Italian Sperimental Trio in collaborazione con l’associazione Repetita Iuvant presenta Lesson concert Musica per comunicare, pronti a giocare! Rivolto agli studenti della scuola primaria e secondaria di 1^ grado RESPONSABILE E COORDINATORE DEL PROGETTO M° Antonino Serratore mail: [email protected] cell. 3881985612 REFERENTE DEL PROGETTO M° Simone Bergamini mail: [email protected] cell. 3452177877 1 Il trio I.S.T., di recente formazione, nasce dall'idea di unire le differenti competenze specialistiche dei componenti al fine di realizzare un progetto unico nel suo genere, che abbia come punti di forza la grande passione per la musica, la costanza, l'esperienza teorica e didattica e l'attività concertistica dei tre membri della formazione. Infatti, il m° A. Serratore apporta la grande professionalità ed esperienza a livello didattico e concertistico, il m° S. Bergamini contribuisce con la conoscenza delle tecniche direttoriali e l’esperienza nelle formazioni bandistiche e da camera e la m^ Poiatti unisce il virtuosismo pianistico alle competenze musicologiche. Dall’unione di tali competenze diverse e complementari nasce quindi l’idea dell’I.S.T. Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e secondaria. Esso si qualifica come un percorso di formazione pedagogico-musicale atto a perseguire e sviluppare un atteggiamento di costante partecipazione attiva nei confronti del linguaggio sonoro sotto il profilo ricettivo, produttivo, creativo e di simbolizzazione grafica delle esperienze vissute. L’impianto formativo e metodologico della lezione-concerto non considera la musica sotto il profilo “specialistico” (ad es: studio del solfeggio, della lettura musicale o di uno strumento, o altro), ma affronta e sviluppa un percorso concreto per una sperimentazione musicale di base in una prospettiva multisensoriale e trasversale ai diversi linguaggi, in sintonia con la formazione globale ed in risposta ai bisogni espressivo-comunicativi degli studenti. L’educazione musicale, in tal senso, è aperta anche all’integrazione di bambini diversamente abili e di altre culture, attraverso specifici giochi strutturati. Questo tipo di lezione, oltre che a tradurre l’esperienza musicale in apprendimento, contribuisce alla formazione complessiva della persona, alla sua socializzazione, allo sviluppo delle sue capacità intellettive e creative, all’allenamento ed all’affinamento delle sue facoltà psicomotorie e diventa, in tale prospettiva, un mezzo oltre che uno scopo. CHI SIAMO Animatore e Italian Sperimental Trio Animatore: Dott.ssa Laura Ravasio Clarinetto : M° Antonino Serratore Trombone: M° Simone Bergamini Pianoforte :Prof.ssa Daniela Poiatti L'animatore è colui che coordina, gestisce e anima la lezione, i musicisti sono coloro che la rendono musicalmente attiva. La collaborazione fra musicisti e animatore, sia in fase di ideazione sia in fase di realizzazione, è essenziale per la riuscita della lezione-concerto. Poter contare sulla collaborazione di musicisti professionisti, in grado di proporre esecuzioni di qualità e di interagire con il pubblico in modi musicalmente validi è un aspetto importantissimo del progetto. Solo in questo modo è possibile far vivere ai partecipanti un’esperienza musicale qualitativamente alta. 2 PERCHÉ ABBIAMO DECISO DI PROPORRE LA LEZIONE-CONCERTO Dal momento in cui la musica viene considerata come un fattore educativo importante nel sistema scolastico italiano e ha una sua forza, un suo dinamismo interno, una capacità di provocare in noi dei comportamenti, di stimolare reazioni fisiche e mentali mediante le sue strutture che interagiscono con la nostra natura e la nostra cultura, abbiamo pensato di educare con la musica, in quanto essa fornisce occasioni che permettano al bambino di svilupparsi come persona a livello cognitivo e affettivo-sociale. Come a scuola il rinnovamento della pratica didattica è stato ottenuto mettendo al centro del processo educativo lo studente, cosi noi pensiamo di rinnovare il tradizionale modello di lezioneconcerto partendo dalle modalità e dalle abitudini d’ascolto proprie del nostro pubblico di bambini e preadolescenti. OBIETTIVI GENERALI L’obiettivo principale dell’attività didattica musicale da svolgere nella lezione concerto, consiste nel voler avvicinare e sensibilizzare (attraverso mezzi specifici) i bambini all’educazione musicale tenendo massima attenzione alle diverse fasi cognitive di apprendimento dei soggetti e mettendo in evidenza che tale attività favorisce l’evoluzione della personalità, sviluppa la concentrazione, il simbolismo, la memoria, la creatività, la coordinazione motoria, la prontezza dei riflessi, il rispetto per gli altri e l’integrazione sociale per diventare, in casi particolari, un valido mezzo di rieducazione psico-motoria. L’obiettivo è di sollecitare la loro curiosità offrendo la possibilità di stabilire un’interazione efficace con i musicisti e un contatto concreto e personale con la materia sonora. Le attività proposte sono mirate allo sviluppo dei 4 settori della competenza musicale: percezione, comprensione, esecuzione e invenzione. Ciò che si vuole maggiormente sviluppare negli studenti è l’idea che il fare musica sia spesso qualcosa di paragonabile al gioco, all’invenzione e che si debba divertirsi nel farlo. Il lavoro si realizzerà attraverso una metodologia attiva e di lezione collettiva che, come da decreto – “si pone come strumento metodologico privilegiato. Infatti l'evento musicale prodotto da un insieme ed opportunamente progettato sulla base di differenziate capacità operativo - strumentali, consente, da parte degli alunni, la partecipazione all'evento stesso, anche a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto”. Tramite questo tipo di attività, lo studente svilupperà maggior consapevolezza ritmica e nell’ascolto. 1. Favorire il contatto visivo e la possibilità di interagire Dunque, si predispone uno spazio raccolto, una disposizione del pubblico tale da consentire a chiunque sia un buon contatto visivo con i musicisti sia la possibilità di passare velocemente dal ruolo di spettatore a quello di protagonista. 2. Valorizzare il contributo di ciascuno La sfida per noi è di riuscire a coinvolgere non solo tutto il pubblico nel suo insieme, ma anche i singoli partecipanti. Abbiamo dunque messo a punto delle tecniche che ci consentiranno di coinvolgere tutti gli spettatori in modi diversi: rivolgendoci a tutti, dividendo il pubblico in gruppi cui affidare compiti differenti o, ancora, catturando l’attenzione di un singolo per rilanciarla a tutto il gruppo. 3. L’esperienza percettiva Il potere conoscitivo delle informazioni è tanto più alto quanto più esse vengono scoperte autonomamente. 3 Dunque perché il nostro pubblico scopra qualcosa sui brani che ascolta non c’è altro mezzo che metterlo a contatto diretto con il suono, evitando informazioni preliminari e attivando invece le sue personali capacità di indagine sonora con stimoli opportuni. 4. Attivare la curiosità Sollecitare e condurre il dialogo, favorire il feedback rispetto a ciò che il pubblico ascolta, usare una terminologia comprensibile ma non banale, porre ( e ricevere domande), chiedere opinioni su ciò che si è ascoltato e invitare a formulare ipotesi e a verificarle, sono alcune delle tecniche che verranno utilizzate durante la lezione-concerto per risvegliare l’attenzione del pubblico e metterne in moto la curiosità. 5. Sollecitare la voglia di far musica con i musicisti Far musica insieme con musicisti veri, capaci di sostenere e arricchire la performance è infatti un passaggio essenziale per fissare il ricordo dell’esperienza vissuta. Cantare, battere ritmi, suonare strumenti, ballare: sono i modi per partecipare da protagonisti all’evento musicale. Contenuti previsti nella lezione concerto Primaria e secondaria di Secondaria di 1^grado 1^grado Discriminazione timbrica La frase musicale Ritmo, altezze e intensità La sincope Concetto di adagio e allegro Tema e variazione 4^5^ classe della primaria e secondaria di 1^ grado Strofa e ritornello OBIETTIVI SPECIFICI - Prendere coscienza della dimensione acustica della realtà. - Sviluppare la capacità di attenzione e di ascolto. - Acquisire la consapevolezza delle possibilità espressive della propria voce e del proprio corpo. - Scoprire e sperimentare le caratteristiche del suono (timbro, intensità, durata, altezza). - Individuazione di timbri vocali e sonori. - Ampliamento del lessico musicale. - Coordinare suono-gesto. - Individuazione e riproduzione di modelli ritmici elementari. - Invenzione ritmico-melodica. - Osservazione degli strumenti musicali. - Intuizione del contenuto emozionale degli eventi sonori. - Scoperta delle possibilità descrittive della musica. - Scoperta dell’accostamento linguaggio musicale - linguaggio mimico. VERIFICHE Si propone di effettuare una verifica finale che non consideri l’acquisizione di vere e proprie competenze ma piuttosto evidenzi in che modo le attività svolte abbiano consentito una maturazione a livello musicale, abbiano affinato il gusto e sollecitato o potenziato interessi musicali. Tale verifica consisterà in una scheda di valutazione (compilata in collaborazione con le insegnanti delle classi che avranno usufruito della lezione concerto) in cui saranno evidenziati: 4 - l’interesse manifestato dagli studenti verso le proposte musicali; - l’originalità delle riflessioni e delle espressioni verbali, grafiche, ecc. successive all’ascolto; - l’attenzione e la partecipazione dimostrate dai bambini. N.B. I bambini indosseranno un abbigliamento comodo. Il luogo dove si svolgeranno gli incontri deve essere ampio e spazioso. Si ritiene che la costante presenza delle insegnanti possa affiancare il lavoro dell’esperto sia per un continuo scambio pedagogico e sia come riferimento educativo. Unità didattica ai fini esemplificativi In questa prima fase gli obiettivi comportamentali saranno relativi al: a. Saper sincronizzarsi con la pulsazione del brano che sta ascoltando b. Saper mantenere la regolarità della pulsazione isocrona in maniera costante e autonoma c. Saper eseguire con lo strumento le differenti cellule ritmiche presenti nel brano d. Offrire agli alunni la possibilità di un linguaggio universale che coinvolga la persona in modo completo (emotività, intelletto, creatività) e che stimola uno sviluppo armonico, migliorandone attenzione, concentrazione, memoria, impegno personale; e. Stimolare il piacere di ascoltare/fare suonare insieme per scoprire brani musicali come base per l’analisi e la comprensione del linguaggio musicale; sviluppare l’aspetto uditivo, il senso ritmico, l’espressione; f. Migliorare il modo di ascoltare le proposte degli altri g. Imparare a creare partiture informali attraverso l’ascolto, il movimento e l’attività strumentale Attività: a. Saper sincronizzarsi con la pulsazione del brano che sta ascoltando 1.L’animatore proporrà l’ascolto del brano invitando i ragazzi a seguire con il battito delle mani o con il battito del piede la pulsazione di tutto il brano. 2.Successivamente i ragazzi saranno invitati a camminare. Questo lavoro porta i ragazzi a scoprire che la melodia è composta da due frasi A ( potrebbe suggerisce all’ascolto dei gesti continui e ondulati), e la frase B ( potrebbe suggerire gesti più decisi e ritmati). A conclusione di quest’attività si chiederà ai ragazzi di dare un titolo per il brano appena ascoltato. b. Saper mantenere la regolarità della pulsazione isocrona in maniera costante e autonoma 1.In cerchio, ognuno batterà con le mani una pulsazione alla semiminima: probabilmente il risultato non sarà molto regolare, quindi per regolarizzare la continuità si ripeterà l’esercizio ribattendo due pulsazioni utilizzando anche altri gesti-suono. 5 2.Si passerà quindi a quattro pulsazioni, sempre utilizzando gesti-suono distribuiti sui quattro livelli del corpo (lavorando in ordine verticale), per interiorizzare la sequenza in quattro. 3.Con la stessa modalità l’insegnante introdurrà alcuni pattern diversi, comprendenti anche semiminime ribattute e crome. Gli allievi dovranno, uno dopo l’altro, ripetere la stessa cellula ritmica, cercando di non fermarsi; la modalità sarà: insegnante-tutti; poi saranno gli allievi ad inventarsi a turno differenti pattern, e la modalità sarà uno- tutti. 4.Si invitano gli alunni ad eseguire la scansione ritmica del brano della frase A con la voce, utilizzando la seguente sillabazione: TA TA TA TA = 4 semiminime della prima battuta Tìì rì Tìì rì TA TA = per la seconda battuta TA TA TA TA = 4 semiminime per la terza battuta TA TA TA A = 2 semiminime e 1 minima nella quarta battuta. ( questa sillabazione vocale sarà ripetuta due volte nella frase A) Per sottolineare la diversità della frase B, chiediamo agli alunni un lavoro diverso. L’insegnante insegnerà loro un semplice ostinato ritmico da seguirsi con la body percussion. L’ostinato sarà il seguente: semiminim a semiminim a piede D piede S 2 crom e mani semiminim a semiminim a semiminim a ginocchia piede D piede S 2 crom e mani semiminim a ginocchia Questa attività di scansione ritmica vocale e con la body percussion, ha una importante valenza didattica, quella di far percepire ai ragazzi le differenze di accenti ritmici, derivante dal cambio di tempo, il 4/4 della frase A, rispetto al 2/4 della frase B. c. Saper eseguire con lo strumento le differenti cellule ritmiche presenti nel brano 1. Ogni allievo, utilizzando lo strumentario Orff, sceglierà sulla partitura una linea melodica (o percussiva): la eseguirà, e i compagni dovranno riconoscere la linea eseguita. Una volta individuata, sarà rieseguita da tutti. Successivamente con gli strumenti propri. 2. Gli allievi dovranno riconoscere le cellule ritmiche, ovvero i pattern presenti nel brano, quindi trascriverli in fogli di carta. Suddivisi gli allievi in gruppetti, ogni gruppo si divertirà ad inventarsi strutture ritmiche nuove attraverso la scelta e la diversa successione e scambio dei pattern trascritti. d. Cantare le melodie 1). L’insegnante propone con la voce la melodia e gli studenti la ripetono 6 e. Saper riconoscere la forma Si proporrà un nuovo ascolto del brano, che sarà eseguito dall’insegnante al clarinetto, e questa volta il brano sarà eseguito con la ripetizione della frase B e, una volta che i ragazzi avranno ben chiare le due frasi sarà semplice riconoscere che la frase B è stata eseguita due volte. Si viene quindi a chiarire che la forma del brano è A B / B. Durante l’attività esecutiva si chiederà ai ragazzi quali siano, secondo loro, le dinamiche più appropriate alla forma del brano, tenendo conto anche del titolo che loro stessi avranno trovato per questa canzoncina popolare. Le varie proposte potranno convenire su un esecuzione in cui la frase A sia eseguita sempre sulla dinamica del F= forte e la frase B sarà eseguita la prima volta forte e la seconda volta piano. Un ulteriore approfondimento esecutivo verrà suggerito dall’insegnante , facendo ascoltare come sia possibile e gradevole eseguire la formula ritmica della croma e della semiminima col punto presente nelle battute 2-6-11-15 con un leggero crescendo. f. Invenzione Si inviterà i ragazzi a modificare lo spartito cambiando le figurazioni (pur mantenendo sempre gli stessi suoni) ,le dinamiche e di ridare quindi un nuovo titolo in base alle emozioni che susciterà il brano rielaborato. In questo percorso didattico si è tenuto conto del legame tra la condotta ritmicomotoria e le regole formali, per quanto semplici del brano stesso. RESPONSABILE E COORDINATORE DEL PROGETTO Prof. Antonino Serratore mail: [email protected] cell. 3881985612 REFERENTE DEL PROGETTO m. Simone Bergamini mail: [email protected] cell. 3452177877 Antonino Serratore concertista, docente presso le scuole secondarie di 1^ grado. Nel 2014 gli è stato assegnato l’incarico come esperto esterno presso il l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo per le attività legate alla musica nella disabilità. Si diploma nel 2003 in clarinetto con il massimo dei voti in qualità di privatista presso il Conservatorio "F. Torrefranca" di Vibo Valentia, nel 2007 si laurea brillantemente in "Musica, Scienze e Tecnologia del Suono" con la specializzazione in Didattica presso il Politecnico Internazionale "Scientia et Ars" di Vibo Valentia e, nel 2014, consegue la laurea in Didattica con la specializzazione in "Formazione Docenti" presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria (RO). Si è specializzato con il M° Guido Arbonelli nello studio delle tecniche e del repertorio contemporaneo per clarinetto e clarinetto piccolo. Da solista è vincitore dei concorsi nazionali ed internazionali "Marco Fiorindo" di Nichelino (TO), "A. Ponchielli" di Cremona, "Jean Xavier Lèfèvre" di Grosseto, "Città di Riccione" (RI), "Città di Bacoli" in provincia 7 di Napoli, "Premio Crescendo" di Firenze, "Nelio Biondi" di Camerino (MC), "Piove di Sacco" (PD), "Luigi Denza" di Castellammare di Stabia (NA), "Promenade" di Pizzo (VV), "Orfeo Stillo" di Paola (CS), "A.M.A Calabria" di Lamezia Terme (CZ) e "Nettuno d'Oro" di Cetraro (CS), è finalista al "Luigi Nono" di Venaria Reale (TO) e vincitore del primo premio assoluto ai concorsi "Rovere d'Oro" di San Bartolomeo a Mare (IM), "Sound Track" di Foligno (PG), "Città dell'Aquila" e "Nuovi Orizzonti" di Arezzo. Da anni è invitato a tenere concerti da solista nelle principali città italiane tra cui spicca la performance presso i Musei Capitolini (Roma); nel 2014 è stato, inoltre, invitato a tenere una performance presso la Biblioteca centrale del Ministero "M.I.U.R." in presenza del Ministro On. Stefania Giannini e di Sua Emm.Za Cardinale Giovanni Battista Re. A lui sono dedicate le opere "Percorsi" di Vincenzo Correnti, editata dalla casa "Eufonia" e "La Luna sulla Terra" di Raffaele Iervolino, editata dalla casa "Esarmonia". Hanno inoltre scritto per lui i compositori Paolo Coggiola, Mauro Porro, Piotr Moss (Francia), Georgina Sanchez Torres (Spagna) e Lodi Luka (Albania). E' autore del CD "The Clarinet Without Borders" inciso in collaborazione con l'ass. Namaste di Perugia. Oggi è invitato a tenere Masterclass e Corsi di Perfezionamento per clarinetto e clarinetto piccolo Simone Bergamini nasce a Clusone il 28.11.1986 e si avvicina alla musica all'età di 8 anni cominciando a suonare l'euphonium presso il corpo bandistico di Ardesio sotto la guida del m° Vincenzo Salvoldi. Nel 2004 passa allo studio del trombone e nel 2010 si diploma presso il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia (sez. staccata di Darfo Boario) sotto la guida del m° Eugenio Abbiatici. Prosegue quindi gli studi accademici e nel 2012 consegue il biennio sperimentale di II livello in trombone presso il Conservatorio L. Marenzio di Brescia sotto la guida del m° Lauro Bassi. Dal 2006 fa parte del "Just a brassquintet", quintetto di ottoni che si esibisce con successo nella bergamasca con un repertorio che spazia dalla musica classica al blues, con particolare attenzione per il repertorio sinfonico ed operistico. E’ inoltre membro del “(G)old Brass Quartet”, quartetto di tromboni che opera in tutta la provincia di Bergamo. Collabora attualmente con la 15Orchestra di Piacenza, con il gruppo ottoni del Conservatorio di Brescia, con la Big Band di Brescia diretta dal m° Guarino, con l’Orchestra Filarmonica Fiati Mousikédi Gazzaniga e con le formazioni bandistiche presenti sul territorio bergamasco e bresciano. Dal 2011 è direttore artistico del Festival "Armonie sul Serio - Rassegna concertistica in Valle Seriana Superiore", giunto quest'anno alla III edizione. Nel 2007 fonda con la collaborazione del neo nato direttivo i "Banditos", la junior band del corpo musicale di Ardesio coi quali tiene alcuni concerti e partecipa nel 2008 al 9° "Giovani in concorso" a Costa Volpino e alla seconda rassegna di junior band organizzata dal corpo musicale di Casazza. Nella primavera 2009 subentra al m° Marco Pedrana nella direzione del Corpo musicale di Ardesio che conta attualmente 50 elementi e si esibisce in numerosi servizi e concerti. Nel 2014 gli viene assegnata la direzione artistica dell’Orchestra Giovanile del Convitto Nazionale C. Battisti di Lovere (Bg). Insegna inoltre tromba, trombone ed euphonium presso i corpi musicali di Ardesio, Gromo, Ponte Nossa e Selvino. Ha partecipato a master con il m° Renato Rivolta e con il m° Christian Wallumrode al corso triennale di direzione e concertazione per banda organizzato dall'ABBM (Associazione bergamasca bande musicali) e tenuto dal m° Laserra Ingrosso, direttore della banda della Guardia di Finanza di Roma.Nel 2008 ha collaborato al progetto Sorgente Sonora insieme al Corpo Musicale di Clusone e nel 2011 si è esibito al Teatro Grande di Brescia in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 20112012. Laureato col massimo dei voti in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Bergamo, èabilitato all’esercizio della professione forense iscritto all’Albo degli Avvocati di Bergamo dal 2013. 8