14 Professione Ambiente & Energia
Eventi
Lunedì 28 gennaio 2013
■■ SCIENZE CHIMICHE / Nel dipartimento dell’Università “Tor Vergata” numerose le opportunità di ricerca
Studi essenziali e nuove sfide
La qualità dell’ambiente e la produzione di energia sostenibile passano da qui
U
n dipartimento relativamente piccolo ma molto
attivo e in grado di attrarre significative risorse da enti pubblici e privati, in cui lavorano
più gruppi su diverse tematiche. Si presenta così il dipartimento di Scienze e Tecnologie
Chimiche dell’Università di
Roma “Tor Vergata”, che offre
opportunità di studio e ricerca nelle scienze chimiche. La
chimica è una scienza centrale
per lo sviluppo sostenibile: permette di offrire una migliore
qualità di vita all’umanità at-
traverso lo studio di processi
di sintesi innovativi, lo sviluppo di materiali con proprietà
innovative, la produzione di
energia sostenibile, la comprensione dei processi alla base
dei complessi sistemi naturali e
il conseguente sviluppo di nuove terapie e molto altro ancora.
A fianco dell’attività didattica, il
dipartimento svolge un’attività di ricerca estesa a numerosi
campi, dalla chimica di base
alla chimica applicata e ci sono
molti gruppi che lavorano su
lavorano su tematiche correla-
te all’ambiente, sia realizzando
dispositivi per la produzione
di energia, che sviluppando
sensori e biosensori per il monitoraggio ambientale. “Energia e ambiente sono tematiche comuni a molti gruppi di
questo dipartimento”, spiega il
direttore, professoressa Silvia
Licoccia. “Riteniamo, infatti,
che la qualità dell’ambiente e
la produzione di energia sostenibile, assieme a tutto ciò che
permette di migliorare la qualità della vita in generale, siano le
grandi sfide per il futuro”. Una
A sinistra, laboratorio
di spettrometria
In alto, stazione di prova
per celle elettrochimiche
parte attivissima della ricerca
riguarda le celle a combustibile,
dispositivi elettrochimici per la
produzione di energia impiegati, ad esempio, nelle auto a
idrogeno.
“Tra queste, sono particolarmente interessanti le celle
microbiche che servono a sviluppare energia dai rifiuti, ad
esempio da acque reflue o da
scarti dell’industria alimentare”, spiega Licoccia. “Parte
dell’energia prodotta può poi
essere utilizzata per alimentare un dispositivo gemello, una
cella elettrolitica microbica, che
può produrre idrogeno da usare come combustibile in altri
tipi di celle a combustibile”.
Sintesi molecolare e fotovoltaico sono le tematiche di ricerca
di altri gruppi. “Realizziamo
molecole colorate finalizzate
a convertire la luce del sole in
energia elettrica”, spiega il dottor Pierluca Galloni. “In futuro
questa tecnologia si potrà applicare, ad esempio, nel campo
del fotovoltaico”. Gli studi del
gruppo del professor Pietro
Tagliatesta sono volti alla produzione di pannelli solari di
nuova generazione. “Saranno
pannelli sottilissimi - afferma
il professore - che potranno
essere installati non solo sui
tetti delle case, ma anche su
strutture diverse come vetri o
addirittura veicoli per produrre
corrente per l’alimentazione dei
quadri elettrici”.
Per quel che riguarda la sensoristica, un progetto particolarmente interessante è quello
del gruppo coordinato dal professor Roberto Paolesse che ha
sviluppato il “naso elettronico”,
un complesso sistema di sensori finalizzato a monitorare la
qualità dell’aria.
Tali sensori rispondono alle
sostanze chimiche volatili generando dei segnali elettrici in
funzione della concentrazione
delle sostanze che provocano
“molestia olfattiva”. È così possibile analizzare quali sostanze
sono presenti e in quale quantità in modo da verificare i processi, ad esempio quelli dello
smaltimento dei rifiuti, e controllare la qualità dell’ambiente.
E ancora, il gruppo che fa capo
ai professori Antonio Palleschi
e Giorgio Ricci ha avviato un
innovativo studio condotto
in collaborazione con l’Avis di
Ceprano. “Abbiamo sviluppato un test ematico in grado di
monitorare l’impatto dell’inquinamento su popolazioni
residenti in aree esposte”, spiegano i professori. “Il metodo si
basa sulla misura dell’attività di
un enzima preposto a detossificare l’organismo da contaminanti di varia natura. Questa
procedura è rivoluzionaria
perché non implica l’analisi dei
singoli componenti chimici ma
è l’organismo stesso che fa da
‘sensore’: l’organismo risponde
infatti producendo più enzima
quando si trova in presenza di
un ambiente inquinato. Il metodo, semplice ed economico,
sfrutta quindi un meccanismo
di difesa analogo a quello dei
globuli bianchi la cui produzione aumenta in presenza di
infezioni batteriche. La ricerca
si propone di disegnare una
dettagliata mappa di salubrità
in varie regioni e di controllare
l’efficienza delle bonifiche ambientali che si stanno avviando
nella città di Taranto”.
Ci sono poi diverse linee di
ricerca correlate alla salute. Si
studiano biomateriali con proprietà antiossidanti che possono essere impiegati per la
protezione dell’irraggiamento
degli UV cancerogeni, costrutti
tridimensionali per l’ingegneria tissutale, cioè per la medicina rigenerativa, molecole con
proprietà antibatteriche e antitumorali, sensori a base lipidica
per il rilevamento di biomarker
tumorali, sistemi molecolari
per il rilascio controllato di farmaci.
“Sono moltissimi gli aspetti
della sostenibilità che vengono analizzati e alcuni di questi
progetti, sensori lipidici e naso
elettronico, sono fonte di grande di grande speranza per il
futuro del nostro dipartimento
perché i finanziamenti necessari sono stati assegnati a due dei
nostri più giovani ricercatori.
Tutte le tematiche descritte, e
non solo, vengono poi fortemente sviluppate nei corsi di
studio che noi offriamo, sia a
livello di laurea che a livello di
dottorato di ­ricerca.”
Scaricando l’app si può richiedere lo sconto sulla Rc auto
Al via il Servizio Trasparenza
L’Italia è il paese europeo con la più alta frequenza di incidenti stradali: la
percentuale di “sinistri anomali” ha assunto picchi di rilevanza sociale non
più trascurabile, visto che la principale causa del rincaro dei premi Rc auto è
rappresentata proprio da tale fenomeno.
Occorre intervenire efficacemente alla radice, scongiurando la condotta dei
malintenzionati: è questo l’obiettivo di Sicurezza e Ambiente, società ideatrice del servizio di pulitura/bonifica della strada compromessa post incidente
che, in sinergia con istituzioni e compagnie assicurative, ha ideato e attuato
Per attivare il servizio è possibile chiamare gratuitamente il numero verde
800 89 89 89
Gli assicurati in possesso di smartphone
possono anche accedere al sito internet
www.sicurezzaeambientespa.com
e scaricare l’applicazione Servizio Trasparenza. L’utente può, a questo punto,
registrarsi inserendo i dati relativi alla sua
polizza assicurativa Rc Auto e riceve dal
sistema tramite sms un codice Id. Una
volta installata può utilizzare l’applicazione a seguito di incidente stradale e attivare il Servizio Trasparenza, semplicemente
premendo il pulsante “Invio sms”, “Chiamata” o “Autocertificazione”.
il Servizio Trasparenza antifrode assicurativa operativo dal 15
febbraio 2013. Con tale
iniziativa l’azienda interviene in tempi immediati sul luogo del sinistro:
realizza un dossier fotografico e un report elettronico. Ciò assicura la
corretta e trasparente
istruttoria delle pratiche
relative a incidenti stradali. Agli assicurati vengono così garantite la
più celere liquidazione dei sinistri con danni a cose e la possibilità di ottenere
uno sconto sui premi Rc auto.
I costi della realizzazione di tale servizio sono coperti dalle compagnie assicurative, non vi è nessun onere economico per l’assicurato. Per aderire
al Servizio Trasparenza l’interessato si impegna nei confronti della propria
compagnia assicurativa, al momento della stipula della polizza auto, ad attivare, obbligatoriamente, a seguito di incidente stradale, il servizio per la
cristallizzazione del sinistro.
Aderendo al Servizio l’assicurato ottiene uno sconto sul premio Rc auto e
accetta l’applicazione di una franchigia nel caso in cui a seguito di sinistro
non venga richiesta l’esecuzione del servizio.
I costi dei servizi resi da Sicurezza e Ambiente sono unicamente ed interamente a carico delle Compagnie Assicurative, mai in nessun caso
dei cittadini e della Pubblica Amministrazione