I fondi e gli archivi musicali
La Biblioteca ha acquisito, in pochi anni, importanti documenti musicali relativi a
musicisti e nobildonne trapanesi con l’obiettivo di divenire un punto di riferimento
privilegiato per la salvaguardia e lo studio del patrimonio storico musicale del territorio.
Grazie alla donazione delle rispettive famiglie, gli archivi musicali di Gaspare Scuderi e
Giuseppe Stabile, i fondi musicali delle signore Rosalia d’Alì Monroy e Rosalia d’Alì Pucci,
del fondatore del Conservatorio Antonino Pappalardo e di altri musicisti siciliani, come
Alfredo D’Asdia, appartenente ad una nota famiglia di pianisti e compositori palermitani,
hanno permesso la costituzione, all’interno del patrimonio della giovane biblioteca, di una
raccolta storica che, grazie alla donazione Pappalardo, vanta anche edizioni originali e
manoscritti di Antonio Scontrino.
Inoltre, nel 2007, il flautista Amico Dolci, allora docente del Conservatorio, ha fatto dono
delle edizioni musicali, dei dischi, dei libri e dei periodici musicali di casa Dolci: un fondo
ricchissimo, con importanti partiture antiche e contemporanee, che documenta la
profonda e colta familiarità con la musica del poeta e sociologo Danilo Dolci e dei suoi figli.
Di particolare importanza per la letteratura pianistica è la donazione più recente, quella
della pianista trapanese Anna Di Bernardo Vulpitta.
I fondi e gli archivi musicali sono intestati ai rispettivi donatori o possessori (Pappalardo,
D’Alì Monroy, D’Alì Pucci, Scuderi, Stabile, Dolci, D’Asdia, Lombardo, Simile Leone,
Mirabelli, Palazzolo, Di Bernardo Vulpitta).
I fondi D’Alì Pucci e Dalì Monroy, Scontrino-Pappalardo e Dolce sono stati oggetto di tesi
di Diploma accademico di I Livello basate su attività di ricerca bibliografica e di
catalogazione. Le partiture tascabili del fondo Pappalardo sono state catalogate nel corso di
un tirocinio svolto in convenzione con l’Università di Bologna. Tutte queste attività hanno
contribuito ad alimentare di notizie musicali l’Opac di Trapani.
Archivio Scuderi
L’archivio documentale e musicale di Gaspare Scuderi (Trapani 1889-1962) è stato donato
al Conservatorio nel 2003, dalla figlia Giulietta Bottoni. L’archivio documenta in maniera
completa la multiforme attività del musicista nato a Trapani ma vissuto a lungo a Milano,
attivo prima durante il ventennio, poi ancora nel dopoguerra, in qualità di compositore,
sindacalista, direttore dell’Ateneo musicale e poi del Liceo musicale di Milano e quindi del
Conservatorio di Parma, critico musicale e teorico della musica, a contatto con le più
importanti istituzioni musicali italiane, in particolare enti lirici e conservatori, e con il
mondo politico-sindacale, editoriale e giornalistico. L’archivio comprende il ricco
epistolario del musicista, soprattutto in veste di compositore e di influente sindacalista,
fotografie, programmi di sala, locandine e recensioni relative a sue opere; articoli di
giornale e minute di saggi critici a firma dello stesso Scuderi; alcuni cimeli; manoscritti e
stampe delle sue opere musicali (materiali vari relativi a Donata e altre opere teatrali,
liriche da camera, pezzi per pianoforte e per violoncello e pianoforte). Le fonti
documentarie riguardano vari aspetti della vita musicale italiana durante il fascismo e i
primi anni della Repubblica e testimoniano l’impegno di Scuderi per il giusto peso della
musica nell’istruzione italiana.
I documenti musicali sono stati riordinati e catalogati. La catalogazione on-line della
musica a stampa, insieme all’avvio della schedatura on-line dei documenti d’archivio, è
stata svolta da Anna Lucebella (L’Archivio Scuderi della Biblioteca del Conservatorio di
Trapani. Schedatura in Musarch e Catalogo dei documenti musicali, Laurea magistrale in
Musicologia, Università degli Studi di Palermo, 2011).
Fondo D’Alì Monroy
Il fondo musicale appartenuto a Rosalia D’Alì Monroy (Trapani 1891-1962) è
un’importante donazione di interesse storico. È prevalentemente formato da edizioni per
pianoforte (musiche originali e trascrizioni) e vari organici da camera, databili fra la fine
dell’Ottocento e la metà del Novecento; comprende anche antichi metodi e un interessante
nucleo di manoscritti di autori trapanesi databili fra la fine dell’Ottocento e la prima metà
del Novecento. Il fondo, che è stato recentemente integrato da nuove edizioni donate dal
sen. Antonio d’Alì, è in fase di catalogazione. La musica a stampa per pianoforte, oggetto
della tesi di laurea di primo livello di Anna Lucebella, è già catalogata e ricercabile
nell’Opac di Trapani.
Fondo D’Alì Pucci
Il fondo musicale D’Alì Pucci rappresenta per il Conservatorio di Trapani la prima
donazione di interesse storico, fatta nel 1991 dal dott. Gabriele d’Alì. Contiene la musica
appartenuta a Rosalia d’Alì Pucci (Trapani 1901-1990), figura di spicco nell’ambiente
musicale trapanese della prima metà del Novecento.
Il fondo, particolarmente ricco e interessante, comprende musica a stampa per pianoforte,
per vari organici da camera (in prevalenza per archi e pianoforte), riduzioni per pianoforte
a quattro mani di quartetti e opere sinfoniche, spartiti per canto e pianoforte e riduzioni
per solo pianoforte di opere liriche. Lo completano i manoscritti di Fermo Marini,
musicista assai attivo nella Trapani del primissimo Novecento. Come il fondo precedente
testimonia in modo significativo la prassi musicale domestica degli inizi del Novecento,
lasciando emergere in più la solida cultura musicale di Rosalia d’Alì Pucci. La musica a
stampa originale per pianoforte, oggetto della tesi di laurea di primo livello di Anna
Lucebella, è già catalogata e ricercabile nell’Opac di Trapani.
Fondo musicale Stabile
Donato dalla famiglia del compositore Giuseppe Stabile Matera (Melicuccia, Reggio
Calabria, 1908-1975) nel 2002, conserva esclusivamente i manoscritti autografi. Attestate
le opere, la musica vocale e strumentale composta nei periodi napoletano, americano e
siciliano. Il fondo è stato riordinato e catalogato. Catalogo consultabile in loco.
Fondo Pappalardo
Nel 2005 è stata donata dalla famiglia la ricca biblioteca didattico musicale del direttore
d’orchestra Antonino Pappalardo (Trapani 1933-1992), fondatore del Conservatorio di
Trapani, completa delle scaffalature.
Essa contiene una buona sezione storico-musicologica edita prevalentemente nel secondo
dopoguerra, con molti dizionari specializzati e monografie di notevole interesse; spartiti e
partiture d’opera e d’orchestra, dischi e nastri; è impreziosita da una raccolta di libretti,
manoscritti e stampe prevalentemente ottocenteschi, e da alcuni preziosi esemplari
Settecenteschi. Si deve inoltre proprio a questo fondo musicale l’acquisizione di un buon
numero di documenti musicali di Antonio Scontrino: un piccolo ma prezioso gruppo di
stampe e manoscritti di composizioni del musicista trapanese, raccolti gelosamente dal
Maestro Pappalardo durante la sua carriera.
Il fondo, oggetto della tesi di laurea di primo livello di Valentina Morello per la parte
riguardante la musica di Scontrino, è stato riordinato ed è parzialmente catalogato on-line
nell’Opac di Trapani (letteratura musicale; spartiti per canto e pianoforte e altre edizioni
musicali). Le partiture tascabili sono state catalogate da Salvatore G. Savona nel corso del
tirocinio svolto nell’ambito di un master dell’Università di Bologna.
Fondo Dolci
Nel 2007 è stata donata da Amico, Chiara e Daniela Dolci la biblioteca musicale formatasi
attorno al sociologo ed educatore Danilo Dolci: un fondo ricchissimo di edizioni musicali,
dischi, libri e riviste, che documenta la colta e generosa familiarità con la musica di Danilo
Dolci e dei suoi figli. Per i concerti e gli incontri promossi dal Centro studi e iniziative di
Partinico, fondato dallo stesso Dolci nel 1958, e per il consumo familiare proprio e dei
propri figli (tre dei quali divenuti musicisti di professione), Dolci acquistò negli anni ’60 e
’70 migliaia e migliaia di edizioni musicali anche rare, sino a costituire una biblioteca
specializzata soprattutto in ambito rinascimentale e barocco, con particolare attenzione al
repertorio per flauto dolce, sia solistico che da camera, e alla letteratura posteriore con al
centro il flauto traverso.
Poeta-sociologo, educatore, intellettuale militante capace di dar voce a umili e umiliati, e di
migliorarne persino la qualità di vita, Danilo Dolci, che è fra gli autori italiani più tradotti
al mondo, dava estrema importanza alla musica, soprattutto al far musica insieme, nel suo
senso più umano di solidale e profonda comunicazione. La sua casa era frequentata da
importanti musicisti con i quali suonavano anche Amico (flauto dolce) e le sorelle Chiara
(violino) e Daniela (clavicembalo). Gli stessi musicisti, generosamente, si esibivano per il
Centro Studi e Iniziative di Partinico, e in questo modo offrivano la loro arte a un pubblico
nuovo, di giovani e persone umili. Erano gli anni in cui a Palermo il violinista Salvatore
Cicero portava avanti l'esperienza dei Giovani Cameristi Siciliani, perfettamente in linea
con le idee del suo amico scrittore ed educatore, che per lo studio del violino gli aveva
affidato la figlia Chiara.
Il fondo Dolci ha dunque una doppia valenza culturale: da una parte offre materiale di
prim’ordine per lo studio e la diffusione della musica antica, dall’altra è la testimonianza
più concreta e tangibile di un vasto impegno educativo portato avanti con l’apporto dei
tanti musicisti e intellettuali che frequentavano il Centro di Partinico esibendosi presso
l'auditorium di Trappeto. La parte relativa alla letteratura per flauto dolce del Novecento,
con varie dediche autografe ad Amico, è stata oggetto della tesi di laurea di primo livello di
Beatrice Landolina.
Danilo e Amico Dolci
Chiara e Amico Dolci con il Divertimento Primo Ensemble, in occasione del Concerto di
presentazione del Fondo Dolci nel dicembre 2008 (Sulla sinistra il soprano Picci Ferrari).