Università di Roma La Sapienza Corso di Elaborazione di Dati e Segnali Biomedici Facoltà di Ingegneria Il potenziale di azione Ingegneria Clinica A.A. 2015-2016 Francesco Infarinato, PhD Laboratorio di Bioingegneria della Riabilitazione IRCCS San Raffaele Pisana www.sanraffaele.it [email protected] I neuroni Il neurone è l’unità fondamentale del tessuto nervoso. È coinvolto nella ricezione, conduzione e trasmissione dell’impulso nervoso. Questo è possibile per le sue caratteristiche di eccitabilità e conducibilità. Il neurone è formato dal corpo cellulare, che contiene il nucleo e gli organuli, e da prolungamenti. Questi ultimi molto ramificati e detti dendriti; l’assone è un prolungamento lungo e sottile dove all’estremità è provvisto di bottoni sinaptici. Cosa c’è dentro un neurone Nucleo - Contiene il materiale genetico (cromosomi) che conserva le informazioni necessarie allo sviluppo della cellula ed alla sintesi proteica, indispensabile per il mantenimento e la sopravvivenza della cellula. E' ricoperto da membrana. Nucleolo - Produce i ribosomi, necessari per la traslazione delle informazioni genetiche nelle proteine. Corpi di Nissl - Gruppi di ribosomi utilizzati per la sintesi proteica. Reticolo endoplasmico (RE) - Sistema di vescicole utilizzate per trasportare materiale nel citoplasma. Può essere dotato di ribosomi (RE rugoso) o meno (RE liscio). Quando vi sono i ribosomi, il RE è importante per la sintesi proteica. Apparato di Golgi - Struttura costituita da membrane, importante per l'immagazzinamento di peptidi e proteine (compresi i neurotrasmettitori) in vescicole. Microfilamenti/Neurotubuli - Sistemi di trasporto all'interno del neurone, utilizzati anche come supporto strutturale. Mitocondri - Producono energia per alimentare le attività della cellula. La membrana cellulare nei neuroni A rendere possibile il passaggio di ‘informazioni’ fra un neurone e quelli a lui prossimi, è la membrana cellulare. Questo confine fra interno ed esterno di ogni neurone è costituito da un doppio strato di molecole lipidiche (fosfolipidi) intervallate da proteine di diverso genere. Distribuzione di ioni dentro e fuori i neuroni Il fluido intracellulare contiene principalmente ioni di potassio carichi positivamente, K+, che possono attraversare la membrana abbastanza facilmente e Anioni Organici (A-). Nel fluido extracellulare invece si trovano soprattutto cationi di Sodio (Na+) e anioni di Cloro (Cl-) che hanno maggiore difficoltà ad attraversare la membrana. La forza di diffusione La forza di diffusione, di tipo chimica riguarda quegli stati in cui esiste una libertà di movimento delle particelle. Nel corso della diffusione le particelle di soluto si muovono dalla zona dove sono più concentrate verso la zona dove lo sono meno: lo spostamento avviene secondo gradiente. Rappresentazione schematica del processo di diffusione. Le particelle presenti in una soluzione si diffondono dalla zona dove sono più concentrate verso la zona dove la concentrazione è minore, fino a ottenere una concentrazione uniforme e raggiungere così lo stato di equilibrio dinamico. La pressione elettrostatica La pressione elettrostatica, di tipo elettrico, è la forza di attrazione tra particelle atomiche dotate di segno opposto, oppure la forza di repulsione tra particelle atomiche dotate di segno uguale. Il potenziale di membrana Il potenziale di membrana è determinato dalla differente concentrazione di ioni K+ (maggiori all’interno della cellula) e di ioni Na (maggiori all’esterno della cellula). Questa differente concentrazione determina una carica positiva all’esterno della membrana e negativa all’interno, con una differenza pari a -70 mV. in out Negatività Potenziale di membrana a riposo della membrana a riposo: in una cellula nervosa o muscolare a riposo il potenziale è negativo all’interno della membrana rispetto all’esterno (circa -70 mV) Sbilanciamento di cariche elettriche dai due lati della membrana: tale negatività dipende dalle proteine negative (anioni) del citosol, troppo grandi per attraversare la membrana, e dall’azione di pompe ioniche che portano più Na+ e Ca++ fuori che K+ dentro la cellula Permeabilità agli ioni (conduttanza) della membrana: a riposo, la conduttanza al K+ e’ molto più alta di quella al Na+, per questo non entra Na+ a dispetto delle forze elettriche e chimiche verso l’interno della cellula Fig. 1.3 di Eusebi-Gatti, Fisiologia, Masson, 1998 Entrata Potenziale di azione del Na+ e depolarizzazione: quando la polarità negativa del potenziale di membrana a riposo si riduce (depolarizzazione) oltre circa -40 mV, si aprono bruscamente i canali potenziale-dipendenti del Na+ (aumento della conduttanza). L’entrata brusca di Na+ riduce ulteriormente la negatività, fino a valori positivi del potenziale di membrana (ripolarizzazione) Uscita del K+ ed iperpolarizzazione: la brusca apertura dei canali potenzialedipendenti del K+ determina la rapida uscita del K+ (toglie positività all’interno della cellula) e valori di elevata negatività di membrana (iperpolarizzazione). L’apertura di canali potenziale-dipendenti del Ca++ (entra Ca++) ripristina il potenziale a riposo Fig. 1.5 di Eusebi-Gatti, Fisiologia, Masson, 1998 Neurone o muscolo scheletrico Conduzione del potenziale d’azione Propagazione del potenziale d’azione. A: nel segmento iniziale dell’assone del neurone il potenziale d’azione è associato all’entrata di Na+ e alla conseguente depolarizzazione (fino a polarità positiva). Nei segmenti vicini si osserva il potenziale negativo a riposo. B: Forze elettrochimiche spingono le cariche positive interne verso il segmento vicino inattivo. C: L’arrivo delle cariche positive depolarizza il sito vicino oltre la soglia, causa l’apertura dei canali potenziale-dipendenti del Na+ rigenerando il potenziale d’azione Tipi di propagazione: la propagazione del potenziale d’azione e’ punto per punto (A) nell’assone privo di mielina e (B) per salti in corrispondenza dei nodi demielinizzati nell’assone mielinizzato Fig. 1-14 di Costanzo, Fisiologia, EdiSES, 1998 Fig. 1.6 di Eusebi-Gatti, Fisiologia, Masson, 1998 Sinapsi elettrica Nella sinapsi elettrica, due cellule stimolabili sono tra loro connesse mediante una giunzione comunicante. Le giunzioni comunicanti consentono la comunicazione tra cellule per passaggio diretto di correnti da una cellula all’altra, quindi non si verificano ritardi sinaptici. Le sinapsi elettriche consentono la conduzione in entrambe le direzioni. Sinapsi chimica Sinapsi chimica: separa la membrana pre- e post-sinaptica. Il messaggero neuro-trasmettitore (aminoacido, peptide) attraversa la sinapsi. Si può modulare la trasmissione al momento di sintesi, invio, ricezione e degradazione del neuro-trasmettitore Le fasi della trasmissione sinaptica: arrivo del potenziale d’azione (bottone pre-sinaptico), apertura di canali potenziale-dipendenti del Ca++, entrata di Ca++, migrazione di vescicole di neurotrasmettitore verso la membrana pre-sinaptica, esocitosi del neuro-trasmettitore nella sinapsi, ricezione del neurotrasmettitore “ligando” (membrana post-sinaptica), apertura/chiusura di canalali ligandodipendenti con effetti sul flusso ionico transmembranario e sul potenziale post-sinaptico, degradazione e ricaptazione del neurotrasmettitore Fig. 7.2 di Germann-Stanfield, Fisiologia umana, EdiSES, 2003 Sinapsi inibitorie ed eccitatorie Sinapsi eccitatorie veloci e potenziale post-sinaptico eccitatorio: il neurotrasmettitore “ligando” fa aumentare la concentrazione di cariche positive (K+, Na+, Ca++) all’interno della membrana post-sinaptica con effetto gradualmente depolarizzante “eccitatorio” sul potenziale postsinaptico (es. più entrata di Na+ che uscita di K+) Sinapsi inibitorie veloci e potenziale post-sinaptico inibitorio: il neurotrasmettitore “ligando” fa aumentare la concentrazione di cariche negative (es. entrata di Cl-, uscita di K+) all’interno della membrana postsinaptica con effetto gradualmente iper-polarizzante “inibitorio” sul potenziale post-sinaptico (es. uscita di K+) Fig. 7.4 di Germann-Stanfield, Fisiologia umana, EdiSES, 2003 Fig. 7.5 di Germann-Stanfield, Fisiologia umana, EdiSES, 2003 Propagazione del potenziale d’azione sulla fibra muscolare • Il potenziale d’azione nel motoneurone fa aprire i canali di Ca++ proprio nel bottone presinaptico, l’entrata di calcio fa rilasciare l’acetilcolina nella fessura sinaptica Potenziale d’azione nel motoneurone Ach • • L’acetilcolina fa aprire i canali di potassio (K+), sodio (Na+) e calcio (Ca++) sulla membrana postsinaptica della fibra muscolare Ca++ Na+ L’entrata dei cationi fa depolarizzare la membrana fino ad innescare un potenziale d’azione che, dopo alcuni processi fisiologici, induce la contrazione del muscolo. Potenziale d’azione nella fibra muscolare Contrazione La giunzione neuromuscolare • Per poter compiere un movimento è necessario che un impulso nervoso passi da un neurone ad una fibra neuromuscolare. • La giunzione neuromuscolare è la sinapsi che connette un motoneurone e una membrana di fibra muscolare. Assone del motoneurone Giunzione neuromuscolare Fibra Muscolare Struttura di un muscolo • Ogni muscolo scheletrico è formato da fasce di fibre muscolari e tessuto connettivo. • Ciascuna fibra è formata da una serie di filamenti chiamati miofibrille. Miofibrille Fibra Muscolare Struttura di una miofibrilla Sarcomero • La miofibrilla è suddivisa in unità dette sarcomeri, caratterizzata da filamenti proteici spessi (miosina) o sottili (actina). Actina filamento sottile Miosina filamento spesso Struttura di una miofibrilla Contrazione muscolare • Durante la contrazione muscolare non si ha nessun fenomeno di “accorciamento”, ma si nota la sovrapposizione dei filamenti di miosina su quelli di actina, e un conseguente avvicinamento delle proteine di actina fra di loro. Actina Miosina