Lavori elettrici
Scritto da Per. Ind. Bruno Orsini
Lunedì 21 Gennaio 2013 14:00
Nonostante continue leggi, norme e decreti inerenti la sicurezza sul lavoro, ancora oggi la
percentuale di incidenti sui luoghi di lavoro risulta essere elevata, un elemento che contribuisce
ad aumentare tale percentuale è l’esecuzione di lavori elettrici.
La norma CEI 11-27 da la seguente definizione di lavoro elettrico “un intervento su impianti o
apparecchiature elettriche con accesso alle parti attive sotto tensione o fuori tensione”
nell’ambito del quale, se non si adottano misure di sicurezza, si è in presenza di rischio
elettrico.
Esempi di intervento sono riparazioni, prove, misure, sostituzioni, montaggi, ispezioni,
ampliamenti, trasformazioni. In base alla Norma CEI 11-27 non si intendono lavori elettrici la
realizzazione di un nuovo impianto in quanto ancora non allacciato alla rete elettrica, il riarmo di
relè, la sostituzione di lampade o fusibili in un quadro, la manovra di apparecchiature elettriche.
Non sono, infine, da considerarsi lavori elettrici quelli di carattere edile, di carpenteria,
meccanico, o altro, anche se eseguiti in prossimità di parti attive, purché queste siano dotate di
una idonea protezione contro i contatti diretti.
Le norme CEI riguardanti i lavori elettrici
Attività lavorativa
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Attrezzi da usare
Norme e guide
CEI 11-15
CEI 11-16
CEI 64-8
CEI 11-27
CEI 11-24
CEI 64-50
CEI EN 50110 (11-48)
CEI 11-31
CEI 64-52
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CEI 11-44
Premesso che è assolutamente vietato eseguire lavori sotto tensione senza adottare
procedure e utilizzare attrezzature conformi ai criteri definiti nelle norme di buona
tecnica, si ricorre al lavoro in tensione se:
- togliere tensione produce rischi (ospedali, aeroporti),
- togliere tensione produce danni economici ingenti (fonderie, centri elaborazione dati,
sistemi di telecomunicazione, sistemi antincendio, sistemi di allarme e videosorveglianza),
- si ricercano guasti,
- si fanno regolazioni, prove e/o misure.
Relativamente alla bassa tensione, sistemi elettrici di categoria I 50÷1000 V in alternata e
120÷1500 V in continua, un lavoro elettrico può essere effettuato:
- “in prossimità” ogni volta che un operatore accede con una parte del corpo o un qualsiasi
attrezzo a meno di 65 cm (definita Dv distanza di prossimità) dalle parti in tensione,
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- “sotto tensione” ogni volta che un operatore accede con una parte del corpo o un qualsiasi
attrezzo a meno di 15 cm (definita D˪ distanza limite) dalle parti in tensione, in questo caso
l’operatore eseguirà un lavoro elettrico a contatto.
La Norma CEI 11-27 per l’esecuzione di lavori elettrici individua le seguenti figure:
- Responsabile dell’impianto RI deve essere nominato per iscritto dal datore di lavoro,
conduce e gestisce l’impianto, pianifica e programma i lavori, previa consultazione con il
preposto ai lavori redige il piano di lavoro e lo informa dei rischi potenziali, individua e delimita
la parte d’impianto interessata ai lavori assicurando l’abbattimento del rischio elettrico,
consegna l’impianto al preposto ai lavori.
- Preposto ai lavori PL è costantemente presente sul posto ed è il responsabile della
conduzione e del coordinamento dei lavori, verifica l’assenza di tensione e la messa a terra se
richiesta, protegge la zona da possibili parti attive adiacenti, pianifica le attività e il personale
addetto al lavoro, accerta l’affidabilità dei mezzi e degli attrezzi utilizzati, il responsabile
dell’impianto e il preposto ai lavori possono essere anche la stessa persona.
- Piano di lavoro PdL è un documento cartaceo che serve ad individuare le caratteristiche
che l’impianto deve assumere e mantenere durante il lavoro allo scopo di ridurre i rischi elettrici
ed è obbligatorio solo in caso di “lavoro complesso”.
- Persona idonea PEI, operatore abilitato per operare sotto tensione, con elevate
conoscenze teoriche, normative e pratiche, con attitudine alla gestione e analisi del lavoro,
gestisce personale PES, PAV e PEC.
- Persona esperta PES, operatore con istruzione ed esperienza rilevanti, può operare solo
fuori tensione e/o in prossimità, può gestire personale PAV e PEC.
- Persona avvertita PAV, operatore adeguatamente avvisato e gestito da PES, può
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operare solo fuori tensione e/o in prossimità, può gestire solo personale PEC.
- Persona comune PEC, operatore senza alcuna conoscenza teorica e pratica, può
operare solo in totale assenza di rischio elettrico sotto la sorveglianza di PES o PAV.
- Nella squadra (RI, PL, PEI, PES, PAV, PEC) deve esserci almeno una persona
addestrata e capace di prestare il primo soccorso.
In base alla norma CEI 11-27, per quanto riguarda il riconoscimento delle capacità tecniche
richieste per eseguire particolari lavori sotto tensione, l’individuazione e la certificazione delle
qualifiche PEI, PES, PAV e PEC spetta esclusivamente e per iscritto al relativo datore di lavoro
dopo aver valutato le caratteristiche e le esperienze individuali, l’idoneità può essere mantenuta
o revocata a giudizio del datore di lavoro. Nel caso di lavoratori autonomi, l’idoneità ad eseguire
lavori sotto tensione può essere dichiarata dal lavoratore stesso previa autocertificazione nella
quale deve indicare le conoscenze elettriche legislative e normative, le esperienze e i corsi
formativi effettuati, le tipologie di impianti trattati. In Italia non esistono esami di idoneità,
certificazioni titoli di studio, patentini, necessari per l’esecuzione di un lavoro elettrico, la
responsabilità è del datore di lavoro o del preposto ai lavori per cui è loro esclusivo compito
informare adeguatamente i collaboratori, aggiornarli sulle evoluzioni tecnologiche, far loro
frequentare appositi corsi di formazione e addestramento, effettuare periodicamente controlli
sull’effettivo stato di apprendimento.
Livelli di conoscenza e competenze per lavori fuori tensione
Livello 1A conoscenze teoriche
Principali leggi, norme CEI, pericoli e rischi elettrici, scelta attrezzi e DPI loro conservazione, procedure
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Livello 1B conoscenze pratiche
Comprensione dei piani di lavoro, individuazione delle zone, apposizione di barriere e protezioni, appos
Livelli di conoscenza e competenze per lavori sotto tensione
Livello 2A conoscenze teoriche
Norme CEI sotto tensione, sicurezza dei lavori in tensione, attrezzature e DPI per lavori sotto tensione
Livello 2B conoscenze pratiche
Preparazione lavori, valutazione rischi, scambio d’informazioni, competenze nei singoli ruoli, analisi de
Competenze necessarie
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teoriche
pratiche
PEC
Nessuna
nessuna
PAV
Una parte di quelle del livello 1A
Una parte di quelle del livello 1B
PES
Livello 1A
Livello 1B
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PEI
Livello 2A
Livello 2B
I livelli 1A e 1B sono propedeutici ai livelli 2A e 2B
E’ opportuno precisare e soprattutto tenere ben presente che le norme CEI non prevedono
alcun legame tra le figure PEI, PES, PAV, PEC e i livelli sindacali dei contratti di lavoro. In
particolare occorre tenere presente che l’attribuzione di eventuali colpe o sanzioni a seguito di
lesioni o decessi, causati:
- da mancata disponibilità o impiego di attrezzature di sicurezza,
- da insufficienze tecnico-logistiche,
- da carenza di competenze tecniche e normative per mancanza di adeguata formazione.
sarà ascrivibile al primo dirigente responsabile in ordine gerarchico.
In conclusione ricordando che effettuare un qualsiasi lavoro elettrico risulta essere pericoloso,
per interventi in presenza di tensione elettrica si ribadisce la necessità di:
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- pianificare ogni operazione, anche la più banale, per iscritto,
- evitare superficialità e genericità di ogni informazione,
- ricorrere il più possibile a riunioni e discussioni tra le parti interessate (datore di lavoro, RI,
PL),
- avere a disposizione tutte le documentazioni e gli schemi necessari prima di iniziare i
lavori,
- avere informazioni aggiornate sull’attuale stato dell’impianto,
- mantenere un continuo contatto tra datore di lavoro, RI, PL, durante l’esecuzione dei
lavori.
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