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Una dea della salute anche per i Sans papier
Nel 2006 Medici Senza Frontiere (MSF) ha
aperto a Zurigo un ambulatorio a bassa soglia
per la cura delle persone escluse dal sistema
sanitario svizzero.A causa della stuazione fuinaziaria precaria, della mancanza di conoscenza sul sistema sanitario elvetico, della
paura di essere scoperti, molte persone che
lavorano in Svizzera clandestinamente rinunciano a farsi curare quando si ammalano. Un
problema che vivono però anche altri gruppi
di persone emarginate della nostra società.
di Daria Lepori *
L'ambulatorio è stato chiamato Meditrina, in
onore alla dea romana della salute ed è situato
in un quartiere popolare; per MSF si tratta del
secondo di questo genere**. L'ambulatorio è
aperto solo alcune mezze giornate ed è possibile presentarsi senza appuntamento. I casi più
semplici sono curati subito e gratuitamente;
una piccola farmacia permette di dispensare i
medicamanti più urgenti. Per casi più complicati il team dell'ambulatorio può contare su
una rete di medici che, contro un compenso
minimo, si prendono cura dei malati. Per le
malattie croniche si cerca di far stipulare ai
malati l'assicurazione malattia di base. La struttura assicura l'anonimato ai suoi assititi, il
dipartimento della sanità pubblica della città si
esprime positivamente sull'iniziativa, anche se
non finanzia la struttura. La polizia si astiene
dall'affettuare controlli d'indentità davanti
all'ambulatorio.
Il diritto alla salute e a un'assistenza medica è
un diritto fondamentale universale. L'articolo
12 della Costituzione federale stabilisce che
chiunque si trovi in una situazione di bisogno
può ottenere aiuto. Trattandosi di un diritto
inalienabile, indipendente dallo statuto giuridico, esso è garantito anche ai sans-papiers. In
Svizzera tutti gli istituti di cura e tutti i medici
sono tenuti a prestare assistenza. Si stima che
circa l'80-90% delle persone in situazione irregolare in Svizzera non siano assicurate per le
cure medico-sanitarie, anche se la legge federale lo impone. Le casse malati devono ammettere tutte le persone nell'assicurazione obbliga-
toria delle cure medico-sanitarie e i sanspapiers hanno diritto a un'assistenza medica di
base indipendentemente dal fatto che siano
assicurati o meno. Molti sans-papiers non
conoscono i propri diritti: ignorano che possono beneficiare di una riduzione dei premi e
temono di non poter assumere i costi mensili;
hanno paura di essere denunciati alle autorità
preposte all'immigrazione. Inoltre la legge
federale sull'assicurazione contro gli infortuni
prevede che tutti i lavoratori occupati in
Svizzera devono essere obbligatoriamente assicurati dal loro datore di lavoro contro le malattie e gli incidenti professionali. Questo vale
anche per i migranti senza permesso di soggiorno.
La legislazione in materia di protezione dei dati
vieta agli ospedali, agli assicuratori, alle autorità cantonali ecc. di comunicare i dati personali
di sans-papiers a terzi. Inoltre i medici e il personale curante sottostanno sempre all'obbligo
del segreto professionale.
L’ambulatorio
non deve assomigliare a un
ospedale, altrimenti i pazienti
sono intimoriti
Il termine sans-papiers designa gli stranieri che non dispongono
di un permesso di soggiorno rilasciato dalle autorità. Stando alle
stime, la Svizzera conta tra 80’000 e 300’000 migranti in situazione irregolare. Svolgono spesso lavori pericolosi e faticosi:
fanno le pulizie, sono impiegati sui cantieri, nelle cucine dei ristoranti, sono braccianti nell'agricoltura.Vivono in condizioni di grande precarietà. Questi fattori si ripercuotono sulla loro salute e il
loro benessere. Eppure, anche quando sono ammalati, spesso
ricorrono ai servizi sanitari solo in caso d'emergenza.
* Fonti: WOZ, Piattaforma nazionale per l'assistenza medica ai sans-papiers,
Bollettino MSF
**Per ricevere la lista delle strutture simili in Svizzera rivolgersi al Segretariato
nazionale ACLI, tel. 0919214794, [email protected]
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