Rodeo amaro - Provincia di Bergamo

R
O
D
E
O
A
M
A
R
O
O
D
E
U
S
S
E
R
C
E
U
S
RO
OD
DE
EO
OA
AM
MA
AR
RO
O ((R
RHHHO
OD
DE
EU
US
SS
SE
ER
RIIIC
CE
EU
US
S))
Sistematica: il genere Rhodeus comprende due specie aventi differenti areali di distribuzione: le popolazioni europee appartengono alla specie R. amarus e quelle asiatiche alla specie alla specie R. sericeus.
Forma del corpo: corto, alto e compresso in senso laterale; la pinna dorsale è ben
sviluppata; le pettorali hanno le stesse dimensioni di quelle pelviche e la coda è omocerca, con i lobi arrotondati; la bocca è piccola e terminale; le scaglie sono relativamente grandi; la linea laterale è incompleta e si estende solo lungo le prime 4-6 scaglie.
Dimensioni: di piccola taglia, in genere non supera i 7-8 cm di lunghezza.
Livrea: la colorazione di entrambi i sessi è molto simile lontano dal periodo riproduttivo: il dorso è di un colore verde-grigio, mentre sui lati tende all’argento e centralmente
è giallastro. C’è una striscia di colore blu-verde dai riflessi metallici che parte sotto
l’inserzione della pinna dorsale, e si estende fino al peduncolo caudale; le pinne sono
generalmente di colore giallastro. Con l’approssimarsi del periodo della riproduzione i
maschi adulti assumono un’appariscente colorazione nuziale, consistente in un colore
rosa diffuso nelle zone ventrale e laterale, tendente al rosso nei pressi e sulle pinne
pettorali, pelviche ed anale. La striscia iridescente laterale diviene di un brillante verde
smeraldo e due macchie scure compaiono posteriormente all’opercolo. Il dorso acquisisce riflessi violetti e la pinna dorsale assume una colorazione quasi nera che contrasta con la macchietta rossa che compare ad un’estremità della stessa. Gruppi di piccoli tubercoli nuziali appaiono sul muso. La colorazione delle femmine rimane invece
invariata, mentre si può distinguere facilmente il lungo l’ovopositore, presente anche in
inverno seppure ridotto.
Maturità sessuale: viene raggiunta da entrambi i sessi all’età di un anno.
Periodo e comportamento riproduttivo: la stagione riproduttiva del rodeo è molto
lunga, andando dall’inizio di aprile alla fine di agosto. Il rodeo depone le uova nella
cavità palleale dei molluschi bivalvi, prediligendo la famiglia degli Unyonidae; le deposizioni sono multiple, distribuite a più riprese in tutto il periodo riproduttivo. Ogni maschio stabilisce un territorio intorno al mollusco prescelto e da cui scaccia ogni eventuale intruso; la femmina raggiunge il bivalve e inserisce il lungo ovopositore all’interno
del sifone esalante, per poi espellere le uova depositandole all’interno dell’ospite. Il
maschio espelle lo sperma all’imbocco del sifone inalante, in modo che venga veicolato fino alle uova. La schiusa delle uova avviene dopo pochi giorni dalla deposizione e
le larve restano nella cavità palliale del mollusco per un periodo che varia da 20 a 30
giorni.
Numero di uova: le uova mature sono gialle e di forma ovale, con diametri di 1-1.5 x
2.5-3 mm. La fecondità è di circa alcune centinaia di uova per grammo di pesce.
Comportamento e alimentazione: questa specie è attiva essenzialmente di giorno
ed in particolare in estate il picco di maggior attività degli adulti si registra nelle ore
centrali della giornata, mentre i giovani preferiscono l’alba. Nei primi stadi di vita il rodeo si ciba di zooplancton di piccole dimensioni e larve di ditteri acquatici fino a raggiungere la taglia di circa 15 mm. Da questa dimensione la sua dieta consiste essenzialmente di alghe e frammenti di macrofite acquatiche. Zooplancton e piccoli insetti
entrano a far parte della sua alimentazione solo raramente.
Habitat: è un pesce limnofilo che vive nelle zone di pianura o pedemontane dei corpi
idrici e preferisce acque limpide, sia stagnanti sia a lento corso, come laghi, lanche,
stagni e laghetti. Lo si rinviene preferibilmente nelle zone con substrato composto da
sabbia fine oppure da un sottile strato limoso con presenza di macrofite acquatiche.
La sua distribuzione è strettamente legata alla presenza dei bivalvi, che usa come
substrato riproduttivo. In estate il rodeo staziona preferibilmente in acque basse e con
poca corrente, mentre con l’avvicinarsi della stagione fredda si sposta verso le zone a
corrente più sostenuta.
Distribuzione: il Rhodeus Sericeus originariamente era presente in Europa a Ovest
fino al versante atlantico nel bacino della Loira e a Nord nei maggiori corsi d’acqua
che sfociano nel Mar del Nord e nel Mar Baltico. Altre zone dove è presente questa
specie sono i principali affluenti del Mar Nero e del Mar d’Azov, quelli del Mar Caspio,
così come le zone costiere del Mar di Marmara, del Mar Egeo, dell’Adriatico orientale
e del Mediterraneo con il Rodano. Il rodeo è stato introdotto anche in aree diverse da
quelle d’origine, anche se a tutt’oggi le informazioni sulla sua attuale distribuzione sono frammentarie. In Italia la specie è comparsa già da anni in molte zone del bacino
padano; la prima segnalazione è stata effettuata in Provincia di Verona nel 1990.
Stato della specie nelle acque della provincia: per ora il rodeo è segnalato solo nel
Lago d’Endine con un ridotto numero di esemplari; come per la pseudorasbora si può
però ipotizzare che prossimamente farà la sua comparsa in altre acque di pianura, dal
momento che la sua distribuzione si sta ampliando rapidamente.