Linee guida per la redazione del caso clinico

Università degli studi di Verona
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Infermieristica
Polo di Legnago
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL CASO CLINICO
Anno accademico 2005/06
Premessa
Lo studio del caso clinico è una metodologia di apprendimento che sollecita processi
cognitivi e meta-cognitivi e favorisce l’applicazione delle conoscenze teoriche alla pratica
clinica. Tale metodologia sviluppa nello studente capacità di osservazione, analisi,
ragionamento induttivo, ipotetico- deduttivo, ecc.
Lo studente è tenuto a produrre almeno un caso clinico per ogni periodo di tirocinio con un
lavoro individuale e personalizzato.
Il piano di assistenza è un documento che contiene dati del paziente utili al fine di individuare
problemi, scegliere obiettivi e interventi infermieristici in autonomia e collaborazione, specificare
possibili criteri di verifica.
Al fine di garantire la privacy del paziente è importante non far comparire dati (nome,
cognome, data di nascita, indirizzo, telefono) che possono facilitare il riconoscimento del
paziente stesso.
Non si accettano fogli o moduli diversi da quelli proposti (es. fotocopie di schede
infermieristiche).
Tempi di consegna
Lo studio del caso clinico dovrà essere presentato all’infermiere tutor di competenza entro e
non oltre la data concordata con lo stesso, al fine di rispettare i tempi di correzione e
valutazione.
Norme editoriali
L’elaborato dovrà essere scritto a computer o dattiloscritto.
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FORMATO
Cartella standard: formato A 4
Carattere consigliato: Time New Roman pt.12 o Arial o simili oppure dattiloscritto
Interlinea: 1,5
25-30 righe per pagina; non superiore alle 30 pagine escluso l’anatomia e fisiopatologia
dell’organo.
Margine sinistro cm. 4 ; destro cm 2,5; inferiore e superiore cm 3.
Stampato fronte.
Tutte le pagine vanno numerate.
N.B. si raccomanda la consegna dell’elaborato in copia originale.
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Laurea in Infermieristica
Elaborato
COPERTINA
Titolo
Studente Infermiere:
Anno di Corso:
Infermiere Tutor:
CITAZIONE-NOTA PIE’ DI PAGINA
Nel testo vanno numerate progressivamente per ordine di citazione (la prima con il
numero uno e così via fino all’ultimo. Messe tra parentesi “…….” (1) “::::” (2)
Interlinea nelle note a pié di pagina singola:
______________________________________________________________
(1)
BIBLIOGRAFIA
(2)
(3)
Carpenito Lynda Juall. Diagnosi Infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica. Sorbona,Milano.
1996, pag. 200
Carpenito Lynda Juall: op. cit. pag. 346
Roper N. et al. Elementi di Nursing. Il pensiero scientifico. Roma, 1991 pag. 127
Le Riviste
Nome dell’autore/i. Quando sono più di tre, è possibile indicare solo il primo autore
seguito da et al. (es. Carson J. et al.).
Nome della rivista in corsivo (attenersi alla punteggiatura degli esempi).
Scrivere il numero del fascicolo.
Scrivere il numero delle pagine.
Esempio:
Carson J. Fagin L. Brown D. Leary J. Bartlett H. Self-esteem and stress in mental healt
nurses. Nursing Times 1997; 55-58.
Le riviste possono essere citate per esteso o con le abbreviazioni codificate purché sia
mantenuto per l’intera bibliografia, lo stesso metodo.
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I Testi
Es.
Manzoni E. Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica. Milano: Masson, 1996
pag.32-37.
Capitolo d’autore /i preso da un testo curato da…
Torres g. concetti e teorie nell’infermieristica. In J.B: Gorge (a cura di ) Le teorie del
Nursing: le basi per l’esercizio professionale. Torino: UTET, 1995 pag 3-11.
Bibliografia generale a conclusione dell’elaborato
Elenco della bibliografia utilizzata in ordine alfabetico, su pagina numerata e citata
nell’indice.
ICONOGRAFIA
Le tabelle vanno numerate progressivamente sia nel testo sia in capo alla tabella
stessa, con numero romano . Di norma le tabelle vanno inserite lungo il testo, in
vicinanza al punto in cui sono citate. Le figure invece vanno numerate
progressivamente con numero arabo riportando la didascalia ai piedi della stessa.
Attenzione qualora si utilizzassero delle tabelle e/o delle figure prese a prestito dai testi
e articoli (ci vorrebbe l’autorizzazione dell’autore) vale la regola della citazione –nota a
pié di pagina.
IL CASO CLINICO VA REDATTO IN TUTTE LE SUE FASI
1. DESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA
Breve approfondimento personale sulla patologia da cui è affetto il paziente preso in
esame.
Le fonti bibliografiche da cui vengono attinte le informazioni devono essere citate chiaramente.
2. PRESENTAZIONE SINTETICA DEL CASO
Formulare una breve presentazione del caso in cui descrive il motivo del ricovero e la
storia di salute del paziente preso in carico e citare gli esami diagnostici eseguiti e
l’eventuale terapia.
3 ACCERTAMENTO
Questa fase prevede la raccolta di tutti i dati relativi all’utente in esame, che avviene attraverso
il colloquio/intervista con il paziente e/o i familiari, l’osservazione, l’esame obiettivo del paziente
e la consultazione della cartella clinica o altre documentazioni personali.
Si ricorda di non soffermarsi a raccogliere dati che risultino inutili o irrilevanti ai fini della
individuazione dell’assistenza allo specifico caso.
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La raccolta dati proposta dal modello bifocale di L.J. Carpenito prevede un accertamento di
base sintetico, che si avvale dei modelli funzionali di salute della M. Gordon. E deve essere
eseguito in un unico momento temporale.
Nota per i reparti chirurgici
Nella compilazione di casi clinici di chirurgia è necessario eseguire una doppia rilevazione dei
dati, pre e post operatoria, utile per ottenere un confronto e per individuare gli interventi
assistenziali più idonei.
ACCERTAMENTO MIRATO
Se dall’ accertamento emergono problematiche particolari lo studente dovrà procedere ad un
accertamento mirato , per identificare con maggior precisione l’alterazione dei bisogni
del paziente.
4 IL PROCESSO DIAGNOSTICO
In questa fase lo studente analizza, raggruppa e interpreta gli indicatori emersi
nell’accertamento, al fine di formulare l’ipotesi diagnostica più verosimile.
Il modello bifocale della pratica clinica prevede che si identifichino due tipi di giudizi clinici o
diagnostici:
1. Le diagnosi infermieristiche sono giudizi che riguardano le risposte della persona (e/o
famiglia) a problemi di salute reali o potenziali. La formulazione di tali diagnosi viene
individuata tra quelle proposte dalla classificazione secondo NANDA, e possono essere
distinte in reali (condizione clinica identificata chiaramente), di rischio (rispetto a una
condizione particolare in cui si trova il paziente, es. post operatorio o
immunodepressione).
L’enunciazione della diagnosi infermieristica deve essere completa di :
TITOLO tratto dalla tassonomia NANDA (deficit della cura…, rischio di…)
FATTORI CORRELATI
o fattori eziologici che influenzano quel determinato
cambiamento dello stato di salute (correlato a.. dovuto a…)
CARATTERISTICHE DEFINENTI che rappresentano degli indicatori clinici soggettivi
(sintomi) ed oggettivi (segni) che forniscono prove di sostegno per le diagnosi (che si
manifesta con..)
Ovviamente le diagnosi di rischio non prevedono questa specifica.
Le diagnosi infermieristiche devono essere elencate in ordine di priorità e devono
essere non più di tre per i reparti medici e non più di quattro per i reparti
chirurgici.
2. I problemi collaborativi rappresentano complicanze fisiologiche che gli infermieri
controllano per rilevarne la comparsa o una modificazione. Gli infermieri gestiscono i
problemi collaborativi con interventi di prescrizione medico-infermieristica volti a ridurre al
minimo le complicanze di determinati eventi. La formulazione di tali problemi viene
individuata tra l’elenco proposto dal Carpenito.
Lo studente deve presentare l’elenco delle alterazioni individuate in ordine di priorità e
indicando chiaramente se si tratta di DI o PC
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Griglia per identificare una D.I. rispetto ad un P.C.
SITUAZIONE IDENTIFICATA
Problema, stato di salute
L’infermiere è abilitato a prescrivere gli interventi principali in vista dell’obiettivo?
SI
NO
Diagnosi infermieristica
Sono necessari interventi sia
Medici che Infermieristici
Prescrivere e attuare interventi
Definitivi per prevenzione o trattamento
SI
Problemi Collaborativi
Prescrivere e attuare
Interventi infermieristici
Monitorizzare
condizioni
NO
Dimissione
Mettere in atto
prescrizioni
5.PIANIFICAZIONE
Il piano di assistenza deve essere formulato in modo personalizzato e realistico; deve tener
conto delle capacità dell’utente e del suo grado di coinvolgimento, delle risorse umane e
materiali disponibili, dei tempi, delle regole e dei protocolli della struttura in cui viene applicato.
Pianificare una sola diagnosi infermieristica, quella prioritaria.
La fase di pianificazione è costituita da più elementi; quindi, per ogni problema identificato, si
devono definire:
a) Gliobiettivi
b) Gli interventi ed i relativi principi scientifici
c) I criteri di risultato
GLI OBIETTIVI
Rappresentano degli standard o delle misure per valutare i progressi dell’utente, e devono
rispondere ai criteri di: pertinenza, precisione, realizzabilità, misurabilità (utilizzando verbi che
descrivano un risultato udibile o visibile).
Nella formulazione degli obiettivi relativi alle diagnosi infermieristiche il soggetto è il paziente e il
comportamento atteso, o livello di performance, viene espresso con il verbo al presente, al
futuro o al congiuntivo.
L’obiettivo potrà comprendere, oltre al comportamento dell’utente, alcuni modificatori, che
spiegano cosa, dove, quando e come si attua l’obiettivo: criteri di performance, scadenza,
condizioni particolari.
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Es.
Il signor Rossi deve essere in grado di camminare, per tutta la lunghezza del corridoio,entro 3
giorni, con il bastone.
Nella formulazione degli obiettivi relativi ai problemi collaborativi il soggetto non sarà più
il paziente bensì l’infermiere (l’infermiere gestirà o ridurrà al minimo le complicanze
dovute a….. entità del problema).
GLI INTERVENTI
Nel piano di assistenza vengono descritti tutti gli interventi infermieristici autonomi o in
collaborazione con altre figure, che si intendono compiere per risolvere i problemi del paziente.
Gli interventi dovranno essere gestiti in ordine prioritario e sostenuti, a titolo didattico, da
precise motivazioni scientifiche.
La formulazione degli interventi dovrà rispettare i seguenti criteri:
 Inizia con il verbo all’infinito (es. somministrare, informare,…)
 Descrive l’azione da compiere
 Indica se possibile quando l’atto deve essere compiuto (es. mobilizzare il paziente ogni 2 ore)
Se lo studente prevede di utilizzare, tra gli interventi, un protocollo adottato dal reparto, deve
darne breve descrizione sul piano oppure allegare il protocollo stesso.
I CRITERI DI RISULTATO
Sono comportamenti osservabili, misurabili, fatti significativi che costituiscono i parametri per
stabilire se l’obiettivo è stato raggiunto; devono essere espressi con il verbo al futuro.
6. ATTUAZIONE DELL’ASSISTENZA/DIARIO INFERMIERISTICO
L’assistenza infermieristica vera e propria avviene attraverso l’attuazione del piano
assistenziale progettato.
In questa fase viene redatto il diario infermieristico, nel quale vengono riportati, giorno per
giorno, gli interventi effettivamente attuati dall’infermiere in riferimento a diagnosi
infermieristiche e problemi collaborativi precedentemente identificati con relativi obiettivi
prefissati.
E’ necessario riportare:
 DATA E ORA
 D.I. O P.C. E/O OBIETTIVO DI RIFERIMENTO
 ATTO INFERMIERISTICO
 RISPOSTA ALL’INTERVENTO EFFETTUATO
 FIRMA
Lo studente dovrà concordare con il tutor la durata del periodo di osservazione a cui sottoporre
il paziente, che potrà rappresentare l’intera degenza per i pazienti acuti o un certo numero di
giorni per il paziente cronico.
Se durante il periodo di osservazione previsto, il paziente dovesse andare incontro a
complicazioni importanti o impreviste, lo studente dovrà apportare delle modifiche o delle
aggiunte al piano infermieristico, utilizzando un altro foglio di pianificazione e datando l’evento.
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7. VERIFICA E PIANO DI DIMISSIONE
Lo studente è tenuto a verificare giornalmente il grado di applicazione del proprio piano
assistenziale mediante la corretta e completa compilazione del diario infermieristico, valutando
l’efficacia degli interventi attuati.
Deve, inoltre, ipotizzare e formulare un piano di dimissione, secondo la scheda proposta, per la
continuità terapeutica che comprenda anche aspetti educativi rivolti al paziente e alla famiglia.
La pianificazione della dimissione è un processo sistematico di valutazione, preparazione e
coordinamento, messo in atto per facilitare l’erogazione di assistenza sanitaria e di servizi
sociali prima e dopo la dimissione del paziente.
Lo scopo della pianificazione della dimissione è di identificare i bisogni specifici legati al
mantenimento o al raggiungimento della massima funzionalità dopo la dimissione.
I tipi di intervento infermieristico a questo scopo possono essere:
 Insegnare al paziente o alla famiglia come gestire la situazione a domicilio
 Indirizzare il paziente e la famiglia a servizi di sostegno per l’aiuto nella gestione a domicilio
(servizi territoriali, assistenza domiciliare…).
8. COMPILAZIONE DELLA SCHEDA FARMACOLOGICA
Lo studente deve compilare correttamente la griglia di gestione della terapia farmacologica
relativa al paziente preso in carico, ponendo particolare attenzione a segnalare solo gli effetti
terapeutici e collaterali principali.
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ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO DI BASE ALL’INGRESSO DEL PAZIENTE ATTO A
RILEVARE LE ALTERAZIONI DEI MODELLI FUNZIONALI DI SALUTE
DI M. GORDON
Data____________________ Ora di arrivo____________________
Persona da contattare ______________________Telefono _____________________
altro__________________________________
___________________
MOTIVO DEL RICOVERO: __________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
ULTIMO RICOVERO IN OSPEDALE:
Motivo _________________________________________
______________________________________________________________ data_______________
ANAMNESI MEDICA REMOTA: _____________________________________________________
__________________________________________________________________________________
DOCUMENTAZIONE PERSONALE: __________________________________________________
__________________________________________________________________________________
FARMACI CONSEGNATI ALL’ARRIVO:
FARMACI
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DOSAGGIO
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ULTIMA DOSE
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FREQUENZA
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MODELLO DI MANTENIMENTO - PERCEZIONE DELLA SALUTE
CONSUMO DI:
Allergie (farmaci, alimenti, cerotti, vernici, altro):___________________________________________
Tipo di dieta: _______________________________________________________________________
Attività sportiva: ____________________________________________________________________
MODELLO DI ATTIVITA’ - ESERCIZIO FISICO
CAPACITA’ DI CURA DI SE’
0 = indipendente
1 = ausili
3 = aiuto di altre persone più ausili
2 = aiuto di altre persone
4 = dipendente/disabile
0
1
2
3
4
Mangiare / bere
Pulizie personali
Vestirsi / cura dell’aspetto
Eliminazione
Mobilità nel letto
Trasferimenti
Deambulazione
Salire le scale
Fare la spesa
Cucinare
Cura della casa
e
eventuali modificazioni ________________________________________
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MODELLO NUTRIZIONALE - METABOLICO
Variazioni di peso negli ultimi 6
Eventuali modificazioni: ________________________________________________
MODELLO DI ELIMINAZIONE
Abitudini intestinali:
frequenza evacuazioni/die __________________________________________
caratteristiche feci ________________________________________________
data dell’ultima evacuazione ________________________________________
Abitudini urinarie:
frequenza/die _____
caratteristiche urine _____________________________
ficoltà a raggiungere il bagno
MODELLO SONNO - RIPOSO
Abitu
Eventuali modificazioni ____________________________________________________
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MODELLO COGNITIVO - PERCETTIVO
Lingua parlata __________________________________________________________
Altro _________________________________________________________________
ausili ______________________________________________________________________
_________________________________________________________
Malessere:
tipo ___________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
MODELLO DI COPING - TOLLERANZA ALLO STRESS - PERCEZIONE DI SE’ CONCETTO DI SE’
Principali preoccupazioni (sull’ospedalizzazione o malattia, altro): ____________________________
__________________________________________________________________________________
Perdite/cambiamenti importanti nell’ultimo anno: __________________________________________
__________________________________________________________________________________
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MODELLO DI SESSUALITA’ - RIPRODUZIONE
Ultima mestruazione: ______________________
In gravidanza:
MODELLO RUOLO - RELAZIONI
Stato civile: ________________________________________________________________________
Occupazione: _______________________________________________________________________
-amici
MODELLO DI VALORI - CREDENZE
Religione: _____________________________________
___________________________________________________________________________________
ESAME FISICO (obiettivo)
DATI CLINICI
Età ___________
Altezza ___________
Peso ___________
Temperatura _____________
APPARATO RESPIRATORIO - CIRCOLATORIO
Frequenza respiratoria: __________________ Qualità del respiro: _____________________________
Pressione arteriosa: _____________
SISTEMA METABOLICO - TEGUMENTARIO
CUTE
______________________________
si
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descrizione/sede ________________________________________
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__
ADDOME
are __________________________________________
SISTEMA NEURO - SENSORIALE
APPARATO MUSCOLO - SCHELETRICO
Escursione arti
PIANO DI DIMISSIONE
Livello di funzionalità e capacità prima del ricovero in ospedale
- Gestione della casa: indipendente/bisogno di aiuto/dipendente
- Cucinare: indipendente/bisogno di aiuto/dipendente
- Fare la spesa: indipendente/bisogno di aiuto/dipendente
- Cura di sé: indipendente/bisogno di aiuto/dipendente
Quali? ______________________________________________________________
Invio a: (registrare la data)
assistenza domiciliare __________________________
servizio sociale _______________________________
altro _______________________________________
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CRITERI E ISTRUZIONI PER LA DIMISSIONE
1. Nutrizione:
spiegare la dieta che dovrà seguire dopo la dimissione
Dieta __________________________________________________
Restrizioni _____________________________________________
2. Farmaci:
spiegare correttamente il dosaggio, l’orario, le precauzioni speciali e
gli effetti collaterali dei farmaci
Nome
Dosaggio
Orario
Istruzioni speciali
izi prescritti _____________________________
per (durata giorni/mesi) ___________________________
Istruzioni speciali: (trattamento previsto da descrivere e/o dimostrare all’utente o ai
parenti)
Sintomi da riferire _____________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Descrivere il follow- up e le risorse disponibili nella comunità:
con _____________________________________________
______________________
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ACCERTAMENTO POST OPERATORIO
MODELLO DI ATTIVITA’ - ESERCIZIO FISICO
CAPACITA’ DI CURA DI SE’
0= indipendente
1= ausili
3= aiuto di altre persone più ausili
2= aiuto di altre persone
4= dipendente/disabile
0
1
2
3
Mangiare/bere
Pulizie personali
Vestirsi/cura dell’aspetto
Eliminazione
Mobilità nel letto
Trasferimenti
Deambulazione
AUSILI:  no
 stampelle
 sedia a rotelle
 deambulatore
 bastone
 altro __________________________
MODELLO NUTRIZIONALE – METABOLICO
Dieta speciale/supplementi:  no
 si
Particolari prescrizioni dietetiche: ________________________________________
Appetito:  normale
 aumentato
 diminuito
 gusto diminuito
 nausea
 vomito
Difficoltà di deglutizione:
 no
 si
 solidi
 liquidi
MODELLO DI ELIMINAZIONE
Funzionalità intestinale: ultima evacuazione___________________________
Caratteristiche delle feci ______________________
 incontinenza
 stomia
tipo______________
necessità di clistere/lassativi  si  no  altro
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4
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Funzionalità urinaria: frequenza/die _________________________________
Caratteristiche delle urine________________________
 disuria
 nicturia
 bisogno impellente
 ritenzione
 incontinenza
 difficoltà a rimandare la minzione
 catetere a permanenza
 catetere intermittente
 stomia
 mutande per incontinenti
altro_________________________________________
MODELLO SONNO -RIPOSO
 si
 insonnia
Si sente riposato dopo il sonno
Problemi:  risveglio precoce
 no
 altro
MODELLO COGNITIVO – PERCETTIVO
Stato di coscienza:  vigile
 soporoso
 comatoso
Orientamento:
 orientato
 confuso
 disorientato
Linguaggio:
 normale
 afasia
 altro
Vertigini:
 si
 no
Malessere: tipo_____________________________________________
Dolore: sede_______________________________________________
Durata_____________________________________________
Intensità ___________________________________________
MODELLO DI COPING – TOLLERANZA ALLO STRESS
Livello di ansia:  lieve
 moderata
 grave
MODELLO RUOLO –RELAZIONI
Sistema di supporto:  coniuge
 vicini –amici
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 figli
 nessuno
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 parenti
 altro
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ESAME FISICO
1. DATI CLINICI
Temperatura_______________________ Peso________________
2. APPARATO RESPIRATORIO- CIRCOLATORIO
Frequenza respiratoria________________________
Qualità del respiro___________________________
Tosse:  no
 si/descrivere____________________________________________
Polso:______________
Ritmo:  regolare
 irregolare
Polso dorsale del piede destro:  forte
Polso dorsale del piede sinistro:  forte
 debole
 debole
 assente
 assente
Pressione arteriosa:___________________
3. SISTEMA METABOLICO-TEGUMENTARIO
CUTE: Colorito
 pallida
 cianotica
 itterica
 altro__________
Temperatura:  calda
 fredda
 sede_______________________
Edemi:
 no
 si/descrizione-sede__________________________
Lesioni/ferite chirurgiche:  no
 si/descrizione-sede_____________________
Arrossamenti:  no
 si/descrizione-sede____________________________
Prurito:
 no
 si/descrizione-sede____________________________
CAVO ORALE:  arrossamenti
 lesioni
ADDOME: Suoni intestinali
 presenti
Sonde
 drenaggi  cateteri
 altro__________________________
 assenti
 altro__________
 specificare____________________
4. SISTEMA NEURO-SENSORIALE
Pupille:  isocoria
Reattività alla luce: destra
Sinistra
Occhi:  normali
 anisocoria
 destra
 sinistra
 si
 no/specificare__________________________
 si
 no/specificare__________________________
 arrossati
 con secrezioni
 altro__________
5. APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO
Escursione articolare:
Equilibrio e andatura:
Presa delle mani:
Muscoli arti inferiori:
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 completa
 stabile
 debolezza
 debolezza
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altro___________________
 instabile
 paralisi
 destra
 sinistra
 paralisi
 destra
 sinistra
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1. ACCERTAMENTO MIRATO
2. ENUNCIAZIONI DIAGNOSTICHE
ELENCARE LE DIAGNOSI INFERMIERISTICHE E PROBLEMI COLLABORATIVI IN
SECONDO LA PRIORITA’ , IN SEGUITO SCEGLIERE UNA DIAGNOSI INFERMIERISTICA
PRIORITARIA DA SVILUPPARE NEL PIANO ASSISTENZIALE.
1. D.I.: Definizione
Caratteristiche definenti
Fattori correlati
2. D.I.: Definizione
Caratteristiche definenti
Fattori correlati
3. D.I.: Definizione
Caratteristiche definenti
Fattori correlati
4. D.I.: Definizione
Caratteristiche definenti
Fattori correlati
5. P.C. Problemi Collaborativi o Complicanze Potenziali
Enunciazione
Segni e sintomi
Monitoraggio
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PIANO DI ASSITENZA
DIAGNOSI
INFERMIERISTICHE
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OBIETTIVI
Modificato il 01/06/2017
INTERVENTI
INFERMIERISTICI
RAZIONALE SCIENTIFICO
INDICATORI DI RISULTATO
Università degli studi di Verona
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Infermieristica
Polo di Legnago
DIARIO INFERMIERISTICO
DIAGNOSI
INFERMIERISTICHE/PROBLEMI
COLLABORATIVI
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Data creazione 24/03/2006 21:48:00
DATA E ORA
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INTERVENTI INFERMIERISTICI
AUTONOMI O SU PRESCRIZIONE
MEDICA
VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI
Università degli studi di Verona
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Infermieristica
Polo di Legnago
TIROCINIO PROFESSIONALE
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
GRIGLIA GESTIONE TERAPIA FARMACOLOGICA
STUDENTE_________________________________ANNO__________________
Mandato allo studente:
 Breve descrizione del quadro clinico del paziente, eventuale assunzione di farmaci a
domicilio ed eventuali allergie riferite.
 Terapia in corso durante la degenza.
 Compilazione della griglia.
 Descrizione degli interventi educativi.
UNITA’ OPERATIVA ______________________DATA_________ETA’_____SESSO______
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Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Infermieristica
Polo di Legnago
INTERVENTI EDUCATIVI SU PAZIENTE E/O FAMILIARI FINALIZZATI AD UNA
CORRETTA GESTIONE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA.
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Università degli studi di Verona
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Infermieristica
Polo di Legnago
CATEGORIA
PRINCIPIO ATTIVO FARMACOLOGICA,
E NOME
MODALITÀ DI
COMMERCIALE
SOMMINISTRAZIONE E DOSE.
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PRINCIPALI EFFETTI
TERAPEUTICI E RELATIVO
MONITORAGGIO
PRINCIPALI EFFETTI
COLLATERALI E RELATIVO
MONITORAGGIO