Acea Distribuzione S.p.A. Specifica Tecnica Direzione Ingegneria DMT10 Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione Impianti e Materiali Edizione 1, Marzo 2007 RILEVATORI DI PRESENZA TENSIONE CON PRESE E PARTITORI CAPACITIVI PER SCOMPARTI DI MEDIA TENSIONE Elaborato da Responsabile U. Unificazione I. & M. Responsabile U. Materiali e Appalti Daniele Giustini Roberto Bevilacqua Rodolfo Lenci Acea Distribuzione S.p.A. Direzione Ingegneria Specifica Tecnica DMT10 Edizione 1, Marzo 2007 SOMMARIO 1 2 3 4 5 6 6 7 OGGETTO ....................................................................................................................... 3 NORME DI RIFERIMENTO ......................................................................................... 3 GENERALITÀ................................................................................................................. 4 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE....................................................................... 5 4.1 Caratteristiche elettriche ........................................................................................... 5 4.2 Componenti del dispositivo ........................................................................................ 6 4.3 Modalità funzionali .................................................................................................... 7 DOCUMENTAZIONE TECNICA................................................................................. 7 PROVE.............................................................................................................................. 8 6.1 Prove di tipo............................................................................................................... 8 6.2 Prove di accettazione ................................................................................................. 8 GARANZIA ...................................................................................................................... 8 ALLEGATI....................................................................................................................... 9 Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 2 di 8 Acea Distribuzione S.p.A. Direzione Ingegneria Specifica Tecnica DMT10 Edizione 1, Marzo 2007 1 OGGETTO La presente specifica tecnica ha per oggetto i rilevatori di presenza/assenza tensione con prese capacitive (nel seguito nominato RVPC) e i relativi partitori capacitivi, destinati a essere installati a bordo di scomparti o quadri di media tensione per cabine elettriche secondarie della rete di distribuzione, eserciti nel campo di tensione 8,4 ÷ 20 kV. Le prese capacitive forniscono i segnali di tensione per le lampade a scarica oppure per i dispositivi rilevatori di guasto direzionale e di presenza tensione (RGDAT) montati a bordo scomparto. La specifica stabilisce le caratteristiche tecniche nominali, i requisiti per la costruzione, le modalità delle prove, nonché le regole per il collaudo e le garanzie. 2 NORME DI RIFERIMENTO Le leggi e norme sotto riportate si intendono comprensive di successivi aggiornamenti e varianti, e quindi nel testo in vigore alla data dell'ordine, sempre che tali innovazioni normative non siano in contrasto con la presente specifica. I riferimenti alla medesima normativa, citati nel seguito della presente specifica, sono suscettibili di conseguenti modifiche, in congruità a tali aggiornamenti e varianti. a) D. Lgs. 4 dicembre 1992, n. 476 “Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3 maggio 1989 , in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28 aprile 1992”; b) D.M. del 30 dicembre 1993 “Elenco delle norme armonizzate sulla compatibilità elettromagnetica”; c) D.Lgs. 12 novembre 1996, n. 615 “Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3 maggio 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28 aprile 1992, dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22 luglio 1993 e dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29 ottobre 1993”; d) Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un’agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE; e) Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’art. 1 della legge 3-8-2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, come modificato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 3 di 8 Acea Distribuzione S.p.A. Direzione Ingegneria Specifica Tecnica DMT10 Edizione 1, Marzo 2007 f) g) h) i) j) k) l) 3 n. 106 “Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”; Norma CEI 11-69 (EN 61243-5) “Lavori sotto tensione - Rivelatori di tensione - Parte 5: Sistemi rivelatori di tensione (VDS)”; Norma CEI EN 50081-2 “Compatibilità elettromagnetica - Norma generica sull'emissione - Parte 2: Ambiente industriale”; Norma CEI EN 50082-2 “Compatibilità elettromagnetica - Norma generica sull’immunità - Parte 2: Ambiente industriale”; Norma CEI EN 50160 “Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell’energia elettrica”; Norma CEI 70-1 (EN 60529) “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”; Norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”; Norma UNI ISO 2081 “Rivestimenti metallici. Rivestimenti elettrolitici di zinco su ferro o acciaio”. GENERALITÀ L’RVPC è un dispositivo previsto per essere istallato negli scomparti “linea”, motorizzati e non, negli scomparti “utente”, negli scomparti “trasformatore” e “risalita” delle cabine secondarie. Lo scopo del componente è fornire l’indicazione della presenza di tensione nello scomparto tramite l’accensione di n. 3 lampade a scarica (una per ogni fase), consentire la connessione e il funzionamento del dispositivo per il controllo della concordanza di fase e, negli scomparti dove ne è previsto l’utilizzo, fornire i segnali tensione per gli RGDAT. L’alimentazione del dispositivo in oggetto è fornita da una sorgente costituita da una terna di accoppiamenti capacitivi (C1 = 8 ÷ 16 pF) con il sistema MT; tre tensioni a 50 Hz di circa 100 V (comunque comprese tra 60 e 400 V) sono rese disponibili mediante tre prese a spina bipolari. La corrente fornita da tale sorgente in presenza di RGDAT è compresa tra 12,5 µA e 63 µA. Il dispositivo, ai fini dell’incolumità del personale deve soddisfare quanto già previsto nel DPR n. 547/1955. In particolare, deve essere previsto un adeguato provvedimento, atto a garantire la sicurezza del personale operante contro i contatti diretti, in caso di cedimento dell’isolamento dei partitori capacitivi, quale ad esempio un dispositivo limitatore di sovra-tensioni fra l’elettrodo di accoppiamento di ciascuno di tali partitori e la massa dello scomparto MT. Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 4 di 8 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. DMT10 Direzione Ingegneria Edizione 1, Marzo 2007 4 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE A pag. 4 dei disegni allegati alla presente specifica sono indicate le dime di foratura da predisporre sul quadro MT per il fissaggio del dispositivo. 4.1 Caratteristiche elettriche Le condizioni della rete e le caratteristiche degli scomparti MT muniti di RVPC sono le seguenti: − Tensione nominale 24 kV − Tensione di esercizio 20 e 8,4 kV − Numero delle fasi 3 − Frequenza nominale 50 Hz − Corrente nominale in servizio continuo 400 A − Corrente nominale ammissibile di breve durata per 1s 25 kA − Corrente nominale ammissibile di picco (limite dinamica) 62,5 kAcr − Corrente massima di guasto a terra monofase 500 A L’RVPC viene istallato all’interno delle cabine elettriche secondarie e le condizioni ambientali cui si trova a lavorare sono: − Temperatura d’esercizio - 5 ÷ + 40 °C − Temperatura d’immagazzinaggio - 10 ÷ + 50 °C − Umidità relativa ≤ 90 % − Pressione atmosferica 70 ÷ 110 kPa − Altitudine s.l.m. < 1000 m Il dispositivo deve garantire il suo corretto funzionamento in presenza di un utilizzatore, nella fattispecie l’RGDAT, caratterizzato dai seguenti parametri di funzionamento, con riferimento alla figura 1: Xrgdat Irgdat Xc1 Xc2 V2 V1 Fig. 1 • tensione ripartita V2 (rilevabile alle prese attraverso un voltmetro con impedenza d’ingresso di almeno 10 MΩ) compresa tra 60 V e 400 V; Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 5 di 8 Acea Distribuzione S.p.A. Direzione Ingegneria Specifica Tecnica DMT10 Edizione 1, Marzo 2007 • reattanza capacitiva Xc1 di valore variabile tra 200 MΩ e 400 MΩ ± 10% (a 50 Hz): la combinazione di tale valore di Xc1 con quello della reattanza Xc2 (misurata con partitore istallato sul quadro) deve permettere, comunque, il funzionamento del dispositivo, ossia essere tale da poter ottenere, con una tensione V1 variabile tra il 20% e il 110% del suo valore nominale (V1n), un valore della corrente di uscita (Irgdat), che si richiude sul circuito d’ingresso dell’RGDAT, compreso tra ≅ 12,5µA e 63 µA; • gli scostamenti delle tre tensioni (V2) alle prese, dovute a differenze dei valori delle capacità e ad accoppiamenti parassiti tra i tre partitori, debbono essere inferiori al 30% per quanto riguarda l’ampiezza e a 15° per quanto riguarda la fase rispetto ai valori nominali. 4.2 Componenti del dispositivo Lo schema e i componenti del dispositivo sono indicati a pag. 1 degli allegati. Il dispositivo deve essere costituito da: • N. 1 piastra (P a pag. 2 degli allegati), di acciaio zincato elettroliticamente come da norma UNI ISO 2081 e sulla quale sono fissati i seguenti componenti: − n. 12 attacchi tipo Faston da 6,35 mm (spessore 0,8 mm) di cui: a) n. 6 galvanicamente connessi alla piastra e idonei a collegare lo schermo delle connessioni provenienti dalla sorgente; b) n. 6 galvanicamente connessi agli interruttori (I a pag. 1 degli allegati) e idonei a collegare le connessioni provenienti dalla sorgente; − n. 3 interruttori (I a pag. 1 degli allegati): il campo di lavoro e le modalità di funzionamento degli interruttori devono garantire sempre la messa a terra degli attacchi 4-8-12 quando l’involucro mobile è disinserito; − n. 3 boccole metalliche (B1 a pag. 2 degli allegati) Ø = 6c11 galvanicamente connesse alla piastra: − n. 3 boccole metalliche (B2 a pag. 2 degli allegati) Ø = 4c11 isolate dalla piastra, con fondo cieco e galvanicamente connesse agli attacchi Faston 4-8-12; • n. 1 coperchio (A a pag. 2 degli allegati) di acciaio zincato elettroliticamente come da norma UNI ISO 2081, di spessore ≥ 1 mm e fissato sul dispositivo mediante viti, in grado di assicurare rispetto agli attacchi una protezione pari a IP 20; • n. 3 involucri mobili metallici (previsti solo in assenza di RGDAT) verniciati in colore nero opaco (pag. 3 degli allegati) da inserire nella piastra (P a pag. 2 degli allegati) e contenente ciascuno i seguenti elementi riportati a pag. 1 degli allegati: − n. 1 lampada a scarica (L); Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 6 di 8 Acea Distribuzione S.p.A. Direzione Ingegneria Specifica Tecnica DMT10 Edizione 1, Marzo 2007 − n. 3 condensatori (C); − n. 1 resistenza (R); − n. 1 spina maschio (M1) Ø = 6h11 con contatto elastico galvanicamente connessa all’involucro (B); − n. 1 spina maschio (M2) Ø = 4h11 con contatto elastico isolata dall’involucro (B); − n. 2 diodi. 4.3 Modalità funzionali La visualizzazione della presenza/assenza tensione di ogni fase dello scomparto MT, qualora il componente RGDAT non sia previsto, è attuata mediante l’accensione di una lampada a scarica inserita nell’involucro mobile. In sede d’ordine, per ogni singolo scomparto, viene specificato se deve essere montato a bordo quadro l’RGDAT: in questo caso non saranno montate le lampade a scarica per la visualizzazione della presenza/assenza tensione, in quanto l’RGDAT stesso provvede a questo scopo e le prese capacitive sono esclusivamente dedicate a inviare segnali di tensione al rilevatore di guasti. Nel caso in cui l’RGDAT non venga montato sullo scomparto, sulla parte fissa del dispositivo RVPC debbono essere inseriti n. 3 dispositivi mobili di cui al precedente p. 4.2, destinati alla visualizzazione della presenza/assenza tensione. Durante tutta la fase di inserzione dell’involucro mobile nella piastra (P) di cui al precedente p. 4.2, deve essere assicurata l’equipotenzialità dell’involucro con quella della piastra. Con l’involucro mobile disinserito, l’interruttore (I), di cui al precedente p. 4.2, deve connettere galvanicamente a massa la sorgente. In ogni caso, il dispositivo RVPC deve presentare a fronte quadro un grado di protezione IP3X. La piastra deve essere corredata di apposito bullone M6 al quale deve essere connesso il conduttore di terra di sezione pari a 16 mm2. 5 DOCUMENTAZIONE TECNICA Il Fornitore degli scomparti o quadri MT deve presentare la seguente documentazione integrativa, contestualmente e con le medesime modalità previste per quella delle specifiche tecniche Acea DMA1, DMM5 e DMS7: • schemi elettrici dei circuiti; • dimensioni di ingombro dei componenti; • descrizione delle caratteristiche costruttive ed elettriche, con particolare riferimento alle capacità C1 dell’accoppiamento con il sistema MT e C2 dell’elettrodo di accoppiamento verso terra (misurate a 50 Hz con partitore istallato e completamente cablato sul quadro nelle effettive condizioni di servizio). Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 7 di 8 Acea Distribuzione S.p.A. Direzione Ingegneria Specifica Tecnica DMT10 Edizione 1, Marzo 2007 PROVE 6 Dopo il nulla osta da parte di Acea alla costruzione dello scomparto o quadro MT, il Fornitore predispone un prototipo del medesimo equipaggiato con il componente descritto in questa specifica e comunica alla Acea la disponibilità dello stesso, al fine di consentire a quest’ultima la verifica della conformità al tipo, secondo le seguenti prove integrative a quelle previste per i rispettivi scomparti o quadri MT. 6.1 Prove di tipo a) Esame a vista Si deve verificare la rispondenza del prototipo ai documenti approvati da Acea Distribuzione e alla presente specifica, in particolare, la corrispondenza delle dimensioni geometriche, l'assenza di difetti visibili di fabbricazione, l'accuratezza della costruzione e la rispondenza al grado di protezione prescritto. b) Esame funzionale RGDAT e concordanza fasi E’ questa una prova opzionale ed è facoltà di Acea scegliere, di volta in volta, se effettuarla o meno. Consiste nel provare se il dispositivo RGDAT (conforme alla specifica tecnica Acea DTM9) e lo strumento per verificare la concordanza fasi, connessi allo scomparto MT (uno alla volta) tramite le prese capacitive, funzionino regolarmente. Per gli scomparti MT che non vengano equipaggiati con dispositivo RGDAT la verifica va fatta inserendo i dispositivi mobili di cui al precedente p. 4.2 nella propria sede. La verifica del funzionamento dei partitori capacitivi va fatta alimentando lo scomparto MT con la sua tensione nominale, tenendo conto delle tolleranze stabilite nel precedente p. 4.1. 6.2 Prove di accettazione Gli scomparti o quadri MT in ordine, equipaggiati con il dispositivo RVPC in condizioni di servizio, vanno sottoposti alle prove e verifiche descritte nelle specifiche tecniche Acea DMA1, DMM5 e DMS7. 6 GARANZIA Il Fornitore dello scomparto MT è l’unico garante nei confronti dell’Acea contro tutti i difetti del materiale e di costruzione oltre che, indipendentemente dai collaudi effettuati, per la piena rispondenza alla Specifica Tecnica dell’Acea stessa. La garanzia prevede qualsiasi riparazione o sostituzione gratuita, trasporti compresi, nel più breve tempo possibile, ma comunque entro 3 mesi dalla notifica al Fornitore, degli RVPC e/o loro componenti: - per un periodo di 24 mesi dalla data di messa in servizio, ma non oltre 30 mesi dalla data di fine collaudo presso l’Acea con esito favorevole, nei casi di difetti riscontrati; Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 8 di 8 Acea Distribuzione S.p.A. Direzione Ingegneria Specifica Tecnica DMT10 Edizione 1, Marzo 2007 - per un periodo di 5 anni dalla data di fine collaudo presso l’Acea con esito favorevole, nei casi di non rispondenza alla Specifica Tecnica dell’Acea accertata successivamente al collaudo. Il periodo di sospensione dal servizio dovuto a difetti di materiale e di costruzione prolunga la durata della garanzia del tempo intercorrente tra la notifica del guasto e la riconsegna del/degli esemplare/i da parte del Fornitore. Per tutti i componenti oggetto di questa specifica che, in regime di garanzia, siano stati sostituiti, riparati o comunque influenzati da tali operazioni, gli obblighi di garanzia nei casi di difetti riscontrati si estendono di ulteriori 12 mesi, a partire dalla data di ultimazione della sostituzione o della riparazione effettuata. 7 ALLEGATI Si considerano parte integrante della presente specifica i seguenti allegati inerenti gli schemi elettrici e i disegni costruttivi: 1. schema di principio del dispositivo; 2. disegni costruttivi; 3. disegni costruttivi; 4. dima di foratura sul quadro MT; 5. schema elettrico involucro mobile. Unità Materiali e Appalti Unità Unificazione I. & M. Pagina 9 di 8