RIUSCIRÒ AD IMPARARE TUTTO? ------------------------------------------------------------------------------- [Selezionare la data] QUADERNO DI IL NOME O SOSTANTIVO (SOSTANZA) È UNA PARTE VARIABILE DEL DISCORSO CHE SERVE AD INDICARE PERSONE, ANIMALI O COSE CHE ESISTONO O CHE POSSIAMO IMMAGINARE E PENSARE. IL NOME E IL SUO SIGNIFICATO NOMI COMUNI NOMI PROPRI INDICANO PERSONE, ANIMALI O COSE IN MODO GENERICO; HANNO LA LETTERA INIZIALE MINUSCOLA INDICANO PERSONE, ANIMALI O COSE IN MODO PRECISO; HANNO LA LETTERA INIZIALE MAIUSCOLA mamma, cane, nazione, … Marta, Bobi, Italia, … LA LETTERA MAIUSCOLA È NECESSARIA ANCHE: ü ALL’INIZIO DI UN DISCORSO DIRETTO ü NEI NOMI DELLE FESTIVITÀ ü NEI TITOLI DI LIBRI, GIORNALI, FILM, … ü NEI NOMI DEI POPOLI Carlo disse: - Mi sento bene!” Natale, Capodanno, Pasqua, Ferragosto, … Le avventure di Pinocchio, Il Corriere della Sera, Avatar, … Romani, Greci, Italiani, … ATTENZIONE! I NOMI DEI GIORNI DELLA SETTIMANA, DEI MESI E __ DELLE STAGIONI SI SCRIVONO CON LA LETTERA MINUSCOLA. NOMI CONCRETI NOMI ASTRATTI INDICANO TUTTO CIÒ CHE POSSIAMO PERCEPIRE DIRETTAMENTE CON I SENSI O IMMAGINARE COME REALE INDICANO TUTTO CIÒ CHE POSSIAMO PERCEPIRE SOLO CON LA MENTE SENZA POTERLO VERIFICARE CON I SENSI ragazzo, scuola, Topolino,… stupore, meraviglia, libertà, … ATTENZIONE! I PERSONAGGI IMMAGINARI SONO CONSIDERATI CONCRETI. RICORDA! NON SEMPRE È COSÌ CHIARA LA DISTINZIONE TRA NOMI CONCRETI E ASTRATTI. NEL DUBBIO, SI GUARDA AL CONTESTO. ESEMPIO: - La tua nobiltà d’animo è grande. (astratto) - La nobiltà (i nobili) ha molti privilegi. (concreto) NOMI INDIVIDUALI NOMI COLLETTIVI INDICANO UNA SOLA PERSONA, UN SOLO ANIMALE O UNA SOLA COSA PUR ESSENDO DI FORMA SINGOLARE, INDICANO UN INSIEME DI PERSONE, ANIMALI O COSE alunno, lupo, albero, … classe, branco, bosco, … RICORDA! IL NOME COLLETTIVO HA, COMUNQUE, LA FORMA __ PLURALE CHE INDICA PIÙ INSIEMI DI PERSONE, ANIMALI O COSE. IL NOME E LA SUA FORMA NOMI MASCHILI NOMI FEMMINILI INDICANO PERSONE, ANIMALI O COSE DI GENERE MASCHILE INDICANO PERSONE, ANIMALI O COSE DI GENERE FEMMINILE pittore, gatto, quaderno, … pittrice, gatta, biro, … ATTENZIONE! NEI NOMI CHE SI RIFERISCONO A PERSONE O ANIMALI SI COSTRUISCE LA FORMA FEMMINILE SENZA DIFFICOLTÀ; NEI NOMI CHE SI RIFERISCONO A COSE, INVECE, IL GENERE SI DEFINISCE IN BASE ALL’USO. RICORDA! PER DISTINGUERE IL GENERE DEI NOMI BISOGNA GUARDARE L’ARTICOLO, LA PREPOSIZIONE ARTICOLATA CHE LI PRECEDE O CONSULTARE IL VOCABOLARIO. ESEMPIO: biro è preceduto da la, art. fem., quindi è un nome femminile NOMI SINGOLARI NOMI PLURALI INDICANO PERSONE, ANIMALI O COSE IN NUMERO UGUALE A UNO INDICANO PERSONE, ANIMALI O COSE IN NUMERO SUPERIORE A UNO bambino, leone, casa, … bambini, leoni, case, … ESISTONO NOMI - INVARIABILI - CHE NON VARIANO NEL PASSAGGIO DAL SINGOLARE AL PLURALE (città, …), NOMI - DIFETTIVI - CHE HANNO SOLO IL SINGOLARE (latte, …) O SOLO IL PLURALE (forbici, …) E NOMI - SOVRABBONDANTI - CHE PRESENTANO DUE PLURALI CON SIGNIFICATO DIVERSO (muri di una casa, mura di una città, …). __ RICORDA! NEL DUBBIO, È BENE CONSULTARE IL VOCABOLARIO. IL NOME E LA SUA STRUTTURA NOMI PRIMITIVI NOMI DERIVATI NOMI CHE NON DERIVANO DA ALTRE PAROLE DELLA LINGUA DI CUI FANNO PARTE NOMI CHE MODIFICANO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA DA CUI DERIVANO scarpa scarpiera - scarp-ona (scarpa grande) - scarp-accia (scarpa brutta e/o malridotta) DIMINU = TIVO - scarp-etta (scarpa piccola e/o graziosa) VEZZEG = GIATIVO - scarp-ina (piccola scarpa) - INO / A - ETTO / A - ELLO / A - UCCIO / A - OLO / A - ETTO / A DISPRE = GIATIVO NOMI CHE DANNO UN’INFORMAZIONE IN PIÙ (GIUDIZIO) RISPETTO AL NOME PRIMITIVO DA CUI HANNO ORIGINE SUFFISSO - ASTRO / A - ACCIO / A - ICIATTOLO / A ACCRE = SCITIVO NOMI ALTERATI - ONE / A - ACCIONE / A ATTENZIONE AI FALSI ALTERATI! CI SONO NOMI CHE, PUR TERMINANDO CON UNO DEI SUFFISSI INDICATI, NON SONO __ ALTERATI. ESEMPIO: il tacchino non è un piccolo tacco NOMI COMPOSTI NOMI FORMATI DALL’UNIONE DI DUE DIVERSE PAROLE pellerossa, pescecane, cassaforte,… ATTENZIONE! I NOMI COMPOSTI POSSONO ESSERE FORMATI DA: NOME + NOME (madre + perla = madreperla, …), NOME + AGGETTIVO (terra + cotta = terracotta), VERBO + NOME (asciuga + mano = asciugamano) E DA ALTRE COMBINAZIONI TRA LE PAROLE. RICORDA! PER NON SBAGLIARE NELL’USO DI QUESTI NOMI È CONSIGLIABILE USARE IL VOCABOLARIO CHE NE RIPORTA ANCHE __ LE FORME PLURALI. L’ARTICOLO È UNA PARTE VARIABILE DEL DISCORSO, CHE PRECEDE IL NOME, CONCORDA CON ESSO IN GENERE E NUMERO E NE PRECISA IL VALORE. ESISTONO TRE TIPI DI ARTICOLO: MASCHILE FEMMINILE ARTICOLI DETERMINATIVI: INDICANO PERSONE, ANIMALI E SINGOLARE IL LO L’ LA L’ COSE BEN DETERMINATE E NOTE A CHI PARLA E A CHI A SCOLTA PLURALE I GLI LE MASCHILE FEMMINILE Siamo passati a salutare la nonna. ARTICOLI INDETERMINATIVI: INDICANO PERSONE, ANIMALI E SINGOLARE UN UNO UNA UN’ COSE IN MODO INDETERMINATO E GENERICO; SI USANO AL SINGOLARE UN VUOLE L’APOSTROFO SOLO AL PLURALE FEMMINILE Andrò in vacanza con un amico. MASCHILE FEMMINILE ARTICOLI PARTITIVI: INDICANO UNA PARTE IMPRECISA SINGOLARE DEL DELLO DELLA DI UN INTERO ESPRESSO DAL NOME CHE PRECEDONO Vorrei del ( un po’, una certa DELLE quantità, …) pane. Mi hanno regalato delle (alcune, certe, …) margherite. __ DEI DEGLI PLURALE LA PREPOSIZIONE È UNA PARTE INVARIABILE DEL DISCORSO CHE SERVE A COLLEGARE PAROLE O FRASI STABILENDO TRA LORO RELAZIONI. PREPOSIZIONI SEMPLICI DI A DA IN CON SU PER TRA FRA PREPOSIZIONI ARTICOLATE + IL LO LA L’ I GLI LE DI DEL DELLO DELLA DELL’ DEI DEGLI DELLE A AL ALLO ALLA ALL’ AI AGLI ALLE DA DAL DALLO DALLA DALL’ DAI DAGLI DALLE IN NEL NELLO NELLA NELL’ NEI NEGLI NELLE CON COL SU SUL SUGLI SULLE SULLA SULL’ SUI __ SULLO COI L’AGGETTIVO (PAROLA CHE SI AGGIUNGE) È UNA PARTE VARIABILE DEL DISCORSO, CHE SI AGGIUNGE AL NOME, CONCORDA CON ESSO IN GENERE E NUMERO E SERVE PER: ü ESPRIMERE UNA QUALITÀ PARTICOLARE DEL NOME CUI SI RIFERISCE - AGGETTIVO QUALIFICATIVO ü SPECIFICARE ALCUNI ASPETTI DETERMINATI DEL NOME CUI SI RIFERISCE - AGGETTIVO DETERMINATIVO AGGETTIVI DETERMINATIVI AGGIUNGONO AL NOME AGGIUNGONO AL NOME UN’INDICAZIONE DI QUALITÀ INDICAZIONI DI: RELATIVA A: - POSSESSO FORMA (rotondo, …), COLORE - POSIZIONE (giallo, …), SENSAZIONI (freddo, - INDEFINITEZZA …), STATI D’ANIMO (felice, …), - NUMERO ASPETTI DEL COMPORTAMENTO - INTERROGAZIONE ED ESCLAMAZIONE __ (generoso, …) E VIA DICENDO AGGETTIVI QUALIFICATIVI GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI AGGIUNGONO INFORMAZIONI AL NOME, ESPRIMENDO QUALITÀ DI ESSO CHE LO CONTRADDISTINGUONO DA UN ALTRO. L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO PUÒ ESSERE DI GRADO: POSITIVO È IL PIÙ COMUNE (SI TROVA SUL VOCABOLARIO) ED ESPRIME alto SEMPLICEMENTE UNA QUALITÀ RIFERITA AL NOME DI MAGGIORANZA Piero è più alto di Gigi. COMPARATIVO ESPRIME IL CONFRONTO TRA DI UGUAGLIANZA Piero è alto come Luca. DUE ELEMENTI DI MINORANZA Piero è meno alto di Teo. SUPERLATIVO RELATIVO ESPRIME UNA QUALITÀ POSSEDUTA AL MASSIMO O AL DI MAGGIORANZA Teo è il più alto tra gli amici. MINIMO GRADO ALL’INTERNO DI UN CONFRONTO TRA UN’UNITÀ E UN GRUPPO DI MINORANZA Gigi è il meno alto tra gli amici. SUPERLATIVO ASSOLUTO GRADO FUORI DA OGNI CONFRONTO molto alto super alto extra alto __ POSSEDUTA AL MASSIMO altissimo ESPRIME UNA QUALITÀ GLI AGGETTIVI POSSESSIVI PRECISANO A CHI APPARTIENE O DA CHI È POSSEDUTO CIÒ CHE È INDICATO DAL NOME CUI SI RIFERISCONO. 1^P.S. 2^P.S. 3^P.S. 1^P.P. 2^P.P. 3^P.P. SINGOLARE MASCHILE FEMMINILE MIO MIA TUO TUA SUO SUA NOSTRO NOSTRA VOSTRO VOSTRA LORO LORO PLURALE MASCHILE FEMMINILE MIEI MIE TUOI TUE SUOI SUE NOSTRI NOSTRE VOSTRI VOSTRE LORO LORO RICORDA CHE: ü I POSSESSIVI VARIANO PER GENERE E PER NUMERO IN MODO DA CONCORDARE CON IL NOME CHE ACCOMPAGNANO; L’UNICO INVARIABILE È LORO ü AGLI AGGETTIVI DI TERZA PERSONA BISOGNA AGGIUNGERE: - PROPRIO (PROPRIA, PROPRI, PROPRIE) CHE PUÒ SOSTITUIRE SUO E LORO ED INDICA UN’IDEA DI POSSESSO PARTICOLARMENTE FORTE (fare il proprio dovere, …) ALTRUI (INVARIABILE) CHE INDICA UN POSSESSO INDEFINITO, DIVERSO DA CHI PARLA E DA CHI ASCOLTA (rispettare l’opinione __ altrui). - IL PRONOME (PAROLA CHE SOSTITUISCE) È UNA PARTE VARIABILE DEL DISCORSO, CHE STA AL POSTO DEL NOME (DAL LATINO PRO-NOMINE) E SERVE PER: ü EVITARE LE RIPETIZIONI ü RENDERE LE FRASI PIÙ SCORREVOLI PRONOMI PERSONALI SOGGETTO 1^P.S. IO 2^P.S. TU EGLI - LUI - ESSO 3^P.S. ELLA - LEI - ESSA 1^P.P. NOI 2^P.P. VOI ESSI - LORO 3^P.P. __ ESSE - LORO IL VERBO (DAL LATINO VERBUM = PAROLA) È LA PARTE FONDAMENTALE DEL DISCORSO, IL “MOTORE” DELLA COMUNICAZIONE. SENZA IL VERBO NON È POSSIBILE ESPRIMERE IN MODO CORRETTO NESSUN PENSIERO. IL VERBO È UN ELEMENTO VARIABILE. IL VERBO PUÒ INDICARE UN’AZIONE (Mauro mangia), UNA SITUAZIONE (Davide inciampa), UNO STATO (la nonna sonnecchia), UN MODO DI ESSERE (Marta è simpatica), UN’ESISTENZA (c’è la luna piena). IL VERBO E LE SUE CONIUGAZIONI LA CONIUGAZIONE È L’INSIEME ORDINATO DELLE MODIFICHE CHE UN VERBO SUBISCE NEL MODO, NEL TEMPO, NELLA PERSONA E NEL NUMERO. ESSERE E AVERE HANNO UNA CONIUGAZIONE PROPRIA. PER TUTTI GLI ALTRI VERBI SI GUARDA LA DESINENZA (= PEZZO FINALE) color - are DESINENZA IN - IRE 3^ CONIUGAZIONE fin - ire part - ire costru - ire __ cant - are DESINENZA IN - ERE 2^ CONIUGAZIONE ved - ere scriv - ere corr - ere verbi che finiscono con - rre (condu - rre) fare (da fac - ere latino) dire (da dic - ere latino) DESINENZA IN - ARE 1^ CONIUGAZIONE suon - are I MODI DEL VERBO IL MODO DEL VERBO INDICA L’ATTEGGIAMENTO DEL SOGGETTO VERSO IL VERBO STESSO. MODI FINITI MODI INDEFINITI PRECISANO IL TEMPO, IL NON DANNO NESSUNA NUMERO (SINGOLARE O INFORMAZIONE RISPETTO AL PLURALE) E LA PERSONA NUMERO (SINGOLARE O PLURALE) E ALLA PERSONA INDICATIVO INDICATIVO È IL MODO DELLA CERTEZZA (Io MANGIO una mela, …) INFINITO INFINITO È IL MODO DEL SIGNIFICATO, INDICA LA CONIUGAZIONE, DUNQUE TERMINA IN - ARE, - ERE, - IRE) I TEMPI DEL VERBO IL TEMPO DEL VERBO INDICA IL MOMENTO IN CUI SI VERIFICA CIÒ CHE IL VERBO STESSO ESPRIME. __ I TEMPI DEI VERBI POSSONO ESSERE SEMPLICI COMPOSTI (FORMATI DA UN VERBO) (ESSERE/AVERE + UN ALTRO VERBO) MODO INDICATIVO PRESENTE PASSATO PROSSIMO IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO PASSATO REMOTO TRAPASSATO REMOTO FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE PASSATO PROSSIMO IO HO IO HO AVUTO TU HAI TU HAI AVUTO EGLI HA EGLI HA AVUTO NOI ABBIAMO NOI ABBIAMO AVUTO VOI AVETE VOI AVETE AVUTO ESSI HANNO ESSI HANNO AVUTO IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO IO AVEVO IO AVEVO AVUTO TU AVEVI TU AVEVI AVUTO EGLI AVEVA EGLI AVEVA AVUTO NOI AVEVAMO NOI AVEVAMO AVUTO VOI AVEVATE VOI AVEVATE AVUTO ESSI AVEVANO ESSI AVEVANO AVUTO PASSATO REMOTO TRAPASSATO REMOTO IO EBBI IO EBBI AVUTO TU AVESTI TU AVESTI AVUTO EGLI EBBE EGLI EBBE AVUTO NOI AVEMMO NOI AVEMMO AVUTO VOI AVESTE VOI AVESTE AVUTO ESSI EBBERO ESSI EBBERO AVUTO FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE IO AVRÒ IO AVRÒ AVUTO TU AVRAI TU AVRAI AVUTO EGLI AVRÀ EGLI AVRÀ AVUTO NOI AVREMO NOI AVREMO AVUTO VOI AVRETE VOI AVRETE AVUTO ESSI AVRANNO ESSI AVRANNO AVUTO __ PRESENTE MODO INDICATIVO VERBO AVERE TEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI PASSATO PROSSIMO IO SONO IO SONO STATO TU SEI TU SEI STATO EGLI È EGLI È STATO NOI SIAMO NOI SIAMO STATI VOI SIETE VOI SIETE STATI ESSI SONO ESSI SONO STATI IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO IO ERO IO ERO STATO TU ERI TU ERI STATO EGLI ERA EGLI ERA STATO NOI ERAVAMO NOI ERAVAMO STATI VOI ERAVATE VOI ERAVATE STATI ESSI ERANO ESSI ERANO STATI PASSATO REMOTO TRAPASSATO REMOTO IO FUI IO FUI STATO TU FOSTI TU FOSTI STATO EGLI FU EGLI FU STATO NOI FUMMO NOI FUMMO STATI VOI FOSTE VOI FOSTE STATI ESSI FURONO ESSI FURONO STATI FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE IO SARÒ IO SARÒ STATO TU SARAI TU SARAI STATO EGLI SARÀ EGLI SARÀ STATO NOI SAREMO NOI SAREMO STATI VOI SARETE VOI SARETE STATI ESSI SARANNO ESSI SARANNO STATI __ PRESENTE MODO INDICATIVO VERBO ESSERE TEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI TEMPI COMPOSTI PRESENTE PASSATO PROSSIMO IO PARLO IO HO PARLATO TU PARLI TU HAI PARLATO EGLI PARLA EGLI HA PARLATO NOI PARLIAMO NOI ABBIAMO PARLATO VOI PARLATE VOI AVETE PARLATO ESSI PARLANO ESSI HANNO PARLATO IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO IO PARLAVO IO AVEVO PARLATO TU PARLAVI TU AVEVI PARLATO EGLI PARLAVA EGLI AVEVA PARLATO NOI PARLAVAMO NOI AVEVAMO PARLATO VOI PARLAVATE VOI AVEVATE PARLATO ESSI PARLAVANO ESSI AVEVANO PARLATO PASSATO REMOTO TRAPASSATO REMOTO IO PARLAI IO EBBI PARLATO TU PARLASTI TU AVESTI PARLATO EGLI PARLÒ EGLI EBBE PARLATO NOI PARLAMMO NOI AVEMMO PARLATO VOI PARLASTE VOI AVESTE PARLATO ESSI PARLARONO ESSI EBBERO PARLATO FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE IO PARLERÒ IO AVRÒ PARLATO TU PARLERAI TU AVRAI PARLATO EGLI PARLERÀ EGLI AVRÀ PARLATO NOI PARLEREMO NOI AVREMO PARLATO VOI LEGGERETE VOI AVRETE PARLATO ESSI PARLERANNO ESSI AVRANNO PARLATO __ TEMPI SEMPLICI MODO INDICATIVO VERBO PARLARE - 1^ CONIUGAZIONE TEMPI COMPOSTI PRESENTE PASSATO PROSSIMO IO LEGGO IO HO LETTO TU LEGGI TU HAI LETTO EGLI LEGGE EGLI HA LETTO NOI LEGGIAMO NOI ABBIAMO LETTO VOI LEGGETE VOI AVETE LETTO ESSI LEGGONO ESSI HANNO LETTO IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO IO LEGGEVO IO AVEVO LETTO TU LEGGEVI TU AVEVI LETTO EGLI LEGGEVA EGLI AVEVA LETTO NOI LEGGEVAMO NOI AVEVAMO LETTO VOI LEGGEVATE VOI AVEVATE LETTO ESSI LEGGEVANO ESSI AVEVANO LETTO PASSATO REMOTO TRAPASSATO REMOTO IO LESSI IO EBBI LETTO TU LEGGESTI TU AVESTI LETTO EGLI LESSE EGLI EBBE LETTO NOI LEGGEMMO NOI AVEMMO LETTO VOI LEGGESTE VOI AVESTE LETTO ESSI LESSERO ESSI EBBERO LETTO FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE IO LEGGERÒ IO AVRÒ LETTO TU LEGGERAI TU AVRAI LETTO EGLI LEGGERÀ EGLI AVRẦ LETTO NOI LEGGEREMO NOI AVREMO LETTO VOI LEGGERETE VOI AVRETE LETTO ESSI LEGGERANNO ESSI AVRANNO LETTO __ TEMPI SEMPLICI MODO INDICATIVO VERBO LEGGERE - 2^ CONIUGAZIONE TEMPI COMPOSTI PRESENTE PASSATO PROSSIMO IO SENTO IO HO SENTITO TU SENTI TU HAI SENTITO EGLI SENTE EGLI HA SENTITO NOI SENTIAMO NOI ABBIAMO SENTITO VOI SENTITE VOI AVETE SENTITO ESSI SENTONO ESSI HANNO SENTITO IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO IO SENTIVO IO AVEVO SENTITO TU SENTIVI TU AVEVI SENTITO EGLI SENTIVA EGLI AVEVA SENTITO NOI SENTIVAMO NOI AVEVAMO SENTITO VOI SENTIVATE VOI AVEVATE SENTITO ESSI SENTIVANO ESSI AVEVANO SENTITO PASSATO REMOTO TRAPASSATO REMOTO IO SENTII IO EBBI SENTITO TU SENTISTI TU AVESTI SENTITO EGLI SENTÌ EGLI EBBE SENTITO NOI SENTIMMO NOI AVEMMO SENTITO VOI SENTISTE VOI AVESTE SENTITO ESSI SENTIRONO ESSI EBBERO SENTITO FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE IO SENTIRÒ IO AVRÒ SENTITO TU SENTIRAI TU AVRAI SENTITO EGLI SENTIRÀ EGLI AVRÀ SENTITO NOI SENTIREMO NOI AVREMO SENTITO VOI SENTIRETE VOI AVRETE SENTITO ESSI SENTIRANNO ESSI AVRANNO SENTITO __ TEMPI SEMPLICI MODO INDICATIVO VERBO SENTIRE - 3^ CONIUGAZIONE LA FRASE LA FRASE È UN INSIEME ORDINATO DI PAROLE CHE HA UN SIGNIFICATO. LE PAROLE SONO ORGANIZZATE INTORNO A UN VERBO E SONO LEGATE DA UNA RETE DI RAPPORTI LOGICI E DI DIPENDENZA. QUINDI, AD OGNI VERBO CORRISPONDE UNA FRASE. LA FRASE PUÒ ESSERE: SEMPLICE COMPLESSA O PROPOSIZIONE O PERIODO SE C’È UN SOLO VERBO SE CI SONO PIÙ VERBI Esempio: La rana salta. Esempio: La rana salta e gracida nello stagno. LA FRASE MINIMA È LA FORMA BASE DELLA FRASE SEMPLICE. ESSA COMUNICA UN MESSAGGIO DI SENSO COMPIUTO ATTRAVERSO DUE ELEMENTI CHE LA COSTITUISCONO: ELEMENTO DI CUI SI PARLA salta VERBO CHE DICE (PREDICA) QUALCOSA SUL SOGGETTO __ La rana PREDICATO SOGGETTO IL SOGGETTO È CIÒ DI CUI PARLA IL PREDICATO (VERBO). PER QUESTO, NELLA FRASE, OCCORRE SEMPRE CERCARE PRIMA IL PREDICATO PER RISALIRE AL SOGGETTO. IL SOGGETTO CONCORDA CON IL PREDICATO: - NELLA PERSONA - NEL NUMERO - NEL GENERE (A VOLTE) Io part-o (1^ persona) Io part-o (singolare) Lui è partit-o (maschile) SPESSO È: - UN NOME - UN PRONOME Carlo parla. Egli gioca. PUÒ ESSERE: - SCRITTO (ESPRESSO) - NON SCRITTO (SOTTINTESO) Noi siamo usciti. Siamo usciti. (Chi? Noi) PUÒ ANCHE ESSERE QUALSIASI ALTRA PAROLA USATA COME NOME: - UN AGGETTIVO - UN VERBO - UN AVVERBIO - UNA PREPOSIZIONE - UNA CONGIUNZIONE - UN ARTICOLO - UN ESCLAMAZIONE I fortunati sono pochi. Studiare è faticoso. Il meglio deve ancora venire. Con deriva dal latino cum. Il perché non è chiaro. Lo è un articolo maschile. Un “Alt!” mi bloccò. PUÒ ESSERE FORMATO DA UNA SOLA PAROLA PRECEDUTA O MENO DALL’ARTICOLO Davide scrive. La maestra detta. DI SOLITO SI SCRIVE ALL’INIZIO DELLA FRASE, PRIMA DEL PREDICATO, MA SI PUÒ TROVARE ANCHE DOPO Il gelato piace a Maria. A Maria piace il gelato. __ Il cane abbaia. Qualcuno ride. IL PREDICATO È L’ELEMENTO FONDAMENTALE INTORNO AL QUALE SI COSTRUISCE LA FRASE, PERCHÉ TRASMETTE L’INFORMAZIONE PRINCIPALE (ciò che accade, l’azione che viene svolta, la situazione in cui qualcuno o qualcosa si trova, …) IL PREDICATO PUÒ ESSERE: VERBALE formato SOLTANTO DA UN VERBO NOMINALE formato dal VERBO ESSERE + UN AGGETTIVO O UN NOME INDICA - un’azione compiuta dal INDICA - che cos’è il soggetto (Fabio è soggetto (Fabio legge) - un’azione subita dal soggetto (Fabio è stato richiamato) un bambino) - com’è il soggetto (Fabio è simpatico) - un fenomeno, un evento che accade al soggetto (Fabio è caduto) - una situazione, una condizione in cui si trova il soggetto (Fabio sta sul divano) ATTENZIONE AL VERBO ESSERE! ESSERE + UN ALTRO VERBO = ESSERE + NOME O + AGGETTIVO PREDICATO VERBALE = PREDICATO NOMINALE Marta è partita (è = ausiliare del Marta è un’amica (nome) oppure verbo partire) Marta è gentile (aggettivo) __ RICORDA! Quando il verbo ESSERE significa APPARTENERE, ESISTERE, STARE, TROVARSI, è considerato predicato verbale! LA FRASE MINIMA PUÒ ESPANDERSI AGGIUNGENDO: aggettivi che si aggiungono a un nome AGGETTIVI (attributi) per dare informazioni e chiarimenti in più (oggi è una giornata splendida, mio zio è felice, …) sono nomi che si aggiungono ad altri nomi per precisarli meglio (il dottor NOMI (apposizioni) Bianchi è bravo, il nonno Piero è anziano, …) sono nomi, pronomi o anche avverbi, da soli o preceduti da una preposizione, che si aggiungono al soggetto, al ESPANSIONI (complementi) predicato o ad altri elementi della frase per completarne il significato (Carlo/gioca/nel giardino/del suo amico, …) L’ESPANSIONE PUÒ ESSERE: DIRETTA OPPURE OGGETTO risponde alle domande CHI? CHE COSA? completa il predicato specificando chi o cosa ha a che fare con l’azione ed è UNITA DIRETTAMENTE AL VERBO da cui dipende (Dario mangia un gelato) aggiunge informazioni più precise sul INDIRETTA tempo, sul luogo e sui modi dell’azione risponde alle domande ed è sempre UNITA AL VERBO da cui DOVE? QUANDO? COME? … dipende ATTRAVERSO UNA __ PREPOSIZIONE (Dario è nato a Roma)