Distretti del sapere nell`Europa dell`Est

Distretti del sapere
nell’Europa dell’Est
Gianfranco Giraudo
Alexsander Naumow
CA’ FOSCARI
FORMAZIONE E RICERCA
DISTRETTI DEL SAPERE NELL’EUROPA DELL’EST
Tutti i diritti riservati
Stampa Litocenter snc Limena (Pd) 2003
Unimedia Srl
IN COPERTINA, DA SINISTRA: statua dei Santi Cirillo e Metodio
dall’Università di Banja Luka e immagini dalle Università
di Vilnius, Banja Luka, Tallin, Sofia, Ljubliana, Praga.
Distretti del sapere
nell’Europa dell’Est
Gianfranco Giraudo
Alexsander Naumow
CA’ FOSCARI
FORMAZIONE E RICERCA
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est:
una ricerca dedicata alle imprese che multilocalizzano
L’imprenditore che decide di valutare nuove occasioni e formule di business per
acquisire e presidiare attivamente i mercati dei Paesi dell’Europa dell’Est si
trova a dover affrontare un mondo in gran parte sconosciuto sia dal punto di
vista economico che da quello culturale e sociale. Favorire la presenza di investimenti diretti dell’imprenditoria italiana sui mercati dell’Est europeo implica
un passaggio strategico: conoscere con chiarezza le potenzialità di sviluppo del
Paese d’interesse, le dotazioni infrastrutturali sia materiali che immateriali. Uno
sviluppo che, nell’Europa dell’Est come altrove, si basa non solo sulle capacità
della manodopera, ma soprattutto sulla spinta propulsiva della conoscenza, dell’innovazione, della ricerca applicata al mondo dell’industria e dell’economia in
genere.
Costruire una nuova fabbrica in un Paese dell’Est europeo significa, quindi,
organizzare risorse umane, professionali e capacità tecniche in grado di fare
impresa.
Non basta. Significa anche trasferire know how e rendere autonomi e competitivi in loco funzionari e manager capaci ed affidabili. Questo contributo, nato
dalla sinergia tra Unindustria Venezia e Università Ca’ Foscari, vuole sottolineare che i cervelli non sempre devono essere importarti dall’Italia.
Le più importanti Università delle capitali dell’ Europa dell’Est offrono un livello di qualità formativa ed accademica che ha poco da invidiare ai più blasonati
Atenei di Parigi, Venezia o Londra. Basta conoscere nel dettaglio i corsi di laurea e di istruzione superiore presenti nei Paesi d’interesse per attivare una collaborazione impresa – ateneo volta ad individuare professionalità locali di ottimo
livello. Questo libretto vuole essere, a tal proposito, uno strumento per conoscere e utilizzare le opportunità offerte da un patrimonio culturale tecnico e scientifico. Lo scopo dell’iniziativa è essenzialmente quello di censire gli istituti superiori e le università, i centri di eccellenza e della Ricerca, raccogliendo informazioni soprattutto su: organizzazione interna e settori di attività, rapporti con la
società civile, imprese e mondo del lavoro.
Gli Autori di questo lavoro hanno voluto incrociare questi dati con quelli sulla
situazione socio-politica di ogni singolo Stato, magari con qualche spunto
riguardo al rapporto interculturale tra Italia e Paese in esame, per favorire l’approccio dell’imprenditore italiano.
6
Il processo di multilocalizzazione - ossia la creazione di unità locali all’estero
integrate all’azienda madre in Italia - si appoggia sul “sapere chi e come sa
fare”.
Una scommessa sul lungo periodo ed una responsabilità quotidiana nel governare l’allargamento dell’Unione Europea che è pure un’occasione di sviluppo per
l’imprenditoria del Nord Est e italiana in genere, ma anche per molti giovani
preparati e per i loro Paesi d’appartenenza.
Dissipare luoghi comuni e offrire nitidezza sulle prospettive di crescita ed evoluzione dei diversi Paesi costituisce già un primo obiettivo importante.
Coglierne il valore aggiunto per la propria azienda e gli elementi di competitività per un Nord che dovrà guardare sempre più ad Est, spetta ora a ciascun
imprenditore.
Buona lettura.
Diego Lorenzon
Vice Presidente Unindustria Venezia
7
Indice
Introduzione ................................................................................................... 8
Albania .......................................................................................................... 19
Slovenia ......................................................................................................... 21
Croazia ........................................................................................................... 23
Bosnia-Erzegovina ......................................................................................... 27
Serbia Montenegro ......................................................................................... 29
Macedonia ...................................................................................................... 32
Bulgaria .......................................................................................................... 34
Romania ......................................................................................................... 38
Ungheria ........................................................................................................ 46
Polonia ........................................................................................................... 52
Repubblica Ceca ............................................................................................ 59
Slovacchia ...................................................................................................... 64
Estonia ............................................................................................................ 67
Lettonia ........................................................................................................... 69
Lituania ........................................................................................................... 73
Moldova ......................................................................................................... 77
Sintesi ............................................................................................................ 80
9
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
10
Introduzione
Stati presi in considerazione
Albania
Ex–Jugoslavia
Slovenia
Croazia
Bosnia–Erzegovina
Serbia e Montenegro
(ed ex–Repubbliche Autonome di Kosovo e Vojvodina)
Macedonia
Bulgaria
Romania
Ungheria
Polonia
Ex–Cecoslovacchia
Rep. Ceca
Slovacchia
Ex–U.R.S.S.
Estonia
Lettonia
Lituania
Moldova
Quadro politico
Tranne la Moldova, in cui la guerra civile rimane incombente, l’Albania e, in
certa misura, Serbia–Montenegro e Macedonia, per l’ancor alta conflittualità
interetnica, gli Stati dell’Europa Centro–Orientale e Danubiano–Balcanica
sembrano avere un assetto istituzionale più o meno stabile con Parlamenti
democraticamente eletti ed accettazione del principio dell’alternanza.
Slovenia, Ungheria e Polonia sono stati i primi in ordine di tempo e sono
attualmente i più affidabili; la Federazione serbo–montenegrina è stata l’ultima in ordine di tempo.
11
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Più o meno pesanti sono i problemi della transizione politica (che è stata cruenta nella sola Romania): il troppo rapido passaggio alla democrazia ha provocato la sparizione (o, a volte, la mimetizzazione) delle élites preesistenti e portato alla ribalta seconde e terze scelte (un processo analogo, ma molto più
traumatico, di quello italiano, dalla Prima alla Seconda Repubblica), oppure le
forze di sottogoverno.
Sul piano economico è doppio l’ordine dei problemi: per tutti i Paesi il passaggio da un dirigismo rigido ad un’economia di mercato spesso senza regole; per
i Paesi nati dallo smembramrnto di entità multinazionali un processo simile a
quello verificatosi dopo la Prima Guerra mondiale con la dissoluzione
dell’Impero Austro–Ungarico, allorché aree economicamente complementari,
spesso ad alta specializzazione, si sono trovate prive di materie prime e/o di
impianti di trasformazione e/o di mercato.
Spesso, tanto sul piano economico quanto su quello politico, la transizione ha
significato paradossalmente eliminazione di quanto di buono vi era nel vecchio regime e conservazione degli elementi negativi, quali una pesante burocrazia ed una diffusa corruzione dei quadri medio-alti, che, peraltro, era l’unica possibilità di far marciare un’economia soffocata dalle pesantezze del sistema.
Se nei Paesi a maggioranza cattolica (Slovenia, Croazia, Rep.Ceca,
Slovacchia, Ungheria e Polonia) un margine più o meno ampio era lasciato
all’iniziativa privata, in quelli a tradizione ortodossa il Comunismo era attecchito su un terreno predisposto ad accettarlo, in quanto, per ormai secolare
tradizione, il Principe era lo Stato, l’unico imprenditore ed il Padre amorevole
che soddisfaceva a tutte le esigenze del suo popolo.
Quasi tutti i Paesi sono attualmente orientati verso gli USA, dai quali si attendono aiuti economici ed ai quali sono disposti ad offrire incondizionato
sostegno politico.
12
Introduzione
Alcuni indicatori economici e sociali
Stato
Albania
PIL/ab.
% PIL
% PIL
% PIL
(US$)
I settore
II settore
III settore
930
62
19
16
1.210
n. d.
n. d.
n. d.
Bulgaria
1410
17
27
56
Croazia
4.530
9
32
59
Estonia
3.400
6
28
66
Lettonia
2.430
4
28
68
Lituania
2.640
9
32
59
Macedonia
1.660
11
31
58
Bosnia-Erzegovina
Moldova
410
25
22
53
Polonia
4.070
3
31
66
Rep. Ceca
5.020
4
43
53
Romania
1.470
13
36
51
Serbia Montenegro
1.289
22
33
45
Slovacchia
3.770
5
35
60
Slovenia
10.000
4
38
58
Ungheria
4.640
4
33
63
20.170
3
28
69
Italia
Stato
Analfabetismo %
Calorie/ab./giorno
Albania
15,3
2.976
Bosnia-Erzegovina
14,5
2.601
1,5
2.740
Bulgaria
Croazia
1,7
2.479
Estonia
0,3
3.058
Lettonia
0,3
2.994
Lituania
0,4
3.104
Macedonia
5,9
2.938
Moldova
1,1
2.763
Polonia
0,2
3.551
Rep. Ceca
n. d.
3.292
Romania
1,8
3.263
Serbia Montenegro
2,1
2.963
Slovacchia
Slovenia
n. d.
2.953
0,3
2.950
Ungheria
0,6
3.408
Italia
1,5
3.608
13
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Stato
pop.
attiva %
pop.
pop.
attiva M/F % urbana %
consumo
disoccu-
energia/
pazione %
ab.kWh
Albania
49
59/41
21,9
1.738
17,8
Bosnia-Erzegovina
41
n.d.
43
468
39,4
Bulgaria
55
53/47
69,6
4.566
16,4
Croazia
48
55/45
57,7
3.181
16,1
Estonia
57
52/48
68,6
5.690
5,3
Lettonia
55
51/49
69
2.609
Lituania
55
50/50
67,2
12,6
7.8
Macedonia
47
58/42
62
32,2
Moldova
51
51/49
46,1
2,1
Polonia
52
54/46
65,6
15
Rep. Ceca
55
53/47
74,7
8,8
Romania
48
54/46
56,2
10,5
Serbia Montenegro
48
57/43
52,2
27,3
17,9
Slovacchia
54
54/46
57,4
Slovenia
49
54/46
50,4
Ungheria
47
55/45
64
3.749
6,4
Italia
38
n. d.
67
3.608
10
Stato
speranza
di vita M/F
Albania
70/76
mortalità infantile
‰ <1anno/>5anni
7,4
abitanti/
medico
15/31
668
Casi AIDS
per 100.000 ab.
0,3
Bosnia-Erzegovina
70/73
3/18
3.663
2
Bulgaria
69/76
14,5/16
285
0,6
Croazia
69/76
7,7/9
501
n. d.
Estonia
65/76
8,9/21
324
35,9
Lettonia
64/75
10,4/21
355
0.8
Lituania
68/78
8,8/21
256
0,3
Macedonia
71/75
15,7/26
445
1,1
Moldova
64/72
17,4/33
250
0,4
Polonia
69/77
8,1/10
429
1,5
Rep. Ceca
71/78
4,1/5
261
1,1
Romania
67/74
18,6/22
543
22,8
Serbia Montenegro
70/75
12,6/20
471
n. d.
Slovacchia
69/77
8,6/9
265
n. d.
Slovenia
71/79
5,1/5
439
3,2
Ungheria
67/76
9,2/9
76
2,8
Italia
77/83
5,7/6
175
21,5
14
Introduzione
Istruzione
Nel regime socialista l’istruzione era obbligatoria e gratuita con cicli tra
gli 8 e gli 11 anni, secondo i Paesi; la scuola di base dava di norma un’informazione ampia e di buon livello, seppure con un severo controllo ideologico.
Il tasso di alfabetizzazione, con qualche differenza tra Paese e Paese, era
vicino al 100% e rimane tuttora altissimo, con l’eccezione dell’Albania e
della Bosnia–Erzegovina.
L’accesso all’istruzione superiore era a numero chiuso, gli studenti ricevevano una retribuzione, norme severe regolavano la frequenza e gli esami.
Il modello prevalente offriva tre livelli: scuole tecniche (sul modello delle
Fachhochschulen tedesche) che davano una qualificazione professionale;
Istituti pedagogici, che preparavano i futuri insegnanti; Università che
preparavano i futuri quadri.
I corsi post–laurea erano egualmente a numero chiuso.
Oggi l’istruzione superiore pubblica versa in una crisi, più o meno accentuata
secondo i Paesi, per mancanza di fondi, cui si cerca di supplire con accordi di
collaborazione e sovvenzioni da parte di Università e Fondazioni straniere
(americane soprattutto, ma anche canadesi, inglesi, tedesche, scandinave, etc.).
Si registra comunque una proliferazione delle sedi universitarie: sin-
Stato
gole Facoltà o Scuole Superiori
Albania
3,1
Bosnia–Erzegovina
n. d.
Tecniche, sorte come sedi staccate di
% PIL per istruzione e ricerca
Bulgaria
3,8
grandi Università ottengono lo sta-
Croazia
n. d.
tus di Università autonome a pieno
Estonia
n. d.
titolo.
Lettonia
6,5
Lituania
5,4
Macedonia
5,1
’70, continua parallelamente alla
Moldova
n. d.
creazione di sempre più numerose
Polonia
8.2
Istituzioni di insegnamento superi-
Rep. Ceca
5,1
ore private locali o emanazione di
Romania
4,2
Serbia–Montenegro
n. d.
Il processo, già iniziato negli anni
Istituzioni straniere.
Slovacchia
5.0
Slovenia
7,1
Ungheria
5,3
15
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Minoranze
Forti correnti nazionalistiche – spesso suggerite dall’identificazione di ethnos e confessione religiosa – interessano quasi tutti i Paesi, così come quasi
tutti hanno problemi di minoranze.
Nei Paesi della ex-Jugoslavia il melting pot dell’epoca titoista è un lontano
ricordo dopo le pulizie etniche incrociate provocate dal conflitto del 19911995.
In Slovenia la situazione non sembra drammatica, nonostante qualche
rivendicazione della minoranza tedesca ed il contenzioso (ereditato,
insieme con la Croazia, dalla ex–Jugoslavia) con l’Italia per le proprietà
degli Italiani.
In Croazia la minoranza serba già consistente, è stata in parte eliminata o
costretta all’emigrazione, mentre la parte rimasta – difficilmente quantificabile – si è mimetizzata.
In Bosnia–Erzegovina – spariti o quasi Ebrei e Zingari – resta difficile la
convivenza tra i Serbi e la precaria Federazione croato-musulmana. Peraltro
molti Musulmani, prima che Tito inventasse la pseudo-etnia musulmana, si
definivano Serbi.
Mentre le minoranze ungherese e ucraina (rusyna) della Vojvodina non
sembrano minacciate, resta esplosiva la situazione del Kosovo, dove la neominoranza serba è minacciata dalla maggioranza locale albanese.
Curiosa è la situazione linguistica del serbo-croato, codificato in due varianti
alla metà dell’Ottocento ed ora scisso in due lingue, mentre bosniaco e montenegrino rivendicano a loro volta l’identità di lingue nazionali.
Precaria è la situazione in Macedonia, sia sul piano religioso, in quanto la
Chiesa ortodossa locale è non-canonica (cioé non riconosciuta dalle altre
Chiese ortodosse), sia sul piano etnico per la presenza di una consistente
minoranza albanese (otre il 30%). In corso è un intricato gioco politico, difficilmente decifrabile per un osservatore esterno. Per di più, pesa la rivendicazione sul nome – e forse non solo – da parte della Grecia, dove esisteva
una minoranza slava della quale non si hanno ora notizie.
In Albania è in corso una guerra linguistica (tra le varianti ghega e tosca),
riflesso dello scontro tra i clans del Nord e del Sud.
La Romania, dopo le persecuzioni delle minoranze linguistiche e religiose
all’epoca di Ceau4escu, non sembra avere problemi. Contrariamente a quanto
16
Introduzione
avvenuto nella ex–Jugoslavia, dove la crisi economica ha esasperato le rivalità, la difficile situazione economica sembra aver messo loro la sordina. Il
problema, comunque, riguarda quasi esclusivamente la Transilvania, dove
esiste una minoranza ungherese in maggioranza calvinista ed una tedesca, cattolica (gli Svevi) e luterana (i Sassoni).
Qualche conflitto si registra tra Ortodossi ed Uniati, senza peraltro pericolo di
scontri fisici.
Il problema più scottante è quello dei rapporti con l’Ungheria, dove un piccolo, ma potente, gruppo di estrema destra cerca di far leva su sentimenti
revanscisti in Ungheria ed irredentisti in Transilvania.
In Bulgaria, prima del 1989, erano riconosciuti come minoranze solo
Armeni ed Ebrei, mentre la minoranza turca era stata forzosamente bulgarizzata. Dopo il 1989 una parte di essa era emigrata in Turchia, mentre la
parte rimasta ha costituito un partito che è l’ago della bilancia della politica
bulgara. Singolare è la situazione della Chiesa ortodossa, scissa in due tronconi che si accusano a vicenda di eresia.
Se nella Rep.Ceca ed in Ungheria, la situazione appare tranquilla, qualche
problema sussiste in Slovacchia: qui Ucraini e Rusyny (in forte conflitto tra
di loro) sono favoriti dal Governo centrale ai danni delle minoranze
ungherese e tedesca.
In Polonia una consistente minoranza ucraina (ortodossa e uniate) è divisa
tra il Nord–Ovest, dove è stata costretta ad emigrare a forza, e le province
orientali di origine. Qui sorge un problema per gli Uniati, che erano nella
giurisdizione della diocesi di Leopoli (L’viv, Lwów, L’vov, Lemberg) in
Ucraina: poiché la legge polacca non ammette che cittadini polacchi si trovino a dipendere da una diocesi di un Stato straniero, la regione dei Lemky
è stata posta sotto la diretta Amministrazione Apostolica. Nel Nord–Est vi è
una piccola minoranza bielorussa. Nella Slesia ex–tedesca serpeggia
qualche tendenza separatista.
Nelle Repubbliche baltiche ex-sovietiche, la consistente minoranza russa
(che sfiora il 50%), parte di antico insediamento, solo in parte arrivata dopo
la Seconda Guerra Mondiale (militari e funzionari sovietici), è sottoposta
ad una forte discriminazione: ai suoi membri è richiesto un certificato di
conoscenza della lingua ufficiale dello Stato per poter accedere alle cariche
pubbliche e godere di alcuni diritti civili.
17
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Stato
Cattolici
Ortodossi
Musulmani
Altri*
6,2
8,7
84,4
0,7
18,0
29,9
43.0
9,1
36,8
13,1
50,1
Albania
Bosnia-Erzegovina
Bulgaria
Croazia
72,2
Estonia
14,0
0,7
19,4
13,9
66,7
14,6
62,9
Lettonia
14,9
7,6
Lituania
72,2
2,4
Macedonia
54,4
Moldova
44,4
Polonia
90,7
1,4
Rep. Ceca
39,1
0,2
Romania
5,1
86,8
Serbia Montenegro
5,8
62,6
Slovacchia
60,4
Slovenia
82,7
Ungheria
63,1
*Compresi non dichiarati ed atei
Fonte: Calendario Atlante DeAgostini 2003
18
Protestanti
1,2
11,9
25,4
29,9
15,7
55,6
7,9
4,0
56,7
8,1
19,0
6,1
12,6
33,5
17,3
25,4
11,5
Albania
Ottenuta l’indipendenza dall’Impero Ottomano, il Regno d’Albania è stato occupato alla
vigilia della Seconda Guerra Mondiale dall’Italia, ed il Re d’Italia ha assunto il titolo di Re
d’Albania. Alla fine della Guerra si è in instaurata la dittatura di Enver Hoxha che ha chiuso il Paese in un assoluto isolamento e creato un sistema rigido sino alla paranoia di controllo sulla popolazione: tra le altre cose, era proibita qualsiasi forma di culto religioso,
così come era vietata la circolazione di veicoli a motore. Dopo la morte del dittatore si è
creato un fragile sistema di democrazia, condizionato da riesplose rivalità tribali, una corruzione diffusa e la presenza di una forte malavita organizzata. Nonostante l’instabilità
politica endemica, è presente, soprattutto tra i giovani, una forte richiesta di cultura che
guarda soprattutto all’Italia. Durante il regime la televisione italiana era l’unica finestra sul
mondo.
Vi è un liceo bilingue italiano-albanese a Scutari.
Il sistema scolastico di base è così organizzato:
Scuola elementare: 4 anni (6–10)
Scuola di base: 4 anni (10–14)
Scuola secondaria: 4 anni (14–18)
Scuola professionale 4 anni (14–18)
Scuola di avviamento al lavoro 3 anni (14–17)
L’istruzione è obbligatoria dai sei ai quattordici anni: il diploma di Scuola secondaria o
professionale dà diritto a sostenere l’esame d’ammissione a Istituti d’Istruzione Superiore
professionali e tecnici o all’Università, questa e quelli a numero chiuso.
Il sistema universitario prevede tre livelli:
Laurea: 4–6 anni, secondo le Facoltà
Specializzazione: 2–3 anni
Dottorato: non prevede obbligo di frequenza né di esami, soltanto la preparazione, senza
limiti di tempo, di una tesi di dottorato.
Nei primi anni del regime gli studenti albanesi venivano mandati a studiare nelle
Università dei Paesi socialisti. Nel 1957 viene fondata l’Università di Tirana, nella quale
confluiscono i preesistenti Istituti d’Istruzione Superiore: Economia, Giurisprudenza,
Medicina, Pedagogia e il Politecnico. Nel 1991 il Politecnico si stacca dall’Università.
Sono attivi i seguenti Istituti d’Istruzione Superiore:
Università di Tirana
Accademia di Belle Arti di Tirana
Università di Agraria di Tirana
Accademia di Sport ed Educazione Fisica di Tirana
Scuola Superiore Militare Unificata di Tirana
Università “Luigj Gurakuqi” di Shkoder (Scutari)
Università “Aleksander Xhuvani” di Elbasan
Università “Eqerem Cabej” di Gjirokaster (Argirocastro)
Università “Fan Noli” di Korçe
Università “Ismail Qemali” di Vlore
Segnaliamo l’Albania Education Development Program sostenuto dalla Fondazione Soros.
L’università di Tirana ha attualmente le seguenti Facoltà:
19
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Economia
Lingue Straniere
Scienze Naturali
Storia
Giurisprudenza
Medicina
Scienze Sociali
Nella Facoltà di Lingue Straniere vengono impartiti insegnamenti di francese, greco,
inglese, italiano, russo, tedesco e turco.
L’università di Scutari conta le seguenti Facoltà:
Economia
Filologia
Giurisprudenza
Pedagogia
Scienze Naturali
Scienze Sociali
Storia e Geografia
Recentemente è stato costituito un Dipartimento di Italianistica, cui l’Università di Firenze
fornisce gran parte dei docenti, sul modello del Dipartimento di Germanistica, “adottato”
dall’Università di Graz.
Nel 1992 la Facoltà di Economia ha stipulato un accordo con l’Università del Nebraska
per lo sviluppo dei settori: economia di mercato, management e business administration.
Nel 2001 si è costituito il Centro Donna “Hapar e Lehe” in occasione dell’incontro della
“Rete delle Donne del Mediterraneo, del Sud Est Europeo e dei Balcani”.
L’Albania dispone di discrete risorse di materie prime (lignite, petrolio, gas naturale,
cromite, minerali ferrosi). L’agricoltura è principalmente di sussistenza; diffusa la pesca. I
settori industriali principali sono: agro-alimentare, tessile, lavorazione del legno.
FONTI
http://upt.net
http://ut.net
http://www.campusprogram.com/universities/Albania/htlm
http://www.ceebd.co.uk/ceeed/un/al/albanco.htm
Il sito http://pages.albaniaonline.net/ è un’eccellente guida, articolata nelle seguenti
sezioni:
Business
Mass-media
Guide on line
Scommesse
Turismo
Governo
Enti statali
Partiti politici
Programmi di sviluppo
Istituzioni accademiche
Sport
ONG
Eventi
Moda
Personalia
http://www.shkoder.net/en/ univ.htm
http://aedp.soros.al
20
Slovenia
Antico feudo asburgico, la Slovenia è entrata nel 1918 nel regno di Serbia, Croazia e
Slovenia e nel 1946 come una delle sei Repubbliche federali della Repubblica
Socialista di Jugoslavia. L’indipendenza è stata tempestivamente riconosciuta da Italia
e Germania ed ha suscitato grande entusiasmo in Vaticano.
L’istruzione è obbligatoria per dieci anni (6–16).
Nella Primorska, dove esiste una consistente minoranza italiana, vi sono scuole con
insegnamento solo in italiano, mentre l’italiano è materia obbligatoria in tutte le scuole
della regione. Nel Prekmurie, dove esiste una consistente minoranza ungherese, l’insegnamento è bilingue.
Il livello successivo ha tre indirizzi:
Ginnasio: quattro anni (15–19);
Scuola professionale inferiore: due anni (15–17);
Scuola professionale secondaria: tre anni (15–18), con stages presso società ed imprese;
Scuola tecnica secondaria: quattro anni (15–19), oppure due anni dopo la Scuola professionale, oppure uno dopo il Ginnasio.
Grande importanza ha l’educazione musicale, che dura 13 anni (6–19).
Vi sono scuole speciali per portatori di handicap e per adulti.
Dopo il diploma si può accedere a corsi non–universitari professionalizzanti (due/quattro anni) o all’Università.
Gli studi universitari, cui si accede per concorso, durano quattro/sei anni secondo le
Facoltà; Scuole di specializzazione post–laurea e Masters due anni, Dottorato tre anni.
L’Università di Ljubljana (Lubiana), fondata nel 1919, conta attualmente le seguenti
Facoltà:
Affari Sociali
Amministrazione
Architettura
Biotecnica
Economia
Elettronica
Filosofia
Geodesia
Giurisprudenza
Ingegneria Chimica
Ingegneria Civile
Matematica e Fisica
Medicina
Pedagogia
Ragioneria e Informatica
Scienze Marittime
Scienze Naturali
Scienze Sociali
Sport
Teologia
Veterinaria
Vi sono inoltre le Accademie di Arti Visive, Belle Arti e Musica; la Scuola Superiore di
Sanità e quella di Polizia e Sicurezza. Presso l’Università hanno sede la Società degli
Scultori Sloveni, quella di Didattica nell’Insegnamento Superiore e quella dei Giovani
Ricercatori.
L’Università di Maribor ha come fine statutario di “partecipare alla creazione di
un’area intellettuale europea ed al rafforzamento dell’identità slovena all’interno di
21
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
essa”. Attualmente conta le seguenti Facoltà:
Agraria
Economia e Business
Giurisprudenza
Ingegneria Civile
Ingegneria Elettrotecnica
Ingegneria Meccanica
Pedagogia
Pediatria
Scienze dell’organizzazione
Ha inoltre Centri di Matematica Applicata e Fisica Teorica, Insegnamento a Distanza,
Innovazione e Ricerca Interdisciplinare.
Ha rapporti bilaterali di collaborazione con Università di Albania, Australia, Austria,
Bosnia–Erzegovina, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Italia (Udine e
Trieste), Lituania, Polonia, Rep. Ceca, Russia, Serbia–Montenegro, Svezia e U.S.A.
Quanto alla neonata Università di Koper (Capodistria), abbiamo trovato soltanto la
menzione di una Facoltà di Management.
L’Accademia delle Scienze ed Arti di Slovenia (SAZU) ha per fini statutari:
– partecipare all’elaborazione della politica della ricerca e della creazione artistica;
– fornire valutazioni, proposte e pareri sullo stato, lo sviluppo e le prospettive della
ricerca e della creazione artistica;
– organizzare l’attività di ricerca d’intesa con le Università ed altre Istituzioni per la
conoscenza del retaggio naturale e culturale del popolo sloveno e lo sviluppo della sua
lingua e cultura;
– sviluppare la collaborazione internazionale nel campo delle scienze e delle arti.
Attualmente conta le seguenti sezioni:
Belle Arti
Scienze Filologiche
Scienze Matematiche Fisiche, Chimiche e Tecniche
Scienze Mediche
Scienze Naturali
Scienze Storiche e Sociali
La Slovenia è riuscita a tenersi in disparte dalla guerra del 1991–1995, il che ha
favorito una crescita economica anticipata rispetto agli altri Paesi dell’area, crescita che
prosegue a ritmo intenso, con una disoccupazione minore della media europea, ma
un’inflazione molto alta.
La Slovenia è povera di materie prime ed ha un’agricoltura limitata dall’esiguità dei
terreni coltivabili. L’industria è ben diversificata: i settori di punta sono le telecomunicazioni ed il farmaceutico; si segnalano la chimica, la metallurgia, la meccanica, il tessile, l’alimentare ed il mobile.
FONTI
http://e-gov.si/e-uprava/english/pdf/SESRSO.pdf
http://www.campusprogram.com/universities/Slovenia.htm
http://www.uni-lj.si
http://www.uni-mb.si
http://www.fm-kp.si
22
Croazia
Il medioevale regno di Croazia è stato a lungo oggetto di contesa tra la Repubblica di
Venezia ed il Regno d’Ungheria: a quest’ultimo è toccata la Croazia interna, a quella
l’Istria e la Dalmazia. Entrambe le regioni hanno seguito le sorti dei rispettivi dominatori, per essere infine riunite sotto il dominio asburgico. Un caso particolare è rappresentato da Ragusa, che per sei secoli ha costituito una ricca e potente Repubblica,
annessa nel 1807 all’Impero Asburgico.
Nel 1918 la Croazia è divenuta parte del Regno di Serbia, Croazia e Slovenia,
Repubblica indipendente sotto l’egida della Germania nazista tra il 1941 ed il 1945 e,
dopo la Seconda Guerra Mondiale, una delle sei Repubbliche federali della Jugoslavia.
La dichiarazione unilaterale di indipendenza nel 1991, immediatamente riconosciuta da
Italia e Germania e salutata con grande entusiasmo dal Vaticano, ha preceduto di poco
l’inizio della guerra.
Il sistema scolastico croato è stato riformato dopo l’indipendenza sulla base di alcuni
principi:
– eliminazione dell’ideologia dalla scuola;
– riforma della legislazione scolastica;
– carattere nazionale dell’insegnamento;
– introduzione dell’insegnamento religioso.
Attualmente l’istruzione è obbligatoria e uguale per tutti per otto anni (6–14). La scuola secondaria (quattro anni, da 14 a 18) comprende i seguenti indirizzi:
- culturale (Grammar School) con quattro curricula: generale, linguistico, classico,
scientifico. L’accesso avviene in base ad una graduatoria con criteri diversi secondo le
scuole. Il diploma di maturità consente l’accesso all’Università;
- artistico, con quattro curricula: musica, danza, arti figurative, disegno;
- professionale, con specializzazioni in medicina, economia, commercio e agraria;
industria e artigianato (studio parte in classe, parte in laboratorio); scuole del Ministero
della Difesa e degli Interni, gestite direttamente dai Ministeri e sottratte alla giurisdizione dell’autorità scolastica;
- grammar Schools speciali, finalizzate all’ottenimento di un International
Baccalaureate, bilingui (50% delle materie in croato, 50% in una lingua straniera);
- sportive per futuri campioni sportivi.
Esistono inoltre scuole per Croati della Diaspora (Americhe, Australia, Nuova Zelanda,
Sud Africa), finalizzate all’integrazione nei Paesi d’immigrazione ed alla preservazione
dei caratteri nazionali, alcune finanziate dal Ministero croato dell’Istruzione e dello
Sport, altre dai Governi dei Paesi ospitanti.
Vi sono 260 istituti scolastici per adulti con corsi regolari e per corrispondenza.
Per le minoranze nazionali sono previste scuole primarie con insegnamento in cèco, italiano, rusyno, slovacco, ucraino ed ungherese; secondarie in cèco, italiano ed ungherese.
Nella transizione dal regime socialista alla tuttora fragile democrazia il sistema universitario, al contrario di quello scolastico, ha subito scarse modifiche. Per l’anno in corso
sono previste 3.500 borse di studio statali, di cui 1.100 per corsi post-laurea.
L’Università più prestigiosa del Paese è quella di Zagabria, fondata nel 1669
dall’Imperatore Leopoldo I e retta dai Gesuiti sino alla soppressione dell’Ordine nel
23
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
1773; nel 1776 l’Imperatrice Maria Teresa costituì la Regia Scientiarum Academia con
Facoltà di Filosofia, Teologia e Giurisprudenza; nel 1874, con decreto dell’Imperatore
Francesco Giuseppe, prese il nome attuale.
Oggi essa conta, oltre alle Accademie di Arte Drammatica, Belle Arti e Musica e ad
una Scuola per la formazione degli insegnanti, le seguenti Facoltà:
Agraria
Architettura
Arti Grafiche
Biotecnologie
Economia
Educazione Fisica
Educazione Speciale e Riabilitazione
Filosofia
Geodesia
Geologia
Giurisprudenza
Ingegneria Chimica
Ingegneria Civile
Ingegneria dei Trasporti
Meccanica e Costruzioni Navali
Medicina
Scienze Forestali
Scienze Naturali e Matematica
Scienze Politiche
Stomatologia
Tecnologia Tessile
Teologia Cattolica
Veterinaria
Nella sede staccata di Varazdin vi sono le Facoltà di Informatica e Geotecnica, in quella di Sisak la Facoltà di Metallurgia.
Nella Facoltà di Filosofia vengono impartiti insegnamenti di cèco, francese, inglese,
italiano, macedone, polacco, russo, slovacco, sloveno, spagnolo, tedesco, ucraino.
L’Italianistica di Zagabria è di assoluta eccellenza, forse il miglior centro di studi italiani fuori d’Italia. La conoscenza dell’italiano, sia pure solo a livello colloquiale e in versione veneto-giuliana, era molto diffusa in Dalmazia, così come i dialetti croato-dalmati hanno tuttora un’elevata percentuale di termini italiani (veneti). Tra i giovani, viceversa, prevalgono l’inglese, e, in minor misura, il tedesco, che resta peraltro la lingua
di cultura della Croazia interna. Si nota comunque una certa inversione di tendenza: il
Centro Internazionale delle Università Croate di Dubrovnik (Ragusa) organizza da
alcuni anni corsi di italiano che hanno sino a 300 studenti.
L’Università di Zagabria partecipa ai programmi CEEPUS (Central European
Exchange Program for University Studies) e Alpe Adria; ha accordi bilaterali con
Università di Australia, Austria, Belgio, Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Francia, Italia
(Trieste, Udine, Padova e Bologna), Germania, Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia,
Slovenia, Turchia,Ucraina ed Ungheria, nonché accordi multilaterali con Sidney e
Parigi IV, con Leoben, Mostar e Maribor.
L’Università di Zagabria ha promosso la creazione del Centro Internazionale delle
Università Croate (ICCU / MSHS) con due sedi in Istria, a Movotun e Brijuni–Medulin
(Brioni), ed uno a Ragusa.
A Movotun vi sono tre centri: per lo studio del Tardo Antico e del Medio Evo, per l’editoria e per l’architettura. A Brioni vi è un centro di studi archeologici.
La sede di Ragusa coordina ed organizza attività didattica e scientifica; in particolare
corsi post–laurea, scuole estive, congressi e seminari, progetti internazionali (TEMPUS
e UNESCO per la conservazione e la ricostruzione di beni culturali), progetti mediterranei, studi su storia e cultura dei Sefarditi, seminari sull’integrazione europea, etc.
A Ragusa ha sede anche l’InterUniversity Centre, fondato nel 1973, che ospita corsi
24
Croazia
post–laurea, Congressi scientifici internazionali e la Conferenza dei Rettori dell’Europa
Sud–Orientale.
L’Università di Rijeka (Fiume) è la più antica della Croazia: fondata nel 1623 come
Collegio dei Gesuiti, venne retta da questi sino alla soppressione dell’Ordine nel 1773;
nel 1857 venne fondata l’I. R. Accademia di Marina; nel 1912 la Regia Accademia
Ungherese; nel 1947 assunse la denominazione attuale.
Oggi essa conta le seguenti Facoltà:
Economia
Economia del Turismo
Filosofia
Giurisprudenza
Ingegneria Civile
Medicina
Scienze Marittime
Nella sede staccata di Opatija (Abbazia) vi è una facoltà di Management
Turistico–Alberghiero; in quella di Pula (Pola) una Facoltà di Filosofia. In questa vi
sono due sezioni di italianistica, una con insegnamento in croato, l’altra in italiano.
L’Università di Fiume ha rapporti bilaterali di cooperazione con Università di
Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Cile, Germania, Italia (Trieste, Udine, Trento, Bologna,
Macerata), Macedonia, Malta, Polonia, Slovenia; ha un Master in International
Business in collaborazione con l’Università di Trieste; partecipa ad Alpe Adria, alla
Conferenza dei Rettori dei Paesi Danubiani e al programma CEEPUS.
L’Università di Osijek venne fondata nel 1707 come Studium Philosophicum, nel 1975
venne ricostituita e nel 1991 venne intitolata a Josip Juraj Strossmayer, celebre polemista anti–ortodosso della seconda metà del XIX secolo.
Attualmente conta le seguenti Facoltà:
Agraria
Economia
Elettrotecnica
Giurisprudenza
Matematica
Medicina
Pedagogia
Tecnologie dell’Alimenazione
Nella sede staccata di Slavonskij Brod vi è una Facoltà di Scienze delle Costruzioni.
Tra i Master ed i Dottorati attivati segnaliamo quelli in Management e Marketing.
L’Università di Osijek ha rapporti di collaborazione con Università di Germania,
Slovacchia ed Ungheria.
L’Università di Split (Spalato), fondata nel 1974, conta, oltre ad un’Accademia di Belle
Arti, le seguenti Facoltà:
Chimica Industriale
Culture Mediterranee
Economia
Elettrotecnica
Giurisprudenza
Ingegneria Civile
Medicina
Scienze Marittime
Scienze Naturali e Matematica
Scuola di Scienze Umane
Sociologia
Teologia Cattolica
La Scuola di Scienze Umane si è ricostituita nel 2001 e ha Dipartimenti di Croatistica,
Anglistica ed Italianistica.
L’Università di Spalato partecipa all’Associazione delle Università Europee, alla
Comunità delle Università del Mediterraneo, all’Associazione Europea per
l’Educazione Internazionale e ad Europace 2000.
25
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
La più alta istanza scientifica del Paese è l’Accademia di Scienze ed Arti: fondata per
iniziativa del Vescovo Strossmayer nel 1860, venne riconosciuta con decreto di
Francesco Giuseppe come Accademia Jugoslava di Scienze ed Arti (JAZU); tra il 1941
ed il 1945 fu ribattezzata Accademia Croata (HAZU); di nuovo JAZU nella
Repubblica Federale di Jugoslavia e ancora HAZU dopo l’indipendenza.
Attualmente conta otto Istituti:
Arti Figurative
Filosofia
Letteratura
Matematica, Fisica e Chimica
Musica e Musicologia
Scienze Naturali
Scienze Sociali
Scienze Tecniche
Dopo la fine della guerra, grazie anche all’afflusso di capitali stranieri, l’economia ha
ripreso ad essere competitiva: cantieristica, petrolchimica, siderurgica, alimentare e tessile. Discrete sono le risorse naturali: gas naturale, petrolio, carbone e bauxite. La produzione agricola è concentrata nelle regioni del Nord, pianeggianti e ben irrigate: frumento, mais, patate e barbabietole; in Istria, Dalmazia e nelle isole si registra una produzione di buon livello di vino e olio. L’Italia è il primo partner commerciale della
Croazia.
FONTI
http://www.campusprogram.com/Universities/Croatia.htm
http://www.st.carnet.hr
http://www.unizg.hr
http://www.mshs.hr
http://www.uniri.hr
http://www.iuc.hr
http://www.unios.hr
http://www.unist.hr
http://www.dzs.hr
26
Bosnia–Erzegovina
Il Regno di Bosnia venne conquistato dagli Ottomani nel 1462, e la stragrande parte
della popolazione si convertì dal Bogomilismo all’Islam. Divenuta asburgica alla metà
del XIX secolo, è stata inglobata dopo la Prima Guerra Mondiale nel Regno di Serbia,
Crozia e Slovenia; dopo la Seconda è divenuta una delle sei Repubbliche federali della
Jugoslavia titoista. L’acquisizione dell’indipendenza è coincisa con l’inizio di una
guerra devastante durata quattro anni. Una delle conseguenze più devastanti è stata
quella di trasformare la Bosnia in una Federazione, che è in realtà l’unione forzata di
ghetti non comunicanti tra di loro.
Ciò ha avuto pesanti ripercussioni sul sistema scolastico, multietnico e paritario nella
ex–Jugoslavia ed è ora condizionato da un rigido sistema nazionale. Le scuole sono poche
ed insufficientemente attrezzate, molte devono addirittura fare doppi turni; gli insegnanti
sono mal pagati, quando lo sono, ed hanno carichi di lavoro pesantissimi (dalle 7.30 alle
18.30). Ciononostante il livello dell’insegnamento ed il ventaglio di materie sono valutati
positivamente. Sono previsti accordi di partnership tra scuole di Bosnia e del Regno
Unito. Grandissima, soprattutto tra i giovani, è la domanda di insegnamento dell’inglese.
Attualmente l’istruzione è obbligatoria e gratuita dai sette ai diciotto anni. Il sistema
scolastico prevede due cicli: uno di base, dai 7 ai 14/15/16 anni, e uno secondario sino
ai 18/19 anni, secondo il tipo di scuola (selettiva, tecnica o generale). L’Università è a
numero chiuso.
L’Università di Sarajevo venne fondata nel 1531 da Gazi Husrev-beg come madrasa
(scuola coranica); trasformata nel 1887, durante la dominazione austriaca, in scuola di
Shariah, riformata in senso europeo nel 1940 e divenuta una delle più prestigiose della
ex–Jugoslavia in una città che era tra le più cosmopolite e ricche di fermenti d’Europa.
Attualmente conta, oltre all’Accademia di Belle Arti ed a quella di Scenografia, le
seguenti Facoltà:
Architettura
Criminologia
Economia
Educazione Fisica
Elettrotecnica
Farmacia
Filosofia
Giurisprudenza
Matematica
Meccanica
Medicina
Metallurgia
Musica
Pedagogia
Scienze della Comunicazione
Scienze Politiche
Stomatologia
Ingegneria Civile
Veterinaria
L’Università di Banja Luka, fondata nel 1961, ha, oltre ad un’Accademia di Belle Arti,
le seguenti Facoltà:
Agraria
Architettura e Ingegneria Civile
Economia
Educazione Fisica e Sport
Elettrotecnica
Filosofia
Giurisprudenza
Ingegneria Meccanica
Medicina
Scienze Forestali
Scienze Naturali e Matematica Tecnologia
27
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
L’Università “Dzemal Bijedi,” di Mostar (serba) venne fondata nel 1977 accorpando le
preesistenti Scuola Superiore di Costruzione di Macchine (istituita nel1959), la Scuola
Superiore di Agraria (istituita nel 1960) ed alcune Facoltà sorte negli anni ’70 come
sedi staccate dell’Università di Sarajevo. Conta attualmente le seguenti Facoltà:
Economia
Giurisprudenza
Ingegneria Civile
Ingegneria Meccanica
Ha inoltre un’Accademia di Pedagogia e due corsi brevi (cinque semestri)
diInformatica e di Culture Mediterranee. Ha uno stretto rapporto di collaborazione con
l’Università di Vienna.
L’Università di Mostar (croata), separata da quella serba dopo la guerra, conta le
seguenti Facoltà:
Agraria
Economia
Giurisprudenza
Ingegneria Civile
Medicina
Pedagogia
Ha anche un’Accademia di Belle Arti ed un Centro di Studi Giornalistici.
E’ membro dell’Associazione delle Università Europee, e della Conferenza dei Rettori
dei Paesi Danubiani.
Ha rapporti di collaborazione con le Università di Bologna, Firenze, Roma “La
Sapienza” ed Udine.
L’Università di Tuzla venne fondata accorpando alcune Facoltà sorte negli anni ’70
come sedi staccate dell’Università di Sarajevo. Conta attualmente le seguenti Facoltà:
Defectologia
Economia
Filosofia
Geologia ed Ingegneria Civile
Ingegneria Elettrotecnica
Ingegneria Meccanica
Medicina
Scienze
Sport
Tecnologia
Nel Dipartimento di Lingue Straniere della Facoltà di Filosofia vi sono insegnamenti di
inglese, tedesco e turco.
L’Università di Tuzla ha anche un’Accademia di Arte Drammatica e tre corsi brevi (due
anni): Business School, Formazione di Insegnanti, Educazione Tecnica ed Informatica.
L’economia stenta a decollare dopo i disastri della guerra. L’agricoltura è a livello di
sussistenza; rilevanti sono la pastorizia e lo sfruttamento delle risorse forestali; buone
sono le risorse minerarie. Lo statuto speciale della città di Brcko, che non appartiene ad
alcuna delle entità della Federazione, ha favorito la sua trasformazione in centro pilota
per gli insediamenti industriali ed il commercio estero. Primo partner commerciale
della Bosnia–Erzegovina è l’Italia.
FONTI
http://www.campusprogram.com/universities/Bosnia_and_Herzegowina.html
http://www.unsa.ba/eng/novosti.php
http://www.cob.net.ba/univerzitet_mostar/
http://www.sve–mo.ba
http://www.untz.ba
28
Serbia - Montenegro
Il già indipendente Regno di Serbia è passato dalla dominazione bizantina a quella
ottomana; ottenuta ll’indipendenza, si sarebbe dovuto federare con la Bulgaria secondo
un piano predisposto dalle Grandi Potenze; ma i due nuovi Stati si affrontarono subito
in una guerra sanguinosa. Nel 1918 la Serbia entrò nel Regno di Serbia, Croazia e
Slovenia, occupandovi una posizione preminente, che avrebbe conservata anche nella
Repubblica Federale di Jugoslavia. Con lo smembramento di questa, ha costituito con
il Montenegro, una Federazione che ha conservato il vecchio nome, sostituito da quello
attuale nel corso di quest’anno. Il Montenegro è stato a lungo diviso tra Venezia e
l’Impero ottomano, costituendo fonte perenne di disordini per entrambe le Potenze.
Costituitosi come Regno nell’ultimo quarto del XIX secolo, è stato occupato dall’Italia
nel corso della Seconda Guerra Mondiale; alla fine di questa è divenuto una delle sei
Repubbliche Federali della Jugoslavia.
Attualmente l’istruzione è obbligatoria e gratuita per otto anni, da 7 a 15. Segue una
scuola secodaria di quattro anni (15–19) divisa in tre indirizzi: umanistico, tecnico-professionale ed artistico. Nella ex–Repubblica federale di Vojvodina, benché Milosevi, le
abbia revocato l’autonomia, persiste un sistema di insegnamento nelle lingue delle
minoranze. Sia nella scuola di base che in quella superiore esistono corsi con insegnamento in serbo, ungherese, slovacco, romeno e rusyno.
In Kosovo, l’altra ex–Repubblica autonoma, le due comunità, serba ed albanese, vivevano in età titoista in condizione di assoluta segregazione. Dal 2000, per iniziativa di
ufficiali e soldati del II Reggimento del Genio inglese, è iniziata una raccolta di fondi
per la ricostruzione del sistema scolastico, non si sa su quali basi dal punto di vista
etnico.
Esistono corsi non–universitari di formazione professionale della durata di 2–3 anni.
In Vojvodina esistono due corsi con insegnamento in serbo ed ungherese, uno in
romeno.
L’accesso all’Università è consentito a chi è in possesso di un diploma di scuola secondaria, previo superamento di un esame di ammissione. La laurea viene conseguita dopo
un corso di studi di 4–6 anni, secondo le Facoltà; due anni dura il master, tre il dottorato.
La più antica e prestigiosa Università del Paese è quella di Belgrado, fondata nel 1808 e
costituitasi come Università nazionale serba nel 1905.
Attualmente l’Università di Belgrado conta, oltre all’Accademia di Belle Arti ed a quella
di Musica, 28 Facoltà, 150 corsi di laurea e 1.700 programmi post–laurea. Le Facoltà attivate sono le seguenti:
Agronomia
Architettura
Biologia
Chimica
Chimica–Fisica
Defectologia
Difesa Civile e Sicurezza
Economia
Educazione Fisica
Farmacia
Filologia
Filosofia
Geografia
Geologia
Giurisprudenza
Ingegneria Civile
Ingegneria Elettrotecnica
Ingegneria Meccanica
Ingegneria dei Trasporti
Matematica
Medicina
Pedagogia
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Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Scienze Forestali
Scienze Politiche
Tecnologia
Scienze dell’Organizzazione
Stomatologia
Teologia della Chiesa ortodossa serba
In collaborazione con l’Università di Belgrado è stata recentemente fondata a Subotica
un’Università Aperta con due Facoltà:
Business ed Informatica
Management Finanziario ed Assicurazioni
A Belgrado è stato recentemente costituito un Istituto di Studi Europei,che sta svolgendo un programma quinquennale di ricerca sui processi politici, economici e culturali in
Europa.
E’ stata recentemente istituita un Università Europea privata, con una Facoltà di
Management Internazionale.
Dal 1948 è attiva a Belgrado l’Università Popolare “Bozidar Adzija”, con corsi di formazione permanente per adulti. Nel Centro di lingue vengono impartiti insegnamenti di
francese, greco, inglese, italiano, spagnolo, tedesco e serbo per stranieri.
L’Università di Novi Sad, fondata nel 1954, ha con sedi staccate a Subotica, Zenjanin e
Sombor; in cinque Facoltà vi sono corsi in ungherese, in due ciascuna in romeno,
rusyno e slovacco.
Attualmente sono attivate, oltre ad un’Accademia di Belle Arti, le seguenti Facoltà:
Agraria
Economia
Giurisprudenza
Ingegneria
Ingegneria Civile
Medicina
Pedagogia
Scienze dello Sport
Scienze Naturali
Scienze Umane e sociali
Nella Facoltà di Scienze Umane e Sociali sono impartiti insegnamenti di francese,
inglese, romeno, russo, rusyno, slovacco, tedesco e ungherese.
Di ottima reputazione gode la Clinica Universitaria di Chirurgia Cardiovascolare.
L’Università di Kragujevac ha le seguenti Facoltà:
Agronomia
Economia
Giurisprudenza
Filologia
Meccanica
Medicina
Pedagogia
Tecnologia
L’Università di Nis ha cinque Facoltà:
Elettronica
Medicina
Ingegneria Civile
Meccanica
Protezione Civile
L’Università del Montenegro, oltre ad un’Accademia di Belle Arti e ad una Scuola
Superiore di Fisioterapia, ha attivato le seguenti Facoltà:
Biotecnologie
Economia
Elettrotecnica
Filosofia
Meccanica
Medicina
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Serbia - Montenegro
Metallurgia
Scienze Marittime
Scienze Naturali e Matematica
La più prestigiosa istituzione culturale del Paese è l’Accademia di Scienze ed Arti, fondata con Decreto Reale nel 1886 ed attualmente divisa in sette sezioni:
Belle Arti e Musica
Lingua e Letteratura
Scienze Naturali e Matematica
Scienze Sociali
Scienze Storiche
Scienze Tecniche
Le conseguenze di due guerre disastrose sono difficili da riassorbire: nonostante gli aiuti
dall’estero e la ripresa degli investimenti stranieri, non sono ancora stati raggiunti i livelli
del 1991. L’indice della produzione agricola è 92,3 (1991 = 100) e quello della produzione
industriale 51,3 (1991 = 100); disoccupazione ed inflazione sono ancora a livelli molto
alti, mentre basso è il livello dei salari. L’attuale fase segna uno sviluppo a ritmi abbastanza elevati, che potrebbe continuare, perdurando gli investimenti stranieri, data l’elevata
professionalità di tecnici e manodopera e la relativa modernità degli impianti industriali.
Nel settore primario si segnalano i cereali e, soprattutto, gli alberi da frutta; buona
anche la produzione viti-vinicola. Tra le risorse minerarie si segnalano carbone, bauxite, idrocarburi, rame, zinco e piombo. La metallurgia e la chimica hanno sofferto meno
del comparto metallurgico per le devastazioni delle due guerre: stanno riprendendo a
funzionare le fabbriche di automobili, autocarri, macchine agricole, locomotive e carri
ferroviari. In buone condizioni è l’industria tessile, fiorente quella del legno;
tradizionale è quella dell’abbigliamento e della calzatura. Buoni anche il settore molitorio e quello dello zucchero. Con la fine dell’embargo, si sta riprendendo il commercio
estero, così come dà modesti segni di ripresa il turismo, soprattutto nel litorale montenegrino, dove peraltro le attrezzature sono quantitativamente e qualitativamente inferiori a
quelle della confinante Dalmazia.
FONTI
http://www.ceebd.co.uk/ceeed/un/yu/yugoco.htm
http://vojvodina.srbija-info.yu/ingles/nauka/nauka0.htm
http://www.beograd.org.yu/english/zivot/obrnauka/univerz
http://www.ies.org.yu
http://www.badzija.co.uk/badzija.htm
http://www.yuyellowpages.net/napredna.php?lang=en
http://www.ns.ac.yu
http://www.businessacademy.co.yu
http://www.ku.ac.yu
http://www.krstarica.com/eng/catalog/Education/Universities
http://www.bl.ac.yu
http://www.cis.cg.ac.yu
http://www.suc.org/links/
http://www.fim.bg.ac.yu
http://www.suedosteuropa-gesellschaft.com
31
Macedonia
L’antica Macedonia è stata popolata dagli Slavi tra il VI ed il VII secolo; inserita nel
primo Impero bulgaro, è poi passata dal dominio bizantino di nuovo a quello bulgaro, a
quello serbo e dal 1395 a quello ottomano. Nel XIX sec. comincia il processo di scoperta di un’identità nazionale. Dopo le guerre balcaniche (1912-13) viene spartita tra
Grecia, Serbia e Bulgaria; dopo la Seconda Guerra mondiale la parte serba diventa una
delle Repubbliche federali della Jugoslavia. Ottenuta l’indipendenza nel 1991, per l’instabilità politica provocata dalla presenza di un rilevante minoranza albanese, venne
posto sotto il controllo dell’ONU. La capitale Skopje fu quasi completamente distrutta
da un terremoto nel 1963; la sua rapida ricostruzione venne considerata all’epoca un
capolavoro di tecnica urbanistica.
La scuola elementare dura otto anni (da 7 a 15).
La scuola secondaria (generale o professionale dura quattro anni (da 15 a 19).
L’istruzione superiore ha due livelli: College (professionalizzante) - Università.
In tutti i livelli dell’istruzione vengono usati, oltre al macedone, anche l’albanese ed il
turco.
L’ Università “SS. Cirillo e Metodio” di Skopje, fondata nel 1949, è l’istituzione di insegnamento e ricerca più prestigiosa del Paese. Conta attualmente 24 Facoltà:
Agraria
Architettura
Belle Arti
Economia Educazione Fisica
Farmacia
Filologia “B. Koneski”
Filosofia
Geologia
Giurisprudenza
Ingegneria Civile
Ingegneria Elettrotecnica
Ingegneria Meccanica
Medicina
Metallurgia
Musica
Pedagogia “S. Clemente di Ocrida”
Scienze Forestali
Scienze Naturali e Matematica
Scienze Teatrali
Sicurezza
Stomatologia
Veterinaria
Nella sede staccata di Stip vi è la Facoltà di Pedagogia “G. Delcev”.
L’Università di Skopje conta anche i seguenti Istituti:
Agraria
Economia
Folklore
Letteratura Macedone
Lingua Macedone “K. Misirkov”
Sismologia
Sociologia
Tecniche dell’Agricoltura e dell’Allevamento
Veterinaria
Di grande prestigio gode ancora l’Accademia di Scienze e Arti, fondata nel 1967.
Attualmente sono attivi i seguenti dipartimenti:
Belle Arti
Lingustica e Letteratura
Scienze Biologiche e Mediche
Scienze Matematiche e Tecniche
Vi sono due Università Popolari: “Josha Svestarot” a Strumica e “Koco Ratsin” a Skopje.
Questi collegi organizzano diversi corsi educativi, professionali, lingustici.
32
Macedonia
Nell’ambito della Federazione Jugoslava, la Macedonia era la più povera delle
Repubbliche, contribuendo per un 5% alla formazione del PIL dell’intera Federazione. La
recessione che ha colpito il Paese dopo la sua uscita dalla Federazione, ne ha gravemente
danneggiato l’economia, determinando una forte contrazione della produzione nei settori
industriale ed agricolo. Tuttavia, l’attuazione di un processo di stabilizzazione, soprattutto
grazie all’implementazione di una serrata politica monetaria e fiscale, aveva consentito di
ripristinare i livelli di produzione. Gli effetti della guerra tra marzo e giugno del 1999 nella
vicina regione del Kosovo hanno invece inferto un duro colpo a tutti i settori produttivi
della Macedonia, ed in particolare al manifatturiero, inclusi gli importanti comparti del tessile, del ferro e dell’acciaio. La produzione industriale ha subito un brusco rallentamento il
cui recupero è stato tuttavia già evidente nel corso del 2000. Nel perido 2001-2002 si sono
però registrati gravi rallentamenti sia nella produzione industriale che nei raccolti agricoli,
fortemente colpiti dalla forte siccità. L’economia macedone presenta un soddisfacente
grado di diversificazione. E’ da notare però, a partire dal 1992 la diminuzione del peso del
settore industriale e minerario a fronte di una espansione del settore del commercio e dei
servizi. Di rilievo inoltre il ruolo del settore dell’edilizia, che meglio ha resistito agli effetti
del conflitto del 1999, ed il cui contributo alla formazione del PIL la cui crescita, dopo
essere stata vicina al 9% fino al 1996, si è assestata su valori intorno al 6-7% negli anni
successivi, che hanno segnato una generale contrazione in tutti settori produttivi. Negli
ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo il turismo (luoghi d’arte, natura). La rete di
comunicazioni è poco efficiente.
FONTI
http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/
Macedonia
http://www.ukim.edu.mk
http://www.macedonia.org
http://www.manu.edu.mk
33
Bulgaria
Il primo Stato bulgaro è stato fondato nel VII sec. Tra il 1018 ed il 1175 venne annesso
all’Impero Romano d’Oriente; di nuovo indipendente, dal 1396 venne conquistato
dagli Ottomani. Nel 1878 ottenne l’indipendenza. Nelle due guerre mondiali fu alleata
della Germania. Occupata nel 1944 dall’Armata Rossa, dal 1947 Repubblica Popolare,
ha dal 1990 un regime democratico-parlamentare.
Educazione elementare: durata 8 anni: 4+4 (da 7 anni a 15); l’educazione professionale
può cominciare dopo la sesta, settima o ottava classe.
Scuole secondarie (generali e professionali): durata dopo la settima – 5 anni, dopo l’ottava – 4 anni; scuola tecnica (technikum) – 3 anni; diversi modelli: 8+2, 8+3, 8+4 ed
anche 7+5
Scuole linguistiche: 7+4/5
Scuole tecniche, sportive, artistiche: 8+4/5
Educazione media professionale (2 anni) permette di svolgere attività lavorativa, però
non dà diritto di accesso all’Università.
L’educazione superiore universitaria ha tre livelli:
College – dà una qualificazione professionale superiore: management, marketing, commercio, investimenti, assicurazioni, finanza ragioneria, small business, risorse umane,
gestione ambientale; servizi bibliotecari, poste e comunicazioni;
Baccalaureato (Bc 4 anni)
Master (Mgr 1-2 anni dopo Bc)
Dottorato (3 anni dopo Mgr)
Vi sono Università statali (Sofia, Veliko Tarnovo, Plovdiv, Blagoevgrad, Sumen,
Burgas e Ruse), private (Varna, Burgas) e internazionali (l’Università americana di
Blagoevgrad). Attualmentemente sono chiamate Università alcune Scuole Superiori,
come quelle di
Medicina: Sofia, Varna, Plovdiv e Pleven
Tecnica: Sofia, Varna, Gabrovo e Plovdiv (Tecnologia dell’ Alimentazione), Marina
Militare.
Vi sono Accademie di Teatro, Musica e Danza, nonché Accademie Militari.
Tutti gli Istituti di Istruzione Superiore privati sono controllati ed accreditati dal
Ministero dell’Educazione. In questo momento ve ne sono 49, concentrati nelle città
principali e sulla costa del Mar Nero. Quelli tradizionali offrono una ben differenziata
scelta, altri puntano sulla formazione di figure professionali in ambiti che permettono
un più facile accesso al mondo del lavoro: amministrazione, finanza, turismo, agricoltura, commercio, servizi bancari, telematica). I principali sono quelli di Burgas,
Varna, Svistov, Gabrovo, Ruse, Stara Zagora, Pleven, Albena e Botevgrad.
Sofia rimane il centro più prestigioso dell’Istruzione Superiore.
L’Università “S. Clemente di Ocrida”, fondata nel 1888 come Scuola Superiore, è la
più antica università bulgara e balcanica. Dopo la Seconda Guerra mondiale alcune
Facoltà sono divenute Scuole autonome (Agraria, Economia, Medicina e Veterinaria),
oppure sono entrate nelle strutture dell’Accademia Bulgara delle Scienze.
Recentemente è stata ripristinata la Facoltà di Teologia.
34
Bulgaria
Le Facoltà attive sono attualmente:
Biologia
Economia e Business Administration
Filologia Classica e Moderna
Fisica
Giornalismo e Comunicazione di Massa
Matematica ed Informatica
Slavistica
Teologia
Chimica
Educazione Fisica
Filosofia
Geologia e Geografia
Giurisprudenza
Pedagogia
Storia
Vi sono inoltre la Nuova Università Bulgara ed Istituti Superiori di:
Architettura
Belle Arti
Chimica e Metallurgia
Economia
Medicina
Mineralogia e Geologia
Musica
Politecnico
Scienze dello Sport
Scienze Forestali
Teatro e Cinematografia, Belle Arti
Vi sono altresì Scuole Superiori per i Trasporti e per l’Edilizia, l’Accademia del
Ministero degli Interni e l’Acc. Militare.
Sino al 1989 l’Istituzione scientifica più prestigiosa era l’Accademia delle Scienze,
fiore all’occhiello del regime socialista, per questo ora guardata con sospetto o mal
celata invidia. Attualmente sta cercando di uscire dalla crisi, sfruttando le sue ancora
considerevoli potenzialità e trovando collegamenti con l’Università ed il mondo produttivo.
L’Università “SS. Cirillo e Metodio” di Veliko Tarnovo, fondata come Istituto
Pedagogico nel 1963, è diventata università nel 1971.
Conta oggi sette Facoltà:
Belle Arti
Business Management
Filosofia
Lingue moderne
Scienze dell’Educazione
Storia
Teologia Ortodossa
I Colleges per la formazione degli insegnanti si trovano a Pleven a Vraca.
L’Università “Paisij Chilendarski” di Plovdiv, fondata come Istituto Pedagogico nel
1961 e trasformata in Università nel 1972, è il più importante Istituto di insegnamento
superiore nella Bulgaria meridionale. Attualmente conta le seguenti Facoltà:
Biologia
Chimica
Educazione Fisica
Filologia
Fisica
Giurisprudenza
Matematica e Informatica
Scienze Economiche e Sociali
Ha due Colleges in sedi staccate: Tecnico a Smoljan e Pedagogico a Pazardzik.
L’Università “Neofit Rilski” di Blagoevgrad sorse nel 1975 come sede staccata di quella di Sofia; nel 1983 divenne Istituto Pedagogico e nel 1995 Università. Attualmente
35
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
conta, oltre ad un College tecnico, sette Facoltà:
Belle Arti
Diritto e Storia
Economia
Filologia
Filosofia
Matematica e Scienze Naturali
Pedagogia
Vi sono anche due centri, uno di Cooperazione Internazionale ed Integrazione ed uno
di Lingue e Letterature Straniere, nonché un Seminario Internazionale di Studi
Balcanici.
L’Università “Costantino di Preslav” di Sumen, sorta come sede staccata di quella di
Sofia, nel 1964 è diventata Istituto Pedagogico e nel 1971 Università. Oggi ha quattro
Facoltà:
Matematica ed Informatica
Pedagogia
Scienze Naturali
Scienze Umane
Vi sono anche un centro di ricerca sulla Scuola Letteraria di Preslav ed uno di
Astronomia, nonché un Centro Linguistico per Stranieri. Nella sede staccata di Dobri
vi è un Centro di Formazione per insegnanti.
L’Università “Angel Kunev” è sorta nel 1995 come erede dell’Istituto Tecnico esistente
dal 1945. Attualmente conta sette Facoltà:
Business e Management
Elettronica
Elettrotecnica
Giurisprudenza
Ingegneria dei Trasporti
Meccanizzazione dell’Agricoltura
Pedagogia
Tecnologia delle Macchine
Ha un Centro Interuniversitario Bulgaro–Romeno di Studi Europei.
L’Università di Stara Zagora sorse nel 1995 dell’accorpamento di due Istituti, quello di
Veterinaria e quello di Medicina, cui si è aggiunta una Facoltà di Agraria. Ha inoltre un
centro di formazione per insegnanti e cinque Colleges, tra cui uno bulgaro- tedesco di
Agraria.
In Bulgaria le lingue straniere più conosciute sono tradizionalmente il russo e, più
recentemente, l’inglese, mentre sono in declino le antiche lingue di cultura, francese e
tedesco. L’italiano è molto apprezzato: a Gorna Banja, nella regione di Sofija, c’è una
Scuola secondaria, erede del glorioso Liceo Italiano degli anni ’30, che rilascia titoli
riconosciuti dallo Stato italiano; corsi di Lingua e Letteratura italiana sono attivati
nelle Università di Sofija e Veliko Tarnovo; in molte scuole elementari e medie l’italiano è insegnato come lingua straniera.
La Bulgaria è uno dei Paesi meno sviluppati dell’area in esame, pur avendo compiuto
negli ultimi anni notevoli sforzi per creare un’industria manifattureria e per modernizzare l’agricoltura.
Le colture principali sono quelle da tempo tipiche della Bulgaria: tabacco, girasole,
cereali e rose (olio essenziale, di cui la Bulgaria ha praticamente il monopolio mondiale), alberi da frutto. Buona è la produzione di vino e di conserve alimentari, che un
tempo riforniva tutti i Paesi socialisti.
Notevole è il patrimonio forestale, mentre l’allevamento è limitato ai soli ovini.
Buona è la qualità dei prodotti latteo–caseari (yoghurt, di antichissima tradizione, e
36
Bulgaria
formaggi di pecora).
Le principali risorse minerarie sono la lignite, il piombo, lo zinco e l’uranio. Le industrie
metallurgiche e meccaniche si sino sviluppate di recente, così come notevoli progressi
sono stati compiuti dall’industria chimica. Buona diffusione ha l’industria tessile.
Discreta è l’attrezzatura turistica: spiagge del Mar Nero (peraltro inquinatissimo), soggiorni montani, riserve di caccia. La rete delle comunicazioni è insufficiente.
FONTI
http://www.education.hit.bg
http://www.minedu.government.bg
http://www.aubg.bg
37
Romania
Delle tre unità territoriali che compongono l’attuale Romania, la Valacchia e la
Moldova furono, sin dalla fine del XIV secolo, legate da un rapporto di vassallaggio
all’Impero Ottomano, pur conservando una certa autonomia ed essendo governate da
dinastie locali. Alla metà del XIX secolo si crea un’unione personale: Alexandru Ioan
Cuza è sovrano di Moldova e Valacchia, che però conservano strutture politico-amministrative separate. La Transilvania è, dall’XI secolo, feudo della corona ungherese, che
vi insedia contadini sassoni. Dopo la conquista dell’Ungheria da parte degli Ottomani
(1526), si trova in una situazione simile a quella di Valacchia e Moldova. Passata sotto
la dominazione asburgica all’inizio del XVIII secolo, si affranca nel 1918 e si unisce a
Valacchia e Moldova nel neonato regno di Romania. Nel 1946 nasce la Repubblica
socialista di Romania.
Con la rivoluzione del 1989 (l’unica cruenta in tutta l’Europa Orientale, anche se molto
meno di quanto avessero fatto immaginare i mass-media) si instaura un regime democratico tuttora fragile ed un liberismo selvaggio, cui solo recentemente si sta cercando di
dare qualche regola.
Il sistema scolastico romeno comprende tre gradi, di cui i primi due sono obbligatori e
gratuiti (dai sette ai quindici anni):
Scuola elementare: 4 anni (7–11)
Ginnasio: 4 anni (11–15)
Liceo: 5 anni (15–20), al termine del quale si ottiene un certificato di bacalaureat che
consente l’accesso all’Università
Scuola professionale: 2+3 anni (15–17, 17–20)
Scuola tecnica di formazione professionale: 3 anni (18–20).
Sono previste le seguenti specializzazioni: industria, agricoltura e foreste, economia ed
amministrazione, arte, sport, cibernetica. Il diploma di scuola professionale non da
diritto di accesso all’Università.
L’ammissione all’Università è per concorso; ogni Facoltà ha a disposizione un certo
numero di posti con borsa di studio e di posti con pagamento di tasse di importo
modesto.
La tendenza, dopo la riviluzione del 1989, è quella della proliferazione delle sedi universitarie (le Università statali maggiori aprono Facoltà in centri provinciali, che poi
ottengono l’autonomia); analogamente proliferano i Centri di Istruzione Superiore specializzati, tanto statali che privati, questi ultimi spesso legati ad Università e
Fondazioni straniere, in larga misura anglo-americane.
Le Università generali statali sono a tutt’oggi le seguenti:
Alba Iulia
Arad
Baia Mare
Bra4ov
Cluj.Napoca
Constanpa
Galapi
Ia4i
Petrosani
Pite4ti
Re4ita
Sibiu
T5rgovi4te
T5rgu-Jiu
Timi4oara
38
Bacau
Bucarest
Craiova
Oradea
Ploie4ti
Suceava
T5rgu-Mure4
Romania
Gli altri Istituti di istruzione superiore statali sono divisi per specializzazione come segue:
Accademie militari 13 (Bra4ov – 3, Bucarest – 5, Constanpa – 2, Sibiu – 3)
Medicina 8 (Bucarest – 3; Cluj-Napoca, Craiova, Ia4i, T5rgu-Mure4, Timi4oara)
Arti e Spettacolo 7 (Bucarest – 3, Cluj-Napoca – 2, Ia4i, T5rgu-Mure4)
Agricoltura e Foreste 5 (Bucarest – 2, Cluj-Napoca, Ia4i, Timixoara)
Politecnici 5 (Bucarest – 2, Cluj-Napoca, Ia4i, Timi4oara)
Economia e Finanza 2 (Bucarest, Pite4ti)
Scienze Politiche 1 (Bucarest)
Scienze della comunicazione 1 (Bucarest)
Teologia 1 (Sibiu).
Gli Istituti di Istruzione Superiori privati sono divisi per specializzazione come segue:
Management e Finanza 40 (Arad, Bacau, Baia Mare, Baile Herculane, Bra4ov, Braila,
Bucarest – 16, Cluj-Napoca – 2, Constanpa – 3, Craiova – 2, Galapi, Ia4i – 2, Lugoj,
Ploie4ti – 2, R5mnicu Valcea, Satu Mare, Sibiu, Timi4oara – 2)
Scienze umane 13 (Alba Iulia, Blaj, Bucarest – 3, Cluj-Napoca – 2; Ia4i – 3, Oradea –
2, Sibiu)
Arte e Spettacolo 6 (Bucarest)
Agricoltura e Ambiente 4 (Bucarest – 2, Ia4i, Timi4oara)
Medicina 3 (Bucarest – 2, Oradea)
Scienze della Comunicazione 3 (Bucarest – 2, Ia4i).
L’inglese è materia obbligatoria in quasi tutte le Facoltà, mentre sono in netto calo le
tradizionali lingue di cultura (francese e tedesco, russo dal 1946); in Transilvania, regione
di confine con significative minoranze di antico insediamento, vi sono insegnanti di
ungherese, tedesco ed ucraino. Corsi ufficiali di lingua e cultura italiana sono presenti
nelle Università statali di Bucarest, Cluj–Napoca e Ia4i. Corsi privati di italiano sono frequenti in Transilvania, spesso tenuti da membri del clero cattolico locale.
Come in quasi tutti i Paesi dell’area in esame, la capitale conserva un ruolo di netta
preminenza, benché anche in Romania, come in Polonia e Bulgaria, il fenomeno della
decentralizzazione abbia assunto proporzioni rilevanti.
L’Università statale di Bucarest è la più prestigiosa del Paese, nonché la più antica:
viene fondata nel 1694 dal Constantin Br5ncoveanu come Academia Princiara de la
Sf. Sava (Accademia Principesca di S. Saba) con insegnamento in greco, in seguito alla
riforma del 1776 l’insegnamento viene impartito in latino; dal 1818 in romeno; nel
1832 diviene Colegiul Naional de la Sf. Sava (Collegio Nazionale di S. Saba) di studi
giuridici e scientifici; con il Decreto del Principe Alexandru Ioan Cuza, del 4/16 luglio
1864 viene fondata l’Università, che viene espressamente indicata come continuazione
dell’antica Accademia Attualmente l’Università di Bucarest offre 22 corsi di laurea
breve, 75 lunghi e 12 a distanza; 120 masters e 50 dottorati.
Attualmente sono attive le seguenti Facoltà:
Biologia
Chimica
Filosofia
Fisica
Geografia
Geologia e Geofisica
Giornalismo
Giurisprudenza
Lettere
Lingue e Letterature Straniere
Matematica e Informatica
Psicologia
39
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Scienza della Comunicazione
Sociologia
Teologia Battista
Teologia Romano–Cattolica
Scienze Politiche
Storia
Teologia Ortodossa
La seconda Università per antichità è quella di Sibiu (Szeben, Hermanstadt), fondata
nel 1786 come Scuola di Teologia e Pedagogia, divenuta nel 1840 Accademia di
Diritto, ha avuto nel 1971 la prima Facoltà in Romania di Scienze della Pubblica
Amministrazione, ed ha attualmente anche le seguenti Facoltà:
Ingegneria
Lettere
Medicina
Scienze
Storia e Diritto
Tecnologie dell’Industria Tessile ed Alimentare
Teologia
Esistono inoltre un centro di Eccellenza in Management, in collaborazione con
l’Università del Missouri e la Columbia, ed un servizio di consulenza carriera, in collaborazione con il British Council.
La sede universitaria che contende a Bucarest il primato nel Paese è quella, tradizionalmente connotata da spirito di innovazione e minor disponibilità ad acquiescienza al
potere in carica, di Cluj–Napoca (Claudiopolis, Clausenburg, Kalosvár).
Biologia e Geologia
Business
Chimica
Educazione Fisica e Sport
Fisica
Giurisprudenza
Lettere
Matematica e Informatica
Psicologia e Pedagogia
Scienze Economiche
Scienze Politiche
Sociologia
Storia e Filosofia
Studi Europei
Teologia Greco-Cattolica
Teologia Ortodossa
Teologia Riformata
Teologia Romano–Cattolica
Nell’Università di Bra4ov segnaliamo le Facoltà di Scienze Forestali dell’Industria del
Legno; nelle Facoltà tecniche alcuni insegnamenti sono impartiti in inglese e tedesco.
Nell’Università di Craiova segnaliamo le facoltà di Orticultura e di Management.
Nell’Università di Galapi segnaliamo le Facoltà di Ingegneria navale e di Scienze dell’alimentazione, Aquacultura e Pesca. Ha una sede staccata a Kahul in Moldova
(Facoltà di Scienze e di Ingegneria).
Nell’Università di Suceava segnaliamo le Facoltà di Silvicultura e Ingegneria Alimentare.
Nell’Università di T5rgovi4te segnaliamo la Facoltà di Scienze Ambientali e Biotecnologie.
Nell’Università di T5rgu-Mure4 esistono posti riservati per Rom e cittadini di Moldova.
Per quanto riguarda gli Istituti di insegnamento superiore privati (che vengono attivati
con Decreto Legge), diamo di seguito la lista di quelli nei quali vengono impartiti
insegnamenti attinenti alle scienze economiche.
40
Romania
BUCAREST
Istituto “Atheneum”
Pubbliche Relazioni
Finanza, Contabilità ed Informatica
Accademia Informatizzata di Scienze Tecniche ed economiche
Management
Finanza e Contabilità
Informatica Applicata
Nella sede di Alba Iulia:
Finanza e Contabilità
Diritto
Accademia Romena di Management
Management del Commercio e del Turismo
Università “Nicolae Titulescu”
Finanza e Contabilità
Diritto
Istituto “Eden”
Management del Turismo
Università “Artifex”
Finanza e Contabilità
Management
Marketing ed Economia dei Servizi
Istituto “Biotera”
Tecnologia e valorizzazione dei prodotti agricoli
Management dell’agriturismo
Diritto
Università Cristiana “Dimitrie Cantemir”
Management del Turismo e del Commercio
Banche e contabilità
Relazioni economiche internazionali
Scienze Giuridiche e dell’Amministrazione
Sedi staccate
Cluj–Napoca: Management del Turismo e del Commercio,
Finanza e Banche, Contabilità, Diritto
Sibiu: Geografia del Turismo
Timi4oara: Management del Turismo e del Commercio
Università Ecologica
Finanza, Contabilità ed Amministrazione
Ingegneria manageriale
Diritto
Sede staccata di Deva: Management del Turismo e del Commercio Internazionale
Università Europea “ECOR – U.S.”
Contabilità ed Informatica di Gestione
41
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Commercio
Management Aziendale
Università “Hyperion”
Management
Finanza e Contabilità
Sistemi con Microprocessori
Università Indipendente “Titu Maiorescu”
Finanza e Contabilità
Diritto
Università Romeno–Americana
Economia del turismo interno ed internazionale
Informatica Manageriale
Relazioni Internazionali Commerciali e Finanziarie
Diritto
Istituita nel 2002, attiva dal 2003.
Università “Spiru Harep”
Management Finanziario–Contabile
Marketing e Commercio Estero
Management Aziendale
Matematica ed Informatica
Sedi staccate
Craiova: Management Finanziario–contabile
Constanpa: Management Finanziario–contabile
R5mnicu Valcea: Finanza e Contabilità
C5mpulung Muscel: Finanza e Contabilità
Bra4ov: Pubblica Amministrazione
Università “Gheorghe Cristea”
Business
Econometria Informatica
Relazioni economiche Internazionali
Economia dell’Ambiente
Comunicazione Sociale
Pubblica Amministrazione
Diritto
Istituto Bancario Romeno
Management finanziario e bancario
Rilascia un titolo equipollente ad un MBA
Università Romeno–Britannica
Rilascia un titolo equipollente ad un MBA
Lingue: inglese e tedesco
Istituita per iniziativa della Fondazione IDM nel 2000, attiva dal 2001.
42
Romania
ARAD
Università dell’Ovest “Vasile Goldis”
Marketing
Business Administration
Lingue: inglese, francese
Sedi staccate
Satu Mare: Marketing
Sebs: Marketing del Turismo
BAC‡U
Università “George Bacovia”
Contabilità informatizzata di gestione
Marketing
Management Aziendale
B‡ILE HERCULANE
Fondazione “Decebal”
Management del Turismo
BRA$OV
Università “G. Baripiu”
Informatica e Contabilità
Turismo e Servizi
BR‡ILA
Università “Constantin Br5ncoveanu”
Management e Marketing
Sedi staccate
Pite4ti: Management e Marketing
R5mnicu Valcea: Management e Marketing
CLUJ
Università Avraam Iancu”
Pubblica Amministrazione
Università “Bogdan Voda”
Management
CONSTANPA
Fondazione “Gaudeamus”
Business Management
Università “Andrei Saguna”
Finanza e Contabilità
Management
Diritto
43
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
CRAIOVA
Università “Mihai Viteazul”
Contabilità ed Informatica di Gestione
Management
Scienze Bancarie
Lingue: inglese, francese
Fondazione “Meridian”
Manegement d’Impresa
GALATI
Università “Anghel Rugina”
Amministrazione Pubblica Locale
Finanza e Contabilità
Diritto
IA$I
Università “Apolonia”
Pubbliche Relazioni
Università Ecologica “Dimitrie Cantemir”
Finanza e Contabilità
Pubbliche Relazioni
Sedi staccate
T5rgu-Mure4: Finanza e Contabilità, Marketing e Management
Università “Gheorghe Zane”
Marketing
Business Management
Università “Petre Andrei”
Finanza e Contabilità
Diritto
Scienze Politiche
Istituto di Studi Europei “$tefan Lupascu”
Traduzione ed Interpretariato
LUGOJ
Università Europea Dragan
Finanza e Contabilità
Cibernetica ed Informatica Economica
Diritto
Sede staccata
Bra4ov: Finanza e Contabilità, Diritto.
44
Romania
SIBIU
Fondazione Universitaria per l’Integrazione Europea
Pubblica Amministrazione
Diritto
TIMI$OARA
Istituto “Mihai Eminescu”
Contabilità ed Informatica di Gestione
Management del turismo e del Commercio
Istituto “Tibiscus”
Finanza e Contabilità
Pubbliche Relazioni
Diritto
Università del Banato
Protezione Ambientale
Scienze Economiche
Pubbliche Relazioni
Sociologia
Informatica Applicata
Diritto
Scienze Politiche e dell’Amministrazione
Lingua inglese
Trenta anni di dissennata politica del clan Ceau4escu hanno provocato una grave crisi
economica che dura tuttora, una concentrazione della ricchezza nella capitale ed un
miseria diffusa nel resto del Paese.
La produzione agricola comprende cereali, patate, ortaggi e frutta (prugne, usate quasi
esclusivamente per la produzione del liquore nazionale); buona è la diffusione della
viticultura, che produce vini di un certo pregio. L’allevamento prevalente è quello degli
ovini, che produce lana e pelli con le quale si faceva l’abbigliamento tradizionale.
Rilevanti sono le risorse di petrolio (a Ploie4ti vi è l’Università del petrolio), gas naturale e lignite. Tra gli impianti industriali menzioniamo: raffinerie di petrolio, fertilizzanti azotati, prodotti farmaceutici e fibre artificiali. L’industria siderurgica è obsoleta;
quella automobilistica è concentrata in Transilvania e quella dei cantieri navali in
Moldova. Di un certo rilievo è l’industria tessile; altre produzioni sono: carta, legno,
cemento, porcellana, pneumatici e zucchero.
FONTI
http://www.universitati.ro
http://www.skvc.It/Ro/System.htm
http://www.rau.ro
45
Ungheria
Il Regno medioevale di Ungheria comprendeva anche le attuali Transilvania,
Slovacchia e Croazia (esclusa la Dalmazia). Conquistata dagli Ottomani nel 1526, è
divenuta asburgica nel 1686. Nel 1861 Francesco Giuseppe prende i titoli di
Imperatore d’Austria e Re d’Ungheria; alla corona d’Ungheria spettano i territori
tradizionali. Nel 1918 ottiene l’indipendenza; dopo un tentativo di instaurare un regime
di tipo sovietico, inizia la dittatura dell’Ammiraglio Horthy. Dopo la Seconda Guerra
Mondiale entra nell’orbita sovietica; l’invasione da parte dell’Armata Rossa nel 1956
non impedisce un cauto processo di democratizzazione interna ed un rilevante spazio
lasciato all’iniziativa privata nel commercio e nel turismo. Con l’avvento della
democrazia il mito della Grande Ungheria, tenuto in sordina durante il comunismo,
riprende ad avere un certo seguito, soprattutto nei confronti della Transilvania.
L’istruzione è obbligatoria per dodici anni (6–18) ed è così articolata:
Scuola elementare: quattro anni (6–10)
Scuola secondaria: quattro anni (10–14)
Scuola secondaria superiore: quattro anni (14–18).
Quest’ultima offre due possibilità di scelta: il Ginnasio, che può durare quattro, cinque
(se in una scuola con insegnamenrto bilingue) o otto anni, anticipandone l’inizio agli
anni della scuola secondaria; la scuola professionale (con la possibilità di anticipare
alle classi precedenti l’insegnamento di alcune materie tecniche) della durata di quattro
anni, che da una bassa qualifica professionale. Per una qualifica superiore esistono
corsi di specializzazione post–diploma della durata di due anni.
Sono stati rilevati casi di discriminazione nei confronti degli studenti Rom.
L’istruzione superiore è a numero chiuso e presenta due tipi di istituzioni: il Colleges, istituiti nel 1996, e l’Università. Il primo offre corsi brevi (tre/quattro anni) professionalizzanti, con possibilità di seguire per uno/due anni corsi di specializzazione o, in certi casi, di
accedere all’Università. L’Università offre corsi di quattro/sei anni, con possibilità di
accedere a Masters (uno/due anni) e Ph.D (3 anni). La legge del primo giugno 1999 ha
ristrutturato l’insegnamento superiore, provocando la riduzione del numero delle
Istituzioni accreditate da 89 a 66, di cui 17 Università statali ed una non statale, 13
Colleges statali, 26 Università e Colleges retti da Chiese e 9 Colleges retti da Fondazioni.
Gli studenti stranieri sono ammessi previo accertamento di conoscenza dell’Ungherese;
per i corsi in Lingue Straniere, della lingua in cui viene impartito l’insegnamento. Corsi in
lingue straniere vengono impartiti nelle seguenti Università:
Università Semmelweis, Budapest: Facoltà di Medicina e Stomatologia, Facoltà di
Educazione Fisica (inglese e tedesco)
Università di Szeged: Facoltà di Medicina e Farmacia (inglese)
Università Szent–István, sede di Budapest: Facoltà di Veterinaria (inglese)
Università di Pécs: Facoltà di Medicina (inglese)
College International, Budapest: corsi preparatori alla frequenza delle Università sottoindicate
Università di Tecnologia ed Economia, Budapest: Facoltà di Architettura, Ingegneria
Civile, Ingegneria Elettrotecnica ed Informatica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria dei
Trasporti, Scienze Economiche, Scienze Naturali, Scienze Sociali
Western Maryland College, Budapest: B. A. americani in Economia e Business
46
Ungheria
Administration, Scienze Politiche (I–II anno a Budapest, III–IV a Westminster, MD)
Champlain College: B. A. americani in Sviluppo e Gestione di Siti WEB, Reti Globali
e Telecomunicazioni, Management Alberghiero e della Ristorazione
Swinburne University of Technology: B. A. australiani in Tecnologia
dell’Informazione, Management del Turismo e dell’Impresa.
La principale Università statale ungherese è quella di Budapest: fondata dal Cardinale
Péter Pázmáni nel 1653 a Nagyszombat (oggi Trnava in Slovacchia). Venne trasferita a
Budapest nel 1777. L’insegnamento era originariamente impartito in latino, dal 1861 in
ungherese. Nel 1950 venne intitolata al Barone Eötvös Loránd, fisico e statista.
Attualmente conta le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Educazione speciale (per portatori di handicap fisico o mentale)
Formazione di insegnanti
Formazione di maestri d’asilo ed elementari
Informatica
Pedagogia e Psicologia
Scienze
Scienze Umane
La Facoltà di Scienze ha i seguenti corsi di Laurea:
Astronomia
Biologia
Cartografia
Chimica e Ingegneria Chimica
Fisica
Geofisica
Geologia
Matematica
Meteorologia
Pedagogia
Storia della Filosofia
Scienze Ambientali
La Facoltà di Scienze Umane ha i seguenti corsi di Laurea:
Anglo–Americanistica
Antropologia
Filologia Balto–Slava
Filologia Germanica
Filologia Romanza
Filosofia
Informatica e Biblioteconomia
Letteratura Ungherese
Lingue Classiche
Linguistica Ungherese
Orientalistica
Scienze dell’Antichità
Scienze della Comunicazione
Storia dell’Arte
L’Università Eötvös Loránd ha rapporti bilaterali di collaborazione e scambi con
Università di Austria, Belgio, Croazia, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Italia
(Padova e Venezia), Norvegia, Olanda, Polonia, Romania, Russia, Serbia–Montenegro,
Slovacchia, Spagna, Svezia e Turchia.
L’Università “Szent–István” di Gödöll[ è stata fondata nel 2000 allo scopo di promuovere la ricerca per lo sviluppo delle tecniche agronomiche e di tutela dell’ambiente,
nonché di preparare i futuri quadri. Conta le seguenti unità:
Scuola di Veterinaria (sede di Budapest)
Scuola di Scienze Ambientali (sede di Budapest)
Scuola di Economia e Scienze Sociali
47
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
College di formazione di insegnanti (sede di Jászberény)
College Scienze Agrarie ed Ambientali
Scuola di Protezione Ambientale (sede di Budapest)
College di Architettura “Miklós Ybl” (sede di Budapest)
Istituto di Ricerca Agronomica “Rudolf Fleischmann” (sede di Kompolt)
Istituto di Management Ambientale.
L’Università di Agronomia di Debrecen ha due Facoltà, centri di ricerca e stazioni
sperimentali:
Facoltà di Agronomia
Facoltà di Economia Agricola e Sviluppo Rurale
Istituto di ricerca a Karcag: utilizzazione del suolo, sviluppo rurale, fertilità e preservazione del suolo, conservazione di specie vegetali, pascoli e pastorizia
Centro di Nyíregyháza: biotecnologie ed ecologia
Centro di Debrecen: stazione sperimentale con possibilità di stages per studenti e laureati
Istituto per l’estensione e lo sviluppo
L’Università “Janus Pannonius” di Pécs ha le seguenti Facoltà:
Architettura
Belle Arti
Ingegneria Civile
Ingegneria Elettrotecnica
Ingegneria Meccanica
Musica
Scienze Ambientali
Urbanistica
L’Università “Semmelweis” di Budapest, oltre ai già citati corsi in inglese, ha una
Facoltà di Educazione Fisica e Scienze dello Sport ed un Master in Kinesiterapia e
Riabilitazione.
L’Università “Attila József”, fondata nel 1872 a Koloszvár (Klausenburg, Claudiopolis,
oggi Cluj in Romania), trasferita a Szeged (Seghedino) nel 1921, venne intitolata nel
1962 al poeta e patriota Attila József. Conta, oltre ad un College di Agronomia e ad
una Scuola di Formazione di Insegnanti, le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Economia e Business Administration
Farmacia
Giurisprudenza
Medicina
Scienze
Scienze Alimentari
Scienze della Salute
Il Collegio Universitario “János Kodolany” di Székesféhérvár ha le seguenti Facoltà:
Economia
Management Alberghiero e Catering
Management Turistico-alberghiero
Relazioni Internazionali
Scienze della Comunicazione
La Central European University (CEU), con sede a New York e Budapest, è un centro
di studi post-laurea internazionalmente riconosciuto; è collegato al Gruppo Soros e, in
particolare, all’Open Society Institute (OSI), che, oltre a fornire supporto ed assistenza
alle Università dell’Europa Centro-Orientale, svolge un intensa attività di monitoraggio
della società contemporanea in difesa delle libertà e contro ogni discriminazione.
48
Ungheria
La CEU ha, oltre ad una Scuola di Business, le seguenti Facoltà:
Economia
Gender Studies
Matematica Applicata
Relazioni Internazionali e Studi Europei
Scienze e Politiche Ambientali
Scienze Politiche
Sociologia ed Antropologia Sociale
Storia
Studi Giuridici
Studi Medioevali
Studi sul Nazionalismo
Ha inoltre Centri di ricerca in Arte e Cultura, Scienze Umane, Studi Politici e Studi
Storici. Ospita l’archivio dell’OSI.
Il primo nucleo dell’attuale Università di Scienze Economiche e Pubblica
Amministrazione si era costituito nel 1920 come Facoltà di Economia della Regia
Accademia d’Ungheria, divenuta nel 1948 Università Ungherese di Scienze
Economiche ed intitolata nel 1951 a Karl Marx, intitolazione abolita nel 1991.
Ha quattro Facoltà:
Business
Economia
Pubblica Amministrazione
Scienze Sociali
Ha un International Studies Center che conferisce lauree e master in Economia,
Pubblica Amministrazione e Scienze Politiche e Sociali. Partecipa all’unico Master
Europeo in Management con 17 tra le migliori scuola di Management (tra cui la
Bocconi) e 50 Società leaders in Europa. Ha un Ph. D in Management, dal 2003 anche
in inglese. Aderisce al CEEPUS, al Program in International Management (PIM) ed
alla Community of European Management Schools (CEMS–MIM).
L’Università di Miskolc venne fondata nel 1949 come Università Tecnica per
l’Industria Pesante, raccogliendo l’eredità di centri di studi minerari esistenti sin dal
1735.
Attualmente conta le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Economia
Giurisprudenza
Ingegneria Meccanica
Ingegneria Metallurgica
Scienze della Terra
Ha inoltre un College per la formazione di insegnanti, un Centro per l’Educazione permanente, un Centro di Biblioteconomia ed Archivistica, un Istituto di Ricerca in
Chimica Applicata, un Centro di Studi Europei, un Centro di Lingue Straniere
(francese, inglese, italiano, russo, spagnolo e tedesco) ed un Centro di Documentazione
Europea, istituito con l’accordo del 20 ottobre 1999 tra l’Università e la Direzione
Generale dell’Istruzione e della Cultura della Comunità Europea.
L’Università di Veszprém, fondata nel 1949, ha tre Facoltà (Agronomia, Ingegneria e
Formazione degli Insegnanti) e due Istituti (Tecnologia dell’Informazione ed
Ingegneria Elettrotecnica, Economia).
La Scuola di Veterinaria di Budapest venne fondata nel 1787 come Dipartimento della
Facoltà di Medicina di Pécs; accorpata successivamente a varie Istituzioni, ottenne nel
1962 l’autonomia. Attualmente conta i seguenti Dipartimenti:
Anatomia ed Istologia
Biomatematica ed Informatica
Botanica
Chimica
Clinica della Riproduzione
Dietologia Animale
49
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Ecologia
Farmacologia e Tossicologia
Idrobiologia
Igiene Animale
Medicina Interna
Microbiologia e Malattie Infettive
Patologia e Veterinaria Forense
Educazione Fisica
Fisiologia e Biochimica
Igiene Alimentare
Lingue Straniere
Medicina Veterinaria
Parassitologia e Zoologia
Zootassonomia
La Scuola Superiore di Teologia venne fondata nel 1556 dal Vescovo Miklós Oláh a
Nagyszombat (oggi Trnava in Slovacchia) e trasferita nel 1850 a Esztergom
(Strigonia), ristrutturata nel 1992.
L’Università Cattolica “Péter Pázmáni” di Budapest ha una Scuola di specializzazione
in Diritto Canonico e quattro Facoltà:
Diritto e Scienze Politiche
Scienze Umane (lingue straniere: inglese e tedesco)
Tecnologia dell’Informazione
Teologia
L’Università della Chiesa Riformata “Gáspár Károl” di Budapest ha due Facoltà:
Lingue e Letterature Straniere
Scienze religiosea
Il Collegio Riformato di Debrecen, fondato nel 1538, ha una Scuola ed un’Università
con cinque Facoltà:
Dogmatica
Missioni
Storia Universale
Teologia Biblica
Teologia Morale
La più alta istanza scientifica del Paese è l’Accademia delle Scienze, ente pubblico
autogestito, che ha per fini statutari
– sostenere la ricerca scientifica e la pubblicazione di riviste e libri scientifici;
– monitorare i risultati della ricerca scientifica nel Paese;
– rappresentare la scienza ungherese in Ungheria e all’estero.
Il suo budget è costituito da contributi statali, introiti ricavati dalle sue attività, donazioni e sovvenzioni esterne. Attualmente conta 214 membri effettivi e 86 corrispondenti, nonché membri onorari e stranieri (tra cui due italiani); conta 47 istituti di ricerca
raggruppati in 11 sezioni:
Economia e Diritto
Filologia e Storia
Linguistica e Letteratura
Matematica
Scienze Agrarie
Scienze Biologiche
Scienze Chimiche
Scienze Fisiche
Scienze Mediche
Scienze Tecniche
Scienze della Terra
L’economia ungherese è in rapida crescita, grazie ad una bassa inflazione ed un intenso
interscambio con i Paesi della UE. Nel settore primario segnaliamo la produzione di
cereali, barbabietola da zucchero e tabacco; una efficiente viticultura produce vini di
qualità (non soltanto il Tokaji); discreta è la produzione di semi oleosi; l’allevamento è
estensivo e brado. In età socialista l’Ungheria non aveva seguito la dissennata politica
50
Ungheria
sovietica che aveva puntato tutto sull’industria pesante, ma aveva potenziato quella
agro-alimentare, che riforniva tutti i Paesi socialisti e che è tuttora importante.
Tra le risorse minerarie segnaliamo petrolio, carbon fossile, lignite, bauxite, manganese, ferro e oro.
L’industria meccanica è tradizionalmente ben sviluppata: autoveicoli e vetture
frerroviarie erano apprezzati in tutti i Paesi socialisti e sono tuttora di buon livello.
Sviluppata è l’industria elettronica: a Székesféhérvár sono concentrati gli stabilimenti
di numerose multinazionali. Il commercio estero ha quasi portato al pareggio la bilancia dei pagamenti. Censurata dall’Europa è la politica fiscale, ma l’Ungheria non è
soltanto un “paradiso fiscale”, ma si sta avviando ad essere anche quello del turismo
erotico. In generale, le attrezzature turistiche sono capillarmente diffuse, di buon comfort ed a prezzi contenuti, tranne a Budapest.
FONTI
http://www.euroeducation.net/prof1/hungarco.htm
http://www.skvc.lt/Hun/System.htm
http://www.teo.elte.hu/fs/undergraduate/html
http://www.wmcpb-ci.hu
http://www.studyhungar.hu
http://www.ehf.hu
http://www.szie.hu
http://www.jpte.hu
http://www.u.szeged.hu
http://www.bdtf.hu
http://www.date.hu
http://www.kgre.hu
http://www.kodolany.hu
http://www.ceu.hu
http://www.bkae.hu
http://www.btk.ppke.hu
http://www.drk.hu
http://www.mta.hu
51
Polonia
La Polonia è uno dei più antichi Stati europei: nel XIV secolo era la maggiore Potenza
dell’Europa orientale; nel XVIII secolo scomparve dalla carta politica, spartita tra
Austria, Prussia e Russia. La Polonia rinacque dopo la Prima Guerra Mondiale, dopo la
Seconda si trovò confini ridotti: i modesti acquisti territoriali ad Ovest non compensarono la perdita delle province orientali, passate alla Lituania ed all’Ucraina sovietiche. Il regime comunista, affermatosi nel 1944 con l’appoggio sovietico, si è trovato
a fronteggiare una determinante presenza della Chiesa cattolica e una ricorrente azione
rivendicativa della classe operaia (1956, 1971, 1976, 1980: Solidarno.,). Nel 1981
venne imposta la legge marziale, nel 1989 si registrò la vittoria elettorale di
Solidarno.,. Dal 1999 la Polonia fa parte della NATO ed è uno dei più sicuri alleati
degli Stati Uniti in Europa.
Il sistema educativo comprende due cicli:
Scuola elementare: dura 6+3 anni (da 7 a 13, da 13 a16)
Scuola secondaria (generale o professionali): dura due anni (da 16 a 18), oppure tre(da
16 a 19), oppure quattro (da 16 a 20).
L’istruzione superiore ha tre livelli:
College o laurea breve (licencjat) – 2/3 anni
Master (Mgr (2/3 anni dopo la laurea breve oppure 5/6 anni dopo la maturità)
Dottorato (4/5 anni dopo Mgr)
Gli Istituti di tipo universitario nel Paese sono più di 150, tra statali e privati, questi in
rapido accrescimento. In base alla tipologia delle specializzazioni possono essere
divise come segue:
Università generali – 19
Economia – 26
Politecnici – 22
Pedagogia – 12
Agraria – 11
Teologia – 10
Medicina – 9
Accademie Militari – 7
Arte e teatro – 6
Informatica – 6
Musica – 4
Educazione Fisica – 2
diversi – 18
In Alta Slesia vi sono quindici istituti di insegnamento superiore a Katowice, Gliwice,
Cz1stochowa (centro religioso in cui si venera la Madonna Nera, simbolo della
resistenza nazionale), Bielsko Biala, Cieszyn e Tychy.
L’Ateneo più importante della regione è l’Università della Slesia, fondata nel 1928
come Istituto Pedagogico e divenuta Università nel 1968. Attualmente conta dodici
Facoltà:
Biologia e Scienze Ambientali
Fisica e Chimica
Filologia
Giurisprudenza e Amministrazione
Informatica
Matematica
Pedagogia e Psicologia
Radio e Televisione
Scienze Naturali
Scienze Sociali
Teologia
Nella sede staccata di Cieszyn vi sono le Facoltà di Belle Arti e di etnologia.
52
Polonia
Altre sedi staccate si trovano a Chorzów, Sosnowiec, Jastrzrbie Zdrój e Rybnik.
Ha inoltre la Scuola Internazionale di Commercio, la Scuola Internazionale di Scienze
Politiche, la Scuola di Management, il Collegio di Lingua del Business, la Scuola di
Lingua e Cultura Polacca. Alcune sedi se trovano anche a Chorzów, Sosnowiec,
Jastrzrbie, Zdrój e Rybnik.
Un altro importante centro di eccellenza è il Politecnico di Slesia a Gliwice, che conta
nove Facoltà:
Architettura
Chimica
Elettronica ed Informatica
Elettrotecnica
Geologia
Ingegneria Ambientale ed Energetica
Ingegneria Civile
Ingegneria meccanica
Matematica e Fisica
Nella sede staccata di Zabrze vi è la Facoltà di Management; a Katowice Ingegneria
dei Trasporti e Metallurgia. Un Centro per la Formazione degli Ingegneri è delocalizzato a Rybnik.
Ad Opole, città con una rilevante minoranza tedesca, orientata verso la Boemia e con
tendenze al separatismo, vi sono due Istituti di istruzione superiore.
L’Università di Opole è stata fondata nel 1994 unificando la Facoltà del Magistero,
fondata nel 1950, ed Istituti religiosi locali. Attualmente conta sei Facoltà:
Chimica
Economia
Filologia
Fisica
Matematica
Pedagogia
Scienze Naturali
Storia
Tecnica
Teologia
Istituto di Giurisprudenza e Amministrazione
A Wroclaw (Breslau) nella Bassa Slesia vi sono otto Istituti d’istruzione superiore, tra i
quali segnaliamo:
L’Università di Wroclaw, sorta come Collegio dei Gesuiti nel 1670), ha lo status di
Università dal 1702. Dopo che se ne sono staccati il Politecnico e le Scuole di medicina
ed Agraria, oggi ha seguenti Facoltà:
Chimica
Filologia Classica e Moderna
Fisica ed Astronomia
Giurisprudenza, Amministrazione ed Economia
Matematica ed Informatica
Scienze Naturali
Scienze Sociali
Storia e Pedagogia
Nella Facoltà di Filologia vi è un Dipartimento di Italianistica.
Il Politecnico di Wroclaw, staccatosi dall’Università nel 1945, conta oggi le seguenti
Facoltà:
Architettura
Chimica
Elettronica dei Microsistemi e fotonica Informatica e Management
Ingegneria Civile
Ingegneria Elettronica
Ingegneria Elettrotecnica
Ingegneria Mineraria Ambientale
Informatica e management
Ingegneria Meccanica
Scienze Ambientali
Ha sedi staccate a Jelenia Góra, Legnica e Walbrzych.
53
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
L’Università di Zielona Góra nella Bassa Slesia, istituita nel 2001, ha le seguenti Facoltà:
Amministrazione e Management
Belle Arti
Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni
Ingegneria
Matematica, Fisica e Chimica
Meccanica
Pedagogica e Scienze Sociali
Scienze Umane
Matematica, Fisica e Chimica
Amministrazione e Management
L’Università di Szczeczyn, fondata nel 1985
(istituita nel 1946), una parte del Politecnico
Facoltà:
Scienze Umane
Scienze Economiche e Management
Giurisprudenza ed Amministrazione
unificando l’Accademia di Commercio
e l’Istituto di Magistero, conta oggi sei
Matematica e Fisica
Scienze Naturali
Management ed Economia dei Servizi.
L’Università di Torum, fondata nel 1945, conta attualmente le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Biologia e Scienze naturali,
Chimica
Economia e Management
Filologia
Fisica, Astronomia ed Informatica applicata
Giurisprudenza ed Amministrazione
Matematica ed Informatica
Scienze Storiche
Scienze Umane
Teologia
Nella Facoltà di Filologia vi è un importante Dipartimento di Italianistica.
L’Università di Gdamsk (Danzig-Danzica), città-simbolo di Solidarno.,, venne fondata
nel 1970, unificando la Scuola Superiore di Commercio Marittimo di Sopot (istituita
nel 1945) e l’Istituto di Magistero. Oggi conta otto Facoltà:
Biologia, geografia ed Oceanologia
Chimica
Economia
Filologia e Storia
Giurisprudenza e Amministrazione
Management
Matematica e Fisica
Scienze Sociali
Il Politecnico di Danzica, fondato nel 1904 come Königliche Technische Hochschule
zu Danzig, è una delle più importanti scuole tecniche polacche. Oggi conta le seguenti
Facoltà:
Architettura
Chimica
Costruzioni Navali
Elettronica, Telecomunicazioni ed Informatica
Elettrotecnica
Fisica Tecnica e Matematica applicata
Ingegneria Ambientale
Ingegneria Terrestre
Management ed Economia
Meccanica
L’Università di Olsztyn, fondata nel 1999, raccogliendo le tradizioni dell’Accademia di
Tecnica ed Agricoltura, dell’Istituto di Magistero e delle Scuole Teologiche, conta oggi
le seguenti Facoltà:
Agraria
Management
Pedagogia
Pesca ed Aquicultura
Scienze Umane
Teologia
Veterinaria
54
Polonia
L’Università di Varsavia, fondata nel 1816, è stata uno dei più importanti centri di studio dell’Impero russo. Polacca dal 1915, conta oggi le seguenti Facoltà:
Biologia
Chimica
Economia
Filologia Moderna
Filosofia e sociologia
Fisica
Geografia e Studi Regionali
Geologia
Giornalismo e scienze politiche
Giurisprudenza e Amministrazione
Informatica
Linguistica Applicata e Filologia Slavo-Orientale
Management
Matematica
Pedagogica
Polonistica
Psicologia
Storia
Nella facoltà di Filologia Moderna vi è un Dipartimento di Italianistica.
Il Politecnico di Varsavia, fondato nel 1915, è il maggiore centro di ricerca applicata
del Paese. Oltre alle consuete, ha anche Facoltà di:
Aeronautica
Automobilistica
Cartografia
Geodesia
Ingegneria
Macchine Agricole
Meccanica per l’Industria Pesante
L’Università di Lód/, fondata nel 1945, conta attualmente sette Facoltà:
Biologia
Economia e Scienze sociali
Filologia
Filosofia e Storia
Fisica e chimica
Giurisprudenza ed Amministrazione
Matematica
Scienze dell’educazione
Nella Facoltà di Filologia vi è una cattedra di Italianistica.
Ha anche i seguenti Centri: Studi Europei, Studi Francesi, Diritto Europeo ed
Americano e Insegnamento della Lingua Polacca per Stranieri.
Il Politecnico di Lód/ ha dieci Facoltà ed ha un alto livello di specializzazione nel settore tessile.
Ha anche una sede staccata a Bielsko–Biala.
L’Università “Adam Mickiewicz” di Poznam continua le tradizioni dell’ Accademia di
Lubramski (1519-1780) e del Collegio dei Gesuiti (1573-1773). Ha la status di
Università dal 1919. Oggi ha 12 Facoltà:
Biologia
Chimica
Filologia Polacca e Classica,
Fisica
Geografia e Geologia
Storia
Scienze Sociali
Scienze Educative
Filologia moderna
Giurisprudenza ed Amministrazione
Teologia
Nella Facoltà di Filologia Moderna vi è una cattedra di italianistica.
Ha una Facoltà di Educazione Artistica a Kalisz, il Collegium Polonicum a Slubice
(insieme con l’Università di Francoforte) e il Collegium Europaeum Gnesnense a
Gniezno
Il Politecnico di Poznam continua le tradizioni della Scuola di Ingegneria fondata nel
55
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
1919; ha lo status attuale dal 1955. Ha le seguenti Facoltà:
Architettura
Ingegneria civile ed Ambientale
Ingegneria Meccanica e Management
Ingegneria Elettrotecnica
Macchine Operatrici
Scienze del Computer
Fisica Tecnica
Tecnologia Chimica.
L’Università Jagellona di Cracovia è nata come Studium Generale nel 1364 (senza la
teologia), nel 1400 è diventata Università. Oggi ha le seguenti Facoltà:
Giurisprudenza
Filosofia
Filolologia
Medicina
Farmacia
Profilassi
Storia
Fisica, Astronomia ed Informatica Applicata
Chimica
Matematica ed Informatica
Biologia e Scienze Naturali
Biotecnologia
Management e Comunicazione Sociale
Studi Internazionali
Nella Facoltà di Filologia vi è una cattedra Italianistica.
L’Accademia Mineraria, fondata nel 1919, oggi ha 14 Facoltà:
Scienze Minerarie
Metallurgia
Elettrotecnica, Elettronica ed Informatica Ingegneria Meccanica e Robotica
Geologia, Geofisica e Scienze Ambientali Geodesia e Ingegneria Ambientale
Ingegneria dei Materiali e Ceramica
Fonderia
Metalli non Ferrosi
Petrolio e Gas
Management
Combustibili ed Energia
Fisica e Tecnica Nucleare
Matematica Applicata
Il terzo grande Ateneo cracoviano, il Politecnico, si è staccato dall’ Accademia
Mineraria nel 1946. Oggi ha sette Facoltà:
Archittetura
Ingegneria Elettrotecnica e Computer
Ingegneria Terrestre
Ingegneria Ambientale
Ingegneria e Tecnologia chimica
Meccanica
Fisica Tecnica
L’Università di di Bialystok, fondata nel 1997 per servire da ponte con le confinanti
Lituania e Bielorussia, ha le seguenti Facoltà:
Economia
Biologia e Chimica
Filologia
Storia e Sociologia
Matematica e Fisica
Giurisprudenza
Pedagogia e Psicologia
Teologia Cattolica
Teologia Ortodossa
L’Università “M. Curie-Sklodowska” venne fondata nel 1944. Divenute autonome le
Accademie di Medicina e di Agraria, ha attualmente le seguenti Facoltà:
Biologia e Scienze Naturali
Chimica
Economia
Filosofia e Sociologia
Giurisprudenza ed Amministrazione
Matematica, Fisica ed Informatica
Pedagogia e Psicologia
Politologia
Scienze Umane
56
Polonia
L’Università Cattolica di Lublino è stata fondata immediatamente dopo l’indipendenza
dello Stato polacco (1918). Conta oggi le seguenti Facoltà:
Teologia (con potente Istituto Ecumenico)
Giurisprudenza, Diritto Canonico e Amministrazione
Filosofia
Scienze Umane
Scienze Sociali (con una sede staccata a Stalowa Wola)
Matematica e Scienze Naturali
Nella sede staccata di Tomaszów Lubelski vi è una Facoltà di Diritto ed Economia; a
Salowa Wola una Facoltà di Scienze Sociali.
Di grande prestigio e potere gode il Centro Ecumenico.
A Lublino ha sede anche l’Università Internazionale Polacco–Ucraina.
A Rzeszów, nella Subcarpazia, regione ad alto tasso di sviluppo culturale, vi è la più
giovane Università statale polacca, nata nel 2001, dalla fusione dell’Istituto di
Magistero con sedi staccate dell’Università di Lublino e dell’Accademia di Agraria di
Cracovia. Attualmente conta le seguenti Facoltà:
Economia
Lettere e Lingue straniere
Matematica e Scienze Naturali
Pedagogia
Giurisprudenza e Sociologia
Storia
Grande importanza per la ricerca e lo sviluppo hanno l’Accademia Polacca delle
Scienze (PAN, con sedi a Varsavia, Cracovia, Poznam, Danzica e Wroclaw, nonché una
filiale a Roma).
La PAN sorse nel 1851 dalla fusione dell’Accademia delle Scienze di Cracovia (PAU)
e della Società Scientifica di Varsavia (TNW). Per statuto si occupa dello sviluppo
multilaterale delle scienze, dello sfruttamento dei risultati della ricerca ai fini dello
sviluppo della società e della cultura polacche, della pianificazione e del coordinamento della ricerca teorica ed applicata.
Attualmente conta le seguenti Sezioni:
Scienze Agrarie, Forestali e Veterinarie
Scienze Biologiche
Scienze Matematiche, Fisiche e Chimiche
Scienze Mediche
Scienze Sociali
Scienze Tecniche
Scienze della Terra
La conoscenza delle lingue è in costante crescita. I giovani preferiscono l’inglese, però
si rafforza il tedesco, stanno perdendo il francese (nonostante il mito di Parigi e l’utopistica amicizia franco–polacca) e il russo. L’elezione di un Papa polacco ha risvegliato l’interesse verso l’italiano, che, nonostante una secolare tradizione, si era attenuato nella seconda metà del secolo scorso.
L’italianistica è presente in tutte le Università principali; numerosi i corsi pubblici e
privati di italiano.
La produzione agricola è poco differenziata: cereali (segale e grano soprattutto),
patate, barbabietola da zucchero, colza, lino e tabacco; alberi da frutta (meli).
La ricchezza di foreste assicura un’ingente produzione di legname e di essenze
resinose.
57
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Il patrimonio zootecnico è notevole (suini, bovini); tradizionale è in Polonia l’allevamento dei cavalli. L’industria alimentare è sufficiente al fabbisogno nazionale. E’
famosa la wódka polacca.
Restano importanti, nonostante i problemi del mercato aperto, l’industria metallurgica
(acciaio e ghisa), come pure le industrie meccaniche (cantieri navali, fabbriche di materiale ferroviario, automobili, macchine agricole, motori e strumenti elettrici) e l’industria chimica. Anche il tradizionale settore tessile rimane assai progredito.
Le materie prime sono: carbone, lignite, piombo, zinco, salgemma; ci sono anche ricchi
giacimenti di rame
La rete di comunicazioni ferroviarie è adeguata alle esigenze, quella stradale si sta
sviluppando.
Il turismo è poco sviluppato: laghi, foreste, città d’arte, sport equestri, agriturismo.
Alla fine del XVIII secolo la Polonia è stata divisa tra Russia, Prussia e Austria, e le
differenze culturali ed economiche si sentono anche oggi. Dopo la Seconda Guerra
Mondiale la Polonia ha perso le terre orientali a vantaggio delle Repubbliche sovietiche
di Bielorussia, Ucraina e Lituania ed ha acquistato terre già tedesche, ad Ovest la Slesia
ed a Nord la Pomerania. In questi territorio sono stati trasferiti gli Ucraini, mentre gran
parte dei Tedeschi è sfollata verso la Germania. E’ ancora avveritibile la tensione fra
autoctoni ed immigrati, con tendenza al separatismo. Analogo fenomeno si registra tra i
Kaszuby al Nord, dove c’erano le grandi cooperative e le aziende agricole statali,
adesso in stato di abbandono, e conseguente alto tasso di disoccupazione. E’ forte l’opposizione contro il passaggio della terra agli stranieri, specialmente ai Tedeschi,
accusati di servirsi di prestanome. L’Est, “Polonia di serie B”, è stato trascurato dal
Governo centrale; nonostante infrastrutture deboli, adesso è in forte sviluppo.
Importante è la sua funzione di ponte con le Repubbliche ex–sovietiche confinanti,
Ucraina, Bielorussia e Lituania, con la quale i rapporti sono tesi per il problema della
minoranza polacca.
FONTI
http://www.uczelnie.pl
http://www.uczelnie.oltex.net
http://katalog.onet.pl/szkolnictwo
58
Repubblica Ceca
La Repubblica Ceca comprende le due regioni storiche della Boemia e della Moravia, che
dopo un breve periodo di indipendenza nel Medioevo, hanno sempre gravitato nell’area
dell’Impero Romano d’Occidente. Praga divenne un importante centro di cultura europea
soprattutto sotto il regno di Carlo IV (XIV sec.) e Rodolfo II d’Asburgo (1576-1611). Il
regno di Mariateresa e Giuseppe II, nella seconda metà del XVIII secolo, rafforzò la germanizzazione del paese a scapito dell’identità nazionale. La nascita della nazione moderna
risale al 1848. La sconfitta dell’Austria-Ungheria nel 1918 aprì la strada alla fondazione
dello Stato indipendente ceco-slovacco, che divenne uno dei Paesi più sviluppati del
mondo. Nel 1939 venne occupata dalla Germania nazista e nel 1945 entrò nell’orbita sovietica. Il regime comunista si dissolse nel 1989 con la cosiddetta “rivoluzione di velluto”.
Nel 1993 un referendum sancì la divisione pacifica tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia.
I Cechi avevano votato a maggioranza per il mantenimento dello Stato federale, mentre gli
Slovacchi, meno numerosi, avevano votato in massa per la separazione.
L’istruzione è obbligatoria per nove anni (da 6 a 15) ed è così articolata:
Scuola elementare: dura 4 anni (da 6 a 10)
Scuola secondaria (generale o professionale): dura quattro anni (da 15 a 19); quella
professionale può durare otto anni (da 11 a 19); le specializzazioni sono: tecnica,
economia, agraria, sanità, arte.
L’istruzione superiore ha 4 livelli:
Baccalaureato (Bc 3-4 anni per tutte le discipline, eccetto Medicina, Veterinaria,
Farmacia e Giurisprudenza)
Master (Mgr (5 o 2+3), MUDr (per i medici, 5-6)
Dottorato (PhD, ArtD = 3-5 anni)
Dottorato di ricerca (DrSc).
Si nota un forte sviluppo delle Istituzioni private a tutti i livelli educativi, soprattutto a
Praga:
Anglo-American College
New York University in Prague
College of Managerial informatics and Economics
College of International and Public Relation
College of Tourism, Hotel and Spa Hospitality
Skoda Auto College
Accademia Letteraria “Josef Skvoreck”
Il centro educativo principale è la capitale praghese.
L’Università “Carlo IV” è la più antica università mitteleuropea e slava. Fondata nel
1348. Conta attualmente le seguenti Facoltà:
Educazione Fisica e Sport
Farmacia
Filosofia
Giurisprudenza
Management
Matematica e Fisica
Medicina
Pedagogia
Scienze Naturali
Scienze Sociali ed Economiche
Scienze Umane
Teologia Cattolica
Teologia Evangelica
Teologia Hussita
59
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Altre Istituti statali di istruzione superiore a Praga sono:
Il Politecnico, fondato nel 1707, conta oggi sei Facoltà:
Architettura
Ingegneria Civile
Ingegneria Meccanica
Ingegneria elettrotecnica
Ingegneria Nucleare
Ingegneria dei Trasporti
L’Università di Economia, fondata nel 1919, conta oggi cinque Facoltà:
Business Administration
Economica e Pubblica Amministrazione
Finanze e Ragioneria
Informatica e Statistica
Relazioni internazionali
Nella sede staccata di Hradec vi è una Facoltà di Management.
L’Università di Agraria conta quattro Facoltà:
Agronomia Scienze Forestali
Economia
Management
Scienze Forestali
Ha anche un’Istituto per l’Agricoltura Tropicale e Subtropicale e due sedi staccate a
Lany e a Kostelec.
L’Università di Tecnologia Chimica, che divide con il Politecnico il richiamo
all’Istituzione fondata nel 1707, conta oggi le seguenti Facoltà:
Ingegneria Chimica
Tecnologia Alimentare
Tecnologia Ambientale
Altre Istituzioni di istruzione superiore a Praga sono:
Accademia di Belle Arti, Architettura e Design
Accademia Musicale
Accademia “Comenio”
Scuola di Teologia Battista
L’Università “Masaryk” di Brno conta le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Economia
Giurisprudenza
Informatica
Medicina
Peadagogia
Scienze
Scienze dello Sport
Scienze Sociali
Altre Istituzioni di Brno sono:
Università “Mendel” di Agronomia e Scienze Forestali
Politecnico
Accademia “Janacek” di Musica e Drammaturgia
Accademia Militare
Accademia di Farmacologia e Veterinaria
L’Università “Palack” di Olomouc, rifondata nel1946, ha le seguenti Facoltà:
Educazione Fisica
Filosofia
Giurisprudenza
Medicina
Pedagogia
Scienze
Teologia “SS.Cirillo e Metodio”
L’Università della Slesia ad Opava, fondata nel 1991 ha una Facoltà di Filosofia, una
60
Repubblica Ceca
Facoltà di Scienze ed un Istituto di Matematica, nonché una Scuola di Business
Administration a Karvina ed un Extramural Center a Krnov.
L’Università di Ostrava conta le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Filosofia
Pedagogia
Scienze
Scienze Medico–Sociali
Ha anche Istituti per la ricerca e l’applicazione di fuzzy modelinge per gli studi regionali
La Business School di Ostrava è modellata sulla Lancashire Business School di Preston.
L’Università “Tomas Bata” di Zlin, fondata nel 2000, ha le Facoltà di Tecnologia,
Economia e Management, Comunicazione Multimediale, nonché un Istituto di Tecnologie
dell’Informazione.
L’Università di Hradec Králové ha le seguenti Facoltà:
Informatica
Management
Pedagogia
L’Università “J.E. Purkyn” di Ustí nad Labem, fondata nel 1991, ha le seguenti Facoltà:
College di Arte e Design
Istituto di Tecnologia e Management della Produzione
Scienze Ambientali
Scienze dell’educazione
Scienze Sociali ed Economiche
L’Università della Boemia Meridionale di Ceské Budejovice, fondata nel 1991, ha le
seguenti Facoltà:
Agraria
Biologia
Pedagogia, teologia
Sanità e Scienze Sociali
Storia
Teologia
Ha anche tre Istituti: Pesca ed Idrobiologia, Biologia e Storia.
L’Università della Boemia Occidentale a Plzem (Pilsen), fondata nel 1991, conta oggi sette
Facoltà:
Economia
Ingegneria Elettrotecnica
Ingegneria Meccanica
Pedagogia
Scienze Applicate
Scienze Umane
Altri Istituti di Istituzione Superiore sono:
Università di Pardubice
Università di Medicina a Plzem
Università della Boemia Centrale a Kladno
Politecnico di Liberec (industria tessile)
Istituto di Informatica a Trebim
Academia Rerum Civilium a Kolin
Conservatorio di Litomysl
Politecnico di Kunovice
Politecnico di Karlov Vary (Carlsbad), da secoli celebrata stazione termale.
61
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Esistono programmi di collaborazione interuniversitaria (Horania Education
Consultants) e di studi post–laurea sull’economia teorica e pratica (CERGE-EI).
Tra i prodotti dell’industria ceca alcuni godono di rinomanza mondiale: è il caso delle
raffinatissime cristallerie di Boemia, delle automobili prodotte dalle officine Skoda,
peraltro ora assorbite dalla Volkswagen, e della birra di Pilsen.
La Boemia, già nei primi anni del XX secolo era uno dei paesi industrialmente più
progrediti d’Europa, grazie ai forti investimenti di capitali tedeschi ed austriaci, ed ha
continuato a progredire anche come Stato indipendente e poi all’interno del blocco
sovietico. Molto sviluppate sono l’industria siderurgica e soprattutto quella meccanica
(macchine utensili, armi pesanti e leggere, macchine elettriche, automobili, strumenti
di precisione).
Accanto a questo bisogna citare le industrie: chimiche, tessili, dell’abbigliamento e
della calzatura.
Le risorse minerarie non sono abbondanti ad eccezione dell’uranio. In buone quantità
sono presenti solo il carbone, l’antimonio e il mercurio; i giacimenti di ferro coprono
solo in parte il fabbisogno nazionale.
Il suolo coltivabile è fertile ma non molto esteso. I prodotti più importanti sono i cereali (grano, segala e orzo), le patate, la barbabiettola da zucchero e il luppolo.
Consistente è il patrimonio zootecnico (bovini e suini). In nessun settore però la produzione è sufficente al fabbisogno nazionale.
La rete ferroviaria e quella stradale sono ben attrezzate.
FONTI
http://www.msmt.cz/vysoke_skoly
http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/
Czech_Republic
http://www.webit.cz
http://www. aac.edu
http://www.unyp.cz
http://www.vsmie.cz
http://www.snvv.praha.cz
http://www.vscrhl.cz
http://www.lit–akad.cz
http://www.vse.cz
http://www.czu.cz
http://www.vscht.cz
http://www.vsup.cz
http://www.vsjak.cz
http://www.amu.cz
http://www.horania.com
http://www.mendelu.cz
http://www.vutbr.cz
http://www.vfu.cz
http://www.upol.cz
http://www.osu.cz
http://www.eco.cz
http://www.upep.cz
62
Repubblica Ceca
http://www.jcu.cz
http://www.zcu.cz
http://www.cerge.cuni.cz
63
Slovacchia
Nel IX secolo le terre slovacche facevano parte della Grande Moravia. Nel 1018 l’intera
Slovacchia fu annessa all’Ungheria e restò dominio magiaro per i successivi 900 anni.
Con la formazione dell’impero austro-ungarico fu avviata una politica di “magiarizzazione” forzata; nel 1907 l’ungherese fu imposto come unica lingua per l’istruzione
elementare. In relazione a ciò gli intellettuali slovacchi stabilirono relazioni più strette
con i Cechi.
Lo Stato ceco-slovacco nacque dopo la sconfitta dell’Impero austro-ungarico nel 1918.
Nel marzo 1939 la Slovacchia divenne alleato della Germania hitleriana. Dopo la
Seconda Guerra Mondiale, la Slovacchia insieme con la Boemia si trovò nella zona
sotto controllo sovietico.
Il comune governo cecoslovacco fu formato agli inizi del 1945. Nel 1969 lo Stato è
stato trasformato in una federazione fra la Cechia e la Slovacchia.
La caduta del comunismo in Cecoslovacchia portò alla rinascita del nazionalismo slovacco e ad agitazioni a favore dell’autonomia della Slovacchia. Il parlamento slovacco
votò per dichiarare la propria sovranità e la Federazione fu dissolta pacificamente il 1°
gennaio 1993.
L’educazione elementare dura 4 anni (da 6 a 10) oppure 4+5 (da 6 a 15). Le scuole secondarie sono generali e professionali; l’insegnamento nelle scuole professionali dura 8
anni (da 10 a 18: le specializazioni professionali sono: tecnica, economia, agricoltura,
sanità, arti) e 4 anni nelle scuole generali (da 15 a 19).
I primi due cicli (nove anni di insegnamento) offrono una preparazione generale e, in alcuni casi, professionale. Il livello successivo (4 anni) porta alla maturità, che permette l’accesso all’Università o al mondo del lavoro con una qualifica professionale.
Nell’educazione di base domina la lingua slovacca, però vi sono scuole con insegnamento
in ungherese, ucraino, ceco e tedesco. A Bratislava c’è possibilità di frequentare scuole
materne, elementari e superiori con insegnamento in inglese e francese. In crescita è il
numero delle scuole di indirizzo linguistico e di management.
Nell’educazione superiore vi sono 4 livelli:
Baccalaureato (Bc: 3-4 anni: per tutte le Facoltà, eccetto Medicina, Veterinaria,
Farmacia e Giurisprudenza)
Master (Mgr: 5 o 2+3), MUDr (per i medici, 5-6)
Dottorato (PhD, ArtD = CSc – 3-5 anni)
Dottorato di ricerca (DrSc)
Il principale centro è Bratislava con diversi tipi di Istituti di Istruzione Superiore.
L’Università “Comenio”, venne fondata nel 1919 come prima Università nazionale. Le
Facoltà attivate sono:
Educazione Fisica e Sport
Farmacia
Filosofia (con una sezione di italianistica)
Giurisprudenza
Educazione Fisica e Sport
Management
Matematica e Fisica
Medicina
Pedagogia
Scienze Naturali
Scienze Sociali ed Economiche
Teologia Cattolica
Teologia Evangelica
Altre università di Bratislava sono:
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Slovacchia
Politecnico
Università di Economia
Conservatorio
Accademia di Belle Arti
Università di Polizia
Altri centri universitari:
Nitra:
Università di Agraria,
Università “Constantino Filosofo” (Facoltà di Scienze Umane, Pedagogia, Informatica)
Kosice:
L’Università “P. J. Safárik” è la più antica del Paese, fondata nel 1657 come Academia
Cassoviensis, rifondata nel 1959, conta oggi quattro Facoltà:
Giurisprudenza
Medicina
Scienze Economiche e Sociali
Scienze Naturali
Vi sono inoltre un Politecnico ed un’Università Veterinaria
Presov:
L’Università di Presov è nata come sede staccata di Kosice ed è divenuta autonoma nel
1977. Oggi ha seguenti Facoltà:
Filosofia
Scienze umanistiche e naturali
Pedagogia
Scienze di salute
Teologia ortodossa
Teologia greco cattolica (uniate)
Università tecnica, fondata nel 1952, ha oggi seguenti facoltà:
Belle Arti
Ecologia e Geologia
Economia
Ingegneria Civile
Ingegneria Elettrica ed Informatica
Ingegneria Meccanica
Ingegneria Mineraria
Manufacturing
Metallurgia
Tecnologie Manofatturali
Zvolem:
Politecnico
Banská Bistrica:
Accademia dI Belle Arti
Università “M.Bel”
Trnava:
Università (con Facoltà di Scienze Umane, Scienze e Giurisprudenza)
Università “Cirillo e Metodio” (con Facoltà di Filosofia, Scienze e Scienze della
Comunicazione)
Trencin:
Università con Facoltà di Ingegneria Meccanica ed Elettronica, Management,
Tecnologie Speciali.
65
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Nella sede staccata di Puchov vi sono le facoltà di Chimica ed Ingegneria.
Martin:
Accademia di Medicina
Komarno:
Università (di frontiera con l’Ungheria)
Rucombrok:
Università Cattolica
Liptovsk Mikulas:
Accademia Militare
Nella Slovacchia la risorsa economica principale rimane l’agricoltura, benché negli
ultimi decenni siano stati compiuti notevoli sforzi per promuovere lo sviluppo industriale: industrie siderurgiche, raffinerie di petrolio; metallurgia, elettricità, gas, carbon
fossile, centrali nucleari, prodotti chimici e fibre artificiali, industria meccanica,
gomma, industria alimentare, carta, terraglia e ceramiche, veicoli, tessuti, apparecchiature ottiche e elettroniche. Si sente la mancanza di materie prime. Importante è la silvicoltura.
I settori principali della produzione agricola sono: cereali, mais, patate, barbabietole da
zucchero, luppolo, alberi da frutta (mele) e viticoltura (buon livello della produzione
del vino).
L’allevamento è assai sviluppato (bovini, suini, peccore, pollame), con notevole produzione di latticini.
Principali partners economici: Germania, Italia, Austria, Repubblica Ceca e Russia.
FONTI
http://www.uniba.sk/webuk/dalsie_informacne/vs_slov.htm
http://www.umb.sk
http://www.uniag.sk
66
Estonia
Per tutto il Medioevo e l’età moderna l’Estonia è stata contesa tra le Potenze confinanti: dal dominio danese è passata a quello dell’Ordine Teutonico; dall’Ordine di Livonia
alla Svezia ed alla Russia. Indipendente dal 1918, dopo la Seconda Guerra Mondiale è
divenuta una delle 15 Repubbliche Federali dell’Unione Sovietica. E’ una Repubblica
indipendente dal 1991.
L’istruzione elementare dura 9 anni (da 7 a 16).
La Scuola secondarie (generale o professionale) dura tre anni (da 16 a 19), oppure 8
anni (da 10 a 18). Le specializazioni sono: tecnica, economia, agraria, sanità e arti.
Vi sono Scuole post-secondarie professionali della durata di tre anni (da 19 a 22).
L’istruzione universitaria ha tre livelli:
Baccalaureato (Bc 3-4 anni: per tutte le discipline, eccetto Medicina, Veterinaria,
Farmacia e Giurisprudenza)
Master (Mgr 5 o 1+3 anni, se dopo Bc), MUDr (per i medici, 5-6)
Dottorato (4-5 anni)
Nella capitale Tallinn hanno sede diversi Istituti di istruzione superiore e ricerca:
Accademia di BelleArti
Accademia di Musica
Business School (privata)
Istituto Est–Ovest
Istituto per la Ricerca sociale ed Educativa
Politecnico
Università di Agraria
Università Concordia (privata)
Università del Nord
Università di Pedagogia
Il Politecnico, unico di questa tipologia in Estonia, ha attivato otto Facoltà e 32
Dipartimenti. Le Facoltà sono le seguenti:
Chimica e Tecnologia dei materiali
Economia e Business Administration
Informatica
Ingegneria Civile
Ingegneria Industriale
Ingegneria Meccanica
Scienze Naturali
Scienze Umane
L’Università del Nord, fondata nel 1991, è la prima Università privata del Paese. Conta
le seguenti Facoltà:
Filosofia
Giurisprudenza
Psicologia
Scienze politiche e Comunicazione
Tecnologia e Amministrazione
Nel Dipartimento di Culturologia e Linguistica della Facoltà di Filosofia vi è un corso
di Italianistica.
L’Università di Pedagogia, fondata nel 1919, ha oggi ha le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Filologia
Matematica e Scienze Naturali
Scienze dell’Educazione
Scienze dello Sport
Scienze Sociali
Ha due sedi staccate a Haapsalu e Rakvere.
La più antica e prestigiosa Università estone è quella di Tartu: fondata nel 1632 dal re
67
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Gustavo II Adolfo di Svezia (Academia Gustaviana), continua come Academia
Gustavo-Carolina (1690-1710), Kaiserliche Universität zu Dorpat (1802-1918, dal
1895 con insegnamento in russo), Landesuniversität in Dorpat (1918), università estone (1919-40); sovietica (1939-41); Ostland-Universität in Dorpat (1942-44); di nuovo
sovietica (1944-1989) e nazionale (dal 1989). Tartu (Dorpat, Derpt, Jur’ev) è stata, sia
sotto il regime zarista sia sovietico, una sorta di zona franca della cultura, in cui letterati e scienziati potevano svolgere liberamente le proprie ricerche al di fuori delle strettoie della censura e della scienza ufficiale.
Attualmente l’Università di Tartu conta le seguenti Facoltà:
Teologia
Biologia e Geografia
Chimica–Fisica
Economia e Business Administration
Educazione Fisica e Sport
Filosofia
Giurisprudenza
Matematica e Informatica
Pedagogia
Scienze Sociali
Teologia
Nella Facoltà di Filosofia vi sono corsi delle seguenti lingue: finlandese, francese,
giapponese, inglese, italiano, latino, neogreco, russo, svedese, tedesco e turco.
Centri universitari minori si trovano a:
Artu
Narva
Kohtla-Jarve (Medicina),
Viljandi
Viruama,
Le risorse principali del paese sono la pesca e l’industria petrolifera.
Per il prossimo futuro, l’Estonia continuerà ad essere altamente impegnata nel recepimento dei dettami delle direttive europee in una serie di settori. Gli interventi considerati prioritari includono la ristrutturazione del settore petrolifero, il completamento
della riforma sanitaria e pensionistica, il rafforzamento della vigilanza sul settore finanziario, la privatizzazione delle terre, gli incrementi degli investimenti nelle infrastrutture e risorse umane, ed infine, il miglioramento del controllo sulla spesa pubblica.
L’economia estone può già considerarsi come la più progredita tra quelle dei Paesi
Baltici, soprattutto per quanto attiene all’attuazione delle riforme necessarie alla transizione verso l’economia di mercato. L’Estonia ha realizzato una drastica riduzione del
controllo statale sull’economia, consentendo l’affermazione di un sistema imprenditoriale efficiente e diffuso.
FONTI
http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/
Estonia
http://d5.dir.den.yahoo.com/regional/countries/estonia/education
http://www.cine.edu.ee
http://www.nord.ee
http://www.ttu.ee
http://www.ema.edu.ee
http://www.artun.ee
http://www.ut.ee
68
Lettonia
Il territorio dell’attuale Lettonia è stato, nel corso del Medioevo e dell’Età moderna,
contesa tra le potenze vicine: è stata sotto il dominio dell’Ordine Teutonico,
dell’Ordine di Livonia, della Svezia, della Polonia e dell’Impero russo. Indipendente
dal 1918, è stata, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, occupata dalla Germania
nazista e, alla fine della Guerra, è divenuta una delle quindici Repubbliche federali
dell’Unione Sovietica. Dal 1991 è una Repubblica indipendente.
L’istruzione elementare dura otto o nove anni (da 7 a 15/16).
La Scuola Secondaria (generale o professionale) dura due anni (da 16 a 18), oppure (da
16 a 19 o da 15 a 18), oppure quattro anni (da 15 a 19).
Le Scuole post-secondarie professionali durano tre anni (da 19 a 22).
L’istruzione superiore ha tre livelli:
Baccalaureato (Bc 3-4 anni: per tutte le discipline, eccetto Medicina, Veterinaria,
Farmacia e Giurisprudenza)
Master (Mgr 1-2 anni dopo Bc), MUDr (medicina e stomatologia - 6 anni)
Dottorato (3-4 anni dopo Mgr).
Sono obbligatori corsi di aggiornamento per insegnanti.
Vi sono 5 Università generali, 6 Istituti non–universitari che danno diritto di accesso al
dottorato e 9 che non lo danno. Gli Istituti privati sono 13, uno dei quali russo ed uno
della Chiesa Evangelica. L’ambito di interessi di questi è incentrato su business, tecnologie, turismo e trasporti. L’insegnamento linguistico è prioritario; le lingue più diffuse sono l’inglese (recente) ed il tedesco (tradizionale).
L’Università principale è quella di Riga, fondata nel 1862 come politecnico, divenuta
Scuola Superiore nel 1919, nel 1923 Universitas Latviensis. Nel 1946 viene inserita nel
sistema universitario sovietico; dal 1991 viene sottolineato il suo carattere nazionale, al
servizio Scientiae et Patriae.
Conta attualmente la seguenti Facoltà:
Biologia
Chimica
Economia e Management
Filologia
Fisica e Matematica
Geografia
Giurisprudenza
Lingue Moderne
Pedagogia e Psicologia
Storia e Filosofia
Scienze Sociali
Teologia
Da quest’Università nascono L’Università di Agricoltura, l’Accademia Medica e
l’Università Tecnica a Riga
Il Politecnico di Riga, fondato nel 1862, prima Istituzione di questo tipo nell’Impero
russo, si è staccato dall’Università nel 1990. Conta oggi le seguenti Facoltà:
Architettura
Elettronica e Telecomunicazioni
Engineering Economics
Ingegneria Civile
Ingegneria elettottrotecnica
Ingegneria Meccanica e dei Trasporti
Scienze dei Materiali e Chimica Applicata
Tecnologie dell’Informazione
Vi sono tre sedi staccate – a Liepaja, Davgaupils e Ventspils.
69
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
La Business School di Riga rilascia diplomi di Master in Business Administration.
L’Università di Agraria, fondata nel 2001, conta nove Facoltà:
Agraria
Economia
Ingegneria
Scienze Alimentari
Scienze Ambiental
Scienze Forestali
Scienze Sociali
Tecnologie dell’Informazione
Veterinaria
L’Università di Pedagogia, istituita nel 1994, ha quattro Facoltà.
Altri Isituti specializzati sono quelli di Scienze Umane, Lingue straniere, ed Aviazione.
L’unica Istituzione russofona è l’Istituto Baltico–Russo.
Un’altro centro universitario statale importante è Daugavpils.
L’Istituto Pedagogico, fondato nel 1919, nel 2001 è stato trasformato in Università, la
seconda università generale lettone. Ha sei Facoltà:
Educazione Fisica e Sport
Musica ed Arti
Pedagogia e Psicologia
Scienze Naturali e Matematica
Scienze Sociali
Scienze Umane
Gli Istituti non–universitari che danno diritto di accesso al dottorato sono quelli di
Belle Arti e Sport, l’Accademia di Polizia e l’Accademia di Pedagogia di Liepaja.
Fra gli Istituti non–universitari che non danno diritto di accesso al dottorato menzioniamo quelli di Riga, Rezekne, Ventspils e Valmiera. Quest’ultimo ha le seguenti Facoltà:
Business Administration
Gestione del Turismo
Management
Pubbliche Relazioni
Scienze Bancarie
Scienze Politiche
Traduzione ed Interpretariato
Altri Istituti di istruzione superiore sono:
L’Accademia Musicale
L’Accademia di Architettura
L’Accademia di Cultura con le seguenti Facoltà:
Arte Drammatica
Cinematografia
Lingue Straniere
Sociologia della Cultura
Teoria e storia della Cultura
L’Accademia di Aviazionea e l’Accademia Militare, entrambe a Riga
L’Università di Agraria e Scienze dello Sport
L’Università di Medicina ed Integrazione Europea
Un ruolo importante è svolto dall’Accademia Nazionale delle Scienze, divisa i quattro
Sezioni:Scienze Chimiche, Biologiche e Mediche, Scienze Fisiche e Tecniche, Scienze
Sociali ed Umane ed una Sezione staccata a Bethlechem in Pennsylvania.
Menzioniamo anche l’Associazione per lo Sviluppo degli Studi Baltici (AABS).
Dal 1991 sono sorte numerose Istituzioni private, localizzate prevalentemente a Riga,
70
Lettonia
che hanno preso il posto delle Istituzioni russo–sovietiche disattivate; tra queste segnaliamo:
Istituto per i Sistemi dell’Informazione, fondato nel 1994, con le seguenti Facoltà:
Management dell’Arte e della Cultura
Management del Commercio
Management dell’Impresa
Management dell’Idustria Petrolifera
Management delle Tecnologie Informatiche
Management del Turismo
Altre Istituzioni private sono:
Scuola di Scienze Bancarie
Scuola di Business “Turiba”
Istituto di Business “RIMPAK Livonija”
Scuola di economia e cultura
Scuola internazionale di economia e di business amministrazione a Riga (www.riceba.lv) con una filiale a Daugavpils
Scuola delle tecniche sociali (per piccolo e medio business)
Scuola delle scienze sociali
Scuola di Economia
Istituto dei Trasporti e delle Telecomunicazioni, un’erede della Scuola Militare sovietica,
fondata nel 1945, dal 1999 privata.
Scuola di Psicologia Pratica
Scuola di Diritto
Accademia Cristiana, della Chiesa luterana
La Lettonia è la più industrializzata delle ex-Repubbliche baltiche, ma anche l’agricoltura e l’allevamento sono fiorenti.
La collocazione geografica della Lettonia, quale “ponte” di collegamento tra la Russia e
l’Europa occidentale, ha avuto un ruolo determinate nel caratterizzare lo sviluppo dell’economia lettone. Infatti, sia nel periodo zarista che durante la dominazione sovietica, la
produzione è stata indirizzata a rifornire il mercato russo e successivamente quello sovietico. Pertanto, lo sviluppo dell’apparato produttivo è stato solo marginalmente guidato
dalle condizioni economiche e dalle risorse interne disponibili.
Di conseguenza, l’indipendenza dall’Unione Sovietica ha avuto forti ripercussioni sul
sistema economico e produttivo lettone che ora sta attraversando una fase di progressiva
ristrutturazione. In tale ambito, il cambiamento più importante registratosi nel corso
degli ultimi anni è rappresentato dalla continua e sensibile contrazione del contributo del
settore agricolo alla formazione del PIL, passato dal 21,9% del 1990 al 4,5% del 2001,
insieme a prodotti della silvicoltura e della caccia.
La recente espansione economica è stata guidata dal settore manifatturiero, che tuttavia
ha poi sofferto del calo della domanda dalla Russia di prodotti alimentari, macchinari e
tessuti. Il collasso nel commercio con la Russia, apparso in tutta la sua evidenza nel
corso del 1998, ha successivamente portato l’economia verso un rallentamento che ha
colpito anche il commercio in transito come pure il settore dei trasporti, che sta fronteggiando una recessione, e l’agricoltura. Una generale ripresa è stata tuttavia evidente a
partire dal 2000, mentre un dato evidente è anche la forte spinta nel settore dei servizi.
71
Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
FONTI
http://www.aic.lv/HE-2002
http://www.excite.it/directory/Reference/Education/Colleges_and_universities/Europe/
Latvia
http://www.lu.lv
http://www.rtu.lv
http://www.llu.lv
http://www.rpiva.lv
http://www.dpu.lv
http://www.polak.edu.lv
http://www.lieppa.lv
http://www.ru.lv
http://www.venb.lv
http://www.va.lv
http://www.music.lv/Academy
http://www.lka.lv
http://www.espa.lanet.lv
http://www.rsu.lv
http://www.lza.lv
http://www.lma.lv
http://www.eba.lv
http://www.turiba.lv
http://www.rimpak.com
http://www.isma.lv
http://www.riceba.lv
http://www.sta–edu.lv
http://www.sseriga.lv
http://www.prof.lv
http://www.kristigaakademia.lv
http://www.sta-edu.lv
http://www.attistiba.lv
http://www.eka.junik.lv
72
Lituania
Dal 1385, allorché il Gran Principe di Lituania Jagellone (Jagailas, Jagello) si convertì
al Cattolicesimo ed assunse anche la corona di Polonia, i destini dei due Paesi sono
stati indissolubilmente legati. Con le spartizioni della Polonia, nella seconda metà del
XVIII secolo, la Lituania divenne una provincia dell’Impero russo. Dopo la Prima
Guerra Mondiale divenne indipendente, ma dovette rinunciare all’attuale capitale
Vilnius (Wilno, Vil’na), rimasta in territorio polacco. Occupata nel 1940 dall’Armata
Rossa e dalla Germania nazista tra il 1941 ed il 1944, divenne alla fine della guerra una
delle 15 Repubbliche federali dell’URSS, con capitale Vilnius. E’ di nuovo indipendente dal 9 febbraio 1991.
Venne subito posto il problema della “lituanizzazione” del sistema educativo in opposizione alla russificazione ed alla sovietizzazione. Una bozza sul “Concetto di educazione lituana” venne formulata nel 1992; la bozza sui programmi delle classi 1–10 e
gli “Standard nazionali dell’educazione” è del 1994; l’iter legislativo si è concluso nel
1999. Attualmente l’istruzione è obbligatoria dai sei ai sedici anni; il sistema scolastico è articolato come segue:
Scuola elementare: classi 1–4 (6–10 anni)
Scuola di base: classi 5–10 (11–16 anni)
Scuola secondaria: classi 11–12 (17–18 anni). Alla fine rilascia un diploma di maturità
Ginnasio: classi 9–12 (15–18 anni). Fornisce una formazione approfondita nelle
seguenti specializzazioni: scienze umane, scienze, tecnologia, belle arti. Alla fine rilascia un diploma di maturità
Scuola speciale: per handicappati fisici e mentali
Corsi di addestramento professionale: da 17 anni. Preparano ad un inserimento del
lavoro con bassa qualifica. Rilasciano un certificato di qualifica
Scuole professionali: da 17 anni. Forniscono una formazione culturale generale e
preparano ad un inserimento del lavoro. Rilasciano un certificato di qualifica o un
diploma di istruzione professionale
Scuole professionali avanzate: Forniscono una formazione culturale generale e
preparano ad un inserimento del lavoro con qualifiche medio-alte. Rilasciano un diploma di istruzione professionale avanzata.
Attualmente sono attive in Lituania 19 Università (3 non statali), 7 Colleges (centri di
istruzione superiore non universitaria, 3 non statali), 58 Scuole professionali avanzate
(15 non statali), 84 Scuole professionali (3 non statali), 89 Centri di istruzione professionale (83 non statali) e 123 Corsi non statali di istruzione professionale.
Gli Istituti di Istruzione Universitaria sono i seguenti:
Accademia di Belle Arti di Vilnius
Accademia Lituana di Musica
Accademia Lituana di Educazione Fisica
Accademia Militare Lituana
Accademia Veterinaria Lituana
Collegio Cristiano Lituano
Politecnico di Kaunas
Politecnico di Vilnius
Scuola Internazionale di Management
Università di Siauliai
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Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Università di Klaipéda
Università Lituana di Giurisprudenza
Università di Medicina di Kaunas
Università di Vilnius
Università Lituana di Agricoltura
Università Pedagogica di Vilnius
Università “Vytautas Magnus”
Colleges: Alytus, Kaunas, Kaunas Business, Utena, Vilnius Management, Vilnius
Cooperation.
L’Università di Vilnius, la più prestigiosa del Paese, venne fondata nel 1579 dal Re di
Polonia Stefan Bathory ed affidata ai Gesuiti. Nel 1773, dopo l’abolizione dell’Ordine,
passò all’autorità laica. Chiusa dallo Zar Nicola I, venne riaperta nel 1919 in territorio
polacco. Riorganizzata secondo il modello sovietico nel 1940, nel 1988, due anni
prima dell’indipendenza del Paese, si è dichiarata indipendente dall’autorità accademica sovietica.
Attualmente ha le seguenti Facoltà:
Chimica
Economia
Filologia
Filosofia
Giurisprudenza
Matematica ed Informatica
Orientalistica
Scienze della Comunicazione
Scienze Naturali
Scienze Politiche
Le lingue insegnate nelle varie Facoltà sono: arabo, francese, inglese, russo, spagnolo e
tedesco.
L’Università “Vytautas Magnus” di Kaunas (Kowno, Kovna)) venne fondata nel 1920
in sostituzione di quella di Vilnius, passata alla Polonia. Nel 1949 venne chiusa e tutte
la Facoltà vennero trasferite a Vilnius; l’anno successivo vennero fondati il Politecnico
e l’Istituto di Medicina. Nel 1989 venne rifondata con il nome originario.
Attualmente ha le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Economia e Management
Giurisprudenza
Informatica
Scienze Naturali
Scienze Politiche
Scienze Sociali
Scienze Umane
Teologia Cattolica
Le lingue insegnate sono: francese, inglese e tedesco.
L’Università di Siauliai è stata fondata nel 1956 ed ha attualmente le seguenti Facoltà.
Fisica e Matematica
Pedagogia
Pedagogia Speciale
Scienze Sociali
Scienze Umane
Tecnologia
L’Univesità Lituana di Agricoltura venne fondata nel 1924 a Donutva e trsferita a
Kaunas nel 1945. Ristrutturata dopo l’indipendenza, ha attualmente le seguenti Facoltà:
Agronomia
Economia e Management
Ingegneria Agricola
Management dell’Acqua e della Terra
Scienze Forestali
Il Management College di Vilnius ha dal 2001 una specializzazione in Business
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Lituania
Information Systems.
Il Cooperation College di Vilnius (non statale) prepara i futuri managers di società private, enti pubblici ed altre organizzazioni. Esistono altresì i seguenti Istituti statali di
ricerca:
Biochimica
Botanica
Chimica
Cultura ed arte
Ecologia
Energia
Filosofia e Sciologia
Fisica
Fisica dei Semiconduttori
Fisica Teorica
Geografia
Geologia
Ingegneria Agricola
Immunologia
Letteratura e Folclore Lituani
Lingua Lituana
Matematica ed Informatica
Ricerca Forestale
Storia Lituana
L’International School of Management è stata fondata nel 1999 dalla Norwegian
School of Management BI e dal Norwegian Industrial and Regional Development
Fund. E’ un’istituzione mista pubblico-privata e rilascia un Master in International
Management (EU Integration).
Di grande prestigio gode ancora l’Accademia delle Scienze: fondata nel 1941, si è unilateralmente dichiarata indipendente da quella sovietica nel 1988; nel 1990 si è
dichiarata indipendente da qualsivoglia istituzione statale o politica; la legge del 12
febbraio 1991 regola il suo status nel sistema delle istituzioni scientifiche del Paese.
Nel Dipartimento di Lingue Straniere vengono preparati neo-laureati e collaboratori
dell’Accademia al Ph. D. in inglese, tedesco e francese.
Esiste, infine, la Società Scientifica Lituana, libera associazione di scienziati e Enti di
ricerca. Essa comprende attualmente, tra gli altri, i seguenti Dipartimenti e gruppi di
studio:
Agricoltura Ecologica
Botanica
Cardiologia
Ecologia Animale
Informatica
Oncologia
Orticoltura e Giardinaggio
Protezione ambientale
Veterinaria
L’Istituto della Società Scientifica Lituana (ILSS) ha una rete di collaborazioni internazionale nel campo delle ricerche sulle fonti energetiche rinnovabili.
La Lituania fruisce di un ricco patrimonio boschivo, intensamente sfruttato; tra le
culture swegnaliamo cereali, barbabietola da zucchero e lino; sviluppata l’orticultura.
Relativamente povera di materie prime, la Lituania dispone di una buona rete industriale nei settori petrolchimico (Klaipeda, Kaunas, Vilnius e Jonava), elettrotecnico
ed elettronico (Vilnius); agro-alimentare, lavorazione del legno, tessile ed abbigliamento: Quest’ultimo settore era in età sovietica l’unico che fornisse prodotti di qualità e innovativi.
FONTI
http://www.lms.lt Questo sito dà informazioni, oltre che sui centri di studio e ricerca,
anche sulla struttura politico-amministrativa del Paese.
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Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
http://www.ism.lt
http://www.vu.lt
http://www.vdu.lt
http://www.su.lt
http://www.ku.lt
http://www.vkk.lt
http://www.izua.lt
Tuti i siti citati hanno una versione in lituano ed una in inglese.
76
Moldova
L’attuale Repubblica di Moldova comprende la regione storica della Bessarabia e parte
della Bucovina. Si tratta senza dubbio del territorio che ha subito il maggior numero di
cambiamenti di sovranità negli ultimi centocinquanta anni. Entrata nel 1946 nell’Unione
Sovietica come Repubblica Autonoma all’interno della Repubblica Federale di Ucraina, è
diventata nel 1954 la quindicesima Repubblica Federale.
L’Amministrazione sovietica ha imposto come lingua il moldavo, un dialetto romeno,
scritto in caratteri cirillici di redazione russa, non in quella in uso nei Principati romeni
sino alla metà dell’Ottocento.
Durante l’età sovietica vi è stato un massiccio afflusso di funzionari russi
dell’Amministrazione centrale, nonché una significativa immigrazione dalle regioni più
povere dell’Ucraina e della Bielorussia.
Dopo l’indipendenza si è scelto come lingua nazionale il romeno, ma russo ed ucraino
sono ancora largamente diffusi. Il nome dello Stato è stato cambiato da Moldavia (di
sapore sovietico, anche se in realtà latino, attestato almeno dal XIV secolo) in Moldova.
I territori dei Gagauzi (Bulgari turcofoni) e della Trans–Dnistria (a maggioranza russa) si
sono dichiarati unilateralmente indipendenti, nonostante gli statuti di autonomia che erano
stati loro concessi. Una specie di guerra civile ad intermittenza sembra avere ancora
qualche strascico.
L’istruzione di base è obbligatoria sino ai 14 anni ed è così strutturata:
Scuola elementare: 4 anni (6–10)
Scuola secondaria inferiore: 4 anni (10–14)
Scuola secondaria superiore: 3 anni (14–17), rilascia un diploma di maturitate; 4 anni
(14–18), rilascia un diploma di bacalaureat, che dà diritto di accesso all’Università.
L’ammissione all’Università è per concorso; la durata degli studi universitari è di 4/6 anni,
secondo le Facoltà; il master 1/2 anni, il dottorato 3 (4 per corrispondenza). Università
romene hanno sedi staccate in Moldova e/o posti riservati per studenti moldovi (v. scheda
Romania).
Le Univerità oggi attive in Moldova sono le seguenti:
Accademia di Studi Economici di Moldova
Libera Univesità Internazionale di Moldova
Università Statale di Moldova
Università Statale di Medicina e Farmacia “N. Testimitsanu”
Università Tecnica Statale
Università Statale di Pedagogia “Ion Creanga”
La Libera Università, con sede a Chi4inau (Kisinev), riconosciuta dallo Stato il 16 luglio
2002, ha le seguenti Facoltà:
Giornalismo e Scienze della Comunicazione
Ingegneria ed Informatica
Lingue e Letterature Straniere (insegnamenti di francese, inglese, italiano, russo, spagnolo
e tedesco)
Medicina
Psicologia ed Assistenza Sociale
Scienze Economiche
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Distretti del sapere nell’Europa dell’Est
Storia e Relazioni Internazionali
L’Università Statale, fondata nel 1946, con sede a Chi4inau, ha le seguenti Facoltà:
Belle Arti
Biologia
Chimica Pura ed Industriale
Fisica
Giornalismo e Scienze della Comunicazione
Giurisprudenza
Lingue Letterature Straniere
Matematica ed Informatica
Scienze Economiche
Scienze Politiche
Sociologia, Filosofia ed Assistenza Sociale
Storia e Psicologia
Nella facoltà di Lingue vi sono corsi di francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco.
L’Università Tecnica, con sede a Chi4inau, l’unica del genere nel Paese, è un centro di
eccellenza per la preparazioni di ingegneri nelle diverse specializzazioni. Ha le seguenti
Facoltà:
Computer, Informatica e Microelettronica
Energetica
Industria Tessile
Ingegneria e Management per la Costruzione di Macchine
Ingegneria e Management per l’Industria Meccanica
Radio–Elettronica
Rilievo, Geodesia e Scienza delle Costruzioni
Tecnologia e Management dell’Industria Alimentare
Urbanistica ed Architettura
L’insegnamento è impartito in romeno ed in russo, ma vi sono anche corsi in francese,
inglese e tedesco. In particolare, l’Agence Francophone pour l’enseignement supérieur et
la recherche (AUPELF –UREF) sponsorizza le Facoltà di Computer, Informatica e
Microelettronica e di Tecnologia e Management dell’Industria Alimentare a condizione
che l’insegnamento venga impartito esclusivamente in francese.
Vi sono anche corsi brevi (2/3 anni) di Meccanica, Elettrotecnica, Microelettrotecnica e
Computer, Radio–Elettronica (sede staccata di Balpi), Abbigliamento, Industria Tessile,
Trasporti, Telecomunicazioni, Ferrovie, Costruzioni Civili, Industriali ed Agricole (a
Chi4inau e nella sede staccata di Hinceati).
L’Università Pedagogica, con sede a Chi4inau, prepara insegnanti di storia, inglese e
tedesco.
L’Università di Scienze Applicate, fondata nel 1992, con sede a Chi4inau, ha due Facoltà.
Quella di Tecnologie Moderne ha indirizzi di Cibernetica ed Informatica, di Tecnologia
dell’Informazione, di Automatismi ed Informatica; quella di Economia e Diritto ha indirizzi di Diritto, Relazioni Economiche Internazionali, Management, Finanze e Contabilità.
Un ruolo predominante nell’economia del Paese hanno l’agricoltura e l’allevamento, grazie alla fertilità del suolo.
L’industria più importante è quella alimentare. Un qualche sviluppo hanno impianti
industriali, ereditati dall’Unione Sovietica, nei settori siderurgico, chimico, meccanico,
elettronico, tessile e del tabacco.
FONTI
http://www.ceebd.co.uk/ceeed/un/mo/moldovco.htm
http://www.campusprogram,com/universities/Moldova.html
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Moldova
http://www.ase.md
http://www.usm.md
http://www.usmf.mic.md
http://www.utm.md
http://www.upm.moldnrt.md
http://www.ifos.de/anabin/scripts/frmInstitution5.asp?ID=3140
http://www.usam.md
http://www.moldova.md
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Sintesi
1. “Europa dell’Est” è un termine geografico di comodo. I Paesi da noi qui esaminati non
hanno mai composto alcuna unità, né statale, né religiosa, né culturale. L’unico periodo
comune, ma insieme diverso per ciascuno di essi, è stato il dominio comunista, la dipendenza dall’Unione Sovietica, oppure i regimi sorti dopo la rottura con Mosca, come quello di Jugoslavia, Albania e Romania. Non abbiamo preso in considerazione alcuni Paesi,
che geograficamente appartengono all’Est europeo; la Bielorussia, l’Ucraina e la Russia
europea da una parte, la Grecia e la Turchia europea dall’altra, formano due gruppi dalle
problematiche piuttosto diverse. La nostra ricerca riguarda dunque i tre Paesi baltici:
Estonia, Lettonia e Lituania; i Paesi mitteleuropei come Polonia, Slovacchia, Rep. Ceca
ed Ungheria; i Paesi balcanici: Moldova, Romania, Bulgaria, Albania ed ex-Jugoslavia,
con tutte le peculiarità delle ex-Repubbliche (Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina,
Serbia-Montenegro, Macedonia).
2. La caratteristica principale dei Paesi analizzati è lo sforzo per passare dall’economia
socialista all’economia di mercato. La democratizzazione, anche se a volte più formale
che sostanziale, della vita politica ed economica si riflette su ogni aspetto della vita
sociale e culturale. Anche il sistema educativo, come abbiamo visto, subisce delle
trasformazioni, avvicinandosi al modello e alle esigenze dell’Unione Europea. Da
notare, la cura di ciascuno Stato nel salvaguardare e sviluppare i tradizionali settori del
sapere, di modo che essi vadano a coprire le necessità di dirigenti, di quadri intermedi e
manodopera specializzata. L’attività delle scuole private di tutti i livelli, l’educazione
linguistica, i numerosissimi corsi di specializzazione e la collaborazione internazionale
garantiscono una adeguata base scientifica ed intellettuale, nonchè manodopera qualificata per tutte le imprese del piano industriale.
3. Preso in considerazione l’alto costo della produzione industriale nei Paesi
ex–socialisti, la riforma ha portato un notevole allentamento dello sviluppo. Così è successo per le miniere di carbone, l’industria siderurgica (spesso obsoleta ed altamente
inquinante le raffinerie) i cantieri navali di molti Stati, che subiscono il processo di
ricostruzione. Altri settori industriali hanno livelli da discreti a buoni di produttività:
- industria meccanica (di alta specializzazione nella Repubblica Ceca ed in Ungheria;
anche Bosnia–Erzegovina, Croazia, Macedonia, Moldova, Polonia,
Serbia–Montenegro, Slovacchia, Slovenia); di particolare rilevanza la cantieristica in
Croazia e Polonia e la produzione di autoveicoli nella Repubblica Ceca e in Ungheria;
- industria chimica (Bosnia–Erzegovina, Lettonia, Lituania, Moldova, Repubblica Ceca
e Slovenia);
- industria tessile, dell’abbigliamento e della calzatura (Bosnia–Erzegovina, Croazia,
Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Serbia–Montenegro);
- industria del legno (di eccellenza in Lituania, anche in Croazia, Estonia, Polonia,
Serbia–Montenegro e Repubblica Ceca);
- industria del vetro (Boemia, Polonia);
- industria elettronica (di eccellenza in Lettonia, anche in Bos-nia–Erzegovina, Lituania,
Serbia–Montenegro e Slovacchia).
4. Una posizione forte quasi ovunque, e particolarmente in Bulgaria ed Ungheria, la
detiene l’industria alimentare: latte e latticini, carne, frutta, verdura, conserve, birra,
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Sintesi
vino. L’agricoltura (cereali, patate, barbabietole da zucchero, mais, luppolo, tabacco)
occupa un posto privilegiato nell’economia di quasi tutti i Paesi. La produzione
viti–vinicola è di ottimo livello in Ungheria e Croazia, di buon livello in Bulgaria e
Romania. L’allevamento (bovini, suini, pecore, pollame, cavalli) è pure sviluppato; la
pastorizia rimane l’attività caratterizzante di alcuni Paesi (Albania,
Bosnia–Hercegovina, in parte la Bulgaria). Si notano i buoni risultati e la crescente
popolarità dell’agricoltura biologica, specialmente nelle vaste zone a basso tasso di
inquinamento. Rilevante è la produzione di marijuana in Macedonia.
5. Tra le risorse naturali si segnalano petrolio e gas naturale (soprattutto in Romania,
anche in Bulgaria, Croazia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia–Montenegro,
Slovacchia e Ungheria); carbone e lignite (Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Croazia,
Macedonia, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia–Montenegro, Slovenia e Ungheria). La
produzione è comunque in quantità insufficiente al fabbisogno nazionale. Eguale è la
situazione per minerali ferrosi (Bosnia–Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia e
Slovacchia), rame (Bosnia–Erzegovina, Croazia, Bulgaria, Lettonia, Polonia,
Serbia–Montenegro), zolfo e salgemma (rilevante in Polonia); anche bauxite, piombo,
antimonio e stagno. Rilevante è la produzione di minerali radioattivi nella Repubblica
Ceca.
6. La produzione del legno, benché condotta in maniera devastante, e l’industria del
mobile si stanno sviluppando in Croazia, Estonia, Lituania e Repubblica Ceca.
7. Importante è la produzione di strumenti musicali nella Repubblica Ceca.
8. Ci sono tante possibilità per la crescità del turismo: buone attrezzature nel litorale
croato; ministrutture capillarmente diffuse in Ungheria. Le vie di comunicazione, tanto
stradali che ferroviarie, sono per lo più insufficienti.
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Finito di stampare nel mese di dicembre 2003 da Litocenter, Limena (Pd)
per conto di Unimedia Srl, via delle Industrie 19, 30175 Marghera Venezia