Economia Internazionale - Soluzioni alla X
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Esercitazione
13/05/2015
(Esonero di Economia Internazionale svolto il 5 giugno 2013 - Turno A)
6 Crediti: Rispondere alle domande 1,2 e 3
8 o 9 Crediti: Rispondere alle domande 1, 2 e 4
Esercizio 1
a) Spiegate cosa si intende per tasso di cambio a termine e a cosa serve
SOLUZIONE: Il tasso di cambio a termine è il tasso di cambio concordato oggi al quale
due valute verranno scambiate in una determinata data futura. Tale accordo permette
agli operatori impegnati in transazioni internazionali a termine di coprirsi dal rischio di
cambio insito in questo tipo di transazioni.
b) Spiegate brevemente cosa si intende per swap, futures e opzioni su cambio
SOLUZIONE: Swap di valuta (o sui tassi di cambio) → Vendita di una valuta a pronti
combinata con il riacquisto a termine della stessa valuta.
Futures (in valuta) → Contratto a termine in cui ci si impegna a scambiare una quantità
standard di valuta in particolari date prestabilite. Questi contratti esistono solo per certe
valute e possono essere scambiati su mercati appositi.
Opzioni su cambio → Contratto che conferisce all'acquirente il diritto (non l'obbligo) di
acquistare/vendere un determinato ammontare di valuta estera ad un prezzo stabilito
entro una data di scadenza pressata. L'opzione di vendita è chiamata put, l'opzione di
acquisto è chiamata call.
c) Enunciate la condizione di parità dei tassi di interesse e spiegate perché costituisce la
condizione fondamentale di equilibrio sul mercato dei cambi
SOLUZIONE: Secondo la condizione di parità dei tassi di interesse il mercato valutario
è in equilibrio quando i depositi denominati in tutte le valute orono lo stesso rendimento
atteso.
e
R = [R∗ + (
E −E
)]
E
Se così non fosse gli operatori troverebbero conveniente depositare la propria ricchezza
nel deposito che assicura un rendimento atteso più alto determinando così un eccesso di
domanda di quel deposito e della valuta in cui quel deposito è denominato. Il tasso di
cambio muterebbe no a che le sue variazioni non assicurino lo stesso rendimento atteso
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per i due depositi. Solo quando non si verica eccesso di domanda o di oerta per alcun
tipo di deposito il mercato dei cambi è in equilibrio (ossia quando la condizione di parità
dei tassi di interesse è soddisfatta).
d) Illustrate in un graco l'eetto di un aumento del tasso di cambio futuro atteso sull'equilibrio sul mercato dei cambi
SOLUZIONE: L'aumento del tasso di cambio futuro atteso (diretto) implica un maggiore deprezzamento atteso della nostra valuta. Secondo la teoria della parità dei tassi
di interesse questo aumenta la convenienza del deposito denominato in valuta estera e
di conseguenza sposta la curva inclinata negativamente nel graco verso destra. Come
mette in luce il graco, questo si traduce in un aumento di E in modo da soddisfare la
condizione di parità dei tassi di interesse e diminuire l'eccessivo deprezzamento atteso
e
e
dovuto all'aumento del tasso di cambio futuro atteso. E e ↑ → E E−E ↑ → [R∗ + ( E E−E )] ↑
→E↑
Figura 1: Tasso di cambio e Tasso di interesse
Esercizio 2
Immaginate che in una economia vi siano i seguenti dati: in corrispondenza di un tasso di
interesse R = 0, 10 l'oerta reale di moneta è M/P= 1000 mentre la domanda reale di moneta
è L(Y,R)=800.
a) Spiegate cosa succede al tasso di interesse R
SOLUZIONE: In corrispondenza del tasso di interesse R = 0, 10 c'è un eccesso di offerta reale di moneta rispetto alla domanda reale di moneta (1000 > 800). Gli agenti
vorrano quindi detenere meno moneta di quella che hanno e preferiranno comprare attività fruttifere. Questa pressione sulla domanda di titoli porterà il loro prezzo a salire
e quindi il tasso di interesse a scendere. Più il tasso di interesse scende più aumenta la
domanda di moneta dato che diminuisce il costo opportunità di detenerla. Il tasso di
interesse scenderà dunque no a che M/P = L(Y,R) = 1000.
b) Illustrate in un graco la risposta al punto precedente, mostrando il punto di partenza
(A) e il punto di arrivo in equilibrio del mercato monetario (E)
SOLUZIONE:
Figura 2: Mercato monetario
c) Immaginate ora che l'economia si trovi nel punto A. Cosa succede se aumenta il livello
del reddito? Illustrate la risposta nel graco
SOLUZIONE: Un incremento del livello di reddito sposta la curva di domanda reale di
moneta [L(R,Y)] verso destra aumentando così il tasso di interesse. Questo è dovuto al
fatto che a parità di R se il reddito aumenta gli agenti vorranno detenere una parte maggiore della loro ricchezza in moneta incrementandone la domanda reale. Se l'incremento
di Y è tale da ottenere L(Y,R) = 1000 = M/P allora il tasso di interesse rimarrà fermo
ad A. Se L(R,Y) sale ma rimane comunque minore di M/P, allora il tasso di interesse da
A scenderà per assicurare l'equilibrio (M/P = L(Y, R)) ma in maniera minore rispetto
al punto precedente.
Figura 3: Mercato monetario
d) Se la domanda di moneta per transazioni è pari alle metà del reddito, di quanto deve
aumentare il reddito per riportare l'economia in equilibrio al tasso di interesse iniziale
(R=0,10)?
SOLUZIONE:
L(R, Y ) =
Y
2
= 800 → Y = L(R, Y ) · 2 = 800 · 2 = 1600
Dato che per riportare l'economia in equilibrio è necessario che L(Y,R) = M/P = 1000,
serve un incremento di L(R,Y) pari a 200 (∆L(R, Y ) = 200). Abbiamo visto che Y =
L(R, Y ) · 2 quindi per riportare l'economia in equilibrio nel punto A con R = 0,10 serve
un incremento del redditto di 400 che porti Y da 1600 a 2000.
Esercizio 3
a) Illustrate in un graco gli eetti di un aumento temporaneo dell'oerta di moneta sull'equilibrio del mercato dei cambi e della moneta
SOLUZIONE:
Ms ↑ → P = → R ↓ → E ↑
Figura 4: Mercato monetario e dei cambi
b) Considerate ora un aumento permanente dell'oerta di moneta. Spiegate cosa succede
nel lungo periodo ai prezzi, al reddito e al tasso di cambio
SOLUZIONE: Prezzi → I prezzi cresceranno in maniera proporzionale all'aumento dell'oerta di moneta.
Reddito → Dopo l'eetto positivo che una politica monetaria espansiva ha sulla produzione nel breve periodo (quando i prezzi sono rigidi), nel lungo periodo l'incremento dei
prezzi raredderà l'economia riportandola al livello di equilibrio di lungo periodo. Dunque, in accordo con la teoria della neutralità della politica monetaria nel lungo periodo,
essa non avrà alcun eetto sul reddito.
Tasso di cambio → Il tasso di cambio eettivo e quello atteso cresceranno come i prezzi
(essendo prezzi anch'essi) determinando un deprezzamento della valuta nazionale.
c) Spiegate cosa si intende per tasso di cambio reale
SOLUZIONE: Il tasso di cambio reale esprime il prezzo relativo del paniere di beni
estero in termini della nostra valuta.
E · P∗
q=
P
d) Spiegate da cosa dipende il tasso di cambio reale e illustrate in un graco come si determina il suo valore di equilibrio
SOLUZIONE: Nel breve periodo ipotizziamo che i prezzi di tutti i paesi siano rigidi,
di conseguenza le variazioni del tasso di cambio reale coincidono con quelle del tasso di
cambio nominale.
Nel lungo periodo il livello di equilibrio del tasso di cambio reale è quello che eguaglia
la domanda relativa mondiale con l'oerta relativa mondiale dei nostri prodotti. Come si vede dal graco, se la domanda relativa per i nostri prodotti cresce, il tasso di
cambio reale diminuirà determinando un apprezzamento reale della nostra moneta. Viceversa, se l'oerta relativa dei nostri prodotti cresce, il tasso di cambio reale aumenterà
determinando un deprezzamento della nostra valuta.
Figura 5: Determinazione Tasso di Cambio Reale
Esercizio 4
a) Spiegate cosa rappresenta la curva AA e il perché della sua inclinazione
SOLUZIONE: La curva AA indica tutte le combinazioni tra tasso di cambio E e produzione Y per le quali il mercato delle attività è in equilibrio. La sua inclinazione negativa
indica una proporzionalità inversa tra E e Y: al crescere di Y, E diminuisce. Un aumento
di Y aumenta la quantità di moneta domandata dagli agenti. Questa aumentata richiesta
di liquidità, se non viene accomodata da parte della banca centrale con un incremento
dell'oerta di moneta, si traduce in un aumento del tasso di interesse nominale dei depositi denominati in quella valuta. Per soddisfare la condizione di parità dei tassi di
interessi c'è bisogno di un deciso deprezzamento atteso della nostra valuta che è possibile
ottenere attraverso un immediato apprezzamento della stessa.
b) Spiegate come si determina l'equilibrio sul mercato dei beni e disegnate la curva DD
SOLUZIONE: La curva DD indica tutte le combinazioni tra tasso di cambio E e
produzione Y per le quali il mercato dei beni è in equilibrio. La condizione di equilibrio
macroeconomico del mercato dei beni pone che la produzione sia uguale alla domanda
aggregata:
Y = C + I + G + EX − IM
Le esportazioni nette sono funzione del tasso di cambio E e precisamente esse aumentano all'aumentare di E . Questo perchè un incremento di E segnala un deprezzamento
della nostra valuta e quindi ciò rende meno appetibili le importazioni e relativamente
più convenienti le nostre merci, aumentando così le esportazioni. Nel breve periodo all'accrescimento della domanda aggregata seguirà un aumento della produzione. Questa
relazione direttamente proporzionale tra E ed Y è espressa dalla pendenza positiva della
curva DD.
Figura 6: Costruzione curva DD
c) Illustrate l'eetto sul reddito e il tasso di cambio di una politica monetaria restrittiva
(riduzione dell'oerta di moneta) di carattere temporaneo
SOLUZIONE: La riduzione dell'oerta di moneta in un modello di breve periodo (dove
i prezzi sono rigidi) riduce l'oerta reale di moneta. Questo implicherà che con il tasso
di interesse di equilibrio precedente (R) ci sarà un eccesso di domanda di moneta. Gli
agenti venderanno attività fruttifere per ottenere più circolante e questo implicherà un
abbassamento del prezzo delle attività e dunque un incremento del tasso di interesse.
Dato che la politica è temporanea non inuenzerà le aspettative, quindi E e non muterà.
Per la parità dei tassi di interesse ci sarà bisogno di un apprezzamento immediato per
ottenere il deprezzamento atteso che possa bilanciare il rendimento dei depositi dopo
l'incremento di R dovuto alla manovra monetaria. Questo apprezzamento come sappiamo
incoraggia le importazioni e scoraggia le esportazioni diminuendo la domanda aggregata
e con essa la produzione. La politica monetaria restrittiva di carattere temporaneo ha
avuto dunque l'eetto di apprezzare la nostra moneta e diminuire l'attività economica.
Figura 7: Politica Monetaria temporanea
d) Illustrate ora gli eetti di una diminuzione permanente dell'oerta di moneta. Commentate le dierenze rispetto alla politica temporanea
SOLUZIONE: Gli esiti nali di una manovra monetaria permanente saranno in linea
con la teoria della neutralità della politica monetaria nel lungo periodo: essa non avrà alcun eetto su Y e sulle variabili reali ma agirà solo sulle variabili nominali, determinando
un apprezzamento del tasso di cambio nominale. Come abbiamo visto nel breve periodo
M s ↓ → E ↓ → Y ↓. Questa riduzione della domanda aggregata e della produzione
genera una pressione al ribasso sul livello dei prezzi che nel lungo periodo hanno tempo
e modo di aggiustarsi. La diminuzione dei prezzi riporterà i saldi reali verso il livello di
equilibrio (curva AA(3)) e renderà le nostre merci relativamente più convenienti accrescendo AD e Y (DD si sposta verso destra). Alla ne Y rimarrà stabile sul suo livello
di equilibrio di lungo periodo mentre il livello dei prezzi e del tasso di cambio nominale
diminuiranno in maniera proporzionale alla riduzione dell'oerta di moneta.
Figura 8: Politica Monetaria permanente