° = 0.295 V Lo ione monovalente ha un numero di coordinazione 2 (angolo di 180° fra le posizioni di coordinazione – non può ospitare un legante chelante); lo ione bivalente (NC = 4) può formare legami chelati Come composto insolubile: Esempi: CuCl, CuBr, CuI, CuCN e CuSCN. Cu(I) Lo ione Cu2+ non è molto ossidante (E°Cu2+/Cu+ = 0.153; E°Cu2+/Cu = 0.337). Tuttavia, in presenza di anioni capaci di precipitare lo ione Cu+, il potere ossidante del rame(II) aumenta notevolmente. Per esempio in presenza di ioni I-, che precipitano il rame(I) in forma di CuI (bianco), una parte dello ioduro viene ossidata a iodio (E°I2/2I- = 0.54 V). Cu2+ + I- → CuI(s) + I2 [pPs(CuI) = 12] (da bilanciare) Na2S2O3 + I2 → Na2S4O6 + NaI (da bilanciare) Reazione usata per determinare Cu2+ in soluzione mediante analisi volumetrica: un eccesso di KI è aggiunto e lo I2 prodotto viene determinato mediante titolazione con tiosolfato di sodio: Il composto CuI2 non esiste. EFFETTO JAHN-TELLER Teorema di Jahn-Teller: per una molecola non lineare in uno stato elettronicamente degenere deve avvenire una distorsione per abbassare la simmetria, togliere la degenerazione e abbassare l’energia. L’effetto Jahn-Teller nelle strutture dei complessi di rame(II) I complessi esacoordinati come ad esempio lo ione [Cu(H2O)6]2+ (configurazione d9) sono distorti dalla simmetria ottaedrica per effetto Jahn-Teller. La chimica del rame(II) è fortemente influenzata dall’effetto JahnTeller. Cu(II) - Lo stato +II è il più stabile ed importante per il rame. - Lo ione rameico Cu2+ ha la configurazione elettronica d9 ed ha un elettrone spaiato: i suoi composti sono colorati e paramagnetici. - CuSO4x5H2O e molti sali idrati del rame II (sali rameici) sono di colore blu. - Lo ione idrato [Cu(H2O)6]2+ (azzurro): si forma per dissoluzione in acqua di CuSO4 o Cu(NO3)2 o quando l’idrossido o il carbonato vengono sciolti in un acido. 2+ H2O H2O H 2O Cu H2O H 2O H 2O Ottaedro molto distorto L’aggiunta di NaOH ad una soluzione contenente Cu2+ dà un precipitato blu dell’idrossido Cu(OH)2 (pPs = 20). Cu2[Fe(CN)6]: bruno (pPs =15.7), insolubile in acidi diluiti, solubile in ammoniaca per formazione di complessi è ottenuto per aggiunta di K4[Fe(CN)6] ad una soluzione di Cu2+ è spesso utilizzato per la ricerca di rame(II). Complessi di rame Sia il rame(I) che il rame(II) hanno molta attitudine a formare complessi stabili. Cu(CN)43-, pKi = 28. Complesso planare quadrato stabile: il rame metallico si scioglie nelle soluzioni di cianuro. Cu + 4KCN + H2O → K3Cu(CN)4 + ½H2 + KOH. [Cu(CN)4]2- pKi = 27 Trattando i sali di rame(II) con ammoniaca si ottiene: [Cu(NH3)4]2+ pKi = 12, azzurro scuro 2+ NH3 H 3N Cu H 3N NH3 Complesso planare quadrato abbastanza stabile, in equilibrio con il complesso Oh distorto con 2 H2O in posizione assiale. Per ottenere l’esaammino rame(II) dovrei lavorare in NH3 liquida. Dal colore di questo complesso è possibile riconoscere il rame(II) nelle soluzioni (limite di sensibilità 60 ppm.). Cu2+ (aq) + 2OH- (aq) → Cu(OH)2 (s) Cu(OH)2 (s) + 4NH3(aq) → [Cu(NH3)4]2+(aq) + 2OH- (aq) (a) (b) (c) Quando una soluzione acquosa di Cu(II) (a) viene trattata con ammoniaca acquosa precipita Cu(OH)2 (b). L’aggiunta di un eccesso di NH3 provoca il ridiscioglimento per formazione del complesso [Cu(NH3)4]2+ (c) Per aggiunta di HCl: [CuCl4]2- pKi = -2, di colore giallo. Il riconoscimento del rame(II) si basa generalmente sulla formazione del complesso [Cu(NH3)4]2+ azzurro o anche sulla precipitazione del composto Cu2[Fe(CN)6] rosso-bruno.