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MAŁOPOLSKA
Itinerario dell’Architettura di Legno
Indice
Capitolo I. Cracovia e i dintorni . . . . . . . . . . . . . . . 5
Capitolo II. Tarnów e i dintorni . . . . . . . . . . . . . . 11
Capitolo III. I dintorni di Nowy Sącz e Gorlice . . . . . 17
Capitolo IV. Orawa, Podhale, Spisz e Pieniny . . . . . 25
C
Chierichetti davanti alla chiesa di Paczółtowice, fot. M. Zaręba
hiesette incantevoli, slanciate chiese ortodosse,
magnifici manieri, eleganti ville e semplici, ma
quanto mai pittoresche case rurali tutto di legno. L’Itinerario dell’Architettura Lignea consente di
vedere tali edifici unici. Nel voivodato della Małopolska questo itinerario ha più di 1500 km e comprende
250 varie costruzioni e gruppi di edifici. I più noti di
questi sono ovviamente quelli iscritti all’Elenco Mondiale del Patrimonio Culturale e Naturale UNESCO
– le chiese di Binarowa, Dębno Podhalańskie, Lipnica Murowana e Sękowa. Ciò costituisce solo una
piccola parte dell’elenco degli edifici tanto preziosi
situati sull’itinerario della Małopolska. Bisogna tenere presente che l’architettura monumentale di legno,
un elemento inseparabile del paesaggio polacco, si
è conservata al meglio proprio in Małopolska. Inoltre
si fonde meravigliosamente con i dintorni – le vallate
verdi, colline pittoresche o eminenti vette montane.
Tutti gli edifici dell’Itinerario dell’Architettura Lignea
sono segnalati da cartelli, e la strada che vi ci porta,
da indicatori stradali. Da maggio a settembre nell’ambito del progetto “L’Itinerario Aperto dell’Architettura Lignea” alcune chiese cattoliche e ortodosse
sono accessibili ai visitatori. È un’occasione unica per
vedere ciò che di solito rimane inaccessibile.
L’edilizia di legno in Małopolska
Nella Polonia antica il legno, facile nella lavorazione e comunemente accessibile, costituiva il materiale edile fondamentale. Per innalzare le case e gli edifici rurali circostanti si usava il legno di seconda qualità, e i falegnami
di campagna non sempre s’impegnavano nel lavoro, per
cui la vitalità di tali costruzioni non era lunga. Si agiva
diversamente nella costruzione delle Case di Dio: allora, come materiale erano selezionati alberi sani e imponenti, i quali, durante l’abbattimento venivano accuratamente scorticati, essiccati e piallati. Della costruzione
degli edifici sacri, si occupavano soprattutto i falegnami
professionisti urbani associati nelle officine specializzate
in questo campo. È di gran parte per merito del lavoro
delle loro mani, se le antiche chiesette della Małopolska
sono così stupefacenti.
Nell’edilizia delle terre di Małopolska prevalevano gli edifici costruiti a incastro – i pali venivano sistemati uno
sopra l’altro, formando i cosiddetti – incastri, e congiunti negli angoli tramite veri giunti di legno usati nella falegnameria. Anche nei secoli successivi per congiungere
il legno non si usavano i chiodi, ma si facevano combinare gli elementi adiacenti. A volte, per rafforzare la costruzione, si adoperavano le travi di legno. Le costruzioni
erano spesso decorate, tra l’altro da motivi solari e vegetali, incisi o dipinti.
Le chiese
Parco Etnografico Nadwiślański di Wygiełzów, fot. M. Zaręba
Gli edifici di legno più spettacolari sono le secolari chiese cattoliche e ortodosse. Gli originali santuari di legno
nelle terre polacche non si sono conservati fino ai nostri
tempi. Ciononostante, si ritiene che le prime costruzioni del genere fossero piuttosto piccole, unidimensionali.
Esse, con i cambiamenti delle necessità liturgiche, diedero origine alle chiesette rurali medioevali. Erano orientate e composte di una navata quadrata e da un più stretto presbiterio, anch’esso quadrato, e coperti da due tetti
a parte. Si trovavano prima della torre e degli altri annessi. Il modello gotico del santuario di legno si formò
nel territorio di Małopolska nel XV secolo. Quel modello fu ripetuto in seguito in decine di realizzazioni fino al
XVII secolo. Nel circuito che a noi interessa, si è conservato solo qualche edificio sacro di legno del XV secolo,
tra cui quello a Cracovia-Mogiła e Dębno Podhalańskie;
molti di più, decine di chiesette risalgono al XVI secolo.
Che cosa caratterizzava la chiesa gotica di legno della
Małopolska? In contrasto agli edifici precedenti, ambedue gli elementi della costruzione, la navata e il presbiterio, erano coperti da un tetto comune e uniforme. Ciò
stabilizzava la costruzione dell’edificio e aumentava la sua
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durata. La forma del tetto era spiovente, l’edificio slanciato e inoltre, apparve un dettaglio di falegnameria (visibile sotto forma di fori per le entrate e le finestre, nella
lavorazione e nello smussamento delle travi) e una ricca
gamma di forme decorative. La perfezione dei costruttori di quei tempi oggi stupisce. Le travi tonde di larice o di
abete erano accuratamente combinate, formando pareti
omogenee. All’inizio non erano coperte da nessun materiale di protezione, solo più` tardi apparve lo strato riscaldante delle tegole di legno, e ancora più` tardi – la copertura con le travi. Le piccole finestre erano ritagliate solo
nelle pareti meridionali, e all’interno della chiesa conducevano sempre due entrate: quella principale, nella parete occidentale della navata, e quella laterale, nel mezzo della sua parete meridionale.
Le chiese non disponevano ancora delle torri (o perlomeno non si sono conservati tali esemplari), era la segnatura sul tetto a informare del carattere sacro dell’edificio. Le
campane erette di fianco al corpo della chiesa risalgono
a cavallo dei secoli XVI–XVII. Possedevano una forma caratteristica – le pareti spioventi, le stanze sovrastanti e le
cupole a piramide. Le chiese erano circondate dai portici.
Quell’elemento caratteristico influiva sulla forma del santuario e lo fissava al suolo, formando tetti che dovevano
proteggere dall’umidità. Intorno al XVII secolo i portici iniziarono a svolgere un ruolo aggiuntivo: di riparo provvisorio per la gente, soprattutto per i pellegrini che si recavano
alle chiesette situate in posti isolati.
La chiesa era circondata dal recinto e il terreno vicino era destinato alle sepolture. I recinti di legno presto furono sostituiti dai più solidi – di ardesia. Spesso erano coperti da tegole
di legno. Intorno ai santuari crescevano anche le piante. Proteggevano l’edificio dal vento e dai fulmini, oggi invece costituisce un tratto caratteristico dell’edilizia sacrale.
L’aspetto esteriore delle chiese gotiche, soprattutto le proporzioni della sagoma, non è mutato nei secoli successivi. Le nuove correnti artistiche lasciarono le proprie impronte quasi esclusivamente nell’arredamento degli interni.
Una visibile manifestazione esterna del nuovo stile erano però le cupole rotonde delle torri, tipiche del barocco e le cappelle aggiunte successivamente dal carattere
barocco o classico.
Cupola della chiesa ortodossa di Kwiatoń, fot. P. Mierniczak
fatte solamente di legno, a incastro. A questo scopo erano utilizzati alberi di conifere, occorre però sottolineare
che in tutte le chiese ortodosse venne utilizzata una qualità di legno più` nobile e solida – il legno di larice. Con
questo erano creati solo gli elementi che dovevano essere resistenti all’umidità. All’inizio c’era solo un’entrata,
che conduceva all’edificio: occidentale, mentre i fori delle finestre, come nelle chiese cattoliche, si trovavano solo
nelle pareti meridionali.
La costruzione della più caratteristica chiesa ortodossa dei Lemchi era basata sulla regola di separazione in
tre parti. I santuari creavano dei vani quasi quadrati: il
presbiterio, la navata più larga e la parte destinata alle
donne. Quest’ultimo, in cui si riunivano le donne durante le messe, era solitamente nascosto sotto la torre. La
navata e il presbiterio erano coperti da caratteristici tetti piegati a sbalzo. Erano coperte con tegole di legno, in
seguito sostituite però con una lamiera più economica
e solida. I lampioni finti sovrastavano le cupole dei tetti.
Su questi ultimi di solito era posta anche la cupola a cipolla e sempre il crocefisso d’acciaio fucinato. L’elemento
che distingueva le chiese ortodosse dei Lemchi era costituito dalla torre con le campane dominanti su tutto il
blocco. La sua corona ripeteva di solito il modello della
corona dei tetti. Le pareti della chiesa e della torre iniLe chiese ortodosse dei Lemchi
zialmente erano coperte con le tegole di legno, più tardi
Le parti meridionali del distretto di Nowy Sącz e Gorlice sostituite dalle travi di legno. Le chiese ortodosse erano
si distinguono dalle pittoresche chiese ortodosse che fan- una volta fastosamente dipinte. La mano di vernice sulno parte del paese dei Lemchi. Così come le chiese catto- le pareti esterne oltre ai valori estetici aveva anche un
liche erano innalzate in posti accuratamente selezionati, significato pratico, poiché proteggeva dall’usura. Ormai
prevalentemente su piccoli colli, e circondate da alberi. quasi più niente ricorda che le chiese ortodosse erano
Fino alla fine del XVIII secolo le chiese ortodosse erano santuari veramente colorati.
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Cracovia e dintorni
Glossario dei termini architettonici
arcata
elemento ad arco con gli estremi appoggiati su due colonne
campana
piccola torre situata sul tetto della chiesa con la piccola campana all’interno dallo stesso nome
chiesa ortodossa suddivisa chiesa ortodossa su pianta longitudinale composta da tre parti liturgiche: babiniec – la
in tre spazi
parte per le donne (atrio), navata e presbiterio; nel caso delle chiese ortodosse dei Lemchi occidentali la parte dedicata alle donne spesso era compresa parzialmente o completamente nella torre.
costruzione ad incastro
costruzione delle pareti con le travi di legno poste una sopra l’altra collegate sull’angolo
con vari giunti usati in falegnameria
esecuzione della cassaforma strato di travi che coprono le pareti dell’edificio
navata
parte della chiesa tra il presbiterio e il portico (nelle chiese ortodosse la parte dedicata
alle donne) predisposta per i fedeli.
portico
ambiente aperto esterno nella parte bassa dell’edificio lungo la parete, limitato con colonne o piloni.
presbiterio
una parte del tempio cristiano dedicata al clero dov’è collocato l’altare principale
soboty
portici a piano terra
spazio più alto
spazio più alto della torre, piano della campana
sporto
parte dell’edificio coperta da un tetto separato, sporgente dalla parete verso l’esterno
su una certa altezza.
tetto a padiglione
tetto composto da vari spioventi triangolari che si congiungono nella parte più alta
tegole di legno
assicella di legno per la copertura dei tetti con la sezione ad incastro posta lungo il lato
più lungo
tetto mansardato
tipo di tetto suddiviso, di cui le parti inferiori sono dotate di un angolo d’inclinazione
maggiore delle parti superiori
Costruzione ad incastro, fot. arch. UMWM
tetto suddiviso
tetto suddiviso in due o più piani, separati con una piega o sbalzo, una parete o una cornice.
trave ad asse curvilineo
trave trasversale, decorata, posta tra la navata principale e il presbiterio, sulla quale si collocano il crocefisso e le figure dei santi
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N
ei dintorni di Cracovia l’Itinerario dell’Architettura Lignea comprende oltre 50 edifici monumentali. Sono soprattutto graziose chiesette di legno situate in piccoli paesi. Da maggio
a settembre alcuni edifici solitamente chiusi sono
accessibili ai visitatori (di solito: venerdì 12.00-16.00,
sabato 10.00-14.00, domenica 12.00-16.00). Nel territorio in questione, si tratta delle chiesette di Barwałd
Dolny, Cracovia-Mogiła, Łopanów, Mętków, Osiek,
Paczółtowice, Polanka Wielka, Racławice, Więcławice
Stare, Wola Radziszowska e Woźniki. Nella regione si
possono visitare anche interessanti musei all’aperto
il Parco Etnografico del Lungovistola a Wygiełzów e il
Museo all’Aperto dell’Architettura Rurale a Dobczyce. Qualche paese è famoso per i complessi di architettura di legno, ottimamente conservati. Il gioiello
è costituito da Lanckorona con la sua architettura
piccolo borghese del XIX secolo. I resti dell’architettura di legno si sono mantenuti anche ad Alwerna,
e le graziose case termali – a Ojców. In qualche paese della regione si possono vedere anche bellissimi manieri, ad esempio a Miechów, Goszyce o Wola
Zręczycka. Anche Cracovia stessa si può vantare di
edifici interessanti.
Chiesa di Cracovia-Mogiła, fot. P. Droździk
Chiese
Cracovia-Mogiła, la chiesa di San Bartolomeo
La chiesetta di Cracovia-Mogiła risale al 1466. Costituisce quindi una delle chiese più antiche conservatesi in Małopolska. Si
è mantenuto perfino il cognome del costruttore – il falegname reale Maciej Mączka (lo testimonia la scritta incisa nel portale meridionale della chiesa). La costruzione, slanciata è priva della torre, mentre l’adiacente campanile di legno dalla
cupola tonda (tramite esso si accede al terreno della chiesa)
è stato costruito in seguito, nel XVIII secolo. Nel XVIII sec. furono inoltre aggiunte le cappelle laterali e la sagrestia a piano rialzato, cambiando la forma semplice, caratteristica per il
medioevo. Interessante è l’interno della chiesa – a tre navate,
il che è piuttosto raro tra le note chiese gotiche di legno della Małopolska. L’arredo e la policromia sono del XVIII secolo,
e dal tempo della costruzione della chiesa si sono conservate anche le arcate ogivali tra la navata e il portale scolpito.
La chiesa di san Bartolomeo, ul. Klasztorna 11, Cracovia, \ +48 12 6442331, 6446992; › V–IX venerdì`
12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
L’abbazia dei Cistercensi a Cracovia-Mogiła, uno dei più`
antichi complessi sacri cracoviani del 1225.
Il granaio rinascimentale – ripostiglio adiacente al maniero
di Branice, con l’esposizione del Museo Archeologico a Cracovia
dedicato all’arte ceramica preistorica.
Cappella Sull’Acqua di Ojców, fot. M. Zaręba
Chiesa di S.Andrea, fot. M. Zaręba
Ojców, la cappella Sull’Acqua
Osiek, la chiesa di Andrea
La cappella di san Giuseppe Artigiano (Operaio), com’è chiamata ufficialmente la cappella Sull’Acqua, sorse nel 1901 dai
ricostruiti bagni termali (Ojców a cavallo tra il XIX e il XX secolo era un noto paese termale e turistico). Poiché lo Zar Nicola II diede la disposizione che vietava la costruzione di edifici
sacri sulle terre paterne, il divieto fu abilmente evitato, localizzando l’edificio “sull’acqua”. Perlomeno è così che la tradizione spiega l’insolita collocazione della cappella. La graziosa costruzione a croce, dalle pareti ricoperte da travi di legno
chiaro, è sostenuta da palafitte fissate sul fondo. Il tetto della cappella orna la slanciata torre traforata dotata del crocefisso. Nel semplice interno chiaro, si presentano molto bene
soprattutto gli altari, la cui forma si riferisce alle case rurali.
Il blocco slanciato e armonioso della chiesa, del cimitero,
circondata da querce cinquecentenari e monumenti naturali, fanno una straordinaria impressione. Il santuario risale al XVI secolo, probabilmente fu innalzato negli anni
1538-49. La torre è stata costruita in seguito, nel XVII secolo, come i portici nel XVIII secolo. Vale la pena entrare all’interno del santuario – sui soffitti e le pareti si sono conservati i frammenti dei dipinti dei secoli XVI, XVII e XVIII, e nel
prezioso arredo si distingue l’ambone in stile rococò a forma della barca di Pietro.
Chiesa di S. Maria di Paczółtowice, fot. M. Zaręba
Paczółtowice, la chiesa dell’Apparizione
di Santissima Maria Vergine
La graziosa chiesa d’abete a Paczółtowice fu costruita nel
1510. La sua caratteristica e imponente torre fu eretta successivamente, è sicuramente settecentesca, visto la cupola
barocca a forma di cipolla. Gli interni sono ornati da policromie: in maggioranza ottocentesche, solo il presbiterio
nella parete settentrionale e la navata hanno conservato
frammenti dei dipinti seicenteschi. Il prezioso altare principale (1604) contiene il ritratto gotico della Madonna di
Paczółtowice che gode del culto locale. Tra l’arredo monumentale si trovano tra l’altro il crocefisso, il battistero di
bronzo e l’enorme candelabro. Quest’ultimo, come qualche epitaffio inserito nella recinzione, è fatto di marmo
nero di Dębica.
La cappella Sull’Acqua, Ojców, \ +48 600450334;
› entrata durante le messe (venerdì 17.00, domenica 8.00, 10.30 e 18.00) e celebrazioni.
La chiesa dell’Apparizione di Santissima Maria Vergine, Paczółtowice 14, \ +48 12 2829091; › V–IX venerdì
12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Le valli cracoviane, le quali costituiscono un ottimo posto per le
passeggiate.
Il convento dei Carmelitani a Czerna eretto nel XVII secolo; alla sua
costruzione appartengono anche le rovine del Ponte del Diavolo.
La chiesa di Racławice del XVI secolo che fa parte dell’Itinerario
dell’Architettura Lignea.
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La chiesa di sant’Andrea, Osiek, \ +48 33
8458217, 8458451; › V–IX venerdì12.00–16.00,
sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
La grotta di Łoakietiek, alla quale conduce l’Itinerario Nero da
Ojców e la caverna Scura (ambedue disponibili per le visite).
La clava di Ercole, le note rocce calcaree famose per l’insolita
forma.
Ojców, con la sua architettura monumentale termale e le rovine
della roccaforte medievale.
Il castello di Pieskowa Skała, residenza rinascimentale del
XVI secolo, noto anche come “il Gioiello di Jura”.
Le chiesette sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, tra l’altro
a Polana Wielka, Jawiszowice, Głębowice o Nidek.
Lanckorona con l’architettura di legno e la piazza del mercato,
la quale crea un’atmosfera singolare (vedi pag. 9).
Il museo all’aperto, il Parco Etnografico del Lungovistola
a Wygiełzów, dove si possono ammirare i monumenti
dell’edilizia di legno, tra cui l’architettura piccolo borghese,
rurale e l’edilizia sacra.
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Museo all’aperto di Dobczyce, fot. arch. UMWM
I Musei all’aperto
Dobczyce,
il Museo all’Aperto dell’Edilizia Popolare
Il museo all’aperto di Dobczyce, nonostante le discrete dimensioni è immensamente interessante. In alcuni edifici monumentali ottocenteschi, di legno, sono state allestite mostre interessanti illustranti le usanze e le tradizioni locali. Nella casa
funebre sono stati esposti gli oggetti legati agli antichi riti funebri, nella trattoria si trova la mostra dedicata all’etnografia
della regione (usanze, abiti, attrezzi) e la camera dell’artigianato che rappresenta l’artigianato locale (tra cui il mestiere del
pellicciaio, del calzolaio, e la produzione di ceramica), mentre nel pollaio veniva radunata l’attrezzatura agricola. Grande interesse suscita la rimessa, nella quale si trovano non solo
carrozze di vari tipi, ma anche diverse slitte e attrezzi agricoli.
Dal museo all’aperto situato sul verde Colle del Castello si
può passare alle rovine del castello di Dobczyce accessibile ai visitatori con lo stesso biglietto.
Il Museo all’Aperto dell’Edilizia Popolare, Stare Miasto, Dobczyce, \ +48 12 2711455; › IV e X
martedì–domenica 10.00–16.00, V–VI e IX martedì–venerdì 10.00–16.00, sabato e domenica 10.00–
18.00, VII–VIII martedì–venerdì 10.00–18.00, sabato
e domenica 10.00–20.00; 6 zł, ridotto 4 zł.
Wygiełzów, Parco Etnografico Nadwiślański, fot. arch. UMWM
Wygiełzów,
il Parco Etnografico del Lungovistola
Piazza del Mercato di Lanckorona, fot. P. Dębski
L’architettura del museo all’aperto richiama la tradizione e la
cultura degli abitanti di Cracovia Occidentale di allora. Oltre
agli esempi meravigliosamente ricostruiti dell’edilizia rurale
e piccolo borghese si trovano anche: la stupenda chiesa seicentesca di Ryczów, dove fino a oggi sono celebrate le messe,
e il pittoresco maniero di Droginia del XVIII secolo. In totale, nel
museo all’aperto in mezzo al verde si trovano 25 preziosi edifici e annessi artigianali e agricoli (non prendendo in considerazione la piccola architettura). I casolari con l’arredo originale sono circondati da frutteti e giardini floreali, e il complesso
piccolo borghese crea un’enclave che fa riferimento al carattere
delle piazze dei mercati di un tempo. La trattoria funzionante
in una delle case monumentali offre ottime pietanze regionali.
Nell’ambito del parco etnografico hanno luogo molti eventi divulganti le tradizioni locali. Un grande vantaggio del
museo all’aperto è anche la sua posizione – ai piedi del colle Lipowiec, sul quale s’innalzano le pittoresche rovine del
castello medioevale, anch’esso da visitare.
L’architettura di legno
Lanckorona, la piazza del mercato
Wola Zręczycka, il maniero Bella Vita
Lanckorona, dove si è conservata l’architettura ottocentesca piccolo borghese, è un posto indimenticabile. Le case
a un piano, di legno circondano la vasta spiovente Piazza
del Mercato, il centro del paese del XIV secolo, e le vie che
partono da esso. La maggior parte degli edifici è sorta dopo
l’incendio del 1869, che divorò quasi tutto l’antico paese.
Le case sono indirizzate verso la Piazza del Mercato e le vie,
e i suoi caratteristici tetti spioventi hanno delle gronde larghe e molto sporgenti, le quali creano dalla parte frontale
pittoreschi pseudo-portici. Le gronde coprono anche gli
stretti passaggi tra gli edifici. In una delle case nella Piazza
del Mercato, miracolosamente sopravvissuta all’incendio,
si trova la Camera Regionale che presenta gli oggetti legati alla vita quotidiana degli antichi abitanti di queste terre.
Il maniero Bella Vita, situato in mezzo ai boschi e ai prati di
Pogórze Wielickie vanta un’atmosfera irripetibile. Costruito
nel XIX secolo e parzialmente ricostruito negli anni ‘30 del
XX secolo, ha mantenuto il fascino delle antiche residenze.
Il tetto rosso mansardato, le pareti di travi di larice e le fondamenta di pietra richiamano l’archetipo del maniero nobiliare. E` uno dei rari monumenti dell’architettura nobiliare di
legno così ben conservata. È consigliabile entrare all’interno
dell’edificio – vi si tiene la galleria d’arte che presenta mostre
interessanti, inoltre è stato organizzato un salotto arredato
graziosamente con mobili d’epoca. Nel “Bella Vita” si trovano
anche l’albergo e il ristorante, e dalla primavera all’autunno
funziona il caffè` all’aperto dove sotto l’ombra degli alberi si
può` prendere un caffè o qualcosa da mangiare.
Il Parco Etnografico del Lungovistola, ul. Podzamcze 1, Wygiełzów, \ +48 32 6228749; › IV–IX tutti i giorni 8.00–18.00, X–III tutti i giorni 8.00–15.00;
8 zł, ridotto 5 zł, famigliare 21 zł.
La Camera Regionale, Rynek 133, Lanckorona, \ 33
8763567; › V–IX mercoledì 10.00–16.00, sabato 10.00–
18.00, domenica 12.00–18.00; 5 zł, ridotto 3 zł.
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
Il maniero di legno di Wola Zręczycka (vedi pag. 9), situato
nell’Itinerario dell’Architettura Lignea.
Le chiesette di legno sull’Itinerario dell’Architettura Lignea
a Gruszów, Łapanów, Krzesławice o Raciechowice.
Alwernia con il complesso settecentesco del convento e la bella
piazza del mercato.
La chiesa di Mętków, sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, con lo
splendido arredo tardo barocco.
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Maniero Bella Vita, fot. J. Gorlach
Il maniero di Stryszów che ospita il museo che espone l’arredo
della sede nobiliare del XIX secolo.
Le rovine del castello gotico sul Monte di Lanckorona, intorno al
quale si trova qualche itinerario per le passeggiate.
Il Santuario di Kalwaria Zebrzydowska iscritto nell’Elenco
dell’UNESCO.
9
Maniero Bella Vita, Wola Zręczycka, \ +48 12
2889490, 604539185; › ristorante tutti i giorni
13.00–20.00, galleria tutti i giorni 10.00–20.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
La chiesa di Gdów del XIV secolo, col meraviglioso arredo in stile
rococò.
La chiesa di Łapanów del 1529, situata sull’Itinerario
dell’Architettura Lignea, decorato all’interno da policromie del
1843 e il battistero gotico di pietra del XVI secolo.
Tarnów e i dintorni
Interno della chiesa di S. Leonardo, fot. S. Gacek
N
ei dintorni di Tarnów si sono conservati circa
40 edifici monumentali degni di essere visitati, che fanno parte dell’Itinerario dell’Architettura Lignea. Tra i più interessanti e noti occorre
ricordare la chiesa di San Leonardo a Lipnica Murowana iscritta nell’Elenco dell’UNESCO. Tra Raba
e Wisłoka si sono conservati molti altri santuari affascinanti. Alcuni sono particolarmente consigliabili, perché da maggio a settembre in determinati
giorni (solitamente: giovedì 12.00–16.00, venerdì
12.00–16.00, sabato 10.00–14.00) sono aperti ai visitatori. Si tratta delle chiesette dei paesi: Chronów,
Gosprzydowa, Iwkowa, Rajbrot, Skrzyszów, Sobolów, Tymowa e Zawada. Anche a Tarnów, il capoluogo della regione, i turisti possono ammirare due
stupendi edifici sacri. Nella regione si sono inoltre
conservati manieri monumentali trasformati in musei, ad esempio a Dołęga, o il complesso dell’architettura di legno. Tra questi ultimi si distingue la cosiddetta Campagna Dipinta, cioè Zalipie.
Chiesa di S. Trinità su Terlikówka do Tarnów, fot. D. Zaród
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Chiese
Chiesa di S. Maria Assunta a Burek, fot. K. Bańkowski
Municipio nella piazza del Mercato di Tarnów, fot. L. Olszewski
Palme di Lipnica fot. arch UMWM
Tarnów, la chiesa di Santissima Maria Vergine Chiesa della Santa Trinità a Terlikówka
Assunta a Burek
Non è nota la precisa data della costruzione della chiesetÈ uno dei più antichi santuari di legno in Małopolska, costruito nel
1458. L’imponente torre quadrata venne successivamente aggiunta e risale all’inizio del XX secolo. Il formoso blocco gotico nasconde
un interno decorato da una stupenda policromia. Il soffitto è ricoperto da dipinti realizzati nel periodo interbellico, sulla parete settentrionale del presbiterio si sono mantenuti solo i frammenti delle
precedenti policromie dei secoli XVI–XVII, dai motivi floreali. Sull’altare principale si trova il ritratto cinquecentesco della Madonna con
Bambino, famoso per le Grazie, chiamato Madonna Szkaplerzna.
La chiesa a Burek, ul. Najświętszej Panny Marii 1,
Tarnów, \ +48 14 6213175; › V–IX giovedì 12.00–
16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Tarnów detta „il gioiello del rinascimento”; particolarmente
bello è il centro storico con il suo municipio gotico-rinascimentale,
i palazzi rinascimentali e la cattedrale quattrocentesca con il
preziosissimo complesso di tombe.
La chiesa di Skrzyszów del 1517, situata sull’Itinerario
dell’Architettura Lignea, dalla costruzione ad incastro dotata
dell’arredo dei secoli XV–XIX.
Il Museo Castello a Dębno – la residenza fortificata del XV secolo.
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ta di Terlikówka, si sa che è stata realizzata nella seconda
metà del XVI secolo. È mancato poco per essere demolita
nel XIX secolo, poiché incombeva il pericolo di crollo. Fortunatamente si è riusciti a salvarla, di questo ci ricorda la
scritta sulla trave ad arco: Król cum plebe pia labentes corrogit aedes (“Król [il parroco di allora della cattedrale di Tarnów] insieme al devoto popolo sostenne il santuario pericolante”). Oggi, la chiesa coperta con le tegole di legno
e con le travi, si presenta magnificamente. La torre in stile
barocco influisce sul fascino della chiesa. Anche l’interno,
modestamente imbiancato con il soffitto piatto decorato nel XX secolo in policromia blu, si presenta benissimo.
Chiesa a Terlikówka, ul. Tuchowska 5, Tarnów,
\ +48 14 6268885; › V–IX giovedì 12.00–16.00,
venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00.
Chiesa di S. Leonardo, fot. J. Gawron
Lipnica Murowana, chiesa di San Leonardo
La chiesa di Lipnica è una delle più famose in Małopolska.
Essendo l’edificio sacro più antico e meglio conservato nel
voivodato è stata inserita nel 2003 nell’Elenco dell’UNESCO. Il tempio è stato costruito alla fine del XV secolo, anche se la tradizione locale lo collega al 1141, quando sul
tempio pagano fu costruita la chiesa di legno. Oggi il piccolo corpo s’inserisce in modo pittoresco nell’ambiente
circostante. Lo circondano imponenti alberi con le tombe vicine. La chiesa si è conservata fino ai tempi nostri in
uno stato quasi intatto. Nel XVII secolo è stata circondata da portici a un piano e nel XIX secolo è stato aggiunto
il portale occidentale.
Fa un’impressione particolare, l’interno coperto dalla terra e il soffitto con le policromie ornamentali e figurative
risalenti a vari periodi. La decorazione più antica – del
soffitto nel presbiterio (fine del XV secolo). E sulla navata
(XVI secolo) – è stata realizzata con l’utilizzo di speciali sagome chiamate patroni. I dipinti sulle pareti del presbiterio
risalgono al XVII secolo, e sulla navata al XVIII secolo. Fino
a poco tempo fa si trovavano nella chiesa tre preziosi altari gotici (del XV e XVI secolo), che sono stati rubati. Appena recuperati sono stati collocati nel Museo Diocesano
a Tarnów, e nella chiesa si trovano le copie. Una curiosità
è costituita dallo strumento risalente al XVII secolo – un piccolo organo – il quale durante l’estate serve per i concerti.
Chiesa di San Leonardo, Lipnica Murowana 39,
\ +48 14 6852601, 698641445; › visite con la guida
V–VI e IX–X lunedì –sabato 9.00–17.00, domenica e festivi 13.00–17.00, VII–VIII lunedì –sabato 9.00–18.00, domenica e festivi 13.00–17.00; normale 3 zł, rid. 2 zł.
Palme di Lipnica
Tutti gli anni la Domenica delle Palme sulla piazza del mercato
di Lipnica si svolge il concorso per la palma più alta e più bella. I bastoni di legno di abete sono avvolti dalle gemme di vimini e addobbati con nastri colorati e fiori di cartapesta. Le palme
benedette che possono raggiungere l’altezza di 30 m devono
proteggere dalle malattie e garantire un buon raccolto. Le opere più raffinate alla fine del concorso sono collocate sulla piazza
del mercato, addobbando così la piazza per qualche settimana.
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Chiesa di S. Ursula, fot. arch. UMWM
Chiesa della Visitazione di S. Maria, fot. arch. UMWM
Gosprzydowa, chiesa di Santa Orsola
Iwkowa, la chiesa della Visitazione di Maria Vergine
La chiesa a Gosprzydowa costruita con le travi di legno di
larice è veramente incantevole. Risale alla fine del XVII secolo, costituisce uno dei pochi esempi dei templi in stile
barocco costruiti in legno. E` coperta con il tetto di tegole
di legno. E` consigliabile approfittare dell’occasione e vedere l’interno decorato in policromia del XIX secolo (nella
cappella del XX secolo). Tra gli arredi principalmente in stile barocco si distingue il battistero di pietra in stile gotico
(XV secolo). Sull’altare principale si trova l’immagine miracolosa della Madonna con Bambino chiamata dalla gente
del luogo la Madonna Consolatrice dei Morenti.
La semplice chiesa del cimitero a Iwkowa è una delle più antiche chiese di legno in Małopolska. Costruita alla fine del XV secolo (la data esatta è sconosciuta), circondata da tombe e da
alberi, è veramente incantevole. Un piccolo edificio dotato d’interni molto belli, dalle pareti decorate in policromia figurativa
tardo rinascimentale (1619), sulla finestra del presbiterio si trova
la vetrata gotica a mosaico (la copia originale risalente al XV secolo che è stata spostata al Museo Diocesano a Tarnów), e sulla
navata si sono conservati due bellissimi portali del XV secolo rifiniti con archi ritagliati nel trifoglio. Sulla trave ad arco si possono ammirare le sculture della Crocefissione del XIV e XV secolo.
Chiesa di Santa Orsola, Gosprzydowa, \ +48
14 6648202; › V–IX giovedì 12.00–16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00.
La chiesa della Visitazione di Maria Vergine NMP,
Iwkowa, \ +48 14 6844327; › V–IX giovedì 12.00–
–16.00, venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
La Chiesa a Chronowo del 1685, situata sull’Itinerario
dell’Architettura Lignea, decorata in una bellissima policromia
del 1930.
Biesiadki, la chiesa del 1661 situata sull’Itinerario dell’Architettura
Lignea e le case di legno del villaggio, risalenti al periodo
interbellico.
Nowy Wiśnicz, il castello delle famiglie di Kmit e Lubomirski dal
carattere palazzo In fortezza, e il maniero Koryznówka con il
museo biografico di Jan Matejko.
A Iwkowa vale la pena di provare le specialità locali con le prugne –
la zona è conosciuta per le coltivazioni di prugne e la loro essicazione,
si può fare una passeggiata lungo l’Itinerario della Prugna Secca.
Czchów con la chiesa gotica insieme alle rovine del castello risalente
al XIII secolo e la preziosa architettura della piazza del mercato.
La chiesa a Tymowa del 1764 si trova sull’Itinerario dell’Architettura
Lignea dotata di arredi in stile tardo barocco del XVIII secolo.
Castello di Tropsztyn a Wytrzyszczka fortificazione cavalleresca del
XIV secolo localizzato su un colle pittoresco sul lago di Czchów.
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Maniero di Dołęga, fot. D. Zaród
Koryznówka, Nowy Wiśnicz, fot. M. Zaręba
Architettura di legno
Dołęga, il maniero
Nowy Wiśnicz, Koryznówka
Il maniero di Dołęga consente di spostarci nel mondo del
XIX secolo dei nobili proprietari terrieri. All’esterno le pareti imbiancate contrastano con il marrone delle tegole di
legno, all’interno invece i mobili e gli arredi ricordano gli
antichi abitanti, la residenza e i loro tempi (si trovano qui
i ricordi dell’insurrezione di gennaio). Il maniero di legno
di larice è stato costruito nel 1845. A cavallo del XIX e XX
secolo ospitava Stanisław Wyspiański e Adam Asnyk. Qualche quadro del primo è esposto all’interno.
Il piccolo maniero Koryznówką, è stato costruito nella metà
del XIX secolo. Ospita oggi il museo di Jan Matejko. Leonard
Serafiński, il proprietario precedente della casa era amico
e cognato del pittore. A Wiśnicz furono realizzati dei disegni di Matejko che mostravano il museo, il maniero e l’arredamento che si è conservato in uno stato quasi intatto.
Maniero a Dołęga, Dołęga 10, \ +48 14 6715414;
› V–IX martedì–venerdì 9.00–15.00, sabato e domenica 10.00–16.00, X–IV martedì–venerdì 9.00–15.00, sabato e domenica 10.00–14.00, 4 zł, rid. 2 zł.
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Museo dei Ricordi di Jan Matejko, Stary Wiśnicz 148,
\ +48 14 6128347; › martedì–sabato 10.00–14.00,
domenica 11.00–15.00; 5 zł, di gruppo 3 zł.
Si consiglia di visitare i dintorni
Castello a Nowy Wiśnicz – il castello Ielle famiglie Kmit
e Lubomirski dal carattere di palazzo fortezza, oggi ristrutturato
e disponibile alle visite.
I dintorni di Sącz e Gorlice
Zalipie, fot. D. Zaród
Disegno di Zalipie, fot. D. Zaród
Zalipie, case dipinte
Wierzchosławice, Museo di Wincenty Witos
Il villaggio dipinto – Zalipie, è famoso per le case di legno
decorate con dipinti. Le locali artiste contadine dipingono con vari colori floreali e ornamenti le pareti delle case
e degli edifici circostanti, dei pozzi, delle recinzioni perfino delle cucce dei cani. La tradizione di dipingere le case
è coltivata a Zalipie dalla fine del XIX secolo. Nel villaggio
ci sono decine di case dipinte. La passeggiata offre molte
attrattive perché ogni casa ha un proprio stile. La più famosa artista del paese era Felicja Curyłowa, il casolare dell’artista costituisce uno straordinario e meraviglioso esempio
dell’architettura di Zalipie. Oggi la sua casa ha un carattere museale ed è possibile visitarla. Ogni anno, il primo
fine settimana dopo Natale, a Zalipie, ha luogo il concorso “La Casa Dipinta”, durante il quale viene scelta tra l’altro
la casa meglio decorata.
Il museo è composto di due edifici: la casa natia di Witos,
dove ha passato l’infanzia, e il casolare che ha costruito per
sé all’inizio del XX secolo. La casa natia chiamata la casa vecchia risale al 1814, ha le pareti coperte d’argilla e il tetto
coperto con la paglia. Nella casa si trovano antichi oggetti
e attrezzi. Nel casolare detto nuovo è possibile ammirare lo
studio del leader del movimento contadino, l’esposizione
fotografica che illustra la sua vita e l’attività e l’esposizione storica degli stendardi contadini.
Zagroda Felicji Curyłowej, Zalipie 135, \ +48
14 6411912; › martedì–domenica 10.00–16.00;
3 zł, ridotto 2 zł.
Si consiglia di visitare i dintorni
A Dąbrowa Tarnowska, la chiesa del 1771, situata sull’Itinerario
dell’Architettura Lignea con un bellissimo arredo della fine del
XVII secolo, la sinagoga, dentro la quale si trova il Museo Giudaico.
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Il Museo di Wincenty Witos, Wierzchosławice 698,
\ +48 14 6797040; › IV–X martedì–venerdì 8.00–
15.30, sabato e domenica 10.00–15.00, XI–III martedì venerdì 8.00–15.30, domenica 10.00–15.00; normale 4 zł, ridotto 2 zł.
Si consiglia di visitare i dintorni
A Wojnicz il palazzo di famiglia Dąbski del XIX secolo e la
Chiesa del XVI secolo che si trova sull’Itinerario dell’Architettura
Lignea, sull’altare principale si può ammirare una parte del
trittico del 1560 circa.
Un particolare della chiesa di Sękowa, fot. J. Mysiński
I
dintorni di Nowy Sącz costituiscono una regione particolarmente pittoresca, che affascina con
i suoi monumenti della cultura materiale. Sull’Itinerario dell’Architettura Lignea si trovano qui più di
100 edifici. Tra le diverse chiesette, due – a Binarowa
e a Sękowa – sono di rango mondiale e sono state
iscritte nell’Elenco dell’UNESCO. Nientemeno la specialità del paese è costituita dalle chiese ortodosse
dei Lemchi (oggi spesso utilizzate dalla chiesa cattolica di rito romano). La loro caratteristica sagoma
(vedi pag. 3) esteticamente incisa nel paesaggio fa
grande impressione. Alcuni di questi edifici, solitamente chiusi, da maggio a settembre sono accessibili ai visitatori (di solito: venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00). Altre chiese
ortodosse le troviamo inoltre a: Bartne, Bielanka, Binczarowa, Brunary, Czarna, Kwiatoń, Łosie, Nowica,
Owczary, Powroźnik, Skwirtne, Szczawne, Uście Gorlickie, Wojkowa, Wysowa-Zdrój i Złockie.
Un’altra attrazione della regione sono i musei
all’aperto. Il primato è tenuto dal meraviglioso Parco Etnografico di Nowy Sącz, ma interessanti sono
anche gli edifici di Stróże e Szymbark. Per l’atmosfera
unica si distingue Krynica Zdrój, dove si sono conservate le stupende ville termali del XIX secolo.
Pulpito della chiesa di San Michele Arcangelo, fot. P. Witosławski
Le chiese
Binarowa, la chiesa di San Michele Arcangelo
Chiesa dei SS Filippo e Giacomo Apostoli, fot. J. Mysiński
Le chiese ortodosse dei Lemchi
Sękowa, la chiesa dei Santi Filippo
e Giacomo Apostoli
La chiesa di Binarowa, dal tetto e le pareti ricoperte da tegole di È difficile non rimanere impressionati dalla chiesa di Sękowa. Il tetlegno è stata eretta nel 1500 circa. La sua torre robusta, stretta to particolarmente alto coperto da tegole, i larghi portici con la
verso l’alto risale al secolo successivo, come i portici. L’interno torre quadrata e la cupola tonda creano un quadro straordinariadella chiesa, totalmente celato dai dipinti, provoca un’impres- mente pittoresco. È una delle chiese più belle della Małopolska, il
sione indimenticabile. La policromia del soffitto è dell’inizio blocco principale della quale risale al 1510 circa. Nonostante dudel XVI secolo, delle pareti – del XVII. Gli elementi più preziosi rante la prima guerra mondiale l’edificio sia stato gravemente dandell’arredo sono le sculture e i bassorilievi gotici sugli altari e il neggiato, si è riusciti a salvarlo e nel 2003 è stato iscritto nell’elenco
battistero in pietra. Si presentano meravigliosamente anche le dell’UNESCO. Gli interni caratteristici per la loro semplicità emaferramenta delle porte risalenti perfino ai tempi della costru- nano pacatezza, solo l’altare principale tardo-rinascimentale è fazione del santuario. Nel 2003, essendo stata apprezzata l’ecce- stosamente addobbato. Sulla parete meridionale del presbiterio si sono conservati i frammenti della policromia ottocentesca.
zionalità` dell’edificio, è stato iscritto all’Elenco dell’UNESCO.
La chiesa di San Michele Arcangelo, Binarowa
409, \ +48 13 4476396; › V–IX venerdì 12.00–
16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Chiesa ortodossa di Bartne, fot. J. Mysiński
Andrzejówka, fot. J. Gorlach
Ropica Górna, fot. P. Mierniczak
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, Sękowa,
\ +48 18 3518169; › V–IX venerdì. 12.00–16.00,
sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Biecz, “la piccola Cracovia”, con il complesso delle mura medievali, Le chiese ortodosse dall’Architettura Lignea a Ropica Górna,
il municipio con la torre rinascimentale e il santuario tardo gotico – Owczary, Szymbark, la chiesa di legno del 1782 e il Museo all’Aperto
di Wieś Pogórzańska, mostrano l’architettura tipica dei dintorni di
chiesa del Corpo di Dio.
Gorlice, tra cui le case rurali, l’officina del fabbro, l’oleificio, il maniero,
Ciężkowice con la piazza del mercato dall’architettura lignea e la
i cimiteri della I guerra mondiale a Gorlice, Łużna e Pustka.
riserva naturale Skamieniałe Miasto (Citta Pietrificata).
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Andrzejówka, chiesa ortodossa
della Madonna Addormentata
La data esatta della costruzione della chiesa ortodossa ad Andrzejówka (ora chiesa cattolica) non è nota, si presume che sia stata eretta negli anni 1860–64. L’edificio in 3 parti, si compone benissimo con il paesaggio. Le pareti coperte con le tegole di legno
e le tonde cupole la rendono maggiormente romantica grazie al
basso muretto di pietra che circonda la chiesa ortodossa. L’interno del tempio è addobbato in policromia risalente a cavallo del
XIX XX secolo. Si è conservata inoltre l’iconostasi del XIX secolo.
La chiesa ortodossa della Madonna Addormentata, Andrzejówka, \ della parrocchia: +48 18 4714850;
› si deve richiedere al sacrestano l’apertura della chiesa (casa sul torrente).
Si consiglia di visitare
i dintorni
Chiese ortodosse sull’Itinerario
dell’Architettura di Legno
a Szczawnik o Wojkowa.
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Chiese ortodosse dei Santi Cosma e Damiano
Vale la pena di visitare Bartne, perché è un villaggio ancora
oggi abitato dai Lemchi. Vi si trovano due chiese ortodosse
dedicate allo stesso santo. Nella chiesa greco cattolica, eretta
nel 1842, con le pareti e il tetto coperti con le tegole di legno
è ospitato il museo dell’arte sacra e dell’arte rurale dei Lemchi. La chiesa ortodossa si compone bene con il paesaggio
e si presenta in modo imponente, al centro si trova l’iconostasi del XVIII secolo. È La più giovane, funzionante chiesa ortodossa degli anni 1928–29, in stile diverso. E` priva della torre
con le pareti coperte da travi e il tetto coperto con la lamiera.
Nell’arredo si distingue una moderna iconostasi con le porte
dello zar che ricordano i tempi in cui il tempio veniva eretto.
Chiesa greco cattolica, Bartne, \ +48 18 3518456;
› martedì – domenica previo avviso del Signor Józef
Madzik (Bartne 25); 4 zł, ridotto 2 zł, giovedì entrata
libera. Chiesa ortodossa, Bartne, \ +48 18 3518454;
› V–IX venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Bartne, dove si sono conservate le case di campagna dei Lemchi dette
chyże, e il granaio di pietra del XIX secolo con la raccolta marmorea.
Chiesa ortodossa a Ropica Górna stupefacente per la propria
architettura.
Chiesa ortodossa di Cura di Nostra Signora di Owczary, fot. arch. UMWM
Chiesa ortodossa di Hańczowa, fot. J. Mysiński
Hańczowa, chiesa ortodossa
della Protezione della Madonna
Meravigliosa chiesa ortodossa, di forma classica con le pareti coperte con tegole di legno, costruita nella prima metà del
XIX secolo. Nel 1956 è stata salvata dalla demolizione e poi ristrutturata. È stata ristrutturata anche l’iconostasi meravigliosa risalente alla fine del XIX secolo e la policromia ornamentale figurativa. Il terreno della chiesa ortodossa è circondato
dalla recinzione di legno con i caratteristici portici (del 1811
e1871). La torre è ornata dai dischi dell’orologio. La chiesa ortodossa è utilizzata attualmente dalla parrocchia di Hańczowa.
Chiesa ortodossa di Protezione della Madonna, Hańczowa 56, \ +48 18 3532124; › visite previo avviso
telefonico.
Si consiglia di visitare i dintorni
Itinerario principale di Beschidi, attraversa Hańczowa e invita
alle gite a piedi, brevi o lunghe.
Wysowa-Zdrój, una località termale con la bellissima chiesa
ortodossa (vedi pag. 21) .
Chiesa ortodossa di Kwiatoń, fot. arch. UMWM
Kwiatoń, chiesa ortodossa di San Paraskewia
Una delle più belle chiese ortodosse in Polonia (la chiesa cattolica romana) costituisce la quintessenza dello stile dei Lemchi (vedi pag. 3). Eretta nella seconda metà del XVII secolo, con
la successiva torre del XVIII secolo. Il blocco è chiaramente diviso in tre parti, si sviluppa in alto dal più basso presbiterio attraverso la navata alla slanciata torre dominante. Tutte le parti
sono coperte dal tetto con la caratteristica cupola. Il tetto e le
pareti sono coperte con le tegole di legno. All’interno si trova
il ricco arredo del XVIII e XIX secolo. Il fascino è dato inoltre dalla policromia e dai dipinti sulle pareti che imitano le colonne
di marmo e le cornici.
Owczary, chiesa ortodossa della Protezione
della Madonna
Wysowa-Zdrój, la chiesa ortodossa
di San Michele Arcangelo
La chiesa ortodossa di Owczary (ora utilizzata dalla parrocchia
cattolica di rito romano e greco cattolico) è una delle più antiche chiese dei Lemchi. Costruita nel 1653, lo testimonia la
data scolpita sul portale occidentale della navata, mentre il
presbiterio e la sagrestia sono stati costruiti nel 1701, la torre nel 1783, ma il blocco dell’edificio si distingue per la sua
bellezza. Da lontano si notano i pittoreschi tetti con cupole
e lampade. Il tempio ha fastosi arredi, l’iconostasi del XVII secolo. Il terreno della chiesa è circondato dalla recinzione di
pietra con un bel campanile in muratura.
Eretta nel 1779, la chiesa ortodossa è diversa dagli edifici sacri dei Lemchi descritti precedentemente. Le sue pareti non
sono coperte con le tegole di legno, ma con assi di legno dipinte di marrone disposte orizzontalmente, invece i tetti con
le cupole sono coperti dalle lamiere. La parte superiore della torre è adornata dai dischi dell’orologio. Gli interni, parzialmente rifatti all’inizio del XX secolo sono decorati in policromie figurative, ornamentali e architettoniche. L’iconostasi
e l’altare laterale con l’icona della Madonna sono in stile barocco, risalgono al XVIII secolo. La chiesa ortodossa è utilizzata dalla parrocchia ortodossa di Hańczowa.
Chiesa ortodossa della Protezione della Madonna,
Owczary, \ in parrocchia a Sękowa: +48 18 3518169;
› V–IX venerdì 12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Chiesa di San Paraskewia, Uście Gorlickie 88,
\ +48 18 3530720; › V–IX venerdì 12.00–16.00,
sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
La chiesa ortodossa a Skwirtne del 1837, localizzata
sull’Itinerario dell’Architettura Lignea, una delle più belle chiese
ortodosse delle terre dei Lemchi occidentali.
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Chiesa di San Michele Arcangelo, Wysowa-Zdrój, \ alla
parrocchia di Hańczowa: +48 18 3532124; › V–IX venerdì
12.00–16.00, sabato 10.00–14.00, domenica 12.00–16.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
La chiesa ortodossa a Bielanka del circa 1773, all’interno
possiede una bellissima iconostasi del 1783.
Il rifugio a Magura Małastowska, dove ci si può andare a piedi
partendo da Owczary.
Wysowa- Zdrój è una località termale con preziose sorgenti
di acque minerali, che possono essere bevute alle terme.
Cappella di legno sul versante del monte Jawor costruita
sul luogo dell’apparizione della Madonna.
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Edilizia di legno
Krynica-Zdrój, edilizia di legno
Museo dell’apicoltura di Stróże, fot. arch. UMWM
Parco Etnografico Sądecki, fot. I. Grzybek-Dulak
Musei all’aperto
Szymbark, Museo all’aperto nella campagna
di Pogórze
Stróże, Museo di Apicoltura
Questo piccolo museo all’aperto costituisce una ricca fonte d’informazioni sulle api e sul miele. Oltre alla ricca racPresenta la cultura rurale poco conosciuta degli abitanti di colta di alveari (oltre 100) – nei tronchi, figurativi, di paglia
Pogórze di Gorlice. Tra vari edifici qui raggruppati ci sono (ci sono anche quelli provenienti dall’Africa) – si possono
le case contadine, le stalle, il granaio, l’officina del fabbro, ammirare gli accessori e gli attrezzi dell’apicoltore, mentre
l’oleificio, il mulino a vento, la casa del tessitore o il forno la guida racconta in modo interessante la storia dell’apiper la ceramica. La maggioranza degli edifici risale al XIX coltura e sull’utilizzo dei singoli oggetti. Qui si trova ansecolo e sono dotati dell’attrezzatura originale. Sono qui che un campo giochi per bambini „Villaggio delle api” e un
organizzate mostre del lavoro degli artigiani che coltivano piccolo giardino zoologico da visitare (con struzzi e cavalli
le antiche tradizioni. Il museo fa parte del Centro di Edili- pony). Inoltre ci sono la trattoria Bartna Chata e un negozia Rurale che comprende anche il maniero fortificato di zio con i prodotti locali.
Gładysz in muratura risalente al XVI secolo e una villa nobiliare portata da Gorlice.
Museo di Apicoltura, Stróże 235, \ +48 18
4140579; › tutti i giorni 9.00–16.00; 8 zł, ridotMuseo del prof. Roman Reinfuss all’aperto nelto 7 zł, bambini fino 4 anni entrata libera.
la campagna di Podgórze, Szymbark, \ +48 18
3513114; › V–IX martedì–venerdì 9.00–17.00, sabato–domenica 9.00–18.00, X–IV lunedì–venerdì
9.00–15.00; da 7 a 2 zł.
Villa Witoldówka di Krynica-Zdrój, fot. A. Klimkowski
Nowy Sącz, Parco Etnografico di Nowy Sącz
Il Museo all’aperto di Nowy Sącz è uno dei più belli in Polonia. In gran parte è merito della grande varietà degli oggetti esposti: si trovano qui oltre 70 oggetti che rappresentano
l’edilizia e la cultura di tutti i gruppi etnici che abitavano le
terre di Nowy Sącz (Lachy et Montanari di Nowy Sącz, Pogórzanie, Lemchi). Ci sono qui sia gli edifici sacri (la bellissima chiesa ortodossa dei Lemchi risalente al XVII secolo o la
più giovane di un secolo la chiesa cattolica di Łososina Dolna), e altre case tipiche dell’edilizia rurale (tra cui il maniero
del XVII secolo, le case contadine, con vari edifici circostanti).
Non mancano inoltre edifici che ricordano altri gruppi etnici della regione multiculturale di Nowy Sącz: Tedeschi, Ebrei
e Zingari dei Carpazi. Il villaggio di questi ultimi, ricostruito
da poco, costituisce una grande attrattiva del museo, come
le case della tipica cittadina di Galizia.
Parco Etnografico di Nowy Sącz, entrata: ul. Wieniawy Długoszowskiego 83b, ul. Lwowska 226, Nowy
Sącz, \ +48 18 5331823, 4414412; › V–IX martedì–
–domenica 10.00–18.00, X–IV lunedì–venerdì 10.00–
–14.00; 12 zł, ridotto 7 zł, sabato entrata libera.
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Detta il gioiello delle terme polacche, localizzata nella parte est
dei Beschidi di Nowy Sącz nella valle del torrente Kryniczanka.
L’atmosfera unica di una delle più famose città termali in Polonia è costituita dalla sua localizzazione, dall’incantevole edilizia di legno e dalle acque minerali. Il locale – tesoro della natura è formato da 23 sorgenti di acque minerali compresa la più
popolare „Kryniczanka” disponibili nelle terme in stile antico.
Lo sviluppo della città termale è avvenuto dopo 1856 ed era
dovuto all’attività di Józef Dietl – professore dell’università Jaghiellonica, detto il padre della balneoterapia polacca. All’epoca sono state costruite le case di Vecchi Bagni Minerali, Vecchi
Bagni Termali, Casa Termale, e la bellissima Bevitoria Principale con la passerella. Le più belle case di legno di Krynica, con
ricchi addobbi scolpiti in legno sono state costruite nella seconda metà del XIX secolo in seguito all’arrivo di un gran numero di gente. Le imponenti ville simili a quelle delle terme
alpine, avevano di solito ampi portici frontali che poggiavano sui pilastri, con uno o due piani con terrazzi. Le ville erano
decorate con torri, portici e verande. Molte case interessanti si
trovano su Bulwary Dietl, come Biała Róża (dopo 1855 .), Biały
Orzeł (verso 1857, progettata da Bronisław Babel), Kosynier
(1880), Romanówka (verso la metà del XIX secolo), Węgierska
Korona (verso il 1880), Wisła (seconda metà del XIX secolo),
Witoldówka (1888). La bellissima villa Romanówka ospita il
Museo di Nikifor dove si possono ammirare le opere del geniale pittore primitivista – Epifaniusz Drowniak (1895–1968)
noto come Nikifor Krynicki. Nel Parco Słotwiński si possono
ammirare le più antiche terme – la bevitoria di legno Słotwinki.
Krynica è una città eccezionale, che oltre al microclima meraviglioso, le acque minerali, la bellissima architettura di legno è ricca di avvenimenti culturali come il Festival di Jan Kiepura che si svolge annualmente in agosto al quale partecipano ospiti da tutto mondo.
La città è inoltre un’ottima base per le gite turistiche estive lungo gli itinerari della catena di Jaworzyna Krynicka, e d’inverno
per gli amanti di sci. Si trova qui inoltre la più lunga funivia in
Polonia che porta su Jaworzyna Krynicka con varie piste da sci
a Krynica e dintorni.
Si consiglia di visitare i dintorni
Le chiese ortodosse di legno situate lungo l’Itinerario
dell’Architettura di Legno a Tylicz e a Muszynka.
Muszyna è una località termale con una bellissima architettura
di legno localizzata lungo l’Itinerario dell’Architettura Lignea, con
le rovine delle mura del castello medioevale costituisce un ottimo
luogo paesaggistico.
Orawa, Podhale, Spisz e Pieniny
Villa Koliba, fot. J. Gorlach
I
paesaggi pittoreschi di Orawa, Podhale, Spisz
e Pieniny sono ricchi di molti gioielli architettonici e l’Itinerario dell’Architettura Lignea consente di
ammirare oltre 50 vari oggetti. Particolarmente interessante è il patrimonio della cultura spirituale, le
sagome delle chiese coperte con le tegole di legno si
armonizzano in modo eccezionale con il paesaggio
di montagna. La più conosciuta chiesa di legno della regione a Dębno Podhalańskie è stata iscritta all’Elenco dell’UNESCO, ma anche gli altri templi non
sono da meno. Sicuramente vale la pena di vedere
queste chiese dall’interno, sono aperte per i visitatori
da maggio a settembre (di solito: giovedì 14.00–18.00,
venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00). Quanto
sopra si riferisce alle chiese di: Bukowina Tatrzańska,
Grywałd, Jurgów, Lachowice, Łopuszna, Nowy Targ.
Sui terreni di montagna si trovano le tipiche case contadine. Bellissimi esempi di case di Podhale si trovano
nel villaggio di Chochołów, e gli edifici caratteristici
di Orawa si trovano nel museo all’aperto a Zubrzyca
Górna. Szczawnica è una cittadina veramente incantevole caratterizzata da eleganti ville termali. A Zakopane invece si possono ammirare le case in stile
creato da Stanisław Witkiewicz.
Jaszczurówka, fot. J. Gorlach
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Chiese
Dębno Podhalańskie,
chiesa di San Michele Arcangelo
Il gioiello di Podhale – la chiesa a Dębno circondata da vecchi alberi – risale al XV secolo. Non si conosce la data esatta della sua costruzione, si presume che si tratti del 1490.
La torre con la cupola ad arco ogivale è stata costruita nel
1601. Le pareti della chiesa sono decorate con meravigliose policromie risalenti a cavallo del XV e XVI secolo. I dipinti decorativi colorati coprono tutti i soffitti e le pareti (ad
eccezione delle parti imbiancate della navata), perfino il
parapetto del coro, l’ambone e le panche. La policromia
è stata realizzata con l’uso delle sagome e la larghezza della striscia corrisponde ai colori delle pareti e alle travi del
soffitto. Nella chiesa si trovano preziosi arredi. Una particolare attenzione si deve porre all’altare principale in stile gotico – un trittico dipinto – risalente al cavallo del XV
e XVI secolo e il crocefisso del XIV secolo sulla trave ad arco.
Nel 2003 la chiesa è stata iscritta nell’Elenco dell’UNESCO.
Chiesa di San Michele Arcangelo, ul. Kościelna 42,
Dębno Podhalańskie, \ +48 18 2751797; › visite solamente a gruppi: lunedì–venerdì 9.00–12.00
i 14.00–16.30, sabato 9.00–12.00; pagamento libero.
Vale la pena di vedere nei dintorni
Riserva di Przełom Białki comprende magnifici terreni naturali
per le passeggiate.
Chiesa di San Michele Arcangelo, fot. P. Witosławski
Grywałd, chiesa di San Martino
La chiesa di Grywałd è un prezioso edificio di legno di Podhale. Risale alla seconda metà del XV secolo e nonostante varie ristrutturazioni ha mantenuto il carattere gotico.
Al modesto corpo del tempio è stata aggiunta in seguito
una torre massiccia che da’ all’edificio il carattere di fortificazione. La chiesa con il tetto di tegole di legno s’inserisce
magnificamente nel paesaggio, posta su un colle a una
certa distanza dal viaggio. Il fascino è dato inoltre dal muretto di pietra che la circonda. Gli interni sono addobbati con dipinti murali risalenti all’inizio del XVII secolo, ma
l’elemento più prezioso dell’arredo è costituito dal trittico
tardo gotico dell’inizio del XVI secolo.
Chiesa cimiteriale di S. Anna, fot. J. Gorlach
Frascati di Jurgów, fot. arch. UMWM
Nowy Targ, la chiesa del cimitero
dedicata a Sant’Anna
Bukowina Tatrzańska,
chiesa del Sacro Cuore di Gesù
Gli inizi della chiesa di Santa Anna di Nowy Targ risalgono
ai tempi molto antichi. La leggenda parla dell’inizio del
XIII secolo (sul presbiterio si trova la data 1219, ma mancano le prove che confermino si tratti dell’anno della costruzione del tempio), più probabile sembra la seconda
metà del XV secolo. Il tempio, eretto sul piccolo ma ripido
monte è stato varie volte rifatto, ma ha mantenuto la sagoma armoniosa. Ha un aspetto incantevole grazie all’alto
tetto coperto con le tegole di legno e la torre del XVIII secolo con la cupola. L’interno è decorato con dei dipinti del
1880. Gli arredi risalgono a varie epoche. L’altare principale tardo barocco comprende preziosi quadri risalenti alla
fine del XV e l’inizio del XVI secolo.
La chiesa di Bukowina non risale al medioevo, è stata eretta negli anni 1887–1900, ma vale la pena di visitarla. L’edificio richiama l’architettura tradizionale in legno a una navata con la torre dotata della cupola. La chiesa in muratura,
la navata intonacata di bianco e il presbiterio, contrastano
con le altre parti dell’edificio coperte dalle travi e il tetto coperto con le tegole di legno. L’interno è decorato con policromie figurative del XX secolo e l’altare di legno del 1907.
Chiesa di San Martino, Grywałd, \ +48 18
2623827; › V–IX giovedì 14.00–18.00, venerdì
14.00–18.00, sabato 10.00–14.00.
Chiesa di Santa Anna, ul. św. Anna (al cimitero),
rione Niwa, Nowy Targ, \ alla parrocchia: +48 18
2666750; › V–IX giovedì 14.00–18.00, venerdì
14.00–18.00, sabato 10.00–14.00.
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, ul. Kościuszki 1,
Bukowina Tatrzańska, \ +48 18 2077261; › V–IX
giovedì 14.00–18.00, venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
Parco Nazionale di Pieniny oltre ai magnifici itinerari per le gite
a piedi e in bicicletta, offre la gita più attraente ,cioè in zattera sul
fiume Dunajec.
Castello di Czorsztyn, situato sull’altra sponda del lago di
Czorsztyn, il castello di Niedzica si può raggiungere durante l’alta
stagione con la barca „Biała Dama”.
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Nowy Targ, con la chiesa di Santa Caterina, la più antica a Podhale
risale al 1346, la piazza del mercato circondata dalle case borghesi
e il municipio del XIX secolo, costituisce una buona base di partenza
per le gite turistiche a piedi, in bicicletta, sugli sci o in canoa.
Santuario della Madonna Regina di Podhale a Ludźmierz,
con la figura miracolosa della Madonna di Ludźmierz del XV secolo
con il bellissimo giardino del rosario.
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Si consiglia di visitare i dintorni
Le chiese che si trovano sull’Itinerario dell’Architettura Lignea
a Białka Tatrzańska e Jurgowo (vedi pag. 28).
Casa Contadina di Korkoszów a Czarna Góra, mostra com’era
tempo fa la ricca casa contadina di Spisz.
Chiesa di S. Sebastian e di Nostra Signora del Rosario, fot. J. Gorlach
Rabka-Zdrój,
chiesa di Santa Maria Maddalena – museo
La chiesa, è stata eretta nella seconda metà del XVII secolo,
probabilmente nel 1675. La sagrestia in muratura e la cappella sono state costruite durante la ristrutturazione nel XX secolo. Il corpo allungato, coperto con un tetto di tegole di legno, con le quali sono ricoperte anche le pareti del tempio,
anche quelle costruite in muratura. A differenza degli edifici descritti prima la chiesa non ha la torre, ma un campanile
a parte risalente alla fine del XIX secolo, e non ha il carattere
tipico del tempio. Si distingue dalle altre chiese, inoltre il ricchissimo interno in stile rococò, addirittura sorprendente di
fronte a una sagoma così modesta. Le pareti e i soffitti sono
stati dipinti nel 1813 e gli altari e le sculture pieni di addobbi dorati, danno un tono unico all’ambiente
Nel corpo della chiesa eretta nel 1606 si osserva un’imponente
torre costruita a metà del XVIII secolo dotata della caratteristica
per quel periodo cupola, eccezionalmente grande. Nonostante
varie ristrutturazioni la chiesa ha mantenuto il carattere originale e costituisce uno dei più preziosi templi di Podhale. Ancora
prima della II guerra mondiale è stata qui organizzata un’esposizione museale. L’interno è addobbato con una bellissima policromia in stile rococò classicistico del 1802 e gli arredi risalgono
al XVIII- e XIX- secolo. La parte museale è rappresentata dalle
interessanti raccolte etnografiche regionali. Particolarmente
interessanti sono gli oggetti inerenti la produzione delle ceramiche e gli oggetti del fabbro. La città di Rabka è famosa per
le suddette tradizioni e per la grande raccolta di figure sante.
Zakopane, ville in stile di Zakopane
Museo Władysław Orkan, ul. Orkana 2, Rabka-Zdrój, \ +48
18 2676747; › V–VIII tutti i giorni 9.00–17.00, IX–IV lunedì
e mercoledì–domenica 9.00–16.00; 6 zł, ridotto 4 zł.
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
Casolare contadino a Jurgowo che costituisce un esempio di casa
contadina di Spisz a cavallo del XIX e XX secolo.
Complesso delle antiche capanne dei pastori sulla radura di
Podkólne, 2 km sopra Jurgowa verso la frontiera.
Gorce e Beschidi Wyspowe, dove si può arrivare da Rabka in gita
a piedi; vale la pena di andare sul monte Luboń Wielki o Turbacz.
Museo all’aperto delle ferrovie a Chabówka, con locomotive
e vagoni antichi.
Stile di Zakopane – particolare, fot. arch. UMWM
Architettura di legno
Jurgów, chiesa di San Sebastiano
e la Madonna del Rosario
Chiesa di San Sebastiano e della Madonna del Rosario, Jurgów; \ +48 18 2077942; › V–IX giovedì 14.00–
18.00, venerdì 14.00–18.00, sabato 10.00–14.00.
Mueso dello stile di Zakopane – villa Koliba, fot. J. Gorlach
Le ville di legno nello stile di Zakopane costituiscono gio- spioventi, è coperto con le tegole di legno, con la caratteristica
ielli dell’architettura. Le loro forme sono dovute a Stanisław torre addobbata con il motivo di „sole sorgente”. L’interno caWitkiewicz, pittore, scrittore e architetto che affascinato ratterizzato dalla semplicità è decorato con sculture di legno.
dall’arte montanara ha trasformato gli elementi dell’edili- Nelle finestre del presbiterio si trovano le vetrate a mosaico
zia tradizionale e dell’arte decorativa creando lo stile che realizzate secondo il progetto di Witkiewicz, e l’altare principaammiriamo ancora oggi. Le case erette in stile di Witkiewicz le scolpito in legno è stilizzato come i frontali delle case monsono costruite sulle alte fondamenta in ardesia e sono do- tanare in conformità alla volontà di Witkiewicz.
tate di tetti spioventi coperti con le tegole di legno.
Cappella del Sacro Cuore di Gesù a JaszczurówLe case sono caratterizzate da grandi verande, con tetti seka, \ +48 18 2061061, Zakopane; › tutti i giorni
parati dalla facciata e con ricche decorazioni scolpite nel le10.00–fino al tramonto ad eccezione della santa mesgno. Nella prima villa costruita nello stile di Zakopane nel
sa (17.00). Nella parte bassa l’esposizione dei quadri
1892 – Koliba, è ospitato oggi il Museo dello Stile di Zakodipinti su vetro, › aperta: VII–IX.
pane. Bellissimi esempi del suddetto stile sono rappresentati dalle ville Pod Jedlami (a Koziniec) e Witkiewiczówka
(sulla strada per Antałówka 6).
Si consiglia di visitare i dintorni
Museo dello Stile di Zakopane a villa Koliba, ul. Kościeliska 18, Zakopane, \ +48 18 2013602; › mercoledì–sabato 9.00–17.00, domenica 9.00–15.00; 7 zł, ridotto 5,5 zł.
Allo stile di Zakopane si riferisce la bellissima cappella del
Sacro Cuore di Gesù a Jaszczurówka. Costruita negli anni
1904–08 secondo il progetto di Witkiewicz si distingue per le
alte fondamenta di granito e la forma slanciata. Il tetto a due
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Gubałówka, che può essere raggiunta con la funicolare da dove
potrete ammirare la bellissima veduta di Zakopane con lo stupendo
panorama dei monti Tatra.
Morskie Oko - il lago più bello che può essere raggiunto con la comoda
strada asfaltata lungo la quale si trova il rifugio più antico PTTK
Stanisław Staszic.
Radura Rusinowa localizzata vicino a Jaszczurówka, dove si trova
l’incantevole cappella della Madonna di Jaworzno Regina dei Monti Tatra.
Trattoria Roma, fot. P. Dębski
Museo all’aperto di Zubrzyca Górna, fot. J. Feiglewicz
Musei all’aperto
Sucha Beskidzka, trattoria Rzym
Chochołów, fot. P. Fabijański
Chochołów, complesso di edilizia rurale
Architettura della stazione climatica in legno fot. J. Gorlach
Szczawnica, l’architettura termale
Una delle località più pittoresche di Podhale – Chochołów Le terme localizzate in un bellissimo ambiente, sono co– è famosa non solo per la meravigliosa localizzazione ma nosciute non solo per le acque termali, ma anche per l’ananche per l’architettura di legno ben conservata del perio- tica architettura di legno. Le ville e le pensioni risalenti al
do a cavallo del XVIII–XIX secolo. Le case costruite in stile XIX secolo situate nella parte delle terme richiamano lo stidi Podhale di legno, sono disposte strettamente lungo la le svizzero. Di solito hanno due o tre piani, numerose veranstrada. Le contadine locali per Pasqua lavano le case con de, porticati e torri, ricche sculture di legno. I dintorni della
acqua e sapone che da’ alle travi un caratteristico colore piazza di Dietl sono caratterizzati dall’eccezionale atmosfechiaro. Una delle più belle case di Chochołowa è la casa ra, dove si trovano le più belle case termali.
numero 2 detta „la casa di un tronco”. Vale la pena di visitare la Camera Regionale che illustra il folclore montanaro.
Si consiglia di visitare i dintorni
Chiesa a Witów risalente al XX secolo sita sull’Itinerario
dell’Architettura Lignea.
Le case di legno a Czarny Dunajec risalenti al XIX secolo.
La trattoria risale al XVIII secolo. Secondo la leggenda proprio qui il diavolo sequestrò la Signora Twardowska. L’imponente edificio è molto pittoresco – situato sulle fondamenta di pietra con il tetto a quattro spioventi coperto con
tegole di legno che di fronte crea le caratteristiche arcate.
Nella trattoria localizzata sulla piazza del mercato, con caratteristici interni richiamanti le tradizioni locali si possono assaggiare piatti tipici.
Trattoria Rzym, Rynek 1, Sucha Beskidzka, \ +48
33 8742797; › aperta: VII–VIII tutti i giorni. 10.00–
–22.00, IX–VI tutti i giorni. 9.00–21.00.
Si consiglia di visitare i dintorni
Castello rinascimentale di Sucha Beskidzka del XVI secolo, detto
piccolo Wawel, ospita il Museo della Terra di Sucha Beskidzka con
l’esposizione regionale.
Chiesa a Lachowice del 1789 localizzata sull’Itinerario
dell’ Architettura Lignea con le Stazioni della Via Crucis del 1846
dipinte sulla tela.
Zubrzyca Górna, Parco Etnografico di Orawa
Il museo a cielo aperto di Zubrzyce possiede un’anima. Sul vasto territorio, che assomiglia a un pittoresco parco paesaggistico, si trovano vari esempi dell’architettura di Orawa. Le più
caratteristiche sono le case con wyżka – il piano rialzato, cioè
le abitazioni con il piano rialzato che svolgeva varie funzioni,
(di solito quella di granaio). Il piano rialzato è circondato dalla galleria detta przedwysce alla quale arriva la scala esterna.
Altre case interessanti sono l’officina del fabbro, la segheria,
il laboratorio del feltro e l’oleificio. Si trova inoltre qui un pittoresco allevamento di api con interessanti tipi di alveari. La
maggioranza degli edifici abitabili ospita esposizioni tematiche riguardanti la quotidianità di Orawa. Nel bellissimo maniero di Moniak risalente a cavallo del XVII e XVIII secolo si
trova l’esposizione degli attrezzi, mobili e piatti del XIX secolo.
Parco etnografico di Orawa, Zubrzyca Górna,
\ +48 18 2852709; › V–IX tutti i giorni 8.30–17.00,
X–IV tutti giorni 8.30–14.30; normale 18 zł, ridotto 12 zł, ultima entrata un’ora prima della chiusura.
Si consiglia di visitare i dintorni
Si consiglia di visitare i dintorni
Jaworka e Szlachtowa, villaggi situati nella valle di Grajcarek,
che tempo fa erano abitati dai Russi di Szlachtów che lasciarono
bellissime chiese ortodosse in muratura.
Riserve naturali di Wąwóz di Biała Woda e Wąwóz Homole
posti straordinari per le passeggiate.
Babia Góra il Monte più alto dei Beschidi Occidentali si può
raggiungere dal passo di Krowiarka.
Chiesa di legno a Orawka risalente al XVII secolo posto sull’Itinerario
dell’Architettura Lignea famosa per le bellissime decorazioni
policrome all’interno.
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Unità del Sistema d’Informazione
Punkty
Informacji
Turystycznej
Turistica di
Małopolska
KraKów
InfoKraków, ul. Powiśle 11, 31-101 Kraków
\+48 513 099 688,
[email protected]
InfoKraków, ul. Św. Jana 2, 31-018 Kraków
\+48 12 421 77 87
InfoKraków Os. Słoneczne 16,
31-958 Kraków
\+48 12 643 03 03
InfoKraków, ul. Józefa 7, 31-056 Kraków
\+48 12 422 04 71
InfoKraków Sukiennice,
Rynek Główny 1/3, 31-042 Kraków
\+48 12 433 73 10
InfoKraków Sanktuarium w Łagiewnikach,
ul. Siostry Faustyny 3, 30-608 Kraków
\+48 12 263 60 64
InfoKraków, ul. Szpitalna 25,
31-024 Kraków
\+48 12 432 01 10 InfoKraków Pawilon Wyspiański
pl. Wszystkich Świętych 2, 31-004
\+48 12 616 18 86
InfoKraków Międzynarodowy Port
Lotniczy w Balicach, 32-083 Balice
\+48 12 285 53 41
Myślenice
Rynek 27, 32-400 Myślenice
\+48 12 272 23 12,
[email protected]
wiśniowa
Wiśniowa 301, 32-412 Wiśniowa
\+48 12 271 44 93,
[email protected]
Dobczyce
ul. Podgórska 1, 32-410 Dobczyce
\+48 12 271 01 53,
[email protected]
olKusz
ul. Floriańska 8, 32-300 Olkusz
\+48 32 72 43 282,
[email protected]
Miechów
Plac Kościuszki 1A, 32-200 Miechów
\+48 41 383 13 11,
[email protected]
Tarnów
Rynek 7, 33-100 Tarnów
\+48 14 688 90 90,
[email protected]
Tuchów
ul. Chopina 10, 33-170 Tuchów
\+48 14 652 54 36,
[email protected]
Dąbrowa TarnowsKa
ul. Polna 13, 33-200 Dąbrowa Tarnowska
\+48 14 657 00 07, [email protected]
waDowice
ul. Kościelna 4, 34-100 Wadowice
\+48 33 873 23 65, it.wadowice@msit.
malopolska.pl
anDrychów
Rynek 27, 34-120 Andrychów
\+48 33 842 99 36,
[email protected]
sucha besKiDzKa
ul. Zamkowa 1, 34-200 Sucha Beskidzka
\+48 33 874 26 05,
[email protected]
oświęciM
ul. St. Leszczyńskiej 12, 32-600 Oświęcim
\+48 33 843 00 91,
[email protected]
chrzanów
Aleja Henryka 40, 32-500 Chrzanów
\+48 32 623 20 44,
[email protected]
Trzebinia
ul. Kościuszki 74, 32-540 Trzebinia
\+48 32 612 14 97,
[email protected]
zaKopane
ul. Kościeliska 7, 34-500 Zakopane
\+48 18 201 20 04,
[email protected]
poronin
ul. Józefa Piłsudskiego 2, 34-520 Poronin
\+48 18 207 42 98,
[email protected]
wiTów
Witów 239A, 34-512 Witów
\+48 18 207 18 98,
[email protected]
biały Dunajec
ul. Jana Pawła II 363, 34-425 Biały Dunajec
\+48 18 200 16 90,
[email protected]
białKa TaTrzańsKa
ul. Środkowa 16, 34-405 Białka Tatrzańska
\+48 18 533 19 59,
[email protected]
nowy Targ
Rynek 1, 34-400 Nowy Targ
\+48 18 266 30 36,
[email protected]
r abKa-zDrój
ul. Parkowa 2, 34-700 Rabka-Zdrój
\+48 18 269 15 53,
[email protected]
nowy sącz
ul. Szwedzka 2, 33-300 Nowy Sącz
\+48 18 444 24 22,
[email protected]
Krynica-zDrój
ul. Zdrojowa 4/2, 33-380 Krynica-Zdrój
\+48 18 472 55 77,
[email protected]
liManowa
Rynek, 34-600 Limanowa
\+48 18 337 58 00,
[email protected]
biecz
Rynek 1, 38-340 Biecz
\+48 13 447 92 47,
[email protected]
sęKowa
Siary 19, 38-307 Sękowa
\+48 18 351 87 70,
[email protected]
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