SPACE SOLAR SAVAGE WORLD Antefatto dell’abientazione. Siamo alle soglie dell’anno solare 2100 D.C. La terra è ormai un pianeta sull’orlo del collasso. La popolazione ha occupato buona parte del mondo emerso e il futuro dell’umanità è ormai segnato se non si trova una soluzione al più presto. Il progresso tecnologico fortunatamente si è sviluppato nella ricerca aerospaziale e i voli oltre l’atmosfera terrestre si sono fatti più frequenti. Quella che un tempo era la stazione spaziale internazionale ora è diventata una base stabile sulla Luna con regolari voli di linea o singoli velivoli autorizzati. Gli scienziati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite hanno passato anni alla ricerca di una soluzione per guarire un mondo ormai morente, vessato dall’inquinamento e dalle radiazioni di uno sviluppo economico e tecnologico scellerato finché la salvezza si presenta loro tramite un’astronave proveniente dal confine esterno del Sistema Solare. La nave spaziale viene intercettata a poca distanza dalla Luna e ben presto si scopre che a bordo non c’è nessuno. La rotta impostata ha condotto il velivolo spaziale fino alla terra. L’astronave è costruita in maniera simile alle navi terrestri ma contiene apparecchiature tecnologiche molto al di sopra degli standard dell’umanità. La tecnologia più importante riguarda il motore della nave che permette di raggiungere velocità maggiori di quella della luce. Questa tecnologia potrebbe permettere all’umanità di raggiungere in pochi mesi i pianeti più vicini alla Terra e stabilirvi basi e quartier generali come quelli già costruiti sulla Luna. L’umanità potrebbe avere una speranza di sopravvivenza e permettere al pianeta Terra di tornare lentamente alla normalità. Gli scienziati delle Nazioni Unite si concentrano sullo sviluppo di quello che prende il nome di Motore Viaggi Interstellari (MVI) unica risorsa per la salvezza dell’umanità. La nascita di HOPE Il primo prototipo di astronave con un MVI costruito sulla Terra è stato chiamato, Hope e si è sfruttato più possibile quanto recuperato dalla nave aliena. La nave è partita dalla base Lunare con l’obiettivo di tentare il primo di salto a velocità Warp (termine coniato dagli scienziati delle Nazioni Unite per indicare la velocità che supera quella dell’anno luce) ma questo è miseramente fallito. La nave Hope, dopo il salto nell’Iperspazio non ha più dato segnali ed è letteralmente scomparsa nello spazio insieme al suo equipaggio. L’umanità non si è demoralizzata e dopo altri test, senza equipaggio questa volta, gli scienziati delle Nazioni Unite sono riusciti a stabilizzare le emissioni del MVI e permettere un sicuro e corretto salto nell’iperspazio. Il secondo velivolo spaziale a montare l’MVI è stato chiamato New Hope e questa volta il salto a velocità Warp è stato un successo. New Hope for United Nation of Earth Il successo con il lancio della New Hope ha acceso gli entusiasmi della popolazione umana che finalmente ha la possibilità di lasciarsi alle spalle un consumato pianeta Terra. L’organizzazione delle Nazioni Unite, visto il successo del motore MVI ne ha iniziato la produzione in larga scala. I nuovi motori sono stati installati su varie tipologie di astronavi e incrociatori. La maggior parte della popolazione terrestre è stata istruita al viaggio nello spazio ed è stata istituita una nuova organizzazione militare che sostituisce le Nazioni Unite ed è stata chiamata New Hope for United Nation of Earth (NHUNE). La NHUNE ha stabilito leggi per la migrazione dei terrestri e sull’addestramento di personale addetto ai viaggi interstellari. Nel giro di pochi anni, l’umanità ha iniziato a lasciare il pianeta Terra con destinazione primaria, la colonizzazione di altri pianeti del Sistema Solare. La maggior parte dei coloni si è stabilita su Marte e su alcune Lune del pianeta Giove (Europa e Callisto). L’umanità, ha finalmente trovato una speranza per il futuro. Esplorando il sistema solare La nascita del NHUNE ha dato inizio all’esplorazione del Sistema Solare e alla colonizzazione di alcuni pianeti. La colonia sulla luna di Giove, è considerata il trampolino di lancio per espandere i confini della conoscenza terrestre ed esplorare nuovi settori dello spazio. Probabilmente oltre il confine del Sistema Solare si trovano altri pianeti simili alla Terra e adatti ad una colonizzazione rapida e poco dispendiosa. La NHUNE ha rapidamente costruito una serie di flotte per l’esplorazione ed eventualmente il combattimento e tracciato rotte sicure in tutto il Sistema. Il viaggio nello spazio è ormai di uso comune e le colonie delle Terra non occupano interamente un pianeta, ma sono localizzate in zone di cui è stata precedentemente accertata la stabilità e la sicurezza per i coloni. Ciononostante i pericoli dell’esplorazione del Sistema Solare sono molteplici e i misteri sono ancora molti. Uno su tutti rimane la provenienza della nave aliena che ha permesso la costruzione del Motore Viaggi Interstellari, e per questo la NHUNE organizza regolarmente missioni di esplorazione oltre i confini conosciuti del Sistema Solare. Rapporto della cosmonave Explorer Hope sui pianeti conosciuti del Sistema Solare La prima missione di esplorazione è stata affidata all’Explorer Hope, un velivolo della categoria cosmonave dedicato ai viaggi interstellari. Il viaggio è stato particolarmente privo di rischi e ha permesso di catalogare i vari pianeti del Sistema Solare in base alla loro predisposizione alla creazione di colonie terrestri. Questo in sintesi il rapporto ( il simbolo # rappresenta informazioni coperte da Segreto Militare): Mercurio: primo planetoide, inadatto alla colonizzazione per mancanza di atmosfera e temperatura al suolo troppo elevate. Venere: pur avendo caratteristiche simile per massa e circonferenza, il pianeta denominato Venere è inadatto alla colonizzazione per via delle temperature troppo calde al suolo. Le tecnologie attuali favoriscono la colonizzazione di pianeti freddi. Marte: Prime basi di colonizzazione avviate durante la missione di esplorazione. Fascia di Asteroidi: è consigliabile effettuare un salto iperspaziale per superare la regione spaziale denominata Fascia di Asteroidi. La zona è insidiosa anche se si utilizza il navigatore computerizzato. Il pianeta nano Cerere potrebbe essere usato come base di appoggio per eventuali navigatori che non possono utilizzare il salto interstellare per superare la fascia di asteroidi. Giove: il pianeta Giove è inadatto alla colonizzazione per via della sua enorme forza di gravità. Le sue Lune sono più adatte ed abbiamo individuato in Europa e Callisto le caratteristiche adatte alla costruzione di basi coloniali Saturno: inadatto alla colonizzazione. La fascia ad anello potrebbe interferire con le manovre di attracco e decollo dei mezzi spaziali. Le sue due lune più adatte alla colonizzazione sono Titano ed Encelado. Sul satellite denominato ###### è stata rilevata una ###### #### ######. Urano: La distanza dal Sole rende il pianeta poco adatto alla colonizzazione. Nettuno: La distanza dal Sole rende il pianeta poco adatto alla colonizzazione. Oltre l’orbita del pianeta Nettuno sono presenti altri corpi celesti che possono essere usati come postazioni di passaggio per viaggi esplorativi più approfonditi. Tra questi spicca Plutone un tempo considerato pianeta. Velivoli della prima flotta interstellare NHUNE. La prima flotta interstellare della NHUNE è stata costruita basandosi sulla tecnologia della nave aliena che ha dato il via al progetto HOPE. Non tutte le navi della flotta sono dotate di motore MVI e tra questi velivoli spaziali il più duttile e utilizzato è il caccia spaziale CHS (Cosmo Hope Starship) usato nei combattimenti e nelle ricognizioni. Il CHS solitamente è usato da un singolo pilota che può essere supportato da un pilota navigatore. Il CHS è solamente una nave di supporto per le più imponenti navi stellari per i viaggi a velocità Warp. Questi incrociatori sono vere e proprie portaerei spaziali. La nave Explorer Hope che ha esplorato per prima il Sistema Solare appartiene a questa categoria. Utilizzare questo materiale nel gioco. L’ambientazione presentata è volutamente vaga, soprattutto perché lo spazio a disposizione per la presentazione non permette un maggiore approfondimento. Le basi per giocare però sono tutte presenti. Chiaramente ispirato alle saghe fantascientifiche come Star Trek, Yamato (Starblazers), con un pizzico di Capitan Harlock, il Space Solar Savage World è adatto ad avventure di confine con protagonisti personaggi solitari o interi equipaggi di incrociatori stellari. Le avventure sono molteplici e possono variare dall’esplorazione dei pianeti o dei satelliti del Sistema Solare, oppure può essere introdotta una civiltà aliena che entra in contatto con i terrestri e si trova a lottare per il predominio del Sistema Solare. Questa presentazione vuole essere il trampolino di lancio per avventure eroiche ambientate nello spazio. Le basi a disposizione dei narratori sono molte e facilmente adattabili. L’ambientazione si presta anche alle svariate ipotesi di viaggi nel tempo (qualcuno teorizza che la nave aliena intercettata sia la prima nave terrestre con motore viaggi interstellari scomparsa durante il primo volo di test e ricomparsa nel Sistema Solare dopo aver viaggiato indietro nel tempo). Breve Biografia dell’autore. L’autore di questa ambientazione per Savage World si chiama Gianfranco Scarfone. Spesso in internet si firma Shadar Faern e con questo pseudonimo ha firmato molte avventure o materiale amatoriale per giochi di ruolo. Gianfranco è un giocatore e master di D&D da più di vent’anni, ma in questo tempo ha giocato e provato moltissimi altri giochi di ruolo con ambientazioni diverse, dal Richiamo di Cthulhu a Star Wars e Cyberpunk, senza dimenticare Vampiri secoli bui. Ha una passione per i romanzi storici e la letteratura fantasy, oltre che per le serie TV e gli anime giapponesi (soprattutto quelle legate alla sua infanzia) e i fumetti. In tempi recenti ha collaborato come autore per la Asterion Press e ha scritto anche alcuni articoli per una rivista di giochi di ruolo gratuita, DM Magazine. Il suo sogno nel cassetto è quello di scrivere, scrivere, scrivere e raccontare storie……. E il Space Solar Savage Worlds è una di quelle storie che vuole raccontare…