Proposta di Riforma della FORMAZIONE MUSICALE nella Scuola Pubblica Italiana (Versione 1.4.1) INDICE: PAG. 1. Premessa 1 2. 2.1. Introduzione Prospetto dei gradi di istruzione 3 6 3. 3.1. 3.2 3.3 3.4. 3.5. 3.6. LA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA Prospetto di organizzazione - Biennio propedeutico Prospetto di organizzazione - Triennio orientativo Reclutamento docenti Organizzazione organico Retribuzione Nuove classi di concorso 8 9 10 11 11 11 11 4. 4.1 4.2. 4.3. 4.4. 4.5. LA MUSICA NELLE SCUOLE SECONDARIE – 1° GRADO Educazione Musicale: A032 Reclutamento Organizzazione organico Retribuzione Nuova classe di concorso: A-30 ex 32/A (l'arte di complicare la vita) 12 12 14 14 14 15 5. 5.1. 5.2. 5.3. 5.4. 5.5. 5.6. SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE – 1° GRADO Prospetto Scuola Media ad Indirizzo Musicale Reclutamento Organizzazione organico Retribuzione Classi di concorso di strumento nella SMIM (secondaria di 1° grado) Nuove classi di concorso sulla base della "TABELLA A" 16 18 19 19 19 20 21 6. 6.1. 6.2. 6.3. 6.4. 6.5. 6.6. 6.7. LICEI MUSICALI – 2° GRADO (A031) 22 Un pò di storia L'attuale situazione Prospetto delle materie Come dovrebbe essere un liceo musicale Reclutamento docenti Organizzazione organico scolastico Retribuzione 22 22 23 24 26 26 27 7. IL RECLUTAMENTO DEL FUTURO 29 7.1. 7.2. 7.3. Abilitazione unica Come dovrebbe essere il corso abilitante ideale Esempi di applicazione dell'abilitazione unica 29 31 33 La Didattica della Musica oggi nella Scuola Statale Italiana. Riflessioni personali e proposte per il futuro 1. PREMESSA Siamo in un periodo storico molto particolare; un periodo difficile dal punto di vista economico e sociale che ci sta portando nuovamente ad una separazione netta tra le classi sociali, e tutti i settori sono in difficoltà, soprattutto nell’ambito artistico e, per quanto ci riguarda, in quello musicale. Ciò ha determinato in moltissimi musicisti la necessità di rivolgersi al mondo dell’insegnamento per ovviare alle difficoltà generate dalla diminuzione del lavoro di interprete sia del repertorio classico (le orchestre stabili sono sempre meno "stabili" e sempre più precarie), che di quello moderno. Ma qualcuno si chiede come sia possibile che negli ultimi anni tutti siano diventati insegnanti di musica e di strumento musicale? Siamo sicuri che tutti siano in grado di svolgere questa delicata professione in modo adeguato? L’attività didattica richiede la capacità e la voglia di studiare continuamente, di tenersi aggiornati e di mettere continuamente in discussione le proprie conoscenze, richiede inoltre una continua ricerca verso l’affinamento delle specifiche metodologie. E’ sicuro che tutti lo svolgano con questa passione ed entusiasmo? Non parliamo poi di ciò che riguarda le effettive competenze o il livello umano e culturale! Elementi basilari per lo svolgimento di questa attività. Persone fortemente carenti sotto questi profili potranno mai essere dei riferimenti e delle guide per i propri allievi? E’ anche vero che nella scuola pubblica ci troviamo sempre di fronte ad allievi di tutti i tipi e spesso disomogenei: si va dagli allievi più motivati a quelli con grandi attitudini e ambizioni professionali, quelli appassionati ma con minori capacità ecc. 1 Quanti docenti oggi hanno coscienza del ruolo sociale e formativo che la didattica deve avere, guidando l’allievo verso un percorso in cui accrescere la sensibilità musicale e sviluppare una capacità analitica di ciò che lo circonda fuori e dentro il mondo della musica? Il mondo della scuola spesso si allontana dalle realtà lavorative di chi vive i mestieri e le professioni di cui si parla. Ovviamente ciò si manifesta in quelle materie e discipline che hanno la caratteristica di mutare le proprie competenze nel campo lavorativo. Così capita che ad un mondo musicale fortemente cresciuto, capace di sfornare un’infinità di musicisti che, sulla scia di una predisposizione eccezionale raggiungono un livello tecnico notevole sotto il profilo sia tecnico che stilistico, si contrappone un mondo didattico nella scuola veramente povero di contenuti e pressappochista, in cui pochi sono quelli che insegnano con una forte consapevolezza. A noi docenti e ricercatori didattici, oggi, tocca il compito di riportare la didattica agli alti livelli che le competono e una buona riforma della scuola deve necessariamente passare attraverso chi la "buona scuola" fino adesso l'ha vissuta in prima persona. Maestro Claudio Azzarello Lo Forte Docente e ricercatore didattico musicale 2 2. INTRODUZIONE L'educazione musicale in Italia, anche se abbiamo avuto qualche miglioramento, è legata a dei programmi ministeriali molto vecchi e a riforme confuse o spesso bloccate. Se si da uno sguardo alla storia della legislazione sulla formazione musicale scolastica dalla legge Casati del 1859 e dal '900 fino ad arrivare ad oggi non è difficile accorgersi di come la musica sia stata spesso dimenticata, o comunque relegata nell'ambito di quelle attività marginali e non necessarie per la formazione dell'individuo; eppure, nell'ambito della didattica musicale e dello strumento, importanti e numerosi passi avanti si sono compiuti e si compiono, ancora dovuti però spesso ad iniziative di privati e associazioni. In Italia è sempre stata radicata una certa credenza basata sulla necessità di possedere particolari doti innate o una particolare predisposizione per affrontare lo studio della musica, pertanto sono mancate per troppo tempo adeguate ricerche scientifiche legate ai processi di apprendimento musicale. I miglioramenti ed i successi in questo campo sono arrivati invece troppo tardi rispetto ad altri paesi, dove esiste una tradizione pedagogico-musicale ben più radicata che da noi. Si prenda ad esempio la superficialità con la quale il Decreto Ministeriale del 1945 esplicava il programma di insegnamento musicale nella Scuola Materna: "Frasi cadenzate. Brevissime melodie ritmiche. Canto da fermi e in movimento. Canti religiosi e cori popolari" ³ All'estero, molto prima di questa data, si erano già diffuse metodologie e pratiche d'insegnamento musicale tutt'oggi applicate in tutto il mondo e considerate di grandissima importanza nel settore, tra le quali: la metodologia di Emile Jacques Dalcroze, nata in Svizzera nel 1910, ma che si sviluppò soprattutto dopo la Prima Guerra Mondiale; il 'metodo Ward', nato in America nel 1914; lo Schulwerk del compositore tedesco Carl Orff, che si avvicinò ai problemi di educazione musicale nel 1924; le idee e le riflessioni del belga Willems, confluite nella sua prima opera, "L'orecchio musicale" del 1933; il metodo per l'insegnamento del violino rivolto ai bambini a partire dai 3 anni di età, ideato negli anni '30 dal giapponese Shinichi Suzuchi; il metodo di Zoltan Kodaly ungherese, che si occupo' di apprendimento musicale fin dal 1935. 3 Di tutte queste importanti metodologie proposte nel mondo della didattica musicale ben poco venne applicato nei programmi scolastici. Verrebbe da chiedersi a chi spettava il compito di veicolare in maniera ufficiale queste metodologie tramite la legislazione scolastica. Se guardiamo bene oggi con il nuovo ddl 2994 non ci siamo spinti oltre, visto che il massimo che hanno saputo riportare nel decreto indica soltanto quanto segue: "il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche, delle competenze nella musica e nell’arte" * (*) Capo 2, articolo 2, comma 3 dell'attuale ddl 2994 A questo punto non restava altra soluzione che reagire a quest'altro scempio, infatti il presente documento nasce dalla volonta dei docenti di musica d'Italia, rappresentati dal gruppo "DOCENTI SCUOLA PUBBLICA sezione MUSICA (A031, A032, A077 e LICEI MUSICALI)" allo scopo di rendere note e diffondere, anche ai non addetti ai lavori, tutte quelle strategie per sviluppare un ambiente di apprendimento ottimale della musica nelle scuole statali di ogni grado di istruzione. Da tempo come ricercatore didattico e insegnante di musica (educazione musicale, A031/A032) e strumento (Strumenti a Percussione, AI77), ho avuto modo di sperimentare varie tipologie di scuole di musica (statali, accademiche, private ecc.) e in ogni scuola spesso si avverte un vuoto didattico e organizzativo che tenga conto dell'esigenza di una "didattica funzionale" che si adatti alle varie fasi evolutive degli allievi e che sia trasparente nella trasmissione di nozioni e contenuti da trasmettere durante il percorso di crescita musicale. L'insegnamento della musica, infatti, non rispecchia le attuali richieste del pubblico che nel frattempo, invece, vista l'attuale disorganizzazione, si sta facendo un'idea sbagliata dello studio della musica. Questo negli ultimi anni ha costituito un grave problema non solo nelle scuole pubbliche di massa (secondarie di 1° e 2° grado), ma anche con i Conservatori di Musica di Stato, che è ancora più grave visti gli obiettivi di tale istituzione. 4 Negli ultimi anni infatti c'è stata una corsa di molti allievi verso i conservatori; conservatori dove sono nati corsi di musica moderna, ma che strutturati così come sono, di moderno hanno ben poco e suddivisi, non so con quale criterio, in corsi di jazz o di musica pop, come se questi due generi rispecchino tutta la musica moderna; conservatori che hanno determinato spesso negli anni passati la selezione dei Maestri in modo a dir poco discutibile e in cui, in alcuni casi, gli insegnanti, una volta risolto il problema di un posto fisso con ottima retribuzione, hanno tirato i remi in barca e si sono trasformati in perfetti impiegati statali, con conseguente morte della passione, dell’emozione e della musica. Tutto ciò nel paese considerato la patria della musica non possiamo permetterlo, pertanto in questa fase della riforma della scuola pubblica chiediamo che l'AFAM si occupi dei Conservatori e resti fuori dall'organizzazione dei Licei Musicali che, come scuola secondaria di 2° grado, fanno parte di esclusiva gestione del MIUR. Una riforma della scuola ovviamente presenta anche il problema del reclutamento dei docenti. Vista la stratificazione dei precari degli ultimi anni (causata da varie modalità di abilitazione: concorso, SSIS, SISSIS, TFA, PAS, Bi.For.Doc. etc.. etc..) alla quale abbiamo assistito e senza potere esprimere il nostro punto di vista, ci permettiamo di proporre, di seguito, dei criteri di assunzione del personale organizzato in modo logico in base ad una scaletta di precedenze, tra le varie tipologie di precari che, tenga conto di criteri logici dovuti a precedenze di anzianità e conseguenti competenze adeguate agli incarichi da assegnare. La formulazione dei disegni di legge dovrebbe tener conto dell'opinione degli insegnanti, cosa mai avvenuta. Cominceremo, partendo dai gradi più bassi di istruzione fino ad arrivare a quelli più alti e, per la scelta degli indirizzi musicali e per la scelta degli strumenti musicali, prendendo in considerazione le esigenze tipiche della musica accademica e quelle della musica moderna. Come coordinatore nazionale del gruppo facebook DOCENTI SCUOLA PUBBLICA sezione MUSICA (A031, A032, A077, Primaria e Licei Musicali) scrivo questo documento a nome di migliaia di insegnanti iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento e in collaborazione con i colleghi musicisti e musicologi. 5 Il coordinamento nazionale dei precari delle G.A.E. ad indirizzo musicale, dopo aver letto attentamente con i colleghi nelle riunioni provinciali il DDL del 12 Marzo 2015 e del 27 Marzo 2015, ha ritenuto opportuno fare presente che questo disegno di legge, sia nella prima che nella seconda versione, non tiene conto delle vere necessità della scuola e dei docenti; in poche parole la riforma che si vuole attuare tiene conto più della situazione economica che non di quella didattica e funzionale delle istituzioni scolastiche. Queste ultime dovrebbero veramente essere adeguate e garantire l'istruzione nella scuola pubblica di stato secondo il principio di democrazia. Attualmente l'abilitazione A031/A032 conseguita dagli attuali precari delle GAE è valida solo nella scuola media e superiore. Nel ddl non si fa riferimento alla necessità di regolamentare lo studio della musica nella scuola primaria e nella scuola superiore, inoltre la classe di concorso A031 (educazione musicale nella scuola superiore) nella quale ci siamo abilitati e con la quale risultiamo in GAE è assente dai piani di studio di tutte le scuole secondarie di secondo grado, fatta eccezione per i Licei Musicali e Coreutici. In tutti questi anni di precariato noi docenti abbiamo visto il MIUR limitarsi ad emanare delle linee guida inconcludenti che si limitavano a descrivere cosa fare, ma mai come attuarlo. Pensiamo che sia ovvio, visto che dei burocrati di un Ministero non possono avere le competenze e l'esperienza di chi la formazione musicale la vive giorno per giorno. 6 2.1. – PROSPETTO DEI GRADI DI ISTRUZIONE PROSPETTO DEI GRADI DI ISTRUZIONE Tipologia di scuola Com'è.. Come dovrebbe essere.. PRIMARIA (scuola elementare) L'unica normativa prevista ad oggi è il DM8 (2011), per il resto non è ancora attivo nessun corso di musica per tale grado d'istruzione. Nel frattempo si stanno organizzando dei corsi di aggiornamento per i docenti di ruolo (e non) delle A031, A032, A077. Non esiste attualmente una classe di concorso, ne tanto meno dei corsi abilitanti. Attualmente è prevista per le sole classi 3°, 4° e 5°. Il corso dovrebbe essere avviato nelle 5 classi della scuola elementare: CdC ? Biennio inferiore: propedeutico 1° - 2 ore a sett. (in 2 giorni diversi) 2° - 2 ore a sett. (in 2 giorni diversi) Triennio superiore: orientativo 3° - 3 ore a sett. (in 3 giorni diversi) 4° - 3 ore a sett. (in 3 giorni diversi) 5° - 3 ore a sett. (in 3 giorni diversi) Le risorse professionali impiegabili per la realizzazione delle attività musicali fanno parte dell'organico d'istituto o possono provenire da altre istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. SECONDARIA Il corso prevede l'istruzione musicale di livello base, ma va aggiornata di 1° perchè è sempre la stessa da circa 40 (normale) Differenziata in base agli obiettivi degli studenti: - normale - indirizzo musicale (quindi di supporto allo studio dello strumento musicale). A032 SECONDARIA Il corso prevede l'avvio di un corso musicale strumentale da 4 strumenti, di 1° (ind. musicale) scelti dal collegio docenti in base alle Si dovrebbe aumentare la scelta degli strumenti quantomeno ad 8 (che viene già chiamato doppio corso, ma che di doppio non ha niente visto che 8/10 strumenti musicali sarebbero il minimo della scelta). A077 SECONDARIA I Licei Musicali dovrebbero preparare Dovrebbero essere strutturati come corsi all'ammissione ai conservatori, ma preparatori all'ammissione al conservatorio di 2° A031 anni! richieste, pertanto insufficienti alla preparazione per il Liceo Musicale. Non si prevede l'impiego di altro personale complementare che sia Si dovrebbe invece potenziare l'offerta funzionale ad un normale svolgimento formativa preesistente con 1 insegnante di di un corso ad indirizzo musicale. solfeggio e teoria musicale (1 ogni 2 strumenti presenti) e 1 insegnante di musica d'insieme. La valutazione dovrebbe essere effettuata facendo la media dei voti dei 3 insegnanti. Attualmente esiste solo nei "Licei Musicali e Coreutici" così come sono organizzati non raggiungeranno mai quest'obiettivo. C'è l'obbligo di scegliere da subito 2 strumenti musicali: 1 monodico e 1 polifonico. Ma perchè!?!? Inoltre sono totalmente assenti gli strumenti e i corsi di studio moderni. 7 per i corsi di strumento destinati all'indirizzo classico/accademico o a scuole di pari livello per gli strumenti musicali moderni o per corsi ad indirizzo moderno. Tratteremo questo argomento direttamente in modo più approfondito nella sezione "Licei Musicali e Coreutici". 3. LA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA Nella mia carriera di docente di musica, ho lavorato a progetti pomeridiani di musica per la scuola primaria nelle scuole statali e con ottimi risultati, proprio quest'anno, dopo anni di lavoro nell'ambito, ho fatto esperienza per un progetto inserito nel nostro monte ore, di 18 ore a settimana, programmato in base al decreto ministeriale DM8/2011. Ho frequentato anche un corso di aggiornamento sulla musica nella primaria organizzato dall' USR, attraverso il quale ho conseguito un attestato. In base alla mia esperienza, nel corso degli anni, ritengo che la musica in questo grado di istruzione, andrebbe affidata a docenti, realmente motivati a lavorare per questa fascia d'età, prima ancora che con la musica in generale e soprattutto che essi siano coscienti dei processi di apprendimento musicali specifici di questa fascia d'età. Il Decreto Ministeriale D.M. n.8 del 2011 riporta nei contenuti delle linee guida quanto segue: "Il comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica, presieduto dal Prof. Luigi Berlinguer, ha sostenuto e promosso a suo tempo l'emanazione del D.M. n.8/2011, con la prospettiva del graduale inserimento della pratica musicale nel curriculum di base di tutti gli studenti ed ha sostenuto un'intensa attività di promozione delle attività musicali nelle scuole ed ha dato suggerimenti all'Amministrazione per l'organizzazione di attività di formazione del personale docente. Il D.M.8/2011, pur non introducendo novità di tipo ordinamentale, considera e determina titoli di studio dei docenti e strumenti organizzativi attraverso i quali cominciare, in particolare nella scuola primaria, un cammino coerente per la diffusione della cultura e della pratica musicale". Ma al capitolo Procedure e adempimenti relativi all'attuazione e nel dettaglio nel paragrafo a) Risorse umane, si ricomincia a parlare di "utilizzo del personale docente". "Le risorse umane utilizzabili per la realizzazione delle attività musicali di cui all'art. 9 del D.M. n.8/2011, fanno parte dell'organico d'istituto o possono provenire da altre istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. I docenti, interni o esterni all'istituzione scolastica, delle tipologie indicate nel D.M.8/11, potranno chiedere di essere utilizzati nella scuola primaria, ai sensi dell'art. 6 ter del CCNI per le utilizzazioni, o potranno essere impegnati nel progetto d'Istituto tramite utilizzo del FIS e a seguito di stipula di protocolli d'intesa fra Istituzioni". In ogni caso penso che il personale debba poter accedere per scelta e non debba essere un'imposizione calata dall'alto, tanto per avviare delle assunzioni di massa del personale prive di un'organizzazone ben precisa. 8 3.1. PROSPETTO DI ORGANIZZAZIONE DELLA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA BIENNIO PROPEDEUTICO * BIENNIO: 1ª e 2ª elementare ➢ Pratica corale ➢ Musica d'insieme PRATICA CORALE MUSICA D'INSIEME 1ª 1 ora 1ª 1 ora 2ª 1 ora 2ª 1 ora (*) Le diciture relative alle tipologie delle attività riportate nelle tabelle hanno valore puramente indicativo e possono naturalmente interessare una pluralità di attività connesse alle pratiche musicali in raccordo anche con progetti di carattere interdisciplinare (musica e teatro, multimedialità, danza ecc.) Questa fascia di età si presta in modo particolare all'approccio alla musica tramite i due strumenti musicali più istintivi: la voce e la percussione. Ci rifaremo ovviamente alla metodologia Kodaly per quanto riguarda l'ambito della vocalità e della percezione e allo "Strumentario Orff" per la percussione e la musica d'insieme. La bibliografia del settore è abbastanza ampia, ma ciò che farà la differenza sarà l'inserimento, direttamente nel Piano dell'Offerta Formativa, di una programmazione sempre aggiornabile e flessibile nel tempo in base alle esigenze, prevedendo anche un incontro mensile tra i docenti di musica. 9 3.2. PROSPETTO DI ORGANIZZAZIONE DELLA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA TRIENNIO ORIENTATIVO * TRIENNIO: 3ª,4ª,5ª elementare ➢ Pratica strumentale ➢ Pratica corale ➢ Musica d'insieme PRATICA STRUMENTALE PRATICA CORALE MUSICA D'INSIEME 3ª 1 ora 3ª 1 ora 3ª 1 ora 4ª 1 ora 4ª 1 ora 4ª 1 ora 5ª 1 ora 5ª 1 ora 5ª 1 ora (*) Le diciture relative alle tipologie delle attività riportate nelle tabelle hanno valore puramente indicativo e possono naturalmente interessare una pluralità di attività connesse alle pratiche musicali in raccordo anche con progetti di carattere interdisciplinare (musica e teatro, multimedialità, danza ecc.) Una volta risolti i prerequisiti del biennio, gli obiettivi dei triennio saranno di tipo orientativo e formativo di base. Nel DM n.8/2011 si parla anche di "pratica strumentale" e pertanto questo triennio dovrebbe essere caratterizzato da uno strumento fisiologicamente e musicalmente compatibile con l'allievo di tale fascia d'età. 10 3.3. Reclutamento docenti Si è parlato del reclutamento docenti in sovrannumero nelle attuali classi di concorso: A031/A032. L'unico documento dove si fa qualche riferimento alla musica nella scuola primaria è il DM n.8/2011. Vorremmo precisare che le famose "utilizzazioni" non devono essere utilizzate come sistema per obbligare l'immissione in ruolo in una classe di concorso diversa dalla propria. Se si potrà lavorare nella primaria anche con la A031, A032 e A077, dovrà essere una scelta e non un'imposizione. In ogni caso all'emanazione del D.M. n.8 del 2011 non era presente una classe di concorso per la musica nella primaria. 3.4. Organizzazione organico scolastico Nella scuola primaria il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere fissato a 18/20 e gli allievi dovrebbero avere le ore di corso suddivise e non consecutive sia al biennio che al triennio. E 18 dovrebbero essere le ore di lavoro settimanali del docente. 3.5. Retribuzione La retribuzione, trattandosi di professionisti non dovrebbe in ogni caso scendere mai sotto i 20€ netti all'ora (per un totale di 20 ore settimanali, 80 ore mensili) corrispondenti ad uno stipendio netto di 1600€ al mese. 3.6. Nuove classi di concorso Ad oggi nemmeno il documento "TABELLA A" sulle nuove classi di concorso (anche se si tratta solo di una bozza), presenta le nuove classi di concorso, ma non c'è nessun riferimento sulla nuova classe di concorso per la scuola primaria, e questo ci fa riflettere sulle reali intenzioni di potenziamento della musica nella scuola primaria da parte del MIUR. 11 4. LA MUSICA NELLE SCUOLE SECONDARIE 4.1. Educazione musicale: A032. Questo è un argomento molto vario e ampio che nella scuola pubblica non è mai stato approfondito in modo da ottenere, a sua volta, dei risultati concreti sul campo. Potrei citare frasi di famosi e competenti didatti della musica in questo settore, ma preferisco parlare direttamente della mia esperienza nella scuola media come allievo (1986/1989) e, come docente oggi, di questa materia. Non mi entusiasmava all'epoca, come allievo, e non mi entusiasma il lavoro di oggi! Se una disciplina didattica, si studia con volontà si impara comunque, ma se riesci a farlo con entusiasmo il suo apprendimento è ancora più facile e, l'esperienza ci insegna, che ciò che si impara divertendosi non si scorda mai. Da ciò si evince che, l'educazione musicale nelle scuole medie è tutto l'opposto (!) e la cosa grave è che l'insegnamento di tale disciplina non sia cambiato dagli anni '80 ad oggi. Si parla quindi, di quasi 40 anni di riforme ed inutili "linee guida" del MIUR. Che cosa ci sarebbe da fare? E' ovvio che gli intenti e la predisposizione di chi studia l'educazione musicale (oggi chiamata "musica", ma sempre di educazione musicale si tratta!), saranno sempre inferiori a quelli di chi sceglie la scuola media ad indirizzo musicale per suonare uno strumento. Ma a questo punto si rende necessario al più presto prendere dei provvedimenti al fine di rendere il corso di educazione musicale più produttivo dal punto di vista dell'ascolto attivo, della trasversalità con le altre materie e, volendo, anche dal punto di vista orientativo. Le strategie per ottenere questi risultati andrebbero finalmente analizzate, per la prima volta, da una commissione di docenti della scuola e docenti di musica moderna, in ogni caso analizzando tutto tramite un monitoraggio dei risultati. Ovviamente, come in tutti campi, ci saranno insegnanti più o meno predisposti a questo settore d'insegnamento. Il MIUR proprio per tali motivazioni, dovrebbe tenere conto che non sempre le decisioni possono venire esclusivamente dall'alto come se loro fossero i detentori assoluti dell'unica verità sulla didattica musicale. 12 Se un allievo si trova in una condizione di lavoro ottimale, lo stesso affronterà con entusiasmo gli studi relativi alla materia. Allo stesso modo è anche vero che questo entusiamo può trasmetterlo ancora di più un insegnante, motivato, che svolge questo compito con passione e professionalità. La nuova riforma della scuola dovrebbe essere avviata prevedendo dei margini di modifica funzionali ai processi di apprendimento. Appare chiaro che in questo grado di istruzione, l'oggetto degli obiettivi didattici, non saranno le conoscenze più o meno ampie dell’insegnante, ma l’allievo con i suoi limiti, le sue difficoltà e le sue ansie, che potrà finalmente essere guidato in un percorso di apprendimento che rispecchi adeguatamente le sue capacità e i suoi limiti, creando uno stabile punto di riferimento. Purtroppo si è avuto modo di avere a che fare con programmi nei quali, troppo spesso, manca una corretta guida all’ascolto; non si punta a far apprezzare la musica nell’accezione più ampia, formando una identità colta e autonoma che tenga conto di tutti i generi musicali dando loro la giusta importanza. Si deve pur tuttavia riconoscere che alcune oasi felici ci sono; luoghi dove, per un insieme di fattori casuali e fortunati, si sono creati ambienti veramente stimolanti, dove gli allievi possono trarre importanti benefici di crescita e proficui insegnamenti. Il vero problema è che queste realtà sono limitate, non si fondano su organigrammi e programmi efficaci studiati con attenzione e lungimiranza, ma esclusivamente sulla qualità di quegli insegnanti con la I maiuscola presenti casualmente in quegli organici. Soltanto la sperimentazione, la ricerca e lo sviluppo della creatività possono determinare qualcosa di interessante e di appassionante. Ma al di là dell’indole individuale di ogni singolo allievo, sarà compito dell’insegnante aiutarlo, attraverso un processo culturale e di apprendimento, che lo avvicini alla musica in modo più ampio e profondo, sano culturalmente, stimolante e al contempo creativo che metta in evidenza le singole predisposizioni elettive e qualità individuali. Le riflessioni che si possono desumere da tutto ciò sono infinite e, non è sicuramente oggetto di questa trattazione dilungarci oltre, ma di certo se vogliamo riportare la formazione musicale delle scuole pubbliche ai livelli di una nazione da secoli riconosciuta ed apprezzata per la cultura musicale, non possiamo esentarci noi docenti dall'interagire, per quello che a noi e per la nostra esperienza ci compete, in maniera efficace con l'istituzione preposta (il MIUR). 13 4.2. Reclutamento docenti Dando validità concorsuale ad ogni sistema abilitante o in riferimento ai vari concorsi, il reclutamento docenti dovrebbe tenere conto, quantomeno, di questa scaletta di priorità cronologica: 1. Vincitori di concorso del 1990 2. Vincitori di concorso del 1995 (se c'è stato per la musica) 3. Vincitori di concorso del 1999 4. Docenti inseriti nelle GAE (2000/2009) 5. TFA pre concorso 2012 6. Vincitori di concorso del 2012 (per musica non c'è stato) 7. TFA post concorso 2012, PAS, Bi.For.Doc ecc. ecc. 8. Graduatorie d'Istituto in attesa di abilitazione 9. Graduatorie d'Istituto senza abilitazione STOP * (tutte le categorie in coda alle precedenti e non a pettine) 4.3. Organizzazione organico scolastico Nella scuola secondaria di 1° grado il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere fissato a 20 allievi per classe. Le ore per questa materia dovrebbero essere 3 a settimana, da organizzarsi in base alle esigenze previste dal Piano dell'Offerta Formativa della scuola. Le ore settimanali del docente dovrebbero essere 15 di lezione frontale. 4.4. Retribuzione La retribuzione non dovrebbe in ogni caso scendere mai sotto i 30€ netti all'ora (per un totale di 15 ore settimanali, 60 ore mensili) corrispondenti ad uno stipendio netto di 1800€ nette al mese. 14 4.5. Nuova classe di concorso: A-30 ex 32/A (l'arte di complicare la vita) La precedente classe di concorso, denominata precedentemente A032, viene cambiata in A-30 NUOVA CLASSE DI CONCORSO E DI ABILITAZIONE E CORRIPONDENZA CON PRECEDENTI CLASSI DI CONCORSO CODICE Requisiti di accesso classi di abilitazioni Titoli di accesso D.M. 39/1998 (Vecchio ordinamento) Titoli di accesso D.M. 22/2005 (lauree specialisitche e integrazione vecchio ordinamento) Titoli di accesso Lauree magistrali D.M. 270/2004 Note Indirizzi studi DENOMINAZIONE DA-Tradizioni musicali extraeuropee A–30 Musica nella scuola secondaria di I grado ex 32/A Educazione musicale nella scuola media Laurea in Musicologia; Laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. (1) Diploma di paleografia e filologia musicale. Diploma di: Canto; Composizione; Composizione polifonica vocale; Nuova didattica della composizione; Didattica della musica; Direzione di orchestra; Musica corale e direzione del coro; Musica elettronica; Musica sacra; Musica vocale da camera; Prepolifonia; Strumentazione per banda; Jazz; Arpa; Chitarra; Contrabbasso; Fisarmonica; Liuto; Mandolino; Organo e composizione organistica; Pianoforte; Viola; Viola da gamba; Violino; Violoncello; Strumenti a fiato. Attestati finali di corsi musicali straordinari di durata complessiva di studi non inferiore a sette anni, svolti presso i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati. Attestati finali di corsi musicali speciali permanenti (strumenti a percussione, sassofono) di durata complessiva non inferiore a sette anni, svolti presso i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati. LS 24-Informatica per le discipline umanistiche (2) LS 51-Musicologia e beni musicali (2) LS 73-Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale (2) LS 95 – Storia dell’arte (2) 15 LM 43-Metodologie informatiche per le discipline umanistiche (2) LM 45-Musicologia e beni culturali (2) LM 65-Scienze dello spettacolo e produzione multimediale (2) LM 89 – Storia dell’arte (2) DA-Biblioteconomia e filologia moderna DA-Biblioteconomia e bibliografia musicale DA-Canto DA-Composizione DA-Composizione audiovisiva e sound design DA-Composizione e arrangiamento jazz DA-Composizione per orchestra di fiati DA-Didattica della musica e dello strumento DA-Direzione di coro e composizione corale DA-Direzione d’orchestra DA-Direzione per orchestra di fiati DA-Discipline compositive DA-Discipline didattiche, DA-Discipline d’insieme, DA-Discipline esecutive DA-Discipline etniche DA-Discipline informatico-musicali DA-Discipline letterarie DA-Discipline musicali DA-Discipline musicologiche DA-Discipline orchestrali DA-Discipline teorico pratiche DA-Discipline musico terapiche DA-Discipline relative al canto, DA-Discipline relative alla direzione, DA-Discipline relative alla musica sacra DA-Discipline relative alla rappresentazione scenica musicale DA-Discipline storiche DA-Discipline tecnologico-compositive DA-Discipline tecnologico-elettroacustiche DA-Discipline tecnologico-interpretative DA-Discipline tecnologico-multimediale DA-Discipline teorico-analitiche DA-Discipline teorico applicative DA-Formazione orchestrale DA-Jazz DA-Maestro al cembalo DA-Maestro collaboratore DA-Maestro sostituto e korrepetitor DA-Management musicale DA-Management dell’impresa culturale e dello spettacolo DA-Musica antica DA-Musica applicata DA-Musica da camera DA-Musica elettronica DA-Musica e nuove tecnologie DA-Musica jazz DA-Musica popolare DA-Musica, scienza e tecnologia del suono DA-Musica vocale da camera DA-Musiche tradizionali DA-Musicoterapia DA-Sound design e musica per il cinema Da-Strumentazione e composizione per orchestra di fiati Da-Strumentazione per orchestra di fiati DA-Strumenti a corda, DA-Strumenti ad arco, DA-Strumenti a fiato, DA-Strumenti antichi DA-Strumenti a percussione DA-Strumenti a tastiera, DA-Strumenti della tradizione etnica e popolare DA-Tecnico di sala di registrazione DA-Tradizioni musicali extraeuropee SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (1 )Detta laurea è titolo di ammissione purché il piano di studi seguito abbia compreso le discipline fondamentali specifiche per l'indirizzo della musica (teoria musicale, semiologia della musica, elementi di armonia e contrappunto, storia della musica). ( Vedi Tab. A/1 ) (2) Con almeno 48 crediti nel settore scientifico disciplinare L–ART/07 - Musica; E’ titolo abilitante per l’insegnamento della disciplina compresa nella classe di concorso anche l’abilitazione del pregresso ordinamento 31/A-“Educazione musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado” 5. SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE: A077 L'attuale scuola media ad indirizzo musicale presenta notevoli criticità dal punto di vista organizzativo che non rendono agevole il raggiungimento degli obiettivi tipici di una scuola ad indirizzo musicale. Che significa scuola ad "indirizzo musicale"? La scuola media ad "indirizzo musicale" per essere definita tale, deve contenere nell'ambito del suo organico e nella pienezza della funzionalità didattica, quei tratti distintivi di una scuola che, pone un pò più al centro la musica in modo da avere un'organizzazione al suo interno che consenta all'allievo di capire in pieno il mondo della musica e che nel contempo gli fornisca quelle competenze che, costituiranno poi i prerequisiti di base per chi sceglierà di frequentare il Liceo Musicale. Ai giorni nostri purtroppo, non è ancora così per svariati motivi. Passiamo ad analizzare l'attuale struttura del corso ad indirizzo musicale nella scuola media: la strutturazione del corso prevede che lo stesso sia composto da un corso di soli 4 strumenti musicali, quasi sempre male assortiti. Ma, da addetti ai lavori ci viene spontanea una domanda: chi ha stabilito questo numero di strumenti scelti per ogni corso? Ci viene altresì spontaneo, in relazione a quanto detto, farne un discorso più logico legato alla scelta degli obiettivi da raggiungere e delle esperienze di musica d'insieme da potere conseguire in questo percorso triennale. La scuola media ad indirizzo musicale, appena verranno avviati i corsi di musica nella primaria, sarà la fase di passaggio intermedio nel detto percorso formativo (scuola primaria) e il Liceo Musicale. Per lo stesso motivo, ci sembra ovvio che si passi da 1 insegnante ad indirizzo musicale della primaria, ad almeno 3 della secondaria di 1° grado ad indirizzo musicale, e fino ai 5 del Liceo Musicale. Così, si otterrà un percorso sempre più dettagliato ed adeguato al livello di istruzione specifico. Diversamente, non basta nominare a scuola un insegnante di strumento per creare la scuola media ad indirizzo musicale, perchè di indirizzo tutto ciò ha ben poco. Per quanto fin qui detto, andrebbero organizzati corsi per almeno 10/12 strumenti (tra classici e moderni) tra i quali non potranno mancare obbligatoriamente quegli strumenti che, costituiscono le basi fondamentali della musica, quali per esempio gli "Strumenti a Percussione" vista la loro attinenenza con il primo elemento della musica: il ritmo. 16 Poi, ovviamente, tutti gli altri strumenti che rispondono agli altri due elementi della musica (melodia e armonia) e scelti preferibilmente in base al percorso che indirizza gli studenti verso i Licei Musicali. Vista però la difficoltà contingente, ad aumentare i corsi di strumento da 4 a 10, o addirittura 12, riteniamo possa essere più plausibile e funzionale, aumentare il numero dei corsi di strumento di due all'anno progressivamente, in modo da organizzare tutto in modo più logico e ordinato, in base alle richieste. Altro aspetto fondamentale, sarebbe quello di strutturare l'apprendimento della musica in 3 fasi: - SOLFEGGIO E TEORIA MUSICALE (al posto dell'educazione musicale per chi fa parte dei corsi ad indirizzo musicale) - STRUMENTO (costituto da tecnica dello strumento, studi e repertorio) - MUSICA D'INSIEME (gestito da un docente che abbia competenze di direzione d'orchestra, di direzione di coro e di composizione e arrangiamento per musica d'insieme) Ognuno di questi insegnamenti, dovrebbe essere assicurato, da 3 diversi Maestri, che effettueranno ognuno il proprio corso, con una propria valutazione finale. La valutazione finale complessiva, sarà la media dei voti delle 3 materie: solfeggio e teoria, strumento, musica d'insieme. 17 5.1. PROSPETTO SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE PROSPETTO SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO MUSICALE COM'E' SECONDARIA di 1° (indir. musicale) COME DOVREBBE ESSERE Il corso prevede l'avvio di un corso musicale strumentale da 4 strumenti, scelti dal collegio docenti in base alle richieste, pertanto insufficienti alla preparazione per il Liceo Musicale. Scelta tra 10/12 strumenti + materie complementari: solfeggio e teoria musicale, musica d'insieme. Organizzate in lezioni settimanali da: 1 lezione da 1h di solfeggio e teoria musicale la mattina (al posto Non si prevede l'impiego di altro dell'educazione musicale, attualmente personale complementare che inutile per chi frequenta l'indirizzo sia funzionale ad un normale musicale) svolgimento di un corso ad indirizzo musicale. 1 lezione da 1h di strumento (da frequentare il pomeriggio) 1 lezione di musica d'insieme (da 2 a 3 ore in base alle esigenze del momento). PROGRAMMAZIONE ORE DI LAVORO Lasciata all'esclusiva bravura del docente che da solo al momento deve insegnare il solfeggio, lo strumento e alternandosi con i colleghi organizzare la musica d'insieme. Dovrà essere organizzata e strutturata in modo ottimale tra i docenti nella scelta dei programmi di solfeggio, strumento e musica d'insieme. 18 15 NUMERO DI ALLIEVI DA 6 a 30, quelli che ci sono Tetto massimo di 12 allievi da tra gli iscritti.. Troppi. Non si gestire in 15 ore. potrà mai lavorare bene con tutti questi allievi in 18 ore. RETRIBUZIONE 1430€ al mese 19,86€ all'ora nette. - ci volete dare 500€ di bonus all'anno. 18 1800€ al mese 30€ all'ora nette. - vi potete tenere il bonus annuale di 500€. 5.2. Reclutamento docenti Dando validità concorsuale ad ogni sistema abilitante o in riferimento ai vari concorsi, il reclutamento docenti dovrebbe tenere conto, quantomeno, di questa scaletta di priorità cronologica: 1. Docenti inseriti nelle GAE (2000/2009) 2. TFA, PAS, Bi.For.Doc ecc. ecc. 3. Graduatorie d'Istituto * (ovviamente ogni categoria progressivamente aggiunta in coda e non a pettine alla precedente) 5.3. Organizzazione organica scolastico Nella scuola secondaria di 1° grado il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere fissato a 20 allievi per classe. Le ore per questa materia dovrebbero essere 3 a settimana, da organizzarsi in base alle esigenze previste dal Piano dell'Offerta Formativa della scuola. Le ore settimanali del docente dovrebbero essere 15 di lezione frontale. Diverso invece dovrebbe essere il numero degli allievi per ogni singolo strumento, poichè non trattandosi di lezioni collettive frontali bensì di lezioni singole, siamo di fronte ad una tipologia diversa di lezione, che potremmo definire molto più "artigianale". 5.4. Retribuzione La retribuzione non dovrebbe in ogni caso scendere mai sotto i 30€ netti all'ora (per un totale di 15 ore settimanali, 60 ore mensili) corrispondenti ad uno stipendio netto di 1800€ nette al mese. 19 5.5. Classi di concorso di strumento nella SMIM (SEC. di 1° GRADO) CLASSI DI CONCORSO PRE – RIFORMA BUONA SCUOLA C.D.C. AA77 AB77 AC77 AD77 AE77 AF77 AG77 AH77 AI77 AJ77 AK77 AL77 AM77 AN77 STRUMENTO ARPA CHITARRA CLARINETTO CORNO FAGOTTO FISARMONICA FLAUTO OBOE PERCUSSIONI PIANOFORTE SAXOFONO TROMBA VIOLINO VIOLONCELLO Ora dico.. Nel 2000, III Millennio della storia della musica mondiale, ne vogliamo parlare??? E dove sono finiti tutti gli altri strumenti? Ma soprattutto gli strumenti moderni dove stanno? (BATTERIA, BASSO ELETTRICO, CHITARRA ELETTRICA, PIANO E TASTIERE MODERNE, CANTO MODERNO) Ci vogliamo ricordare che i cittadini pagano le tasse del 2015 e non quelle del 1800? 20 5.6. Nuove classi di concorso sulla base della "TABELLA A" NUOVA CLASSE DI CONCORSO E DI ABILITAZIONE E CORRIPONDENZA CON PRECEDENTI CLASSI DI CONCORSO Requisiti di accesso classi di abilitazioni Titoli di accesso D.M. 39/1998 (Vecchio ordinamento) CODICE A-56 ex 77/A Titoli di accesso D.M. 22/2005 Titoli di accesso Lauree magistrali D.M. 270/2004 Note Indirizzi studi (lauree specialisitche e integrazione vecchio ordinamento) DENOMINAZIONE Qualsiasi diploma di Conservatorio del vecchio ordinamento relativo ad uno degli strumenti previsti nella scuola media a indirizzo musicale (Flauto; Oboe; Clarinetto; Saxofono; Fagotto; Corno; Tromba; Arpa; Chitarra; Strumento Strumenti a musicale percussione; nella scuola Pianoforte; secondaria di Violino; Violoncello; I grado Fisarmonica) Strumento musicale nella (1) Diploma di secondo livello relativo ad uno degli strumenti sottoelencati: Flauto; Oboe; Clarinetto; Saxofono; Fagotto; Corno; Tromba; Arpa; Chitarra; Strumenti a percussione; Pianoforte; Violino; Violoncello; Fisarmonica (1) DA-Biblioteconomia e filologia moderna (2) DA-Biblioteconomia e bibliografia musicale (2) DA-Canto (2) DA-Composizione (2) DA-Composizione audiovisiva e sound design (2) DA-Composizione e arrangiamento jazz (2) DA-Composizione per orchestra di fiati (2) DA-Didattica della musica e dello strumento (2) DA-Direzione di coro e composizione corale (2) DA-Direzione d’orchestra (2) DA-Direzione per orchestra di fiati (2) DA-Discipline compositive (2) DA-Discipline didattiche (2) DA-Discipline d’insieme (2) DA-Discipline esecutive (2) DA-Discipline etniche (2) DA-Discipline informaticomusicali (2) DA-Discipline letterarie (2) DA-Discipline musicali (2) DA-Discipline musicologiche (2) scuola media 21 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - Strumento musicale nella scuola secondaria di I grado ad indirizzo musicale 6. LICEI MUSICALI - 2° GRADO (A031) 6.1. Un po' di storia A partire dagli anni '70 in tutto il territorio italiano nascono diverse sperimentazioni di licei musicali. Alcune di queste coinvolgevano direttamente i conservatori (come nel caso di Parma, Milano, Trento), previa autorizzazione del MIUR. Col tempo, oltre a questi casi di licei musicali nati e operativi all'interno dei conservatori, la gran parte delle sperimentazioni ha previsto l'implemento di alcune discipline musicali all'interno del piano orario di altri indirizzi liceali. Mantenuta la sperimentalità fino all'anno 2009, i licei musicali sono stati definitivamente istituzionalizzati come licei ad ordinamento (quindi non più sperimentali) dalla Riforma Gelmini. I più antichi Licei Musicali, tuttora esistenti, sono quelli di Parma (dal 1970) e quello interno al Conservatorio di Milano (dal 1971), ancor'oggi operativi e di recente confermati nel loro assetto originale dal Ministero. 6.2. L'attuale situazione Il liceo musicale e coreutico è una delle scuole secondarie di secondo grado avviate dalla riforma Gelmini, che entrerà a pieno regime nell'anno scolastico 2014/2015. Il liceo nasce dalle basi delle sperimentazioni o dei licei paritari musicali e coreutici, istituite dalla riforma Moratti. Il liceo musicale veniva spesso associato ai conservatori su piano regionale (oggi questa è prerogativa di due soli casi nazionali, i Licei di Milano e Trento). Le materie caratterizzanti sono rispettivamente la musica, la teoria e storia della musica, lo studio di uno o più strumenti musicali e le esercitazioni orchestrali o corali, mentre per la sezione coreutica si studierà la danza, la storia e i diversi generi della danza, e esercitazioni coreutiche. 22 6.3. Prospetto delle materie Il piano di studi del liceo musicale e coreutico è il seguente: PROSPETTO DELLE MATERIE Discipline 1º biennio 2º biennio V I II III IV Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 2 2 2 Matematica 3 3 2 2 2 Fisica - - 2 2 2 Scienze naturali 2 2 - - - Storia dell'arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Esecuzione e interpretazione 3 3 2 2 2 Teoria, analisi e composizione 3 3 3 3 3 Storia della musica 2 2 2 2 2 Laboratorio di musica d'insieme 2 2 3 3 3 Tecnologie musicali 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale delle ore settimanali 32 32 32 32 32 Da tenere presente che, nonostante le normali materie scolastiche, lo strumento vada scelto doppio, uno monodico e l'altro polifonico. Ci chiediamo il perchè di questa illogica scelta! Non si riesce a far capire al MIUR che aggiungere uno strumento non è la stessa cosa di aggiungere una seconda materia e, costituendo lo studio di uno strumento un approccio molto personale e fisiologico, non può in alcun modo venire imposto per decreto. 23 6.4. Come dovrebbe essere un Liceo Musicale Il Liceo Musicale è una scuola secondaria di 2° grado che dovrebbe preparare degli allievi per il conservatorio, sembra ovvio, ma non può fare solo questo. Si tratta di una scuola pubblica che non può monopolizzare lo studio ai soli strumenti classici. I cittadini pagano le tasse e hanno anche il diritto di scegliere il proprio corso di studi. Attualmente invece esiste solo una forma di monopolio imposta dagli strumenti e corsi classici: tutto ciò è intollerabile; pertanto, visto che ci troviamo nell'anno 2015, l'impronta generale dovrebbe prevedere un'offerta più vasta, vicina alle richieste più attuali dei cittadini, infatti anche negli attuali Conservatori di Musica di Stato sono state aperte le cattedre di strumenti musicali moderni, ma che di moderno hanno poco visto che sono incentrati solo ed esclusivamente sul jazz. Innanzitutto si dovrebbe formare una commissione costituita da musicisti e didatti moderni, oltre ad una più classica che decida per il settore classico. Perchè strutturare una riforma per sperare di cambiarla tra 30/40 anni??? Facciamolo subito! Gli studenti chiedono già da ora dei corsi di batteria (che non è percussione), dei corsi di basso elettrico, di chitarra elettrica, pianoforte moderno e tastiere, e canto moderno. Vorrei ricordare che gli stessi licei musicali e coreutici hanno proprio questo problema. C'è chi già da ora va ad informarsi in segreteria per iscriversi nei licei musicali e coreutici, e non effettua l'iscrizione appena si rende conto che i corsi hanno un'impronta solo ed esclusivamente classica. I giovani vogliono Licei Musicali e Coreutici che prevedano anche indirizzi di studio moderni!, moderni come i soldi che portano in segreteria al momento dell'iscrizione! Ora ci rendiamo conto che tutto ciò non può avvenire da subito perchè per il MIUR si tratta di un campo totalmente nuovo. Per l'AFAM sarebbe invece improponibile, visto ciò che hanno combinato con i conservatori. In ogni caso non pretendiamo da una struttura ormai obsoleta dei provvedimenti moderni, ma quantomeno che i Licei Musicali (destinati ad un pubblico più ampio) forniscano una formazione molto più moderna e versatile. 24 Dal punto di vista della musica moderna chiediamo quindi di formare entro 5 anni una commissione di musicisti e didatti moderni relativa a questi corsi di musica: - Batteria - Basso elettrico - Chitarra elettrica - Pianoforte e Tastiere - Canto moderno. I corsi dovranno prevedere alcune materie complementari in comune con i corsi classici e alcune specifiche solo per loro, tipo: solfeggio e teoria musicale, pianoforte complementare, armonia, storia della musica, storia della musica moderna, tecnologie informatiche applicate alla musica ecc.ecc. 25 6.5. Reclutamento docenti Dando validità concorsuale ad ogni sistema abilitante o in riferimento ai vari concorsi, il reclutamento docenti dovrebbe tenere conto, quantomeno, di questa scaletta di priorità cronologica: 1. Docenti inseriti nelle GAE 2. TFA, PAS, Bi.For.Doc ecc. ecc. 3. Graduatorie d'Istituto *(ovviamente ogni categoria progressivamente aggiunta in coda e non a pettine alla precedente) In ogni caso rimandiamo alla lettura di un altro documento creato appositamente a questo scopo (o alle nuove versioni dello stesso). 6.6. Organizzazione organico scolastico Nella scuola secondaria di 1° grado il tetto massimo di allievi per classe dovrebbe essere fissato a 20 allievi per classe. Le ore per questa materia dovrebbero essere 3 a settimana per ogni allievo, da organizzarsi in base alle esigenze previste dal Piano dell'Offerta Formativa della scuola. Le ore settimanali del docente dovrebbero essere 15 di lezione frontale. Diverso invece dovrebbe essere il numero degli allievi per ogni singolo strumento, poichè non trattandosi di lezioni collettive frontali bensì di lezioni singole, siamo di fronte ad una tipologia diversa di lezione, che potremmo definire molto più "artigianale". 26 6.7. Retribuzione Abbiamo una retribuzione tra le più basse d'Europa. La retribuzione non dovrebbe in ogni caso scendere mai sotto i 30€ netti all'ora (per un totale di 15 ore settimanali, 60 ore mensili) corrispondenti ad uno stipendio netto di 1800€ nette al mese. In realtà dovremmo essere pagati l'equivalente di 35€ all'ora, ma noi docenti vi vogliamo venire incontro. PROSPETTO RETRIBUZIONE Com'è Come dovrebbe essere 18 ore settimanali 15 ore settimanali 72 ore mensili 60 ore mensili € 19,93 all'ora € 30,00 all'ora € 1.430,00 mensili € 1.800,00 mensili 27 6.8. Nuove classi di concorso sulla base della "TABELLA A" NUOVA CLASSE DI CONCORSO E DI ABILITAZIONE E CORRIPONDENZA CON PRECEDENTI CLASSI DI CONCORSO CODICE A-55 NUOVA (b) Requisiti di accesso classi di abilitazioni Titoli di accesso D.M. 39/1998 (Vecchio ordinamento) Titoli di accesso D.M. 22/2005 (lauree specialisitc he e integrazione vecchio ordinament o) Titoli di accesso Lauree magistrali D.M. 270/2004 Note Indirizzi studi (a) Per detto insegnamento è sempre richiesto il possesso del diploma relativo allo specifico strumento. LICEO MUSICALE E COREUTICO – sezione Coreutica -Teoria e pratica musicale per la danza – 1° biennio; DENOMINAZIONE Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (a) Laurea in Musicologia; Laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. (1) Diploma di paleografia e filologia musicale. Diploma di: Canto; Composizione; Composizione polifonica vocale; Nuova didattica della composizione; Didattica della musica; Direzione di orchestra; Musica corale e direzione del coro; Musica elettronica; Musica sacra; Musica vocale da camera; Prepolifonia; Strumentazione per banda; Jazz; Strumenti a corda, ad arco, a fiato, a percussione, a tastiera, DA-Biblioteconomia e filologia moderna DA-Biblioteconomia e bibliografia musicale DA-Canto DA-Composizione DA-Composizione audiovisiva e sound design DA-Composizione e arrangiamento jazz DA-Composizione per orchestra di fiati DA-Didattica della musica e dello strumento DA-Direzione di coro e composizione corale DA-Direzione d’orchestra DA-Direzione per orchestra di fiati DA-Discipline compositive DA-Discipline didattiche DA-Discipline d’insieme DA-Discipline esecutive DA-Discipline etniche DA-Discipline informatico-musicali DA-Discipline letterarie DA-Discipline musicali DA-Discipline musicologiche DA-Discipline orchestrali DA-Discipline teorico pratiche DA-Discipline musico terapiche DA-Discipline relative al canto, DA-Discipline relative alla direzione DA-Discipline relative alla musica sacra DA-Discipline relative alla rappresentazione scenica musicale DA-Discipline storiche DA-Discipline tecnologico-compositive DA-Discipline tecnologico-elettroacustiche DA-Discipline tecnologico-interpretative DA-Discipline tecnologico-multimediale DA-Discipline teorico-analitiche DA-Discipline teorico applicative DA-Formazione orchestrale DA-Jazz DA-Maestro al cembalo DA-Maestro collaboratore DA-Maestro sostituto e korrepetitor DA-Management musicale DA-Management dell’impresa culturale e dello spettacolo DA-Musica antica DA-Musica applicata DA-Musica da camera DA-Musica elettronica DA-Musica e nuove tecnologie DA-Musica jazz DA-Musica popolare DA-Musica, scienza e tecnologia del suono DA-Musica vocale da camera DA-Musiche tradizionali DA-Musicoterapia DA-Sound design e musica per il cinema DA-Strumentazione e composizione per orchestra di fiati DA-Strumentazione per orchestra di fiati DA-Strumenti a corda, DA-Strumenti ad arco, DA-Strumenti a fiato, DA-Strumenti antichi DA-Strumenti a percussione DA-Strumenti a tastiera, DA-Strumenti della tradizione etnica e popolare DA-Tecnico di sala di registrazione DA-Maestro collaboratore per la danza DA-Tradizioni musicali extraeuropee 28 (b) Ha titolo di accesso in opzione il titolare della ex classe di concorso A031 o A032 o A077 in possesso del diploma di conservatorio nello specifico strumento (ivi compreso il canto) e che abbia prestato servizio nei corsi sperimentali di istruzione secondaria di II grado o nei corsi ordinamentali di liceo musicale; l’opzione è esercitata con precedenza da coloro che abbiano prestato servizio in utilizzazione, per gli insegnamenti elencati nella colonna a fianco, nel periodo dal 1.09.2010 alla data del presente provvedimento per almeno un intero anno scolastico LICEO MUSICALE E COREUTICO – sezione Musicale -Esecuzione e interpretazione; -Laboratorio di musica d’insieme; 7. IL RECLUTAMENTO DEL FUTURO: 7.1. L'abilitazione unica Ho sempre accennato ad una mia idea sulle "nuove classi di concorso" delle quali si parla dal 2010, ma che non sono mai state istituite. Non servono "nuove classi di concorso" (almeno per il momento). NUOVE CLASSI DI CONCORSO = NUOVI CORSI ABILITANTI Di conseguenza saranno nuovi soldi da spendere, altri 2 anni persi in materie inutili e probabilmente con docenti universitari spesso meno competenti di noi. Le classi di concorso musicali dovrebbero prevedere una sola abilitazione per il settore musica, così da semplificare tutto. Si dovrebbero accorpare le attuali classi di concorso fino al 2018 e poi, finito il precariato ed ESAURITE LE GAE, per i nuovi corsi abilitanti si dovrebbe avviare una riforma del settore che preveda una sola classe di concorso per musica, che comprenda primaria, secondaria di 1° grado e secondaria di 2° grado, tutte sotto l'organizzazione e la gestione del MIUR (NO AFAM!). Qualcuno dovrebbe spiegare all'AFAM che il loro obiettivo (forse perso di vista da quando sono entrati i nuovi ordinamenti universitari) è quello di formare orchestrali, pertanto continuassero a fare quello. I licei musicali non sono altro che scuole secondarie di 2° grado (A031), anche se di un settore specifico e come tali vanno trattate. Mi sembra anche ovvio che la seguente struttura sia sempre stata gestita dal MIUR per ovvi motivi organizzativi e di continuità didattica: - Infanzia - Primaria, Secondaria di 1° grado e Secondaria di 2° grado - Università 29 Al secondo punto abbiamo: primaria, secondaria di 1° e 2° grado, che non sono altro che elementare, media e superiore.. E' ovvio che, per "continuità didattica", questo livello debba restare di esclusiva gestione del MIUR. Questi 3 livelli di istruzione costituiscono una fase delicata, che non si addice ad istituti ed enti che hanno avuto sempre obiettivi formativi diversi come i conservatori (AFAM). Ma torniamo all'ABILITAZIONE UNICA PER MUSICA. Quanti di voi hanno dovuto prendere la A031, A032, A077 e per sicurezza pure il sostegno? MA AVETE VISTO QUANTI DUPLICATI DI MATERIE? Secondo voi perchè? E' ovvio che non sono mai stati strutturati con criterio i corsi abilitanti. Sono stati invece fonte di straordinari per i professori universitari chiamati a dividersi una torta (universitaria) chiamata SSIS/SISSIS. (almeno a loro è servito a questo). Ora si parla di nuove classi di concorso per i licei musicali. Chi ha la laurea in musicologia e 2 strumenti dovra abilitarsi in 3 classi nuove dei licei musicali? Questa "abilitazione unica per musica" invece metterebbe fine a tutti questi corsi abilitanti in più classi di concorso. Facciamo un esempio: chiamiamo questa abilitazione A100 e il corso per ottenerla potrebbe essere un corso di 3 anni aperto a tutti, senza nessun esame di ammissione quindi, solo accesso tramite titolo conseguito, ma con selezioni ed esami annuali tra il 1°, 2°, e 3° anno. 30 7.2. Come dovrebbe essere il percorso abilitante ideale Su cosa si basa il concetto che mi ha portato a formulare questa classe di concorso unica? Ogni classe di concorso attuale viene denominata con un codice specifico destinato a due diversi parametri. Uno che stabilisce il grado di istruzione e uno che ne specifica la disciplina. E la fregatura sta tutta li! Una zappa sui piedi che ci stiamo dando da anni. ATTUALE SISTEMA DI ABILITAZIONE CODICE LIVELLO TIPOLOGIA POSSIBILITÁ A032 Secondaria di 1° Educazione musicale In molte province è satura A031 Secondaria di 2° Educazione musicale Dove??? A077 Secondaria di 1° Strumento musicale Sono ancora poche le SMIM Invece da tempo penso che l'abilitazione all'insegnamento musicale debba comprendere i 3 gradi di istruzione e non avere descrizione di disciplina. Quindi dovrà preparare ai diversi livelli di istruzione e non alle materie specifiche. La specificità sarà data dal diploma (o dai diplomi) in strumento musicale o composizione e/o laurea/e presentate al momento della presentazione delle domande: domande di assunzione a quel punto. (Ovviamente parliamo di anni nei quali non esisterà più il precariato e graduatorie interminabili) Questa abilitazione sarà strutturata in tre anni incentrati sui 3 livelli: - Primaria - Secondaria di 1° grado - Secondaria di 2° grado e/o Licei Musicali e si potrà scegliere di prendere l'abilitazione in modo integrale o parziale in ogni momento della formazione del docente. 31 Questa flessibilità consentirà a chi è interessato solamente alla primaria di frequentare solo il 1° anno (con possibilità lavorative limitate alla sola primaria ovviamente); a chi vuole insegnare musica alla scuola media farà solo i primi due anni (il primo livello è obbligatorio e propedeutico al livello di secondaria di 1° grado); infine, chi decide di abilitarsi direttamente per la secondaria di secondo grado potrà frequentare il 2° e il 3° anno del corso (il secondo livello per analogia sarà obbligatorio e propedeutico al livello di secondaria di 2° grado). COSTI: Non dovrà superare 800€ annuali, per un totale di 2400€. 1° livello – primaria = 800€ 2° livello – secondaria di 1° grado = 800€ 3° livello – secondaria di 2° grado = 800€ COSTI: Ora facciamo un esempio sui costi effettivi per ogni abilitazione. Primaria: solo il 1° livello da conseguire, quindi 800€ Secondaria di 1° grado: 1° e 2° livello da conseguire, quindi 1600€ Secondaria di 2° grado: 2° e 3° livello da conseguire, quindi 1600€ Corso integrale dei 3 livelli: 1°, 2°, 3° livello da conseguire, quindi 2400€. 32 7.3. Esempi di applicazione della "Abilitazione Unica" Ora facciamo un esempio pratico sull'accesso ai vari insegnamenti: A100 + diploma di strumento Puoi insegnare strumento per la scuola elementare (se previsto), media e i licei musicali. A100 + 2 diplomi di strumento Puoi insegnare uno dei 2 strumenti per la scuola elementare (se previsto), media e i licei musicali (ovviamente si accede più facilmente nella graduatoria con il punteggio più alto). A100 + diploma di composizione Puoi insegnare solfeggio, teoria, armonia e composizione nei licei musicali e tutte le materie relative e/o complementari a quelle citate. A100 + laurea in musicologia Puoi insegnare storia della musica nelle scuole medie e superiori. Ecco quale sarà il risultato: 1 sola abilitazione e 1 sola spesa. Diventi Docente di Musica e Strumento musicale e basta, per la vita. * * * * * * * * * NOTA: eventuali modifiche alla presente bozza potranno essere effettuate in una prossima sede di discussione. Maestro Claudio Azzarello Lo Forte A nome proprio e per conto dei docenti del gruppo: DOCENTI SCUOLA PUBBLICA sezione MUSICA (A031, A032, A077, Primaria e Licei Musicali) 33