La nuova visione del Sistema Solare Mario Di Martino INAF – Osservatorio Astronomico di Torino Via Lattea: galassia a spirale Una massa di 200 miliardi di Soli 30-m ce u l i n ila an Casa, dolce casa ... Guardare lontano equivale a guardare nel passato Il Sole dista 150 milioni di km, o 8 minuti luce. Lo vediamo come era 8 minuti prima. La stella più vicina è vista ora com era 4,2 anni fa. La galassia di Andromeda è vista oggi com era 2,2 milioni d anni fa. Alcune delle galassie dell Hubble Deep Field: le vediamo oggi come erano circa 11 miliardi d anni fa. L universo visibile contiene circa 100 miliardi di galassie M31 in Andromeda La tavolozza delle nebulose Nebulose e ammassi giovani La nascita di una stella Embrioni stellari Altri embrioni Nebulosa dell’Aquila (M 16) (6.500 a.l.) La futura vita della stella dipende essenzialmente dalla sua massa iniziale Più è grande alla nascita e più corta sarà la sua esistenza Le più grandi vivono una decina di milioni di anni Le più piccoli vivono più di 10 miliardi di anni Le stelle più grandi sono anche le più calde Temperatura e colore Le più calde e grandi hanno colore azzurro (giganti azzurre), le più piccole e fredde hanno colore rosso. Il Sole ha dimensioni medie ed è di colore giallo. 3000o C 6000 10000 30000 Temperatura superficiale Attenzione: le giganti e super-giganti rosse,, sono invece stelle ormai prossime alla loro fine Adesso accendiamo la stella (ad esempio il Sole) nucleo Fusione nucleare H H H H He 4 atomi di idrogeno si uniscono per formare 1 atomo di elio e produrre energia L energia che si origina nel nucleo produce una pressione che spinge verso l esterno. La forza di gravità spinge verso l interno. La stella raggiunge l equilibrio quando le due forze si equivalgono Il motore della stella è a regime La stella (Sole) vive in queste condizioni stabili per circa 10 miliardi di anni producendo luce, calore, ecc., fino a che il nucleo non si trasforma tutto in elio ed il motore si spegne. Senza più pressione verso l esterno la gravità comprime il nucleo che comincia a scaldarsi sempre di più La temperatura cresce fino a che un guscio di idrogeno attorno al nucleo innesca la fusione in elio. La temperatura aumenta ancora e gli strati esterni della stella si dilatano raffreddandosi. La stella si trasforma in una gigante rossa anche 100 volte più grande del Sole. La temperatura nel nucleo innesca la fusione di elio in carbonio Quando il Sole sarà diventato una Gigante Rossa arriverà quasi a toccare l orbita della Terra Terra La stella ha ormai una struttura a quattro strati ( come una cipolla ) : l idrogeno all esterno, il guscio di idrogeno che continua la fusione in elio, il guscio di elio che si trasforma in carbonio ed il nucleo di carbonio inerte che aumenta sempre più. Per qualche decina di milioni di anni la stella riesce a mantenere un certo equilibrio. Poi il motore comincia di nuovo a fermarsi e la gravità ricomincia a comprime il nucleo. La temperatura cresce, ma il carbonio non riesce a trasformarsi in ossigeno ed il nucleo collassa, mentre gli strati esterni vengono lanciati nello spazio circostante Il Sole si è trasformato in una nana bianca (100 volte più piccola del Sole), mentre nello spazio si propaga una nebulosa planetaria Alcuni esempi Stelle che invecchiano Le stelle più grandi del Sole (almeno 8 volte) hanno una vita molto più breve (non più di qualche decina di milioni di anni) ed anche più violenta Raggiunta in fretta la fase di gigante o supergigante rossa, la loro massa è tale da mantenere una temperatura elevatissima nel nucleo (fino ad un miliardo di gradi) e riuscire a trasformare gli elementi fino al ferro (una cipolla con molti strati). La fusione del ferro non produce più energia, anzi la assorbe, e quindi la stella compressa dalla forza di gravità esplode in modo catastrofico Il nucleo di una super-gigante poco prima della sua esplosione Si produce una supernova, una delle esplosioni più grandi dell universo, durante la quale si producono tutti gli elementi più pesanti del ferro, quali l oro, l argento, l uranio, ecc. Gli strati esterni della stella si disperdono nello Spazio sottoforma di una nebulosa La più famosa: la Nebulosa del Granchio, osservata nel 1054 e visibile in pieno giorno Nebulosa del Granchio Disco di accrescimento attrorno alla stella di neutroni della Crab Resto di Supernova in Cassiopea Una spettacolare supernova è stata osservata nel 1987 nella Grande Nube di Magellano (una galassia vicina alla nostra). Nell immagine che segue si vede la galassia prima (a destra) e dopo l esplosione (a sinistra). Come si può notare la luce della supernova rivaleggia con quella dell intera galassia. La supernova del 1987 Supernova del 1994 in una galassia lontana Ricapitolando … Stelle con massa iniziale inferiore a 8 volte quella del Sole finiscono la loro vita espellendo una nebulosa planetaria. Stelle con massa iniziale superiore a 8 volte quella del Sole finiscono la loro vita esplodendo come supernova. Cosa resta della stella originaria ? Tutto dipende di nuovo dalla massa Se la massa finale della stella è superiore a 1,4 masse solari, essa collassa e la materia si comprime a densità superiori a 100 milioni di tonnellate per centimetro cubo. Il guscio formato dagli elettroni non è più in grado di controbilanciare l'enorme pressione ed i nuclei atomici si avvicinano fino ad entrare in contatto tra loro: la stella diviene una stella di neutroni o pulsar. Se la massa della stella supera le 3 masse solari, la stella di neutroni non riesce più a bilanciare la forza gravitazionale: si trasforma in un buco nero, un oggetto in cui la gravità è talmente potente da non permettere che nulla sfugga da esso nemmeno la luce. Stella di Neutroni Nuclei atomici a contatto Il Sole costretto in un raggio di 10 km Una portaerei compressa in un granello di sabbia Il contenuto di un cucchiaino da te peserebbe decine di milioni di tonnellate Per abbandonarla bisogna raggiungere una velocità di circa 100.000 km/sec (Terra = 11 km/sec) Una stella di neutroni su New York (circa 10 km di diametro) Le stelle di neutroni ruotano velocemente su se stesse (anche oltre 1.000 giri in un secondo) ed emettono due potenti fasci di onde radio in direzioni opposte. Se uno dei due fasci è diretto verso la Terra, si vedrà un lampo ad ogni giro, proprio come se fosse un faro nell Universo, da cui il nome di Pulsar Buco Nero Un Buco Nero è una stella in cui la gravità è talmente elevata da non permettere nemmeno alla luce di uscirne fuori Un Buco Nero è quindi un oggetto invisibile Si può scoprire solo con metodi indiretti, ossia osservando gli effetti che causa su ciò che lo circonda Il ciclo stellare stella media nebulosa stella piccola stella grande supernova buco nero pulsar nebulosa planetaria nana bianca morte = nascita Il diagramma di Hertzsprung-Russel La formazione di un sistema planetario 2 1 4 3 Vega Fomalhaut Beta Pictoris La zona di abitabilità James Webb Telescope 6.5 metri di apertura E-ELT 39-m TMT 30-m Il sistema Solare il 24 agosto 2006 8 pianeti, 5 pianeti nani Haumea La risoluzione approvata dall Unione Astronomica Internazionale (24 agosto 2006) (1) Un pianeta è un corpo celeste che ( a ) orbita attorno al Sole, ( b ) ha sufficiente massa affinché l auto-gravitazione superi le forze di stato solido ed esso assuma la forma (quasi sferica) di equilibrio idrostatico, ( c ) ha eliminato i planetesimi presenti in prossimità della sua orbita. (2) Un pianeta nano ha le precedenti caratteristiche ( a ) e ( b ), ma ( c ) NON ha eliminato i planetesimi presenti in prossimità della sua orbita e ( d ) non è un satellite. (3) Tutti gli altri oggetti, non satelliti, orbitanti attorno al Sole devono essere considerati come Corpi Minori del Sistema Solare. Le leggi di Keplero Le leggi di Keplero, formulate dall astronomo tedesco nel 1610, descrivono il moto dei pianeti attorno al Sole. Prima Legge L'orbita descritta da un pianeta è un'ellisse, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Le leggi di Keplero Seconda Legge Il raggio vettore che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali. Le leggi di Keplero Terza Legge I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono direttamente proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite. La Legge di Gravitazione La legge di gravitazione di Newton formulata nel 1666 spiega perché i pianeti si muovono secondo le leggi di Keplero Qualsiasi oggetto dell'Universo attrae ogni altro oggetto con una forza diretta lungo la linea che congiunge i baricentri dei due oggetti, di intensità direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. • Tutti i pianeti orbitano attorno al Sole nella stessa direzione (senso antiorario guardando in basso dall alto del polo nord del Sole) • Tutti i pianeti, ad eccezione di Venere, Urano e Plutone ruotano su se stessi nello stesso senso: Nella figura sopra, per ciascun pianeta, è riportato l angolo di inclinazione dell asse di rotazione rispetto alla perpendicolare al piano dell orbita I pianeti Interni Dati: Mercurio Venere Terra Marte Satelliti Atmosfera No No No CO2, H2SO4 1 N2, O2 2 CO2 Diametro Massa Densita’ Rivoluzione Rotazione Temperatura 4.878 km 0.06 5.400 kg/m3 88 giorni 58 giorni 16 ore 480°C/-180°C 12.104 km 12.756 km 0.8 1 5.250 kg/m3 5.520 kg/m3 224 giorni 365 giorni 6 ore 243 giorni (Retrogrado) 23 ore 56min 480°C 22°C 6.787 km 0.11 3.94 kg/m3 687 giorni 24 ore 37 min 20°C/-110°C I pianeti Giganti Dati: Diametro Massa Densita’ Rivoluzione Rotazione Temperatura Satelliti Atmosfera Giove Saturno Urano Nettuno 142.800 km 318 1314 kg/m3 11 anni 10 mesi 9 ore 50 minuti -150°C 67 H2, He 120.660 km 95 690 kg/m3 29 anni 6 mesi 10 ore 15 minuti -180°C 62 H2, He 51.118 km 14.5 1290 kg/m3 84 anni 18 ore -210°C 27 H2, He, CH4 49.528 km 17 1640 kg/m3 165 anni 19 ore -220°C 14 H2, He ,CH4 ALBEDO E’ la frazione di luce incidente che viene riflessa. L'albedo massimo è 1, quando tutta la luce incidente viene riflessa. L'albedo minimo è 0, quando nessuna frazione della luce viene riflessa. Mercurio Il pianeta più piccolo, vicino al Sole, veloce Mario Di Martino Osservatorio Astrofisico di Torino PUNTI DEL DISCORSO 1) 2) 3) 4) 5) 6) Caratteristiche Prova della Relatività Generale Struttura Interna Superficie Atmosfera Missioni Spaziali Caratteristiche del pianeta Massa: 3.3 x 1023 kg = 0.055 masse terrestri Parametri orbitali Periodo Orbitale: 87.969 giorni Raggio: 2439 km = 0.383 raggi terrestri Densità: 5.43 g/ cm3 Velocità di fuga: 4.2 Km/sec Albedo: 0.106 Magnitudine apparente: da 1 a -2 Periodo di rotazione: 58.646 giorni Distanza media dal Sole: 5.7909 x 107 km (= 0.3870989 AU) Velocità orbitale media: 47.9 km/s Inclinazione orbitale: 7.00487° Eccentricità dell orbita: 0.20563 Prova della Relatività Generale Mercurio, con la sua vicinanza al Sole e l’alta eccentricità, ha fornito una delle 3 prove classiche della Teoria della Relatività generale: il perielio di Mercurio avanza di 574”/secolo; di questi 42”.98/secolo sono giustificabili solo con la Relatività Generale. Per Einstein lo spazio e il tempo si uniscono in un nuova entità detta “spazio-tempo”. La massa dice allo spazio-tempo come curvarsi e lo spazio-tempo curvato dice alla massa come muoversi (John Wheeler) IL PERIODO DI ROTAZIONE È 2/3 DI QUELLO DI RIVOLUZIONE Rotazione: 58,6 giorni Rivoluzione: 88 giorni Questo fatto, unito all’alta eccentricità, fa sì che il Sole al perielio culmini sempre sullo stesso meridiano o sul meridiano opposto, detti: poli caldi (T = 480 °C). All’afelio il Sole culmina sui meridiani a 90° detti poli tiepidi (T = 250 °C). TRANSITI DI MERCURIO SUL SOLE Avvengono nei mesi di maggio e novembre a intervalli di 7, 13 e 46 anni per quelli di novembre, 13 e 33 anni per quelli di maggio. L’ultimo si è verificato l’8 novembre 2006. Il prossimo il 9 maggio 2016 Inizio: 11:12 UT Fine: 18:42 UT STRUTTURA INTERNA Fra tutti i pianeti rocciosi Mercurio è quello che ha il nucleo metallico in proporzione più grande (3/4 del raggio). Sovrapposto ad esso c’è un mantello di silicati e una crosta spessa. Mercurio Ai crateri sono stati dati i nomi di scrittori, musicisti e pittori Sulla superficie di Mercurio si trovano pianure intercrateriche e pianure lisce, che somigliano vagamente ai mari lunari. I crateri di Mercurio sono in media più grandi di quelli della Luna o di Marte, perché, essendo Mercurio più vicino al Sole, i proiettili che li hanno generati erano più veloci che non nelle regioni più esterne. CALORIS PLANITIA E’ uno dei più grandi bacini di impatto del Sistema Solare con un diametro di 1.340 km. FAGLIE E SCARPATE Quando Mercurio si è raffreddato, si è contratto in modo disomogeneo, per cui si notano delle scarpate. CAMPO MAGNETICO 100 volte più debole di quello terrestre ATMOSFERA Su un pianeta così piccolo e caldo le molecole di gas tendono a superare la velocità di fuga e a disperdersi nello spazio. Nel 1985 si scoprì che su Mercurio è presente una debole atmosfera (la pressione è di 10-15 atmosfere) composta da gas probabilmente espulsi dalle rocce a causa dell’incessante bombardamento delle particelle del vento solare: OSSIGENO MOLECOLARE SODIO IDROGENO MOLECOLARE ELIO POTASSIO 42% 29% 22% 6% 0.5% Acqua ai poli VICINO AI POLI LA TEMPERATURA È -150 °C. IL GHIACCIO D’ACQUA FORSE PORTATO DALLE COMETE PUO’ RESISTERE PER LUNGHI TEMPI MISSIONI PASSATE: MARINER 10 (1974-75) Ha fotografato il 45% della superficie e ha scoperto che Mercurio possiede un debole campo magnetico (1/80 di quello terrestre). MISSIONI IN CORSO: SONDA MESSENGER Partita il 3/8/2004, è arrivata il 6/4/2009. E’ protetta dalla radiazione solare da uno scudo termico. Fotografa tutta la superficie, confermando se ai poli c’è ghiaccio. Messenger Bacino Caloris D = 680 km Concentrazioni di massa MASCON 14.000 km/h cratere ~16 metri MISSIONI FUTURE: BEPI COLOMBO Lancio previsto 2016