Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Gianfranco Giraudo Alexsander Naumow CA’ FOSCARI FORMAZIONE E RICERCA DISTRETTI DEL SAPERE NELL’EUROPA DELL’EST Tutti i diritti riservati Stampa Litocenter snc Limena (Pd) 2003 Unimedia Srl IN COPERTINA, DA SINISTRA: statua dei Santi Cirillo e Metodio dall’Università di Banja Luka e immagini dalle Università di Vilnius, Banja Luka, Tallin, Sofia, Ljubliana, Praga. Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Gianfranco Giraudo Alexsander Naumow CA’ FOSCARI FORMAZIONE E RICERCA Distretti del sapere nell’Europa dell’Est: una ricerca dedicata alle imprese che multilocalizzano L’imprenditore che decide di valutare nuove occasioni e formule di business per acquisire e presidiare attivamente i mercati dei Paesi dell’Europa dell’Est si trova a dover affrontare un mondo in gran parte sconosciuto sia dal punto di vista economico che da quello culturale e sociale. Favorire la presenza di investimenti diretti dell’imprenditoria italiana sui mercati dell’Est europeo implica un passaggio strategico: conoscere con chiarezza le potenzialità di sviluppo del Paese d’interesse, le dotazioni infrastrutturali sia materiali che immateriali. Uno sviluppo che, nell’Europa dell’Est come altrove, si basa non solo sulle capacità della manodopera, ma soprattutto sulla spinta propulsiva della conoscenza, dell’innovazione, della ricerca applicata al mondo dell’industria e dell’economia in genere. Costruire una nuova fabbrica in un Paese dell’Est europeo significa, quindi, organizzare risorse umane, professionali e capacità tecniche in grado di fare impresa. Non basta. Significa anche trasferire know how e rendere autonomi e competitivi in loco funzionari e manager capaci ed affidabili. Questo contributo, nato dalla sinergia tra Unindustria Venezia e Università Ca’ Foscari, vuole sottolineare che i cervelli non sempre devono essere importarti dall’Italia. Le più importanti Università delle capitali dell’ Europa dell’Est offrono un livello di qualità formativa ed accademica che ha poco da invidiare ai più blasonati Atenei di Parigi, Venezia o Londra. Basta conoscere nel dettaglio i corsi di laurea e di istruzione superiore presenti nei Paesi d’interesse per attivare una collaborazione impresa – ateneo volta ad individuare professionalità locali di ottimo livello. Questo libretto vuole essere, a tal proposito, uno strumento per conoscere e utilizzare le opportunità offerte da un patrimonio culturale tecnico e scientifico. Lo scopo dell’iniziativa è essenzialmente quello di censire gli istituti superiori e le università, i centri di eccellenza e della Ricerca, raccogliendo informazioni soprattutto su: organizzazione interna e settori di attività, rapporti con la società civile, imprese e mondo del lavoro. Gli Autori di questo lavoro hanno voluto incrociare questi dati con quelli sulla situazione socio-politica di ogni singolo Stato, magari con qualche spunto riguardo al rapporto interculturale tra Italia e Paese in esame, per favorire l’approccio dell’imprenditore italiano. 6 Il processo di multilocalizzazione - ossia la creazione di unità locali all’estero integrate all’azienda madre in Italia - si appoggia sul “sapere chi e come sa fare”. Una scommessa sul lungo periodo ed una responsabilità quotidiana nel governare l’allargamento dell’Unione Europea che è pure un’occasione di sviluppo per l’imprenditoria del Nord Est e italiana in genere, ma anche per molti giovani preparati e per i loro Paesi d’appartenenza. Dissipare luoghi comuni e offrire nitidezza sulle prospettive di crescita ed evoluzione dei diversi Paesi costituisce già un primo obiettivo importante. Coglierne il valore aggiunto per la propria azienda e gli elementi di competitività per un Nord che dovrà guardare sempre più ad Est, spetta ora a ciascun imprenditore. Buona lettura. Diego Lorenzon Vice Presidente Unindustria Venezia 7 Indice Introduzione ................................................................................................... 8 Albania .......................................................................................................... 19 Slovenia ......................................................................................................... 21 Croazia ........................................................................................................... 23 Bosnia-Erzegovina ......................................................................................... 27 Serbia Montenegro ......................................................................................... 29 Macedonia ...................................................................................................... 32 Bulgaria .......................................................................................................... 34 Romania ......................................................................................................... 38 Ungheria ........................................................................................................ 46 Polonia ........................................................................................................... 52 Repubblica Ceca ............................................................................................ 59 Slovacchia ...................................................................................................... 64 Estonia ............................................................................................................ 67 Lettonia ........................................................................................................... 69 Lituania ........................................................................................................... 73 Moldova ......................................................................................................... 77 Sintesi ............................................................................................................ 80 9 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est 10 Introduzione Stati presi in considerazione Albania Ex–Jugoslavia Slovenia Croazia Bosnia–Erzegovina Serbia e Montenegro (ed ex–Repubbliche Autonome di Kosovo e Vojvodina) Macedonia Bulgaria Romania Ungheria Polonia Ex–Cecoslovacchia Rep. Ceca Slovacchia Ex–U.R.S.S. Estonia Lettonia Lituania Moldova Quadro politico Tranne la Moldova, in cui la guerra civile rimane incombente, l’Albania e, in certa misura, Serbia–Montenegro e Macedonia, per l’ancor alta conflittualità interetnica, gli Stati dell’Europa Centro–Orientale e Danubiano–Balcanica sembrano avere un assetto istituzionale più o meno stabile con Parlamenti democraticamente eletti ed accettazione del principio dell’alternanza. Slovenia, Ungheria e Polonia sono stati i primi in ordine di tempo e sono attualmente i più affidabili; la Federazione serbo–montenegrina è stata l’ultima in ordine di tempo. 11 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Più o meno pesanti sono i problemi della transizione politica (che è stata cruenta nella sola Romania): il troppo rapido passaggio alla democrazia ha provocato la sparizione (o, a volte, la mimetizzazione) delle élites preesistenti e portato alla ribalta seconde e terze scelte (un processo analogo, ma molto più traumatico, di quello italiano, dalla Prima alla Seconda Repubblica), oppure le forze di sottogoverno. Sul piano economico è doppio l’ordine dei problemi: per tutti i Paesi il passaggio da un dirigismo rigido ad un’economia di mercato spesso senza regole; per i Paesi nati dallo smembramrnto di entità multinazionali un processo simile a quello verificatosi dopo la Prima Guerra mondiale con la dissoluzione dell’Impero Austro–Ungarico, allorché aree economicamente complementari, spesso ad alta specializzazione, si sono trovate prive di materie prime e/o di impianti di trasformazione e/o di mercato. Spesso, tanto sul piano economico quanto su quello politico, la transizione ha significato paradossalmente eliminazione di quanto di buono vi era nel vecchio regime e conservazione degli elementi negativi, quali una pesante burocrazia ed una diffusa corruzione dei quadri medio-alti, che, peraltro, era l’unica possibilità di far marciare un’economia soffocata dalle pesantezze del sistema. Se nei Paesi a maggioranza cattolica (Slovenia, Croazia, Rep.Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia) un margine più o meno ampio era lasciato all’iniziativa privata, in quelli a tradizione ortodossa il Comunismo era attecchito su un terreno predisposto ad accettarlo, in quanto, per ormai secolare tradizione, il Principe era lo Stato, l’unico imprenditore ed il Padre amorevole che soddisfaceva a tutte le esigenze del suo popolo. Quasi tutti i Paesi sono attualmente orientati verso gli USA, dai quali si attendono aiuti economici ed ai quali sono disposti ad offrire incondizionato sostegno politico. 12 Introduzione Alcuni indicatori economici e sociali Stato Albania PIL/ab. % PIL % PIL % PIL (US$) I settore II settore III settore 930 62 19 16 1.210 n. d. n. d. n. d. Bulgaria 1410 17 27 56 Croazia 4.530 9 32 59 Estonia 3.400 6 28 66 Lettonia 2.430 4 28 68 Lituania 2.640 9 32 59 Macedonia 1.660 11 31 58 Bosnia-Erzegovina Moldova 410 25 22 53 Polonia 4.070 3 31 66 Rep. Ceca 5.020 4 43 53 Romania 1.470 13 36 51 Serbia Montenegro 1.289 22 33 45 Slovacchia 3.770 5 35 60 Slovenia 10.000 4 38 58 Ungheria 4.640 4 33 63 20.170 3 28 69 Italia Stato Analfabetismo % Calorie/ab./giorno Albania 15,3 2.976 Bosnia-Erzegovina 14,5 2.601 1,5 2.740 Bulgaria Croazia 1,7 2.479 Estonia 0,3 3.058 Lettonia 0,3 2.994 Lituania 0,4 3.104 Macedonia 5,9 2.938 Moldova 1,1 2.763 Polonia 0,2 3.551 Rep. Ceca n. d. 3.292 Romania 1,8 3.263 Serbia Montenegro 2,1 2.963 Slovacchia Slovenia n. d. 2.953 0,3 2.950 Ungheria 0,6 3.408 Italia 1,5 3.608 13 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Stato pop. attiva % pop. pop. attiva M/F % urbana % consumo disoccu- energia/ pazione % ab.kWh Albania 49 59/41 21,9 1.738 17,8 Bosnia-Erzegovina 41 n.d. 43 468 39,4 Bulgaria 55 53/47 69,6 4.566 16,4 Croazia 48 55/45 57,7 3.181 16,1 Estonia 57 52/48 68,6 5.690 5,3 Lettonia 55 51/49 69 2.609 Lituania 55 50/50 67,2 12,6 7.8 Macedonia 47 58/42 62 32,2 Moldova 51 51/49 46,1 2,1 Polonia 52 54/46 65,6 15 Rep. Ceca 55 53/47 74,7 8,8 Romania 48 54/46 56,2 10,5 Serbia Montenegro 48 57/43 52,2 27,3 17,9 Slovacchia 54 54/46 57,4 Slovenia 49 54/46 50,4 Ungheria 47 55/45 64 3.749 6,4 Italia 38 n. d. 67 3.608 10 Stato speranza di vita M/F Albania 70/76 mortalità infantile ‰ <1anno/>5anni 7,4 abitanti/ medico 15/31 668 Casi AIDS per 100.000 ab. 0,3 Bosnia-Erzegovina 70/73 3/18 3.663 2 Bulgaria 69/76 14,5/16 285 0,6 Croazia 69/76 7,7/9 501 n. d. Estonia 65/76 8,9/21 324 35,9 Lettonia 64/75 10,4/21 355 0.8 Lituania 68/78 8,8/21 256 0,3 Macedonia 71/75 15,7/26 445 1,1 Moldova 64/72 17,4/33 250 0,4 Polonia 69/77 8,1/10 429 1,5 Rep. Ceca 71/78 4,1/5 261 1,1 Romania 67/74 18,6/22 543 22,8 Serbia Montenegro 70/75 12,6/20 471 n. d. Slovacchia 69/77 8,6/9 265 n. d. Slovenia 71/79 5,1/5 439 3,2 Ungheria 67/76 9,2/9 76 2,8 Italia 77/83 5,7/6 175 21,5 14 Introduzione Istruzione Nel regime socialista l’istruzione era obbligatoria e gratuita con cicli tra gli 8 e gli 11 anni, secondo i Paesi; la scuola di base dava di norma un’informazione ampia e di buon livello, seppure con un severo controllo ideologico. Il tasso di alfabetizzazione, con qualche differenza tra Paese e Paese, era vicino al 100% e rimane tuttora altissimo, con l’eccezione dell’Albania e della Bosnia–Erzegovina. L’accesso all’istruzione superiore era a numero chiuso, gli studenti ricevevano una retribuzione, norme severe regolavano la frequenza e gli esami. Il modello prevalente offriva tre livelli: scuole tecniche (sul modello delle Fachhochschulen tedesche) che davano una qualificazione professionale; Istituti pedagogici, che preparavano i futuri insegnanti; Università che preparavano i futuri quadri. I corsi post–laurea erano egualmente a numero chiuso. Oggi l’istruzione superiore pubblica versa in una crisi, più o meno accentuata secondo i Paesi, per mancanza di fondi, cui si cerca di supplire con accordi di collaborazione e sovvenzioni da parte di Università e Fondazioni straniere (americane soprattutto, ma anche canadesi, inglesi, tedesche, scandinave, etc.). Si registra comunque una proliferazione delle sedi universitarie: sin- Stato gole Facoltà o Scuole Superiori Albania 3,1 Bosnia–Erzegovina n. d. Tecniche, sorte come sedi staccate di % PIL per istruzione e ricerca Bulgaria 3,8 grandi Università ottengono lo sta- Croazia n. d. tus di Università autonome a pieno Estonia n. d. titolo. Lettonia 6,5 Lituania 5,4 Macedonia 5,1 ’70, continua parallelamente alla Moldova n. d. creazione di sempre più numerose Polonia 8.2 Istituzioni di insegnamento superi- Rep. Ceca 5,1 ore private locali o emanazione di Romania 4,2 Serbia–Montenegro n. d. Il processo, già iniziato negli anni Istituzioni straniere. Slovacchia 5.0 Slovenia 7,1 Ungheria 5,3 15 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Minoranze Forti correnti nazionalistiche – spesso suggerite dall’identificazione di ethnos e confessione religiosa – interessano quasi tutti i Paesi, così come quasi tutti hanno problemi di minoranze. Nei Paesi della ex-Jugoslavia il melting pot dell’epoca titoista è un lontano ricordo dopo le pulizie etniche incrociate provocate dal conflitto del 19911995. In Slovenia la situazione non sembra drammatica, nonostante qualche rivendicazione della minoranza tedesca ed il contenzioso (ereditato, insieme con la Croazia, dalla ex–Jugoslavia) con l’Italia per le proprietà degli Italiani. In Croazia la minoranza serba già consistente, è stata in parte eliminata o costretta all’emigrazione, mentre la parte rimasta – difficilmente quantificabile – si è mimetizzata. In Bosnia–Erzegovina – spariti o quasi Ebrei e Zingari – resta difficile la convivenza tra i Serbi e la precaria Federazione croato-musulmana. Peraltro molti Musulmani, prima che Tito inventasse la pseudo-etnia musulmana, si definivano Serbi. Mentre le minoranze ungherese e ucraina (rusyna) della Vojvodina non sembrano minacciate, resta esplosiva la situazione del Kosovo, dove la neominoranza serba è minacciata dalla maggioranza locale albanese. Curiosa è la situazione linguistica del serbo-croato, codificato in due varianti alla metà dell’Ottocento ed ora scisso in due lingue, mentre bosniaco e montenegrino rivendicano a loro volta l’identità di lingue nazionali. Precaria è la situazione in Macedonia, sia sul piano religioso, in quanto la Chiesa ortodossa locale è non-canonica (cioé non riconosciuta dalle altre Chiese ortodosse), sia sul piano etnico per la presenza di una consistente minoranza albanese (otre il 30%). In corso è un intricato gioco politico, difficilmente decifrabile per un osservatore esterno. Per di più, pesa la rivendicazione sul nome – e forse non solo – da parte della Grecia, dove esisteva una minoranza slava della quale non si hanno ora notizie. In Albania è in corso una guerra linguistica (tra le varianti ghega e tosca), riflesso dello scontro tra i clans del Nord e del Sud. La Romania, dopo le persecuzioni delle minoranze linguistiche e religiose all’epoca di Ceau4escu, non sembra avere problemi. Contrariamente a quanto 16 Introduzione avvenuto nella ex–Jugoslavia, dove la crisi economica ha esasperato le rivalità, la difficile situazione economica sembra aver messo loro la sordina. Il problema, comunque, riguarda quasi esclusivamente la Transilvania, dove esiste una minoranza ungherese in maggioranza calvinista ed una tedesca, cattolica (gli Svevi) e luterana (i Sassoni). Qualche conflitto si registra tra Ortodossi ed Uniati, senza peraltro pericolo di scontri fisici. Il problema più scottante è quello dei rapporti con l’Ungheria, dove un piccolo, ma potente, gruppo di estrema destra cerca di far leva su sentimenti revanscisti in Ungheria ed irredentisti in Transilvania. In Bulgaria, prima del 1989, erano riconosciuti come minoranze solo Armeni ed Ebrei, mentre la minoranza turca era stata forzosamente bulgarizzata. Dopo il 1989 una parte di essa era emigrata in Turchia, mentre la parte rimasta ha costituito un partito che è l’ago della bilancia della politica bulgara. Singolare è la situazione della Chiesa ortodossa, scissa in due tronconi che si accusano a vicenda di eresia. Se nella Rep.Ceca ed in Ungheria, la situazione appare tranquilla, qualche problema sussiste in Slovacchia: qui Ucraini e Rusyny (in forte conflitto tra di loro) sono favoriti dal Governo centrale ai danni delle minoranze ungherese e tedesca. In Polonia una consistente minoranza ucraina (ortodossa e uniate) è divisa tra il Nord–Ovest, dove è stata costretta ad emigrare a forza, e le province orientali di origine. Qui sorge un problema per gli Uniati, che erano nella giurisdizione della diocesi di Leopoli (L’viv, Lwów, L’vov, Lemberg) in Ucraina: poiché la legge polacca non ammette che cittadini polacchi si trovino a dipendere da una diocesi di un Stato straniero, la regione dei Lemky è stata posta sotto la diretta Amministrazione Apostolica. Nel Nord–Est vi è una piccola minoranza bielorussa. Nella Slesia ex–tedesca serpeggia qualche tendenza separatista. Nelle Repubbliche baltiche ex-sovietiche, la consistente minoranza russa (che sfiora il 50%), parte di antico insediamento, solo in parte arrivata dopo la Seconda Guerra Mondiale (militari e funzionari sovietici), è sottoposta ad una forte discriminazione: ai suoi membri è richiesto un certificato di conoscenza della lingua ufficiale dello Stato per poter accedere alle cariche pubbliche e godere di alcuni diritti civili. 17 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Stato Cattolici Ortodossi Musulmani Altri* 6,2 8,7 84,4 0,7 18,0 29,9 43.0 9,1 36,8 13,1 50,1 Albania Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia 72,2 Estonia 14,0 0,7 19,4 13,9 66,7 14,6 62,9 Lettonia 14,9 7,6 Lituania 72,2 2,4 Macedonia 54,4 Moldova 44,4 Polonia 90,7 1,4 Rep. Ceca 39,1 0,2 Romania 5,1 86,8 Serbia Montenegro 5,8 62,6 Slovacchia 60,4 Slovenia 82,7 Ungheria 63,1 *Compresi non dichiarati ed atei Fonte: Calendario Atlante DeAgostini 2003 18 Protestanti 1,2 11,9 25,4 29,9 15,7 55,6 7,9 4,0 56,7 8,1 19,0 6,1 12,6 33,5 17,3 25,4 11,5 Albania Ottenuta l’indipendenza dall’Impero Ottomano, il Regno d’Albania è stato occupato alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale dall’Italia, ed il Re d’Italia ha assunto il titolo di Re d’Albania. Alla fine della Guerra si è in instaurata la dittatura di Enver Hoxha che ha chiuso il Paese in un assoluto isolamento e creato un sistema rigido sino alla paranoia di controllo sulla popolazione: tra le altre cose, era proibita qualsiasi forma di culto religioso, così come era vietata la circolazione di veicoli a motore. Dopo la morte del dittatore si è creato un fragile sistema di democrazia, condizionato da riesplose rivalità tribali, una corruzione diffusa e la presenza di una forte malavita organizzata. Nonostante l’instabilità politica endemica, è presente, soprattutto tra i giovani, una forte richiesta di cultura che guarda soprattutto all’Italia. Durante il regime la televisione italiana era l’unica finestra sul mondo. Vi è un liceo bilingue italiano-albanese a Scutari. Il sistema scolastico di base è così organizzato: Scuola elementare: 4 anni (6–10) Scuola di base: 4 anni (10–14) Scuola secondaria: 4 anni (14–18) Scuola professionale 4 anni (14–18) Scuola di avviamento al lavoro 3 anni (14–17) L’istruzione è obbligatoria dai sei ai quattordici anni: il diploma di Scuola secondaria o professionale dà diritto a sostenere l’esame d’ammissione a Istituti d’Istruzione Superiore professionali e tecnici o all’Università, questa e quelli a numero chiuso. Il sistema universitario prevede tre livelli: Laurea: 4–6 anni, secondo le Facoltà Specializzazione: 2–3 anni Dottorato: non prevede obbligo di frequenza né di esami, soltanto la preparazione, senza limiti di tempo, di una tesi di dottorato. Nei primi anni del regime gli studenti albanesi venivano mandati a studiare nelle Università dei Paesi socialisti. Nel 1957 viene fondata l’Università di Tirana, nella quale confluiscono i preesistenti Istituti d’Istruzione Superiore: Economia, Giurisprudenza, Medicina, Pedagogia e il Politecnico. Nel 1991 il Politecnico si stacca dall’Università. Sono attivi i seguenti Istituti d’Istruzione Superiore: Università di Tirana Accademia di Belle Arti di Tirana Università di Agraria di Tirana Accademia di Sport ed Educazione Fisica di Tirana Scuola Superiore Militare Unificata di Tirana Università “Luigj Gurakuqi” di Shkoder (Scutari) Università “Aleksander Xhuvani” di Elbasan Università “Eqerem Cabej” di Gjirokaster (Argirocastro) Università “Fan Noli” di Korçe Università “Ismail Qemali” di Vlore Segnaliamo l’Albania Education Development Program sostenuto dalla Fondazione Soros. L’università di Tirana ha attualmente le seguenti Facoltà: 19 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Economia Lingue Straniere Scienze Naturali Storia Giurisprudenza Medicina Scienze Sociali Nella Facoltà di Lingue Straniere vengono impartiti insegnamenti di francese, greco, inglese, italiano, russo, tedesco e turco. L’università di Scutari conta le seguenti Facoltà: Economia Filologia Giurisprudenza Pedagogia Scienze Naturali Scienze Sociali Storia e Geografia Recentemente è stato costituito un Dipartimento di Italianistica, cui l’Università di Firenze fornisce gran parte dei docenti, sul modello del Dipartimento di Germanistica, “adottato” dall’Università di Graz. Nel 1992 la Facoltà di Economia ha stipulato un accordo con l’Università del Nebraska per lo sviluppo dei settori: economia di mercato, management e business administration. Nel 2001 si è costituito il Centro Donna “Hapar e Lehe” in occasione dell’incontro della “Rete delle Donne del Mediterraneo, del Sud Est Europeo e dei Balcani”. L’Albania dispone di discrete risorse di materie prime (lignite, petrolio, gas naturale, cromite, minerali ferrosi). L’agricoltura è principalmente di sussistenza; diffusa la pesca. I settori industriali principali sono: agro-alimentare, tessile, lavorazione del legno. FONTI http://upt.net http://ut.net http://www.campusprogram.com/universities/Albania/htlm http://www.ceebd.co.uk/ceeed/un/al/albanco.htm Il sito http://pages.albaniaonline.net/ è un’eccellente guida, articolata nelle seguenti sezioni: Business Mass-media Guide on line Scommesse Turismo Governo Enti statali Partiti politici Programmi di sviluppo Istituzioni accademiche Sport ONG Eventi Moda Personalia http://www.shkoder.net/en/ univ.htm http://aedp.soros.al 20 Slovenia Antico feudo asburgico, la Slovenia è entrata nel 1918 nel regno di Serbia, Croazia e Slovenia e nel 1946 come una delle sei Repubbliche federali della Repubblica Socialista di Jugoslavia. L’indipendenza è stata tempestivamente riconosciuta da Italia e Germania ed ha suscitato grande entusiasmo in Vaticano. L’istruzione è obbligatoria per dieci anni (6–16). Nella Primorska, dove esiste una consistente minoranza italiana, vi sono scuole con insegnamento solo in italiano, mentre l’italiano è materia obbligatoria in tutte le scuole della regione. Nel Prekmurie, dove esiste una consistente minoranza ungherese, l’insegnamento è bilingue. Il livello successivo ha tre indirizzi: Ginnasio: quattro anni (15–19); Scuola professionale inferiore: due anni (15–17); Scuola professionale secondaria: tre anni (15–18), con stages presso società ed imprese; Scuola tecnica secondaria: quattro anni (15–19), oppure due anni dopo la Scuola professionale, oppure uno dopo il Ginnasio. Grande importanza ha l’educazione musicale, che dura 13 anni (6–19). Vi sono scuole speciali per portatori di handicap e per adulti. Dopo il diploma si può accedere a corsi non–universitari professionalizzanti (due/quattro anni) o all’Università. Gli studi universitari, cui si accede per concorso, durano quattro/sei anni secondo le Facoltà; Scuole di specializzazione post–laurea e Masters due anni, Dottorato tre anni. L’Università di Ljubljana (Lubiana), fondata nel 1919, conta attualmente le seguenti Facoltà: Affari Sociali Amministrazione Architettura Biotecnica Economia Elettronica Filosofia Geodesia Giurisprudenza Ingegneria Chimica Ingegneria Civile Matematica e Fisica Medicina Pedagogia Ragioneria e Informatica Scienze Marittime Scienze Naturali Scienze Sociali Sport Teologia Veterinaria Vi sono inoltre le Accademie di Arti Visive, Belle Arti e Musica; la Scuola Superiore di Sanità e quella di Polizia e Sicurezza. Presso l’Università hanno sede la Società degli Scultori Sloveni, quella di Didattica nell’Insegnamento Superiore e quella dei Giovani Ricercatori. L’Università di Maribor ha come fine statutario di “partecipare alla creazione di un’area intellettuale europea ed al rafforzamento dell’identità slovena all’interno di 21 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est essa”. Attualmente conta le seguenti Facoltà: Agraria Economia e Business Giurisprudenza Ingegneria Civile Ingegneria Elettrotecnica Ingegneria Meccanica Pedagogia Pediatria Scienze dell’organizzazione Ha inoltre Centri di Matematica Applicata e Fisica Teorica, Insegnamento a Distanza, Innovazione e Ricerca Interdisciplinare. Ha rapporti bilaterali di collaborazione con Università di Albania, Australia, Austria, Bosnia–Erzegovina, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Italia (Udine e Trieste), Lituania, Polonia, Rep. Ceca, Russia, Serbia–Montenegro, Svezia e U.S.A. Quanto alla neonata Università di Koper (Capodistria), abbiamo trovato soltanto la menzione di una Facoltà di Management. L’Accademia delle Scienze ed Arti di Slovenia (SAZU) ha per fini statutari: – partecipare all’elaborazione della politica della ricerca e della creazione artistica; – fornire valutazioni, proposte e pareri sullo stato, lo sviluppo e le prospettive della ricerca e della creazione artistica; – organizzare l’attività di ricerca d’intesa con le Università ed altre Istituzioni per la conoscenza del retaggio naturale e culturale del popolo sloveno e lo sviluppo della sua lingua e cultura; – sviluppare la collaborazione internazionale nel campo delle scienze e delle arti. Attualmente conta le seguenti sezioni: Belle Arti Scienze Filologiche Scienze Matematiche Fisiche, Chimiche e Tecniche Scienze Mediche Scienze Naturali Scienze Storiche e Sociali La Slovenia è riuscita a tenersi in disparte dalla guerra del 1991–1995, il che ha favorito una crescita economica anticipata rispetto agli altri Paesi dell’area, crescita che prosegue a ritmo intenso, con una disoccupazione minore della media europea, ma un’inflazione molto alta. La Slovenia è povera di materie prime ed ha un’agricoltura limitata dall’esiguità dei terreni coltivabili. L’industria è ben diversificata: i settori di punta sono le telecomunicazioni ed il farmaceutico; si segnalano la chimica, la metallurgia, la meccanica, il tessile, l’alimentare ed il mobile. FONTI http://e-gov.si/e-uprava/english/pdf/SESRSO.pdf http://www.campusprogram.com/universities/Slovenia.htm http://www.uni-lj.si http://www.uni-mb.si http://www.fm-kp.si 22 Croazia Il medioevale regno di Croazia è stato a lungo oggetto di contesa tra la Repubblica di Venezia ed il Regno d’Ungheria: a quest’ultimo è toccata la Croazia interna, a quella l’Istria e la Dalmazia. Entrambe le regioni hanno seguito le sorti dei rispettivi dominatori, per essere infine riunite sotto il dominio asburgico. Un caso particolare è rappresentato da Ragusa, che per sei secoli ha costituito una ricca e potente Repubblica, annessa nel 1807 all’Impero Asburgico. Nel 1918 la Croazia è divenuta parte del Regno di Serbia, Croazia e Slovenia, Repubblica indipendente sotto l’egida della Germania nazista tra il 1941 ed il 1945 e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, una delle sei Repubbliche federali della Jugoslavia. La dichiarazione unilaterale di indipendenza nel 1991, immediatamente riconosciuta da Italia e Germania e salutata con grande entusiasmo dal Vaticano, ha preceduto di poco l’inizio della guerra. Il sistema scolastico croato è stato riformato dopo l’indipendenza sulla base di alcuni principi: – eliminazione dell’ideologia dalla scuola; – riforma della legislazione scolastica; – carattere nazionale dell’insegnamento; – introduzione dell’insegnamento religioso. Attualmente l’istruzione è obbligatoria e uguale per tutti per otto anni (6–14). La scuola secondaria (quattro anni, da 14 a 18) comprende i seguenti indirizzi: - culturale (Grammar School) con quattro curricula: generale, linguistico, classico, scientifico. L’accesso avviene in base ad una graduatoria con criteri diversi secondo le scuole. Il diploma di maturità consente l’accesso all’Università; - artistico, con quattro curricula: musica, danza, arti figurative, disegno; - professionale, con specializzazioni in medicina, economia, commercio e agraria; industria e artigianato (studio parte in classe, parte in laboratorio); scuole del Ministero della Difesa e degli Interni, gestite direttamente dai Ministeri e sottratte alla giurisdizione dell’autorità scolastica; - grammar Schools speciali, finalizzate all’ottenimento di un International Baccalaureate, bilingui (50% delle materie in croato, 50% in una lingua straniera); - sportive per futuri campioni sportivi. Esistono inoltre scuole per Croati della Diaspora (Americhe, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa), finalizzate all’integrazione nei Paesi d’immigrazione ed alla preservazione dei caratteri nazionali, alcune finanziate dal Ministero croato dell’Istruzione e dello Sport, altre dai Governi dei Paesi ospitanti. Vi sono 260 istituti scolastici per adulti con corsi regolari e per corrispondenza. Per le minoranze nazionali sono previste scuole primarie con insegnamento in cèco, italiano, rusyno, slovacco, ucraino ed ungherese; secondarie in cèco, italiano ed ungherese. Nella transizione dal regime socialista alla tuttora fragile democrazia il sistema universitario, al contrario di quello scolastico, ha subito scarse modifiche. Per l’anno in corso sono previste 3.500 borse di studio statali, di cui 1.100 per corsi post-laurea. L’Università più prestigiosa del Paese è quella di Zagabria, fondata nel 1669 dall’Imperatore Leopoldo I e retta dai Gesuiti sino alla soppressione dell’Ordine nel 23 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est 1773; nel 1776 l’Imperatrice Maria Teresa costituì la Regia Scientiarum Academia con Facoltà di Filosofia, Teologia e Giurisprudenza; nel 1874, con decreto dell’Imperatore Francesco Giuseppe, prese il nome attuale. Oggi essa conta, oltre alle Accademie di Arte Drammatica, Belle Arti e Musica e ad una Scuola per la formazione degli insegnanti, le seguenti Facoltà: Agraria Architettura Arti Grafiche Biotecnologie Economia Educazione Fisica Educazione Speciale e Riabilitazione Filosofia Geodesia Geologia Giurisprudenza Ingegneria Chimica Ingegneria Civile Ingegneria dei Trasporti Meccanica e Costruzioni Navali Medicina Scienze Forestali Scienze Naturali e Matematica Scienze Politiche Stomatologia Tecnologia Tessile Teologia Cattolica Veterinaria Nella sede staccata di Varazdin vi sono le Facoltà di Informatica e Geotecnica, in quella di Sisak la Facoltà di Metallurgia. Nella Facoltà di Filosofia vengono impartiti insegnamenti di cèco, francese, inglese, italiano, macedone, polacco, russo, slovacco, sloveno, spagnolo, tedesco, ucraino. L’Italianistica di Zagabria è di assoluta eccellenza, forse il miglior centro di studi italiani fuori d’Italia. La conoscenza dell’italiano, sia pure solo a livello colloquiale e in versione veneto-giuliana, era molto diffusa in Dalmazia, così come i dialetti croato-dalmati hanno tuttora un’elevata percentuale di termini italiani (veneti). Tra i giovani, viceversa, prevalgono l’inglese, e, in minor misura, il tedesco, che resta peraltro la lingua di cultura della Croazia interna. Si nota comunque una certa inversione di tendenza: il Centro Internazionale delle Università Croate di Dubrovnik (Ragusa) organizza da alcuni anni corsi di italiano che hanno sino a 300 studenti. L’Università di Zagabria partecipa ai programmi CEEPUS (Central European Exchange Program for University Studies) e Alpe Adria; ha accordi bilaterali con Università di Australia, Austria, Belgio, Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Francia, Italia (Trieste, Udine, Padova e Bologna), Germania, Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Slovenia, Turchia,Ucraina ed Ungheria, nonché accordi multilaterali con Sidney e Parigi IV, con Leoben, Mostar e Maribor. L’Università di Zagabria ha promosso la creazione del Centro Internazionale delle Università Croate (ICCU / MSHS) con due sedi in Istria, a Movotun e Brijuni–Medulin (Brioni), ed uno a Ragusa. A Movotun vi sono tre centri: per lo studio del Tardo Antico e del Medio Evo, per l’editoria e per l’architettura. A Brioni vi è un centro di studi archeologici. La sede di Ragusa coordina ed organizza attività didattica e scientifica; in particolare corsi post–laurea, scuole estive, congressi e seminari, progetti internazionali (TEMPUS e UNESCO per la conservazione e la ricostruzione di beni culturali), progetti mediterranei, studi su storia e cultura dei Sefarditi, seminari sull’integrazione europea, etc. A Ragusa ha sede anche l’InterUniversity Centre, fondato nel 1973, che ospita corsi 24 Croazia post–laurea, Congressi scientifici internazionali e la Conferenza dei Rettori dell’Europa Sud–Orientale. L’Università di Rijeka (Fiume) è la più antica della Croazia: fondata nel 1623 come Collegio dei Gesuiti, venne retta da questi sino alla soppressione dell’Ordine nel 1773; nel 1857 venne fondata l’I. R. Accademia di Marina; nel 1912 la Regia Accademia Ungherese; nel 1947 assunse la denominazione attuale. Oggi essa conta le seguenti Facoltà: Economia Economia del Turismo Filosofia Giurisprudenza Ingegneria Civile Medicina Scienze Marittime Nella sede staccata di Opatija (Abbazia) vi è una facoltà di Management Turistico–Alberghiero; in quella di Pula (Pola) una Facoltà di Filosofia. In questa vi sono due sezioni di italianistica, una con insegnamento in croato, l’altra in italiano. L’Università di Fiume ha rapporti bilaterali di cooperazione con Università di Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Cile, Germania, Italia (Trieste, Udine, Trento, Bologna, Macerata), Macedonia, Malta, Polonia, Slovenia; ha un Master in International Business in collaborazione con l’Università di Trieste; partecipa ad Alpe Adria, alla Conferenza dei Rettori dei Paesi Danubiani e al programma CEEPUS. L’Università di Osijek venne fondata nel 1707 come Studium Philosophicum, nel 1975 venne ricostituita e nel 1991 venne intitolata a Josip Juraj Strossmayer, celebre polemista anti–ortodosso della seconda metà del XIX secolo. Attualmente conta le seguenti Facoltà: Agraria Economia Elettrotecnica Giurisprudenza Matematica Medicina Pedagogia Tecnologie dell’Alimenazione Nella sede staccata di Slavonskij Brod vi è una Facoltà di Scienze delle Costruzioni. Tra i Master ed i Dottorati attivati segnaliamo quelli in Management e Marketing. L’Università di Osijek ha rapporti di collaborazione con Università di Germania, Slovacchia ed Ungheria. L’Università di Split (Spalato), fondata nel 1974, conta, oltre ad un’Accademia di Belle Arti, le seguenti Facoltà: Chimica Industriale Culture Mediterranee Economia Elettrotecnica Giurisprudenza Ingegneria Civile Medicina Scienze Marittime Scienze Naturali e Matematica Scuola di Scienze Umane Sociologia Teologia Cattolica La Scuola di Scienze Umane si è ricostituita nel 2001 e ha Dipartimenti di Croatistica, Anglistica ed Italianistica. L’Università di Spalato partecipa all’Associazione delle Università Europee, alla Comunità delle Università del Mediterraneo, all’Associazione Europea per l’Educazione Internazionale e ad Europace 2000. 25 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est La più alta istanza scientifica del Paese è l’Accademia di Scienze ed Arti: fondata per iniziativa del Vescovo Strossmayer nel 1860, venne riconosciuta con decreto di Francesco Giuseppe come Accademia Jugoslava di Scienze ed Arti (JAZU); tra il 1941 ed il 1945 fu ribattezzata Accademia Croata (HAZU); di nuovo JAZU nella Repubblica Federale di Jugoslavia e ancora HAZU dopo l’indipendenza. Attualmente conta otto Istituti: Arti Figurative Filosofia Letteratura Matematica, Fisica e Chimica Musica e Musicologia Scienze Naturali Scienze Sociali Scienze Tecniche Dopo la fine della guerra, grazie anche all’afflusso di capitali stranieri, l’economia ha ripreso ad essere competitiva: cantieristica, petrolchimica, siderurgica, alimentare e tessile. Discrete sono le risorse naturali: gas naturale, petrolio, carbone e bauxite. La produzione agricola è concentrata nelle regioni del Nord, pianeggianti e ben irrigate: frumento, mais, patate e barbabietole; in Istria, Dalmazia e nelle isole si registra una produzione di buon livello di vino e olio. L’Italia è il primo partner commerciale della Croazia. FONTI http://www.campusprogram.com/Universities/Croatia.htm http://www.st.carnet.hr http://www.unizg.hr http://www.mshs.hr http://www.uniri.hr http://www.iuc.hr http://www.unios.hr http://www.unist.hr http://www.dzs.hr 26 Bosnia–Erzegovina Il Regno di Bosnia venne conquistato dagli Ottomani nel 1462, e la stragrande parte della popolazione si convertì dal Bogomilismo all’Islam. Divenuta asburgica alla metà del XIX secolo, è stata inglobata dopo la Prima Guerra Mondiale nel Regno di Serbia, Crozia e Slovenia; dopo la Seconda è divenuta una delle sei Repubbliche federali della Jugoslavia titoista. L’acquisizione dell’indipendenza è coincisa con l’inizio di una guerra devastante durata quattro anni. Una delle conseguenze più devastanti è stata quella di trasformare la Bosnia in una Federazione, che è in realtà l’unione forzata di ghetti non comunicanti tra di loro. Ciò ha avuto pesanti ripercussioni sul sistema scolastico, multietnico e paritario nella ex–Jugoslavia ed è ora condizionato da un rigido sistema nazionale. Le scuole sono poche ed insufficientemente attrezzate, molte devono addirittura fare doppi turni; gli insegnanti sono mal pagati, quando lo sono, ed hanno carichi di lavoro pesantissimi (dalle 7.30 alle 18.30). Ciononostante il livello dell’insegnamento ed il ventaglio di materie sono valutati positivamente. Sono previsti accordi di partnership tra scuole di Bosnia e del Regno Unito. Grandissima, soprattutto tra i giovani, è la domanda di insegnamento dell’inglese. Attualmente l’istruzione è obbligatoria e gratuita dai sette ai diciotto anni. Il sistema scolastico prevede due cicli: uno di base, dai 7 ai 14/15/16 anni, e uno secondario sino ai 18/19 anni, secondo il tipo di scuola (selettiva, tecnica o generale). L’Università è a numero chiuso. L’Università di Sarajevo venne fondata nel 1531 da Gazi Husrev-beg come madrasa (scuola coranica); trasformata nel 1887, durante la dominazione austriaca, in scuola di Shariah, riformata in senso europeo nel 1940 e divenuta una delle più prestigiose della ex–Jugoslavia in una città che era tra le più cosmopolite e ricche di fermenti d’Europa. Attualmente conta, oltre all’Accademia di Belle Arti ed a quella di Scenografia, le seguenti Facoltà: Architettura Criminologia Economia Educazione Fisica Elettrotecnica Farmacia Filosofia Giurisprudenza Matematica Meccanica Medicina Metallurgia Musica Pedagogia Scienze della Comunicazione Scienze Politiche Stomatologia Ingegneria Civile Veterinaria L’Università di Banja Luka, fondata nel 1961, ha, oltre ad un’Accademia di Belle Arti, le seguenti Facoltà: Agraria Architettura e Ingegneria Civile Economia Educazione Fisica e Sport Elettrotecnica Filosofia Giurisprudenza Ingegneria Meccanica Medicina Scienze Forestali Scienze Naturali e Matematica Tecnologia 27 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est L’Università “Dzemal Bijedi,” di Mostar (serba) venne fondata nel 1977 accorpando le preesistenti Scuola Superiore di Costruzione di Macchine (istituita nel1959), la Scuola Superiore di Agraria (istituita nel 1960) ed alcune Facoltà sorte negli anni ’70 come sedi staccate dell’Università di Sarajevo. Conta attualmente le seguenti Facoltà: Economia Giurisprudenza Ingegneria Civile Ingegneria Meccanica Ha inoltre un’Accademia di Pedagogia e due corsi brevi (cinque semestri) diInformatica e di Culture Mediterranee. Ha uno stretto rapporto di collaborazione con l’Università di Vienna. L’Università di Mostar (croata), separata da quella serba dopo la guerra, conta le seguenti Facoltà: Agraria Economia Giurisprudenza Ingegneria Civile Medicina Pedagogia Ha anche un’Accademia di Belle Arti ed un Centro di Studi Giornalistici. E’ membro dell’Associazione delle Università Europee, e della Conferenza dei Rettori dei Paesi Danubiani. Ha rapporti di collaborazione con le Università di Bologna, Firenze, Roma “La Sapienza” ed Udine. L’Università di Tuzla venne fondata accorpando alcune Facoltà sorte negli anni ’70 come sedi staccate dell’Università di Sarajevo. Conta attualmente le seguenti Facoltà: Defectologia Economia Filosofia Geologia ed Ingegneria Civile Ingegneria Elettrotecnica Ingegneria Meccanica Medicina Scienze Sport Tecnologia Nel Dipartimento di Lingue Straniere della Facoltà di Filosofia vi sono insegnamenti di inglese, tedesco e turco. L’Università di Tuzla ha anche un’Accademia di Arte Drammatica e tre corsi brevi (due anni): Business School, Formazione di Insegnanti, Educazione Tecnica ed Informatica. L’economia stenta a decollare dopo i disastri della guerra. L’agricoltura è a livello di sussistenza; rilevanti sono la pastorizia e lo sfruttamento delle risorse forestali; buone sono le risorse minerarie. Lo statuto speciale della città di Brcko, che non appartiene ad alcuna delle entità della Federazione, ha favorito la sua trasformazione in centro pilota per gli insediamenti industriali ed il commercio estero. Primo partner commerciale della Bosnia–Erzegovina è l’Italia. FONTI http://www.campusprogram.com/universities/Bosnia_and_Herzegowina.html http://www.unsa.ba/eng/novosti.php http://www.cob.net.ba/univerzitet_mostar/ http://www.sve–mo.ba http://www.untz.ba 28 Serbia - Montenegro Il già indipendente Regno di Serbia è passato dalla dominazione bizantina a quella ottomana; ottenuta ll’indipendenza, si sarebbe dovuto federare con la Bulgaria secondo un piano predisposto dalle Grandi Potenze; ma i due nuovi Stati si affrontarono subito in una guerra sanguinosa. Nel 1918 la Serbia entrò nel Regno di Serbia, Croazia e Slovenia, occupandovi una posizione preminente, che avrebbe conservata anche nella Repubblica Federale di Jugoslavia. Con lo smembramento di questa, ha costituito con il Montenegro, una Federazione che ha conservato il vecchio nome, sostituito da quello attuale nel corso di quest’anno. Il Montenegro è stato a lungo diviso tra Venezia e l’Impero ottomano, costituendo fonte perenne di disordini per entrambe le Potenze. Costituitosi come Regno nell’ultimo quarto del XIX secolo, è stato occupato dall’Italia nel corso della Seconda Guerra Mondiale; alla fine di questa è divenuto una delle sei Repubbliche Federali della Jugoslavia. Attualmente l’istruzione è obbligatoria e gratuita per otto anni, da 7 a 15. Segue una scuola secodaria di quattro anni (15–19) divisa in tre indirizzi: umanistico, tecnico-professionale ed artistico. Nella ex–Repubblica federale di Vojvodina, benché Milosevi, le abbia revocato l’autonomia, persiste un sistema di insegnamento nelle lingue delle minoranze. Sia nella scuola di base che in quella superiore esistono corsi con insegnamento in serbo, ungherese, slovacco, romeno e rusyno. In Kosovo, l’altra ex–Repubblica autonoma, le due comunità, serba ed albanese, vivevano in età titoista in condizione di assoluta segregazione. Dal 2000, per iniziativa di ufficiali e soldati del II Reggimento del Genio inglese, è iniziata una raccolta di fondi per la ricostruzione del sistema scolastico, non si sa su quali basi dal punto di vista etnico. Esistono corsi non–universitari di formazione professionale della durata di 2–3 anni. In Vojvodina esistono due corsi con insegnamento in serbo ed ungherese, uno in romeno. L’accesso all’Università è consentito a chi è in possesso di un diploma di scuola secondaria, previo superamento di un esame di ammissione. La laurea viene conseguita dopo un corso di studi di 4–6 anni, secondo le Facoltà; due anni dura il master, tre il dottorato. La più antica e prestigiosa Università del Paese è quella di Belgrado, fondata nel 1808 e costituitasi come Università nazionale serba nel 1905. Attualmente l’Università di Belgrado conta, oltre all’Accademia di Belle Arti ed a quella di Musica, 28 Facoltà, 150 corsi di laurea e 1.700 programmi post–laurea. Le Facoltà attivate sono le seguenti: Agronomia Architettura Biologia Chimica Chimica–Fisica Defectologia Difesa Civile e Sicurezza Economia Educazione Fisica Farmacia Filologia Filosofia Geografia Geologia Giurisprudenza Ingegneria Civile Ingegneria Elettrotecnica Ingegneria Meccanica Ingegneria dei Trasporti Matematica Medicina Pedagogia 29 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Scienze Forestali Scienze Politiche Tecnologia Scienze dell’Organizzazione Stomatologia Teologia della Chiesa ortodossa serba In collaborazione con l’Università di Belgrado è stata recentemente fondata a Subotica un’Università Aperta con due Facoltà: Business ed Informatica Management Finanziario ed Assicurazioni A Belgrado è stato recentemente costituito un Istituto di Studi Europei,che sta svolgendo un programma quinquennale di ricerca sui processi politici, economici e culturali in Europa. E’ stata recentemente istituita un Università Europea privata, con una Facoltà di Management Internazionale. Dal 1948 è attiva a Belgrado l’Università Popolare “Bozidar Adzija”, con corsi di formazione permanente per adulti. Nel Centro di lingue vengono impartiti insegnamenti di francese, greco, inglese, italiano, spagnolo, tedesco e serbo per stranieri. L’Università di Novi Sad, fondata nel 1954, ha con sedi staccate a Subotica, Zenjanin e Sombor; in cinque Facoltà vi sono corsi in ungherese, in due ciascuna in romeno, rusyno e slovacco. Attualmente sono attivate, oltre ad un’Accademia di Belle Arti, le seguenti Facoltà: Agraria Economia Giurisprudenza Ingegneria Ingegneria Civile Medicina Pedagogia Scienze dello Sport Scienze Naturali Scienze Umane e sociali Nella Facoltà di Scienze Umane e Sociali sono impartiti insegnamenti di francese, inglese, romeno, russo, rusyno, slovacco, tedesco e ungherese. Di ottima reputazione gode la Clinica Universitaria di Chirurgia Cardiovascolare. L’Università di Kragujevac ha le seguenti Facoltà: Agronomia Economia Giurisprudenza Filologia Meccanica Medicina Pedagogia Tecnologia L’Università di Nis ha cinque Facoltà: Elettronica Medicina Ingegneria Civile Meccanica Protezione Civile L’Università del Montenegro, oltre ad un’Accademia di Belle Arti e ad una Scuola Superiore di Fisioterapia, ha attivato le seguenti Facoltà: Biotecnologie Economia Elettrotecnica Filosofia Meccanica Medicina 30 Serbia - Montenegro Metallurgia Scienze Marittime Scienze Naturali e Matematica La più prestigiosa istituzione culturale del Paese è l’Accademia di Scienze ed Arti, fondata con Decreto Reale nel 1886 ed attualmente divisa in sette sezioni: Belle Arti e Musica Lingua e Letteratura Scienze Naturali e Matematica Scienze Sociali Scienze Storiche Scienze Tecniche Le conseguenze di due guerre disastrose sono difficili da riassorbire: nonostante gli aiuti dall’estero e la ripresa degli investimenti stranieri, non sono ancora stati raggiunti i livelli del 1991. L’indice della produzione agricola è 92,3 (1991 = 100) e quello della produzione industriale 51,3 (1991 = 100); disoccupazione ed inflazione sono ancora a livelli molto alti, mentre basso è il livello dei salari. L’attuale fase segna uno sviluppo a ritmi abbastanza elevati, che potrebbe continuare, perdurando gli investimenti stranieri, data l’elevata professionalità di tecnici e manodopera e la relativa modernità degli impianti industriali. Nel settore primario si segnalano i cereali e, soprattutto, gli alberi da frutta; buona anche la produzione viti-vinicola. Tra le risorse minerarie si segnalano carbone, bauxite, idrocarburi, rame, zinco e piombo. La metallurgia e la chimica hanno sofferto meno del comparto metallurgico per le devastazioni delle due guerre: stanno riprendendo a funzionare le fabbriche di automobili, autocarri, macchine agricole, locomotive e carri ferroviari. In buone condizioni è l’industria tessile, fiorente quella del legno; tradizionale è quella dell’abbigliamento e della calzatura. Buoni anche il settore molitorio e quello dello zucchero. Con la fine dell’embargo, si sta riprendendo il commercio estero, così come dà modesti segni di ripresa il turismo, soprattutto nel litorale montenegrino, dove peraltro le attrezzature sono quantitativamente e qualitativamente inferiori a quelle della confinante Dalmazia. FONTI http://www.ceebd.co.uk/ceeed/un/yu/yugoco.htm http://vojvodina.srbija-info.yu/ingles/nauka/nauka0.htm http://www.beograd.org.yu/english/zivot/obrnauka/univerz http://www.ies.org.yu http://www.badzija.co.uk/badzija.htm http://www.yuyellowpages.net/napredna.php?lang=en http://www.ns.ac.yu http://www.businessacademy.co.yu http://www.ku.ac.yu http://www.krstarica.com/eng/catalog/Education/Universities http://www.bl.ac.yu http://www.cis.cg.ac.yu http://www.suc.org/links/ http://www.fim.bg.ac.yu http://www.suedosteuropa-gesellschaft.com 31 Macedonia L’antica Macedonia è stata popolata dagli Slavi tra il VI ed il VII secolo; inserita nel primo Impero bulgaro, è poi passata dal dominio bizantino di nuovo a quello bulgaro, a quello serbo e dal 1395 a quello ottomano. Nel XIX sec. comincia il processo di scoperta di un’identità nazionale. Dopo le guerre balcaniche (1912-13) viene spartita tra Grecia, Serbia e Bulgaria; dopo la Seconda Guerra mondiale la parte serba diventa una delle Repubbliche federali della Jugoslavia. Ottenuta l’indipendenza nel 1991, per l’instabilità politica provocata dalla presenza di un rilevante minoranza albanese, venne posto sotto il controllo dell’ONU. La capitale Skopje fu quasi completamente distrutta da un terremoto nel 1963; la sua rapida ricostruzione venne considerata all’epoca un capolavoro di tecnica urbanistica. La scuola elementare dura otto anni (da 7 a 15). La scuola secondaria (generale o professionale dura quattro anni (da 15 a 19). L’istruzione superiore ha due livelli: College (professionalizzante) - Università. In tutti i livelli dell’istruzione vengono usati, oltre al macedone, anche l’albanese ed il turco. L’ Università “SS. Cirillo e Metodio” di Skopje, fondata nel 1949, è l’istituzione di insegnamento e ricerca più prestigiosa del Paese. Conta attualmente 24 Facoltà: Agraria Architettura Belle Arti Economia Educazione Fisica Farmacia Filologia “B. Koneski” Filosofia Geologia Giurisprudenza Ingegneria Civile Ingegneria Elettrotecnica Ingegneria Meccanica Medicina Metallurgia Musica Pedagogia “S. Clemente di Ocrida” Scienze Forestali Scienze Naturali e Matematica Scienze Teatrali Sicurezza Stomatologia Veterinaria Nella sede staccata di Stip vi è la Facoltà di Pedagogia “G. Delcev”. L’Università di Skopje conta anche i seguenti Istituti: Agraria Economia Folklore Letteratura Macedone Lingua Macedone “K. Misirkov” Sismologia Sociologia Tecniche dell’Agricoltura e dell’Allevamento Veterinaria Di grande prestigio gode ancora l’Accademia di Scienze e Arti, fondata nel 1967. Attualmente sono attivi i seguenti dipartimenti: Belle Arti Lingustica e Letteratura Scienze Biologiche e Mediche Scienze Matematiche e Tecniche Vi sono due Università Popolari: “Josha Svestarot” a Strumica e “Koco Ratsin” a Skopje. Questi collegi organizzano diversi corsi educativi, professionali, lingustici. 32 Macedonia Nell’ambito della Federazione Jugoslava, la Macedonia era la più povera delle Repubbliche, contribuendo per un 5% alla formazione del PIL dell’intera Federazione. La recessione che ha colpito il Paese dopo la sua uscita dalla Federazione, ne ha gravemente danneggiato l’economia, determinando una forte contrazione della produzione nei settori industriale ed agricolo. Tuttavia, l’attuazione di un processo di stabilizzazione, soprattutto grazie all’implementazione di una serrata politica monetaria e fiscale, aveva consentito di ripristinare i livelli di produzione. Gli effetti della guerra tra marzo e giugno del 1999 nella vicina regione del Kosovo hanno invece inferto un duro colpo a tutti i settori produttivi della Macedonia, ed in particolare al manifatturiero, inclusi gli importanti comparti del tessile, del ferro e dell’acciaio. La produzione industriale ha subito un brusco rallentamento il cui recupero è stato tuttavia già evidente nel corso del 2000. Nel perido 2001-2002 si sono però registrati gravi rallentamenti sia nella produzione industriale che nei raccolti agricoli, fortemente colpiti dalla forte siccità. L’economia macedone presenta un soddisfacente grado di diversificazione. E’ da notare però, a partire dal 1992 la diminuzione del peso del settore industriale e minerario a fronte di una espansione del settore del commercio e dei servizi. Di rilievo inoltre il ruolo del settore dell’edilizia, che meglio ha resistito agli effetti del conflitto del 1999, ed il cui contributo alla formazione del PIL la cui crescita, dopo essere stata vicina al 9% fino al 1996, si è assestata su valori intorno al 6-7% negli anni successivi, che hanno segnato una generale contrazione in tutti settori produttivi. Negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo il turismo (luoghi d’arte, natura). La rete di comunicazioni è poco efficiente. FONTI http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/ Macedonia http://www.ukim.edu.mk http://www.macedonia.org http://www.manu.edu.mk 33 Bulgaria Il primo Stato bulgaro è stato fondato nel VII sec. Tra il 1018 ed il 1175 venne annesso all’Impero Romano d’Oriente; di nuovo indipendente, dal 1396 venne conquistato dagli Ottomani. Nel 1878 ottenne l’indipendenza. Nelle due guerre mondiali fu alleata della Germania. Occupata nel 1944 dall’Armata Rossa, dal 1947 Repubblica Popolare, ha dal 1990 un regime democratico-parlamentare. Educazione elementare: durata 8 anni: 4+4 (da 7 anni a 15); l’educazione professionale può cominciare dopo la sesta, settima o ottava classe. Scuole secondarie (generali e professionali): durata dopo la settima – 5 anni, dopo l’ottava – 4 anni; scuola tecnica (technikum) – 3 anni; diversi modelli: 8+2, 8+3, 8+4 ed anche 7+5 Scuole linguistiche: 7+4/5 Scuole tecniche, sportive, artistiche: 8+4/5 Educazione media professionale (2 anni) permette di svolgere attività lavorativa, però non dà diritto di accesso all’Università. L’educazione superiore universitaria ha tre livelli: College – dà una qualificazione professionale superiore: management, marketing, commercio, investimenti, assicurazioni, finanza ragioneria, small business, risorse umane, gestione ambientale; servizi bibliotecari, poste e comunicazioni; Baccalaureato (Bc 4 anni) Master (Mgr 1-2 anni dopo Bc) Dottorato (3 anni dopo Mgr) Vi sono Università statali (Sofia, Veliko Tarnovo, Plovdiv, Blagoevgrad, Sumen, Burgas e Ruse), private (Varna, Burgas) e internazionali (l’Università americana di Blagoevgrad). Attualmentemente sono chiamate Università alcune Scuole Superiori, come quelle di Medicina: Sofia, Varna, Plovdiv e Pleven Tecnica: Sofia, Varna, Gabrovo e Plovdiv (Tecnologia dell’ Alimentazione), Marina Militare. Vi sono Accademie di Teatro, Musica e Danza, nonché Accademie Militari. Tutti gli Istituti di Istruzione Superiore privati sono controllati ed accreditati dal Ministero dell’Educazione. In questo momento ve ne sono 49, concentrati nelle città principali e sulla costa del Mar Nero. Quelli tradizionali offrono una ben differenziata scelta, altri puntano sulla formazione di figure professionali in ambiti che permettono un più facile accesso al mondo del lavoro: amministrazione, finanza, turismo, agricoltura, commercio, servizi bancari, telematica). I principali sono quelli di Burgas, Varna, Svistov, Gabrovo, Ruse, Stara Zagora, Pleven, Albena e Botevgrad. Sofia rimane il centro più prestigioso dell’Istruzione Superiore. L’Università “S. Clemente di Ocrida”, fondata nel 1888 come Scuola Superiore, è la più antica università bulgara e balcanica. Dopo la Seconda Guerra mondiale alcune Facoltà sono divenute Scuole autonome (Agraria, Economia, Medicina e Veterinaria), oppure sono entrate nelle strutture dell’Accademia Bulgara delle Scienze. Recentemente è stata ripristinata la Facoltà di Teologia. 34 Bulgaria Le Facoltà attive sono attualmente: Biologia Economia e Business Administration Filologia Classica e Moderna Fisica Giornalismo e Comunicazione di Massa Matematica ed Informatica Slavistica Teologia Chimica Educazione Fisica Filosofia Geologia e Geografia Giurisprudenza Pedagogia Storia Vi sono inoltre la Nuova Università Bulgara ed Istituti Superiori di: Architettura Belle Arti Chimica e Metallurgia Economia Medicina Mineralogia e Geologia Musica Politecnico Scienze dello Sport Scienze Forestali Teatro e Cinematografia, Belle Arti Vi sono altresì Scuole Superiori per i Trasporti e per l’Edilizia, l’Accademia del Ministero degli Interni e l’Acc. Militare. Sino al 1989 l’Istituzione scientifica più prestigiosa era l’Accademia delle Scienze, fiore all’occhiello del regime socialista, per questo ora guardata con sospetto o mal celata invidia. Attualmente sta cercando di uscire dalla crisi, sfruttando le sue ancora considerevoli potenzialità e trovando collegamenti con l’Università ed il mondo produttivo. L’Università “SS. Cirillo e Metodio” di Veliko Tarnovo, fondata come Istituto Pedagogico nel 1963, è diventata università nel 1971. Conta oggi sette Facoltà: Belle Arti Business Management Filosofia Lingue moderne Scienze dell’Educazione Storia Teologia Ortodossa I Colleges per la formazione degli insegnanti si trovano a Pleven a Vraca. L’Università “Paisij Chilendarski” di Plovdiv, fondata come Istituto Pedagogico nel 1961 e trasformata in Università nel 1972, è il più importante Istituto di insegnamento superiore nella Bulgaria meridionale. Attualmente conta le seguenti Facoltà: Biologia Chimica Educazione Fisica Filologia Fisica Giurisprudenza Matematica e Informatica Scienze Economiche e Sociali Ha due Colleges in sedi staccate: Tecnico a Smoljan e Pedagogico a Pazardzik. L’Università “Neofit Rilski” di Blagoevgrad sorse nel 1975 come sede staccata di quella di Sofia; nel 1983 divenne Istituto Pedagogico e nel 1995 Università. Attualmente 35 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est conta, oltre ad un College tecnico, sette Facoltà: Belle Arti Diritto e Storia Economia Filologia Filosofia Matematica e Scienze Naturali Pedagogia Vi sono anche due centri, uno di Cooperazione Internazionale ed Integrazione ed uno di Lingue e Letterature Straniere, nonché un Seminario Internazionale di Studi Balcanici. L’Università “Costantino di Preslav” di Sumen, sorta come sede staccata di quella di Sofia, nel 1964 è diventata Istituto Pedagogico e nel 1971 Università. Oggi ha quattro Facoltà: Matematica ed Informatica Pedagogia Scienze Naturali Scienze Umane Vi sono anche un centro di ricerca sulla Scuola Letteraria di Preslav ed uno di Astronomia, nonché un Centro Linguistico per Stranieri. Nella sede staccata di Dobri vi è un Centro di Formazione per insegnanti. L’Università “Angel Kunev” è sorta nel 1995 come erede dell’Istituto Tecnico esistente dal 1945. Attualmente conta sette Facoltà: Business e Management Elettronica Elettrotecnica Giurisprudenza Ingegneria dei Trasporti Meccanizzazione dell’Agricoltura Pedagogia Tecnologia delle Macchine Ha un Centro Interuniversitario Bulgaro–Romeno di Studi Europei. L’Università di Stara Zagora sorse nel 1995 dell’accorpamento di due Istituti, quello di Veterinaria e quello di Medicina, cui si è aggiunta una Facoltà di Agraria. Ha inoltre un centro di formazione per insegnanti e cinque Colleges, tra cui uno bulgaro- tedesco di Agraria. In Bulgaria le lingue straniere più conosciute sono tradizionalmente il russo e, più recentemente, l’inglese, mentre sono in declino le antiche lingue di cultura, francese e tedesco. L’italiano è molto apprezzato: a Gorna Banja, nella regione di Sofija, c’è una Scuola secondaria, erede del glorioso Liceo Italiano degli anni ’30, che rilascia titoli riconosciuti dallo Stato italiano; corsi di Lingua e Letteratura italiana sono attivati nelle Università di Sofija e Veliko Tarnovo; in molte scuole elementari e medie l’italiano è insegnato come lingua straniera. La Bulgaria è uno dei Paesi meno sviluppati dell’area in esame, pur avendo compiuto negli ultimi anni notevoli sforzi per creare un’industria manifattureria e per modernizzare l’agricoltura. Le colture principali sono quelle da tempo tipiche della Bulgaria: tabacco, girasole, cereali e rose (olio essenziale, di cui la Bulgaria ha praticamente il monopolio mondiale), alberi da frutto. Buona è la produzione di vino e di conserve alimentari, che un tempo riforniva tutti i Paesi socialisti. Notevole è il patrimonio forestale, mentre l’allevamento è limitato ai soli ovini. Buona è la qualità dei prodotti latteo–caseari (yoghurt, di antichissima tradizione, e 36 Bulgaria formaggi di pecora). Le principali risorse minerarie sono la lignite, il piombo, lo zinco e l’uranio. Le industrie metallurgiche e meccaniche si sino sviluppate di recente, così come notevoli progressi sono stati compiuti dall’industria chimica. Buona diffusione ha l’industria tessile. Discreta è l’attrezzatura turistica: spiagge del Mar Nero (peraltro inquinatissimo), soggiorni montani, riserve di caccia. La rete delle comunicazioni è insufficiente. FONTI http://www.education.hit.bg http://www.minedu.government.bg http://www.aubg.bg 37 Romania Delle tre unità territoriali che compongono l’attuale Romania, la Valacchia e la Moldova furono, sin dalla fine del XIV secolo, legate da un rapporto di vassallaggio all’Impero Ottomano, pur conservando una certa autonomia ed essendo governate da dinastie locali. Alla metà del XIX secolo si crea un’unione personale: Alexandru Ioan Cuza è sovrano di Moldova e Valacchia, che però conservano strutture politico-amministrative separate. La Transilvania è, dall’XI secolo, feudo della corona ungherese, che vi insedia contadini sassoni. Dopo la conquista dell’Ungheria da parte degli Ottomani (1526), si trova in una situazione simile a quella di Valacchia e Moldova. Passata sotto la dominazione asburgica all’inizio del XVIII secolo, si affranca nel 1918 e si unisce a Valacchia e Moldova nel neonato regno di Romania. Nel 1946 nasce la Repubblica socialista di Romania. Con la rivoluzione del 1989 (l’unica cruenta in tutta l’Europa Orientale, anche se molto meno di quanto avessero fatto immaginare i mass-media) si instaura un regime democratico tuttora fragile ed un liberismo selvaggio, cui solo recentemente si sta cercando di dare qualche regola. Il sistema scolastico romeno comprende tre gradi, di cui i primi due sono obbligatori e gratuiti (dai sette ai quindici anni): Scuola elementare: 4 anni (7–11) Ginnasio: 4 anni (11–15) Liceo: 5 anni (15–20), al termine del quale si ottiene un certificato di bacalaureat che consente l’accesso all’Università Scuola professionale: 2+3 anni (15–17, 17–20) Scuola tecnica di formazione professionale: 3 anni (18–20). Sono previste le seguenti specializzazioni: industria, agricoltura e foreste, economia ed amministrazione, arte, sport, cibernetica. Il diploma di scuola professionale non da diritto di accesso all’Università. L’ammissione all’Università è per concorso; ogni Facoltà ha a disposizione un certo numero di posti con borsa di studio e di posti con pagamento di tasse di importo modesto. La tendenza, dopo la riviluzione del 1989, è quella della proliferazione delle sedi universitarie (le Università statali maggiori aprono Facoltà in centri provinciali, che poi ottengono l’autonomia); analogamente proliferano i Centri di Istruzione Superiore specializzati, tanto statali che privati, questi ultimi spesso legati ad Università e Fondazioni straniere, in larga misura anglo-americane. Le Università generali statali sono a tutt’oggi le seguenti: Alba Iulia Arad Baia Mare Bra4ov Cluj.Napoca Constanpa Galapi Ia4i Petrosani Pite4ti Re4ita Sibiu T5rgovi4te T5rgu-Jiu Timi4oara 38 Bacau Bucarest Craiova Oradea Ploie4ti Suceava T5rgu-Mure4 Romania Gli altri Istituti di istruzione superiore statali sono divisi per specializzazione come segue: Accademie militari 13 (Bra4ov – 3, Bucarest – 5, Constanpa – 2, Sibiu – 3) Medicina 8 (Bucarest – 3; Cluj-Napoca, Craiova, Ia4i, T5rgu-Mure4, Timi4oara) Arti e Spettacolo 7 (Bucarest – 3, Cluj-Napoca – 2, Ia4i, T5rgu-Mure4) Agricoltura e Foreste 5 (Bucarest – 2, Cluj-Napoca, Ia4i, Timixoara) Politecnici 5 (Bucarest – 2, Cluj-Napoca, Ia4i, Timi4oara) Economia e Finanza 2 (Bucarest, Pite4ti) Scienze Politiche 1 (Bucarest) Scienze della comunicazione 1 (Bucarest) Teologia 1 (Sibiu). Gli Istituti di Istruzione Superiori privati sono divisi per specializzazione come segue: Management e Finanza 40 (Arad, Bacau, Baia Mare, Baile Herculane, Bra4ov, Braila, Bucarest – 16, Cluj-Napoca – 2, Constanpa – 3, Craiova – 2, Galapi, Ia4i – 2, Lugoj, Ploie4ti – 2, R5mnicu Valcea, Satu Mare, Sibiu, Timi4oara – 2) Scienze umane 13 (Alba Iulia, Blaj, Bucarest – 3, Cluj-Napoca – 2; Ia4i – 3, Oradea – 2, Sibiu) Arte e Spettacolo 6 (Bucarest) Agricoltura e Ambiente 4 (Bucarest – 2, Ia4i, Timi4oara) Medicina 3 (Bucarest – 2, Oradea) Scienze della Comunicazione 3 (Bucarest – 2, Ia4i). L’inglese è materia obbligatoria in quasi tutte le Facoltà, mentre sono in netto calo le tradizionali lingue di cultura (francese e tedesco, russo dal 1946); in Transilvania, regione di confine con significative minoranze di antico insediamento, vi sono insegnanti di ungherese, tedesco ed ucraino. Corsi ufficiali di lingua e cultura italiana sono presenti nelle Università statali di Bucarest, Cluj–Napoca e Ia4i. Corsi privati di italiano sono frequenti in Transilvania, spesso tenuti da membri del clero cattolico locale. Come in quasi tutti i Paesi dell’area in esame, la capitale conserva un ruolo di netta preminenza, benché anche in Romania, come in Polonia e Bulgaria, il fenomeno della decentralizzazione abbia assunto proporzioni rilevanti. L’Università statale di Bucarest è la più prestigiosa del Paese, nonché la più antica: viene fondata nel 1694 dal Constantin Br5ncoveanu come Academia Princiara de la Sf. Sava (Accademia Principesca di S. Saba) con insegnamento in greco, in seguito alla riforma del 1776 l’insegnamento viene impartito in latino; dal 1818 in romeno; nel 1832 diviene Colegiul Naional de la Sf. Sava (Collegio Nazionale di S. Saba) di studi giuridici e scientifici; con il Decreto del Principe Alexandru Ioan Cuza, del 4/16 luglio 1864 viene fondata l’Università, che viene espressamente indicata come continuazione dell’antica Accademia Attualmente l’Università di Bucarest offre 22 corsi di laurea breve, 75 lunghi e 12 a distanza; 120 masters e 50 dottorati. Attualmente sono attive le seguenti Facoltà: Biologia Chimica Filosofia Fisica Geografia Geologia e Geofisica Giornalismo Giurisprudenza Lettere Lingue e Letterature Straniere Matematica e Informatica Psicologia 39 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Scienza della Comunicazione Sociologia Teologia Battista Teologia Romano–Cattolica Scienze Politiche Storia Teologia Ortodossa La seconda Università per antichità è quella di Sibiu (Szeben, Hermanstadt), fondata nel 1786 come Scuola di Teologia e Pedagogia, divenuta nel 1840 Accademia di Diritto, ha avuto nel 1971 la prima Facoltà in Romania di Scienze della Pubblica Amministrazione, ed ha attualmente anche le seguenti Facoltà: Ingegneria Lettere Medicina Scienze Storia e Diritto Tecnologie dell’Industria Tessile ed Alimentare Teologia Esistono inoltre un centro di Eccellenza in Management, in collaborazione con l’Università del Missouri e la Columbia, ed un servizio di consulenza carriera, in collaborazione con il British Council. La sede universitaria che contende a Bucarest il primato nel Paese è quella, tradizionalmente connotata da spirito di innovazione e minor disponibilità ad acquiescienza al potere in carica, di Cluj–Napoca (Claudiopolis, Clausenburg, Kalosvár). Biologia e Geologia Business Chimica Educazione Fisica e Sport Fisica Giurisprudenza Lettere Matematica e Informatica Psicologia e Pedagogia Scienze Economiche Scienze Politiche Sociologia Storia e Filosofia Studi Europei Teologia Greco-Cattolica Teologia Ortodossa Teologia Riformata Teologia Romano–Cattolica Nell’Università di Bra4ov segnaliamo le Facoltà di Scienze Forestali dell’Industria del Legno; nelle Facoltà tecniche alcuni insegnamenti sono impartiti in inglese e tedesco. Nell’Università di Craiova segnaliamo le facoltà di Orticultura e di Management. Nell’Università di Galapi segnaliamo le Facoltà di Ingegneria navale e di Scienze dell’alimentazione, Aquacultura e Pesca. Ha una sede staccata a Kahul in Moldova (Facoltà di Scienze e di Ingegneria). Nell’Università di Suceava segnaliamo le Facoltà di Silvicultura e Ingegneria Alimentare. Nell’Università di T5rgovi4te segnaliamo la Facoltà di Scienze Ambientali e Biotecnologie. Nell’Università di T5rgu-Mure4 esistono posti riservati per Rom e cittadini di Moldova. Per quanto riguarda gli Istituti di insegnamento superiore privati (che vengono attivati con Decreto Legge), diamo di seguito la lista di quelli nei quali vengono impartiti insegnamenti attinenti alle scienze economiche. 40 Romania BUCAREST Istituto “Atheneum” Pubbliche Relazioni Finanza, Contabilità ed Informatica Accademia Informatizzata di Scienze Tecniche ed economiche Management Finanza e Contabilità Informatica Applicata Nella sede di Alba Iulia: Finanza e Contabilità Diritto Accademia Romena di Management Management del Commercio e del Turismo Università “Nicolae Titulescu” Finanza e Contabilità Diritto Istituto “Eden” Management del Turismo Università “Artifex” Finanza e Contabilità Management Marketing ed Economia dei Servizi Istituto “Biotera” Tecnologia e valorizzazione dei prodotti agricoli Management dell’agriturismo Diritto Università Cristiana “Dimitrie Cantemir” Management del Turismo e del Commercio Banche e contabilità Relazioni economiche internazionali Scienze Giuridiche e dell’Amministrazione Sedi staccate Cluj–Napoca: Management del Turismo e del Commercio, Finanza e Banche, Contabilità, Diritto Sibiu: Geografia del Turismo Timi4oara: Management del Turismo e del Commercio Università Ecologica Finanza, Contabilità ed Amministrazione Ingegneria manageriale Diritto Sede staccata di Deva: Management del Turismo e del Commercio Internazionale Università Europea “ECOR – U.S.” Contabilità ed Informatica di Gestione 41 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Commercio Management Aziendale Università “Hyperion” Management Finanza e Contabilità Sistemi con Microprocessori Università Indipendente “Titu Maiorescu” Finanza e Contabilità Diritto Università Romeno–Americana Economia del turismo interno ed internazionale Informatica Manageriale Relazioni Internazionali Commerciali e Finanziarie Diritto Istituita nel 2002, attiva dal 2003. Università “Spiru Harep” Management Finanziario–Contabile Marketing e Commercio Estero Management Aziendale Matematica ed Informatica Sedi staccate Craiova: Management Finanziario–contabile Constanpa: Management Finanziario–contabile R5mnicu Valcea: Finanza e Contabilità C5mpulung Muscel: Finanza e Contabilità Bra4ov: Pubblica Amministrazione Università “Gheorghe Cristea” Business Econometria Informatica Relazioni economiche Internazionali Economia dell’Ambiente Comunicazione Sociale Pubblica Amministrazione Diritto Istituto Bancario Romeno Management finanziario e bancario Rilascia un titolo equipollente ad un MBA Università Romeno–Britannica Rilascia un titolo equipollente ad un MBA Lingue: inglese e tedesco Istituita per iniziativa della Fondazione IDM nel 2000, attiva dal 2001. 42 Romania ARAD Università dell’Ovest “Vasile Goldis” Marketing Business Administration Lingue: inglese, francese Sedi staccate Satu Mare: Marketing Sebs: Marketing del Turismo BAC‡U Università “George Bacovia” Contabilità informatizzata di gestione Marketing Management Aziendale B‡ILE HERCULANE Fondazione “Decebal” Management del Turismo BRA$OV Università “G. Baripiu” Informatica e Contabilità Turismo e Servizi BR‡ILA Università “Constantin Br5ncoveanu” Management e Marketing Sedi staccate Pite4ti: Management e Marketing R5mnicu Valcea: Management e Marketing CLUJ Università Avraam Iancu” Pubblica Amministrazione Università “Bogdan Voda” Management CONSTANPA Fondazione “Gaudeamus” Business Management Università “Andrei Saguna” Finanza e Contabilità Management Diritto 43 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est CRAIOVA Università “Mihai Viteazul” Contabilità ed Informatica di Gestione Management Scienze Bancarie Lingue: inglese, francese Fondazione “Meridian” Manegement d’Impresa GALATI Università “Anghel Rugina” Amministrazione Pubblica Locale Finanza e Contabilità Diritto IA$I Università “Apolonia” Pubbliche Relazioni Università Ecologica “Dimitrie Cantemir” Finanza e Contabilità Pubbliche Relazioni Sedi staccate T5rgu-Mure4: Finanza e Contabilità, Marketing e Management Università “Gheorghe Zane” Marketing Business Management Università “Petre Andrei” Finanza e Contabilità Diritto Scienze Politiche Istituto di Studi Europei “$tefan Lupascu” Traduzione ed Interpretariato LUGOJ Università Europea Dragan Finanza e Contabilità Cibernetica ed Informatica Economica Diritto Sede staccata Bra4ov: Finanza e Contabilità, Diritto. 44 Romania SIBIU Fondazione Universitaria per l’Integrazione Europea Pubblica Amministrazione Diritto TIMI$OARA Istituto “Mihai Eminescu” Contabilità ed Informatica di Gestione Management del turismo e del Commercio Istituto “Tibiscus” Finanza e Contabilità Pubbliche Relazioni Diritto Università del Banato Protezione Ambientale Scienze Economiche Pubbliche Relazioni Sociologia Informatica Applicata Diritto Scienze Politiche e dell’Amministrazione Lingua inglese Trenta anni di dissennata politica del clan Ceau4escu hanno provocato una grave crisi economica che dura tuttora, una concentrazione della ricchezza nella capitale ed un miseria diffusa nel resto del Paese. La produzione agricola comprende cereali, patate, ortaggi e frutta (prugne, usate quasi esclusivamente per la produzione del liquore nazionale); buona è la diffusione della viticultura, che produce vini di un certo pregio. L’allevamento prevalente è quello degli ovini, che produce lana e pelli con le quale si faceva l’abbigliamento tradizionale. Rilevanti sono le risorse di petrolio (a Ploie4ti vi è l’Università del petrolio), gas naturale e lignite. Tra gli impianti industriali menzioniamo: raffinerie di petrolio, fertilizzanti azotati, prodotti farmaceutici e fibre artificiali. L’industria siderurgica è obsoleta; quella automobilistica è concentrata in Transilvania e quella dei cantieri navali in Moldova. Di un certo rilievo è l’industria tessile; altre produzioni sono: carta, legno, cemento, porcellana, pneumatici e zucchero. FONTI http://www.universitati.ro http://www.skvc.It/Ro/System.htm http://www.rau.ro 45 Ungheria Il Regno medioevale di Ungheria comprendeva anche le attuali Transilvania, Slovacchia e Croazia (esclusa la Dalmazia). Conquistata dagli Ottomani nel 1526, è divenuta asburgica nel 1686. Nel 1861 Francesco Giuseppe prende i titoli di Imperatore d’Austria e Re d’Ungheria; alla corona d’Ungheria spettano i territori tradizionali. Nel 1918 ottiene l’indipendenza; dopo un tentativo di instaurare un regime di tipo sovietico, inizia la dittatura dell’Ammiraglio Horthy. Dopo la Seconda Guerra Mondiale entra nell’orbita sovietica; l’invasione da parte dell’Armata Rossa nel 1956 non impedisce un cauto processo di democratizzazione interna ed un rilevante spazio lasciato all’iniziativa privata nel commercio e nel turismo. Con l’avvento della democrazia il mito della Grande Ungheria, tenuto in sordina durante il comunismo, riprende ad avere un certo seguito, soprattutto nei confronti della Transilvania. L’istruzione è obbligatoria per dodici anni (6–18) ed è così articolata: Scuola elementare: quattro anni (6–10) Scuola secondaria: quattro anni (10–14) Scuola secondaria superiore: quattro anni (14–18). Quest’ultima offre due possibilità di scelta: il Ginnasio, che può durare quattro, cinque (se in una scuola con insegnamenrto bilingue) o otto anni, anticipandone l’inizio agli anni della scuola secondaria; la scuola professionale (con la possibilità di anticipare alle classi precedenti l’insegnamento di alcune materie tecniche) della durata di quattro anni, che da una bassa qualifica professionale. Per una qualifica superiore esistono corsi di specializzazione post–diploma della durata di due anni. Sono stati rilevati casi di discriminazione nei confronti degli studenti Rom. L’istruzione superiore è a numero chiuso e presenta due tipi di istituzioni: il Colleges, istituiti nel 1996, e l’Università. Il primo offre corsi brevi (tre/quattro anni) professionalizzanti, con possibilità di seguire per uno/due anni corsi di specializzazione o, in certi casi, di accedere all’Università. L’Università offre corsi di quattro/sei anni, con possibilità di accedere a Masters (uno/due anni) e Ph.D (3 anni). La legge del primo giugno 1999 ha ristrutturato l’insegnamento superiore, provocando la riduzione del numero delle Istituzioni accreditate da 89 a 66, di cui 17 Università statali ed una non statale, 13 Colleges statali, 26 Università e Colleges retti da Chiese e 9 Colleges retti da Fondazioni. Gli studenti stranieri sono ammessi previo accertamento di conoscenza dell’Ungherese; per i corsi in Lingue Straniere, della lingua in cui viene impartito l’insegnamento. Corsi in lingue straniere vengono impartiti nelle seguenti Università: Università Semmelweis, Budapest: Facoltà di Medicina e Stomatologia, Facoltà di Educazione Fisica (inglese e tedesco) Università di Szeged: Facoltà di Medicina e Farmacia (inglese) Università Szent–István, sede di Budapest: Facoltà di Veterinaria (inglese) Università di Pécs: Facoltà di Medicina (inglese) College International, Budapest: corsi preparatori alla frequenza delle Università sottoindicate Università di Tecnologia ed Economia, Budapest: Facoltà di Architettura, Ingegneria Civile, Ingegneria Elettrotecnica ed Informatica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria dei Trasporti, Scienze Economiche, Scienze Naturali, Scienze Sociali Western Maryland College, Budapest: B. A. americani in Economia e Business 46 Ungheria Administration, Scienze Politiche (I–II anno a Budapest, III–IV a Westminster, MD) Champlain College: B. A. americani in Sviluppo e Gestione di Siti WEB, Reti Globali e Telecomunicazioni, Management Alberghiero e della Ristorazione Swinburne University of Technology: B. A. australiani in Tecnologia dell’Informazione, Management del Turismo e dell’Impresa. La principale Università statale ungherese è quella di Budapest: fondata dal Cardinale Péter Pázmáni nel 1653 a Nagyszombat (oggi Trnava in Slovacchia). Venne trasferita a Budapest nel 1777. L’insegnamento era originariamente impartito in latino, dal 1861 in ungherese. Nel 1950 venne intitolata al Barone Eötvös Loránd, fisico e statista. Attualmente conta le seguenti Facoltà: Belle Arti Educazione speciale (per portatori di handicap fisico o mentale) Formazione di insegnanti Formazione di maestri d’asilo ed elementari Informatica Pedagogia e Psicologia Scienze Scienze Umane La Facoltà di Scienze ha i seguenti corsi di Laurea: Astronomia Biologia Cartografia Chimica e Ingegneria Chimica Fisica Geofisica Geologia Matematica Meteorologia Pedagogia Storia della Filosofia Scienze Ambientali La Facoltà di Scienze Umane ha i seguenti corsi di Laurea: Anglo–Americanistica Antropologia Filologia Balto–Slava Filologia Germanica Filologia Romanza Filosofia Informatica e Biblioteconomia Letteratura Ungherese Lingue Classiche Linguistica Ungherese Orientalistica Scienze dell’Antichità Scienze della Comunicazione Storia dell’Arte L’Università Eötvös Loránd ha rapporti bilaterali di collaborazione e scambi con Università di Austria, Belgio, Croazia, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Italia (Padova e Venezia), Norvegia, Olanda, Polonia, Romania, Russia, Serbia–Montenegro, Slovacchia, Spagna, Svezia e Turchia. L’Università “Szent–István” di Gödöll[ è stata fondata nel 2000 allo scopo di promuovere la ricerca per lo sviluppo delle tecniche agronomiche e di tutela dell’ambiente, nonché di preparare i futuri quadri. Conta le seguenti unità: Scuola di Veterinaria (sede di Budapest) Scuola di Scienze Ambientali (sede di Budapest) Scuola di Economia e Scienze Sociali 47 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est College di formazione di insegnanti (sede di Jászberény) College Scienze Agrarie ed Ambientali Scuola di Protezione Ambientale (sede di Budapest) College di Architettura “Miklós Ybl” (sede di Budapest) Istituto di Ricerca Agronomica “Rudolf Fleischmann” (sede di Kompolt) Istituto di Management Ambientale. L’Università di Agronomia di Debrecen ha due Facoltà, centri di ricerca e stazioni sperimentali: Facoltà di Agronomia Facoltà di Economia Agricola e Sviluppo Rurale Istituto di ricerca a Karcag: utilizzazione del suolo, sviluppo rurale, fertilità e preservazione del suolo, conservazione di specie vegetali, pascoli e pastorizia Centro di Nyíregyháza: biotecnologie ed ecologia Centro di Debrecen: stazione sperimentale con possibilità di stages per studenti e laureati Istituto per l’estensione e lo sviluppo L’Università “Janus Pannonius” di Pécs ha le seguenti Facoltà: Architettura Belle Arti Ingegneria Civile Ingegneria Elettrotecnica Ingegneria Meccanica Musica Scienze Ambientali Urbanistica L’Università “Semmelweis” di Budapest, oltre ai già citati corsi in inglese, ha una Facoltà di Educazione Fisica e Scienze dello Sport ed un Master in Kinesiterapia e Riabilitazione. L’Università “Attila József”, fondata nel 1872 a Koloszvár (Klausenburg, Claudiopolis, oggi Cluj in Romania), trasferita a Szeged (Seghedino) nel 1921, venne intitolata nel 1962 al poeta e patriota Attila József. Conta, oltre ad un College di Agronomia e ad una Scuola di Formazione di Insegnanti, le seguenti Facoltà: Belle Arti Economia e Business Administration Farmacia Giurisprudenza Medicina Scienze Scienze Alimentari Scienze della Salute Il Collegio Universitario “János Kodolany” di Székesféhérvár ha le seguenti Facoltà: Economia Management Alberghiero e Catering Management Turistico-alberghiero Relazioni Internazionali Scienze della Comunicazione La Central European University (CEU), con sede a New York e Budapest, è un centro di studi post-laurea internazionalmente riconosciuto; è collegato al Gruppo Soros e, in particolare, all’Open Society Institute (OSI), che, oltre a fornire supporto ed assistenza alle Università dell’Europa Centro-Orientale, svolge un intensa attività di monitoraggio della società contemporanea in difesa delle libertà e contro ogni discriminazione. 48 Ungheria La CEU ha, oltre ad una Scuola di Business, le seguenti Facoltà: Economia Gender Studies Matematica Applicata Relazioni Internazionali e Studi Europei Scienze e Politiche Ambientali Scienze Politiche Sociologia ed Antropologia Sociale Storia Studi Giuridici Studi Medioevali Studi sul Nazionalismo Ha inoltre Centri di ricerca in Arte e Cultura, Scienze Umane, Studi Politici e Studi Storici. Ospita l’archivio dell’OSI. Il primo nucleo dell’attuale Università di Scienze Economiche e Pubblica Amministrazione si era costituito nel 1920 come Facoltà di Economia della Regia Accademia d’Ungheria, divenuta nel 1948 Università Ungherese di Scienze Economiche ed intitolata nel 1951 a Karl Marx, intitolazione abolita nel 1991. Ha quattro Facoltà: Business Economia Pubblica Amministrazione Scienze Sociali Ha un International Studies Center che conferisce lauree e master in Economia, Pubblica Amministrazione e Scienze Politiche e Sociali. Partecipa all’unico Master Europeo in Management con 17 tra le migliori scuola di Management (tra cui la Bocconi) e 50 Società leaders in Europa. Ha un Ph. D in Management, dal 2003 anche in inglese. Aderisce al CEEPUS, al Program in International Management (PIM) ed alla Community of European Management Schools (CEMS–MIM). L’Università di Miskolc venne fondata nel 1949 come Università Tecnica per l’Industria Pesante, raccogliendo l’eredità di centri di studi minerari esistenti sin dal 1735. Attualmente conta le seguenti Facoltà: Belle Arti Economia Giurisprudenza Ingegneria Meccanica Ingegneria Metallurgica Scienze della Terra Ha inoltre un College per la formazione di insegnanti, un Centro per l’Educazione permanente, un Centro di Biblioteconomia ed Archivistica, un Istituto di Ricerca in Chimica Applicata, un Centro di Studi Europei, un Centro di Lingue Straniere (francese, inglese, italiano, russo, spagnolo e tedesco) ed un Centro di Documentazione Europea, istituito con l’accordo del 20 ottobre 1999 tra l’Università e la Direzione Generale dell’Istruzione e della Cultura della Comunità Europea. L’Università di Veszprém, fondata nel 1949, ha tre Facoltà (Agronomia, Ingegneria e Formazione degli Insegnanti) e due Istituti (Tecnologia dell’Informazione ed Ingegneria Elettrotecnica, Economia). La Scuola di Veterinaria di Budapest venne fondata nel 1787 come Dipartimento della Facoltà di Medicina di Pécs; accorpata successivamente a varie Istituzioni, ottenne nel 1962 l’autonomia. Attualmente conta i seguenti Dipartimenti: Anatomia ed Istologia Biomatematica ed Informatica Botanica Chimica Clinica della Riproduzione Dietologia Animale 49 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Ecologia Farmacologia e Tossicologia Idrobiologia Igiene Animale Medicina Interna Microbiologia e Malattie Infettive Patologia e Veterinaria Forense Educazione Fisica Fisiologia e Biochimica Igiene Alimentare Lingue Straniere Medicina Veterinaria Parassitologia e Zoologia Zootassonomia La Scuola Superiore di Teologia venne fondata nel 1556 dal Vescovo Miklós Oláh a Nagyszombat (oggi Trnava in Slovacchia) e trasferita nel 1850 a Esztergom (Strigonia), ristrutturata nel 1992. L’Università Cattolica “Péter Pázmáni” di Budapest ha una Scuola di specializzazione in Diritto Canonico e quattro Facoltà: Diritto e Scienze Politiche Scienze Umane (lingue straniere: inglese e tedesco) Tecnologia dell’Informazione Teologia L’Università della Chiesa Riformata “Gáspár Károl” di Budapest ha due Facoltà: Lingue e Letterature Straniere Scienze religiosea Il Collegio Riformato di Debrecen, fondato nel 1538, ha una Scuola ed un’Università con cinque Facoltà: Dogmatica Missioni Storia Universale Teologia Biblica Teologia Morale La più alta istanza scientifica del Paese è l’Accademia delle Scienze, ente pubblico autogestito, che ha per fini statutari – sostenere la ricerca scientifica e la pubblicazione di riviste e libri scientifici; – monitorare i risultati della ricerca scientifica nel Paese; – rappresentare la scienza ungherese in Ungheria e all’estero. Il suo budget è costituito da contributi statali, introiti ricavati dalle sue attività, donazioni e sovvenzioni esterne. Attualmente conta 214 membri effettivi e 86 corrispondenti, nonché membri onorari e stranieri (tra cui due italiani); conta 47 istituti di ricerca raggruppati in 11 sezioni: Economia e Diritto Filologia e Storia Linguistica e Letteratura Matematica Scienze Agrarie Scienze Biologiche Scienze Chimiche Scienze Fisiche Scienze Mediche Scienze Tecniche Scienze della Terra L’economia ungherese è in rapida crescita, grazie ad una bassa inflazione ed un intenso interscambio con i Paesi della UE. Nel settore primario segnaliamo la produzione di cereali, barbabietola da zucchero e tabacco; una efficiente viticultura produce vini di qualità (non soltanto il Tokaji); discreta è la produzione di semi oleosi; l’allevamento è estensivo e brado. In età socialista l’Ungheria non aveva seguito la dissennata politica 50 Ungheria sovietica che aveva puntato tutto sull’industria pesante, ma aveva potenziato quella agro-alimentare, che riforniva tutti i Paesi socialisti e che è tuttora importante. Tra le risorse minerarie segnaliamo petrolio, carbon fossile, lignite, bauxite, manganese, ferro e oro. L’industria meccanica è tradizionalmente ben sviluppata: autoveicoli e vetture frerroviarie erano apprezzati in tutti i Paesi socialisti e sono tuttora di buon livello. Sviluppata è l’industria elettronica: a Székesféhérvár sono concentrati gli stabilimenti di numerose multinazionali. Il commercio estero ha quasi portato al pareggio la bilancia dei pagamenti. Censurata dall’Europa è la politica fiscale, ma l’Ungheria non è soltanto un “paradiso fiscale”, ma si sta avviando ad essere anche quello del turismo erotico. In generale, le attrezzature turistiche sono capillarmente diffuse, di buon comfort ed a prezzi contenuti, tranne a Budapest. FONTI http://www.euroeducation.net/prof1/hungarco.htm http://www.skvc.lt/Hun/System.htm http://www.teo.elte.hu/fs/undergraduate/html http://www.wmcpb-ci.hu http://www.studyhungar.hu http://www.ehf.hu http://www.szie.hu http://www.jpte.hu http://www.u.szeged.hu http://www.bdtf.hu http://www.date.hu http://www.kgre.hu http://www.kodolany.hu http://www.ceu.hu http://www.bkae.hu http://www.btk.ppke.hu http://www.drk.hu http://www.mta.hu 51 Polonia La Polonia è uno dei più antichi Stati europei: nel XIV secolo era la maggiore Potenza dell’Europa orientale; nel XVIII secolo scomparve dalla carta politica, spartita tra Austria, Prussia e Russia. La Polonia rinacque dopo la Prima Guerra Mondiale, dopo la Seconda si trovò confini ridotti: i modesti acquisti territoriali ad Ovest non compensarono la perdita delle province orientali, passate alla Lituania ed all’Ucraina sovietiche. Il regime comunista, affermatosi nel 1944 con l’appoggio sovietico, si è trovato a fronteggiare una determinante presenza della Chiesa cattolica e una ricorrente azione rivendicativa della classe operaia (1956, 1971, 1976, 1980: Solidarno.,). Nel 1981 venne imposta la legge marziale, nel 1989 si registrò la vittoria elettorale di Solidarno.,. Dal 1999 la Polonia fa parte della NATO ed è uno dei più sicuri alleati degli Stati Uniti in Europa. Il sistema educativo comprende due cicli: Scuola elementare: dura 6+3 anni (da 7 a 13, da 13 a16) Scuola secondaria (generale o professionali): dura due anni (da 16 a 18), oppure tre(da 16 a 19), oppure quattro (da 16 a 20). L’istruzione superiore ha tre livelli: College o laurea breve (licencjat) – 2/3 anni Master (Mgr (2/3 anni dopo la laurea breve oppure 5/6 anni dopo la maturità) Dottorato (4/5 anni dopo Mgr) Gli Istituti di tipo universitario nel Paese sono più di 150, tra statali e privati, questi in rapido accrescimento. In base alla tipologia delle specializzazioni possono essere divise come segue: Università generali – 19 Economia – 26 Politecnici – 22 Pedagogia – 12 Agraria – 11 Teologia – 10 Medicina – 9 Accademie Militari – 7 Arte e teatro – 6 Informatica – 6 Musica – 4 Educazione Fisica – 2 diversi – 18 In Alta Slesia vi sono quindici istituti di insegnamento superiore a Katowice, Gliwice, Cz1stochowa (centro religioso in cui si venera la Madonna Nera, simbolo della resistenza nazionale), Bielsko Biala, Cieszyn e Tychy. L’Ateneo più importante della regione è l’Università della Slesia, fondata nel 1928 come Istituto Pedagogico e divenuta Università nel 1968. Attualmente conta dodici Facoltà: Biologia e Scienze Ambientali Fisica e Chimica Filologia Giurisprudenza e Amministrazione Informatica Matematica Pedagogia e Psicologia Radio e Televisione Scienze Naturali Scienze Sociali Teologia Nella sede staccata di Cieszyn vi sono le Facoltà di Belle Arti e di etnologia. 52 Polonia Altre sedi staccate si trovano a Chorzów, Sosnowiec, Jastrzrbie Zdrój e Rybnik. Ha inoltre la Scuola Internazionale di Commercio, la Scuola Internazionale di Scienze Politiche, la Scuola di Management, il Collegio di Lingua del Business, la Scuola di Lingua e Cultura Polacca. Alcune sedi se trovano anche a Chorzów, Sosnowiec, Jastrzrbie, Zdrój e Rybnik. Un altro importante centro di eccellenza è il Politecnico di Slesia a Gliwice, che conta nove Facoltà: Architettura Chimica Elettronica ed Informatica Elettrotecnica Geologia Ingegneria Ambientale ed Energetica Ingegneria Civile Ingegneria meccanica Matematica e Fisica Nella sede staccata di Zabrze vi è la Facoltà di Management; a Katowice Ingegneria dei Trasporti e Metallurgia. Un Centro per la Formazione degli Ingegneri è delocalizzato a Rybnik. Ad Opole, città con una rilevante minoranza tedesca, orientata verso la Boemia e con tendenze al separatismo, vi sono due Istituti di istruzione superiore. L’Università di Opole è stata fondata nel 1994 unificando la Facoltà del Magistero, fondata nel 1950, ed Istituti religiosi locali. Attualmente conta sei Facoltà: Chimica Economia Filologia Fisica Matematica Pedagogia Scienze Naturali Storia Tecnica Teologia Istituto di Giurisprudenza e Amministrazione A Wroclaw (Breslau) nella Bassa Slesia vi sono otto Istituti d’istruzione superiore, tra i quali segnaliamo: L’Università di Wroclaw, sorta come Collegio dei Gesuiti nel 1670), ha lo status di Università dal 1702. Dopo che se ne sono staccati il Politecnico e le Scuole di medicina ed Agraria, oggi ha seguenti Facoltà: Chimica Filologia Classica e Moderna Fisica ed Astronomia Giurisprudenza, Amministrazione ed Economia Matematica ed Informatica Scienze Naturali Scienze Sociali Storia e Pedagogia Nella Facoltà di Filologia vi è un Dipartimento di Italianistica. Il Politecnico di Wroclaw, staccatosi dall’Università nel 1945, conta oggi le seguenti Facoltà: Architettura Chimica Elettronica dei Microsistemi e fotonica Informatica e Management Ingegneria Civile Ingegneria Elettronica Ingegneria Elettrotecnica Ingegneria Mineraria Ambientale Informatica e management Ingegneria Meccanica Scienze Ambientali Ha sedi staccate a Jelenia Góra, Legnica e Walbrzych. 53 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est L’Università di Zielona Góra nella Bassa Slesia, istituita nel 2001, ha le seguenti Facoltà: Amministrazione e Management Belle Arti Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni Ingegneria Matematica, Fisica e Chimica Meccanica Pedagogica e Scienze Sociali Scienze Umane Matematica, Fisica e Chimica Amministrazione e Management L’Università di Szczeczyn, fondata nel 1985 (istituita nel 1946), una parte del Politecnico Facoltà: Scienze Umane Scienze Economiche e Management Giurisprudenza ed Amministrazione unificando l’Accademia di Commercio e l’Istituto di Magistero, conta oggi sei Matematica e Fisica Scienze Naturali Management ed Economia dei Servizi. L’Università di Torum, fondata nel 1945, conta attualmente le seguenti Facoltà: Belle Arti Biologia e Scienze naturali, Chimica Economia e Management Filologia Fisica, Astronomia ed Informatica applicata Giurisprudenza ed Amministrazione Matematica ed Informatica Scienze Storiche Scienze Umane Teologia Nella Facoltà di Filologia vi è un importante Dipartimento di Italianistica. L’Università di Gdamsk (Danzig-Danzica), città-simbolo di Solidarno.,, venne fondata nel 1970, unificando la Scuola Superiore di Commercio Marittimo di Sopot (istituita nel 1945) e l’Istituto di Magistero. Oggi conta otto Facoltà: Biologia, geografia ed Oceanologia Chimica Economia Filologia e Storia Giurisprudenza e Amministrazione Management Matematica e Fisica Scienze Sociali Il Politecnico di Danzica, fondato nel 1904 come Königliche Technische Hochschule zu Danzig, è una delle più importanti scuole tecniche polacche. Oggi conta le seguenti Facoltà: Architettura Chimica Costruzioni Navali Elettronica, Telecomunicazioni ed Informatica Elettrotecnica Fisica Tecnica e Matematica applicata Ingegneria Ambientale Ingegneria Terrestre Management ed Economia Meccanica L’Università di Olsztyn, fondata nel 1999, raccogliendo le tradizioni dell’Accademia di Tecnica ed Agricoltura, dell’Istituto di Magistero e delle Scuole Teologiche, conta oggi le seguenti Facoltà: Agraria Management Pedagogia Pesca ed Aquicultura Scienze Umane Teologia Veterinaria 54 Polonia L’Università di Varsavia, fondata nel 1816, è stata uno dei più importanti centri di studio dell’Impero russo. Polacca dal 1915, conta oggi le seguenti Facoltà: Biologia Chimica Economia Filologia Moderna Filosofia e sociologia Fisica Geografia e Studi Regionali Geologia Giornalismo e scienze politiche Giurisprudenza e Amministrazione Informatica Linguistica Applicata e Filologia Slavo-Orientale Management Matematica Pedagogica Polonistica Psicologia Storia Nella facoltà di Filologia Moderna vi è un Dipartimento di Italianistica. Il Politecnico di Varsavia, fondato nel 1915, è il maggiore centro di ricerca applicata del Paese. Oltre alle consuete, ha anche Facoltà di: Aeronautica Automobilistica Cartografia Geodesia Ingegneria Macchine Agricole Meccanica per l’Industria Pesante L’Università di Lód/, fondata nel 1945, conta attualmente sette Facoltà: Biologia Economia e Scienze sociali Filologia Filosofia e Storia Fisica e chimica Giurisprudenza ed Amministrazione Matematica Scienze dell’educazione Nella Facoltà di Filologia vi è una cattedra di Italianistica. Ha anche i seguenti Centri: Studi Europei, Studi Francesi, Diritto Europeo ed Americano e Insegnamento della Lingua Polacca per Stranieri. Il Politecnico di Lód/ ha dieci Facoltà ed ha un alto livello di specializzazione nel settore tessile. Ha anche una sede staccata a Bielsko–Biala. L’Università “Adam Mickiewicz” di Poznam continua le tradizioni dell’ Accademia di Lubramski (1519-1780) e del Collegio dei Gesuiti (1573-1773). Ha la status di Università dal 1919. Oggi ha 12 Facoltà: Biologia Chimica Filologia Polacca e Classica, Fisica Geografia e Geologia Storia Scienze Sociali Scienze Educative Filologia moderna Giurisprudenza ed Amministrazione Teologia Nella Facoltà di Filologia Moderna vi è una cattedra di italianistica. Ha una Facoltà di Educazione Artistica a Kalisz, il Collegium Polonicum a Slubice (insieme con l’Università di Francoforte) e il Collegium Europaeum Gnesnense a Gniezno Il Politecnico di Poznam continua le tradizioni della Scuola di Ingegneria fondata nel 55 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est 1919; ha lo status attuale dal 1955. Ha le seguenti Facoltà: Architettura Ingegneria civile ed Ambientale Ingegneria Meccanica e Management Ingegneria Elettrotecnica Macchine Operatrici Scienze del Computer Fisica Tecnica Tecnologia Chimica. L’Università Jagellona di Cracovia è nata come Studium Generale nel 1364 (senza la teologia), nel 1400 è diventata Università. Oggi ha le seguenti Facoltà: Giurisprudenza Filosofia Filolologia Medicina Farmacia Profilassi Storia Fisica, Astronomia ed Informatica Applicata Chimica Matematica ed Informatica Biologia e Scienze Naturali Biotecnologia Management e Comunicazione Sociale Studi Internazionali Nella Facoltà di Filologia vi è una cattedra Italianistica. L’Accademia Mineraria, fondata nel 1919, oggi ha 14 Facoltà: Scienze Minerarie Metallurgia Elettrotecnica, Elettronica ed Informatica Ingegneria Meccanica e Robotica Geologia, Geofisica e Scienze Ambientali Geodesia e Ingegneria Ambientale Ingegneria dei Materiali e Ceramica Fonderia Metalli non Ferrosi Petrolio e Gas Management Combustibili ed Energia Fisica e Tecnica Nucleare Matematica Applicata Il terzo grande Ateneo cracoviano, il Politecnico, si è staccato dall’ Accademia Mineraria nel 1946. Oggi ha sette Facoltà: Archittetura Ingegneria Elettrotecnica e Computer Ingegneria Terrestre Ingegneria Ambientale Ingegneria e Tecnologia chimica Meccanica Fisica Tecnica L’Università di di Bialystok, fondata nel 1997 per servire da ponte con le confinanti Lituania e Bielorussia, ha le seguenti Facoltà: Economia Biologia e Chimica Filologia Storia e Sociologia Matematica e Fisica Giurisprudenza Pedagogia e Psicologia Teologia Cattolica Teologia Ortodossa L’Università “M. Curie-Sklodowska” venne fondata nel 1944. Divenute autonome le Accademie di Medicina e di Agraria, ha attualmente le seguenti Facoltà: Biologia e Scienze Naturali Chimica Economia Filosofia e Sociologia Giurisprudenza ed Amministrazione Matematica, Fisica ed Informatica Pedagogia e Psicologia Politologia Scienze Umane 56 Polonia L’Università Cattolica di Lublino è stata fondata immediatamente dopo l’indipendenza dello Stato polacco (1918). Conta oggi le seguenti Facoltà: Teologia (con potente Istituto Ecumenico) Giurisprudenza, Diritto Canonico e Amministrazione Filosofia Scienze Umane Scienze Sociali (con una sede staccata a Stalowa Wola) Matematica e Scienze Naturali Nella sede staccata di Tomaszów Lubelski vi è una Facoltà di Diritto ed Economia; a Salowa Wola una Facoltà di Scienze Sociali. Di grande prestigio e potere gode il Centro Ecumenico. A Lublino ha sede anche l’Università Internazionale Polacco–Ucraina. A Rzeszów, nella Subcarpazia, regione ad alto tasso di sviluppo culturale, vi è la più giovane Università statale polacca, nata nel 2001, dalla fusione dell’Istituto di Magistero con sedi staccate dell’Università di Lublino e dell’Accademia di Agraria di Cracovia. Attualmente conta le seguenti Facoltà: Economia Lettere e Lingue straniere Matematica e Scienze Naturali Pedagogia Giurisprudenza e Sociologia Storia Grande importanza per la ricerca e lo sviluppo hanno l’Accademia Polacca delle Scienze (PAN, con sedi a Varsavia, Cracovia, Poznam, Danzica e Wroclaw, nonché una filiale a Roma). La PAN sorse nel 1851 dalla fusione dell’Accademia delle Scienze di Cracovia (PAU) e della Società Scientifica di Varsavia (TNW). Per statuto si occupa dello sviluppo multilaterale delle scienze, dello sfruttamento dei risultati della ricerca ai fini dello sviluppo della società e della cultura polacche, della pianificazione e del coordinamento della ricerca teorica ed applicata. Attualmente conta le seguenti Sezioni: Scienze Agrarie, Forestali e Veterinarie Scienze Biologiche Scienze Matematiche, Fisiche e Chimiche Scienze Mediche Scienze Sociali Scienze Tecniche Scienze della Terra La conoscenza delle lingue è in costante crescita. I giovani preferiscono l’inglese, però si rafforza il tedesco, stanno perdendo il francese (nonostante il mito di Parigi e l’utopistica amicizia franco–polacca) e il russo. L’elezione di un Papa polacco ha risvegliato l’interesse verso l’italiano, che, nonostante una secolare tradizione, si era attenuato nella seconda metà del secolo scorso. L’italianistica è presente in tutte le Università principali; numerosi i corsi pubblici e privati di italiano. La produzione agricola è poco differenziata: cereali (segale e grano soprattutto), patate, barbabietola da zucchero, colza, lino e tabacco; alberi da frutta (meli). La ricchezza di foreste assicura un’ingente produzione di legname e di essenze resinose. 57 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Il patrimonio zootecnico è notevole (suini, bovini); tradizionale è in Polonia l’allevamento dei cavalli. L’industria alimentare è sufficiente al fabbisogno nazionale. E’ famosa la wódka polacca. Restano importanti, nonostante i problemi del mercato aperto, l’industria metallurgica (acciaio e ghisa), come pure le industrie meccaniche (cantieri navali, fabbriche di materiale ferroviario, automobili, macchine agricole, motori e strumenti elettrici) e l’industria chimica. Anche il tradizionale settore tessile rimane assai progredito. Le materie prime sono: carbone, lignite, piombo, zinco, salgemma; ci sono anche ricchi giacimenti di rame La rete di comunicazioni ferroviarie è adeguata alle esigenze, quella stradale si sta sviluppando. Il turismo è poco sviluppato: laghi, foreste, città d’arte, sport equestri, agriturismo. Alla fine del XVIII secolo la Polonia è stata divisa tra Russia, Prussia e Austria, e le differenze culturali ed economiche si sentono anche oggi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Polonia ha perso le terre orientali a vantaggio delle Repubbliche sovietiche di Bielorussia, Ucraina e Lituania ed ha acquistato terre già tedesche, ad Ovest la Slesia ed a Nord la Pomerania. In questi territorio sono stati trasferiti gli Ucraini, mentre gran parte dei Tedeschi è sfollata verso la Germania. E’ ancora avveritibile la tensione fra autoctoni ed immigrati, con tendenza al separatismo. Analogo fenomeno si registra tra i Kaszuby al Nord, dove c’erano le grandi cooperative e le aziende agricole statali, adesso in stato di abbandono, e conseguente alto tasso di disoccupazione. E’ forte l’opposizione contro il passaggio della terra agli stranieri, specialmente ai Tedeschi, accusati di servirsi di prestanome. L’Est, “Polonia di serie B”, è stato trascurato dal Governo centrale; nonostante infrastrutture deboli, adesso è in forte sviluppo. Importante è la sua funzione di ponte con le Repubbliche ex–sovietiche confinanti, Ucraina, Bielorussia e Lituania, con la quale i rapporti sono tesi per il problema della minoranza polacca. FONTI http://www.uczelnie.pl http://www.uczelnie.oltex.net http://katalog.onet.pl/szkolnictwo 58 Repubblica Ceca La Repubblica Ceca comprende le due regioni storiche della Boemia e della Moravia, che dopo un breve periodo di indipendenza nel Medioevo, hanno sempre gravitato nell’area dell’Impero Romano d’Occidente. Praga divenne un importante centro di cultura europea soprattutto sotto il regno di Carlo IV (XIV sec.) e Rodolfo II d’Asburgo (1576-1611). Il regno di Mariateresa e Giuseppe II, nella seconda metà del XVIII secolo, rafforzò la germanizzazione del paese a scapito dell’identità nazionale. La nascita della nazione moderna risale al 1848. La sconfitta dell’Austria-Ungheria nel 1918 aprì la strada alla fondazione dello Stato indipendente ceco-slovacco, che divenne uno dei Paesi più sviluppati del mondo. Nel 1939 venne occupata dalla Germania nazista e nel 1945 entrò nell’orbita sovietica. Il regime comunista si dissolse nel 1989 con la cosiddetta “rivoluzione di velluto”. Nel 1993 un referendum sancì la divisione pacifica tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia. I Cechi avevano votato a maggioranza per il mantenimento dello Stato federale, mentre gli Slovacchi, meno numerosi, avevano votato in massa per la separazione. L’istruzione è obbligatoria per nove anni (da 6 a 15) ed è così articolata: Scuola elementare: dura 4 anni (da 6 a 10) Scuola secondaria (generale o professionale): dura quattro anni (da 15 a 19); quella professionale può durare otto anni (da 11 a 19); le specializzazioni sono: tecnica, economia, agraria, sanità, arte. L’istruzione superiore ha 4 livelli: Baccalaureato (Bc 3-4 anni per tutte le discipline, eccetto Medicina, Veterinaria, Farmacia e Giurisprudenza) Master (Mgr (5 o 2+3), MUDr (per i medici, 5-6) Dottorato (PhD, ArtD = 3-5 anni) Dottorato di ricerca (DrSc). Si nota un forte sviluppo delle Istituzioni private a tutti i livelli educativi, soprattutto a Praga: Anglo-American College New York University in Prague College of Managerial informatics and Economics College of International and Public Relation College of Tourism, Hotel and Spa Hospitality Skoda Auto College Accademia Letteraria “Josef Skvoreck” Il centro educativo principale è la capitale praghese. L’Università “Carlo IV” è la più antica università mitteleuropea e slava. Fondata nel 1348. Conta attualmente le seguenti Facoltà: Educazione Fisica e Sport Farmacia Filosofia Giurisprudenza Management Matematica e Fisica Medicina Pedagogia Scienze Naturali Scienze Sociali ed Economiche Scienze Umane Teologia Cattolica Teologia Evangelica Teologia Hussita 59 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Altre Istituti statali di istruzione superiore a Praga sono: Il Politecnico, fondato nel 1707, conta oggi sei Facoltà: Architettura Ingegneria Civile Ingegneria Meccanica Ingegneria elettrotecnica Ingegneria Nucleare Ingegneria dei Trasporti L’Università di Economia, fondata nel 1919, conta oggi cinque Facoltà: Business Administration Economica e Pubblica Amministrazione Finanze e Ragioneria Informatica e Statistica Relazioni internazionali Nella sede staccata di Hradec vi è una Facoltà di Management. L’Università di Agraria conta quattro Facoltà: Agronomia Scienze Forestali Economia Management Scienze Forestali Ha anche un’Istituto per l’Agricoltura Tropicale e Subtropicale e due sedi staccate a Lany e a Kostelec. L’Università di Tecnologia Chimica, che divide con il Politecnico il richiamo all’Istituzione fondata nel 1707, conta oggi le seguenti Facoltà: Ingegneria Chimica Tecnologia Alimentare Tecnologia Ambientale Altre Istituzioni di istruzione superiore a Praga sono: Accademia di Belle Arti, Architettura e Design Accademia Musicale Accademia “Comenio” Scuola di Teologia Battista L’Università “Masaryk” di Brno conta le seguenti Facoltà: Belle Arti Economia Giurisprudenza Informatica Medicina Peadagogia Scienze Scienze dello Sport Scienze Sociali Altre Istituzioni di Brno sono: Università “Mendel” di Agronomia e Scienze Forestali Politecnico Accademia “Janacek” di Musica e Drammaturgia Accademia Militare Accademia di Farmacologia e Veterinaria L’Università “Palack” di Olomouc, rifondata nel1946, ha le seguenti Facoltà: Educazione Fisica Filosofia Giurisprudenza Medicina Pedagogia Scienze Teologia “SS.Cirillo e Metodio” L’Università della Slesia ad Opava, fondata nel 1991 ha una Facoltà di Filosofia, una 60 Repubblica Ceca Facoltà di Scienze ed un Istituto di Matematica, nonché una Scuola di Business Administration a Karvina ed un Extramural Center a Krnov. L’Università di Ostrava conta le seguenti Facoltà: Belle Arti Filosofia Pedagogia Scienze Scienze Medico–Sociali Ha anche Istituti per la ricerca e l’applicazione di fuzzy modelinge per gli studi regionali La Business School di Ostrava è modellata sulla Lancashire Business School di Preston. L’Università “Tomas Bata” di Zlin, fondata nel 2000, ha le Facoltà di Tecnologia, Economia e Management, Comunicazione Multimediale, nonché un Istituto di Tecnologie dell’Informazione. L’Università di Hradec Králové ha le seguenti Facoltà: Informatica Management Pedagogia L’Università “J.E. Purkyn” di Ustí nad Labem, fondata nel 1991, ha le seguenti Facoltà: College di Arte e Design Istituto di Tecnologia e Management della Produzione Scienze Ambientali Scienze dell’educazione Scienze Sociali ed Economiche L’Università della Boemia Meridionale di Ceské Budejovice, fondata nel 1991, ha le seguenti Facoltà: Agraria Biologia Pedagogia, teologia Sanità e Scienze Sociali Storia Teologia Ha anche tre Istituti: Pesca ed Idrobiologia, Biologia e Storia. L’Università della Boemia Occidentale a Plzem (Pilsen), fondata nel 1991, conta oggi sette Facoltà: Economia Ingegneria Elettrotecnica Ingegneria Meccanica Pedagogia Scienze Applicate Scienze Umane Altri Istituti di Istituzione Superiore sono: Università di Pardubice Università di Medicina a Plzem Università della Boemia Centrale a Kladno Politecnico di Liberec (industria tessile) Istituto di Informatica a Trebim Academia Rerum Civilium a Kolin Conservatorio di Litomysl Politecnico di Kunovice Politecnico di Karlov Vary (Carlsbad), da secoli celebrata stazione termale. 61 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Esistono programmi di collaborazione interuniversitaria (Horania Education Consultants) e di studi post–laurea sull’economia teorica e pratica (CERGE-EI). Tra i prodotti dell’industria ceca alcuni godono di rinomanza mondiale: è il caso delle raffinatissime cristallerie di Boemia, delle automobili prodotte dalle officine Skoda, peraltro ora assorbite dalla Volkswagen, e della birra di Pilsen. La Boemia, già nei primi anni del XX secolo era uno dei paesi industrialmente più progrediti d’Europa, grazie ai forti investimenti di capitali tedeschi ed austriaci, ed ha continuato a progredire anche come Stato indipendente e poi all’interno del blocco sovietico. Molto sviluppate sono l’industria siderurgica e soprattutto quella meccanica (macchine utensili, armi pesanti e leggere, macchine elettriche, automobili, strumenti di precisione). Accanto a questo bisogna citare le industrie: chimiche, tessili, dell’abbigliamento e della calzatura. Le risorse minerarie non sono abbondanti ad eccezione dell’uranio. In buone quantità sono presenti solo il carbone, l’antimonio e il mercurio; i giacimenti di ferro coprono solo in parte il fabbisogno nazionale. Il suolo coltivabile è fertile ma non molto esteso. I prodotti più importanti sono i cereali (grano, segala e orzo), le patate, la barbabiettola da zucchero e il luppolo. Consistente è il patrimonio zootecnico (bovini e suini). In nessun settore però la produzione è sufficente al fabbisogno nazionale. La rete ferroviaria e quella stradale sono ben attrezzate. FONTI http://www.msmt.cz/vysoke_skoly http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/ Czech_Republic http://www.webit.cz http://www. aac.edu http://www.unyp.cz http://www.vsmie.cz http://www.snvv.praha.cz http://www.vscrhl.cz http://www.lit–akad.cz http://www.vse.cz http://www.czu.cz http://www.vscht.cz http://www.vsup.cz http://www.vsjak.cz http://www.amu.cz http://www.horania.com http://www.mendelu.cz http://www.vutbr.cz http://www.vfu.cz http://www.upol.cz http://www.osu.cz http://www.eco.cz http://www.upep.cz 62 Repubblica Ceca http://www.jcu.cz http://www.zcu.cz http://www.cerge.cuni.cz 63 Slovacchia Nel IX secolo le terre slovacche facevano parte della Grande Moravia. Nel 1018 l’intera Slovacchia fu annessa all’Ungheria e restò dominio magiaro per i successivi 900 anni. Con la formazione dell’impero austro-ungarico fu avviata una politica di “magiarizzazione” forzata; nel 1907 l’ungherese fu imposto come unica lingua per l’istruzione elementare. In relazione a ciò gli intellettuali slovacchi stabilirono relazioni più strette con i Cechi. Lo Stato ceco-slovacco nacque dopo la sconfitta dell’Impero austro-ungarico nel 1918. Nel marzo 1939 la Slovacchia divenne alleato della Germania hitleriana. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Slovacchia insieme con la Boemia si trovò nella zona sotto controllo sovietico. Il comune governo cecoslovacco fu formato agli inizi del 1945. Nel 1969 lo Stato è stato trasformato in una federazione fra la Cechia e la Slovacchia. La caduta del comunismo in Cecoslovacchia portò alla rinascita del nazionalismo slovacco e ad agitazioni a favore dell’autonomia della Slovacchia. Il parlamento slovacco votò per dichiarare la propria sovranità e la Federazione fu dissolta pacificamente il 1° gennaio 1993. L’educazione elementare dura 4 anni (da 6 a 10) oppure 4+5 (da 6 a 15). Le scuole secondarie sono generali e professionali; l’insegnamento nelle scuole professionali dura 8 anni (da 10 a 18: le specializazioni professionali sono: tecnica, economia, agricoltura, sanità, arti) e 4 anni nelle scuole generali (da 15 a 19). I primi due cicli (nove anni di insegnamento) offrono una preparazione generale e, in alcuni casi, professionale. Il livello successivo (4 anni) porta alla maturità, che permette l’accesso all’Università o al mondo del lavoro con una qualifica professionale. Nell’educazione di base domina la lingua slovacca, però vi sono scuole con insegnamento in ungherese, ucraino, ceco e tedesco. A Bratislava c’è possibilità di frequentare scuole materne, elementari e superiori con insegnamento in inglese e francese. In crescita è il numero delle scuole di indirizzo linguistico e di management. Nell’educazione superiore vi sono 4 livelli: Baccalaureato (Bc: 3-4 anni: per tutte le Facoltà, eccetto Medicina, Veterinaria, Farmacia e Giurisprudenza) Master (Mgr: 5 o 2+3), MUDr (per i medici, 5-6) Dottorato (PhD, ArtD = CSc – 3-5 anni) Dottorato di ricerca (DrSc) Il principale centro è Bratislava con diversi tipi di Istituti di Istruzione Superiore. L’Università “Comenio”, venne fondata nel 1919 come prima Università nazionale. Le Facoltà attivate sono: Educazione Fisica e Sport Farmacia Filosofia (con una sezione di italianistica) Giurisprudenza Educazione Fisica e Sport Management Matematica e Fisica Medicina Pedagogia Scienze Naturali Scienze Sociali ed Economiche Teologia Cattolica Teologia Evangelica Altre università di Bratislava sono: 64 Slovacchia Politecnico Università di Economia Conservatorio Accademia di Belle Arti Università di Polizia Altri centri universitari: Nitra: Università di Agraria, Università “Constantino Filosofo” (Facoltà di Scienze Umane, Pedagogia, Informatica) Kosice: L’Università “P. J. Safárik” è la più antica del Paese, fondata nel 1657 come Academia Cassoviensis, rifondata nel 1959, conta oggi quattro Facoltà: Giurisprudenza Medicina Scienze Economiche e Sociali Scienze Naturali Vi sono inoltre un Politecnico ed un’Università Veterinaria Presov: L’Università di Presov è nata come sede staccata di Kosice ed è divenuta autonoma nel 1977. Oggi ha seguenti Facoltà: Filosofia Scienze umanistiche e naturali Pedagogia Scienze di salute Teologia ortodossa Teologia greco cattolica (uniate) Università tecnica, fondata nel 1952, ha oggi seguenti facoltà: Belle Arti Ecologia e Geologia Economia Ingegneria Civile Ingegneria Elettrica ed Informatica Ingegneria Meccanica Ingegneria Mineraria Manufacturing Metallurgia Tecnologie Manofatturali Zvolem: Politecnico Banská Bistrica: Accademia dI Belle Arti Università “M.Bel” Trnava: Università (con Facoltà di Scienze Umane, Scienze e Giurisprudenza) Università “Cirillo e Metodio” (con Facoltà di Filosofia, Scienze e Scienze della Comunicazione) Trencin: Università con Facoltà di Ingegneria Meccanica ed Elettronica, Management, Tecnologie Speciali. 65 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Nella sede staccata di Puchov vi sono le facoltà di Chimica ed Ingegneria. Martin: Accademia di Medicina Komarno: Università (di frontiera con l’Ungheria) Rucombrok: Università Cattolica Liptovsk Mikulas: Accademia Militare Nella Slovacchia la risorsa economica principale rimane l’agricoltura, benché negli ultimi decenni siano stati compiuti notevoli sforzi per promuovere lo sviluppo industriale: industrie siderurgiche, raffinerie di petrolio; metallurgia, elettricità, gas, carbon fossile, centrali nucleari, prodotti chimici e fibre artificiali, industria meccanica, gomma, industria alimentare, carta, terraglia e ceramiche, veicoli, tessuti, apparecchiature ottiche e elettroniche. Si sente la mancanza di materie prime. Importante è la silvicoltura. I settori principali della produzione agricola sono: cereali, mais, patate, barbabietole da zucchero, luppolo, alberi da frutta (mele) e viticoltura (buon livello della produzione del vino). L’allevamento è assai sviluppato (bovini, suini, peccore, pollame), con notevole produzione di latticini. Principali partners economici: Germania, Italia, Austria, Repubblica Ceca e Russia. FONTI http://www.uniba.sk/webuk/dalsie_informacne/vs_slov.htm http://www.umb.sk http://www.uniag.sk 66 Estonia Per tutto il Medioevo e l’età moderna l’Estonia è stata contesa tra le Potenze confinanti: dal dominio danese è passata a quello dell’Ordine Teutonico; dall’Ordine di Livonia alla Svezia ed alla Russia. Indipendente dal 1918, dopo la Seconda Guerra Mondiale è divenuta una delle 15 Repubbliche Federali dell’Unione Sovietica. E’ una Repubblica indipendente dal 1991. L’istruzione elementare dura 9 anni (da 7 a 16). La Scuola secondarie (generale o professionale) dura tre anni (da 16 a 19), oppure 8 anni (da 10 a 18). Le specializazioni sono: tecnica, economia, agraria, sanità e arti. Vi sono Scuole post-secondarie professionali della durata di tre anni (da 19 a 22). L’istruzione universitaria ha tre livelli: Baccalaureato (Bc 3-4 anni: per tutte le discipline, eccetto Medicina, Veterinaria, Farmacia e Giurisprudenza) Master (Mgr 5 o 1+3 anni, se dopo Bc), MUDr (per i medici, 5-6) Dottorato (4-5 anni) Nella capitale Tallinn hanno sede diversi Istituti di istruzione superiore e ricerca: Accademia di BelleArti Accademia di Musica Business School (privata) Istituto Est–Ovest Istituto per la Ricerca sociale ed Educativa Politecnico Università di Agraria Università Concordia (privata) Università del Nord Università di Pedagogia Il Politecnico, unico di questa tipologia in Estonia, ha attivato otto Facoltà e 32 Dipartimenti. Le Facoltà sono le seguenti: Chimica e Tecnologia dei materiali Economia e Business Administration Informatica Ingegneria Civile Ingegneria Industriale Ingegneria Meccanica Scienze Naturali Scienze Umane L’Università del Nord, fondata nel 1991, è la prima Università privata del Paese. Conta le seguenti Facoltà: Filosofia Giurisprudenza Psicologia Scienze politiche e Comunicazione Tecnologia e Amministrazione Nel Dipartimento di Culturologia e Linguistica della Facoltà di Filosofia vi è un corso di Italianistica. L’Università di Pedagogia, fondata nel 1919, ha oggi ha le seguenti Facoltà: Belle Arti Filologia Matematica e Scienze Naturali Scienze dell’Educazione Scienze dello Sport Scienze Sociali Ha due sedi staccate a Haapsalu e Rakvere. La più antica e prestigiosa Università estone è quella di Tartu: fondata nel 1632 dal re 67 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Gustavo II Adolfo di Svezia (Academia Gustaviana), continua come Academia Gustavo-Carolina (1690-1710), Kaiserliche Universität zu Dorpat (1802-1918, dal 1895 con insegnamento in russo), Landesuniversität in Dorpat (1918), università estone (1919-40); sovietica (1939-41); Ostland-Universität in Dorpat (1942-44); di nuovo sovietica (1944-1989) e nazionale (dal 1989). Tartu (Dorpat, Derpt, Jur’ev) è stata, sia sotto il regime zarista sia sovietico, una sorta di zona franca della cultura, in cui letterati e scienziati potevano svolgere liberamente le proprie ricerche al di fuori delle strettoie della censura e della scienza ufficiale. Attualmente l’Università di Tartu conta le seguenti Facoltà: Teologia Biologia e Geografia Chimica–Fisica Economia e Business Administration Educazione Fisica e Sport Filosofia Giurisprudenza Matematica e Informatica Pedagogia Scienze Sociali Teologia Nella Facoltà di Filosofia vi sono corsi delle seguenti lingue: finlandese, francese, giapponese, inglese, italiano, latino, neogreco, russo, svedese, tedesco e turco. Centri universitari minori si trovano a: Artu Narva Kohtla-Jarve (Medicina), Viljandi Viruama, Le risorse principali del paese sono la pesca e l’industria petrolifera. Per il prossimo futuro, l’Estonia continuerà ad essere altamente impegnata nel recepimento dei dettami delle direttive europee in una serie di settori. Gli interventi considerati prioritari includono la ristrutturazione del settore petrolifero, il completamento della riforma sanitaria e pensionistica, il rafforzamento della vigilanza sul settore finanziario, la privatizzazione delle terre, gli incrementi degli investimenti nelle infrastrutture e risorse umane, ed infine, il miglioramento del controllo sulla spesa pubblica. L’economia estone può già considerarsi come la più progredita tra quelle dei Paesi Baltici, soprattutto per quanto attiene all’attuazione delle riforme necessarie alla transizione verso l’economia di mercato. L’Estonia ha realizzato una drastica riduzione del controllo statale sull’economia, consentendo l’affermazione di un sistema imprenditoriale efficiente e diffuso. FONTI http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/ Estonia http://d5.dir.den.yahoo.com/regional/countries/estonia/education http://www.cine.edu.ee http://www.nord.ee http://www.ttu.ee http://www.ema.edu.ee http://www.artun.ee http://www.ut.ee 68 Lettonia Il territorio dell’attuale Lettonia è stato, nel corso del Medioevo e dell’Età moderna, contesa tra le potenze vicine: è stata sotto il dominio dell’Ordine Teutonico, dell’Ordine di Livonia, della Svezia, della Polonia e dell’Impero russo. Indipendente dal 1918, è stata, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, occupata dalla Germania nazista e, alla fine della Guerra, è divenuta una delle quindici Repubbliche federali dell’Unione Sovietica. Dal 1991 è una Repubblica indipendente. L’istruzione elementare dura otto o nove anni (da 7 a 15/16). La Scuola Secondaria (generale o professionale) dura due anni (da 16 a 18), oppure (da 16 a 19 o da 15 a 18), oppure quattro anni (da 15 a 19). Le Scuole post-secondarie professionali durano tre anni (da 19 a 22). L’istruzione superiore ha tre livelli: Baccalaureato (Bc 3-4 anni: per tutte le discipline, eccetto Medicina, Veterinaria, Farmacia e Giurisprudenza) Master (Mgr 1-2 anni dopo Bc), MUDr (medicina e stomatologia - 6 anni) Dottorato (3-4 anni dopo Mgr). Sono obbligatori corsi di aggiornamento per insegnanti. Vi sono 5 Università generali, 6 Istituti non–universitari che danno diritto di accesso al dottorato e 9 che non lo danno. Gli Istituti privati sono 13, uno dei quali russo ed uno della Chiesa Evangelica. L’ambito di interessi di questi è incentrato su business, tecnologie, turismo e trasporti. L’insegnamento linguistico è prioritario; le lingue più diffuse sono l’inglese (recente) ed il tedesco (tradizionale). L’Università principale è quella di Riga, fondata nel 1862 come politecnico, divenuta Scuola Superiore nel 1919, nel 1923 Universitas Latviensis. Nel 1946 viene inserita nel sistema universitario sovietico; dal 1991 viene sottolineato il suo carattere nazionale, al servizio Scientiae et Patriae. Conta attualmente la seguenti Facoltà: Biologia Chimica Economia e Management Filologia Fisica e Matematica Geografia Giurisprudenza Lingue Moderne Pedagogia e Psicologia Storia e Filosofia Scienze Sociali Teologia Da quest’Università nascono L’Università di Agricoltura, l’Accademia Medica e l’Università Tecnica a Riga Il Politecnico di Riga, fondato nel 1862, prima Istituzione di questo tipo nell’Impero russo, si è staccato dall’Università nel 1990. Conta oggi le seguenti Facoltà: Architettura Elettronica e Telecomunicazioni Engineering Economics Ingegneria Civile Ingegneria elettottrotecnica Ingegneria Meccanica e dei Trasporti Scienze dei Materiali e Chimica Applicata Tecnologie dell’Informazione Vi sono tre sedi staccate – a Liepaja, Davgaupils e Ventspils. 69 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est La Business School di Riga rilascia diplomi di Master in Business Administration. L’Università di Agraria, fondata nel 2001, conta nove Facoltà: Agraria Economia Ingegneria Scienze Alimentari Scienze Ambiental Scienze Forestali Scienze Sociali Tecnologie dell’Informazione Veterinaria L’Università di Pedagogia, istituita nel 1994, ha quattro Facoltà. Altri Isituti specializzati sono quelli di Scienze Umane, Lingue straniere, ed Aviazione. L’unica Istituzione russofona è l’Istituto Baltico–Russo. Un’altro centro universitario statale importante è Daugavpils. L’Istituto Pedagogico, fondato nel 1919, nel 2001 è stato trasformato in Università, la seconda università generale lettone. Ha sei Facoltà: Educazione Fisica e Sport Musica ed Arti Pedagogia e Psicologia Scienze Naturali e Matematica Scienze Sociali Scienze Umane Gli Istituti non–universitari che danno diritto di accesso al dottorato sono quelli di Belle Arti e Sport, l’Accademia di Polizia e l’Accademia di Pedagogia di Liepaja. Fra gli Istituti non–universitari che non danno diritto di accesso al dottorato menzioniamo quelli di Riga, Rezekne, Ventspils e Valmiera. Quest’ultimo ha le seguenti Facoltà: Business Administration Gestione del Turismo Management Pubbliche Relazioni Scienze Bancarie Scienze Politiche Traduzione ed Interpretariato Altri Istituti di istruzione superiore sono: L’Accademia Musicale L’Accademia di Architettura L’Accademia di Cultura con le seguenti Facoltà: Arte Drammatica Cinematografia Lingue Straniere Sociologia della Cultura Teoria e storia della Cultura L’Accademia di Aviazionea e l’Accademia Militare, entrambe a Riga L’Università di Agraria e Scienze dello Sport L’Università di Medicina ed Integrazione Europea Un ruolo importante è svolto dall’Accademia Nazionale delle Scienze, divisa i quattro Sezioni:Scienze Chimiche, Biologiche e Mediche, Scienze Fisiche e Tecniche, Scienze Sociali ed Umane ed una Sezione staccata a Bethlechem in Pennsylvania. Menzioniamo anche l’Associazione per lo Sviluppo degli Studi Baltici (AABS). Dal 1991 sono sorte numerose Istituzioni private, localizzate prevalentemente a Riga, 70 Lettonia che hanno preso il posto delle Istituzioni russo–sovietiche disattivate; tra queste segnaliamo: Istituto per i Sistemi dell’Informazione, fondato nel 1994, con le seguenti Facoltà: Management dell’Arte e della Cultura Management del Commercio Management dell’Impresa Management dell’Idustria Petrolifera Management delle Tecnologie Informatiche Management del Turismo Altre Istituzioni private sono: Scuola di Scienze Bancarie Scuola di Business “Turiba” Istituto di Business “RIMPAK Livonija” Scuola di economia e cultura Scuola internazionale di economia e di business amministrazione a Riga (www.riceba.lv) con una filiale a Daugavpils Scuola delle tecniche sociali (per piccolo e medio business) Scuola delle scienze sociali Scuola di Economia Istituto dei Trasporti e delle Telecomunicazioni, un’erede della Scuola Militare sovietica, fondata nel 1945, dal 1999 privata. Scuola di Psicologia Pratica Scuola di Diritto Accademia Cristiana, della Chiesa luterana La Lettonia è la più industrializzata delle ex-Repubbliche baltiche, ma anche l’agricoltura e l’allevamento sono fiorenti. La collocazione geografica della Lettonia, quale “ponte” di collegamento tra la Russia e l’Europa occidentale, ha avuto un ruolo determinate nel caratterizzare lo sviluppo dell’economia lettone. Infatti, sia nel periodo zarista che durante la dominazione sovietica, la produzione è stata indirizzata a rifornire il mercato russo e successivamente quello sovietico. Pertanto, lo sviluppo dell’apparato produttivo è stato solo marginalmente guidato dalle condizioni economiche e dalle risorse interne disponibili. Di conseguenza, l’indipendenza dall’Unione Sovietica ha avuto forti ripercussioni sul sistema economico e produttivo lettone che ora sta attraversando una fase di progressiva ristrutturazione. In tale ambito, il cambiamento più importante registratosi nel corso degli ultimi anni è rappresentato dalla continua e sensibile contrazione del contributo del settore agricolo alla formazione del PIL, passato dal 21,9% del 1990 al 4,5% del 2001, insieme a prodotti della silvicoltura e della caccia. La recente espansione economica è stata guidata dal settore manifatturiero, che tuttavia ha poi sofferto del calo della domanda dalla Russia di prodotti alimentari, macchinari e tessuti. Il collasso nel commercio con la Russia, apparso in tutta la sua evidenza nel corso del 1998, ha successivamente portato l’economia verso un rallentamento che ha colpito anche il commercio in transito come pure il settore dei trasporti, che sta fronteggiando una recessione, e l’agricoltura. Una generale ripresa è stata tuttavia evidente a partire dal 2000, mentre un dato evidente è anche la forte spinta nel settore dei servizi. 71 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est FONTI http://www.aic.lv/HE-2002 http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/ Latvia http://www.lu.lv http://www.rtu.lv http://www.llu.lv http://www.rpiva.lv http://www.dpu.lv http://www.polak.edu.lv http://www.lieppa.lv http://www.ru.lv http://www.venb.lv http://www.va.lv http://www.music.lv/Academy http://www.lka.lv http://www.espa.lanet.lv http://www.rsu.lv http://www.lza.lv http://www.lma.lv http://www.eba.lv http://www.turiba.lv http://www.rimpak.com http://www.isma.lv http://www.riceba.lv http://www.sta–edu.lv http://www.sseriga.lv http://www.prof.lv http://www.kristigaakademia.lv http://www.sta-edu.lv http://www.attistiba.lv http://www.eka.junik.lv 72 Lituania Dal 1385, allorché il Gran Principe di Lituania Jagellone (Jagailas, Jagello) si convertì al Cattolicesimo ed assunse anche la corona di Polonia, i destini dei due Paesi sono stati indissolubilmente legati. Con le spartizioni della Polonia, nella seconda metà del XVIII secolo, la Lituania divenne una provincia dell’Impero russo. Dopo la Prima Guerra Mondiale divenne indipendente, ma dovette rinunciare all’attuale capitale Vilnius (Wilno, Vil’na), rimasta in territorio polacco. Occupata nel 1940 dall’Armata Rossa e dalla Germania nazista tra il 1941 ed il 1944, divenne alla fine della guerra una delle 15 Repubbliche federali dell’URSS, con capitale Vilnius. E’ di nuovo indipendente dal 9 febbraio 1991. Venne subito posto il problema della “lituanizzazione” del sistema educativo in opposizione alla russificazione ed alla sovietizzazione. Una bozza sul “Concetto di educazione lituana” venne formulata nel 1992; la bozza sui programmi delle classi 1–10 e gli “Standard nazionali dell’educazione” è del 1994; l’iter legislativo si è concluso nel 1999. Attualmente l’istruzione è obbligatoria dai sei ai sedici anni; il sistema scolastico è articolato come segue: Scuola elementare: classi 1–4 (6–10 anni) Scuola di base: classi 5–10 (11–16 anni) Scuola secondaria: classi 11–12 (17–18 anni). Alla fine rilascia un diploma di maturità Ginnasio: classi 9–12 (15–18 anni). Fornisce una formazione approfondita nelle seguenti specializzazioni: scienze umane, scienze, tecnologia, belle arti. Alla fine rilascia un diploma di maturità Scuola speciale: per handicappati fisici e mentali Corsi di addestramento professionale: da 17 anni. Preparano ad un inserimento del lavoro con bassa qualifica. Rilasciano un certificato di qualifica Scuole professionali: da 17 anni. Forniscono una formazione culturale generale e preparano ad un inserimento del lavoro. Rilasciano un certificato di qualifica o un diploma di istruzione professionale Scuole professionali avanzate: Forniscono una formazione culturale generale e preparano ad un inserimento del lavoro con qualifiche medio-alte. Rilasciano un diploma di istruzione professionale avanzata. Attualmente sono attive in Lituania 19 Università (3 non statali), 7 Colleges (centri di istruzione superiore non universitaria, 3 non statali), 58 Scuole professionali avanzate (15 non statali), 84 Scuole professionali (3 non statali), 89 Centri di istruzione professionale (83 non statali) e 123 Corsi non statali di istruzione professionale. Gli Istituti di Istruzione Universitaria sono i seguenti: Accademia di Belle Arti di Vilnius Accademia Lituana di Musica Accademia Lituana di Educazione Fisica Accademia Militare Lituana Accademia Veterinaria Lituana Collegio Cristiano Lituano Politecnico di Kaunas Politecnico di Vilnius Scuola Internazionale di Management Università di Siauliai 73 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Università di Klaipéda Università Lituana di Giurisprudenza Università di Medicina di Kaunas Università di Vilnius Università Lituana di Agricoltura Università Pedagogica di Vilnius Università “Vytautas Magnus” Colleges: Alytus, Kaunas, Kaunas Business, Utena, Vilnius Management, Vilnius Cooperation. L’Università di Vilnius, la più prestigiosa del Paese, venne fondata nel 1579 dal Re di Polonia Stefan Bathory ed affidata ai Gesuiti. Nel 1773, dopo l’abolizione dell’Ordine, passò all’autorità laica. Chiusa dallo Zar Nicola I, venne riaperta nel 1919 in territorio polacco. Riorganizzata secondo il modello sovietico nel 1940, nel 1988, due anni prima dell’indipendenza del Paese, si è dichiarata indipendente dall’autorità accademica sovietica. Attualmente ha le seguenti Facoltà: Chimica Economia Filologia Filosofia Giurisprudenza Matematica ed Informatica Orientalistica Scienze della Comunicazione Scienze Naturali Scienze Politiche Le lingue insegnate nelle varie Facoltà sono: arabo, francese, inglese, russo, spagnolo e tedesco. L’Università “Vytautas Magnus” di Kaunas (Kowno, Kovna)) venne fondata nel 1920 in sostituzione di quella di Vilnius, passata alla Polonia. Nel 1949 venne chiusa e tutte la Facoltà vennero trasferite a Vilnius; l’anno successivo vennero fondati il Politecnico e l’Istituto di Medicina. Nel 1989 venne rifondata con il nome originario. Attualmente ha le seguenti Facoltà: Belle Arti Economia e Management Giurisprudenza Informatica Scienze Naturali Scienze Politiche Scienze Sociali Scienze Umane Teologia Cattolica Le lingue insegnate sono: francese, inglese e tedesco. L’Università di Siauliai è stata fondata nel 1956 ed ha attualmente le seguenti Facoltà. Fisica e Matematica Pedagogia Pedagogia Speciale Scienze Sociali Scienze Umane Tecnologia L’Univesità Lituana di Agricoltura venne fondata nel 1924 a Donutva e trsferita a Kaunas nel 1945. Ristrutturata dopo l’indipendenza, ha attualmente le seguenti Facoltà: Agronomia Economia e Management Ingegneria Agricola Management dell’Acqua e della Terra Scienze Forestali Il Management College di Vilnius ha dal 2001 una specializzazione in Business 74 Lituania Information Systems. Il Cooperation College di Vilnius (non statale) prepara i futuri managers di società private, enti pubblici ed altre organizzazioni. Esistono altresì i seguenti Istituti statali di ricerca: Biochimica Botanica Chimica Cultura ed arte Ecologia Energia Filosofia e Sciologia Fisica Fisica dei Semiconduttori Fisica Teorica Geografia Geologia Ingegneria Agricola Immunologia Letteratura e Folclore Lituani Lingua Lituana Matematica ed Informatica Ricerca Forestale Storia Lituana L’International School of Management è stata fondata nel 1999 dalla Norwegian School of Management BI e dal Norwegian Industrial and Regional Development Fund. E’ un’istituzione mista pubblico-privata e rilascia un Master in International Management (EU Integration). Di grande prestigio gode ancora l’Accademia delle Scienze: fondata nel 1941, si è unilateralmente dichiarata indipendente da quella sovietica nel 1988; nel 1990 si è dichiarata indipendente da qualsivoglia istituzione statale o politica; la legge del 12 febbraio 1991 regola il suo status nel sistema delle istituzioni scientifiche del Paese. Nel Dipartimento di Lingue Straniere vengono preparati neo-laureati e collaboratori dell’Accademia al Ph. D. in inglese, tedesco e francese. Esiste, infine, la Società Scientifica Lituana, libera associazione di scienziati e Enti di ricerca. Essa comprende attualmente, tra gli altri, i seguenti Dipartimenti e gruppi di studio: Agricoltura Ecologica Botanica Cardiologia Ecologia Animale Informatica Oncologia Orticoltura e Giardinaggio Protezione ambientale Veterinaria L’Istituto della Società Scientifica Lituana (ILSS) ha una rete di collaborazioni internazionale nel campo delle ricerche sulle fonti energetiche rinnovabili. La Lituania fruisce di un ricco patrimonio boschivo, intensamente sfruttato; tra le culture swegnaliamo cereali, barbabietola da zucchero e lino; sviluppata l’orticultura. Relativamente povera di materie prime, la Lituania dispone di una buona rete industriale nei settori petrolchimico (Klaipeda, Kaunas, Vilnius e Jonava), elettrotecnico ed elettronico (Vilnius); agro-alimentare, lavorazione del legno, tessile ed abbigliamento: Quest’ultimo settore era in età sovietica l’unico che fornisse prodotti di qualità e innovativi. FONTI http://www.lms.lt Questo sito dà informazioni, oltre che sui centri di studio e ricerca, anche sulla struttura politico-amministrativa del Paese. 75 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est http://www.ism.lt http://www.vu.lt http://www.vdu.lt http://www.su.lt http://www.ku.lt http://www.vkk.lt http://www.izua.lt Tuti i siti citati hanno una versione in lituano ed una in inglese. 76 Moldova L’attuale Repubblica di Moldova comprende la regione storica della Bessarabia e parte della Bucovina. Si tratta senza dubbio del territorio che ha subito il maggior numero di cambiamenti di sovranità negli ultimi centocinquanta anni. Entrata nel 1946 nell’Unione Sovietica come Repubblica Autonoma all’interno della Repubblica Federale di Ucraina, è diventata nel 1954 la quindicesima Repubblica Federale. L’Amministrazione sovietica ha imposto come lingua il moldavo, un dialetto romeno, scritto in caratteri cirillici di redazione russa, non in quella in uso nei Principati romeni sino alla metà dell’Ottocento. Durante l’età sovietica vi è stato un massiccio afflusso di funzionari russi dell’Amministrazione centrale, nonché una significativa immigrazione dalle regioni più povere dell’Ucraina e della Bielorussia. Dopo l’indipendenza si è scelto come lingua nazionale il romeno, ma russo ed ucraino sono ancora largamente diffusi. Il nome dello Stato è stato cambiato da Moldavia (di sapore sovietico, anche se in realtà latino, attestato almeno dal XIV secolo) in Moldova. I territori dei Gagauzi (Bulgari turcofoni) e della Trans–Dnistria (a maggioranza russa) si sono dichiarati unilateralmente indipendenti, nonostante gli statuti di autonomia che erano stati loro concessi. Una specie di guerra civile ad intermittenza sembra avere ancora qualche strascico. L’istruzione di base è obbligatoria sino ai 14 anni ed è così strutturata: Scuola elementare: 4 anni (6–10) Scuola secondaria inferiore: 4 anni (10–14) Scuola secondaria superiore: 3 anni (14–17), rilascia un diploma di maturitate; 4 anni (14–18), rilascia un diploma di bacalaureat, che dà diritto di accesso all’Università. L’ammissione all’Università è per concorso; la durata degli studi universitari è di 4/6 anni, secondo le Facoltà; il master 1/2 anni, il dottorato 3 (4 per corrispondenza). Università romene hanno sedi staccate in Moldova e/o posti riservati per studenti moldovi (v. scheda Romania). Le Univerità oggi attive in Moldova sono le seguenti: Accademia di Studi Economici di Moldova Libera Univesità Internazionale di Moldova Università Statale di Moldova Università Statale di Medicina e Farmacia “N. Testimitsanu” Università Tecnica Statale Università Statale di Pedagogia “Ion Creanga” La Libera Università, con sede a Chi4inau (Kisinev), riconosciuta dallo Stato il 16 luglio 2002, ha le seguenti Facoltà: Giornalismo e Scienze della Comunicazione Ingegneria ed Informatica Lingue e Letterature Straniere (insegnamenti di francese, inglese, italiano, russo, spagnolo e tedesco) Medicina Psicologia ed Assistenza Sociale Scienze Economiche 77 Distretti del sapere nell’Europa dell’Est Storia e Relazioni Internazionali L’Università Statale, fondata nel 1946, con sede a Chi4inau, ha le seguenti Facoltà: Belle Arti Biologia Chimica Pura ed Industriale Fisica Giornalismo e Scienze della Comunicazione Giurisprudenza Lingue Letterature Straniere Matematica ed Informatica Scienze Economiche Scienze Politiche Sociologia, Filosofia ed Assistenza Sociale Storia e Psicologia Nella facoltà di Lingue vi sono corsi di francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco. L’Università Tecnica, con sede a Chi4inau, l’unica del genere nel Paese, è un centro di eccellenza per la preparazioni di ingegneri nelle diverse specializzazioni. Ha le seguenti Facoltà: Computer, Informatica e Microelettronica Energetica Industria Tessile Ingegneria e Management per la Costruzione di Macchine Ingegneria e Management per l’Industria Meccanica Radio–Elettronica Rilievo, Geodesia e Scienza delle Costruzioni Tecnologia e Management dell’Industria Alimentare Urbanistica ed Architettura L’insegnamento è impartito in romeno ed in russo, ma vi sono anche corsi in francese, inglese e tedesco. In particolare, l’Agence Francophone pour l’enseignement supérieur et la recherche (AUPELF –UREF) sponsorizza le Facoltà di Computer, Informatica e Microelettronica e di Tecnologia e Management dell’Industria Alimentare a condizione che l’insegnamento venga impartito esclusivamente in francese. Vi sono anche corsi brevi (2/3 anni) di Meccanica, Elettrotecnica, Microelettrotecnica e Computer, Radio–Elettronica (sede staccata di Balpi), Abbigliamento, Industria Tessile, Trasporti, Telecomunicazioni, Ferrovie, Costruzioni Civili, Industriali ed Agricole (a Chi4inau e nella sede staccata di Hinceati). L’Università Pedagogica, con sede a Chi4inau, prepara insegnanti di storia, inglese e tedesco. L’Università di Scienze Applicate, fondata nel 1992, con sede a Chi4inau, ha due Facoltà. Quella di Tecnologie Moderne ha indirizzi di Cibernetica ed Informatica, di Tecnologia dell’Informazione, di Automatismi ed Informatica; quella di Economia e Diritto ha indirizzi di Diritto, Relazioni Economiche Internazionali, Management, Finanze e Contabilità. Un ruolo predominante nell’economia del Paese hanno l’agricoltura e l’allevamento, grazie alla fertilità del suolo. L’industria più importante è quella alimentare. Un qualche sviluppo hanno impianti industriali, ereditati dall’Unione Sovietica, nei settori siderurgico, chimico, meccanico, elettronico, tessile e del tabacco. FONTI http://www.ceebd.co.uk/ceeed/un/mo/moldovco.htm http://www.campusprogram,com/universities/Moldova.html 78 Moldova http://www.ase.md http://www.usm.md http://www.usmf.mic.md http://www.utm.md http://www.upm.moldnrt.md http://www.ifos.de/anabin/scripts/frmInstitution5.asp?ID=3140 http://www.usam.md http://www.moldova.md 79 Sintesi 1. “Europa dell’Est” è un termine geografico di comodo. I Paesi da noi qui esaminati non hanno mai composto alcuna unità, né statale, né religiosa, né culturale. L’unico periodo comune, ma insieme diverso per ciascuno di essi, è stato il dominio comunista, la dipendenza dall’Unione Sovietica, oppure i regimi sorti dopo la rottura con Mosca, come quello di Jugoslavia, Albania e Romania. Non abbiamo preso in considerazione alcuni Paesi, che geograficamente appartengono all’Est europeo; la Bielorussia, l’Ucraina e la Russia europea da una parte, la Grecia e la Turchia europea dall’altra, formano due gruppi dalle problematiche piuttosto diverse. La nostra ricerca riguarda dunque i tre Paesi baltici: Estonia, Lettonia e Lituania; i Paesi mitteleuropei come Polonia, Slovacchia, Rep. Ceca ed Ungheria; i Paesi balcanici: Moldova, Romania, Bulgaria, Albania ed ex-Jugoslavia, con tutte le peculiarità delle ex-Repubbliche (Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia-Montenegro, Macedonia). 2. La caratteristica principale dei Paesi analizzati è lo sforzo per passare dall’economia socialista all’economia di mercato. La democratizzazione, anche se a volte più formale che sostanziale, della vita politica ed economica si riflette su ogni aspetto della vita sociale e culturale. Anche il sistema educativo, come abbiamo visto, subisce delle trasformazioni, avvicinandosi al modello e alle esigenze dell’Unione Europea. Da notare, la cura di ciascuno Stato nel salvaguardare e sviluppare i tradizionali settori del sapere, di modo che essi vadano a coprire le necessità di dirigenti, di quadri intermedi e manodopera specializzata. L’attività delle scuole private di tutti i livelli, l’educazione linguistica, i numerosissimi corsi di specializzazione e la collaborazione internazionale garantiscono una adeguata base scientifica ed intellettuale, nonchè manodopera qualificata per tutte le imprese del piano industriale. 3. Preso in considerazione l’alto costo della produzione industriale nei Paesi ex–socialisti, la riforma ha portato un notevole allentamento dello sviluppo. Così è successo per le miniere di carbone, l’industria siderurgica (spesso obsoleta ed altamente inquinante le raffinerie) i cantieri navali di molti Stati, che subiscono il processo di ricostruzione. Altri settori industriali hanno livelli da discreti a buoni di produttività: - industria meccanica (di alta specializzazione nella Repubblica Ceca ed in Ungheria; anche Bosnia–Erzegovina, Croazia, Macedonia, Moldova, Polonia, Serbia–Montenegro, Slovacchia, Slovenia); di particolare rilevanza la cantieristica in Croazia e Polonia e la produzione di autoveicoli nella Repubblica Ceca e in Ungheria; - industria chimica (Bosnia–Erzegovina, Lettonia, Lituania, Moldova, Repubblica Ceca e Slovenia); - industria tessile, dell’abbigliamento e della calzatura (Bosnia–Erzegovina, Croazia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Serbia–Montenegro); - industria del legno (di eccellenza in Lituania, anche in Croazia, Estonia, Polonia, Serbia–Montenegro e Repubblica Ceca); - industria del vetro (Boemia, Polonia); - industria elettronica (di eccellenza in Lettonia, anche in Bos-nia–Erzegovina, Lituania, Serbia–Montenegro e Slovacchia). 4. Una posizione forte quasi ovunque, e particolarmente in Bulgaria ed Ungheria, la detiene l’industria alimentare: latte e latticini, carne, frutta, verdura, conserve, birra, 80 Sintesi vino. L’agricoltura (cereali, patate, barbabietole da zucchero, mais, luppolo, tabacco) occupa un posto privilegiato nell’economia di quasi tutti i Paesi. La produzione viti–vinicola è di ottimo livello in Ungheria e Croazia, di buon livello in Bulgaria e Romania. L’allevamento (bovini, suini, pecore, pollame, cavalli) è pure sviluppato; la pastorizia rimane l’attività caratterizzante di alcuni Paesi (Albania, Bosnia–Hercegovina, in parte la Bulgaria). Si notano i buoni risultati e la crescente popolarità dell’agricoltura biologica, specialmente nelle vaste zone a basso tasso di inquinamento. Rilevante è la produzione di marijuana in Macedonia. 5. Tra le risorse naturali si segnalano petrolio e gas naturale (soprattutto in Romania, anche in Bulgaria, Croazia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia–Montenegro, Slovacchia e Ungheria); carbone e lignite (Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia–Montenegro, Slovenia e Ungheria). La produzione è comunque in quantità insufficiente al fabbisogno nazionale. Eguale è la situazione per minerali ferrosi (Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia e Slovacchia), rame (Bosnia–Erzegovina, Croazia, Bulgaria, Lettonia, Polonia, Serbia–Montenegro), zolfo e salgemma (rilevante in Polonia); anche bauxite, piombo, antimonio e stagno. Rilevante è la produzione di minerali radioattivi nella Repubblica Ceca. 6. La produzione del legno, benché condotta in maniera devastante, e l’industria del mobile si stanno sviluppando in Croazia, Estonia, Lituania e Repubblica Ceca. 7. Importante è la produzione di strumenti musicali nella Repubblica Ceca. 8. Ci sono tante possibilità per la crescità del turismo: buone attrezzature nel litorale croato; ministrutture capillarmente diffuse in Ungheria. Le vie di comunicazione, tanto stradali che ferroviarie, sono per lo più insufficienti. 81 Finito di stampare nel mese di dicembre 2003 da Litocenter, Limena (Pd) per conto di Unimedia Srl, via delle Industrie 19, 30175 Marghera Venezia