della CURIA ARCIVESCOVILE di LUCCA
Pubblicazione quindicinale
Spedizione in A. P. - art. 2 C. 20/c legge 662/96 - Filiale di Lucca - n. c. pubblicità
Direttore Responsabile: Francesco Cerri
Registrazione frl Tribunale di Lucca n. 216 del 13/04/1970
Redazione: Curia Arcivescovile - Lucca - tel_0583 434934
Stampato in proprio
Sommario
Pag. 2 Le Istituzioni della Diocesi a Servizio
della Formazione
Pag. 3 Percorsi di formazione teologica
Pag. 4 Il Centro Biblico Diocesano
Pag. 6 Istituto Diocesano di Musica e
Liturgia “R. Baralli”
Pag. 8 Messaggio dell’Arcivescovo al
mondo della scuola
Anno XXXVIII - Supplemento al N. 8 - Luglio 2008
Finito di stampare il 8Settembre2008
ARCIDIOCESI DI LUCCA
il Vicario Episcopale per la Pastorale
Le Istituzioni della Diocesi a Servizio della Formazione
Da molte parti, in questi anni anche nelle nostre comunità si avverte l’esigenza di una formazione
costante per tutti. In questa domanda possiamo leggere una emergenza educativa che emerge sempre più, in tutto il nostro Paese a vari livelli e invita le parrocchie a ripensare la loro dimensione di comunità educanti.
Ma una richiesta costante di formazione riguarda anche tutti gli operatori pastorali (preti, diaconi,
laici, religiosi e religiose). Per venire incontro a questa richiesta anche quest’anno tutta la diocesi privilegia i mesi di settembre e ottobre come momento formativo comunitario.
Rispetto alla formazione specifica che riguarda i vari servizi che si compiono nella comunità – formazione che deve essere sempre costante e che si articola in vari livelli – il bimestre formativo vuole privilegiare la dimensione della fede degli operatori pastorali. In questo tempo si sta svolgendo proprio
questo.
In questo numero del Notiziario ripresentiamo le istituzioni educative stabili della diocesi che sono
a servizio della formazione degli operatori. Sono istituti che hanno una loro offerta specifica ma sono
anche aperti a organizzare itinerari secondo esigenze particolari.
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE “STENONE”
CENTRO BIBLICO DIOCESANO
ISTITUTO DIOCESANO DI MUSICA “R. BARALLI”
A questi vanno aggiunti anche le seguenti istituzioni:
CENTRO PER IL DIALOGO ECUMENICO, INTERRELIGIOSO E CULTURALE
Come punto di riferimento per tutte le iniziative di carattere culturale; promuove, conferenze e corsi a tema. Sede provvisoria presso la Curia.
Per informazioni: tel. 0583.430947; 347.3076300.
INCONTRI IN SAN MARTINO
Serie di incontri dove, con l’aiuto di personalità di rilievo un tema rilevante per tutti viene affrontato in diverse prospettive. Gli incontri si tengono nella cattedrale o nella chiesa di s.
Giovanni a Lucca dopo Pasqua. Più avanti sarà fornito il calendario
CENTRO DI CULTURA DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA
Il ‘Centro per lo sviluppo’ organizza master universitari e corsi per la formazione permanente
in coordinamento con l’Università Cattolica di Milano. Ha sede in v. S. Gemma, 36 a Lucca.
Per informazioni: tel.0583.491852.
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Percorsi di formazione teologica
Dal rinnovamento del Concilio Vaticano II si è ormai consolidata la consapevolezza che anche i
fedeli laici, essendo partecipi dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, hanno un ruolo attivo nella missione evangelizzatrice della Chiesa (cfr AA, 2). Ma tale partecipazione attiva e consapevole implica “una multiforme e integrale formazione” (A.A. 28).
Lo studio della teologia - oggi finalmente alla portata anche dei laici - risponde a questa esigenza
offrendo l’opportunità di entrare in una più profonda comunione con la Trinità, scaturigine di ogni
missione, attraverso l’approfondimento della Rivelazione arricchita dalla Tradizione della Chiesa.
La nostra Diocesi offre cammini di formazione teologica diversificati a seconda delle molteplici
esigenze di ciascuno.
• Le scuole di Formazione teologica, presenti in tre zone centrali della nostra Diocesi: Lucca, Viareggio e Castelnuovo Garfagnana, per un primo incontro con la teologia.
• L’Istituto Superiore di Scienze Religiose, con sede a Pisa, per uno studio più articolato e scientifico della teologia.
La scuola teologica, com’è noto, da molti anni offre una concreta e efficace risposta alla necessaria
e quanto mai urgente formazione degli operatori pastorali e dei catechisti attraverso un primo contatto con lo studio della Rivelazione nei suoi aspetti fondamentali.
L’intero corso si dispiega in tre anni per complessive 124 ore annue di lezione, e comprende materie teologiche (la Rivelazione, la Trinità, Cristo, la Chiesa, i Sacramenti, la missione di laici), bibliche (Antico Testamento, Vangeli, scritti di san Paolo e di san Giovanni), inoltre filosofia, teologia morale e storia della Chiesa. Al termine dei tre anni, e dopo aver sostenuto tutti gli esami, gli
studenti ricevono, per mano dell’Arcivescovo, un diploma di cultura teologica che, sebbene non
abbia alcun valore accademico, rappresenta un importante riconoscimento ecclesiale che attesta il
cammino di formazione svolto.
I giorni di frequenza sono a Lucca e Castelnuovo il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18, e a
Viareggio il giovedì dalle ore 17,30 alle ore 20,30. Per richiedere ulteriori informazioni o per iscriversi ci si può rivolgere presso la Curia il lunedì dalle 10 alle 12 (tel. 0583 430947) o le sedi della Scuola nei giorni di lezione (Lucca, Casa delle Associazioni in Via San Nicolao, 81, Viareggio in
Via Paolina Bonaparte, 216 e a Castelnuovo “Centro Pastorale Convento”, Via dell’Ospedale, 5).
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Niccolò Stenone”, di Pisa è una istituzione accademica ecclesiastica eretta con Decreto della Congregazione per l’educazione cattolica e collegata con la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze. Si rivolge ai laii che desiderano insegnare
religiose cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado e a quanti vogliono approfondire in maniera scientifica i contenuti della loro fede.
L’Istituto conferisce, al termine del ciclo triennale di studi, il titolo accademico di Laurea in Scienze Religiose equivalente al titolo di laurea dell’ordinamento civile, e al termine di un successivo
biennio di specializzazione il titolo di Laurea Magistrale in Scienze Religiose, equivalente al titolo di laurea specialistica nell’ordinamento civile.
I corsi si svolgono da ottobre a giugno, secondo il calendario predisposto all’inizio di ogni anno
accademico. Le lezioni si svolgono dal lunedì al giovedi dalle ore 15,00 alle ore 18,15. La frequenza
alle lezioni è obbligatoria. Non potrà sostenere gli esami lo studente che non avrà preso parte almeno al 50% delle lezioni.
La sede dell’Istituto è a Pisa in via San Zeno, 2. Per informazioni: 050 551477
Sito internet: www.issrpisa.it - email [email protected]
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Il Centro Biblico Diocesano
1. Linee e orientamenti generali
Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione Dei Verbum, esortava “con forza ed insistenza tutti i fedeli…ad apprendere la sublime scienza di Gesù Cristo (Fil 3,8) con la frequente lettura delle divine
Scritture. L’ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo” (DV 25). La stessa Dei Verbum stabiliva per i fedeli la necessità di un “largo accesso alla Sacra Scrittura” (DV 22), coerentemente a tutto l’insegnamento conciliare sulla centralità feconda e normativa della Parola scritta di Dio nella vita
della Chiesa.
A venti anni dal Concilio, nel Sinodo straordinario del 1985, i vescovi lamentavano che la Dei Verbum era stata “troppo trascurata”, osservando che, mentre un impulso alla conoscenza della Parola di
Dio era riscontrabile nella riforma liturgica, nella catechesi e nella pastorale ordinaria, più difficile risultava invece restituire alle Scritture quella centralità vitale e normativa, ostacolata ancora da una persistente separatezza tra esegesi colta e viva tradizione della Chiesa (Ench. Vat. 9, 1794).
Anche la Chiesa Italiana prendeva atto con franchezza di questo ritardo nel “far passare un’educazione dei singoli fedeli a fare della Parola di Dio scritta un punto di riferimento sicuro per intuire la
loro spiritualità, per sostenere il loro impegno apostolico e per alimentare la loro preghiera” augurandosi una più ampia diffusione della lettura del Libro sacro soprattutto “tra i ceti meno colti e più
estesi del popolo di Dio” (Ench. CEI 3, 2887). A questo scopo la Conferenza Episcopale Italiana
(C.E.I.), già in data 12 gennaio 1988, istituiva in seno all’Ufficio Catechistico Nazionale uno specifico
settore per l’Apostolato Biblico, consigliando in seguito l’estensione a tutte le diocesi di un’analoga iniziativa, ed approdando infine alla codificazione di questa struttura di base, insieme all’indicazione di
opportuni sussidi e strumenti (Nota pastorale CEI La Bibbia nella vita della Chiesa, 1995, nn. 38-41).
La nostra Chiesa di Lucca, già nell’immediato post-concilio, sotto la guida di mons. Bartoletti, si è
avviata ad una riscoperta delle Scritture e in seguito, per volontà di mons. Agresti, ha cercato di restituire un primato alla parola di Dio scritta, chiedendo ai fedeli e alle comunità l’impegno ad una lettura orante e continuata delle Scritture. Il Sinodo diocesano ha avvertito ancora l’urgenza di una crescita di tutti i fedeli, anche dei presbiteri (LS 54-59; 306) nel rapporto con la Parola delle Scritture, chiedendo come ulteriore aiuto alla prosecuzione di questo cammino la costituzione di “un centro per la
pastorale biblica che studi, operi e si impegni per farla considerare come ordinaria e principale attività della nostra diocesi, con iniziative e programmi e dimensione diocesana, zonale e parrocchiale”
(LS 60). Il vescovo nel Piano Pastorale per l’inizio del III millennio, si è impegnato a dare vita a questa specifica richiesta sinodale (p. 20).
Il Centro Biblico Diocesano nasce dunque con l’obiettivo di operare in vista di una lettura delle
scritture rispondente alle seguenti caratteristiche, già indicate dal Concilio:
lettura credente (il testo di DV dice “pia” ai nn. 10 e 25), fatta cioè nella docilità allo Spirito e perciò tutta tesa a quell’ascolto intelligente che comporta una serie di atteggiamenti interiori ed esteriori
per l’incontro personale con il Signore (religiose audiens in DV 1);
lettura orante che trasforma la lettura credente in lectio divina (frutto dell’ascolto credente è infatti la preghiera che impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio, per averne una misura
di discernimento della sua volontà; DV 8 si esprime circa la profonda intelligenza da parte dei credenti delle realtà spirituali da essi sperimentate e DV 25 afferma che la lettura della Scrittura è colloquio tra Dio e l’uomo);
lettura liturgica ed ecclesiale, per il fatto che la Bibbia, nata dalla liturgia del popolo di Dio, in
essa si è sviluppata ed in essa trova il suo culmine e la sua fonte (DV 21 e 24-25);
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lettura culturalmente attrezzata, capace di prendere sul serio il mistero dell’incarnazione di un
Dio che per noi si è fatto parola umana ed evitando gli opposti rischi di letture razionaliste e spiritualiste che dissolvono la corretta interpretazione cattolica delle Scritture (DV 12 e 13, mentre DV 8
parla di riflessione e studio dei credenti).
Per tendere a tali obiettivi il Centro Biblico Diocesano si propone di operare con opportune iniziative, principalmente a due livelli:
a livello zonale, offrendo cicli di incontri a carattere generale di introduzione alla lettura biblica e
a carattere più specifico per la lettura del libro indicato annualmente dal vescovo, in risposta alle esigenze manifestate dalle singole zone;
a livello diocesano con una duplice modalità:
- offerta di un percorso introduttivo in cui si forniscano criteri e strumenti per un corretto approccio alle Scritture;
- offerta di incontri per una lettura guidata nell’ascolto orante del libro biblico indicato annualmente
e delle letture domenicali.
2. Iniziative permanenti
1) La lectio divina continuata ed integrale sul testo biblico scelto annualmente dalla nostra Chiesa, ogni martedì, dalle 18 alle 19,30, a Lucca presso la Chiesa della Rosa, da novembre a giugno.
2) La veglia in preparazione della domenica ogni sabato sera dalle 21,15 alle 23, presso la cappella delle sorelle dell’U.C.T. nei pressi del santuario della Madonnina a Capannori.
3) Ogni anno vengono inoltre proposti un corso invernale ed uno estivo di introduzione alla lettura e conoscenza della Bibbia e/o su tematiche teologico-bibliche.
4) Di tanto in tanto si offre la possibilità di un pellegrinaggio in Terra Santa o nel Vicino Oriente
biblico.
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Istituto Diocesano di Musica e Liturgia “R. Baralli”
L’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia è lo strumento della Diocesi al fine di promuovere e sostenere
il complesso di attività legate al servizio liturgico-musicale, alla valorizzazione e promozione del patrimonio musicale di ispirazione religiosa e alla riscoperta della funzione educativa e di crescita umana e
spirituale propria della musica. Esso lavora in armonia con l’Ufficio Liturgico diocesano e il Centro diocesano per la Cultura e il dialogo.
AMBITI DI ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO
In questo ambito l’Istituto promuove la formazione e l’aggiornamento di strumentisti, cantori, direttori di coro, guide e animatori del canto liturgico e degli animatori della liturgia attraverso iniziative di carattere diocesano e zonale; promuove corsi di perfezionamento, seminari, giornate di studio; indice concorsi di composizione e/o di esecuzione strumentale in ambito liturgico.
PASTORALE.
CULTURALE.
L’Istituto propone attività volte a far conoscere il patrimonio della musica religiosa; valorizza
il patrimonio organario diocesano e la letteratura musicale organistica; organizza - anche in collaborazione con altri Enti - concerti, rassegne musicali, itinerari organistici, conferenze, convegni; cura pubblicazioni inerenti lo spirito e le attività dell’Istituto.
DIDATTICO.
L’insegnamento si articola in tre cicli di studio: iniziale, medio, avanzato. Ciascun ciclo prevede un numero specifico di discipline, attivate secondo gli indirizzi di specializzazione: strumentale, vocale e liturgico.
PROPEDEUTICA
È il livello preparatorio rivolto a bambini di età compresa tra 4 e 10 anni.
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
Strumentale-vocale: prepara gli studenti in vista del conseguimento di competenze musicali in ordine a uno o più strumenti e al canto;
Indirizzo liturgico-musicale: prepara o qualifica musicisti e cantori per il servizio liturgico.
È possibile anche seguire uno studio a livello amatoriale rivolto agli allievi che desiderano frequentare singole discipline.
Lo studio si sviluppa in tre cicli: iniziale, medio e avanzato.
ciclo iniziale: comprende corsi di teoria e pratica strumentale e corale. Ha durata di tre anni, si rivolge normalmente ad alunni dai 10 anni in poi. Prevede lo studio individuale dello strumento scelto e corsi di teoria comuni a tutti gli indirizzi.
ciclo medio: è lo sviluppo del ciclo precedente e prevede programmi diversificati secondo l’indirizzo scelto. È articolato in un biennio con lezioni individuali di strumento e di teoria.
ciclo avanzato: consiste in un triennio di studio avanzato con corsi di strumento e di teoria musicale.
Le lezioni si tengono nei pomeriggi dei giorni feriali ma per alcuni corsi anche nella mattina.
L’Istituto si trova a Lucca in v. dell’Angelo Custode, 26 e ha due sedi distaccate: una a Castelnuovo Garfagnana e una a Viareggio.
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IL CORO DIOCESANO
Tra le attività promosse dall’istituto rientra il Coro Diocesano che attualmente è in fase avanzata di formazione. Esso interviene a celebrazioni diocesane presiedute dal vescovo (escluse le feste liturgiche in
cattedrale dove presta servizio la corale S. Cecilia). La sua presenza – oltre che sostenere la preghiera –
vuole anche essere esemplare sia nell’integrare il contenuto del canto con i testi della liturgia che nel
proporre gli interventi della schola e dell’assemblea.
Al coro possono partecipare cantori di tutta la diocesi (ammessi tramite audizione), possibilmente capaci di leggere la musica in modo che in poche prove si possa preparare la celebrazione.
LE PROSSIME ATTIVITÀ
Ci sono alcuni appuntamenti che continuano quanto iniziato due anni fa. Tra questi, per ora si segnalano i seguenti:
• Convegno annuale degli animatori del canto e della liturgia (in novembre)
• Seminari sui canti nei tempi liturgici “forti” per animatori del canto e della liturgia
• Seminari di approfondimento curato dal corso di canto, ma aperti a tutti
• Corso di interpretazione organistica di G. Frescobaldi
CORSO DI INTERPRETAZIONE ORGANISTICA
sui “Fiori musicali “ di Girolamo Frescobaldi
e sulla letteratura organistica pistoiese
Il corso si terrà venerdì 24 (pomeriggio) e sabato 25 (mattina e pomeriggio) aprile 2009 sull’organo Nicomede Agati di Cune presso Borgo a Mozzano ed è destinato a tutti gli attuali allievi del corso di organo dell’Istituto Musicale Diocesano “R. Baralli” di Lucca, comprese le
sezioni di Viareggio, Castelnuovo Garfagnana e Piazza a Serchio.
L’iniziativa è destinata anche agli ex allievi dell’Istituto “Baralli” e ad altri organisti liturgici anche della nostra Diocesi e di altre Diocesi interessati ad approfondire gli argomenti trattati.
Il corso sarà tenuto dal Maestro Umberto Pineschi, già docente di organo principale presso i
conservatori “G. Rossini” di Pesaro e “G. B. Martini” di Bologna, organista titolare della Cattedrale di Pistoia nonché concertista e autore di importanti pubblicazioni sulla letteratura organistica pistoiese. È previsto anche un concerto del Maestro Pineschi sull’organo di Cune la sera del 24 aprile.
In vista del corso sono previsti – per i partecipanti ex allievi dell’Istituto – tre o quattro incontri propedeutici, tenuti dall’insegnante di organo dell’Istituto “Baralli” Eliseo
Sandretti.
Il corso permetterà ai partecipanti non solo di ottenere una migliore conoscenza dei brani oggetto di studio, ma anche di comprendere meglio gli organi di scuola pistoiese, che in gran numero sono presenti anche nella nostra Diocesi, per quanto concerne l’uso dei registri, del pedale e dei vari accessori: timpani, usignoli, campanelli ecc.
Gli organisti interessati potranno contattare da settembre l’Istituto Musicale “R. Baralli” di Lucca: Via dell’Angelo Custode, 26 - 5510 Lucca, tel. 0583.467893 o direttamente il M° Sandretti
al numero 347.2115547.
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A quanti operano nel mondo della scuola:
studenti, docenti, famiglie, operatori scolastici
In occasione dell’inizio di un nuovo anno scolastico mi rivolgo a quanti sono coinvolti in questo luogo
formidabile che è la scuola – ragazzi, studenti, insegnanti, dirigenti, operatori e genitori – per formulare i miei
auguri di buon lavoro.
Ogni avventura al suo inizio porta sempre con sé attese, speranze e anche preoccupazioni, e questo è
ancor più vero quando coinvolge le persone in un processo formativo.
In questi tempi tutta la società e anche la Chiesa italiana prendono sempre più coscienza che l’educazione non solo è una questione fondamentale e decisiva perché coinvolge tutte le dimensioni della persona,
ma anche nuova, perché avviene in un contesto culturale sempre più articolato e plurale e, per certi aspetti,
inedito.
A tutti e a ciascuno, dunque, il mio apprezzamento nella consapevolezza che la persona è un mistero
insondabile e che il rapporto educativo serve alla sua maturazione e alla sua libertà. In questo spirito mi preme comunicarvi quanto avverto come importante nel riprendere l’avventura scolastica:
1. La centralità del soggetto in fase di apprendimento
Questa verità, evidente sul piano educativo, si delinea sia sul piano personale, sia su quello comunitario.
Sul piano personale invoca percorsi formativi secondo le esigenze degli alunni in modo che ciascuno possa sviluppare abilità, attitudini e potenzialità che lo orientino nelle scelte della vita; ciò chiede alla scuola la capacità
di promuovere un’educazione integrale della persona in tutte le sue dimensioni – corporeità, razionalità, volontà,
affettività, spiritualità… - qualificando sempre più i processi di apprendimento che le sono congeniali.
C’è poi la dimensione comunitaria, poiché l’educazione e l’istruzione sono diritti di ogni persona e vanno
assicurati a tutti, in particolare a quanti sono diversamente abili e a quanti provengono da altre culture e Paesi.
2. La scuola come comunità educativa
Fare della scuola una comunità significa stabilire un luogo capace di promuovere delle esperienze dove tutte le professionalità e le responsabilità dei diversi soggetti (alunni, genitori, docenti e operatori scolastici) siano in grado di elaborare insieme e di offrire una valida offerta formativa e un progetto educativo coerente e fondato sui valori richiamati dalla carta costituzionale: l’accoglienza, la ricerca del bene comune, la solidarietà, il dialogo tra le culture, l’impegno per la città e per il Paese con lo sguardo aperto al mondo.
Un tale progetto non può essere attuato isolatamente, ma chiede di tener presenti altri ambienti educativi coinvolti nella crescita degli studenti e interagenti in una rete di alleanze che veda il concorso di insegnanti, famiglie, educatori. Nella consapevolezza di questa necessaria collaborazione tra tutte le comunità educanti, chiedo anche alle parrocchie di prestare attenzione al mondo della scuola; l’emergenza educativa infatti ci riguarda tutti.
A conclusione di questo saluto permettete una parola particolare per ciascuno:
- a voi studenti per augurarvi di vivere l’anno che comincia come un’occasione importante per crescere in sapienza e umanità;
- a voi genitori perché possiate vivere le relazioni con la scuola – e se volete con la comunità ecclesiale – come aiuto a svolgere l’affascinante missione di primi educatori dei vostri figli;
- a voi dirigenti, docenti e collaboratori della scuola per incoraggiarvi affinché la vostra professionalità
e la passione educativa siano a servizio della crescita integrale dei ragazzi.
Vi confermo la mia stima e rinnovo il mio augurio
+ Italo Castellani
arcivescovo
Lucca, 8 settembre 2008
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