Proposta di Riforma della Formazione Musicale nella Scuola

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Proposta di Riforma
della
FORMAZIONE MUSICALE
nella
Scuola Pubblica Italiana
(Versione 1.4.1)
INDICE:
PAG.
1.
Premessa
1
2.
2.1.
Introduzione
Prospetto dei gradi di istruzione
3
6
3.
3.1.
3.2
3.3
3.4.
3.5.
3.6.
LA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA
Prospetto di organizzazione - Biennio propedeutico
Prospetto di organizzazione - Triennio orientativo
Reclutamento docenti
Organizzazione organico
Retribuzione
Nuove classi di concorso
8
9
10
11
11
11
11
4.
4.1
4.2.
4.3.
4.4.
4.5.
LA MUSICA NELLE SCUOLE SECONDARIE – 1° GRADO
Educazione Musicale: A032
Reclutamento
Organizzazione organico
Retribuzione
Nuova classe di concorso: A-30 ex 32/A (l'arte di complicare la vita)
12
12
14
14
14
15
5.
5.1.
5.2.
5.3.
5.4.
5.5.
5.6.
SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE – 1° GRADO
Prospetto Scuola Media ad Indirizzo Musicale
Reclutamento
Organizzazione organico
Retribuzione
Classi di concorso di strumento nella SMIM (secondaria di 1° grado)
Nuove classi di concorso sulla base della "TABELLA A"
16
18
19
19
19
20
21
6.
6.1.
6.2.
6.3.
6.4.
6.5.
6.6.
6.7.
LICEI MUSICALI – 2° GRADO (A031)
22
Un pò di storia
L'attuale situazione
Prospetto delle materie
Come dovrebbe essere un liceo musicale
Reclutamento docenti
Organizzazione organico scolastico
Retribuzione
22
22
23
24
26
26
27
7.
IL RECLUTAMENTO DEL FUTURO
29
7.1.
7.2.
7.3.
Abilitazione unica
Come dovrebbe essere il corso abilitante ideale
Esempi di applicazione dell'abilitazione unica
29
31
33
La Didattica della Musica oggi nella Scuola Statale Italiana.
Riflessioni personali e proposte per il futuro
1. PREMESSA
Siamo in un periodo storico molto particolare; un periodo difficile dal punto di
vista economico e sociale che ci sta portando nuovamente ad una separazione
netta tra le classi sociali, e tutti i settori sono in difficoltà, soprattutto
nell’ambito artistico e, per quanto ci riguarda, in quello musicale.
Ciò ha determinato in moltissimi musicisti la necessità di rivolgersi al mondo
dell’insegnamento per ovviare alle difficoltà generate dalla diminuzione del
lavoro di interprete sia del repertorio classico (le orchestre stabili sono sempre
meno "stabili" e sempre più precarie), che di quello moderno.
Ma qualcuno si chiede come sia possibile che negli ultimi anni tutti siano
diventati insegnanti di musica e di strumento musicale?
Siamo sicuri che tutti siano in grado di svolgere questa delicata professione in
modo adeguato? L’attività didattica richiede la capacità e la voglia di studiare
continuamente, di tenersi aggiornati e di mettere continuamente in discussione
le proprie conoscenze, richiede inoltre una continua ricerca verso
l’affinamento delle specifiche metodologie.
E’ sicuro che tutti lo svolgano con questa passione ed entusiasmo?
Non parliamo poi di ciò che riguarda le effettive competenze o il livello
umano e culturale! Elementi basilari per lo svolgimento di questa attività.
Persone fortemente carenti sotto questi profili potranno mai essere dei
riferimenti e delle guide per i propri allievi?
E’ anche vero che nella scuola pubblica ci troviamo sempre di fronte ad allievi
di tutti i tipi e spesso disomogenei: si va dagli allievi più motivati a quelli con
grandi attitudini e ambizioni professionali, quelli appassionati ma con minori
capacità ecc.
1
Quanti docenti oggi hanno coscienza del ruolo sociale e formativo che la
didattica deve avere, guidando l’allievo verso un percorso in cui accrescere
la sensibilità musicale e sviluppare una capacità analitica di ciò che lo
circonda fuori e dentro il mondo della musica?
Il mondo della scuola spesso si allontana dalle realtà lavorative di chi vive i
mestieri e le professioni di cui si parla.
Ovviamente ciò si manifesta in quelle materie e discipline che hanno la
caratteristica di mutare le proprie competenze nel campo lavorativo.
Così capita che ad un mondo musicale fortemente cresciuto, capace di
sfornare un’infinità di musicisti che, sulla scia di una predisposizione
eccezionale raggiungono un livello tecnico notevole sotto il profilo sia
tecnico che stilistico, si contrappone un mondo didattico nella scuola
veramente povero di contenuti e pressappochista, in cui pochi sono quelli
che insegnano con una forte consapevolezza.
A noi docenti e ricercatori didattici, oggi, tocca il compito di riportare la
didattica agli alti livelli che le competono e una buona riforma della scuola
deve necessariamente passare attraverso chi la "buona scuola" fino adesso
l'ha vissuta in prima persona.
Maestro Claudio Azzarello Lo Forte
Docente e ricercatore didattico musicale
2
2. INTRODUZIONE
L'educazione musicale in Italia, anche se abbiamo avuto qualche miglioramento, è legata
a dei programmi ministeriali molto vecchi e a riforme confuse o spesso bloccate.
Se si da uno sguardo alla storia della legislazione sulla formazione musicale scolastica
dalla legge Casati del 1859 e dal '900 fino ad arrivare ad oggi non è difficile accorgersi di
come la musica sia stata spesso dimenticata, o comunque relegata nell'ambito di quelle
attività marginali e non necessarie per la formazione dell'individuo; eppure, nell'ambito
della didattica musicale e dello strumento, importanti e numerosi passi avanti si sono
compiuti e si compiono, ancora dovuti però spesso ad iniziative di privati e associazioni.
In Italia è sempre stata radicata una certa credenza basata sulla necessità di possedere
particolari doti innate o una particolare predisposizione per affrontare lo studio della
musica, pertanto sono mancate per troppo tempo adeguate ricerche scientifiche legate ai
processi di apprendimento musicale.
I miglioramenti ed i successi in questo campo sono arrivati invece troppo tardi rispetto ad
altri paesi, dove esiste una tradizione pedagogico-musicale ben più radicata che da noi.
Si prenda ad esempio la superficialità con la quale il Decreto Ministeriale del 1945
esplicava il programma di insegnamento musicale nella Scuola Materna:
"Frasi cadenzate. Brevissime melodie ritmiche. Canto da fermi e in
movimento. Canti religiosi e cori popolari" ³
All'estero, molto prima di questa data, si erano già diffuse metodologie e pratiche
d'insegnamento musicale tutt'oggi applicate in tutto il mondo e considerate di
grandissima importanza nel settore, tra le quali: la metodologia di Emile Jacques
Dalcroze, nata in Svizzera nel 1910, ma che si sviluppò soprattutto dopo la Prima Guerra
Mondiale; il 'metodo Ward', nato in America nel 1914; lo Schulwerk del compositore
tedesco Carl Orff, che si avvicinò ai problemi di educazione musicale nel 1924; le idee e
le riflessioni del belga Willems, confluite nella sua prima opera, "L'orecchio musicale"
del 1933; il metodo per l'insegnamento del violino rivolto ai bambini a partire dai 3 anni
di età, ideato negli anni '30 dal giapponese Shinichi Suzuchi; il metodo di Zoltan Kodaly
ungherese, che si occupo' di apprendimento musicale fin dal 1935.
3
Di tutte queste importanti metodologie proposte nel mondo della didattica musicale ben
poco venne applicato nei programmi scolastici.
Verrebbe da chiedersi a chi spettava il compito di veicolare in maniera ufficiale queste
metodologie tramite la legislazione scolastica.
Se guardiamo bene oggi con il nuovo ddl 2994 non ci siamo spinti oltre, visto che il
massimo che hanno saputo riportare nel decreto indica soltanto quanto segue:
"il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche, delle competenze nella
musica e nell’arte" *
(*) Capo 2, articolo 2, comma 3 dell'attuale ddl 2994
A questo punto non restava altra soluzione che reagire a quest'altro scempio, infatti il
presente documento nasce dalla volonta dei docenti di musica d'Italia, rappresentati dal
gruppo "DOCENTI SCUOLA PUBBLICA sezione MUSICA (A031, A032, A077 e
LICEI MUSICALI)" allo scopo di rendere note e diffondere, anche ai non addetti ai
lavori, tutte quelle strategie per sviluppare un ambiente di apprendimento ottimale della
musica nelle scuole statali di ogni grado di istruzione.
Da tempo come ricercatore didattico e insegnante di musica (educazione musicale,
A031/A032) e strumento (Strumenti a Percussione, AI77), ho avuto modo di
sperimentare varie tipologie di scuole di musica (statali, accademiche, private ecc.) e in
ogni scuola spesso si avverte un vuoto didattico e organizzativo che tenga conto
dell'esigenza di una "didattica funzionale" che si adatti alle varie fasi evolutive degli
allievi e che sia trasparente nella trasmissione di nozioni e contenuti da trasmettere
durante il percorso di crescita musicale.
L'insegnamento della musica, infatti, non rispecchia le attuali richieste del pubblico che
nel frattempo, invece, vista l'attuale disorganizzazione, si sta facendo un'idea sbagliata
dello studio della musica.
Questo negli ultimi anni ha costituito un grave problema non solo nelle scuole pubbliche
di massa (secondarie di 1° e 2° grado), ma anche con i Conservatori di Musica di Stato,
che è ancora più grave visti gli obiettivi di tale istituzione.
4
Negli ultimi anni infatti c'è stata una corsa di molti allievi verso i conservatori;
conservatori dove sono nati corsi di musica moderna, ma che strutturati così come sono,
di moderno hanno ben poco e suddivisi, non so con quale criterio, in corsi di jazz o di
musica pop, come se questi due generi rispecchino tutta la musica moderna; conservatori
che hanno determinato spesso negli anni passati la selezione dei Maestri in modo a dir
poco discutibile e in cui, in alcuni casi, gli insegnanti, una volta risolto il problema di un
posto fisso con ottima retribuzione, hanno tirato i remi in barca e si sono trasformati in
perfetti impiegati statali, con conseguente morte della passione, dell’emozione e della
musica.
Tutto ciò nel paese considerato la patria della musica non possiamo permetterlo, pertanto
in questa fase della riforma della scuola pubblica chiediamo che l'AFAM si occupi dei
Conservatori e resti fuori dall'organizzazione dei Licei Musicali che, come scuola
secondaria di 2° grado, fanno parte di esclusiva gestione del MIUR.
Una riforma della scuola ovviamente presenta anche il problema del reclutamento dei
docenti. Vista la stratificazione dei precari degli ultimi anni (causata da varie modalità di
abilitazione: concorso, SSIS, SISSIS, TFA, PAS, Bi.For.Doc. etc.. etc..) alla quale
abbiamo assistito e senza potere esprimere il nostro punto di vista, ci permettiamo di
proporre, di seguito, dei criteri di assunzione del personale organizzato in modo logico in
base ad una scaletta di precedenze, tra le varie tipologie di precari che, tenga conto di
criteri logici dovuti a precedenze di anzianità e conseguenti competenze adeguate agli
incarichi da assegnare.
La formulazione dei disegni di legge dovrebbe tener conto dell'opinione degli insegnanti,
cosa mai avvenuta.
Cominceremo, partendo dai gradi più bassi di istruzione fino ad arrivare a quelli più alti
e, per la scelta degli indirizzi musicali e per la scelta degli strumenti musicali, prendendo
in considerazione le esigenze tipiche della musica accademica e quelle della musica
moderna.
Come coordinatore nazionale del gruppo facebook DOCENTI SCUOLA PUBBLICA
sezione MUSICA (A031, A032, A077, Primaria e Licei Musicali) scrivo questo
documento a nome di migliaia di insegnanti iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento e in
collaborazione con i colleghi musicisti e musicologi.
5
Il coordinamento nazionale dei precari delle G.A.E. ad indirizzo musicale, dopo aver
letto attentamente con i colleghi nelle riunioni provinciali il DDL del 12 Marzo 2015 e
del 27 Marzo 2015, ha ritenuto opportuno fare presente che questo disegno di legge, sia
nella prima che nella seconda versione, non tiene conto delle vere necessità della scuola e
dei docenti; in poche parole la riforma che si vuole attuare tiene conto più della
situazione economica che non di quella didattica e funzionale delle istituzioni scolastiche.
Queste ultime dovrebbero veramente essere adeguate e garantire l'istruzione nella scuola
pubblica di stato secondo il principio di democrazia.
Attualmente l'abilitazione A031/A032 conseguita dagli attuali precari delle GAE è valida
solo nella scuola media e superiore.
Nel ddl non si fa riferimento alla necessità di regolamentare lo studio della musica nella
scuola primaria e nella scuola superiore, inoltre la classe di concorso A031 (educazione
musicale nella scuola superiore) nella quale ci siamo abilitati e con la quale risultiamo in
GAE è assente dai piani di studio di tutte le scuole secondarie di secondo grado, fatta
eccezione per i Licei Musicali e Coreutici.
In tutti questi anni di precariato noi docenti abbiamo visto il MIUR limitarsi ad emanare
delle linee guida inconcludenti che si limitavano a descrivere cosa fare, ma mai come
attuarlo.
Pensiamo che sia ovvio, visto che dei burocrati di un Ministero non possono avere le
competenze e l'esperienza di chi la formazione musicale la vive giorno per giorno.
6
2.1. – PROSPETTO DEI GRADI DI ISTRUZIONE
PROSPETTO DEI GRADI DI ISTRUZIONE
Tipologia di
scuola
Com'è..
Come dovrebbe essere..
PRIMARIA
(scuola
elementare)
L'unica normativa prevista ad oggi è il
DM8 (2011), per il resto non è ancora
attivo nessun corso di musica per tale
grado d'istruzione.
Nel frattempo si stanno organizzando
dei corsi di aggiornamento per i
docenti di ruolo (e non) delle A031,
A032, A077.
Non esiste attualmente una classe di
concorso, ne tanto meno dei corsi
abilitanti.
Attualmente è prevista per le sole
classi 3°, 4° e 5°.
Il corso dovrebbe essere avviato nelle 5
classi della scuola elementare:
CdC
?
Biennio inferiore: propedeutico
1° - 2 ore a sett. (in 2 giorni diversi)
2° - 2 ore a sett. (in 2 giorni diversi)
Triennio superiore: orientativo
3° - 3 ore a sett. (in 3 giorni diversi)
4° - 3 ore a sett. (in 3 giorni diversi)
5° - 3 ore a sett. (in 3 giorni diversi)
Le risorse professionali impiegabili per la
realizzazione delle attività musicali fanno
parte dell'organico d'istituto o possono
provenire da altre istituzioni scolastiche di
ogni ordine e grado.
SECONDARIA Il corso prevede l'istruzione musicale
di livello base, ma va aggiornata
di 1°
perchè è sempre la stessa da circa 40
(normale)
Differenziata in base agli obiettivi degli
studenti:
- normale
- indirizzo musicale (quindi di supporto allo
studio dello strumento musicale).
A032
SECONDARIA Il corso prevede l'avvio di un corso
musicale strumentale da 4 strumenti,
di 1°
(ind. musicale) scelti dal collegio docenti in base alle
Si dovrebbe aumentare la scelta degli
strumenti quantomeno ad 8 (che viene già
chiamato doppio corso, ma che di doppio
non ha niente visto che 8/10 strumenti
musicali sarebbero il minimo della scelta).
A077
SECONDARIA I Licei Musicali dovrebbero preparare Dovrebbero essere strutturati come corsi
all'ammissione ai conservatori, ma
preparatori all'ammissione al conservatorio
di 2°
A031
anni!
richieste, pertanto insufficienti alla
preparazione per il Liceo Musicale.
Non si prevede l'impiego di altro
personale complementare che sia
Si dovrebbe invece potenziare l'offerta
funzionale ad un normale svolgimento formativa preesistente con 1 insegnante di
di un corso ad indirizzo musicale.
solfeggio e teoria musicale (1 ogni 2
strumenti presenti) e 1 insegnante di musica
d'insieme.
La valutazione dovrebbe essere effettuata
facendo la media dei voti dei 3 insegnanti.
Attualmente
esiste solo nei
"Licei Musicali
e Coreutici"
così come sono organizzati non
raggiungeranno mai quest'obiettivo.
C'è l'obbligo di scegliere da subito 2
strumenti musicali:
1 monodico e 1 polifonico.
Ma perchè!?!?
Inoltre sono totalmente assenti gli
strumenti e i corsi di studio moderni.
7
per i corsi di strumento destinati all'indirizzo
classico/accademico o a scuole di pari livello
per gli strumenti musicali moderni o per
corsi ad indirizzo moderno.
Tratteremo questo argomento direttamente in
modo più approfondito nella sezione "Licei
Musicali e Coreutici".
3. LA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA
Nella mia carriera di docente di musica, ho lavorato a progetti pomeridiani di musica per
la scuola primaria nelle scuole statali e con ottimi risultati, proprio quest'anno, dopo anni
di lavoro nell'ambito, ho fatto esperienza per un progetto inserito nel nostro monte ore, di
18 ore a settimana, programmato in base al decreto ministeriale DM8/2011.
Ho frequentato anche un corso di aggiornamento sulla musica nella primaria organizzato
dall' USR, attraverso il quale ho conseguito un attestato.
In base alla mia esperienza, nel corso degli anni, ritengo che la musica in questo grado di
istruzione, andrebbe affidata a docenti, realmente motivati a lavorare per questa fascia
d'età, prima ancora che con la musica in generale e soprattutto che essi siano coscienti dei
processi di apprendimento musicali specifici di questa fascia d'età.
Il Decreto Ministeriale D.M. n.8 del 2011 riporta nei contenuti delle linee guida quanto
segue:
"Il comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica, presieduto dal Prof.
Luigi Berlinguer, ha sostenuto e promosso a suo tempo l'emanazione del D.M. n.8/2011,
con la prospettiva del graduale inserimento della pratica musicale nel curriculum di base
di tutti gli studenti ed ha sostenuto un'intensa attività di promozione delle attività
musicali nelle scuole ed ha dato suggerimenti all'Amministrazione per l'organizzazione di
attività di formazione del personale docente. Il D.M.8/2011, pur non introducendo novità
di tipo ordinamentale, considera e determina titoli di studio dei docenti e strumenti
organizzativi attraverso i quali cominciare, in particolare nella scuola primaria, un
cammino coerente per la diffusione della cultura e della pratica musicale".
Ma al capitolo Procedure e adempimenti relativi all'attuazione e nel dettaglio nel
paragrafo a) Risorse umane, si ricomincia a parlare di "utilizzo del personale docente".
"Le risorse umane utilizzabili per la realizzazione delle attività musicali di cui all'art. 9
del D.M. n.8/2011, fanno parte dell'organico d'istituto o possono provenire da altre
istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. I docenti, interni o esterni all'istituzione
scolastica, delle tipologie indicate nel D.M.8/11, potranno chiedere di essere utilizzati
nella scuola primaria, ai sensi dell'art. 6 ter del CCNI per le utilizzazioni, o potranno
essere impegnati nel progetto d'Istituto tramite utilizzo del FIS e a seguito di stipula di
protocolli d'intesa fra Istituzioni".
In ogni caso penso che il personale debba poter accedere per scelta e non debba essere
un'imposizione calata dall'alto, tanto per avviare delle assunzioni di massa del personale
prive di un'organizzazone ben precisa.
8
3.1. PROSPETTO DI ORGANIZZAZIONE DELLA
MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA
BIENNIO PROPEDEUTICO *
BIENNIO: 1ª e 2ª elementare
➢ Pratica corale
➢ Musica d'insieme
PRATICA CORALE
MUSICA D'INSIEME
1ª 1 ora
1ª
1 ora
2ª 1 ora
2ª
1 ora
(*) Le diciture relative alle tipologie delle attività riportate nelle tabelle hanno valore
puramente indicativo e possono naturalmente interessare una pluralità di attività
connesse alle pratiche musicali in raccordo anche con progetti di carattere
interdisciplinare (musica e teatro, multimedialità, danza ecc.)
Questa fascia di età si presta in modo particolare all'approccio alla musica tramite i due
strumenti musicali più istintivi: la voce e la percussione.
Ci rifaremo ovviamente alla metodologia Kodaly per quanto riguarda l'ambito della
vocalità e della percezione e allo "Strumentario Orff" per la percussione e la musica
d'insieme.
La bibliografia del settore è abbastanza ampia, ma ciò che farà la differenza sarà
l'inserimento, direttamente nel Piano dell'Offerta Formativa, di una programmazione
sempre aggiornabile e flessibile nel tempo in base alle esigenze, prevedendo anche un
incontro mensile tra i docenti di musica.
9
3.2. PROSPETTO DI ORGANIZZAZIONE DELLA
MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA
TRIENNIO ORIENTATIVO *
TRIENNIO: 3ª,4ª,5ª elementare
➢ Pratica strumentale
➢ Pratica corale
➢ Musica d'insieme
PRATICA
STRUMENTALE
PRATICA CORALE
MUSICA D'INSIEME
3ª 1 ora
3ª 1 ora
3ª 1 ora
4ª 1 ora
4ª 1 ora
4ª 1 ora
5ª 1 ora
5ª 1 ora
5ª 1 ora
(*) Le diciture relative alle tipologie delle attività riportate nelle tabelle hanno valore
puramente indicativo e possono naturalmente interessare una pluralità di attività
connesse alle pratiche musicali in raccordo anche con progetti di carattere
interdisciplinare (musica e teatro, multimedialità, danza ecc.)
Una volta risolti i prerequisiti del biennio, gli obiettivi dei triennio saranno di tipo
orientativo e formativo di base.
Nel DM n.8/2011 si parla anche di "pratica strumentale" e pertanto questo triennio
dovrebbe essere caratterizzato da uno strumento fisiologicamente e musicalmente
compatibile con l'allievo di tale fascia d'età.
10
3.3. Reclutamento docenti
Si è parlato del reclutamento docenti in sovrannumero nelle attuali classi di concorso:
A031/A032.
L'unico documento dove si fa qualche riferimento alla musica nella scuola primaria è il
DM n.8/2011.
Vorremmo precisare che le famose "utilizzazioni" non devono essere utilizzate come
sistema per obbligare l'immissione in ruolo in una classe di concorso diversa dalla
propria.
Se si potrà lavorare nella primaria anche con la A031, A032 e A077, dovrà essere una
scelta e non un'imposizione.
In ogni caso all'emanazione del D.M. n.8 del 2011 non era presente una classe di
concorso per la musica nella primaria.
3.4. Organizzazione organico scolastico
Nella scuola primaria il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere fissato a 18/20
e gli allievi dovrebbero avere le ore di corso suddivise e non consecutive sia al biennio
che al triennio. E 18 dovrebbero essere le ore di lavoro settimanali del docente.
3.5. Retribuzione
La retribuzione, trattandosi di professionisti non dovrebbe in ogni caso scendere mai
sotto i 20€ netti all'ora (per un totale di 20 ore settimanali, 80 ore mensili) corrispondenti
ad uno stipendio netto di 1600€ al mese.
3.6. Nuove classi di concorso
Ad oggi nemmeno il documento "TABELLA A" sulle nuove classi di concorso (anche se
si tratta solo di una bozza), presenta le nuove classi di concorso, ma non c'è nessun
riferimento sulla nuova classe di concorso per la scuola primaria, e questo ci fa riflettere
sulle reali intenzioni di potenziamento della musica nella scuola primaria da parte del
MIUR.
11
4. LA MUSICA NELLE SCUOLE SECONDARIE
4.1. Educazione musicale: A032.
Questo è un argomento molto vario e ampio che nella scuola pubblica non è mai stato
approfondito in modo da ottenere, a sua volta, dei risultati concreti sul campo.
Potrei citare frasi di famosi e competenti didatti della musica in questo settore, ma
preferisco parlare direttamente della mia esperienza nella scuola media come allievo
(1986/1989) e, come docente oggi, di questa materia.
Non mi entusiasmava all'epoca, come allievo, e non mi entusiasma il lavoro di oggi!
Se una disciplina didattica, si studia con volontà si impara comunque, ma se riesci a farlo
con entusiasmo il suo apprendimento è ancora più facile e, l'esperienza ci insegna, che
ciò che si impara divertendosi non si scorda mai.
Da ciò si evince che, l'educazione musicale nelle scuole medie è tutto l'opposto (!) e la
cosa grave è che l'insegnamento di tale disciplina non sia cambiato dagli anni '80 ad oggi.
Si parla quindi, di quasi 40 anni di riforme ed inutili "linee guida" del MIUR.
Che cosa ci sarebbe da fare? E' ovvio che gli intenti e la predisposizione di chi studia
l'educazione musicale (oggi chiamata "musica", ma sempre di educazione musicale si
tratta!), saranno sempre inferiori a quelli di chi sceglie la scuola media ad indirizzo
musicale per suonare uno strumento.
Ma a questo punto si rende necessario al più presto prendere dei provvedimenti al fine di
rendere il corso di educazione musicale più produttivo dal punto di vista dell'ascolto
attivo, della trasversalità con le altre materie e, volendo, anche dal punto di vista
orientativo.
Le strategie per ottenere questi risultati andrebbero finalmente analizzate, per la prima
volta, da una commissione di docenti della scuola e docenti di musica moderna, in ogni
caso analizzando tutto tramite un monitoraggio dei risultati.
Ovviamente, come in tutti campi, ci saranno insegnanti più o meno predisposti a questo
settore d'insegnamento.
Il MIUR proprio per tali motivazioni, dovrebbe tenere conto che non sempre le decisioni
possono venire esclusivamente dall'alto come se loro fossero i detentori assoluti
dell'unica verità sulla didattica musicale.
12
Se un allievo si trova in una condizione di lavoro ottimale, lo stesso affronterà con
entusiasmo gli studi relativi alla materia. Allo stesso modo è anche vero che questo
entusiamo può trasmetterlo ancora di più un insegnante, motivato, che svolge questo
compito con passione e professionalità.
La nuova riforma della scuola dovrebbe essere avviata prevedendo dei margini di
modifica funzionali ai processi di apprendimento.
Appare chiaro che in questo grado di istruzione, l'oggetto degli obiettivi didattici, non
saranno le conoscenze più o meno ampie dell’insegnante, ma l’allievo con i suoi limiti, le
sue difficoltà e le sue ansie, che potrà finalmente essere guidato in un percorso di
apprendimento che rispecchi adeguatamente le sue capacità e i suoi limiti, creando uno
stabile punto di riferimento.
Purtroppo si è avuto modo di avere a che fare con programmi nei quali, troppo spesso,
manca una corretta guida all’ascolto; non si punta a far apprezzare la musica
nell’accezione più ampia, formando una identità colta e autonoma che tenga conto di tutti
i generi musicali dando loro la giusta importanza.
Si deve pur tuttavia riconoscere che alcune oasi felici ci sono; luoghi dove, per un
insieme di fattori casuali e fortunati, si sono creati ambienti veramente stimolanti, dove
gli allievi possono trarre importanti benefici di crescita e proficui insegnamenti.
Il vero problema è che queste realtà sono limitate, non si fondano su organigrammi e
programmi efficaci studiati con attenzione e lungimiranza, ma esclusivamente sulla
qualità di quegli insegnanti con la I maiuscola presenti casualmente in quegli organici.
Soltanto la sperimentazione, la ricerca e lo sviluppo della creatività possono determinare
qualcosa di interessante e di appassionante.
Ma al di là dell’indole individuale di ogni singolo allievo, sarà compito dell’insegnante
aiutarlo, attraverso un processo culturale e di apprendimento, che lo avvicini alla musica
in modo più ampio e profondo, sano culturalmente, stimolante e al contempo creativo che
metta in evidenza le singole predisposizioni elettive e qualità individuali.
Le riflessioni che si possono desumere da tutto ciò sono infinite e, non è sicuramente
oggetto di questa trattazione dilungarci oltre, ma di certo se vogliamo riportare la
formazione musicale delle scuole pubbliche ai livelli di una nazione da secoli
riconosciuta ed apprezzata per la cultura musicale, non possiamo esentarci noi docenti
dall'interagire, per quello che a noi e per la nostra esperienza ci compete, in maniera
efficace con l'istituzione preposta (il MIUR).
13
4.2. Reclutamento docenti
Dando validità concorsuale ad ogni sistema abilitante o in riferimento ai vari concorsi, il
reclutamento docenti dovrebbe tenere conto, quantomeno, di questa scaletta di priorità
cronologica:
1. Vincitori di concorso del 1990
2. Vincitori di concorso del 1995 (se c'è stato per la musica)
3. Vincitori di concorso del 1999
4. Docenti inseriti nelle GAE (2000/2009)
5. TFA pre concorso 2012
6. Vincitori di concorso del 2012 (per musica non c'è stato)
7. TFA post concorso 2012, PAS, Bi.For.Doc ecc. ecc.
8. Graduatorie d'Istituto in attesa di abilitazione
9. Graduatorie d'Istituto senza abilitazione
STOP
* (tutte le categorie in coda alle precedenti e non a pettine)
4.3. Organizzazione organico scolastico
Nella scuola secondaria di 1° grado il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere
fissato a 20 allievi per classe.
Le ore per questa materia dovrebbero essere 3 a settimana, da organizzarsi in base alle
esigenze previste dal Piano dell'Offerta Formativa della scuola.
Le ore settimanali del docente dovrebbero essere 15 di lezione frontale.
4.4. Retribuzione
La retribuzione non dovrebbe in ogni caso scendere mai sotto i 30€ netti all'ora (per un
totale di 15 ore settimanali, 60 ore mensili) corrispondenti ad uno stipendio netto di
1800€ nette al mese.
14
4.5. Nuova classe di concorso: A-30 ex 32/A (l'arte di complicare la vita)
La precedente classe di concorso, denominata precedentemente A032, viene cambiata in A-30
NUOVA CLASSE DI
CONCORSO
E DI ABILITAZIONE E
CORRIPONDENZA CON
PRECEDENTI CLASSI DI
CONCORSO
CODICE
Requisiti di accesso classi di abilitazioni
Titoli di accesso
D.M. 39/1998
(Vecchio
ordinamento)
Titoli di accesso
D.M. 22/2005
(lauree
specialisitche e
integrazione
vecchio
ordinamento)
Titoli di accesso Lauree
magistrali
D.M. 270/2004
Note
Indirizzi studi
DENOMINAZIONE
DA-Tradizioni musicali extraeuropee
A–30
Musica nella
scuola
secondaria di I
grado
ex 32/A Educazione
musicale nella
scuola media
Laurea in Musicologia;
Laurea in Discipline
delle arti, della musica
e dello spettacolo. (1)
Diploma di paleografia
e filologia musicale.
Diploma di: Canto;
Composizione;
Composizione
polifonica vocale;
Nuova didattica della
composizione;
Didattica della musica;
Direzione di orchestra;
Musica corale e
direzione del coro;
Musica elettronica;
Musica sacra; Musica
vocale da camera;
Prepolifonia;
Strumentazione per
banda;
Jazz; Arpa; Chitarra;
Contrabbasso;
Fisarmonica; Liuto;
Mandolino; Organo e
composizione
organistica;
Pianoforte; Viola; Viola
da gamba; Violino;
Violoncello;
Strumenti a fiato.
Attestati finali di corsi
musicali straordinari di
durata complessiva di
studi
non inferiore a sette
anni, svolti presso i
conservatori di musica
e gli istituti musicali
pareggiati.
Attestati finali di corsi
musicali speciali
permanenti (strumenti
a
percussione,
sassofono) di durata
complessiva non
inferiore a sette anni,
svolti presso i
conservatori di musica
e gli istituti musicali
pareggiati.
LS 24-Informatica
per le discipline
umanistiche (2)
LS 51-Musicologia
e beni musicali (2)
LS 73-Scienze dello
spettacolo e della
produzione
multimediale (2)
LS 95 – Storia
dell’arte (2)
15
LM 43-Metodologie informatiche per le
discipline umanistiche (2)
LM 45-Musicologia e beni culturali (2)
LM 65-Scienze dello spettacolo e
produzione multimediale (2)
LM 89 – Storia dell’arte (2)
DA-Biblioteconomia e filologia moderna
DA-Biblioteconomia e bibliografia
musicale
DA-Canto
DA-Composizione
DA-Composizione audiovisiva e sound
design
DA-Composizione e arrangiamento jazz
DA-Composizione per orchestra di fiati
DA-Didattica della musica e dello
strumento
DA-Direzione di coro e composizione
corale
DA-Direzione d’orchestra
DA-Direzione per orchestra di fiati
DA-Discipline compositive
DA-Discipline didattiche,
DA-Discipline d’insieme,
DA-Discipline esecutive
DA-Discipline etniche
DA-Discipline informatico-musicali
DA-Discipline letterarie
DA-Discipline musicali
DA-Discipline musicologiche
DA-Discipline orchestrali
DA-Discipline teorico pratiche
DA-Discipline musico terapiche
DA-Discipline relative al canto,
DA-Discipline relative alla direzione,
DA-Discipline relative alla musica sacra
DA-Discipline relative alla
rappresentazione scenica musicale
DA-Discipline storiche
DA-Discipline tecnologico-compositive
DA-Discipline tecnologico-elettroacustiche
DA-Discipline tecnologico-interpretative
DA-Discipline tecnologico-multimediale
DA-Discipline teorico-analitiche
DA-Discipline teorico applicative
DA-Formazione orchestrale
DA-Jazz
DA-Maestro al cembalo
DA-Maestro collaboratore
DA-Maestro sostituto e korrepetitor
DA-Management musicale
DA-Management dell’impresa culturale e
dello spettacolo
DA-Musica antica
DA-Musica applicata
DA-Musica da camera
DA-Musica elettronica
DA-Musica e nuove tecnologie
DA-Musica jazz
DA-Musica popolare
DA-Musica, scienza e tecnologia del
suono
DA-Musica vocale da camera
DA-Musiche tradizionali
DA-Musicoterapia
DA-Sound design e musica per il cinema
Da-Strumentazione e composizione per
orchestra di fiati
Da-Strumentazione per orchestra di fiati
DA-Strumenti a corda,
DA-Strumenti ad arco,
DA-Strumenti a fiato,
DA-Strumenti antichi
DA-Strumenti a percussione
DA-Strumenti a tastiera,
DA-Strumenti della tradizione etnica e
popolare
DA-Tecnico di sala di registrazione
DA-Tradizioni musicali extraeuropee
SCUOLA
SECONDARIA DI I
GRADO
(1 )Detta laurea
è titolo di
ammissione
purché il piano di
studi seguito
abbia compreso
le discipline
fondamentali
specifiche per
l'indirizzo della
musica (teoria
musicale,
semiologia della
musica, elementi
di armonia e
contrappunto,
storia della
musica). ( Vedi
Tab. A/1 )
(2) Con almeno
48 crediti nel
settore
scientifico
disciplinare
L–ART/07
- Musica;
E’ titolo abilitante
per l’insegnamento
della disciplina
compresa nella
classe di concorso
anche l’abilitazione
del pregresso
ordinamento
31/A-“Educazione
musicale negli
istituti di istruzione
secondaria di II
grado”
5. SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE: A077
L'attuale scuola media ad indirizzo musicale presenta notevoli criticità dal punto di vista
organizzativo che non rendono agevole il raggiungimento degli obiettivi tipici di una
scuola ad indirizzo musicale.
Che significa scuola ad "indirizzo musicale"?
La scuola media ad "indirizzo musicale" per essere definita tale, deve contenere
nell'ambito del suo organico e nella pienezza della funzionalità didattica, quei tratti
distintivi di una scuola che, pone un pò più al centro la musica in modo da avere
un'organizzazione al suo interno che consenta all'allievo di capire in pieno il mondo della
musica e che nel contempo gli fornisca quelle competenze che, costituiranno poi i
prerequisiti di base per chi sceglierà di frequentare il Liceo Musicale.
Ai giorni nostri purtroppo, non è ancora così per svariati motivi.
Passiamo ad analizzare l'attuale struttura del corso ad indirizzo musicale nella scuola
media: la strutturazione del corso prevede che lo stesso sia composto da un corso di soli 4
strumenti musicali, quasi sempre male assortiti.
Ma, da addetti ai lavori ci viene spontanea una domanda: chi ha stabilito questo numero
di strumenti scelti per ogni corso? Ci viene altresì spontaneo, in relazione a quanto detto,
farne un discorso più logico legato alla scelta degli obiettivi da raggiungere e delle
esperienze di musica d'insieme da potere conseguire in questo percorso triennale.
La scuola media ad indirizzo musicale, appena verranno avviati i corsi di musica nella
primaria, sarà la fase di passaggio intermedio nel detto percorso formativo (scuola
primaria) e il Liceo Musicale.
Per lo stesso motivo, ci sembra ovvio che si passi da 1 insegnante ad indirizzo musicale
della primaria, ad almeno 3 della secondaria di 1° grado ad indirizzo musicale, e fino ai 5
del Liceo Musicale. Così, si otterrà un percorso sempre più dettagliato ed adeguato al
livello di istruzione specifico. Diversamente, non basta nominare a scuola un insegnante
di strumento per creare la scuola media ad indirizzo musicale, perchè di indirizzo tutto
ciò ha ben poco.
Per quanto fin qui detto, andrebbero organizzati corsi per almeno 10/12 strumenti (tra
classici e moderni) tra i quali non potranno mancare obbligatoriamente quegli strumenti
che, costituiscono le basi fondamentali della musica, quali per esempio gli "Strumenti a
Percussione" vista la loro attinenenza con il primo elemento della musica: il ritmo.
16
Poi, ovviamente, tutti gli altri strumenti che rispondono agli altri due elementi della
musica (melodia e armonia) e scelti preferibilmente in base al percorso che indirizza gli
studenti verso i Licei Musicali.
Vista però la difficoltà contingente, ad aumentare i corsi di strumento da 4 a 10, o
addirittura 12, riteniamo possa essere più plausibile e funzionale, aumentare il numero
dei corsi di strumento di due all'anno progressivamente, in modo da organizzare tutto in
modo più logico e ordinato, in base alle richieste.
Altro aspetto fondamentale, sarebbe quello di strutturare l'apprendimento della musica in
3 fasi:
- SOLFEGGIO E TEORIA MUSICALE
(al posto dell'educazione musicale per chi fa parte dei corsi ad indirizzo musicale)
- STRUMENTO
(costituto da tecnica dello strumento, studi e repertorio)
- MUSICA D'INSIEME
(gestito da un docente che abbia competenze di direzione d'orchestra, di direzione di
coro e di composizione e arrangiamento per musica d'insieme)
Ognuno di questi insegnamenti, dovrebbe essere assicurato, da 3 diversi Maestri, che
effettueranno ognuno il proprio corso, con una propria valutazione finale.
La valutazione finale complessiva, sarà la media dei voti delle 3 materie: solfeggio e
teoria, strumento, musica d'insieme.
17
5.1. PROSPETTO SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE
PROSPETTO SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE
COM'E'
SECONDARIA di 1°
(indir. musicale)
COME DOVREBBE ESSERE
Il corso prevede l'avvio di un
corso musicale strumentale da 4
strumenti, scelti dal collegio
docenti in base alle richieste,
pertanto insufficienti alla
preparazione per il Liceo
Musicale.
Scelta tra 10/12 strumenti + materie
complementari: solfeggio e teoria
musicale, musica d'insieme.
Organizzate in lezioni settimanali da:
1 lezione da 1h di solfeggio e teoria
musicale la mattina (al posto
Non si prevede l'impiego di altro dell'educazione musicale, attualmente
personale complementare che
inutile per chi frequenta l'indirizzo
sia funzionale ad un normale
musicale)
svolgimento di un corso ad
indirizzo musicale.
1 lezione da 1h di strumento
(da frequentare il pomeriggio)
1 lezione di musica d'insieme
(da 2 a 3 ore in base alle esigenze del
momento).
PROGRAMMAZIONE
ORE DI LAVORO
Lasciata all'esclusiva bravura
del docente che da solo al
momento deve insegnare il
solfeggio, lo strumento e
alternandosi con i colleghi
organizzare la musica d'insieme.
Dovrà essere organizzata e strutturata
in modo ottimale tra i docenti nella
scelta dei programmi di solfeggio,
strumento e musica d'insieme.
18
15
NUMERO DI
ALLIEVI
DA 6 a 30, quelli che ci sono Tetto massimo di 12 allievi da
tra gli iscritti.. Troppi. Non si gestire in 15 ore.
potrà mai lavorare bene con
tutti questi allievi in 18 ore.
RETRIBUZIONE
1430€ al mese
19,86€ all'ora nette.
- ci volete dare 500€ di bonus
all'anno.
18
1800€ al mese
30€ all'ora nette.
- vi potete tenere il bonus annuale
di 500€.
5.2. Reclutamento docenti
Dando validità concorsuale ad ogni sistema abilitante o in riferimento ai vari concorsi, il
reclutamento docenti dovrebbe tenere conto, quantomeno, di questa scaletta di priorità
cronologica:
1. Docenti inseriti nelle GAE (2000/2009)
2. TFA, PAS, Bi.For.Doc ecc. ecc.
3. Graduatorie d'Istituto
* (ovviamente ogni categoria progressivamente aggiunta in coda e non a pettine alla
precedente)
5.3. Organizzazione organica scolastico
Nella scuola secondaria di 1° grado il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere
fissato a 20 allievi per classe.
Le ore per questa materia dovrebbero essere 3 a settimana, da organizzarsi in base alle
esigenze
previste
dal
Piano
dell'Offerta
Formativa
della
scuola.
Le ore settimanali del docente dovrebbero essere 15 di lezione frontale.
Diverso invece dovrebbe essere il numero degli allievi per ogni singolo strumento,
poichè non trattandosi di lezioni collettive frontali bensì di lezioni singole, siamo di
fronte ad una tipologia diversa di lezione, che potremmo definire molto più "artigianale".
5.4. Retribuzione
La retribuzione non dovrebbe in ogni caso scendere mai sotto i 30€ netti all'ora (per un
totale di 15 ore settimanali, 60 ore mensili) corrispondenti ad uno stipendio netto di
1800€ nette al mese.
19
5.5. Classi di concorso di strumento nella SMIM (SEC. di 1° GRADO)
CLASSI DI CONCORSO
PRE – RIFORMA BUONA SCUOLA
C.D.C.
AA77
AB77
AC77
AD77
AE77
AF77
AG77
AH77
AI77
AJ77
AK77
AL77
AM77
AN77
STRUMENTO
ARPA
CHITARRA
CLARINETTO
CORNO
FAGOTTO
FISARMONICA
FLAUTO
OBOE
PERCUSSIONI
PIANOFORTE
SAXOFONO
TROMBA
VIOLINO
VIOLONCELLO
Ora dico.. Nel 2000, III Millennio della storia della musica mondiale, ne
vogliamo parlare??? E dove sono finiti tutti gli altri strumenti?
Ma soprattutto gli strumenti moderni dove stanno?
(BATTERIA, BASSO ELETTRICO, CHITARRA ELETTRICA, PIANO E
TASTIERE MODERNE, CANTO MODERNO)
Ci vogliamo ricordare che i cittadini pagano le tasse del 2015 e non quelle
del 1800?
20
5.6. Nuove classi di concorso sulla base della "TABELLA A"
NUOVA CLASSE DI CONCORSO
E DI ABILITAZIONE E
CORRIPONDENZA CON
PRECEDENTI CLASSI DI
CONCORSO
Requisiti di accesso classi di abilitazioni
Titoli di accesso
D.M. 39/1998
(Vecchio
ordinamento)
CODICE
A-56
ex 77/A
Titoli di
accesso
D.M. 22/2005
Titoli di accesso
Lauree magistrali
D.M. 270/2004
Note
Indirizzi studi
(lauree
specialisitche
e integrazione
vecchio
ordinamento)
DENOMINAZIONE
Qualsiasi
diploma di
Conservatorio
del vecchio
ordinamento
relativo ad uno
degli strumenti
previsti nella
scuola media a
indirizzo
musicale
(Flauto; Oboe;
Clarinetto;
Saxofono;
Fagotto; Corno;
Tromba; Arpa;
Chitarra;
Strumento
Strumenti a
musicale
percussione;
nella scuola Pianoforte;
secondaria di Violino;
Violoncello;
I grado
Fisarmonica)
Strumento
musicale nella (1)
Diploma di secondo livello
relativo ad uno degli
strumenti sottoelencati:
Flauto; Oboe; Clarinetto;
Saxofono; Fagotto;
Corno; Tromba; Arpa;
Chitarra; Strumenti a
percussione; Pianoforte;
Violino; Violoncello;
Fisarmonica (1)
DA-Biblioteconomia e
filologia moderna (2)
DA-Biblioteconomia e
bibliografia musicale (2)
DA-Canto (2)
DA-Composizione (2)
DA-Composizione
audiovisiva e sound
design (2)
DA-Composizione e
arrangiamento jazz (2)
DA-Composizione per
orchestra di fiati (2)
DA-Didattica della musica
e dello strumento (2)
DA-Direzione di coro e
composizione corale (2)
DA-Direzione d’orchestra
(2)
DA-Direzione per
orchestra di fiati (2)
DA-Discipline compositive
(2)
DA-Discipline didattiche
(2)
DA-Discipline d’insieme
(2)
DA-Discipline esecutive
(2)
DA-Discipline etniche (2)
DA-Discipline informaticomusicali (2)
DA-Discipline letterarie
(2)
DA-Discipline musicali (2)
DA-Discipline
musicologiche (2)
scuola media
21
SCUOLA
SECONDARIA
DI I GRADO
- Strumento
musicale nella
scuola
secondaria di I
grado ad
indirizzo
musicale
6. LICEI MUSICALI - 2° GRADO (A031)
6.1. Un po' di storia
A partire dagli anni '70 in tutto il territorio italiano nascono diverse sperimentazioni di
licei musicali. Alcune di queste coinvolgevano direttamente i conservatori (come nel caso
di Parma, Milano, Trento), previa autorizzazione del MIUR. Col tempo, oltre a questi
casi di licei musicali nati e operativi all'interno dei conservatori, la gran parte delle
sperimentazioni ha previsto l'implemento di alcune discipline musicali all'interno del
piano orario di altri indirizzi liceali.
Mantenuta la sperimentalità fino all'anno 2009, i licei musicali sono stati definitivamente
istituzionalizzati come licei ad ordinamento (quindi non più sperimentali) dalla Riforma
Gelmini. I più antichi Licei Musicali, tuttora esistenti, sono quelli di Parma (dal 1970) e
quello interno al Conservatorio di Milano (dal 1971), ancor'oggi operativi e di recente
confermati nel loro assetto originale dal Ministero.
6.2. L'attuale situazione
Il liceo musicale e coreutico è una delle scuole secondarie di secondo grado avviate dalla
riforma Gelmini, che entrerà a pieno regime nell'anno scolastico 2014/2015.
Il liceo nasce dalle basi delle sperimentazioni o dei licei paritari musicali e coreutici,
istituite dalla riforma Moratti. Il liceo musicale veniva spesso associato ai conservatori su
piano regionale (oggi questa è prerogativa di due soli casi nazionali, i Licei di Milano e
Trento).
Le materie caratterizzanti sono rispettivamente la musica, la teoria e storia della musica,
lo studio di uno o più strumenti musicali e le esercitazioni orchestrali o corali, mentre per
la sezione coreutica si studierà la danza, la storia e i diversi generi della danza, e
esercitazioni coreutiche.
22
6.3. Prospetto delle materie
Il piano di studi del liceo musicale e coreutico è il seguente:
PROSPETTO DELLE MATERIE
Discipline
1º biennio
2º biennio
V
I
II
III
IV
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e geografia
3
3
-
-
-
Storia
-
-
2
2
2
Filosofia
-
-
2
2
2
Matematica
3
3
2
2
2
Fisica
-
-
2
2
2
Scienze naturali
2
2
-
-
-
Storia dell'arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Esecuzione e interpretazione
3
3
2
2
2
Teoria, analisi e composizione
3
3
3
3
3
Storia della musica
2
2
2
2
2
Laboratorio di musica d'insieme
2
2
3
3
3
Tecnologie musicali
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Totale delle ore settimanali
32
32
32
32
32
Da tenere presente che, nonostante le normali materie scolastiche, lo strumento vada
scelto doppio, uno monodico e l'altro polifonico. Ci chiediamo il perchè di questa illogica
scelta!
Non si riesce a far capire al MIUR che aggiungere uno strumento non è la stessa cosa di
aggiungere una seconda materia e, costituendo lo studio di uno strumento un approccio
molto personale e fisiologico, non può in alcun modo venire imposto per decreto.
23
6.4. Come dovrebbe essere un Liceo Musicale
Il Liceo Musicale è una scuola secondaria di 2° grado che dovrebbe preparare degli
allievi per il conservatorio, sembra ovvio, ma non può fare solo questo.
Si tratta di una scuola pubblica che non può monopolizzare lo studio ai soli strumenti
classici. I cittadini pagano le tasse e hanno anche il diritto di scegliere il proprio corso di
studi.
Attualmente invece esiste solo una forma di monopolio imposta dagli strumenti e corsi
classici: tutto ciò è intollerabile; pertanto, visto che ci troviamo nell'anno 2015,
l'impronta generale dovrebbe prevedere un'offerta più vasta, vicina alle richieste più
attuali dei cittadini, infatti anche negli attuali Conservatori di Musica di Stato sono state
aperte le cattedre di strumenti musicali moderni, ma che di moderno hanno poco visto
che sono incentrati solo ed esclusivamente sul jazz.
Innanzitutto si dovrebbe formare una commissione costituita da musicisti e didatti
moderni, oltre ad una più classica che decida per il settore classico.
Perchè strutturare una riforma per sperare di cambiarla tra 30/40 anni???
Facciamolo subito! Gli studenti chiedono già da ora dei corsi di batteria (che non è
percussione), dei corsi di basso elettrico, di chitarra elettrica, pianoforte moderno e
tastiere, e canto moderno.
Vorrei ricordare che gli stessi licei musicali e coreutici hanno proprio questo problema.
C'è chi già da ora va ad informarsi in segreteria per iscriversi nei licei musicali e
coreutici, e non effettua l'iscrizione appena si rende conto che i corsi hanno un'impronta
solo ed esclusivamente classica.
I giovani vogliono Licei Musicali e Coreutici che prevedano anche indirizzi di studio
moderni!, moderni come i soldi che portano in segreteria al momento dell'iscrizione!
Ora ci rendiamo conto che tutto ciò non può avvenire da subito perchè per il MIUR si
tratta di un campo totalmente nuovo.
Per l'AFAM sarebbe invece improponibile, visto ciò che hanno combinato con i
conservatori. In ogni caso non pretendiamo da una struttura ormai obsoleta dei
provvedimenti moderni, ma quantomeno che i Licei Musicali (destinati ad un pubblico
più ampio) forniscano una formazione molto più moderna e versatile.
24
Dal punto di vista della musica moderna chiediamo quindi di formare entro 5 anni una
commissione di musicisti e didatti moderni relativa a questi corsi di musica:
- Batteria
- Basso elettrico
- Chitarra elettrica
- Pianoforte e Tastiere
- Canto moderno.
I corsi dovranno prevedere alcune materie complementari in comune con i corsi classici e
alcune specifiche solo per loro, tipo: solfeggio e teoria musicale, pianoforte
complementare, armonia, storia della musica, storia della musica moderna, tecnologie
informatiche applicate alla musica ecc.ecc.
25
6.5. Reclutamento docenti
Dando validità concorsuale ad ogni sistema abilitante o in riferimento ai vari concorsi, il
reclutamento docenti dovrebbe tenere conto, quantomeno, di questa scaletta di priorità
cronologica:
1. Docenti inseriti nelle GAE
2. TFA, PAS, Bi.For.Doc ecc. ecc.
3. Graduatorie d'Istituto
*(ovviamente ogni categoria progressivamente aggiunta in coda e non a pettine alla
precedente)
In ogni caso rimandiamo alla lettura di un altro documento creato appositamente a questo
scopo (o alle nuove versioni dello stesso).
6.6. Organizzazione organico scolastico
Nella scuola secondaria di 1° grado il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere
fissato a 20 allievi per classe.
Le ore per questa materia dovrebbero essere 3 a settimana per ogni allievo, da
organizzarsi in base alle esigenze previste dal Piano dell'Offerta Formativa della scuola.
Le ore settimanali del docente dovrebbero essere 15 di lezione frontale.
Diverso invece dovrebbe essere il numero degli allievi per ogni singolo strumento,
poichè non trattandosi di lezioni collettive frontali bensì di lezioni singole, siamo di
fronte ad una tipologia diversa di lezione, che potremmo definire molto più "artigianale".
26
6.7. Retribuzione
Abbiamo una retribuzione tra le più basse d'Europa.
La retribuzione non dovrebbe in ogni caso scendere mai sotto i 30€ netti all'ora (per un
totale di 15 ore settimanali, 60 ore mensili) corrispondenti ad uno stipendio netto di
1800€ nette al mese.
In realtà dovremmo essere pagati l'equivalente di 35€ all'ora, ma noi docenti vi vogliamo
venire incontro.
PROSPETTO RETRIBUZIONE
Com'è
Come dovrebbe essere
18 ore settimanali
15 ore settimanali
72 ore mensili
60 ore mensili
€ 19,93 all'ora
€ 30,00 all'ora
€ 1.430,00 mensili
€ 1.800,00 mensili
27
6.8. Nuove classi di concorso sulla base della "TABELLA A"
NUOVA CLASSE DI
CONCORSO
E DI ABILITAZIONE E
CORRIPONDENZA CON
PRECEDENTI CLASSI DI
CONCORSO
CODICE
A-55
NUOVA
(b)
Requisiti di accesso classi di abilitazioni
Titoli di
accesso
D.M. 39/1998
(Vecchio
ordinamento)
Titoli di
accesso
D.M.
22/2005
(lauree
specialisitc
he e
integrazione
vecchio
ordinament
o)
Titoli di accesso
Lauree magistrali
D.M. 270/2004
Note
Indirizzi studi
(a) Per detto
insegnamento
è sempre
richiesto il
possesso del
diploma
relativo allo
specifico
strumento.
LICEO
MUSICALE E
COREUTICO –
sezione
Coreutica
-Teoria e pratica
musicale per la
danza – 1°
biennio;
DENOMINAZIONE
Strumento
musicale
negli istituti
di istruzione
secondaria
di II grado
(a)
Laurea in
Musicologia;
Laurea in
Discipline delle
arti, della
musica e dello
spettacolo. (1)
Diploma di
paleografia e
filologia
musicale.
Diploma di:
Canto;
Composizione;
Composizione
polifonica
vocale; Nuova
didattica della
composizione;
Didattica della
musica;
Direzione di
orchestra;
Musica corale e
direzione del
coro; Musica
elettronica;
Musica sacra;
Musica vocale
da camera;
Prepolifonia;
Strumentazione
per banda;
Jazz; Strumenti
a corda, ad
arco, a fiato, a
percussione,
a tastiera,
DA-Biblioteconomia e filologia moderna
DA-Biblioteconomia e bibliografia musicale
DA-Canto
DA-Composizione
DA-Composizione audiovisiva e sound design
DA-Composizione e arrangiamento jazz
DA-Composizione per orchestra di fiati
DA-Didattica della musica e dello strumento
DA-Direzione di coro e composizione corale
DA-Direzione d’orchestra
DA-Direzione per orchestra di fiati
DA-Discipline compositive
DA-Discipline didattiche
DA-Discipline d’insieme
DA-Discipline esecutive
DA-Discipline etniche
DA-Discipline informatico-musicali
DA-Discipline letterarie
DA-Discipline musicali
DA-Discipline musicologiche
DA-Discipline orchestrali
DA-Discipline teorico pratiche
DA-Discipline musico terapiche
DA-Discipline relative al canto,
DA-Discipline relative alla direzione
DA-Discipline relative alla musica sacra
DA-Discipline relative alla rappresentazione
scenica musicale
DA-Discipline storiche
DA-Discipline tecnologico-compositive
DA-Discipline tecnologico-elettroacustiche
DA-Discipline tecnologico-interpretative
DA-Discipline tecnologico-multimediale
DA-Discipline teorico-analitiche
DA-Discipline teorico applicative
DA-Formazione orchestrale
DA-Jazz
DA-Maestro al cembalo
DA-Maestro collaboratore
DA-Maestro sostituto e korrepetitor
DA-Management musicale
DA-Management dell’impresa culturale e dello
spettacolo
DA-Musica antica
DA-Musica applicata
DA-Musica da camera
DA-Musica elettronica
DA-Musica e nuove tecnologie
DA-Musica jazz
DA-Musica popolare
DA-Musica, scienza e tecnologia del suono
DA-Musica vocale da camera
DA-Musiche tradizionali
DA-Musicoterapia
DA-Sound design e musica per il cinema
DA-Strumentazione e
composizione per orchestra di fiati
DA-Strumentazione per orchestra di fiati
DA-Strumenti a corda,
DA-Strumenti ad arco,
DA-Strumenti a fiato,
DA-Strumenti antichi
DA-Strumenti a percussione
DA-Strumenti a tastiera,
DA-Strumenti della tradizione etnica e popolare
DA-Tecnico di sala di registrazione
DA-Maestro collaboratore per la danza
DA-Tradizioni musicali extraeuropee
28
(b) Ha titolo di
accesso in
opzione il
titolare della ex
classe di
concorso A031
o A032 o A077
in possesso
del diploma di
conservatorio
nello specifico
strumento (ivi
compreso il
canto) e che
abbia prestato
servizio nei
corsi
sperimentali di
istruzione
secondaria di II
grado o nei
corsi
ordinamentali
di liceo
musicale;
l’opzione è
esercitata con
precedenza da
coloro che
abbiano
prestato
servizio in
utilizzazione,
per gli
insegnamenti
elencati nella
colonna a
fianco, nel
periodo dal
1.09.2010 alla
data del
presente
provvedimento
per almeno un
intero anno
scolastico
LICEO
MUSICALE E
COREUTICO –
sezione
Musicale
-Esecuzione e
interpretazione;
-Laboratorio di
musica
d’insieme;
7. IL RECLUTAMENTO DEL FUTURO:
7.1. L'abilitazione unica
Ho sempre accennato ad una mia idea sulle "nuove classi di concorso" delle quali si parla
dal 2010, ma che non sono mai state istituite.
Non servono "nuove classi di concorso" (almeno per il momento).
NUOVE CLASSI DI CONCORSO = NUOVI CORSI ABILITANTI
Di conseguenza saranno nuovi soldi da spendere, altri 2 anni persi in materie inutili e
probabilmente con docenti universitari spesso meno competenti di noi.
Le classi di concorso musicali dovrebbero prevedere una sola abilitazione per il settore
musica, così da semplificare tutto.
Si dovrebbero accorpare le attuali classi di concorso fino al 2018 e poi, finito il precariato
ed ESAURITE LE GAE, per i nuovi corsi abilitanti si dovrebbe avviare una riforma del
settore che preveda una sola classe di concorso per musica, che comprenda primaria,
secondaria di 1° grado e secondaria di 2° grado, tutte sotto l'organizzazione e la gestione
del MIUR (NO AFAM!).
Qualcuno dovrebbe spiegare all'AFAM che il loro obiettivo (forse perso di vista da
quando sono entrati i nuovi ordinamenti universitari) è quello di formare orchestrali,
pertanto continuassero a fare quello.
I licei musicali non sono altro che scuole secondarie di 2° grado (A031), anche se di un
settore specifico e come tali vanno trattate.
Mi sembra anche ovvio che la seguente struttura sia sempre stata gestita dal MIUR per
ovvi motivi organizzativi e di continuità didattica:
- Infanzia
- Primaria, Secondaria di 1° grado e Secondaria di 2° grado
- Università
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Al secondo punto abbiamo: primaria, secondaria di 1° e 2° grado, che non sono altro che
elementare, media e superiore..
E' ovvio che, per "continuità didattica", questo livello debba restare di esclusiva gestione
del MIUR.
Questi 3 livelli di istruzione costituiscono una fase delicata, che non si addice ad istituti
ed enti che hanno avuto sempre obiettivi formativi diversi come i conservatori (AFAM).
Ma torniamo all'ABILITAZIONE UNICA PER MUSICA.
Quanti di voi hanno dovuto prendere la A031, A032, A077 e per sicurezza pure il
sostegno?
MA AVETE VISTO QUANTI DUPLICATI DI MATERIE?
Secondo voi perchè?
E' ovvio che non sono mai stati strutturati con criterio i corsi abilitanti.
Sono stati invece fonte di straordinari per i professori universitari chiamati a dividersi
una torta (universitaria) chiamata SSIS/SISSIS. (almeno a loro è servito a questo).
Ora si parla di nuove classi di concorso per i licei musicali.
Chi ha la laurea in musicologia e 2 strumenti dovra abilitarsi in 3 classi nuove dei licei
musicali?
Questa "abilitazione unica per musica" invece metterebbe fine a tutti questi corsi
abilitanti in più classi di concorso. Facciamo un esempio: chiamiamo questa abilitazione
A100 e il corso per ottenerla potrebbe essere un corso di 3 anni aperto a tutti, senza
nessun esame di ammissione quindi, solo accesso tramite titolo conseguito, ma con
selezioni ed esami annuali tra il 1°, 2°, e 3° anno.
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7.2. Come dovrebbe essere il percorso abilitante ideale
Su cosa si basa il concetto che mi ha portato a formulare questa classe di concorso unica?
Ogni classe di concorso attuale viene denominata con un codice specifico destinato a due
diversi parametri. Uno che stabilisce il grado di istruzione e uno che ne specifica la
disciplina. E la fregatura sta tutta li!
Una zappa sui piedi che ci stiamo dando da anni.
ATTUALE SISTEMA DI ABILITAZIONE
CODICE
LIVELLO
TIPOLOGIA
POSSIBILITÁ
A032
Secondaria di 1° Educazione musicale
In molte province è satura
A031
Secondaria di 2° Educazione musicale
Dove???
A077
Secondaria di 1°
Strumento musicale
Sono ancora poche le SMIM
Invece da tempo penso che l'abilitazione all'insegnamento musicale debba comprendere i
3 gradi di istruzione e non avere descrizione di disciplina.
Quindi dovrà preparare ai diversi livelli di istruzione e non alle materie specifiche.
La specificità sarà data dal diploma (o dai diplomi) in strumento musicale o
composizione e/o laurea/e presentate al momento della presentazione delle domande:
domande di assunzione a quel punto. (Ovviamente parliamo di anni nei quali non esisterà
più il precariato e graduatorie interminabili)
Questa abilitazione sarà strutturata in tre anni incentrati sui 3 livelli:
- Primaria
- Secondaria di 1° grado
- Secondaria di 2° grado e/o Licei Musicali
e si potrà scegliere di prendere l'abilitazione in modo integrale o parziale in ogni
momento della formazione del docente.
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Questa flessibilità consentirà a chi è interessato solamente alla primaria di frequentare
solo il 1° anno (con possibilità lavorative limitate alla sola primaria ovviamente);
a chi vuole insegnare musica alla scuola media farà solo i primi due anni (il primo livello
è obbligatorio e propedeutico al livello di secondaria di 1° grado);
infine, chi decide di abilitarsi direttamente per la secondaria di secondo grado potrà
frequentare il 2° e il 3° anno del corso (il secondo livello per analogia sarà obbligatorio e
propedeutico al livello di secondaria di 2° grado).
COSTI: Non dovrà superare 800€ annuali, per un totale di 2400€.
1° livello – primaria
= 800€
2° livello – secondaria di 1° grado = 800€
3° livello – secondaria di 2° grado = 800€
COSTI:
Ora facciamo un esempio sui costi effettivi per ogni abilitazione.
Primaria:
solo il 1° livello da conseguire, quindi 800€
Secondaria di 1° grado:
1° e 2° livello da conseguire, quindi 1600€
Secondaria di 2° grado:
2° e 3° livello da conseguire, quindi 1600€
Corso integrale dei 3 livelli: 1°, 2°, 3° livello da conseguire, quindi 2400€.
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7.3. Esempi di applicazione della "Abilitazione Unica"
Ora facciamo un esempio pratico sull'accesso ai vari insegnamenti:
A100 + diploma di strumento
Puoi insegnare strumento per la scuola elementare (se previsto), media e i licei musicali.
A100 + 2 diplomi di strumento
Puoi insegnare uno dei 2 strumenti per la scuola elementare (se previsto), media e i licei
musicali (ovviamente si accede più facilmente nella graduatoria con il punteggio più
alto).
A100 + diploma di composizione
Puoi insegnare solfeggio, teoria, armonia e composizione nei licei musicali e tutte le
materie relative e/o complementari a quelle citate.
A100 + laurea in musicologia
Puoi insegnare storia della musica nelle scuole medie e superiori.
Ecco quale sarà il risultato: 1 sola abilitazione e 1 sola spesa.
Diventi Docente di Musica e Strumento musicale e basta, per la vita.
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NOTA: eventuali modifiche alla presente bozza potranno essere effettuate in una
prossima sede di discussione.
Maestro Claudio Azzarello Lo Forte
A nome proprio e per conto dei docenti del gruppo:
DOCENTI SCUOLA PUBBLICA sezione MUSICA
(A031, A032, A077, Primaria e Licei Musicali)
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