MAŁOPOLSKA Itinerario dell’Architettura di Legno Indice Capitolo I. Cracovia e i dintorni . . . . . . . . . . . . . . . 5 Capitolo II. Tarnów e i dintorni . . . . . . . . . . . . . . 11 Capitolo III. I dintorni di Nowy Sącz e Gorlice . . . . . 17 Capitolo IV. Orawa, Podhale, Spisz e Pieniny . . . . . 25 C Chierichetti davanti alla chiesa di Paczółtowice, fot. M. Zaręba hiesette incantevoli, slanciate chiese ortodosse, magnifici manieri, eleganti ville e semplici, ma quanto mai pittoresche case rurali tutto di legno. L’Itinerario dell’Architettura Lignea consente di vedere tali edifici unici. Nel voivodato della Małopolska questo itinerario ha più di 1500 km e comprende 250 varie costruzioni e gruppi di edifici. I più noti di questi sono ovviamente quelli iscritti all’Elenco Mondiale del Patrimonio Culturale e Naturale UNESCO – le chiese di Binarowa, Dębno Podhalańskie, Lipnica Murowana e Sękowa. Ciò costituisce solo una piccola parte dell’elenco degli edifici tanto preziosi situati sull’itinerario della Małopolska. Bisogna tenere presente che l’architettura monumentale di legno, un elemento inseparabile del paesaggio polacco, si è conservata al meglio proprio in Małopolska. Inoltre si fonde meravigliosamente con i dintorni – le vallate verdi, colline pittoresche o eminenti vette montane. Tutti gli edifici dell’Itinerario dell’Architettura Lignea sono segnalati da cartelli, e la strada che vi ci porta, da indicatori stradali. Da maggio a settembre nell’ambito del progetto “L’Itinerario Aperto dell’Architettura Lignea” alcune chiese cattoliche e ortodosse sono accessibili ai visitatori. È un’occasione unica per vedere ciò che di solito rimane inaccessibile. L’edilizia di legno in Małopolska Nella Polonia antica il legno, facile nella lavorazione e comunemente accessibile, costituiva il materiale edile fondamentale. Per innalzare le case e gli edifici rurali circostanti si usava il legno di seconda qualità, e i falegnami di campagna non sempre s’impegnavano nel lavoro, per cui la vitalità di tali costruzioni non era lunga. Si agiva diversamente nella costruzione delle Case di Dio: allora, come materiale erano selezionati alberi sani e imponenti, i quali, durante l’abbattimento venivano accuratamente scorticati, essiccati e piallati. Della costruzione degli edifici sacri, si occupavano soprattutto i falegnami professionisti urbani associati nelle officine specializzate in questo campo. È di gran parte per merito del lavoro delle loro mani, se le antiche chiesette della Małopolska sono così stupefacenti. Nell’edilizia delle terre di Małopolska prevalevano gli edifici costruiti a incastro – i pali venivano sistemati uno sopra l’altro, formando i cosiddetti – incastri, e congiunti negli angoli tramite veri giunti di legno usati nella falegnameria. Anche nei secoli successivi per congiungere il legno non si usavano i chiodi, ma si facevano combinare gli elementi adiacenti. A volte, per rafforzare la costruzione, si adoperavano le travi di legno. Le costruzioni erano spesso decorate, tra l’altro da motivi solari e vegetali, incisi o dipinti. Le chiese Parco Etnografico Nadwiślański di Wygiełzów, fot. M. Zaręba Gli edifici di legno più spettacolari sono le secolari chiese cattoliche e ortodosse. Gli originali santuari di legno nelle terre polacche non si sono conservati fino ai nostri tempi. Ciononostante, si ritiene che le prime costruzioni del genere fossero piuttosto piccole, unidimensionali. Esse, con i cambiamenti delle necessità liturgiche, diedero origine alle chiesette rurali medioevali. Erano orientate e composte di una navata quadrata e da un più stretto presbiterio, anch’esso quadrato, e coperti da due tetti a parte. Si trovavano prima della torre e degli altri annessi. Il modello gotico del santuario di legno si formò nel territorio di Małopolska nel XV secolo. Quel modello fu ripetuto in seguito in decine di realizzazioni fino al XVII secolo. Nel circuito che a noi interessa, si è conservato solo qualche edificio sacro di legno del XV secolo, tra cui quello a Cracovia-Mogiła e Dębno Podhalańskie; molti di più, decine di chiesette risalgono al XVI secolo. Che cosa caratterizzava la chiesa gotica di legno della Małopolska? In contrasto agli edifici precedenti, ambedue gli elementi della costruzione, la navata e il presbiterio, erano coperti da un tetto comune e uniforme. Ciò stabilizzava la costruzione dell’edificio e aumentava la sua 2 durata. La forma del tetto era spiovente, l’edificio slanciato e inoltre, apparve un dettaglio di falegnameria (visibile sotto forma di fori per le entrate e le finestre, nella lavorazione e nello smussamento delle travi) e una ricca gamma di forme decorative. La perfezione dei costruttori di quei tempi oggi stupisce. Le travi tonde di larice o di abete erano accuratamente combinate, formando pareti omogenee. All’inizio non erano coperte da nessun materiale di protezione, solo più` tardi apparve lo strato riscaldante delle tegole di legno, e ancora più` tardi – la copertura con le travi. Le piccole finestre erano ritagliate solo nelle pareti meridionali, e all’interno della chiesa conducevano sempre due entrate: quella principale, nella parete occidentale della navata, e quella laterale, nel mezzo della sua parete meridionale. Le chiese non disponevano ancora delle torri (o perlomeno non si sono conservati tali esemplari), era la segnatura sul tetto a informare del carattere sacro dell’edificio. Le campane erette di fianco al corpo della chiesa risalgono a cavallo dei secoli XVI–XVII. Possedevano una forma caratteristica – le pareti spioventi, le stanze sovrastanti e le cupole a piramide. Le chiese erano circondate dai portici. Quell’elemento caratteristico influiva sulla forma del santuario e lo fissava al suolo, formando tetti che dovevano proteggere dall’umidità. Intorno al XVII secolo i portici iniziarono a svolgere un ruolo aggiuntivo: di riparo provvisorio per la gente, soprattutto per i pellegrini che si recavano alle chiesette situate in posti isolati. La chiesa era circondata dal recinto e il terreno vicino era destinato alle sepolture. I recinti di legno presto furono sostituiti dai più solidi – di ardesia. Spesso erano coperti da tegole di legno. Intorno ai santuari crescevano anche le piante. Proteggevano l’edificio dal vento e dai fulmini, oggi invece costituisce un tratto caratteristico dell’edilizia sacrale. L’aspetto esteriore delle chiese gotiche, soprattutto le proporzioni della sagoma, non è mutato nei secoli successivi. Le nuove correnti artistiche lasciarono le proprie impronte quasi esclusivamente nell’arredamento degli interni. Una visibile manifestazione esterna del nuovo stile erano però le cupole rotonde delle torri, tipiche del barocco e le cappelle aggiunte successivamente dal carattere barocco o classico. Cupola della chiesa ortodossa di Kwiatoń, fot. P. Mierniczak fatte solamente di legno, a incastro. A questo scopo erano utilizzati alberi di conifere, occorre però sottolineare che in tutte le chiese ortodosse venne utilizzata una qualità di legno più` nobile e solida – il legno di larice. Con questo erano creati solo gli elementi che dovevano essere resistenti all’umidità. All’inizio c’era solo un’entrata, che conduceva all’edificio: occidentale, mentre i fori delle finestre, come nelle chiese cattoliche, si trovavano solo nelle pareti meridionali. La costruzione della più caratteristica chiesa ortodossa dei Lemchi era basata sulla regola di separazione in tre parti. I santuari creavano dei vani quasi quadrati: il presbiterio, la navata più larga e la parte destinata alle donne. Quest’ultimo, in cui si riunivano le donne durante le messe, era solitamente nascosto sotto la torre. La navata e il presbiterio erano coperti da caratteristici tetti piegati a sbalzo. Erano coperte con tegole di legno, in seguito sostituite però con una lamiera più economica e solida. I lampioni finti sovrastavano le cupole dei tetti. Su questi ultimi di solito era posta anche la cupola a cipolla e sempre il crocefisso d’acciaio fucinato. L’elemento che distingueva le chiese ortodosse dei Lemchi era costituito dalla torre con le campane dominanti su tutto il blocco. La sua corona ripeteva di solito il modello della corona dei tetti. Le pareti della chiesa e della torre iniLe chiese ortodosse dei Lemchi zialmente erano coperte con le tegole di legno, più tardi Le parti meridionali del distretto di Nowy Sącz e Gorlice sostituite dalle travi di legno. Le chiese ortodosse erano si distinguono dalle pittoresche chiese ortodosse che fan- una volta fastosamente dipinte. La mano di vernice sulno parte del paese dei Lemchi. Così come le chiese catto- le pareti esterne oltre ai valori estetici aveva anche un liche erano innalzate in posti accuratamente selezionati, significato pratico, poiché proteggeva dall’usura. Ormai prevalentemente su piccoli colli, e circondate da alberi. quasi più niente ricorda che le chiese ortodosse erano Fino alla fine del XVIII secolo le chiese ortodosse erano santuari veramente colorati. 3 Cracovia e dintorni Glossario dei termini architettonici arcata elemento ad arco con gli estremi appoggiati su due colonne campana piccola torre situata sul tetto della chiesa con la piccola campana all’interno dallo stesso nome chiesa ortodossa suddivisa chiesa ortodossa su pianta longitudinale composta da tre parti liturgiche: babiniec – la in tre spazi parte per le donne (atrio), navata e presbiterio; nel caso delle chiese ortodosse dei Lemchi occidentali la parte dedicata alle donne spesso era compresa parzialmente o completamente nella torre. costruzione ad incastro costruzione delle pareti con le travi di legno poste una sopra l’altra collegate sull’angolo con vari giunti usati in falegnameria esecuzione della cassaforma strato di travi che coprono le pareti dell’edificio navata parte della chiesa tra il presbiterio e il portico (nelle chiese ortodosse la parte dedicata alle donne) predisposta per i fedeli. portico ambiente aperto esterno nella parte bassa dell’edificio lungo la parete, limitato con colonne o piloni. presbiterio una parte del tempio cristiano dedicata al clero dov’è collocato l’altare principale soboty portici a piano terra spazio più alto spazio più alto della torre, piano della campana sporto parte dell’edificio coperta da un tetto separato, sporgente dalla parete verso l’esterno su una certa altezza. tetto a padiglione tetto composto da vari spioventi triangolari che si congiungono nella parte più alta tegole di legno assicella di legno per la copertura dei tetti con la sezione ad incastro posta lungo il lato più lungo tetto mansardato tipo di tetto suddiviso, di cui le parti inferiori sono dotate di un angolo d’inclinazione maggiore delle parti superiori Costruzione ad incastro, fot. arch. UMWM tetto suddiviso tetto suddiviso in due o più piani, separati con una piega o sbalzo, una parete o una cornice. trave ad asse curvilineo trave trasversale, decorata, posta tra la navata principale e il presbiterio, sulla quale si collocano il crocefisso e le figure dei santi 4 N ei dintorni di Cracovia l’Itinerario dell’Architettura Lignea comprende oltre 50 edifici monumentali. Sono soprattutto graziose chiesette di legno situate in piccoli paesi. Da maggio a settembre alcuni edifici solitamente chiusi sono accessibili ai visitatori (di solito: venerdì 12.00-16.00, sabato 10.00-14.00, domenica 12.00-16.00). Nel territorio in questione, si tratta delle chiesette di Barwałd Dolny, Cracovia-Mogiła, Łopanów, Mętków, Osiek, Paczółtowice, Polanka Wielka, Racławice, Więcławice Stare, Wola Radziszowska e Woźniki. Nella regione si possono visitare anche interessanti musei all’aperto il Parco Etnografico del Lungovistola a Wygiełzów e il Museo all’Aperto dell’Architettura Rurale a Dobczyce. Qualche paese è famoso per i complessi di architettura di legno, ottimamente conservati. Il gioiello è costituito da Lanckorona con la sua architettura piccolo borghese del XIX secolo. I resti dell’architettura di legno si sono mantenuti anche ad Alwerna, e le graziose case termali – a Ojców. In qualche paese della regione si possono vedere anche bellissimi manieri, ad esempio a Miechów, Goszyce o Wola Zręczycka. Anche Cracovia stessa si può vantare di edifici interessanti. Chiesa di Cracovia-Mogiła, fot. P. Droździk Chiese Cracovia-Mogiła, la chiesa di San Bartolomeo La chiesetta di Cracovia-Mogiła risale al 1466. Costituisce quindi una delle chiese più antiche conservatesi in Małopolska. Si è mantenuto perfino il cognome del costruttore – il falegname reale Maciej Mączka (lo testimonia la scritta incisa nel portale meridionale della chiesa). La costruzione, slanciata è priva della torre, mentre l’adiacente campanile di legno dalla cupola tonda (tramite esso si accede al terreno della chiesa) è stato costruito in seguito, nel XVIII secolo. Nel XVIII sec. furono inoltre aggiunte le cappelle laterali e la sagrestia a piano rialzato, cambiando la forma semplice, caratteristica per il medioevo. Interessante è l’interno della chiesa – a tre navate, il che è piuttosto raro tra le note chiese gotiche di legno della Małopolska. L’arredo e la policromia sono del XVIII secolo, e dal tempo della costruzione della chiesa si sono conservate anche le arcate ogivali tra la navata e il portale scolpito. La chiesa di san Bartolomeo, ul. Klasztorna 11, Cracovia, \ +48 12 6442331, 6446992; › V–IX venerdì` 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni L’abbazia dei Cistercensi a Cracovia-Mogiła, uno dei più` antichi complessi sacri cracoviani del 1225. Il granaio rinascimentale – ripostiglio adiacente al maniero di Branice, con l’esposizione del Museo Archeologico a Cracovia dedicato all’arte ceramica preistorica. Cappella Sull’Acqua di Ojców, fot. M. Zaręba Chiesa di S.Andrea, fot. M. Zaręba Ojców, la cappella Sull’Acqua Osiek, la chiesa di Andrea La cappella di san Giuseppe Artigiano (Operaio), com’è chiamata ufficialmente la cappella Sull’Acqua, sorse nel 1901 dai ricostruiti bagni termali (Ojców a cavallo tra il XIX e il XX secolo era un noto paese termale e turistico). Poiché lo Zar Nicola II diede la disposizione che vietava la costruzione di edifici sacri sulle terre paterne, il divieto fu abilmente evitato, localizzando l’edificio “sull’acqua”. Perlomeno è così che la tradizione spiega l’insolita collocazione della cappella. La graziosa costruzione a croce, dalle pareti ricoperte da travi di legno chiaro, è sostenuta da palafitte fissate sul fondo. Il tetto della cappella orna la slanciata torre traforata dotata del crocefisso. Nel semplice interno chiaro, si presentano molto bene soprattutto gli altari, la cui forma si riferisce alle case rurali. Il blocco slanciato e armonioso della chiesa, del cimitero, circondata da querce cinquecentenari e monumenti naturali, fanno una straordinaria impressione. Il santuario risale al XVI secolo, probabilmente fu innalzato negli anni 1538-49. La torre è stata costruita in seguito, nel XVII secolo, come i portici nel XVIII secolo. Vale la pena entrare all’interno del santuario – sui soffitti e le pareti si sono conservati i frammenti dei dipinti dei secoli XVI, XVII e XVIII, e nel prezioso arredo si distingue l’ambone in stile rococò a forma della barca di Pietro. Chiesa di S. Maria di Paczółtowice, fot. M. Zaręba Paczółtowice, la chiesa dell’Apparizione di Santissima Maria Vergine La graziosa chiesa d’abete a Paczółtowice fu costruita nel 1510. La sua caratteristica e imponente torre fu eretta successivamente, è sicuramente settecentesca, visto la cupola barocca a forma di cipolla. Gli interni sono ornati da policromie: in maggioranza ottocentesche, solo il presbiterio nella parete settentrionale e la navata hanno conservato frammenti dei dipinti seicenteschi. Il prezioso altare principale (1604) contiene il ritratto gotico della Madonna di Paczółtowice che gode del culto locale. Tra l’arredo monumentale si trovano tra l’altro il crocefisso, il battistero di bronzo e l’enorme candelabro. Quest’ultimo, come qualche epitaffio inserito nella recinzione, è fatto di marmo nero di Dębica. La cappella Sull’Acqua, Ojców, \ +48 600450334; › entrata durante le messe (venerdì 17.00, domenica 8.00, 10.30 e 18.00) e celebrazioni. La chiesa dell’Apparizione di Santissima Maria Vergine, Paczółtowice 14, \ +48 12 2829091; › V–IX venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni Le valli cracoviane, le quali costituiscono un ottimo posto per le passeggiate. Il convento dei Carmelitani a Czerna eretto nel XVII secolo; alla sua costruzione appartengono anche le rovine del Ponte del Diavolo. La chiesa di Racławice del XVI secolo che fa parte dell’Itinerario dell’Architettura Lignea. 6 La chiesa di sant’Andrea, Osiek, \ +48 33 8458217, 8458451; › V–IX venerdì12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni La grotta di Łoakietiek, alla quale conduce l’Itinerario Nero da Ojców e la caverna Scura (ambedue disponibili per le visite). La clava di Ercole, le note rocce calcaree famose per l’insolita forma. Ojców, con la sua architettura monumentale termale e le rovine della roccaforte medievale. Il castello di Pieskowa Skała, residenza rinascimentale del XVI secolo, noto anche come “il Gioiello di Jura”. Le chiesette sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, tra l’altro a Polana Wielka, Jawiszowice, Głębowice o Nidek. Lanckorona con l’architettura di legno e la piazza del mercato, la quale crea un’atmosfera singolare (vedi pag. 9). Il museo all’aperto, il Parco Etnografico del Lungovistola a Wygiełzów, dove si possono ammirare i monumenti dell’edilizia di legno, tra cui l’architettura piccolo borghese, rurale e l’edilizia sacra. 7 Museo all’aperto di Dobczyce, fot. arch. UMWM I Musei all’aperto Dobczyce, il Museo all’Aperto dell’Edilizia Popolare Il museo all’aperto di Dobczyce, nonostante le discrete dimensioni è immensamente interessante. In alcuni edifici monumentali ottocenteschi, di legno, sono state allestite mostre interessanti illustranti le usanze e le tradizioni locali. Nella casa funebre sono stati esposti gli oggetti legati agli antichi riti funebri, nella trattoria si trova la mostra dedicata all’etnografia della regione (usanze, abiti, attrezzi) e la camera dell’artigianato che rappresenta l’artigianato locale (tra cui il mestiere del pellicciaio, del calzolaio, e la produzione di ceramica), mentre nel pollaio veniva radunata l’attrezzatura agricola. Grande interesse suscita la rimessa, nella quale si trovano non solo carrozze di vari tipi, ma anche diverse slitte e attrezzi agricoli. Dal museo all’aperto situato sul verde Colle del Castello si può passare alle rovine del castello di Dobczyce accessibile ai visitatori con lo stesso biglietto. Il Museo all’Aperto dell’Edilizia Popolare, Stare Miasto, Dobczyce, \ +48 12 2711455; › IV e X martedì–domenica 10.00–16.00, V–VI e IX martedì–venerdì 10.00–16.00, sabato e domenica 10.00– 18.00, VII–VIII martedì–venerdì 10.00–18.00, sabato e domenica 10.00–20.00; 6 zł, ridotto 4 zł. Wygiełzów, Parco Etnografico Nadwiślański, fot. arch. UMWM Wygiełzów, il Parco Etnografico del Lungovistola Piazza del Mercato di Lanckorona, fot. P. Dębski L’architettura del museo all’aperto richiama la tradizione e la cultura degli abitanti di Cracovia Occidentale di allora. Oltre agli esempi meravigliosamente ricostruiti dell’edilizia rurale e piccolo borghese si trovano anche: la stupenda chiesa seicentesca di Ryczów, dove fino a oggi sono celebrate le messe, e il pittoresco maniero di Droginia del XVIII secolo. In totale, nel museo all’aperto in mezzo al verde si trovano 25 preziosi edifici e annessi artigianali e agricoli (non prendendo in considerazione la piccola architettura). I casolari con l’arredo originale sono circondati da frutteti e giardini floreali, e il complesso piccolo borghese crea un’enclave che fa riferimento al carattere delle piazze dei mercati di un tempo. La trattoria funzionante in una delle case monumentali offre ottime pietanze regionali. Nell’ambito del parco etnografico hanno luogo molti eventi divulganti le tradizioni locali. Un grande vantaggio del museo all’aperto è anche la sua posizione – ai piedi del colle Lipowiec, sul quale s’innalzano le pittoresche rovine del castello medioevale, anch’esso da visitare. L’architettura di legno Lanckorona, la piazza del mercato Wola Zręczycka, il maniero Bella Vita Lanckorona, dove si è conservata l’architettura ottocentesca piccolo borghese, è un posto indimenticabile. Le case a un piano, di legno circondano la vasta spiovente Piazza del Mercato, il centro del paese del XIV secolo, e le vie che partono da esso. La maggior parte degli edifici è sorta dopo l’incendio del 1869, che divorò quasi tutto l’antico paese. Le case sono indirizzate verso la Piazza del Mercato e le vie, e i suoi caratteristici tetti spioventi hanno delle gronde larghe e molto sporgenti, le quali creano dalla parte frontale pittoreschi pseudo-portici. Le gronde coprono anche gli stretti passaggi tra gli edifici. In una delle case nella Piazza del Mercato, miracolosamente sopravvissuta all’incendio, si trova la Camera Regionale che presenta gli oggetti legati alla vita quotidiana degli antichi abitanti di queste terre. Il maniero Bella Vita, situato in mezzo ai boschi e ai prati di Pogórze Wielickie vanta un’atmosfera irripetibile. Costruito nel XIX secolo e parzialmente ricostruito negli anni ‘30 del XX secolo, ha mantenuto il fascino delle antiche residenze. Il tetto rosso mansardato, le pareti di travi di larice e le fondamenta di pietra richiamano l’archetipo del maniero nobiliare. E` uno dei rari monumenti dell’architettura nobiliare di legno così ben conservata. È consigliabile entrare all’interno dell’edificio – vi si tiene la galleria d’arte che presenta mostre interessanti, inoltre è stato organizzato un salotto arredato graziosamente con mobili d’epoca. Nel “Bella Vita” si trovano anche l’albergo e il ristorante, e dalla primavera all’autunno funziona il caffè` all’aperto dove sotto l’ombra degli alberi si può` prendere un caffè o qualcosa da mangiare. Il Parco Etnografico del Lungovistola, ul. Podzamcze 1, Wygiełzów, \ +48 32 6228749; › IV–IX tutti i giorni 8.00–18.00, X–III tutti i giorni 8.00–15.00; 8 zł, ridotto 5 zł, famigliare 21 zł. La Camera Regionale, Rynek 133, Lanckorona, \ 33 8763567; › V–IX mercoledì 10.00–16.00, sabato 10.00– 18.00, domenica 12.00–18.00; 5 zł, ridotto 3 zł. Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni Il maniero di legno di Wola Zręczycka (vedi pag. 9), situato nell’Itinerario dell’Architettura Lignea. Le chiesette di legno sull’Itinerario dell’Architettura Lignea a Gruszów, Łapanów, Krzesławice o Raciechowice. Alwernia con il complesso settecentesco del convento e la bella piazza del mercato. La chiesa di Mętków, sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, con lo splendido arredo tardo barocco. 8 Maniero Bella Vita, fot. J. Gorlach Il maniero di Stryszów che ospita il museo che espone l’arredo della sede nobiliare del XIX secolo. Le rovine del castello gotico sul Monte di Lanckorona, intorno al quale si trova qualche itinerario per le passeggiate. Il Santuario di Kalwaria Zebrzydowska iscritto nell’Elenco dell’UNESCO. 9 Maniero Bella Vita, Wola Zręczycka, \ +48 12 2889490, 604539185; › ristorante tutti i giorni 13.00–20.00, galleria tutti i giorni 10.00–20.00. Si consiglia di visitare i dintorni La chiesa di Gdów del XIV secolo, col meraviglioso arredo in stile rococò. La chiesa di Łapanów del 1529, situata sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, decorato all’interno da policromie del 1843 e il battistero gotico di pietra del XVI secolo. Tarnów e i dintorni Interno della chiesa di S. Leonardo, fot. S. Gacek N ei dintorni di Tarnów si sono conservati circa 40 edifici monumentali degni di essere visitati, che fanno parte dell’Itinerario dell’Architettura Lignea. Tra i più interessanti e noti occorre ricordare la chiesa di San Leonardo a Lipnica Murowana iscritta nell’Elenco dell’UNESCO. Tra Raba e Wisłoka si sono conservati molti altri santuari affascinanti. Alcuni sono particolarmente consigliabili, perché da maggio a settembre in determinati giorni (solitamente: giovedì 12.00–16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00) sono aperti ai visitatori. Si tratta delle chiesette dei paesi: Chronów, Gosprzydowa, Iwkowa, Rajbrot, Skrzyszów, Sobolów, Tymowa e Zawada. Anche a Tarnów, il capoluogo della regione, i turisti possono ammirare due stupendi edifici sacri. Nella regione si sono inoltre conservati manieri monumentali trasformati in musei, ad esempio a Dołęga, o il complesso dell’architettura di legno. Tra questi ultimi si distingue la cosiddetta Campagna Dipinta, cioè Zalipie. Chiesa di S. Trinità su Terlikówka do Tarnów, fot. D. Zaród 10 Chiese Chiesa di S. Maria Assunta a Burek, fot. K. Bańkowski Municipio nella piazza del Mercato di Tarnów, fot. L. Olszewski Palme di Lipnica fot. arch UMWM Tarnów, la chiesa di Santissima Maria Vergine Chiesa della Santa Trinità a Terlikówka Assunta a Burek Non è nota la precisa data della costruzione della chiesetÈ uno dei più antichi santuari di legno in Małopolska, costruito nel 1458. L’imponente torre quadrata venne successivamente aggiunta e risale all’inizio del XX secolo. Il formoso blocco gotico nasconde un interno decorato da una stupenda policromia. Il soffitto è ricoperto da dipinti realizzati nel periodo interbellico, sulla parete settentrionale del presbiterio si sono mantenuti solo i frammenti delle precedenti policromie dei secoli XVI–XVII, dai motivi floreali. Sull’altare principale si trova il ritratto cinquecentesco della Madonna con Bambino, famoso per le Grazie, chiamato Madonna Szkaplerzna. La chiesa a Burek, ul. Najświętszej Panny Marii 1, Tarnów, \ +48 14 6213175; › V–IX giovedì 12.00– 16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00. Si consiglia di visitare i dintorni Tarnów detta „il gioiello del rinascimento”; particolarmente bello è il centro storico con il suo municipio gotico-rinascimentale, i palazzi rinascimentali e la cattedrale quattrocentesca con il preziosissimo complesso di tombe. La chiesa di Skrzyszów del 1517, situata sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, dalla costruzione ad incastro dotata dell’arredo dei secoli XV–XIX. Il Museo Castello a Dębno – la residenza fortificata del XV secolo. 12 ta di Terlikówka, si sa che è stata realizzata nella seconda metà del XVI secolo. È mancato poco per essere demolita nel XIX secolo, poiché incombeva il pericolo di crollo. Fortunatamente si è riusciti a salvarla, di questo ci ricorda la scritta sulla trave ad arco: Król cum plebe pia labentes corrogit aedes (“Król [il parroco di allora della cattedrale di Tarnów] insieme al devoto popolo sostenne il santuario pericolante”). Oggi, la chiesa coperta con le tegole di legno e con le travi, si presenta magnificamente. La torre in stile barocco influisce sul fascino della chiesa. Anche l’interno, modestamente imbiancato con il soffitto piatto decorato nel XX secolo in policromia blu, si presenta benissimo. Chiesa a Terlikówka, ul. Tuchowska 5, Tarnów, \ +48 14 6268885; › V–IX giovedì 12.00–16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00. Chiesa di S. Leonardo, fot. J. Gawron Lipnica Murowana, chiesa di San Leonardo La chiesa di Lipnica è una delle più famose in Małopolska. Essendo l’edificio sacro più antico e meglio conservato nel voivodato è stata inserita nel 2003 nell’Elenco dell’UNESCO. Il tempio è stato costruito alla fine del XV secolo, anche se la tradizione locale lo collega al 1141, quando sul tempio pagano fu costruita la chiesa di legno. Oggi il piccolo corpo s’inserisce in modo pittoresco nell’ambiente circostante. Lo circondano imponenti alberi con le tombe vicine. La chiesa si è conservata fino ai tempi nostri in uno stato quasi intatto. Nel XVII secolo è stata circondata da portici a un piano e nel XIX secolo è stato aggiunto il portale occidentale. Fa un’impressione particolare, l’interno coperto dalla terra e il soffitto con le policromie ornamentali e figurative risalenti a vari periodi. La decorazione più antica – del soffitto nel presbiterio (fine del XV secolo). E sulla navata (XVI secolo) – è stata realizzata con l’utilizzo di speciali sagome chiamate patroni. I dipinti sulle pareti del presbiterio risalgono al XVII secolo, e sulla navata al XVIII secolo. Fino a poco tempo fa si trovavano nella chiesa tre preziosi altari gotici (del XV e XVI secolo), che sono stati rubati. Appena recuperati sono stati collocati nel Museo Diocesano a Tarnów, e nella chiesa si trovano le copie. Una curiosità è costituita dallo strumento risalente al XVII secolo – un piccolo organo – il quale durante l’estate serve per i concerti. Chiesa di San Leonardo, Lipnica Murowana 39, \ +48 14 6852601, 698641445; › visite con la guida V–VI e IX–X lunedì –sabato 9.00–17.00, domenica e festivi 13.00–17.00, VII–VIII lunedì –sabato 9.00–18.00, domenica e festivi 13.00–17.00; normale 3 zł, rid. 2 zł. Palme di Lipnica Tutti gli anni la Domenica delle Palme sulla piazza del mercato di Lipnica si svolge il concorso per la palma più alta e più bella. I bastoni di legno di abete sono avvolti dalle gemme di vimini e addobbati con nastri colorati e fiori di cartapesta. Le palme benedette che possono raggiungere l’altezza di 30 m devono proteggere dalle malattie e garantire un buon raccolto. Le opere più raffinate alla fine del concorso sono collocate sulla piazza del mercato, addobbando così la piazza per qualche settimana. 13 Chiesa di S. Ursula, fot. arch. UMWM Chiesa della Visitazione di S. Maria, fot. arch. UMWM Gosprzydowa, chiesa di Santa Orsola Iwkowa, la chiesa della Visitazione di Maria Vergine La chiesa a Gosprzydowa costruita con le travi di legno di larice è veramente incantevole. Risale alla fine del XVII secolo, costituisce uno dei pochi esempi dei templi in stile barocco costruiti in legno. E` coperta con il tetto di tegole di legno. E` consigliabile approfittare dell’occasione e vedere l’interno decorato in policromia del XIX secolo (nella cappella del XX secolo). Tra gli arredi principalmente in stile barocco si distingue il battistero di pietra in stile gotico (XV secolo). Sull’altare principale si trova l’immagine miracolosa della Madonna con Bambino chiamata dalla gente del luogo la Madonna Consolatrice dei Morenti. La semplice chiesa del cimitero a Iwkowa è una delle più antiche chiese di legno in Małopolska. Costruita alla fine del XV secolo (la data esatta è sconosciuta), circondata da tombe e da alberi, è veramente incantevole. Un piccolo edificio dotato d’interni molto belli, dalle pareti decorate in policromia figurativa tardo rinascimentale (1619), sulla finestra del presbiterio si trova la vetrata gotica a mosaico (la copia originale risalente al XV secolo che è stata spostata al Museo Diocesano a Tarnów), e sulla navata si sono conservati due bellissimi portali del XV secolo rifiniti con archi ritagliati nel trifoglio. Sulla trave ad arco si possono ammirare le sculture della Crocefissione del XIV e XV secolo. Chiesa di Santa Orsola, Gosprzydowa, \ +48 14 6648202; › V–IX giovedì 12.00–16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00. La chiesa della Visitazione di Maria Vergine NMP, Iwkowa, \ +48 14 6844327; › V–IX giovedì 12.00– –16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00. Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni La Chiesa a Chronowo del 1685, situata sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, decorata in una bellissima policromia del 1930. Biesiadki, la chiesa del 1661 situata sull’Itinerario dell’Architettura Lignea e le case di legno del villaggio, risalenti al periodo interbellico. Nowy Wiśnicz, il castello delle famiglie di Kmit e Lubomirski dal carattere palazzo In fortezza, e il maniero Koryznówka con il museo biografico di Jan Matejko. A Iwkowa vale la pena di provare le specialità locali con le prugne – la zona è conosciuta per le coltivazioni di prugne e la loro essicazione, si può fare una passeggiata lungo l’Itinerario della Prugna Secca. Czchów con la chiesa gotica insieme alle rovine del castello risalente al XIII secolo e la preziosa architettura della piazza del mercato. La chiesa a Tymowa del 1764 si trova sull’Itinerario dell’Architettura Lignea dotata di arredi in stile tardo barocco del XVIII secolo. Castello di Tropsztyn a Wytrzyszczka fortificazione cavalleresca del XIV secolo localizzato su un colle pittoresco sul lago di Czchów. 14 Maniero di Dołęga, fot. D. Zaród Koryznówka, Nowy Wiśnicz, fot. M. Zaręba Architettura di legno Dołęga, il maniero Nowy Wiśnicz, Koryznówka Il maniero di Dołęga consente di spostarci nel mondo del XIX secolo dei nobili proprietari terrieri. All’esterno le pareti imbiancate contrastano con il marrone delle tegole di legno, all’interno invece i mobili e gli arredi ricordano gli antichi abitanti, la residenza e i loro tempi (si trovano qui i ricordi dell’insurrezione di gennaio). Il maniero di legno di larice è stato costruito nel 1845. A cavallo del XIX e XX secolo ospitava Stanisław Wyspiański e Adam Asnyk. Qualche quadro del primo è esposto all’interno. Il piccolo maniero Koryznówką, è stato costruito nella metà del XIX secolo. Ospita oggi il museo di Jan Matejko. Leonard Serafiński, il proprietario precedente della casa era amico e cognato del pittore. A Wiśnicz furono realizzati dei disegni di Matejko che mostravano il museo, il maniero e l’arredamento che si è conservato in uno stato quasi intatto. Maniero a Dołęga, Dołęga 10, \ +48 14 6715414; › V–IX martedì–venerdì 9.00–15.00, sabato e domenica 10.00–16.00, X–IV martedì–venerdì 9.00–15.00, sabato e domenica 10.00–14.00, 4 zł, rid. 2 zł. 15 Museo dei Ricordi di Jan Matejko, Stary Wiśnicz 148, \ +48 14 6128347; › martedì–sabato 10.00–14.00, domenica 11.00–15.00; 5 zł, di gruppo 3 zł. Si consiglia di visitare i dintorni Castello a Nowy Wiśnicz – il castello Ielle famiglie Kmit e Lubomirski dal carattere di palazzo fortezza, oggi ristrutturato e disponibile alle visite. I dintorni di Sącz e Gorlice Zalipie, fot. D. Zaród Disegno di Zalipie, fot. D. Zaród Zalipie, case dipinte Wierzchosławice, Museo di Wincenty Witos Il villaggio dipinto – Zalipie, è famoso per le case di legno decorate con dipinti. Le locali artiste contadine dipingono con vari colori floreali e ornamenti le pareti delle case e degli edifici circostanti, dei pozzi, delle recinzioni perfino delle cucce dei cani. La tradizione di dipingere le case è coltivata a Zalipie dalla fine del XIX secolo. Nel villaggio ci sono decine di case dipinte. La passeggiata offre molte attrattive perché ogni casa ha un proprio stile. La più famosa artista del paese era Felicja Curyłowa, il casolare dell’artista costituisce uno straordinario e meraviglioso esempio dell’architettura di Zalipie. Oggi la sua casa ha un carattere museale ed è possibile visitarla. Ogni anno, il primo fine settimana dopo Natale, a Zalipie, ha luogo il concorso “La Casa Dipinta”, durante il quale viene scelta tra l’altro la casa meglio decorata. Il museo è composto di due edifici: la casa natia di Witos, dove ha passato l’infanzia, e il casolare che ha costruito per sé all’inizio del XX secolo. La casa natia chiamata la casa vecchia risale al 1814, ha le pareti coperte d’argilla e il tetto coperto con la paglia. Nella casa si trovano antichi oggetti e attrezzi. Nel casolare detto nuovo è possibile ammirare lo studio del leader del movimento contadino, l’esposizione fotografica che illustra la sua vita e l’attività e l’esposizione storica degli stendardi contadini. Zagroda Felicji Curyłowej, Zalipie 135, \ +48 14 6411912; › martedì–domenica 10.00–16.00; 3 zł, ridotto 2 zł. Si consiglia di visitare i dintorni A Dąbrowa Tarnowska, la chiesa del 1771, situata sull’Itinerario dell’Architettura Lignea con un bellissimo arredo della fine del XVII secolo, la sinagoga, dentro la quale si trova il Museo Giudaico. 16 Il Museo di Wincenty Witos, Wierzchosławice 698, \ +48 14 6797040; › IV–X martedì–venerdì 8.00– 15.30, sabato e domenica 10.00–15.00, XI–III martedì venerdì 8.00–15.30, domenica 10.00–15.00; normale 4 zł, ridotto 2 zł. Si consiglia di visitare i dintorni A Wojnicz il palazzo di famiglia Dąbski del XIX secolo e la Chiesa del XVI secolo che si trova sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, sull’altare principale si può ammirare una parte del trittico del 1560 circa. Un particolare della chiesa di Sękowa, fot. J. Mysiński I dintorni di Nowy Sącz costituiscono una regione particolarmente pittoresca, che affascina con i suoi monumenti della cultura materiale. Sull’Itinerario dell’Architettura Lignea si trovano qui più di 100 edifici. Tra le diverse chiesette, due – a Binarowa e a Sękowa – sono di rango mondiale e sono state iscritte nell’Elenco dell’UNESCO. Nientemeno la specialità del paese è costituita dalle chiese ortodosse dei Lemchi (oggi spesso utilizzate dalla chiesa cattolica di rito romano). La loro caratteristica sagoma (vedi pag. 3) esteticamente incisa nel paesaggio fa grande impressione. Alcuni di questi edifici, solitamente chiusi, da maggio a settembre sono accessibili ai visitatori (di solito: venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00). Altre chiese ortodosse le troviamo inoltre a: Bartne, Bielanka, Binczarowa, Brunary, Czarna, Kwiatoń, Łosie, Nowica, Owczary, Powroźnik, Skwirtne, Szczawne, Uście Gorlickie, Wojkowa, Wysowa-Zdrój i Złockie. Un’altra attrazione della regione sono i musei all’aperto. Il primato è tenuto dal meraviglioso Parco Etnografico di Nowy Sącz, ma interessanti sono anche gli edifici di Stróże e Szymbark. Per l’atmosfera unica si distingue Krynica Zdrój, dove si sono conservate le stupende ville termali del XIX secolo. Pulpito della chiesa di San Michele Arcangelo, fot. P. Witosławski Le chiese Binarowa, la chiesa di San Michele Arcangelo Chiesa dei SS Filippo e Giacomo Apostoli, fot. J. Mysiński Le chiese ortodosse dei Lemchi Sękowa, la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli La chiesa di Binarowa, dal tetto e le pareti ricoperte da tegole di È difficile non rimanere impressionati dalla chiesa di Sękowa. Il tetlegno è stata eretta nel 1500 circa. La sua torre robusta, stretta to particolarmente alto coperto da tegole, i larghi portici con la verso l’alto risale al secolo successivo, come i portici. L’interno torre quadrata e la cupola tonda creano un quadro straordinariadella chiesa, totalmente celato dai dipinti, provoca un’impres- mente pittoresco. È una delle chiese più belle della Małopolska, il sione indimenticabile. La policromia del soffitto è dell’inizio blocco principale della quale risale al 1510 circa. Nonostante dudel XVI secolo, delle pareti – del XVII. Gli elementi più preziosi rante la prima guerra mondiale l’edificio sia stato gravemente dandell’arredo sono le sculture e i bassorilievi gotici sugli altari e il neggiato, si è riusciti a salvarlo e nel 2003 è stato iscritto nell’elenco battistero in pietra. Si presentano meravigliosamente anche le dell’UNESCO. Gli interni caratteristici per la loro semplicità emaferramenta delle porte risalenti perfino ai tempi della costru- nano pacatezza, solo l’altare principale tardo-rinascimentale è fazione del santuario. Nel 2003, essendo stata apprezzata l’ecce- stosamente addobbato. Sulla parete meridionale del presbiterio si sono conservati i frammenti della policromia ottocentesca. zionalità` dell’edificio, è stato iscritto all’Elenco dell’UNESCO. La chiesa di San Michele Arcangelo, Binarowa 409, \ +48 13 4476396; › V–IX venerdì 12.00– 16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni Chiesa ortodossa di Bartne, fot. J. Mysiński Andrzejówka, fot. J. Gorlach Ropica Górna, fot. P. Mierniczak La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, Sękowa, \ +48 18 3518169; › V–IX venerdì. 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni Biecz, “la piccola Cracovia”, con il complesso delle mura medievali, Le chiese ortodosse dall’Architettura Lignea a Ropica Górna, il municipio con la torre rinascimentale e il santuario tardo gotico – Owczary, Szymbark, la chiesa di legno del 1782 e il Museo all’Aperto di Wieś Pogórzańska, mostrano l’architettura tipica dei dintorni di chiesa del Corpo di Dio. Gorlice, tra cui le case rurali, l’officina del fabbro, l’oleificio, il maniero, Ciężkowice con la piazza del mercato dall’architettura lignea e la i cimiteri della I guerra mondiale a Gorlice, Łużna e Pustka. riserva naturale Skamieniałe Miasto (Citta Pietrificata). 18 Andrzejówka, chiesa ortodossa della Madonna Addormentata La data esatta della costruzione della chiesa ortodossa ad Andrzejówka (ora chiesa cattolica) non è nota, si presume che sia stata eretta negli anni 1860–64. L’edificio in 3 parti, si compone benissimo con il paesaggio. Le pareti coperte con le tegole di legno e le tonde cupole la rendono maggiormente romantica grazie al basso muretto di pietra che circonda la chiesa ortodossa. L’interno del tempio è addobbato in policromia risalente a cavallo del XIX XX secolo. Si è conservata inoltre l’iconostasi del XIX secolo. La chiesa ortodossa della Madonna Addormentata, Andrzejówka, \ della parrocchia: +48 18 4714850; › si deve richiedere al sacrestano l’apertura della chiesa (casa sul torrente). Si consiglia di visitare i dintorni Chiese ortodosse sull’Itinerario dell’Architettura di Legno a Szczawnik o Wojkowa. 19 Chiese ortodosse dei Santi Cosma e Damiano Vale la pena di visitare Bartne, perché è un villaggio ancora oggi abitato dai Lemchi. Vi si trovano due chiese ortodosse dedicate allo stesso santo. Nella chiesa greco cattolica, eretta nel 1842, con le pareti e il tetto coperti con le tegole di legno è ospitato il museo dell’arte sacra e dell’arte rurale dei Lemchi. La chiesa ortodossa si compone bene con il paesaggio e si presenta in modo imponente, al centro si trova l’iconostasi del XVIII secolo. È La più giovane, funzionante chiesa ortodossa degli anni 1928–29, in stile diverso. E` priva della torre con le pareti coperte da travi e il tetto coperto con la lamiera. Nell’arredo si distingue una moderna iconostasi con le porte dello zar che ricordano i tempi in cui il tempio veniva eretto. Chiesa greco cattolica, Bartne, \ +48 18 3518456; › martedì – domenica previo avviso del Signor Józef Madzik (Bartne 25); 4 zł, ridotto 2 zł, giovedì entrata libera. Chiesa ortodossa, Bartne, \ +48 18 3518454; › V–IX venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni Bartne, dove si sono conservate le case di campagna dei Lemchi dette chyże, e il granaio di pietra del XIX secolo con la raccolta marmorea. Chiesa ortodossa a Ropica Górna stupefacente per la propria architettura. Chiesa ortodossa di Cura di Nostra Signora di Owczary, fot. arch. UMWM Chiesa ortodossa di Hańczowa, fot. J. Mysiński Hańczowa, chiesa ortodossa della Protezione della Madonna Meravigliosa chiesa ortodossa, di forma classica con le pareti coperte con tegole di legno, costruita nella prima metà del XIX secolo. Nel 1956 è stata salvata dalla demolizione e poi ristrutturata. È stata ristrutturata anche l’iconostasi meravigliosa risalente alla fine del XIX secolo e la policromia ornamentale figurativa. Il terreno della chiesa ortodossa è circondato dalla recinzione di legno con i caratteristici portici (del 1811 e1871). La torre è ornata dai dischi dell’orologio. La chiesa ortodossa è utilizzata attualmente dalla parrocchia di Hańczowa. Chiesa ortodossa di Protezione della Madonna, Hańczowa 56, \ +48 18 3532124; › visite previo avviso telefonico. Si consiglia di visitare i dintorni Itinerario principale di Beschidi, attraversa Hańczowa e invita alle gite a piedi, brevi o lunghe. Wysowa-Zdrój, una località termale con la bellissima chiesa ortodossa (vedi pag. 21) . Chiesa ortodossa di Kwiatoń, fot. arch. UMWM Kwiatoń, chiesa ortodossa di San Paraskewia Una delle più belle chiese ortodosse in Polonia (la chiesa cattolica romana) costituisce la quintessenza dello stile dei Lemchi (vedi pag. 3). Eretta nella seconda metà del XVII secolo, con la successiva torre del XVIII secolo. Il blocco è chiaramente diviso in tre parti, si sviluppa in alto dal più basso presbiterio attraverso la navata alla slanciata torre dominante. Tutte le parti sono coperte dal tetto con la caratteristica cupola. Il tetto e le pareti sono coperte con le tegole di legno. All’interno si trova il ricco arredo del XVIII e XIX secolo. Il fascino è dato inoltre dalla policromia e dai dipinti sulle pareti che imitano le colonne di marmo e le cornici. Owczary, chiesa ortodossa della Protezione della Madonna Wysowa-Zdrój, la chiesa ortodossa di San Michele Arcangelo La chiesa ortodossa di Owczary (ora utilizzata dalla parrocchia cattolica di rito romano e greco cattolico) è una delle più antiche chiese dei Lemchi. Costruita nel 1653, lo testimonia la data scolpita sul portale occidentale della navata, mentre il presbiterio e la sagrestia sono stati costruiti nel 1701, la torre nel 1783, ma il blocco dell’edificio si distingue per la sua bellezza. Da lontano si notano i pittoreschi tetti con cupole e lampade. Il tempio ha fastosi arredi, l’iconostasi del XVII secolo. Il terreno della chiesa è circondato dalla recinzione di pietra con un bel campanile in muratura. Eretta nel 1779, la chiesa ortodossa è diversa dagli edifici sacri dei Lemchi descritti precedentemente. Le sue pareti non sono coperte con le tegole di legno, ma con assi di legno dipinte di marrone disposte orizzontalmente, invece i tetti con le cupole sono coperti dalle lamiere. La parte superiore della torre è adornata dai dischi dell’orologio. Gli interni, parzialmente rifatti all’inizio del XX secolo sono decorati in policromie figurative, ornamentali e architettoniche. L’iconostasi e l’altare laterale con l’icona della Madonna sono in stile barocco, risalgono al XVIII secolo. La chiesa ortodossa è utilizzata dalla parrocchia ortodossa di Hańczowa. Chiesa ortodossa della Protezione della Madonna, Owczary, \ in parrocchia a Sękowa: +48 18 3518169; › V–IX venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Chiesa di San Paraskewia, Uście Gorlickie 88, \ +48 18 3530720; › V–IX venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni La chiesa ortodossa a Skwirtne del 1837, localizzata sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, una delle più belle chiese ortodosse delle terre dei Lemchi occidentali. 20 Chiesa di San Michele Arcangelo, Wysowa-Zdrój, \ alla parrocchia di Hańczowa: +48 18 3532124; › V–IX venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00. Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni La chiesa ortodossa a Bielanka del circa 1773, all’interno possiede una bellissima iconostasi del 1783. Il rifugio a Magura Małastowska, dove ci si può andare a piedi partendo da Owczary. Wysowa- Zdrój è una località termale con preziose sorgenti di acque minerali, che possono essere bevute alle terme. Cappella di legno sul versante del monte Jawor costruita sul luogo dell’apparizione della Madonna. 21 Edilizia di legno Krynica-Zdrój, edilizia di legno Museo dell’apicoltura di Stróże, fot. arch. UMWM Parco Etnografico Sądecki, fot. I. Grzybek-Dulak Musei all’aperto Szymbark, Museo all’aperto nella campagna di Pogórze Stróże, Museo di Apicoltura Questo piccolo museo all’aperto costituisce una ricca fonte d’informazioni sulle api e sul miele. Oltre alla ricca racPresenta la cultura rurale poco conosciuta degli abitanti di colta di alveari (oltre 100) – nei tronchi, figurativi, di paglia Pogórze di Gorlice. Tra vari edifici qui raggruppati ci sono (ci sono anche quelli provenienti dall’Africa) – si possono le case contadine, le stalle, il granaio, l’officina del fabbro, ammirare gli accessori e gli attrezzi dell’apicoltore, mentre l’oleificio, il mulino a vento, la casa del tessitore o il forno la guida racconta in modo interessante la storia dell’apiper la ceramica. La maggioranza degli edifici risale al XIX coltura e sull’utilizzo dei singoli oggetti. Qui si trova ansecolo e sono dotati dell’attrezzatura originale. Sono qui che un campo giochi per bambini „Villaggio delle api” e un organizzate mostre del lavoro degli artigiani che coltivano piccolo giardino zoologico da visitare (con struzzi e cavalli le antiche tradizioni. Il museo fa parte del Centro di Edili- pony). Inoltre ci sono la trattoria Bartna Chata e un negozia Rurale che comprende anche il maniero fortificato di zio con i prodotti locali. Gładysz in muratura risalente al XVI secolo e una villa nobiliare portata da Gorlice. Museo di Apicoltura, Stróże 235, \ +48 18 4140579; › tutti i giorni 9.00–16.00; 8 zł, ridotMuseo del prof. Roman Reinfuss all’aperto nelto 7 zł, bambini fino 4 anni entrata libera. la campagna di Podgórze, Szymbark, \ +48 18 3513114; › V–IX martedì–venerdì 9.00–17.00, sabato–domenica 9.00–18.00, X–IV lunedì–venerdì 9.00–15.00; da 7 a 2 zł. Villa Witoldówka di Krynica-Zdrój, fot. A. Klimkowski Nowy Sącz, Parco Etnografico di Nowy Sącz Il Museo all’aperto di Nowy Sącz è uno dei più belli in Polonia. In gran parte è merito della grande varietà degli oggetti esposti: si trovano qui oltre 70 oggetti che rappresentano l’edilizia e la cultura di tutti i gruppi etnici che abitavano le terre di Nowy Sącz (Lachy et Montanari di Nowy Sącz, Pogórzanie, Lemchi). Ci sono qui sia gli edifici sacri (la bellissima chiesa ortodossa dei Lemchi risalente al XVII secolo o la più giovane di un secolo la chiesa cattolica di Łososina Dolna), e altre case tipiche dell’edilizia rurale (tra cui il maniero del XVII secolo, le case contadine, con vari edifici circostanti). Non mancano inoltre edifici che ricordano altri gruppi etnici della regione multiculturale di Nowy Sącz: Tedeschi, Ebrei e Zingari dei Carpazi. Il villaggio di questi ultimi, ricostruito da poco, costituisce una grande attrattiva del museo, come le case della tipica cittadina di Galizia. Parco Etnografico di Nowy Sącz, entrata: ul. Wieniawy Długoszowskiego 83b, ul. Lwowska 226, Nowy Sącz, \ +48 18 5331823, 4414412; › V–IX martedì– –domenica 10.00–18.00, X–IV lunedì–venerdì 10.00– –14.00; 12 zł, ridotto 7 zł, sabato entrata libera. 22 23 Detta il gioiello delle terme polacche, localizzata nella parte est dei Beschidi di Nowy Sącz nella valle del torrente Kryniczanka. L’atmosfera unica di una delle più famose città termali in Polonia è costituita dalla sua localizzazione, dall’incantevole edilizia di legno e dalle acque minerali. Il locale – tesoro della natura è formato da 23 sorgenti di acque minerali compresa la più popolare „Kryniczanka” disponibili nelle terme in stile antico. Lo sviluppo della città termale è avvenuto dopo 1856 ed era dovuto all’attività di Józef Dietl – professore dell’università Jaghiellonica, detto il padre della balneoterapia polacca. All’epoca sono state costruite le case di Vecchi Bagni Minerali, Vecchi Bagni Termali, Casa Termale, e la bellissima Bevitoria Principale con la passerella. Le più belle case di legno di Krynica, con ricchi addobbi scolpiti in legno sono state costruite nella seconda metà del XIX secolo in seguito all’arrivo di un gran numero di gente. Le imponenti ville simili a quelle delle terme alpine, avevano di solito ampi portici frontali che poggiavano sui pilastri, con uno o due piani con terrazzi. Le ville erano decorate con torri, portici e verande. Molte case interessanti si trovano su Bulwary Dietl, come Biała Róża (dopo 1855 .), Biały Orzeł (verso 1857, progettata da Bronisław Babel), Kosynier (1880), Romanówka (verso la metà del XIX secolo), Węgierska Korona (verso il 1880), Wisła (seconda metà del XIX secolo), Witoldówka (1888). La bellissima villa Romanówka ospita il Museo di Nikifor dove si possono ammirare le opere del geniale pittore primitivista – Epifaniusz Drowniak (1895–1968) noto come Nikifor Krynicki. Nel Parco Słotwiński si possono ammirare le più antiche terme – la bevitoria di legno Słotwinki. Krynica è una città eccezionale, che oltre al microclima meraviglioso, le acque minerali, la bellissima architettura di legno è ricca di avvenimenti culturali come il Festival di Jan Kiepura che si svolge annualmente in agosto al quale partecipano ospiti da tutto mondo. La città è inoltre un’ottima base per le gite turistiche estive lungo gli itinerari della catena di Jaworzyna Krynicka, e d’inverno per gli amanti di sci. Si trova qui inoltre la più lunga funivia in Polonia che porta su Jaworzyna Krynicka con varie piste da sci a Krynica e dintorni. Si consiglia di visitare i dintorni Le chiese ortodosse di legno situate lungo l’Itinerario dell’Architettura di Legno a Tylicz e a Muszynka. Muszyna è una località termale con una bellissima architettura di legno localizzata lungo l’Itinerario dell’Architettura Lignea, con le rovine delle mura del castello medioevale costituisce un ottimo luogo paesaggistico. Orawa, Podhale, Spisz e Pieniny Villa Koliba, fot. J. Gorlach I paesaggi pittoreschi di Orawa, Podhale, Spisz e Pieniny sono ricchi di molti gioielli architettonici e l’Itinerario dell’Architettura Lignea consente di ammirare oltre 50 vari oggetti. Particolarmente interessante è il patrimonio della cultura spirituale, le sagome delle chiese coperte con le tegole di legno si armonizzano in modo eccezionale con il paesaggio di montagna. La più conosciuta chiesa di legno della regione a Dębno Podhalańskie è stata iscritta all’Elenco dell’UNESCO, ma anche gli altri templi non sono da meno. Sicuramente vale la pena di vedere queste chiese dall’interno, sono aperte per i visitatori da maggio a settembre (di solito: giovedì 14.00–18.00, venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00). Quanto sopra si riferisce alle chiese di: Bukowina Tatrzańska, Grywałd, Jurgów, Lachowice, Łopuszna, Nowy Targ. Sui terreni di montagna si trovano le tipiche case contadine. Bellissimi esempi di case di Podhale si trovano nel villaggio di Chochołów, e gli edifici caratteristici di Orawa si trovano nel museo all’aperto a Zubrzyca Górna. Szczawnica è una cittadina veramente incantevole caratterizzata da eleganti ville termali. A Zakopane invece si possono ammirare le case in stile creato da Stanisław Witkiewicz. Jaszczurówka, fot. J. Gorlach 24 Chiese Dębno Podhalańskie, chiesa di San Michele Arcangelo Il gioiello di Podhale – la chiesa a Dębno circondata da vecchi alberi – risale al XV secolo. Non si conosce la data esatta della sua costruzione, si presume che si tratti del 1490. La torre con la cupola ad arco ogivale è stata costruita nel 1601. Le pareti della chiesa sono decorate con meravigliose policromie risalenti a cavallo del XV e XVI secolo. I dipinti decorativi colorati coprono tutti i soffitti e le pareti (ad eccezione delle parti imbiancate della navata), perfino il parapetto del coro, l’ambone e le panche. La policromia è stata realizzata con l’uso delle sagome e la larghezza della striscia corrisponde ai colori delle pareti e alle travi del soffitto. Nella chiesa si trovano preziosi arredi. Una particolare attenzione si deve porre all’altare principale in stile gotico – un trittico dipinto – risalente al cavallo del XV e XVI secolo e il crocefisso del XIV secolo sulla trave ad arco. Nel 2003 la chiesa è stata iscritta nell’Elenco dell’UNESCO. Chiesa di San Michele Arcangelo, ul. Kościelna 42, Dębno Podhalańskie, \ +48 18 2751797; › visite solamente a gruppi: lunedì–venerdì 9.00–12.00 i 14.00–16.30, sabato 9.00–12.00; pagamento libero. Vale la pena di vedere nei dintorni Riserva di Przełom Białki comprende magnifici terreni naturali per le passeggiate. Chiesa di San Michele Arcangelo, fot. P. Witosławski Grywałd, chiesa di San Martino La chiesa di Grywałd è un prezioso edificio di legno di Podhale. Risale alla seconda metà del XV secolo e nonostante varie ristrutturazioni ha mantenuto il carattere gotico. Al modesto corpo del tempio è stata aggiunta in seguito una torre massiccia che da’ all’edificio il carattere di fortificazione. La chiesa con il tetto di tegole di legno s’inserisce magnificamente nel paesaggio, posta su un colle a una certa distanza dal viaggio. Il fascino è dato inoltre dal muretto di pietra che la circonda. Gli interni sono addobbati con dipinti murali risalenti all’inizio del XVII secolo, ma l’elemento più prezioso dell’arredo è costituito dal trittico tardo gotico dell’inizio del XVI secolo. Chiesa cimiteriale di S. Anna, fot. J. Gorlach Frascati di Jurgów, fot. arch. UMWM Nowy Targ, la chiesa del cimitero dedicata a Sant’Anna Bukowina Tatrzańska, chiesa del Sacro Cuore di Gesù Gli inizi della chiesa di Santa Anna di Nowy Targ risalgono ai tempi molto antichi. La leggenda parla dell’inizio del XIII secolo (sul presbiterio si trova la data 1219, ma mancano le prove che confermino si tratti dell’anno della costruzione del tempio), più probabile sembra la seconda metà del XV secolo. Il tempio, eretto sul piccolo ma ripido monte è stato varie volte rifatto, ma ha mantenuto la sagoma armoniosa. Ha un aspetto incantevole grazie all’alto tetto coperto con le tegole di legno e la torre del XVIII secolo con la cupola. L’interno è decorato con dei dipinti del 1880. Gli arredi risalgono a varie epoche. L’altare principale tardo barocco comprende preziosi quadri risalenti alla fine del XV e l’inizio del XVI secolo. La chiesa di Bukowina non risale al medioevo, è stata eretta negli anni 1887–1900, ma vale la pena di visitarla. L’edificio richiama l’architettura tradizionale in legno a una navata con la torre dotata della cupola. La chiesa in muratura, la navata intonacata di bianco e il presbiterio, contrastano con le altre parti dell’edificio coperte dalle travi e il tetto coperto con le tegole di legno. L’interno è decorato con policromie figurative del XX secolo e l’altare di legno del 1907. Chiesa di San Martino, Grywałd, \ +48 18 2623827; › V–IX giovedì 14.00–18.00, venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00. Chiesa di Santa Anna, ul. św. Anna (al cimitero), rione Niwa, Nowy Targ, \ alla parrocchia: +48 18 2666750; › V–IX giovedì 14.00–18.00, venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00. Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, ul. Kościuszki 1, Bukowina Tatrzańska, \ +48 18 2077261; › V–IX giovedì 14.00–18.00, venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00. Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni Parco Nazionale di Pieniny oltre ai magnifici itinerari per le gite a piedi e in bicicletta, offre la gita più attraente ,cioè in zattera sul fiume Dunajec. Castello di Czorsztyn, situato sull’altra sponda del lago di Czorsztyn, il castello di Niedzica si può raggiungere durante l’alta stagione con la barca „Biała Dama”. 26 Nowy Targ, con la chiesa di Santa Caterina, la più antica a Podhale risale al 1346, la piazza del mercato circondata dalle case borghesi e il municipio del XIX secolo, costituisce una buona base di partenza per le gite turistiche a piedi, in bicicletta, sugli sci o in canoa. Santuario della Madonna Regina di Podhale a Ludźmierz, con la figura miracolosa della Madonna di Ludźmierz del XV secolo con il bellissimo giardino del rosario. 27 Si consiglia di visitare i dintorni Le chiese che si trovano sull’Itinerario dell’Architettura Lignea a Białka Tatrzańska e Jurgowo (vedi pag. 28). Casa Contadina di Korkoszów a Czarna Góra, mostra com’era tempo fa la ricca casa contadina di Spisz. Chiesa di S. Sebastian e di Nostra Signora del Rosario, fot. J. Gorlach Rabka-Zdrój, chiesa di Santa Maria Maddalena – museo La chiesa, è stata eretta nella seconda metà del XVII secolo, probabilmente nel 1675. La sagrestia in muratura e la cappella sono state costruite durante la ristrutturazione nel XX secolo. Il corpo allungato, coperto con un tetto di tegole di legno, con le quali sono ricoperte anche le pareti del tempio, anche quelle costruite in muratura. A differenza degli edifici descritti prima la chiesa non ha la torre, ma un campanile a parte risalente alla fine del XIX secolo, e non ha il carattere tipico del tempio. Si distingue dalle altre chiese, inoltre il ricchissimo interno in stile rococò, addirittura sorprendente di fronte a una sagoma così modesta. Le pareti e i soffitti sono stati dipinti nel 1813 e gli altari e le sculture pieni di addobbi dorati, danno un tono unico all’ambiente Nel corpo della chiesa eretta nel 1606 si osserva un’imponente torre costruita a metà del XVIII secolo dotata della caratteristica per quel periodo cupola, eccezionalmente grande. Nonostante varie ristrutturazioni la chiesa ha mantenuto il carattere originale e costituisce uno dei più preziosi templi di Podhale. Ancora prima della II guerra mondiale è stata qui organizzata un’esposizione museale. L’interno è addobbato con una bellissima policromia in stile rococò classicistico del 1802 e gli arredi risalgono al XVIII- e XIX- secolo. La parte museale è rappresentata dalle interessanti raccolte etnografiche regionali. Particolarmente interessanti sono gli oggetti inerenti la produzione delle ceramiche e gli oggetti del fabbro. La città di Rabka è famosa per le suddette tradizioni e per la grande raccolta di figure sante. Zakopane, ville in stile di Zakopane Museo Władysław Orkan, ul. Orkana 2, Rabka-Zdrój, \ +48 18 2676747; › V–VIII tutti i giorni 9.00–17.00, IX–IV lunedì e mercoledì–domenica 9.00–16.00; 6 zł, ridotto 4 zł. Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni Casolare contadino a Jurgowo che costituisce un esempio di casa contadina di Spisz a cavallo del XIX e XX secolo. Complesso delle antiche capanne dei pastori sulla radura di Podkólne, 2 km sopra Jurgowa verso la frontiera. Gorce e Beschidi Wyspowe, dove si può arrivare da Rabka in gita a piedi; vale la pena di andare sul monte Luboń Wielki o Turbacz. Museo all’aperto delle ferrovie a Chabówka, con locomotive e vagoni antichi. Stile di Zakopane – particolare, fot. arch. UMWM Architettura di legno Jurgów, chiesa di San Sebastiano e la Madonna del Rosario Chiesa di San Sebastiano e della Madonna del Rosario, Jurgów; \ +48 18 2077942; › V–IX giovedì 14.00– 18.00, venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00. Mueso dello stile di Zakopane – villa Koliba, fot. J. Gorlach Le ville di legno nello stile di Zakopane costituiscono gio- spioventi, è coperto con le tegole di legno, con la caratteristica ielli dell’architettura. Le loro forme sono dovute a Stanisław torre addobbata con il motivo di „sole sorgente”. L’interno caWitkiewicz, pittore, scrittore e architetto che affascinato ratterizzato dalla semplicità è decorato con sculture di legno. dall’arte montanara ha trasformato gli elementi dell’edili- Nelle finestre del presbiterio si trovano le vetrate a mosaico zia tradizionale e dell’arte decorativa creando lo stile che realizzate secondo il progetto di Witkiewicz, e l’altare principaammiriamo ancora oggi. Le case erette in stile di Witkiewicz le scolpito in legno è stilizzato come i frontali delle case monsono costruite sulle alte fondamenta in ardesia e sono do- tanare in conformità alla volontà di Witkiewicz. tate di tetti spioventi coperti con le tegole di legno. Cappella del Sacro Cuore di Gesù a JaszczurówLe case sono caratterizzate da grandi verande, con tetti seka, \ +48 18 2061061, Zakopane; › tutti i giorni parati dalla facciata e con ricche decorazioni scolpite nel le10.00–fino al tramonto ad eccezione della santa mesgno. Nella prima villa costruita nello stile di Zakopane nel sa (17.00). Nella parte bassa l’esposizione dei quadri 1892 – Koliba, è ospitato oggi il Museo dello Stile di Zakodipinti su vetro, › aperta: VII–IX. pane. Bellissimi esempi del suddetto stile sono rappresentati dalle ville Pod Jedlami (a Koziniec) e Witkiewiczówka (sulla strada per Antałówka 6). Si consiglia di visitare i dintorni Museo dello Stile di Zakopane a villa Koliba, ul. Kościeliska 18, Zakopane, \ +48 18 2013602; › mercoledì–sabato 9.00–17.00, domenica 9.00–15.00; 7 zł, ridotto 5,5 zł. Allo stile di Zakopane si riferisce la bellissima cappella del Sacro Cuore di Gesù a Jaszczurówka. Costruita negli anni 1904–08 secondo il progetto di Witkiewicz si distingue per le alte fondamenta di granito e la forma slanciata. Il tetto a due 28 29 Gubałówka, che può essere raggiunta con la funicolare da dove potrete ammirare la bellissima veduta di Zakopane con lo stupendo panorama dei monti Tatra. Morskie Oko - il lago più bello che può essere raggiunto con la comoda strada asfaltata lungo la quale si trova il rifugio più antico PTTK Stanisław Staszic. Radura Rusinowa localizzata vicino a Jaszczurówka, dove si trova l’incantevole cappella della Madonna di Jaworzno Regina dei Monti Tatra. Trattoria Roma, fot. P. Dębski Museo all’aperto di Zubrzyca Górna, fot. J. Feiglewicz Musei all’aperto Sucha Beskidzka, trattoria Rzym Chochołów, fot. P. Fabijański Chochołów, complesso di edilizia rurale Architettura della stazione climatica in legno fot. J. Gorlach Szczawnica, l’architettura termale Una delle località più pittoresche di Podhale – Chochołów Le terme localizzate in un bellissimo ambiente, sono co– è famosa non solo per la meravigliosa localizzazione ma nosciute non solo per le acque termali, ma anche per l’ananche per l’architettura di legno ben conservata del perio- tica architettura di legno. Le ville e le pensioni risalenti al do a cavallo del XVIII–XIX secolo. Le case costruite in stile XIX secolo situate nella parte delle terme richiamano lo stidi Podhale di legno, sono disposte strettamente lungo la le svizzero. Di solito hanno due o tre piani, numerose veranstrada. Le contadine locali per Pasqua lavano le case con de, porticati e torri, ricche sculture di legno. I dintorni della acqua e sapone che da’ alle travi un caratteristico colore piazza di Dietl sono caratterizzati dall’eccezionale atmosfechiaro. Una delle più belle case di Chochołowa è la casa ra, dove si trovano le più belle case termali. numero 2 detta „la casa di un tronco”. Vale la pena di visitare la Camera Regionale che illustra il folclore montanaro. Si consiglia di visitare i dintorni Chiesa a Witów risalente al XX secolo sita sull’Itinerario dell’Architettura Lignea. Le case di legno a Czarny Dunajec risalenti al XIX secolo. La trattoria risale al XVIII secolo. Secondo la leggenda proprio qui il diavolo sequestrò la Signora Twardowska. L’imponente edificio è molto pittoresco – situato sulle fondamenta di pietra con il tetto a quattro spioventi coperto con tegole di legno che di fronte crea le caratteristiche arcate. Nella trattoria localizzata sulla piazza del mercato, con caratteristici interni richiamanti le tradizioni locali si possono assaggiare piatti tipici. Trattoria Rzym, Rynek 1, Sucha Beskidzka, \ +48 33 8742797; › aperta: VII–VIII tutti i giorni. 10.00– –22.00, IX–VI tutti i giorni. 9.00–21.00. Si consiglia di visitare i dintorni Castello rinascimentale di Sucha Beskidzka del XVI secolo, detto piccolo Wawel, ospita il Museo della Terra di Sucha Beskidzka con l’esposizione regionale. Chiesa a Lachowice del 1789 localizzata sull’Itinerario dell’ Architettura Lignea con le Stazioni della Via Crucis del 1846 dipinte sulla tela. Zubrzyca Górna, Parco Etnografico di Orawa Il museo a cielo aperto di Zubrzyce possiede un’anima. Sul vasto territorio, che assomiglia a un pittoresco parco paesaggistico, si trovano vari esempi dell’architettura di Orawa. Le più caratteristiche sono le case con wyżka – il piano rialzato, cioè le abitazioni con il piano rialzato che svolgeva varie funzioni, (di solito quella di granaio). Il piano rialzato è circondato dalla galleria detta przedwysce alla quale arriva la scala esterna. Altre case interessanti sono l’officina del fabbro, la segheria, il laboratorio del feltro e l’oleificio. Si trova inoltre qui un pittoresco allevamento di api con interessanti tipi di alveari. La maggioranza degli edifici abitabili ospita esposizioni tematiche riguardanti la quotidianità di Orawa. Nel bellissimo maniero di Moniak risalente a cavallo del XVII e XVIII secolo si trova l’esposizione degli attrezzi, mobili e piatti del XIX secolo. Parco etnografico di Orawa, Zubrzyca Górna, \ +48 18 2852709; › V–IX tutti i giorni 8.30–17.00, X–IV tutti giorni 8.30–14.30; normale 18 zł, ridotto 12 zł, ultima entrata un’ora prima della chiusura. Si consiglia di visitare i dintorni Si consiglia di visitare i dintorni Jaworka e Szlachtowa, villaggi situati nella valle di Grajcarek, che tempo fa erano abitati dai Russi di Szlachtów che lasciarono bellissime chiese ortodosse in muratura. Riserve naturali di Wąwóz di Biała Woda e Wąwóz Homole posti straordinari per le passeggiate. Babia Góra il Monte più alto dei Beschidi Occidentali si può raggiungere dal passo di Krowiarka. Chiesa di legno a Orawka risalente al XVII secolo posto sull’Itinerario dell’Architettura Lignea famosa per le bellissime decorazioni policrome all’interno. 30 31 Unità del Sistema d’Informazione Punkty Informacji Turystycznej Turistica di Małopolska KraKów InfoKraków, ul. Powiśle 11, 31-101 Kraków \+48 513 099 688, [email protected] InfoKraków, ul. Św. Jana 2, 31-018 Kraków \+48 12 421 77 87 InfoKraków Os. Słoneczne 16, 31-958 Kraków \+48 12 643 03 03 InfoKraków, ul. Józefa 7, 31-056 Kraków \+48 12 422 04 71 InfoKraków Sukiennice, Rynek Główny 1/3, 31-042 Kraków \+48 12 433 73 10 InfoKraków Sanktuarium w Łagiewnikach, ul. Siostry Faustyny 3, 30-608 Kraków \+48 12 263 60 64 InfoKraków, ul. Szpitalna 25, 31-024 Kraków \+48 12 432 01 10 InfoKraków Pawilon Wyspiański pl. Wszystkich Świętych 2, 31-004 \+48 12 616 18 86 InfoKraków Międzynarodowy Port Lotniczy w Balicach, 32-083 Balice \+48 12 285 53 41 Myślenice Rynek 27, 32-400 Myślenice \+48 12 272 23 12, [email protected] wiśniowa Wiśniowa 301, 32-412 Wiśniowa \+48 12 271 44 93, [email protected] Dobczyce ul. Podgórska 1, 32-410 Dobczyce \+48 12 271 01 53, [email protected] olKusz ul. Floriańska 8, 32-300 Olkusz \+48 32 72 43 282, [email protected] Miechów Plac Kościuszki 1A, 32-200 Miechów \+48 41 383 13 11, [email protected] Tarnów Rynek 7, 33-100 Tarnów \+48 14 688 90 90, [email protected] Tuchów ul. Chopina 10, 33-170 Tuchów \+48 14 652 54 36, [email protected] Dąbrowa TarnowsKa ul. Polna 13, 33-200 Dąbrowa Tarnowska \+48 14 657 00 07, [email protected] waDowice ul. Kościelna 4, 34-100 Wadowice \+48 33 873 23 65, it.wadowice@msit. malopolska.pl anDrychów Rynek 27, 34-120 Andrychów \+48 33 842 99 36, [email protected] sucha besKiDzKa ul. Zamkowa 1, 34-200 Sucha Beskidzka \+48 33 874 26 05, [email protected] oświęciM ul. St. Leszczyńskiej 12, 32-600 Oświęcim \+48 33 843 00 91, [email protected] chrzanów Aleja Henryka 40, 32-500 Chrzanów \+48 32 623 20 44, [email protected] Trzebinia ul. Kościuszki 74, 32-540 Trzebinia \+48 32 612 14 97, [email protected] zaKopane ul. Kościeliska 7, 34-500 Zakopane \+48 18 201 20 04, [email protected] poronin ul. Józefa Piłsudskiego 2, 34-520 Poronin \+48 18 207 42 98, [email protected] wiTów Witów 239A, 34-512 Witów \+48 18 207 18 98, [email protected] biały Dunajec ul. Jana Pawła II 363, 34-425 Biały Dunajec \+48 18 200 16 90, [email protected] białKa TaTrzańsKa ul. Środkowa 16, 34-405 Białka Tatrzańska \+48 18 533 19 59, [email protected] nowy Targ Rynek 1, 34-400 Nowy Targ \+48 18 266 30 36, [email protected] r abKa-zDrój ul. Parkowa 2, 34-700 Rabka-Zdrój \+48 18 269 15 53, [email protected] nowy sącz ul. Szwedzka 2, 33-300 Nowy Sącz \+48 18 444 24 22, [email protected] Krynica-zDrój ul. Zdrojowa 4/2, 33-380 Krynica-Zdrój \+48 18 472 55 77, [email protected] liManowa Rynek, 34-600 Limanowa \+48 18 337 58 00, [email protected] biecz Rynek 1, 38-340 Biecz \+48 13 447 92 47, [email protected] sęKowa Siary 19, 38-307 Sękowa \+48 18 351 87 70, [email protected] 32