P9 METASTASI DA ADENOCARCINOMA DEL COLON SULLA

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P9
METASTASI DA ADENOCARCINOMA DEL COLON SULLA PARETE LIBERA DEL VENTRICOLO DESTRO:
VALORE AGGIUNTO DELL’IMAGING CARDIOVASCOLARE MULTIMODALE
Federica Calabrò, Davide Ermacora, Giulia Brunello, Carla Marotta, Patrizia Aruta,
Federica Sambugaro, Martina Perazzolo Marra, Sabino Iliceto, Luigi Paolo Badano
Dipartimento Di Scienze Cardiache Toraciche e Vascolari, Università di Padova, Padova
Premessa: Tra i tumori che più comunemente metastatizzano al cuore (per invasione diretta o per via
ematica o linfatica) si annoverano il carcinoma del polmone (30% dei casi) e della mammella, il melanoma maligno, i linfomi maligni e le leucemie, i tumori a localizzazione mediastinica. Le metastasi
cardiache/pericardiche da tumore del colon, le cui sedi secondarie più usuali sono rappresentate da
fegato e polmoni, sono descritte molto raramente e generalmente riscontrate post-mortem. Da ciò
si evince la peculiarità di questo caso, di cui proponiamo un confronto tra diverse forme di imaging
cardiovascolare.
Caso clinico: Donna di 73 anni con storia di ipertensione arteriosa, trombosi venosa profonda, pregressa (2009) exeresi di melanoma maligno (gamba destra) non ulcerato del tipo A con diffusione
superficiale, pregressa (2012) resezione anteriore del retto per adenocarcinoma con aspetti mucosecernenti poco differenziato (stadio pT3, pN2a, G3, pMx); successive chemio e radioterapia adiuvanti;
regolare follow-up oncologico negativo. La paziente si presenta in PS per comparsa di dispnea da
sforzo e marcata astenia. All’ECG fibrillazione atriale ad elevata risposta ventricolare. Viene sottoposta a cardioversione farmacologica efficace. All’ecocardiogramma in PS importante versamento
pericardico non tamponante trattato con pericardiocentesi (1000 cc di essudato ematico, citologico
negativo). Ad ecocardiogrammi successivi, eseguiti con contrasto e 3D, evidenza di massa intramiocardica (*, Figura 1 e 2) perfusa (frecce, Figura 1) di forma protrudente, fissa, di dimensioni 3,6 x 3
cm (spessore max 2,6 cm) localizzata ai segmenti medio e apicale della parete libera del ventricolo
destro. L’ecocardiografia 3D multiplanare (3 piani longitudinali e 9 trasversali) permetteva di identificare l’estensione longitudinale e trasversale della massa (*, Figura 2). Alla risonanza magnetica
cardiaca con mdc evidenza di formazione espansiva lungo la parete libera del ventricolo destro, non
contrattile, di dimensioni max 6 x 3,3 x 5,4 cm, con apparente base di impianto sul versante epi-pericardico, a contenuto prevalentemente necrotico (dopo mdc, first pass negativo - massa nera, *Figura
3 - eccetto che per la sua porzione periferica, in fase tardiva assunzione di mdc -*, Figura 4). Alla
coronarografia non lesioni angiograficamente significative. La PET total body documentava accumulo
di marcatore al bordo esterno di un’area irregolare della parete anteriore del ventricolo destro, priva
di metabolismo glucidico da verosimile necrosi. La biopsia della massa eseguita con tecnica chirurgica concludeva per metastasi pericardica con infiltrazione da adenocarcinoma, focalmente positivo
per CK20 e negativo per CK7, compatibile con origine dal grosso intestino. La paziente veniva quindi
candidata a trattamento chemioterapico.
Conclusioni: Questo caso è estremamente peculiare per l’inusuale localizzazione di metastasi da k
colon. L’integrazione delle tecniche di imaging non invasivo, unitamente alla storia della paziente, ha
permesso una completa caratterizzazione della lesione.
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